Il
Fiat C.R.30
era un
aereo da caccia
monomotore, monoposto e
biplano
, prodotto dall'azienda
italiana
Fiat Aviazione
negli
anni trenta
.
Progettato dall'
ingegner
Celestino Rosatelli
, era destinato a sostituire il precedente
C.R.20
nei reparti della
Regia Aeronautica
, ma a causa delle sue prestazioni non del tutto soddisfacenti Rosatelli ne sviluppo una nuova variante che sarebbe diventata uno dei piu apprezzati biplani da caccia dei primi anni trenta, il
Fiat C.R.32
.
Nel 1930, per via delle pressioni dell'allora Sottosegretario di Stato per l'Aeronautica
Italo Balbo
[2]
, fu progettato il Fiat C.R.30, un "supercaccia" dotato di un nuovo e potente motore, il
FIAT A.30RA
e tecnologicamente superiore ai caccia precedenti, rappresentati dal
Fiat C.R.20
.
L'ufficio tecnico della Fiat Aviazione, diretto dall'ingegner Celestino Rosatelli che ne curo direttamente il
progetto
, inizio a sviluppare il nuovo modello, indicato dall'azienda come C.R.30, che riproponeva l'impostazione classica per l'epoca, monomotore, monoposto e biplano. Sottoposto il progetto di massima alla commissione del
Ministero dell'aeronautica
, in data 7 febbraio 1931 fu emesso un ordine di fornitura per tre
prototipi
da avviare a prove di valutazione.
Il primo e il secondo prototipo volarono rispettivamente il 5 marzo e il 13 maggio 1932
[N 1]
, mentre il terzo volo il 20 maggio dello stesso anno. Fra il 1932 e il 1933 questi esemplari parteciparono a numerose gare ed eventi internazionali ottenendo ottimi risultati, tra queste l'edizione del meeting internazionale aereo di Zurigo del 26 e 27 maggio 1932 dove il velivolo pilotato dall'allora maggiore
Guglielmo Cassinelli
riusci a registrare una velocita massima di 343
km/h
su un circuito di 195
km
[3]
.
Poiche il C.R.30 era una soluzione provvisoria in attesa del C.R.32 non venne prodotto in gran numero.
Il primo ordine risale al 6 giugno 1933, riguardante la Serie I composta da 44 esemplari, seguirono ulteriori serie per 36 e 32 esemplari, per un totale complessivo di 117 aerei, piu un probabile 118º
incamerato
[
non chiaro
]
.
Sommando questo dato ai tre prototipi iniziali la cifra sale a 121 nella configurazione monoposto, al quale bisogna sommare 60 modelli in versione biposto.
La cifra finale di produzione si attesta su un totale di 201 macchine, dovendo sommare al dato precedente 11 esemplari monoposto e 10 biposto destinati all'esportazione.
Dotato di un motore Fiat A.30 RA a 12
cilindri
a V di 60°
raffreddato
a liquido
che erogava la potenza di 700 CV al decollo e di 600 CV in volo, il Fiat C.R.32 raggiungeva una velocita massima di 351 km/h.
L'
elica
era di produzione Fiat, metallica e bipala, a passo variabile a terra, con un diametro di 2,82 metri.
Il motore era alimentato da un serbatoio principale sganciabile da 345 litri ed uno opzionale da 57 litri, piu uno da 28 litri per l'avviamento.
Oltre a questi il C.R.30 possedeva un serbatoio da 37 litri per l'olio, uno da 3,85 per l'acqua e una bombola da 6,52 kg di
tetracloruro di carbonio
.
La cellula era metallica, fatta in duralluminio, come parte del rivestimento, mentre il resto era in tela.
Il
carrello
era fisso, con tutte e tre le ruote carenate ed il ruotino oscillante e autocentrante.
Il Fiat C.R.30 era armato con 2
mitragliatrici
Vickers Mk.2*
camerate con munizionamento
calibro
7,7 mm
, dotate di 500 colpi ciascuna. Per missioni di attacco al suolo poteva trasportare 12
bombe antiuomo
da 2 kg.
Si poteva equipaggiare con radio trasmittente Marconi RA.80-I ed una ricevente IMCAARC (entrambe destinate al mercato estero dato che sugli aerei italiani non apparivano), ed in piu era possibile l'installazione di una fotocamera planimetrica AP.10 o AGR.61 ed una fotomitragliatrice OMI.
Il Fiat C.R.30 venne assegnato al
1º
e
2º Stormo
, ed in seguito equipaggio anche il IX ed il X Gruppo del
4º Stormo
.
Tra il 1939 e il 1942, dopo che la produzione era cessata da tempo, vennero costruiti 56 C.R.30B biposto da addestramento.
I C.R.30B rimasero in produzione ed in servizio fino ad agosto/settembre del 1943, quando sparirono dall'organico.
Riguardo al mercato estero, l'
Heimwehr Flieger Korps
austriaco
ne ordino 6 esemplari (tre C.R.30 e tre C.R.30B) che, dopo l'
Anschluss
vennero incamerati dalla
Luftwaffe
e assegnati alla
Luftwaffen Kommando Osterreich
. In seguito, due di questi esemplari vennero ceduti alla
Magyar Kiralyi Honved Legier?
ungherese.
La
Cina
acquisto due C.R.30 per la
Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chun
.
La
Germania
dopo l'8 settembre 1943 requisi almeno sette C.R.30B.
Il
Paraguay
per via della guerra del Chaco acquisto due C.R.30.
La
Spagna
ebbe due C.R.30 per l'
Aviacion Nacional
.
Il
Venezuela
ottenne un C.R.30.
Ed infine l'
Ungheria
, oltre ai due esemplari ex austriaci, acquisto due C.R.30 e dieci C.R.30B.
- C.R.30
- versione principale da caccia monoposto.
- C.R.30B
- versione biposto da addestramento.
- C.R.30Idro
- versione
idrovolante
a scarponi
.
Austria
Cina
Germania
Italia
Paraguay
Spagna
Venezuela
Ungheria
- ^
Alcune fonti riportano come anno di primo volo il 1931.
- (
EN
)
Some recent Italian fighters
, in
Flight
, 22 marzo 1934, pp. 279-80.
URL consultato il 27 febbraio 2012
.
- Giorgio Apostolo, Gianni Cattaneo,
Fiat CR 32
, in
Ali d'Italia
, vol. 4.
- Fabrizio Catalano e Saverio Radogna (a cura di),
Fiat C.R. 30 - selezione tratta dal Catalogo Nomenclatore
, su
cmpr.it
.
URL consultato il 9 marzo 2019
.
- (
FR
) C. Schlegel,
Le meeting aeronautique international de Zurich
, in
Revue Militaire Suisse
, Vol. 82, 1937,
ISSN
no
(
WC
·
ACNP
)
.
- Nicola Sgarlato,
FIAT CR.32 - Storia e tecnica di una leggenda
, in
Dimensione Cielo
, n. 11, Delta Editrice, gennaio-febbraio 2019,
ISSN
977253205100390011
(
WC
·
ACNP
)
.
- Pietro Vergnano,
The Fiat fighters, 1930-1945: I caccia Fiat
, Genova, Intyrama, 1971.