Parentalia

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Parentalia
Tipo religiosa
Periodo durava nove giorni, dal 13 al 21 febbraio
Celebrata a Roma
Religione Religione romana
Oggetto della ricorrenza Festivita romane in onore dei defunti della famiglia ( parentes )
Altri nomi Parentali

Parentalia (o Parentali ) erano delle festivita romane , a carattere prevalentemente privato, che si celebravano ogni anno in onore dei defunti della famiglia ( Parentes ).

Ricorrenza [ modifica | modifica wikitesto ]

Le celebrazioni si svolgevano nel mese di febbraio dalle idi ( 13 febbraio ) al 21 febbraio , giorno riservato alla celebrazione delle feralia , la vera e propria festa dei morti. Si credeva in tal giorno che le anime dei defunti potessero girare liberamente tra i vivi.

Menzioni [ modifica | modifica wikitesto ]

Ovidio (Fas. II, 571-615) ricorda la dea Tacita o Muta o Lara ed il rito a lei dedicato. Questo prevedeva che una vecchia attorniata da fanciulle ponesse tre grani d' incenso sotto la porta, legasse fili ad un fuso scuro e si mettesse in bocca sette fave nere. Doveva quindi bruciare su un fuoco una testa di pesce impeciato e cucito con amo di rame e spargervi sopra vino, bevendone poi colle fanciulle il residuo.

Racconta quindi un mito eziologico secondo il quale la vecchia rappresenterebbe la ninfa Lala o Lara, sorella di Giuturna , punita da Giove col taglio della lingua e la morte per aver rivelato a Giunone i suoi amori con Giuturna. Secondo questo mito i Lares compitales sarebbero due gemelli da lei partoriti a seguito della violenza fattale da Mercurio nel menarla all' Ade per ordine di Giove.

Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]