Mamuralia
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Parte di un mosaico del III secolo d.C., scoperto a
El Djem
in
Tunisia
raffigurante i mesi dell'anno, dove sembra sia raffigurato il rito dei
Mamuralia
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Tipo
| religiosa
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Data
| dal
14
al
15 marzo
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Celebrata a
| Roma
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Religione
| Religione romana
e
Via romana agli Dei
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Oggetto della ricorrenza
| Avvento del nuovo anno
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Altri nomi
| Sacrum Mamurio
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Nella
religione romana
, i
Mamuralia
, o
Sacrum Mamurio
, era una festivita che ricorreva il
14
o il
15 di marzo
, menzionata solo dalle fonti piu antiche.
Secondo
Giovanni Lido
, il rito consisteva nel percuotere ritualmente con dei bastoni un vecchio vestito con pelli di animali.
Il nome della festivita e legato a
Mamurio Veturio
, che secondo la tradizione fu l'artigiano che costrui gli scudi rituali, (gli
Ancilia
) che erano appesi nel Tempio di
Marte
.
Poiche il
calendario romano
originariamente iniziava a
Marzo
, i Mamuralia erano le festivita che sancivano il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
Condivide alcune caratteristiche con altri antichi rituali come quello del
Capro espiatorio
ebraico o il
Pharmakos
greco.
Secondo la leggenda Mamurio fu incaricato da
Numa Pompilio
di fabbricare undici scudi identici all'
Ancile
, lo scudo che cadde dal cielo, come segno inviato da Marte per testimoniare l'invincibilita di Roma e sancire il suo destino di futura dominatrice del mondo.
L'
Ancile
uno dei sette protettori dello Stato Romano, i cosiddetti
Pignora imperii
, e le repliche erano richieste, in modo segreto, per prevenire il furto degli oggetti sacri originali.
Gli scudi erano sotto la custodia dei
Salii
, sacerdoti del dio
Marte
, ed erano usati nei loro rituali.
Come Pagamento, Mamurio richiese che il suo nome fosse ricordato nel
Carmen Saliare
, la canzone che i Salii cantavano quando eseguivano la danza rituale armati con gli scudi.
Frammenti di questa canzone rituale sono giunte fino a noi, compresa la parte con la invocazione a Mamurio.
Diverse fonti ci riportano l'esistenza dell'invocazione ma solo
Lido
ci descrive il rituale.
Si suppone che a Mamurio venne anche dato l'incarico per la sostituzione di una statua lignea di
Vertumno
, portata a Roma ai tempi di Romolo, con una fatta di bronzo.
Incerta e anche l'origine di Mamurio.
Properzio
, alla fine di una sua poesia su Vertumno, esprime che la terra degli
Osci
non si porti via le abili ed esperte mani di Mamurio. Questo potrebbe far pensare che Mamurio e la sua famiglia avessero origine Osca e che lui fu seppellito nella sua terra natia.
La
Gens Veturia
, che ebbe tra le sue file diversi uomini politici di primo piano, e considerata una Gens di origine
Etrusca
od
Osca
.
Il nome di Mamurio Veturio divenne il soprannome di
Marco Aurelio Mario
Imperatore delle Gallie
nel 269 d.C.
Si suppone che lo scudo divino cadde dal cielo il primo giorno di
Marzo
(lat.
Martius
), il mese dedicato, appunto, al
dio Marte
.
Nel piu antico calendario Romano, che la tradizione voleva essere stato redatto da
Romolo
stesso, l'anno era suddiviso in 10 mesi e cominciava proprio col mese dedicato a Marte.
Marte stesso era associato con le attivita agricole e al ciclo della vita, che la primavera richiamava, ed infatti molti studiosi ritengono che i Mamuralia fossero in origine i festeggiamenti per l'avvento del nuovo anno.
Il numero degli scudi commissionati a Mamurio corrispondono ai 12 mesi del nuovo calendario voluto da
Numa Pompilio
.
Nei secoli la data dei Mamuralia e stata spostata dall'inizio del mese alla meta dello stesso. Nel
calendario di Filocalo
, infatti sono collocati al 14 marzo, da altri autori vengono collocati alle
Idi
, cioe il 15, mentre i primi calendari esistenti collocavano al 14 marzo gli
Equirria
, una delle corse di carri in onore di Marte.
Sempre alle Idi vi erano i festeggiamenti per gli
Anna Perenna
, che
Macrobio
scrive essere festeggiamenti per il passaggio dell'anno.
Studiosi moderni interpretano quindi queste due festivita come equivalenti, l'una maschile, rappresentante l'anno solare, l'altra femminile, rappresentante dell'anno lunare.
Difatti, si suppone che le Idi nei calendari Romani piu antichi cadessero in coincidenza della prima luna piena di marzo, e di conseguenza dell'anno nuovo.
Versnel sostenne che queste variazioni nel tempo della collocazione dei Mamuralia siano da attribuire alle modifiche apportate al calendario nel corso dei secoli, portando la festivita dall'originale collocazione all'ultimo giorno dell'anno, prima cioe delle
Calende
di Marzo, al giorno prima delle Idi. Questa variazione porto anche ad una variazione anche nei festeggiamenti degli Equirria che venivano festeggiati due volte, il 27 febbraio e il 14 marzo.
In questa ottica Mamurio sarebbe associato a Febbraio, il mese della purificazione e dedicato ai riti dedicati ai morti, che in origine terminava l'anno.
I mamuralia sarebbero dunque un rito di passaggio e di
lustrazione
(purificazione).
Ulteriore elemento a riprova del fatto che la figura di Mamurio fosse legata al rito di passaggio tra l'ano nuovo e quello vecchio e il nome Veturius, chiaramente collegato all'aggettivo Vetus, veteris cioe vecchio, anziano. In questa ottica Mamurio sarebbe la personificazione dell'anno appena trascorso ed il rito dei Mamuralia sarebbe indicativo della sua fine.
Mamurio a sua volta potrebbe essere derivato, cosi come il nome proprio
Mamerco
, da Mamers, il nome
osco
del dio Marte e potrebbe essere correlato con il vocativo
Marmar
presente nel
Carmen Arvale
, rappresentando cosi il "vecchio Marte" come incarnazione del anno trascorso.
Varrone
, fornisce un'altra spiegazione del significato del nome studiando il canto dei
Salii
, altro collegio sacerdotale legato a Marte come gli
Arvali
, affermando come potesse derivare dal verbo
meminisse
(ricordare) e da
memoria
, "
perche e cio che e rimasto nella mente ed e nuovamente mosso".
Secondo poi un'altra interpretazione di Varrone anche il verbo
monere
(ricordare, avvisare, ammonire) avrebbe la stessa origine, col significato di
creare la memoria su qualcosa (monimenta),
da cui deriverebbe poi anche il termine monumento.