Elizabeth Robinson-Schwartz
, detta
Betty
(
Riverdale
,
23 agosto
1911
?
Denver
,
18 maggio
1999
), e stata una
velocista
statunitense
, campionessa
olimpica
dei
100 metri piani
ad
Amsterdam 1928
e della
staffetta 4×100 metri
a
Berlino 1936
[1]
.
Con il tempo di 12"0, stabilito a
Chicago
il 2 giugno
1928
, ha detenuto il record mondiale dei 100 metri fino al 5 giugno
1932
.
Betty Robinson arrivo all'atletica per caso, a sedici anni. Dopo averla vista correre per non perdere il treno, un'insegnante le fece fare un test cronometrato lungo il corridoio della scuola. Fece la sua prima gara all'aperto appena quattro mesi prima delle
Olimpiadi del 1928
e gia al debutto stabili il nuovo primato mondiale sui 100 m. Le Olimpiadi furono appena la quarta gara della sua vita.
[2]
Ad
Amsterdam
le donne furono ammesse a gareggiare in atletica leggera per la prima volta
[3]
. Il 31 luglio si svolsero i 100 m, prima gara in programma per l'atletica femminile. Dopo una serie di false partenze (ben quattro), con un seguito di proteste da parte delle escluse che ritardo non poco l'inizio della gara, la Robinson rimase concentrata e vinse con il tempo di 12"2. Per poco non divento la prima campionessa olimpica di atletica in assoluto, essendo stata preceduta di soli 25 minuti dalla polacca
Halina Konopacka
, vincitrice del lancio del disco nello stesso pomeriggio. Nella stessa edizione dei Giochi olimpici si aggiudico anche un argento con la staffetta 4×100 m.
Al ritorno da Amsterdam, Betty Robinson fu accolta in patria con tutti gli onori. Vennero organizzate due parate, una a
Broadway
ed una a
Chicago
. La sua scuola la premio con una coppa d'argento e i suoi concittadini fecero una colletta per regalarle un orologio con diamanti.
[2]
Nel
1931
rimase coinvolta in un incidente aereo; il
biplano
su cui volava, pilotato dal cugino, si schianto vicino a Chicago.
[4]
I primi soccorritori pensarono che fosse morta e la portarono all'obitorio. In realta la giovane donna era ancora viva, anche se in gravissime condizioni, con una commozione cerebrale, un braccio schiacciato ed una gamba rotta. Rimase in coma per sette settimane e le occorsero poi due anni di riabilitazione prima di poter tornare a camminare.
La premiazione della staffetta 4×100 ai Giochi olimpici di Berlino 1936
Betty Robinson voleva a tutti i costi tornare a correre, ma non poteva piu flettere completamente il ginocchio sinistro. Questo le impediva di accovacciarsi ai blocchi di partenza e dovette cosi dire addio alle gare di velocita. Continuo pero a gareggiare nelle staffette, dove dal secondo staffettista in poi la partenza avviene in piedi. Nel
1936
, cinque anni dopo l'incidente, fu convocata per le
Olimpiadi di Berlino
come componente della staffetta 4×100 m. Le tedesche, grandi favorite, persero il testimone all'ultimo cambio e Betty e le sue compagne riuscirono a vincere la medaglia d'oro
[5]
.
Si ritiro dalle competizioni poco dopo le Olimpiadi del 1936. Rimase comunque nell'ambiente come
giudice di gara
e cronometrista
[6]
.
Il 1º dicembre
1939
si sposo con Richard Schwartz, un tappezziere dell'
Illinois
. La coppia ebbe un figlio ed una figlia.
[2]
Mori a
Denver
il 18 maggio
1999
, ad 87 anni d'eta.
- ^
(
EN
)
Elizabeth (Betty) Robinson (Schwartz) - Hall of Fame Biographies
, su
usatf.org
, USA Track&Field.
URL consultato il 23 agosto 2019
(archiviato dall'
url originale
il 26 giugno 2004)
.
- ^
a
b
c
(
EN
)
Quick Facts About Betty Robinson
, su
riverdale.lib.il.us
, Riverdale Public Library District.
URL consultato il 9 febbraio 2010
.
- ^
Betty Robinson: la donna che sconfisse De Coubertain, 31 luglio 1928
, su
quibrianzanews.com
, QBN - QuiBrianzaNews, 31 luglio 2018
(
archiviato
il 23 agosto 2019)
.
- ^
(
EN
)
Betty Survives Plane Crash
, su
riverdale.lib.il.us
, Riverdale Public Library District.
URL consultato il 9 febbraio 2010
.
- ^
Alice Figini,
Betty Robinson: La donna che vinse due volte
, su
storiedisport.it
, Storie di Sport
(archiviato dall'
url originale
il 12 ottobre 2015)
.
- ^
Giovanni Manenti,
Betty Robinson, la velocista che visse due volte
, su
sport660.wordpress.com
, 24 ottobre 2017
(
archiviato
il 23 agosto 2019)
.