Il
campionato mondiale di Formula 1 1990
organizzato dalla
FIA
e stato, nella storia della categoria, il 41° ad assegnare il
Titolo Piloti
e il 33° ad assegnare quello
Costruttori
. Il primo fu vinto dal brasiliano
Ayrton Senna
, che divenne quindi Campione del Mondo per la seconda volta in carriera, mentre il secondo fu vinto dalla
McLaren
-
Honda
, che se lo aggiudico per il terzo anno di fila.
Il calendario del campionato fu redatto nel novembre 1989.
[1]
Il
Gran Premio degli Stati Uniti
, sul circuito di Phoenix, divenne la gara inaugurale della stagione: poiche infatti nell'edizione
1989
, disputata il 4 Giugno, si erano verificati numerosi guasti alle vetture a causa del clima particolarmente torrido dell'Arizona in quel mese, si decise di anticipare la corsa a meta Marzo, in un periodo con temperature piu fresche.
Pertanto il
Gran Premio del Messico
venne posticipato nella seconda meta di Giugno, portando a sua volta allo spostamento in avanti dei GP di
San Marino
e
Monaco
, e creando cosi un'insolita pausa di ben 7 settimane prima della tappa imolese.
Cambio sede invece il
Gran Premio del Brasile
che, dopo 9 anni a
Rio de Janeiro
, torno sullo storico
Circuito di Interlagos
, nei pressi di
San Paolo del Brasile
, ora intitolato al defunto pilota
Carlos Pace
.
Curiosamente il Gran Premio d'Australia di quell'anno fu il 500º GP nella storia della F1.
Rispetto alla
stagione 1989
ci furono diversi cambiamenti.
- Furono resi obbligatori ulteriori
crash test
per testare la solidita delle vetture, in particolare nella zona dell'abitacolo e furono inseriti quelli per la parte anteriori.
- I piloti dovevano essere in grado di uscire dall'abitacolo in meno di cinque secondi senza aiuti; divento obbligatorio anche concedere una maggiore liberta di movimento alle ginocchia.
- La
Tyrrell 019
, progettata da
Harvey Postlethwaite
e
Jean-Claude Migeot
, fu la prima vettura nella storia della Formula 1 ad avere un musetto rialzato, che consentiva cosi una migliore aerodinamica sull'anteriore; questa soluzione tecnica fu copiata nelle stagioni successive da tutte le altre scuderie.
- La
Life
montava un
motore W12
di nuova concezione, progettato dall'ex tecnico della Ferrari, Franco Rocchi; questo propulsore aveva
tre bancate di quattro cilindri ciascuna
, con l'idea di unire le dimensioni ridotte di un
V8
con la potenza di un
V12
; tuttavia, si dimostro molto poco potente ed estremamente inaffidabile.
- Si iscrisse per la prima volta al Mondiale la
Life
, fondata dall'imprenditore italiano
Ernesto Vita
.
- La
Rial
e la
Zakspeed
si ritirarono dal Mondiale.
- La
Brabham
passo sotto il controllo del gruppo giapponese Middlebridge, mentre la
March
fu acquistata dallo sponsor principale, la
Leyton House
di Akira Akagi, cambiando il nome appunto in Leyton House Racing. Anche la
Arrows
divenne proprieta di un gruppo giapponese, la
Footwork
.
- La
Onyx
, venuto meno il finanziamento del belga Jean-Pierre Van Rossem, fu ceduta inizialmente alla Middlebridge, che poi la rivendette all'italo-svizzero
Peter Monteverdi
. La scuderia prese il nome di Onyx-Monteverdi, ma fu costretta a chiudere a causa della mancanza di fondi dopo il
Gran Premio d'Ungheria
.
- A fine stagione la
Lotus
, reduce da un'annata disastrosa e dall'abbandono dello sponsor principale, la
Camel
, fu venduta dalla famiglia Chapman a Peter Collins e Peter Wright.
- La
Life
e la
EuroBrun
rinunciarono a partecipare alle ultime due corse della stagione.
- La
Coloni
, l'
Osella
e la
Life
schierarono una sola vettura.
- La
Lotus
firmo un contratto con la
Lamborghini
per la fornitura del V12 della casa italiana.
- La
Coloni
concluse un accordo con la
Subaru
per montare sulla propria vettura un motore V12 a cilindri contrapposti sviluppato dalla
Motori Moderni
di
Carlo Chiti
. Tuttavia, i risultati deludenti convinsero la scuderia italiana a tornare, da meta stagione in poi, al piu tradizionale
Cosworth
DFR.
- Williams
e
Leyton House
confermarono i propri piloti.
- Alain Prost
passo dalla
McLaren
alla
Ferrari
; al suo posto il team inglese ingaggio
Gerhard Berger
, proveniente proprio dalla scuderia di
Maranello
.
- La
Benetton
confermo
Alessandro Nannini
, sostituendo
Emanuele Pirro
con
Nelson Piquet
, reduce da due stagioni molto deludenti con la
Lotus
; il pilota brasiliano aveva un contratto particolare, che prevedeva il pagamento di 50.000 dollari per ogni punto conquistato e di 100.000 per ogni vittoria
[2]
. Prima del
Gran Premio del Giappone
Nannini fu vittima di un drammatico incidente in elicottero, nel quale perse un braccio; il team anglo-italiano lo rimpiazzo con
Roberto Moreno
, proveniente dalla
EuroBrun
.
- La
Lotus
cambio entrambi i piloti, mettendo sotto contratto
Derek Warwick
e
Martin Donnelly
. Quest'ultimo fu vittima di un terribile incidente nelle prove del
Gran Premio di Spagna
, che ne tronco la carriera automobilistica; al suo posto fu assunto
Johnny Herbert
.
- La
Tyrrell
affianco al promettente
Jean Alesi
il giapponese
Satoru Nakajima
, in previsione di un accordo con la
Honda
per la fornitura di motori nel
1991
.
- La
Brabham
confermo
Stefano Modena
, ingaggiando lo svizzero
Gregor Foitek
come compagno di squadra dell'italiano; Foitek fu pero licenziato dopo sole due gare e cedette il volante a
David Brabham
, figlio del fondatore della squadra
Jack Brabham
.
- La
Arrows
affido le proprie vetture a
Michele Alboreto
e
Alex Caffi
; quest'ultimo fu sostituito in due occasioni da
Bernd Schneider
.
- La
Ligier
ingaggio
Nicola Larini
e
Philippe Alliot
.
- La
Lola
-
Larrousse
mise sotto contratto
Eric Bernard
e
Aguri Suzuki
; entrambi avevano disputato qualche gara con il team, rispettivamente nel
1989
e nel
1988
.
- La
Minardi
confermo
Pierluigi Martini
, affiancandogli
Paolo Barilla
; quest'ultimo fu sostituito a due gare dal termine da
Gianni Morbidelli
.
- La
Dallara
-
Scuderia Italia
affianco
Andrea De Cesaris
con
Emanuele Pirro
, sostituito nei primi due Gran Premi della stagione da
Gianni Morbidelli
.
- L'
AGS
ingaggio
Yannick Dalmas
come compagno di squadra di
Gabriele Tarquini
.
- La
EuroBrun
affido le sue vetture a
Roberto Moreno
e
Claudio Langes
.
- La
Onyx
confermo
Stefan Johansson
, mettendo sotto contratto il finlandese
J.J. Lehto
; Johansson si licenzio dopo appena due gare e al suo posto fu assunto Foitek, lasciato libero dalla Brabham.
- La
Coloni
, l'
Osella
e la
Life
affidarono la loro unica vettura rispettivamente a
Bertrand Gachot
,
Olivier Grouillard
e
Gary Brabham
; quest'ultimo abbandono la propria scuderia dopo due Gran Premi, cedendo il posto a
Bruno Giacomelli
, che aveva disputato l'ultimo Gran Premio nel
1983
.
- La
Tyrrell
decise di passare dalla
Goodyear
alla
Pirelli
, mentre la
Coloni
compi il percorso inverso, firmando un contratto con la casa americana; anche la
Life
equipaggio la propria unica vettura con pneumatici Goodyear.
I piloti e le scuderie che hanno affrontato la stagione 1990 di Formula 1 sono:
Nell'inverno tra il
1989
ed il 1990 si sviluppo un'accesa polemica tra il presidente della FISA
Jean-Marie Balestre
e
Ayrton Senna
, con il brasiliano che accusava Balestre di aver manipolato l'esito della stagione precedente a favore di Prost (in particolare riferendosi alla squalifica subita nel
Gran Premio del Giappone
, che aveva di fatto assegnato il titolo mondiale al rivale). Per queste affermazioni, Senna subi una multa di 100.000 dollari ed il ritiro della superlicenza necessaria per correre in Formula 1, a meno che non avesse presentato le sue scuse alla FISA. La polemica si trascino per tutto l'inverno e si risolse solo a febbraio, quando la McLaren spedi una lettera di scuse alla FISA in accordo con il pilota brasiliano
[5]
, proprio allo scadere dell'ultimatum di Balestre; Senna pote cosi riavere la superlicenza e disputare la stagione 1990.
Il calendario del campionato fu redatto nel novembre 1989.
[1]
Con il passaggio dell'acerrimo rivale
Prost
alla
Ferrari
ed un'evoluzione della vettura che aveva dominato l'anno precedente,
Ayrton Senna
partiva favorito nella corsa al Mondiale 1990. Il brasiliano rispetto i pronostici nel
Gran Premio degli Stati Uniti
, nuovamente disputato sul circuito cittadino di Phoenix. Tuttavia, la gara non fu priva di sorprese: nelle qualifiche le gomme Pirelli si dimostrarono superiori alle rivali Goodyear e al fianco del poleman
Gerhard Berger
si schiero il sorprendente
Pierluigi Martini
, capace di portare la prima ed unica partenza in prima fila alla Minardi. In gara,
Jean Alesi
prese il comando con la sua
Tyrrell
; Senna, partito quinto, rimonto fino alle spalle del pilota francese, superandolo dopo un duello durato un paio di tornate. Il brasiliano ottenne cosi la prima vittoria stagionale davanti al giovane francese; terzo giunse
Boutsen
, seguito da
Piquet
,
Modena
(che non conquisto altri piazzamenti a punti nel prosieguo della stagione) e
Nakajima
, alla guida della seconda Tyrrell
[6]
.
Il secondo Gran Premio della stagione, disputato sul rinnovato
Circuito di Interlagos
, fu invece vinto da
Alain Prost
, che porto la prima vittoria alla
Ferrari
; il francese fu pero favorito da un errore di Senna, che, dopo aver dominato tutta la gara, tampono il doppiato Nakajima, dovendo rientrare ai box per riparare la propria vettura e concludendo in terza posizione, alle spalle anche del compagno di squadra
Berger
. Chiusero in zona punti anche
Mansell
,
Boutsen
(in lotta per la vittoria fino a meta gara e poi rallentato da un cambio gomme disastroso) e
Piquet
[7]
.
Tra il Gran Premio del Brasile e la successiva gara, in programma ad
Imola
, ci fu una pausa di ben sette settimane, durante le quali le scuderie effettuarono diversi test. Al
Gran Premio di San Marino
fece il suo debutto la nuova
Tyrrell 019
, il cui innovativo musetto rialzato desto parecchio stupore; le qualifiche furono dominate dalle due McLaren, con Senna che alla fine ebbe la meglio su Berger. Dopo la vittoria di Prost in Brasile la Ferrari deluse le aspettative, con i propri piloti relegati in terza fila, alle spalle anche delle due
Williams
-
Renault
di
Boutsen
e
Patrese
. In gara Senna mantenne la prima posizione per soli tre giri, ritirandosi pero per un problema ad un cerchione; passo quindi al comando Boutsen, ma il pilota belga dovette abbandonare la corsa una quindicina di tornate piu tardi, tradito dal motore della sua Williams. A contendersi la vittoria rimasero cosi Berger, Mansell e Patrese; il pilota della Ferrari tento di sorpassare l'austriaco nel corso del 51º passaggio, ma fini per uscire di pista e poco dopo si ritiro per la rottura del motore. A poche tornate dal termine Patrese ebbe la meglio su Berger e vinse la sua terza corsa in carriera davanti all'austriaco; terzo chiuse
Nannini
, che negli ultimi giri resistette alla pressione di
Prost
. Alle spalle del francese giunsero, infine, Piquet e Alesi, che si aggiudicarono gli ultimi punti a disposizione
[8]
.
Il
Gran Premio di Monaco
vide un dominio assoluto di
Senna
, che rimase al comando per tutta la gara dopo essere partito dalla pole position; dietro al brasiliano si mise nuovamente in luce
Alesi
che, partito dalla terza posizione, approfitto del ritiro del connazionale
Prost
a causa un problema elettrico per conquistare il secondo gradino del podio. Terzo giunse
Berger
, seguito da
Boutsen
,
Caffi
e
Bernard
; solo questi piloti tagliarono effettivamente il traguardo, mentre
Foitek
si classifico settimo dopo essersi ritirato per incidente a poche tornate dal termine
[9]
.
Senna vinse anche in
Canada
, in una gara iniziata con il circuito bagnato che si asciugo progressivamente; in questo caso, pero, il brasiliano approfitto della penalita di un minuto inflitta al suo compagno di squadra Berger, che aveva tagliato il traguardo per primo, per partenza anticipata. L'austriaco scivolo quindi in quarta posizione, alle spalle anche di
Piquet
e
Mansell
; chiusero la zona punti Prost e
Warwick
, che portava il primo punto alla
Lotus
[10]
.
In
Messico
Prost comincio una serie di tre vittorie consecutive, affermandosi anche in
Francia
e in
Gran Bretagna
e conquistando la testa del campionato con 41 punti, due piu del rivale Senna. Sull'
Autodromo Hermanos Rodriguez
di
Citta del Messico
Senna, partito terzo in griglia, condusse la gara per gran parte della sua durata; tuttavia, il brasiliano fu rallentato da una foratura lenta e fu gradualmente raggiunto da Prost, partito in tredicesima posizione e autore, insieme al compagno di squadra
Mansell
, di una grande rimonta. A sei giri dal termine lo pneumatico danneggiato sulla vettura di Senna esplose definitivamente, costringendo il brasiliano al ritiro e consegnando alla Ferrari la prima doppietta stagionale. Completo il podio Berger, rallentato da un problema ad una gomma nelle prime fasi di gara, mentre la zona punti fu chiusa da
Nannini
,
Boutsen
e Piquet
[11]
.
Nel
Gran Premio di Francia
si misero invece in luce le
Leyton House
di
Capelli
e
Gugelmin
, fino a quel momento relegate alle retrovie: i due, infatti, dopo essersi qualificati tra i primi dieci riuscirono ad effettuare tutta la gara senza cambi gomme, trovandosi cosi rispettivamente in prima e seconda posizione a circa meta distanza. Entrambi, pero, furono costretti a rallentare sia per l'usura degli pneumatici che per problemi al motore, che portarono al ritiro Gugelmin mentre si trovava in terza posizione, superato da poco da Prost. Il pilota della Ferrari rimonto quindi rapidamente su Capelli, superandolo a tre tornate dal termine; l'italiano concluse al secondo posto, seguito da Senna, Piquet, Berger e Patrese. Quella conquistata da Prost era la centesima vittoria nella storia della Ferrari: la scuderia italiana era la prima a raggiungere questo traguardo
[12]
.
A
Silverstone
Patrese
divenne il primo pilota nella storia della Formula 1 ad aver preso parte a duecento Gran Premi. In gara Prost si aggiudico la vittoria dopo un serrato duello con il compagno di squadra Mansell e Berger; Senna, che aveva guidato il gruppo nei primi giri, era infatti scivolato a meta classifica dopo un'uscita di pista. Ritiratisi Mansell, Berger e il sorprendente
Capelli
(risalito fino al terzo posto) per problemi tecnici, il pilota brasiliano aveva rimontato fino alla terza piazza, preceduto sul traguardo anche da
Boutsen
. In zona punti erano entrate anche le due
Lola
-
Larrousse
di
Bernard
e
Suzuki
, separate dalla Benetton di Piquet
[13]
.
A partire dal
Gran Premio di Germania
i due piloti della
Lola
-
Larrousse
,
Bernard
e
Suzuki
, non dovettero piu disputare le prequalifiche, grazie ai risultati ottenuti nella prima parte di stagione; al loro posto furono costretti a partecipare a questa sessione i piloti della
Ligier
. A
Hockenheim
torno alla vittoria
Senna
, che domino qualifiche e gara anche grazie ad uno sviluppo del motore
Honda
e di alcune migliorie apportate dalla McLaren alla MP4/5B. Il brasiliano, dopo aver conquistato la pole position, mantenne il comando nella prima meta di gara, cedendolo dopo il cambio gomme a
Nannini
; il pilota italiano, che grazie agli pneumatici a mescola dura montati sulla sua Benetton prevedeva di percorrere tutta la distanza di gara senza fermarsi ai box, rimase in prima posizione fino a dodici giri dal termine, quando, in difficolta per via dell'usura delle gomme, fu sopravanzato da Senna. Il brasiliano colse la quarta vittoria stagionale davanti a Nannini, Berger, Prost, Patrese e Boutsen, ritornando in testa alla classifica mondiale
[14]
.
Il
Gran Premio d'Ungheria
fu piuttosto movimentato: le qualifiche furono dominate dalle due
Williams
-
Renault
di
Boutsen
e
Patrese
, seguiti da Senna, Berger, Mansell e Alesi. In gara Boutsen mantenne il comando al via, mentre Senna parti male e rimase bloccato dietro Alesi, non riuscendo a superarlo fino al ventunesimo passaggio. Poco dopo, il brasiliano dovette rientrare ai box a causa di una foratura, perdendo cosi ulteriore terreno; nel frattempo, in testa alla corsa, Boutsen teneva dietro un trenino di vetture formato da Berger, Patrese e Mansell, ai quali si aggiunse anche Nannini dopo che l'italiano era riuscito a sopravanzare Alesi. Ritiratosi Prost per un problema alla trasmissione, Senna rimonto sui piloti di testa, approfittando di un errore di Mansell per superare l'inglese e spedendo fuori pista Nannini dopo un tentativo di sorpasso. Giunto alle spalle di Boutsen, Senna tallono il belga per una decina di giri, senza pero riuscire a sopravanzarlo; i due chiusero la gara in quest'ordine, seguiti da Piquet, Patrese,
Warwick
e
Bernard
[15]
Prima del
Gran Premio del Belgio
la
Onyx-Monteverdi
annuncio il proprio ritiro dal Mondiale; furono quindi esentati dalle prequalifiche i piloti della Ligier. Sia a
Spa-Francorchamps
che nel successivo
Gran Premio d'Italia
Senna vinse davanti al rivale Prost; il brasiliano allungo quindi in modo netto in classifica piloti, portando il proprio vantaggio sul pilota della Ferrari a sedici punti. In Belgio la partenza dovette essere ripetuta per ben tre volte, in seguito ad una collisione multipla alla Source e ad un brutto incidente di
Paolo Barilla
alla Eau Rouge; quando finalmente il via si svolse regolarmente, Senna mantenne la prima posizione dalla pole position davanti al compagno di squadra Berger e a Prost. Il francese sopravanzo il pilota della McLaren, in difficolta con le gomme, ma non riusci mai a mettere sotto pressione Senna, che taglio per primo il traguardo. Alle spalle dei primi due giunse Berger, dopo un acceso duello con Nannini, quarto al termine; chiusero in zona punti anche Piquet e
Gugelmin
[16]
.
Anche a
Monza
fu necessario ripetere la partenza, questa volta in seguito ad uno spaventoso incidente di
Warwick
, la cui
Lotus
si capovolse. Al secondo via Senna parti bene dalla pole position, mantenendo la testa della corsa, mentre durante i primi giri si mise in luce
Alesi
, che sopravanzo sia Mansell che Prost, portandosi in terza posizione. Il pilota della Tyrrell si ritiro pero dopo poche tornate per un'uscita di pista; Berger comincio a perdere terreno per un problema ai freni e fu superato da Prost, ma il pilota della Ferrari non si avvicino mai abbastanza a Senna per attaccarlo, dovendosi accontentare del secondo posto alle spalle del rivale. Berger riusci a terminare la gara al terzo posto, seguito da Mansell, Patrese e
Nakajima
[17]
.
Nel
Gran Premio del Portogallo
la Ferrari si dimostro superiore alla McLaren, permettendo a
Mansell
e
Prost
di monopolizzare la prima fila; tuttavia, il pilota inglese sbaglio la partenza, finendo per ostacolare il proprio compagno di squadra. I due scivolarono rispettivamente in terza e in quinta posizione, separati da Piquet e preceduti da Senna e Berger; Prost, rallentato da un problema al cambio, rimonto piu lentamente di Mansell, che al 50º passaggio attacco e supero Senna, portandosi in testa. Poche tornate piu tardi anche il francese si porto alle spalle del rivale, ma la gara fu sospesa a dieci giri dal termine a causa di un incidente tra
Aguri Suzuki
e
Alex Caffi
e Prost non pote tentare nessuna manovra di sorpasso. Mansell vinse dunque davanti a Senna, Prost, Berger, Piquet e Nannini
[18]
. A fine gara, il pilota inglese fu duramente attaccato dal compagno di squadra per la manovra al via; Prost critico anche il direttore sportivo
Cesare Fiorio
, reo secondo lui di non favorirlo nella corsa al titolo
[19]
.
In
Spagna
Martin Donnelly
fu vittima di un terribile incidente durante le prove del venerdi: il pilota fu sbalzato dall'abitacolo della propria vettura, che si era completamente disintegrato nell'impatto. Miracolosamente Donnelly sopravvisse, ma le conseguenze fisiche dell'incidente troncheranno la sua carriera in Formula 1. In gara, invece, Senna mantenne il comando dalla pole position, ma il pilota brasiliano fu subito messo sotto pressione da Prost e Mansell. Il francese approfitto dei cambi gomme per sopravanzare il rivale, manovra che non riusci al compagno di squadra; il pilota inglese supero Senna quando questi si dovette ritirare per un problema ad un radiatore, bucato dai detriti di un'altra vettura. Prost e Mansell conquistarono quindi la seconda doppietta stagionale per la Ferrari, davanti a Nannini, Boutsen, Patrese e Suzuki; grazie a questo risultato Prost riapri la lotta per il mondiale, portandosi a nove lunghezze da Senna con due Gran Premi ancora da disputare. Tuttavia, per tenere vive le sue speranze di vittoria Prost doveva necessariamente vincere nella successiva gara, in Giappone.
[20]
.
A
Suzuka
, teatro della penultima prova del mondiale, non si presentarono
EuroBrun
e
Life
, che si ritirarono dal campionato. Senna conquisto la pole position, davanti al rivale Prost; alla partenza il francese scatto meglio del rivale, sopravanzandolo, ma Senna lo tampono alla prima curva ed entrambi furono costretti al ritiro. La manovra di Senna causo enormi polemiche, con Prost che lo accusava di aver causato l'incidente apposta; la rivalita tra i due si riaccese bruscamente. La FIA decise di non penalizzare Senna, consegnandogli di fatto la certezza matematica del secondo titolo iridato. Il Gran Premio vide la vittoria di
Piquet
, che tornava cosi al successo dopo il
Gran Premio d'Italia 1987
; il pilota brasiliano approfitto dei ritiri di Berger e Mansell per conquistare la prima posizione, non cedendola piu fino al termine. Secondo giunse
Roberto Moreno
, arrivato alla Benetton in sostituzione di
Alessandro Nannini
, ferito gravemente in un incidente di elicottero; il terzo posto fu invece conquistato dall'idolo locale
Aguri Suzuki
, che divento il primo pilota giapponese a salire sul podio in una gara di Formula 1. Chiusero in zona punti anche Patrese, Boutsen e
Nakajima
[21]
.
L'ultima gara della stagione, il
Gran Premio d'Australia
, fu il cinquecentesimo Gran Premio nella storia della Formula 1. La gara fu vinta, come la precedente, da
Piquet
, che precedette sul traguardo
Mansell
dopo un emozionante duello negli ultimi giri; Senna, che aveva guidato il gruppo per gran parte della distanza, si dovette ritirare per un problema al cambio, che lo mando a sbattere contro le barriere. In terza posizione chiuse Prost, seguito da Berger, Boutsen e Patrese
[22]
. Il campionato si chiuse con la vittoria di
Senna
, a quota 78 punti, sette in piu del rivale Prost; Piquet e Berger conquistarono entrambi 43 punti, classificandosi terzi a pari merito. Il Campionato Costruttori fu vinto dalla
McLaren
, che marco in tutto 121 punti; seconda giunse la
Ferrari
a 110, seguita da
Benetton
e
Williams
, rispettivamente a quota 71 e 57.
Posizione
|
1ª
|
2ª
|
3ª
|
4ª
|
5ª
|
6ª
|
Punti
|
9
|
6
|
4
|
3
|
2
|
1
|
Legenda
|
1º posto
|
2º posto
|
3º posto
|
A punti
|
Senza punti/Non class.
|
Grassetto
? Pole position
Corsivo
? Giro piu veloce
|
Squalificato
|
Ritirato
|
Non partito
|
Non qualificato
|
Solo prove/Terzo pilota
|
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
- ^
a
b
Carlo Marincovich,
Pronti a dividere la Formula 1
, in
la Repubblica
, 8 novembre 1989, p. 27.
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, Milano, Giorgio Nada editore, 1990, p. 414,
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88-7911-025-X
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Fino al Gran Premio di Gran Bretagna, la scuderia viene iscritta ai Gran Premi come "
Subaru
Coloni Racing
". Dal successivo
Gran Premio di Germania
fino al termine della stagione, a causa del cessato rapporto tra il costruttore italiano e il motorista giapponese, il team viene iscritto senza il
title sponsor
, cfr.
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Fino al Gran Premio di Francia la scuderia viene iscritta ai Gran Premi come "
Moneytron Onyx Formula One
". Dal successivo
Gran Premio di Gran Bretagna
fino al
Gran Premio d'Ungheria
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Automobile Monteverdi
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