Coordinate : 40°49′34.92″N 14°11′24.03″E

Auditorium Rai di Napoli

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Palazzo dell'Auditorium RAI
Prospetto dell'Auditorium RAI
Localizzazione
Stato Bandiera dell'Italia  Italia
Localita Napoli
Indirizzo Via Guglielmo Marconi, 5
Coordinate 40°49′34.92″N 14°11′24.03″E
Informazioni generali
Condizioni Italia
Costruzione 1958 - 1963
Inaugurazione 31 marzo 1963
Stile razionalista
Uso
  • auditorium radio-televisivo
  • teatro di posa
  • sala concerti
Realizzazione
Architetto Renato Avolio De Martino
Mario De Renzi
Raffaele Contigiani
Proprietario Rai

L' Auditorium Domenico Scarlatti e una struttura della Rai sita in via Marconi a Napoli , nel quartiere Fuorigrotta .

Storia e caratteristiche [ modifica | modifica wikitesto ]

Fu costruito a cavallo tra il 1958 e il 1963 su progetto degli architetti Renato Avolio De Martino, Raffaele Contigiani e Mario De Renzi per dotare il Centro di Produzione partenopeo di una struttura di qualita in grado di accogliere concerti e trasmissione radiofoniche da destinare alla filodiffusione alla Radio e alla TV. Fu inaugurato il 31 marzo 1963 con un concerto dell' Orchestra da camera "Alessandro Scarlatti" di Napoli della RAI , diretta da Franco Caracciolo , con la partecipazione del pianista Arturo Benedetti Michelangeli .

Aveva una capienza all'origine di 1000 posti a sedere, su poltroncine reclinabili in velluto blu, in uno spazio di 800 m² completamente insonorizzato con elementi in legno dalla caratteristica conformazione, studiati per ottimizzare il rendimento acustico, che facevano di questo auditorium una struttura unica in Italia. Il palco di 400 m² era sormontato da un maestoso organo , il piu grande organo laico d'Europa, costruito negli anni cinquanta dalla ditta Tamburini .

Nel 1965 ha ospitato la decima edizione dell' Eurovision Song Contest (allora chiamato, in lingua italiana, Gran Premio Eurovisione della Canzone) presentato da Renata Mauro e vinto dal Lussemburgo con la canzone Poupee de cire, poupee de son cantata da France Gall e scritta da Serge Gainsbourg .

Recentemente [ non chiaro ] e stato effettuato un restauro della struttura dallo studio partenopeo Gnosis Architettura [1] .

La sede dell'Orchestra RAI [ modifica | modifica wikitesto ]

Auditorium RAI di Napoli, il palcoscenico e l'Organo Tamburini (concerto inaugurale con A.B.Michelangeli, trasmesso in diretta televisiva nazionale il 31 marzo 1963)

Dal 1963 sino al 31 dicembre 1992, l’Auditorium e stato sede dei concerti dell’ Orchestra da camera "Alessandro Scarlatti" di Napoli della RAI , compagine poi confluita nell'Orchestra Sinfonica di Roma e Napoli della RAI, a sua volta chiusa il 30 giugno 1994 assieme alle rimanenti Orchestre RAI (Torino e Milano) con la susseguente creazione di un'unica Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI (con sede a Torino).

Il concerto di inaugurazione dell’Auditorium si tenne il 31 marzo 1963, con diretta televisiva e radiofonica, alla presenza delle piu alte cariche dello Stato, tra cui l’allora Presidente della Repubblica Antonio Segni e il Presidente della Camera dei Deputati Giovanni Leone . Il programma della serata comprendeva l’Ouverture La consacrazione della casa op.124 di Ludwig van Beethoven , il Concerto per organo e orchestra op.100 di Marco Enrico Bossi (solista Fernando Germani ), l' Exultate Deo nella versione per coro e archi di Alessandro Scarlatti e il Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K.450 di Wolfgang Amadeus Mozart (solista Arturo Benedetti Michelangeli ) direttore Franco Caracciolo.

Nel corso delle Stagioni Sinfoniche Pubbliche della RAI, sul podio dell’Auditorium si sono alternati famosi Direttori d’orchestra ospiti, tra cui Claudio Abbado , Carlo Maria Giulini , Wolfgang Sawallisch , Sergiu Celibidache , Riccardo Muti e Georges Pretre , oltre ai mirabili Direttori stabili quali Franco Caracciolo e Massimo Pradella , e solisti di fama tra cui David Fedorovi? Ojstrach , Wilhelm Kempff , Christian Ferras , Maurizio Pollini , Paul Tortelier , Aldo Ciccolini , Alexis Weissenberg e molti altri, che contribuirono a far si che l’Auditorium di Napoli della RAI divenisse in breve tempo un importante centro culturale di livello internazionale.

Utilizzo e declino [ modifica | modifica wikitesto ]

Non fu tralasciata la possibilita di effettuarvi riprese di programmi televisivi. Cio che rese celebre l'auditorium fu infatti il programma televisivo Senza rete , ideato dal regista Enzo Trapani , che venne trasmesso da Napoli per quasi 10 anni. Tra i piu grandi artisti della musica leggera italiana hanno cantato in questo auditorium accompagnati dall'orchestra di Pino Calvi : Mina , Dalida , Claudio Baglioni , Gianni Morandi , Iva Zanicchi , Ornella Vanoni , Patty Pravo , Le Orme , Mia Martini , Marcella Bella , Milva , Massimo Ranieri , Gilda Giuliani , Rino Gaetano , Caterina Caselli , Roberto Vecchioni , Sergio Endrigo e molti altri.

Nel 1977 l'Auditorium ospito un programma musicale di 6 puntate diffuso da Rai 2 per la regia di Stefano De Stefani, dal titolo Auditorio A [2] , che vide il debutto televisivo di Pino Daniele .

Negli anni novanta l'auditorium venne trasformato in uno studio televisivo, privandolo di tutti gli elementi insonorizzanti e murando le canne dell'organo.

Il rilancio [ modifica | modifica wikitesto ]

Nel 2005 , grazie ai finanziamenti della regione Campania , si e resa possibile la ristrutturazione, che lo ha riportato allo splendore originale seppur modificandone l'acustica con l'utilizzo di materiali piu moderni e pannelli acustici al soffitto; la capienza e stata ridotta a 600 posti e l'organo parzialmente ripristinato. Ancora oggi e predisposto per accogliere spettacoli televisivi e usualmente ospita i concerti della "Nuova Orchestra Scarlatti" (da non confondersi con l'Orchestra Alessandro Scarlatti della RAI di Napoli, sciolta nel 1992). L'Auditorium recentemente e stato infatti utilizzato per raccontare Napoli. Lezioni di Storia da importanti studiosi e professori esperti sulla storia della citta partenopea, e come scenografia per il Concerto dell'Epifania in diretta su Rai 1 .

Sui canali Rai , negli ultimi anni, sono andate in onda diverse trasmissioni registrate all'Auditorium:

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ Alessandro Pergoli Campanelli, Il Recupero dell'auditorium Rai di Napoli , in L'Architetto italiano , II, n. 16, 2006, pp. 108-111. URL consultato il 21 novembre 2016 .
  2. ^ Varieta 1977 ? 1978 , su teche.rai.it , RAI. URL consultato il 23 ottobre 2018 .

Bibliografia [ modifica | modifica wikitesto ]

  • Sergio Stenti e Vito Cappiello (a cura di), Napoli guida. 14 itinerari d'architettura moderna , Clean, 1998, ISBN   88-86701-33-0 .

Voci correlate [ modifica | modifica wikitesto ]

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