L'
autodromo nazionale di Monza
e un circuito
automobilistico
internazionale situato all'interno del
parco di Monza
. E il terzo
autodromo
permanente piu antico al mondo, dopo quello di
Brooklands
in
Inghilterra
e quello di
Indianapolis
negli
Stati Uniti d'America
; inoltre e la sede storica del
Gran Premio d'Italia
, disputatosi qui 88 volte sulle 93 totali; sin dalla sua istituzione nel 1950 (con l'eccezione del 1980) ha sempre ospitato la
Formula 1
; dal
1949
al
1968
e anche stato sede del
Gran Premio delle Nazioni
del
Motomondiale
. E il circuito dove si sono svolti piu
Gran Premi di Formula 1
; nella stagione
2023
si e corso il 73º Gran Premio.
Dal
1991
, con le modifiche al
circuito di Silverstone
, il tracciato
brianzolo
e il piu veloce tra quelli iridati: il record assoluto del circuito e di 1'18"887 con una media di 264,362 km/h, la piu alta di sempre della
storia della Formula 1
, stabilito da
Lewis Hamilton
su
Mercedes
nelle qualifiche del
Gran Premio d'Italia 2020
. Tale tempo pero non e considerato ufficiale perche non stabilito in gara.
[3]
Il circuito viene utilizzato anche per numerose manifestazioni, corse di beneficenza, concerti e in alcune occasioni e stato anche partenza o arrivo di una tappa del
Giro d'Italia
. L'autodromo ha una capienza di 118 865 posti a sedere.
[4]
Dal 7 al 9 luglio 2023 si e tenuto il primo Gran Premio femminile nella storia di Monza, in occasione del quinto appuntamento della
F1 Academy 2023
, che e consistito in tre mini-gare: a vincerle sono state
Marta Garcia
, Lena Buhler e Bianca Bustamante. Il record femminile nel giro di pista in gara e proprio della pilota spagnola, che in gara 3, pur arrivando quinta, ha chiuso un giro in 1'53"652.
[5]
Nonostante il grande sviluppo tecnologico e produttivo avvenuto durante la
prima guerra mondiale
, teso a supportare lo sforzo bellico, l'Italia post bellica restava la nazione meno sviluppata sotto il profilo economico e industriale, rispetto alle nazioni alleate europee, come
Francia
,
Gran Bretagna e Irlanda
e
Belgio
.
Nel settore automobilistico la situazione era, per certi versi, paradossale: l'Italia era ben conosciuta e apprezzata all'estero per la produzione di prestigiose automobili sportive e di lusso, realizzate da aziende come
FIAT
,
Alfa Romeo
,
Lancia
o
Isotta Fraschini
, ma nel 1922 le automobili private in Italia erano solamente 35.500 (ovvero una ogni 1.000 abitanti) che circolavano principalmente nelle citta, dato che le strade erano generalmente in pessime condizioni e inadatte al traffico automobilistico.
Tuttavia, il grande entusiasmo per il mito della modernita, anche esaltato dalla dilagante cultura
futurista
, porto una minoranza benestante a praticare il culto della velocita ed a far nascere il circuito di Monza, completato in soli 110 giorni, ben due anni prima che in Francia venisse inaugurato il
circuito di Montlhery
, primo autodromo francese.
[6]
La costruzione dell'autodromo fu decisa nel gennaio del
1922
dall'
Automobile Club di Milano
per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione
[7]
. La societa allora proprietaria del parco, l'
Opera Nazionale Combattenti
, fu subito d'accordo dal momento che la nascita delle corse automobilistiche portava una notevole pubblicita alle case costruttrici. Fu costituita la societa SIAS (Societa incremento automobilismo e sport) a capitale privato e presieduta dal
senatore
Silvio Crespi
. I lavori iniziarono il 15 maggio e in soli 110 giorni fu completato. Il primo giro completo di pista fu percorso il 28 luglio da
Pietro Bordino
e
Felice Nazzaro
su una
Fiat
570.
[8]
L'autodromo fu inaugurato il 3 settembre 1922.
Si trattava del terzo circuito permanente realizzato al mondo, preceduto solo dalla pista
statunitense
di
Indianapolis
(
1909
) e da quella
inglese
di
Brooklands
(
1907
), oggi non piu esistente essendo caduta in disuso nel
1939
alla vigilia del
secondo conflitto mondiale
e definitivamente chiusa nel
1945
.
Il progetto preliminare
[9]
prevedeva un tracciato a forma di "otto" della lunghezza di 14 km ma, a causa dell'impatto sul Parco Reale, si decise invece di approvare un progetto che utilizzasse in gran parte le preesistenti strade del parco e limitasse l'abbattimento degli alberi
[10]
.
L'effettiva realizzazione del nuovo impianto fu coordinata dall'allora direttore dell'Automobile Club di Milano Arturo Mercanti, ed esso fu progettato dall'architetto Alfredo Rosselli e costruito dall'impresa guidata dall'ingegnere
Piero Puricelli
. Prevedeva un circuito costituito da due anelli che potevano essere utilizzati insieme, alternando un giro dell'uno a un giro dell'altro (il rettilineo d'arrivo era in comune e, in questo caso, veniva diviso in due corsie), oppure separatamente: una pista stradale di 5.500 metri con sette curve, e un anello di alta velocita di forma ovale con due curve sopraelevate, lungo 4.500 metri.
Nei primi anni il Gran Premio d'Italia si svolse sul circuito completo di 10 km. Nel
1928
il pilota
Emilio Materassi
perse il controllo dell'auto sul rettilineo d'arrivo e piombo in mezzo al pubblico assiepato a bordo pista uccidendo 20 spettatori e ferendone oltre 40. Nel 1933, durante la seconda batteria del Gran Premio di Monza (gara di contorno che seguiva il piu importante Gran Premio d'Italia), al primo giro, il pilota
Giuseppe Campari
sbando su una macchia d'olio all'ingresso della curva sopraelevata sud e usci di strada, rovesciandosi nel fossato che fiancheggiava la pista e morendo sul colpo. Sulla stessa macchia d'olio, alle sue spalle, uscirono di pista anche Borzacchini, Castelbarco e Barbieri: il primo, soccorso ancora vivo, mori poco dopo, mentre gli altri due ne uscirono quasi illesi. Nonostante le proteste degli spettatori la gara non venne interrotta e durante la finale, in un secondo incidente nello stesso punto della pista, perse la vita anche il pilota
Czaykowski
.
A seguito di questi gravissimi incidenti vennero effettuate diverse variazioni al tracciato per ridurne la velocita. Una di queste e il circuito Florio, disegnato dal conte
Vincenzo Florio jr
nel
1935
[
senza fonte
]
, che unisce in modo originale tratti dell'anello di alta velocita e dello stradale, interrotti da varie
chicanes
.
Nel
1939
fu rifatta gran parte della pista. L'anello di alta velocita fu demolito, e la pista stradale fu modificata spostando piu avanti la curva del Vialone che adesso non immetteva piu le auto sul vialone centrale del parco, ma su un nuovo rettilineo piu lungo e parallelo a quello di cui sopra. Posto piu a ridosso dei box questo nuovo rettilineo (denominato "rettifilo centrale")
conduceva a due nuove curve a gomito che immettevano sul rettilineo d'arrivo, sostituendo l'originaria curva sud, le cosiddette "curve di Vedano" o "curve in porfido" per via del fondo lastricato che le caratterizzava, collocate all'altezza della vecchia "sopraelevata Sud". La lunghezza del circuito divento di 6.300 metri.
Nell'ambito di questi lavori venne anche realizzata una nuova variante che ando a far parte del circuito Pirelli, usato esclusivamente per test automobilistici e di pneumatici, lungo 4600 metri e percorso come quello principale in senso orario. Sfruttava il rettifilo delle tribune ed il rettifilo centrale, raccordati dalle due curve di Vedano e dalla curva Nord-Est (considerata unica come denominazione, ma in realta tracciata con due raggi differenti all'interno della attuale curva Grande). Come le curve Vedano, anche quella Nord-Est era pavimentata in porfido data soprattutto la valenza di tracciato test per i materiali.
[11]
A partire dalla fine
1945
e per oltre due anni, il circuito fu destinato allo stoccaggio dei residuati bellici gestiti dall'
ARAR
. Nella primavera del
1948
furono iniziati i lavori per rimediare ai danni causati dagli
eventi bellici
. Curiosamente le curve sud furono dotate di una pavimentazione in cubetti di
porfido
, particolarmente pericolosi e sdrucciolevoli in caso di pioggia. Il 17 ottobre
1948
viene inaugurato il nuovo ingresso pista ed altre strutture dell'autodromo.
Nel 1955 il sempre piu frequente uso dell'autodromo per i tentativi di record della velocita e il raggiungimento di un superiore grado di sicurezza, resero necessaria la riprogettazione dell'anello di alta velocita da costruirsi sulle ceneri del tracciato abbattuto nel 1938. Il progetto
[12]
fu curato dagli ingegneri Antonino Berti e Aldo Di Rienzo e seguiva esattamente il vecchio tracciato nella parte Nord, mentre la curva Sud veniva arretrata di circa 300 metri per consentire il passaggio del pubblico sul nuovo Viale Mirabello. Tale scelta impose una nuova modifica alla pista stradale: in particolare le due curve del porfido (che impegnavano il viale Vedano) furono eliminate e sostituite da un'unica curva asfaltata, con sviluppo di 180 gradi, chiamata Parabolica per il suo tracciato a raggio crescente, molto simile ad un arco di
parabola
. Il circuito completo ritornava ad avere la lunghezza di 10 km: 5.750 metri per la pista stradale e 4.250 metri per l'anello di alta velocita.
Lo studio porto alla realizzazione di un "catino" capace di contenere una velocita costante delle auto sia nei rettilinei, sia sulle curve sopraelevate in
cemento armato
a pendenza crescente verso l'esterno. L'ovale comprendeva ora due rettifili di 875 metri e due curve sopraelevate aventi sviluppi simili, intorno ai 1250 metri, con raggi differenti: a Nord con raggio 318 metri, mentre a Sud con raggio 312 metri. L'idea di affrontare in piena velocita le curve porto a dover ricorrere alla scelta obbligata di costruire una curva con un'elevata inclinazione trasversale che arriva alla punta massima dell'80% nel settore centrale (corrispondente ad una inclinazione di 38°40'), calcolato sul piano orizzontale. Vennero realizzate 14 torrette di segnalazione distribuite sul percorso di cui 7 sull'Anello di Alta Velocita. Le piccole costruzioni erano dei punti strategici di osservazione ed accoglievano, oltre i commissari, anche tecnici Radiotelevisivi, addetti alle segnalazioni, giornalisti e fotografi.
Nello stesso anno, durante una sessione di prove private, perse la vita il pilota
Alberto Ascari
: la dinamica dell'incidente, al quale non assistette alcun testimone, non e mai stata del tutto chiarita. La curva dove avvenne il fatale schianto, in precedenza chiamata curva del Vialone, fu ribattezzata curva Ascari in ricordo del campione scomparso.
L'impianto nella nuova conformazione, circuito classico piu Anello di Velocita pari a 10 km al giro, fu inaugurato l'11 settembre 1955 dal
Presidente della Repubblica
Giovanni Gronchi
, accompagnato dall'
arcivescovo di Milano
Giovanni Montini
, in occasione del
Gran Premio d'Italia
su una distanza di 500 km. Le sollecitazioni centrifughe e di schiacciamento verticale contro il suolo nei due tratti sopraelevati, evidenziarono problemi di sollecitazioni fisiche ai piloti e guasti meccanici riportati dalle vetture, che indussero i piloti ed i team a disertare l'anello nelle edizioni 1957, 1958 e 1959.
L'Automobil Club Italiano nel 1957 e 1958, organizzo la
500 Miglia di Monza
abbinato alla
500 Miglia di Indianapolis
, in collaborazione con l'
United States Auto Club
e l'Indianapolis Speedway Corporation, gara articolata su tre manches, per un totale di 189 giri.
Nel 1961 si svolse l'ultimo Gran Premio d'Italia nella configurazione di 10 km ed anche a seguito dell'incidente mortale in cui perse la vita il pilota della
Ferrari
Wolfgang von Trips
insieme a dodici spettatori sul rettilineo prima della Parabolica, il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, emano nuove regole sulla sicurezza dei circuiti a cui il circuito brianzolo dovette adeguarsi. Dall'anno successivo si e sempre corso sulla sola pista stradale di 5.750 metri circa.
L'incidente del 1961 occorso a
Wolfgang von Trips
e il piu grave mai avvenuto in una gara valida per il campionato mondiale di Formula 1. Un altro incidente tristemente noto e quello in cui nel
1970
mori (durante le qualifiche del sabato) il pilota austriaco
Jochen Rindt
. Rindt era in quel momento in testa alla classifica mondiale generale e non fu piu raggiunto da nessuno nelle gare successive, diventando cosi l'unico Campione del Mondo postumo nella storia del campionato di Formula 1.
Il 25 aprile 1965 si corse la prima
1000 km di Monza
e venne posizionata una chicane prima dell'imbocco della Sopraelevata Sud per rallentare la velocita in entrata delle auto in curva.
L'ultima gara ufficiale sulle sopraelevate fu la 1.000 km del 25 aprile 1969, da allora si sono corse solo rievocazioni storiche.
Negli
anni settanta
, crescendo sempre piu la velocita (nel Gran Premio del
1971
fu superata la media dei 240 km/h) e con essa la pericolosita del tracciato, si resero necessari nuovi interventi per rallentare la pista: dapprima furono realizzate delle
chicane
provvisorie, quindi nel
1976
si costruirono tre varianti permanenti in altrettanti punti del tracciato (sul rettilineo dei box, alla curva della Roggia e alla curva Ascari). La lunghezza della pista aumento lievemente e divento di 5.800 metri.
Ulteriori interventi per migliorare la sicurezza furono effettuati nel 1994, 1995, 2000, e 2014: con essi vennero rifatte la variante Goodyear (quella posta sul rettilineo dei box), quella della Roggia, la curva Grande e le due curve di Lesmo. Negli stessi anni furono anche costruiti nuovi box, piu grandi e piu moderni. Nel 2007 venne asfaltata la via di fuga alla variante della Roggia, mentre nel 2009 ne vennero modificati i
cordoli
insieme a quelli della variante Goodyear, con lo scopo di evitare tagli nelle "esse " da parte delle monoposto di
Formula 1
. Nel 2014 la via di fuga della curva Parabolica e stata asfaltata, consentendo ai piloti una traiettoria leggermente piu esterna che in precedenza. Dopo le ultime modifiche la lunghezza del tracciato e oggi di 5.793 metri.
Come tutte le piste che hanno fatto la
storia dell'automobilismo
sportivo, anche quella di Monza ha preteso il suo tributo di morti. Tra i piloti d'auto hanno perso la vita
Materassi
,
Ascari
,
von Trips
,
Rindt
,
Arcangeli
,
Campari
,
Borzacchini
,
Czaykowski
,
Peterson
e
Ugo Sivocci
; tra i motociclisti
Renzo Pasolini
e
Jarno Saarinen
, vittime di uno scontro nel
Gran Premio delle Nazioni del 1973
.
Il tracciato di Monza e un circuito estremamente tecnico dove e fondamentale un ottimo setup meccanico e in cui l'abilita del pilota in frenata e determinante, dal momento che nei 5 793 metri del tracciato brianzolo si contano ben quattro lunghi rettilinei dove le vetture di Formula 1 superano abbondantemente i 350 km/h. Per questo motivo deve essere affrontato con una macchina particolarmente "
scarica
" ed e noto tra gli appassionati come
il tempio della velocita
. Cio obbliga i fornitori di carburante e lubrificanti a sviluppare soluzioni apposite per la tappa
[13]
, e nel mondiale di Formula 1 vengono adottate configurazioni aerodinamiche specifiche per questo tracciato, unico nel suo genere.
Come si affronta il circuito di Monza in Formula 1:
- variante Goodyear (o variante del rettifilo): le monoposto arrivano lanciate lungo il rettilineo dei box, la frenata e violenta dopo il cartello dei 150 m: si passa da 350?360 km/h a soli 70?80 km/h in due secondi e mezzo, si scalano le marce fino in seconda. Qui e importantissimo non bloccare l'anteriore destra per non compromettere il tempo sul giro. Si affronta uno strettissimo cambio di direzione destra-sinistra passando in modo aggressivo sul cordolo in entrata, si lascia scorrere la vettura nella parte centrale e la si conclude con una dolce progressione verso l'esterno in uscita.
Per le gare motociclistiche, vale a dire la Superbike e il CIV, la prima variante veniva percorsa in una versione leggermente meno stretta per ridurre la possibilita di cadute multiple, specialmente in partenza.
- curva
Biassono
(gia curva Grande o Curvone): una lunga curva a destra dal raggio molto ampio. Vi si arriva in piena accelerazione dalla variante Goodyear cercando di mantenere una traiettoria pulita e precisa nonostante le sconnessioni dell'asfalto a centro curva.
- variante della Roggia: si arriva a 325 km/h a questa veloce variante sinistra-destra dopo aver percorso in pieno la curva Biassono. Si frena appena prima del cartello dei 100 m fino in 2-3ª marcia, cercando di rimanere piu largo possibile sulla destra per non perdere velocita in entrata e consentire un'ottima ripresa verso le due di Lesmo. La variante presenta cordoli molto alti e dissuasori di velocita all'interno della via di fuga, completamente asfaltata, per evitare vantaggi a chi provasse a tagliare eccessivamente la
traiettoria
.
- 1° curva di
Lesmo
: si arriva in accelerazione dalla variante della Roggia, e una curva a destra da 4ª marcia di media velocita, con uscita cieca. Si cerca di frenare profondo nella curva per mantenere velocita nella parte centrale. Attenzione a non perdere il punto di corda nel centro curva, qui e facile uscire sulla ghiaia in sottosterzo.
- 2° curva di Lesmo: seconda curva a destra di media velocita. Si frena dopo il cartello dei 50m, si lascia scorrere la monoposto toccando l'apice interno verso i 160?175 km/h e si cerca la massima ripresa verso il lungo rettilineo che termina alla variante Ascari.
- curva del Serraglio: e una lievissima piega a sinistra dal raggio estremamente ampio (oltre 600 metri); la curva e in discesa e corrisponde con l'inizio della seconda zona
DRS
per il campionato mondiale di Formula 1. Il rettilineo incrocia nella sua parte finale il sottopassaggio della curva
Sopraelevata Nord
dell'anello di alta velocita.
- variante
Ascari
: vi si arriva a quasi 340 km/h, si frena molto tardi cercando di mantenere velocita nella prima svolta secca a sinistra da 4ª marcia. Dopo la frenata si affrontano in rapida successione tre curve speculari sinistra-destra-sinistra che immettono sul rettilineo opposto ai box. In questo tratto le monoposto con un buon setup meccanico possono guadagnare fino a 1 secondo. All'uscita dalla variante in 5ª marcia ci si porta al limite del cordolo esterno che delimita il tracciato e ci si lancia sul rettilineo verso la Parabolica. La velocita di uscita e fondamentale in questo punto per tentare un sorpasso.
- curva
Alboreto
[14]
(gia curva Parabolica): nel rettilineo che conduce a questa lunghissima destra a raggio variabile si toccano i 330?340 km/h, quindi si frena dopo l'erba sintetica sulla sinistra al cartello dei 100 metri, si scala fino in 4ª marcia a circa 180?190 km/h, si tocca l'apice in ingresso e si percorre il tratto finale in piena accelerazione scorrendo verso l'esterno e imboccando il rettilineo d'arrivo a velocita gia molto elevate.
Per le corse delle categorie minori (le Formula Junior) veniva utilizzata la cosiddetta "pista Junior", ora in disuso: si tratta di un circuito piu breve, che utilizza un tratto del rettilineo d'arrivo, il rettilineo opposto e la Parabolica. L'anello e chiuso da un raccordo che, staccandosi dal rettilineo d'arrivo circa 200 metri dopo i box, si immette sul rettilineo opposto subito dopo la variante Ascari. Il raccordo presenta tre curve, la prima a destra, la seconda a sinistra, la terza ancora a destra. La lunghezza della pista Junior e di 2405 metri.
-
Il circuito originale (1922?1933)
-
Il circuito Florio (1935?1937)
-
Seconda variazione. Le curve di porfido al posto della curva sud e rettifilo centrale (1950?1954)
-
Terza variazione (circuito combinato). Venne realizzato un nuovo ovale con l'aggiunta della curva parabolica (1955?1956, 1960?1961)
-
Terza variazione (circuito ovale) (1955?1971)
-
Quarta variazione (circuito stradale) (1957?1959, 1962?1971)
-
Quinta variazione con l'aggiunta di chicane provvisorie all'imbocco dell'anello e prima della Curva Ascari (1972?1973)
-
Sesta variazione con leggere modifiche alla Variante Ascari (1974?1975)
-
Settima variazione con l'introduzione della variante della Roggia, Goodyear e Ascari (1976?1994)
-
Ottava variazione con la riduzione del raggio delle due di Lesmo, variazione vie di fuga a Lesmo, Ascari e Parabolica (1995?1999)
-
Nona variazione con la prima variante completamente modificata nella conformazione, Curva Grande spostata alcuni metri all'interno, Variante della Roggia anticipata leggermente, curve di Lesmo piu strette (2000?oggi)
Le competizioni piu importanti che si disputano annualmente sulla pista dell'autodromo:
- il
Gran Premio d'Italia
, gara inserita nel calendario del
Campionato mondiale di Formula 1
. La pista monzese ha ospitato tutte le sue edizioni, tranne quelle non valide per il campionato mondiale, nel
1921
,
1937
,
1947
e 1948, mentre nel
1980
il Gran Premio fu corso a
Imola
. Normalmente si disputa la prima domenica di settembre, in alcuni casi la seconda del mese stesso.
- la
1000 km di Monza
era un'importante gara per vetture di categoria
sport prototipi
e
Gran Turismo
; tornata di nuovo in programma nel mese di aprile, come da tradizione, per il calendario 2007, non e piu in programma dal 2009. Nel 2021 la 1000 km e tornata come gara del
Campionato del mondo endurance
, erede del vecchio
campionato del mondo sportprototipi
, nel mese di luglio e con una durata di 6 ore.
- GT World Challenge Europe
, disputata nei primi giorni di Aprile e una gara Endurance di 3 ore dove si danno gara oltre 50 auto GT delle migliori marche, incluse Ferrari e Lamborghini.
- il
Monza Rally Show
si corre a fine novembre od a inizio dicembre e chiude la stagione agonistica sulla pista di Monza. Nel
2020
e nel
2021
questa gara e entrata a far parte del
campionato del mondo rally
come ultima gara stagionale e col nome di Rally di Monza, in sostituzione di alcune tappe cancellate a causa della
Pandemia di CoVid-19
.
- European Le Mans Series
, dove si sfidano prototipi di categoria
LMP2
e
LMP3
oltre che vetture
Gran Turismo
per una gara di durata "4 ore". I piazzati al primo e al secondo posto della classifica finale del campionato di ciascuna classe ricevono un invito di partecipazione all'edizione dell'anno successivo della
24 Ore di Le Mans
.
Importanti competizioni del passato:
- la tappa italiana del
Campionato mondiale Superbike
. Si disputava la seconda domenica del mese di maggio di ogni anno. Ora si disputa all'
Autodromo Enzo e Dino Ferrari
- Gran Premio delle Nazioni
era una classica di motociclismo che si disputo fino al 1989 quando fu cancellato per ragioni di sicurezza.
- il
WTCC
(campionato mondiale turismo) si correva nel mese di ottobre fino al 2008; nel 2009 non e stato disputato sulla pista di Monza, mentre dal 2011 al 2017 e diventato l'evento inaugurale della stagione nella prima meta del mese di marzo.
Il circuito, oltre all'attivita sportiva, completa la propria stagione con giornate di incentive, prova prodotto, corsi di guida sicura disponibili per privati o aziende. Le palazzine, recentemente ristrutturate, sono utilizzate, oltre per l'accoglienza di ospiti VIP in occasione delle principali gare, anche per meeting, convention, presentazioni prodotto e fiere di ogni genere dal veicolo pesante, all'auto aziendale alla bicicletta. Nel 2021 viene aperto il
Monza Circuit Karting
, una pista riservata ai go-kart a noleggio, il cui utilizzo e quindi aperto a tutti
[15]
.
Molto apprezzata la stagione di raduni, tra cui spicca The Reunion, dedicato alle moto "
cafe racer
"
Presso il circuito e attivo un centro ricerche che sviluppa prodotti e servizi di pubblica utilita.
Storicamente il circuito e stato utilizzato per lo sviluppo di asfalti speciali, i freni a disco, gomma run flat, i combustibili alternativi come gas, metano, bioetanolo.
A Monza sono nati, tra gli altri: il
guard rail
, il
trasponder
che ha dato origine al
telepass
.
Per il fatto di trovarsi all'interno di un parco, l'autodromo presenta particolari problemi di impatto ambientale.
Gia al tempo della sua costruzione, per intervento delle autorita competenti, il progetto originale, che prevedeva un circuito lungo circa 14 km, dovette essere scartato e sostituito da uno di minore impatto, lungo 10 km e che sfruttava alcune strade gia esistenti.
In seguito si sono presentati gli stessi problemi in varie occasioni, quando e stato necessario apportare modifiche al tracciato. Ad esempio negli
anni settanta
, quando fu realizzata la variante Ascari, per l'opposizione di alcuni gruppi ambientalisti si dovette lasciare a bordo pista, in un punto molto pericoloso (all'esterno della prima curva della variante), una grossa quercia che solo dopo alcuni anni si pote abbattere.
Un'altra situazione simile si e verificata nel
1994
quando, a seguito degli incidenti mortali di
Roland Ratzenberger
e
Ayrton Senna
nel Gran Premio di
Imola
, la
FIA
e i piloti imposero un adeguamento delle misure di sicurezza in tutti i circuiti del mondiale di Formula 1. A Monza fu richiesto l'allestimento di ampi spazi di fuga all'esterno del Curvone (oggi curva Biassono) e delle due curve di Lesmo: i lavori, che comportavano l'abbattimento di oltre 500 alberi, furono pero vietati dalla Sovrintendenza ai beni ambientali. Si rischio seriamente la cancellazione del Gran Premio d'Italia, che avrebbe comportato in pratica la chiusura dell'autodromo (gli incassi del Gran Premio infatti ne sono la principale fonte di finanziamento). La situazione venne sbloccata dall'intervento del presidente della
Regione Lombardia
,
Roberto Formigoni
: si realizzo un progetto di minore impatto, che a prezzo di alcune modifiche al tracciato (in particolare il restringimento della seconda curva di Lesmo e stato molto rimpianto dagli appassionati) riduceva il numero di alberi da tagliare a circa 100. A compensazione furono piantati nuovi alberi in altre zone del parco.
Un altro problema e quello del rumore, lamentato da alcuni residenti dei vicini paesi di
Vedano al Lambro
e
Biassono
: negli ultimi anni vi sono stati diversi ricorsi alla magistratura, con l'intento di imporre un limite alle emissioni sonore. Nel
2006
il magistrato, giudicando su uno di questi ricorsi, ha vietato la circolazione in pista a tutte le vetture a scarichi aperti: di nuovo, poiche questo comprende le auto di
Formula 1
e di diverse altre categorie, questo provvedimento metteva a rischio l'esistenza dell'autodromo. Anche in questo caso e intervenuta la Regione
Lombardia
, che ha approvato una legge regionale che deroga al divieto per un certo numero di giorni all'anno, sufficiente perche l'autodromo continui a svolgere la sua normale attivita.
-
Podio
-
Sala stampa
-
Pit Lane
-
Podio
-
Torre dei cronometristi
-
Sala della conferenza stampa dei primi tre classificati
-
Box
-
Palco sopra i box
-
Paddock 1
-
Rettilineo principale uscita parabolica
-
Tribuna Centrale sulla griglia di partenza
Lo sfondo
sfondo rosa
indica un evento non appartenente al
Campionato mondiale di Formula 1
.
Lo sfondo
sfondo verde
indica un evento che era parte del
Campionato mondiale costruttori
precedente alla
seconda guerra mondiale
.
Lo sfondo
sfondo giallo
indica un evento che era parte del
Campionato europeo di automobilismo
precedente alla seconda guerra mondiale
.
La 1ª
Coppa Fiera di Milano
e stata una competizione automobilistica ad handicap disputata nel
1925
all'autodromo di Monza.
Una parte del film di
John Frankenheimer
,
Grand Prix
del 1966, fu girata sul circuito brianzolo comprendente le curve sopraelevate.
[16]
Nel 1989 suonarono i
Pink Floyd
, portando sessantamila persone. Numerosi
concerti
o eventi sono stati organizzati nel
Parco di Monza
.
Il 28 maggio 2017, la 21ª e ultima tappa del
Giro d'Italia
e partita proprio dall'Autodromo di Monza. La corsa "rosa" del ciclismo per il suo 100º anno ha effettuato un giro del circuito dell'autodromo per la cronometro dell'ultima tappa.
- ^
a
b
(
EN
)
Autodromo Nazionale Monza
, su
formula1.com
.
URL consultato il 12 settembre 2004
.
- ^
(
EN
)
Superbike ? Results Race 1
(
PDF
), su
worldsbk.com
.
URL consultato il 24 maggio 2020
.
- ^
(
EN
)
Formula 1 Gran Premio Heineken d'Italia 2020 ? Qualifying Session Final Classification
(
PDF
), su
fia.com
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