Ludwig van Beethoven
(
/be?t?ven/
o
/be?toven/
[1]
; in
tedesco
[?luːtv?c fan ?beːthoːfn?]
[2]
[N 1]
;
Bonn
,
16 dicembre
1770
[N 2]
?
Vienna
,
26 marzo
1827
) e stato un
compositore
,
pianista
e
direttore d'orchestra
tedesco
.
Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del
classicismo viennese
. Considerato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la
sordita
che lo colpi prima ancora di aver compiuto i trent'anni, continuo a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale e straordinaria per forza espressiva e capacita evocativa.
[3]
Questa produzione fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del
XIX secolo
e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito di Beethoven "artista eroico" capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo
romantico
;
[N 3]
tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro
romanticismo
,
[4]
[5]
la sua adesione alle regole dell'
armonia
nelle modulazioni, il rigetto dei
cromatismi
nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del
classicismo
.
[6]
Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella
pianistica
e quella
cameristica
. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni
sacre
, come la
Missa Solemnis
, e
teatrali
, come
Fidelio
.
≪Ludwig van Beethoven e un ragazzo di undici anni
[N 4]
dal talento molto promettente. Suona il pianoforte con molta bravura e forza, legge molto bene a prima vista e, per farla breve, suona per la maggior parte il
Clavicembalo ben temperato
di Bach che gli e stato messo in mano dal signor Neefe. Chi conosce questa raccolta di preludi e fughe in tutte le tonalita (che si potrebbe quasi definire il non plus ultra) sapra cosa significhi. Il sig. Neefe l'ha avviato anche [...] al
basso continuo
. Ora gli da lezioni di composizione e per incoraggiarlo, ha fatto incidere
[N 5]
a Mannheim nove sue variazioni per pianoforte su un tema di marcia.
[N 6]
Questo giovane genio meriterebbe un sussidio per permettergli di viaggiare.≫
La famiglia di Beethoven, di umili origini, possedeva una tradizione musicale da almeno due generazioni. Il nonno paterno, dal quale prendeva il nome, Ludwig van Beethoven
[N 7]
(
Malines
,
1712
?
Bonn
,
1773
) discendeva da una famiglia proveniente dalle
Fiandre
(nel
Belgio
settentrionale) di contadini e umili lavoratori, originaria del
Brabante
. La particella ≪van≫ non ha dunque (con ogni probabilita) origini nobiliari e il cognome ≪Beethoven≫ deriva quasi certamente dal villaggio di
Bettenhoven
, presso
Waremme
, nella
provincia di Liegi
. Intorno al 1500, il nome "van Beethoven" era scritto come "van Bettehoven".
Buon musicista, il nonno di Beethoven si era trasferito a
Bonn
nel
1732
, diventando
Kapellmeister
(maestro di cappella) del
principe elettore
di
Colonia
e sposando nel
1733
Maria Josepha Pall. Il figlio di questi,
Johann van Beethoven
(
1740
?
1792
), padre di Beethoven, era musicista e
tenore
alla corte del principe arcivescovo elettore di Colonia
Clemente Augusto di Baviera
. Uomo mediocre e brutale, dedito all'alcool, educo i suoi bambini con grande durezza.
La madre, Maria Magdalena van Beethoven, nata col cognome Keverich (19 dicembre
1746
?
1787
), era nativa di
Ehrenbreitstein
, in
Coblenza
, ed era la figlia di un cuoco dell'elettore di
Treviri
. I suoi antenati provenivano dalla
Mosella
, molto probabilmente da
Kowerich
, da cui deriverebbe il cognome. All'eta di diciassette anni, nel
1762
ando sposa a un servo e cameriere del principe elettore di Treviri, chiamato Laym, e da lui ebbe un figlio che mori abbastanza presto. A soli diciannove anni, nel
1764
, rimase vedova. Tre anni piu tardi, il 12 novembre
1767
, contrasse un secondo matrimonio, questa volta con Johann van Beethoven; il 2 aprile
1769
venne battezzato il loro primo figlio, Ludwig Maria van Beethoven, che mori dopo appena sei giorni. Il 17 dicembre
1770
nella Remigiuskirche (Chiesa di San Remigio) di Bonn venne battezzato il suo terzo figlio, il secondo del loro matrimonio. Nel libro di battesimo fu registrato con il nome di
Ludovicus van Beethoven
. Non e possibile documentare con certezza la sua esatta data di nascita, che rimane convenzionalmente accettata al 16 dicembre
1770
(all'epoca i bambini venivano solitamente battezzati il giorno dopo la nascita effettiva, ma non esistono prove documentali che cio sia avvenuto nel caso di Beethoven). La sua casa natale, divenuta oggi il museo
Beethoven-Haus
, e a
Bonn
, in Bonngasse 20.
L'amico d'infanzia Franz Gerhard Wegeler scrisse nelle sue memorie: ≪Il nostro Ludwig era nato il 17 dicembre 1770≫.
[8]
Il nipote Karl nei
Quaderni di conversazione
del
1823
scrisse: ≪Oggi e il 15 dicembre, il tuo giorno di nascita, per quanto ne so; solo non posso essere sicuro se fosse il 15 o il 17, perche non ci si puo fidare dell'atto di battesimo≫.
[9]
Divenuto adulto, Beethoven credeva di essere nato nel 1772; al riguardo affermava che quello battezzato nel 1770 era il fratello maggiore, Ludwig Maria. Alcuni biografi asseriscono che il padre cercasse di farlo passare di eta piu giovane di quella reale, per fare di lui un
bambino prodigio
simile a Mozart; questa tesi e stata tuttavia molto discussa. Si sa che i suoi familiari e l'insegnante
Johann Georg Albrechtsberger
celebravano il suo compleanno il 16 dicembre.
[
senza fonte
]
Dal secondo matrimonio, Maria Magdalena avra altri cinque figli, dei quali soltanto due raggiungeranno l'eta adulta e avranno un ruolo importante nella vita di Beethoven: Kaspar Anton Karl (battezzato l'8 aprile
1774
? morto nel
1815
) e Nikolaus Johann (battezzato il 2 ottobre
1776
? morto nel
1848
). Ella e descritta come una donna di carattere dolce ma con frequenti cadute depressive. Legati alla madre nell'infanzia, i figli in seguito mantennero per lei solo un tiepido affetto.
[10]
Non passo molto tempo prima che Johann van Beethoven individuasse il dono musicale del figlio e tentasse di coltivarne le doti eccezionali per trarne il maggior profitto possibile, soprattutto economico.
Pensando a Mozart bambino, esibito dal padre in tournee concertistiche attraverso tutta Europa una quindicina di anni prima, Johann avvio Ludwig allo studio della musica gia dal
1775
e notandone fin dall'inizio l'eccezionale predisposizione tento nel
1778
di presentarlo come
virtuoso
di pianoforte in un giro di concerti attraverso la
Renania
, da Bonn a Colonia e nel
1781
nei
Paesi Bassi
.
[11]
Tuttavia, il tentativo di trasformare Ludwig in un bambino prodigio non ebbe l'esito sperato dal padre.
Johann van Beethoven sembra essere stato capace solo di brutalita e di ostinata autorita: pare che spesso, completamente ubriaco, costringesse Ludwig ad alzarsi da letto a tarda notte, ordinandogli di suonare il pianoforte o il violino per intrattenere i suoi amici.
[
senza fonte
]
Cosi come la sua educazione, anche l'istruzione musicale del piccolo Ludwig fu burrascosa: il padre lo affido inizialmente a tale Tobias Pfeiffer, che si dimostro altrettanto incline all'alcool e non un buon insegnante. Successivamente Ludwig venne seguito dall'organista di corte Aegidius van der Aeden, poi dal violinista Franz Georg Rovantini, cugino della moglie Maria Magdalena, e in seguito dal francescano Willibald Koch.
L'amicizia, iniziata sin dai tempi dell'infanzia, con il medico Franz Gerhard Wegeler (
1765
?
1848
) gli schiuse le porte della casa della famiglia von Breuning, alla quale rimase legato per tutta la vita. Helene von Breuning era la vedova di un consigliere di corte e cercava un insegnante di pianoforte per i propri figli. Ludwig, definito da Wegeler nelle sue memorie spesso stravagante e scontroso, venne trattato come un componente della famiglia, si trovo perfettamente a proprio agio e si mosse con disinvoltura in questo ambiente intellettuale, fine e cordiale, dove si discuteva di arte e letteratura e dove la sua personalita ebbe modo di svilupparsi con pienezza. Il giovane Ludwig divenne inoltre allievo del musicista e organista di corte
Christian Gottlob Neefe
e compose, tra il
1782
e il
1783
, le sue prime opere per pianoforte: le
nove variazioni
su una marcia di
Dressler
WoO 63, pubblicate a
Mannheim
[12]
e le tre
sonatine
dette
All'elettore
.
Il mecenatismo di Waldstein e l'incontro con Haydn
[
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]
≪Caro Beethoven, Ella parte finalmente per Vienna per soddisfare un desiderio a lungo vagheggiato. Il genio di Mozart e ancora in lutto e piange la morte del suo pupillo. Presso il fecondissimo Haydn ha trovato rifugio, ma non occupazione; e per mezzo suo desidererebbe incarnarsi di nuovo in qualcuno. Sia Lei a ricevere, in grazia di un lavoro ininterrotto, lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn.≫
Nel
1784
venne nominato nuovo Principe elettore l'arciduca
Maximilian Franz d'Asburgo
, fratello dell'Imperatore
Giuseppe II
e Gran Maestro dell'
Ordine teutonico
che, dopo aver abolito la tortura e promesso una riforma giudiziaria, si occupo della nomina del nuovo Konzertmeister. Aumento lo stipendio a Johann van Beethoven, nonostante questi avesse ormai perso quasi completamente la voce, e nomino Ludwig
secondo organista
di corte con uno stipendio annuo di 150
fiorini
. Nel
1789
, Ludwig si iscrisse all'Universita di Bonn, fondata tre anni prima. Egli venne notato dal conte
Ferdinand von Waldstein
, che porto Beethoven una prima volta a
Vienna
nell'aprile
1787
; qui, il giovane compositore avrebbe avuto un incontro fugace con Mozart.
[N 8]
Tuttavia, e nel luglio
1792
che il conte Waldstein presento Beethoven a
Joseph Haydn
, il quale, appena reduce da una tournee in
Inghilterra
, si era stabilito a Bonn. Dopo un concerto tenuto in suo onore, impressionato dalla lettura di una
cantata
composta da Beethoven (probabilmente quella
sulla morte di Giuseppe II
WoO 87 o quella
sull'arrivo di Leopoldo II
) Haydn lo invito a proseguire gli studi a Vienna sotto la sua direzione. Cosciente di quanto rappresentasse a Vienna l'insegnamento di un musicista della fama di Haydn, Beethoven accetto di proseguire i suoi studi sotto la sua guida. Questa importante decisione fu presa di buon grado, ma non senza qualche perplessita; Beethoven infatti era ora costretto ad allontanarsi dalla famiglia che risiedeva a Bonn in condizioni sempre piu precarie.
Intanto sua madre era morta di
tubercolosi
il 17 luglio
1787
, seguita in settembre da quella della sorella di appena un anno e suo padre, devastato dall'alcolismo, era stato messo in pensione nel 1789 ed era incapace di garantire la sussistenza della famiglia; Beethoven di fatto si era assunto il compito di essere a capo della famiglia a tutela dei fratelli Kaspar e Nikolaus. Dalla meta del 1789, per mantenere la famiglia, lavoro come violista nelle orchestre del teatro e della cappella di Bonn.
[13]
Suonava una viola austriaca, costruita da
Sebastian Dallinger
a Vienna intorno al 1780. Quando il giovane musicista abbandono il posto in orchestra lo strumento rimase al maestro,
Franz Anton Ries
, ed e ora conservato presso la
Beethoven-Haus
a Bonn.
[14]
Con il permesso dell'Elettore, che gli promise in ogni caso di conservargli il posto da organista e lo stipendio, e raccolti in un album gli auguri degli amici ? come quelli della ventenne allieva Leonore Breuning che gli dedico i versi di
Johann Gottfried Herder
: ≪Che l'amicizia con il bene cresca, come si allunga l'ombra della sera, finche sia spento il sole della vita≫ la mattina del 3 novembre
1792
? Beethoven lascio definitivamente Bonn e le rive del
Reno
, forse ignorando che mai piu vi avrebbe fatto ritorno, portando con se una lettera di Waldstein ormai celebre, nella quale il conte gli profetizzava un ideale passaggio di consegne tramite Haydn dell'eredita spirituale di Mozart.
≪Avete molto talento e ne acquisirete ancora di piu, enormemente di piu. Avete un'abbondanza inesauribile d'ispirazione, avete pensieri che nessuno ha ancora avuto, non sacrificherete mai il vostro pensiero a una norma tirannica, ma sacrificherete le norme alle vostre immaginazioni: voi mi avete dato l'impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime.≫
Alla fine del
XVIII secolo
,
Vienna
era la capitale incontrastata della musica occidentale e rappresentava il luogo ideale per un musicista desideroso di fare carriera. Al suo arrivo, a soli ventidue anni, aveva gia composto un buon numero di opere minori, ma era ancora lontano dalla sua maturita artistica; questo era il tratto che lo distingueva da Mozart, notoriamente divenuto il simbolo del genio precoce. Benche Beethoven fosse arrivato a Vienna meno di un anno dopo la scomparsa del suo famoso predecessore, il mito del ≪passaggio di consegne≫ non poteva attendere ancora a lungo, sebbene Beethoven volesse affermarsi piu come pianista virtuoso che come compositore.
Quanto all'insegnamento di Haydn, per quanto prezioso e prestigioso, risultava procedere con qualche difficolta: Beethoven arrivo a temere che il suo insegnante potesse essere geloso del suo talento e Haydn non tardo a irritarsi dinanzi all'indisciplina e all'audacia musicale del suo allievo, che forse iniziava a sentire soffocare il suo estro compositivo in quei rigidi metodi di insegnamento a cui era sottoposto. Nonostante una stima reciproca piu volte ricordata dagli storici, Haydn non ebbe mai con Beethoven una relazione di profonda amicizia. Tuttavia, Haydn esercito un'influenza profonda e duratura sull'opera di Beethoven, che piu tardi ebbe modo di riconoscere tutto cio che doveva al suo insegnante.
Dopo una nuova partenza di Haydn per
Londra
(gennaio
1794
), Beethoven prosegui studi sporadici fino all'inizio del
1795
con diversi altri professori fra cui il compositore
Johann Schenk
e ad altri due prestigiosi protagonisti dell'epoca mozartiana:
Johann Georg Albrechtsberger
e
Antonio Salieri
; il primo, in particolare, organista di corte e Kapellmeister nella cattedrale di Santo Stefano, gli fornira preziosi insegnamenti sulla costruzione del
contrappunto
polifonico
. Nel suo studio conobbe inoltre un altro allievo,
Antonio Casimir Cartellieri
, con il quale strinse rapporti di amicizia che dureranno fino alla morte di quest'ultimo nel 1807. Terminato il suo apprendistato, Beethoven si stabili definitivamente a Vienna e poco dopo il suo arrivo fu raggiunto dalla notizia della morte del padre, avvenuta per
cirrosi epatica
il 18 dicembre
1792
; la fuga improvvisa del principe elettore da Bonn, conquistata dall'esercito francese, gli fece perdere sia la pensione del padre sia lo stipendio di organista.
Le lettere di presentazione di Waldstein e il suo talento di pianista lo avevano fatto conoscere e apprezzare alle personalita dell'aristocrazia viennese, appassionata di
opera lirica
, i cui nomi restano ancora oggi citati nelle dediche di molte sue opere: il funzionario di corte, barone
Nikolaus Zmeskall
, il principe
Karl Lichnowsky
, la contessa
Maria Wilhelmina Thun
, il conte
Andrei Razumovsky
, il principe
Joseph Franz von Lobkovitz
e piu tardi l'arciduca
Rodolfo Giovanni d'Asburgo-Lorena
, soltanto per citarne alcuni. Dopo aver pubblicato i suoi primi tre
Trii per piano, violino e violoncello
sotto il numero di
opus
1, e quindi le sue prime
sonate per pianoforte
, Beethoven diede il suo primo concerto pubblico il 29 marzo
1795
per la creazione del suo
concerto per pianoforte e orchestra n. 2
, che sebbene numerato come
concerto n. 2
fu in realta composto negli anni di Bonn, precedentemente al
concerto per pianoforte e orchestra n. 1
.
≪Lo stupefacente modo di suonare di Beethoven, cosi notevole per gli arditi sviluppi della sua improvvisazione, mi tocco il cuore in modo insolito: mi sentii cosi profondamente umiliato nel mio piu intimo essere da non poter piu toccare il pianoforte per diversi giorni [...] Certo, ammirai il suo stile vigoroso e brillante, ma i suoi frequenti e arditi salti da un tema all'altro non mi convinsero affatto; distruggevano l'unita organica e lo sviluppo graduale delle idee [...] la stranezza e l'ineguaglianza sembravano essere per lui lo scopo principale della composizione.≫
Nel
1796
Beethoven intraprese un giro di concerti che lo condusse da Vienna a
Berlino
, passando in particolare per
Dresda
,
Lipsia
,
Norimberga
e
Praga
. Se il pubblico lodo incondizionatamente il suo virtuosismo e la sua ispirazione al pianoforte, l'entusiasmo popolare gli valse lo scetticismo dei critici piu conservatori, perlopiu rimasti seguaci di Mozart, tra i quali si segnalano quelli intransigenti come l'abate
Maximilian Stadler
, che definisce le sue opere ≪assolute assurdita≫ e quelli piu ponderati come
Giuseppe Carpani
, che dimostrano quanto Beethoven gia in queste prime prove si fosse allontanato dal modello tradizionale della forma sonata.
Beethoven si immerse nella lettura dei classici greci, di
Shakespeare
e dei fondatori dello
Sturm und Drang
:
Goethe
e
Schiller
. Questi studi influenzarono notevolmente il suo temperamento
romantico
, gia acquisito agli ideali democratici degli
illuministi
e della
rivoluzione francese
che si diffondevano allora in Europa: nel
1798
Beethoven frequento assiduamente l'ambasciata francese a Vienna, dove incontro
Bernadotte
e il violinista
Rodolphe Kreutzer
, al quale dedichera nel
1803
la
sonata per violino n. 9
che porta il suo nome.
Mentre la sua attivita creatrice si intensificava (composizione delle
sonate per piano
n. 5 e n. 7, e delle prime
sonate per violino e pianoforte
), il compositore partecipo almeno sino al 1800 a tenzoni musicali molto frequentate dalla buona societa viennese, che lo consacrarono come il primo virtuoso di Vienna. Pianisti apprezzati come
Muzio Clementi
,
Johann Baptist Cramer
,
Josef Gelinek
,
Johann Hummel
e
Daniel Steibelt
ne fecero le spese.
[
senza fonte
]
A conclusione di questo periodo inizia la produzione dei primi capolavori quali: il
concerto per pianoforte e orchestra n. 1
(
1798
), i primi sei
quartetti d'archi
(
1798
-
1800
), il
Settimino
per archi e fiati (
1799
-
1800
), la
sonata per pianoforte n. 8
, detta
Patetica
(
1798
-
1799
) e la
prima sinfonia
(
1800
). Benche l'influenza delle ultime sinfonie di Haydn fosse evidente, quest'ultima in particolare era gia impregnata dal carattere beethoveniano (in particolare nel terzo movimento, detto
scherzo
) e conteneva le premesse per le grandi opere della piena maturita. Il
primo concerto
e la
prima sinfonia
vennero presentati con grande successo il 2 aprile
1800
, data della prima accademia di Beethoven, concerto organizzato dallo stesso musicista e dedicato esclusivamente alle sue opere. Confortato dalle entrate finanziarie costantemente versate dai suoi mecenati, per Beethoven si aprivano le porte di un percorso artistico glorioso e felice che cominciava a superare le frontiere dell'
Austria
.
≪Sono poco soddisfatto dei miei lavori scritti sino ad oggi. Da oggi, voglio aprire un nuovo cammino.≫
L'anno
1796
segno una svolta nella vita del compositore: Ludwig iniziava a prendere coscienza della
sordita
e malgrado tentasse, in gran segreto, di arginarne il peggioramento con delle cure, la stessa gradualmente divenne totale prima del
1820
. La causa della sordita di Beethoven e rimasta sconosciuta; le ipotesi di una
labirintite
cronica, di una
otospongiosi
e della
malattia ossea di Paget
sono state ampiamente discusse ma nessuna e stata mai confermata.
[15]
In anni recenti e stata avanzata l'ipotesi che Beethoven soffrisse di
avvelenamento da piombo
cronico. Chiusosi in isolamento per non rivelare in pubblico questa realta vissuta in maniera drammatica, Beethoven si fece una triste reputazione di
misantropo
, della quale soffri, chiudendosi in rassegnato silenzio fino al termine della sua vita.
Consapevole che quest'infermita avrebbe definitivamente distrutto la sua carriera pubblica di pianista virtuoso quale fino ad allora si era dimostrato, dopo aver meditato per sua stessa ammissione anche il
suicidio
, si dedico con nuovo slancio alla composizione tentando di sfuggire ai mali che tormentavano la sua anima. In una lettera indirizzata ai fratelli espresse tutta la sua tristezza e la fede nella sua arte (
testamento di Heiligenstadt
):
≪O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate passare per tale, come siete ingiusti con me! Non sapete la causa segreta di cio che e soltanto un'apparenza [...] pensate solo che da sei anni sono colpito da un male inguaribile, che medici incompetenti hanno peggiorato. Di anno in anno, deluso dalla speranza di un miglioramento [...] ho dovuto isolarmi presto e vivere solitario, lontano dal mondo [...] se leggete questo un giorno, allora pensate che non siete stati giusti con me, e che l'infelice si consola trovando qualcuno che gli somiglia e che, nonostante tutti gli ostacoli della natura, ha fatto di tutto per essere ammesso nel novero degli artisti e degli uomini di valore.≫
Nonostante il pessimismo, fu questo un periodo di fertile attivita compositiva: dopo la
sonata per violino n. 5
(
1800
) (conosciuta popolarmente col titolo
La primavera
) e la
sonata per pianoforte n. 14
(
1801
) (anch'essa conosciuta per un titolo spurio:
Al chiaro di luna
), durante un periodo di crisi spirituale e umana compose la gioiosa
seconda sinfonia
(
1801
-
1802
) e il piu scuro
concerto per pianoforte n. 3
(
1800
-
1802
). Queste due opere vennero accolte molto favorevolmente il 5 aprile
1803
.
≪In questa sinfonia Beethoven si era proposto come argomento ispiratore Bonaparte, quando quest'ultimo era ancora primo console. All'epoca Beethoven ne faceva un caso straordinario e vedeva in lui l'epigono dei grandi consoli romani.≫
La
sinfonia n. 3
(detta
≪Eroica≫)
inauguro una serie di opere caratterizzate da una maggiore durata e una scrittura che ricercava effetti di grandiosita, caratteristiche dello stile del secondo periodo di Beethoven, detto ≪stile eroico≫. Il compositore intendeva inizialmente dedicare questa sinfonia al generale
Napoleone Bonaparte
, nel quale vedeva il paladino degli ideali della
rivoluzione francese
. Non appena apprese la notizia della proclamazione del
primo impero francese
(maggio
1804
), infuriato, cancello la dedica.
[N 9]
Infine, al capolavoro fu data l'intestazione di
≪Grande sinfonia Eroica per celebrare il sovvenire di un grande uomo≫
. La genesi della sinfonia si estese dal
1802
al
1804
e la presentazione pubblica, avvenuta il 7 aprile
1805
smorzo gli entusiasmi e molti la giudicarono troppo lunga. Beethoven, amareggiato, si ripromise di non comporre piu nel futuro opere della durata superiore a un'ora, intenzione a cui non mantenne fede.
[17]
[N 10]
Anche nella scrittura pianistica del compositore lo stile andava evolvendosi: scritta immediatamente dopo la terza sinfonia negli ultimi mesi del 1803,
[13]
la
sonata per pianoforte n. 21
op. 53, dedicata al conte Waldstein, colpi per il virtuosismo, l'energia "eroica" e l'utilizzo sinfonico dello strumento. Di simile impronta fu la
sonata per pianoforte n. 23
detta
Appassionata
(
1805
), alla quale segui il
triplo concerto
per pianoforte, violino, violoncello e orchestra (
1804
). Nel luglio 1805 il compositore incontro
Luigi Cherubini
, al quale non nascose la sua ammirazione.
A trentacinque anni, Beethoven si cimento nel genere
operistico
: nel
1801
si era entusiasmato per il libretto
Leonore o l'amore coniugale
del francese
Jean-Nicolas Bouilly
e la composizione dell'opera
Fidelio
, che portava originariamente nel titolo il nome della sua eroina, Leonore, venne iniziata gia dal
1803
. Questa opera fu accolta male al debutto (soltanto tre rappresentazioni nel
1805
), al punto che Beethoven si ritenne vittima di un complotto. Il
Fidelio
doveva nel suo futuro conoscere ancora non meno di tre versioni (1805,
1806
e
1814
) e soltanto l'ultima ebbe una buona accoglienza. Beethoven aveva composto un'opera oggi considerata fondamentale del repertorio lirico; eppure questa esperienza non venne ripetuta a causa delle troppe amarezze subite, nonostante lo studio di alcuni altri progetti tra cui un
Macbeth
ispirato all'opera di Shakespeare
[N 11]
e soprattutto un
Faust
da
Goethe
, verso la fine della sua vita.
≪Principe, cio che siete, lo siete in occasione della nascita. Cio che sono, lo sono per me. Principi ce n'e e ce ne saranno ancora migliaia. Di Beethoven ce n'e soltanto uno.≫
Dopo il
1805
, e malgrado il fallimento artistico del
Fidelio
, la situazione di Beethoven era tornata favorevole. In pieno possesso della sua vitalita creatrice, sembro adattarsi al suo udito difettoso e trovare, almeno per qualche tempo, una vita sociale soddisfacente. Gli anni tra il
1806
e il
1808
furono quelli piu fertili di capolavori: il solo anno 1806 vide la composizione del
concerto per pianoforte n. 4
, dei tre
quartetti per archi
n. 7, n. 8 e n. 9 dedicati al conte Andrei Razumovsky, della
quarta sinfonia
e del
concerto per violino
.
Nell'autunno di quell'anno Beethoven accompagno il suo mecenate, il principe Carl Lichnowsky, nel suo castello di
Slesia
e in occasione di questo soggiorno diede la dimostrazione piu luminosa della sua volonta di indipendenza. Poiche Lichnowsky aveva minacciato di mettere Beethoven agli arresti se si fosse ostinato a rifiutare un'esibizione al piano per alcuni ufficiali francesi ospiti del castello (la Slesia era in quel momento occupata dall'esercito napoleonico dopo
Austerlitz
), il compositore lascio il suo ospite dopo un violento litigio. Fece allora domanda di impiego alla direzione dei teatri imperiali, dove si impegno a consegnare annualmente un'opera e un'
operetta
richiedendo la somma di 2400 fiorini e una percentuale sugli incassi dalla terza rappresentazione di ciascuna opera, ma la domanda non venne accolta.
Perso il finanziamento e la protezione del suo principale mecenate, Beethoven riusci ad affermarsi come artista indipendente e a liberarsi simbolicamente dal patronato aristocratico, tant'e che ormai lo stile eroico poteva raggiungere il suo parossismo. Dando seguito al suo desiderio di ≪affrontare il suo destino alla gola≫ espresso a Wegeler nel novembre 1801,
[18]
Beethoven mise in cantiere la
quinta sinfonia
. Attraverso il suo celebre
motivo
ritmico di quattro note esposto fin dal primo movimento, che irradia tutta l'opera, il musicista intendeva esprimere la lotta dell'uomo contro il destino, e il trionfo finale su di esso. L'
ouverture del Coriolano
, con la quale condivide la tonalita in Do minore, era della medesima epoca.
Composta contemporaneamente alla quinta, la
sinfonia pastorale
sembra quella piu contrastata. Descritta da Michel Lecompte come ≪la piu serena, la piu ridotta e la piu melodica delle nove sinfonie≫ e nel medesimo tempo la piu atipica,
[19]
e l'omaggio alla
natura
di un compositore profondamente innamorato della campagna, nella quale ritrovava sempre la calma e la serenita propizie alla sua ispirazione. Autentica anticipatrice del romanticismo musicale, la
Pastorale
porta come sottotitolo questa frase di Beethoven ≪Espressione di sentimenti piuttosto che pittura≫ e ciascuno dei suoi movimenti porta un'indicazione descrittiva.
Il
concerto di Beethoven del 22 dicembre 1808
fu certamente una delle piu grandi accademie della storia (con quella del 7 maggio
1824
). Furono eseguiti in prima assoluta la quinta e la sesta sinfonia pastorale, il concerto per pianoforte n. 4 (solista Beethoven stesso, che esegui anche un'improvvisazione), l'
Aria
per soprano e orchestra
Ah! Perfido
, due inni dalla
Messa in Do maggiore
composta per il principe
Esterhazy
nel
1807
e la
Fantasia corale
per piano e orchestra (ancora con Beethoven solista al pianoforte).
[N 12]
Dopo la morte di Haydn nel maggio
1809
, benche gli restasse ancora qualche avversario in campo artistico, non si poteva piu contestare la posizione di Beethoven nel pantheon dei musicisti.
≪Non avevo mai incontrato un artista cosi fortemente concentrato, cosi energico, cosi interiore. [...] Il suo ingegno mi ha stupefatto; ma egli e purtroppo una personalita del tutto sfrenata, che, se non ha certamente torto nel trovare detestabile il mondo, non si rende cosi piu gradevole a se e agli altri. [...] Malauguratamente, e una personalita fortemente indotta.≫
Nel
1808
Beethoven aveva ricevuto da
Girolamo Bonaparte
, posto dal fratello Napoleone sul trono della
Vestfalia
, la proposta per un impiego di
Kapellmeister
(
maestro di cappella
) alla corte di
Kassel
. Sembra che il compositore abbia per un momento pensato di accettare questo incarico prestigioso che, se da un lato rimetteva in discussione la sua indipendenza fino a quel momento difesa cosi strenuamente, dall'altro gli garantiva una situazione economica e sociale piu serena. Fu allora che ebbe un ritorno
patriottico
e l'occasione di staccarsi dall'aristocrazia viennese (
1809
). L'arciduca Rodolfo, il principe Kinsky e il principe Lobkowitz garantirono a Beethoven, qualora fosse restato a Vienna, un vitalizio di quattromila fiorini annui, una somma notevole per l'epoca.
[20]
Beethoven accetto, sperando di mettersi definitivamente al riparo dalle necessita, ma la ripresa della guerra tra la Francia e l'Austria nella primavera del
1809
rimise tutto in discussione. La famiglia imperiale fu costretta a lasciare Vienna occupata, la grave crisi economica che subi l'Austria dopo
Wagram
e il
trattato di Schonbrunn
imposto da Napoleone rovino economicamente l'aristocrazia viennese e rese insoddisfabile il contratto concluso da Beethoven. Questi episodi segnarono duramente la sua vita, sempre combattuta tra il desiderio di indipendenza creativa e il bisogno di condurre una vita economicamente dignitosa.
Nonostante questo, il catalogo delle sue opere continuava ad arricchirsi: gli anni
1809
e
1810
videro ancora la nascita di numerosi capolavori, dal brillante
concerto per pianoforte n. 5
alle musiche di scena per la tragedia
Egmont
di Goethe, passando per il
quartetto d'archi n. 10
detto
≪delle Arpe≫
. E a causa della partenza improvvisa del suo allievo e amico, l'arciduca Rodolfo, che Beethoven compose la
sonata per pianoforte n. 26
detta
≪Les adieux≫
in tre movimenti programmatici (l'
Addio
, la
Lontananza
, il
Ritorno
). Gli anni tra il
1811
e il
1812
videro il compositore raggiungere il punto massimo della sua creativita. Il
trio per pianoforte n. 7
detto
≪All'arciduca≫
e la
settima sinfonia
rappresentano l'apogeo del periodo ≪eroico≫.
≪Non e l'attrazione dell'altro sesso che mi attira in lei, no, soltanto lei, tutta la sua persona con tutte le sue qualita hanno incatenato il mio rispetto, i miei sentimenti tutti, la mia sensibilita intera. Quando mi accostai a lei, mi ero formato la ferma decisione di non lasciar germogliare neanche una scintilla d'amore. Ma lei mi ha sopraffatto [...] mi lasci sperare che il suo cuore battera a lungo per me. Di battere per lei, amata J., questo mio cuore non cessera se non quando non battera piu del tutto.≫
Sul piano della vita sentimentale, Beethoven ha suscitato una notevole quantita di commenti da parte dei suoi biografi. Il compositore ebbe tenui relazioni con numerose donne, generalmente sposate, ma non conobbe mai quella felicita coniugale alla quale aspirava e della quale tessera un'apologia nel
Fidelio
. Nel maggio
1799
Beethoven divenne insegnante di pianoforte di due figlie della contessa Anna von Seeberg, vedova Brunswick, la ventiquattrenne
Therese
o Thesi e la ventenne Josephine o Pepi, oltre che di una cugina di queste, la sedicenne Giulietta Guicciardi (1784-1856), dedicataria della
sonata per pianoforte n. 14
detta
Al chiar di luna
. Quest'ultima si fidanzo poi con il conte
Wenzel Robert von Gallenberg
e sposera quest'ultimo il 30 ottobre
1803
.
Faranno entrambi ritorno a Vienna nel
1821
, dove il conte, oberato dai debiti, litighera con il musicista, mentre sua moglie lo incontrera un'ultima volta per ricordargli il loro passato e chiedere 500 fiorini in prestito. Anche Josephine von Brunswick (1779 ? 1821), perennemente sorvegliata dalla sorella Therese, ebbe una relazione con il musicista che fu la piu duratura: continuo dopo un primo matrimonio con il conte
Joseph von Deym
, dal quale ebbe tre figli, nel gennaio 1804 e anche dopo un secondo matrimonio, avvenuto nel
1810
con il barone Christoph von Stackelberg, che l'abbandonera due anni piu tardi. Il 9 aprile
1813
, con grande scandalo della famiglia, Josephine diede alla luce una bambina, Minona, affidata alla sorella.
[N 13]
Un po' piu fugaci furono gli incontri con la contessa Anna Maria von Erdody (1779 ? 1837) rimasta paralizzata a causa della perdita del figlio, che rimase comunque sua intima confidente, vivra in casa sua per qualche tempo nel 1808 e partecipera alla ricerca di ricchi mecenati per suo conto (le dedichera le due
sonate per violoncello
n. 4 e 5), la cantante lirica berlinese Amalie Sebald (1787 ? 1846), incontrata a Teplitz tra il 1811 e il 1812, e la contessa Almerie Ersterhazy (1789 ? 1848). Nel
1810
, con Therese Malfatti (1792 ? 1851), ispiratrice della celeberrima
bagatella
per pianoforte
Per Elisa
WoO 59, Beethoven progetto un matrimonio che non andra in porto, cosa che gli provochera una delusione profonda.
Un altro evento importante nella vita sentimentale del musicista fu la scrittura della celeberrima
lettera all'amata immortale
, redatta in tre riprese a Teplitz tra il 6 e il 7 luglio
1812
. La destinataria restera forse per sempre sconosciuta, anche se i nomi di Josephine von Brunswick e soprattutto di Antonia Brentano Birkenstock (1780 ? 1869), sposata al senatore di
Francoforte
Franz von Brentano, che incontro Beethoven a Vienna e a
Karlsbad
tra il 1809 e il 1812, sono quelli piu accreditati negli studi biografici dei coniugi Massin
[21]
e di Maynard Solomon
[22]
.
≪Noi, esseri limitati dallo spirito illimitato, siamo nati soltanto per la gioia e la sofferenza. E si potrebbe quasi dire che i piu eminenti afferrano la gioia attraverso la sofferenza.≫
Il mese di luglio
1812
, abbondantemente commentato dai biografi, segno una nuova svolta nella vita di Beethoven: mentre si sottoponeva alle cure termali nelle localita di
Teplitz
e di
Karlsbad
redasse l'enigmatica
Lettera all'amata immortale
e fece un incontro infruttuoso con Goethe con la mediazione di
Bettina Brentano von Arnim
, giovane ed esuberante intellettuale, entusiasta di Goethe, sorella di
Clemens Brentano
, cognata di Antonia Brentano e futura moglie del poeta
Achim von Arnim
. Proprio durante questo incontro, al contrario di Goethe, Beethoven rifiuta l'inchino alla famiglia imperiale, causando cosi l'indignazione dei passanti. Fu questo l'inizio di un lungo periodo di scarsa ispirazione, che coincise anche con molti eventi drammatici che dovette superare in totale solitudine, avendo lasciato quasi tutti i suoi amici a Vienna durante la
guerra del 1809
.
L'accoglienza molto favorevole riservata dal pubblico alla
settima sinfonia
e alla vivace composizione
La vittoria di Wellington
(dicembre
1813
) e alla riproposta, ugualmente trionfale, del
Fidelio
nella sua versione definitiva (maggio
1814
), coincisero con il
congresso di Vienna
del 1814, dove Beethoven venne esaltato come musicista nazionale e fu in questo periodo che raggiunse l'apice della sua popolarita.
[23]
Nonostante la sua fama fosse sempre maggiore, Beethoven prendeva coscienza che qualcosa nei gusti musicali della Vienna di quegli anni stava mutando e come il pubblico viennese fosse sempre piu sedotto dalla gaiezza della musica di
Gioachino Rossini
. Inoltre, lo spirito della restaurazione che ispirava
Metternich
lo mise in una situazione difficile, essendo la polizia viennese da tempo al corrente delle convinzioni democratiche e liberali del compositore.
Sul piano personale, l'evento piu importante fu la morte del fratello Kaspar Karl nel
1815
, a quel tempo cassiere alla Banca nazionale di Vienna. Beethoven aveva promesso di seguire l'istruzione di suo figlio Karl e dovette far fronte a una serie interminabile di processi contro sua moglie ?
Johanna Reiß
, figlia di un tappezziere, considerata di dubbia moralita ? per ottenerne la tutela esclusiva, infine guadagnata grazie a una sentenza del tribunale emessa l'8 aprile
1820
.
[24]
Malgrado l'attaccamento e la buona volonta del compositore, questo nipote diventera per lui, fino alla vigilia della sua morte, una sorta di tormento. L'altro fratello, Nikolaus Johann, che Ludwig non sopportava, e farmacista a
Linz
e sposera dopo una lunga convivenza Therese Obermayer, la figlia di un fornaio.
In questi anni difficili, nel corso dei quali la sordita divenne totale, Beethoven produsse alcuni capolavori: le due
sonate per violoncello
n. 4 e 5 dedicate alla confidente Maria von Erdody (
1815
) la
sonata per pianoforte n. 28
(
1816
) e il ciclo pregnante di
Lieder
An die ferne Geliebte
, (
1815
-
1816
), tratto dai poemi di Alois Jeitteles. Mentre la sua situazione finanziaria diventava sempre piu preoccupante, Beethoven cadde gravemente malato tra il 1816 e il
1817
e la sordita peggiorava e sembro vicino al suicidio. Tuttavia, decise di non suicidarsi e sottomettere i suoi sentimenti facendone musica, come traspare dalle sue lettere:
[25]
sempre piu chiuso nell'
introspezione
e nella
spiritualita
, comincio il suo ultimo periodo creativo.
≪Nella sua apparenza esteriore tutto e possente, rude, in molti aspetti, come la struttura ossea del viso, della fronte alta e spaziosa, del naso corto e diritto, con i suoi capelli arruffati e raggruppati in grosse ciocche. Ma la bocca e graziosa e i suoi begli occhi parlanti riflettono in ogni istante i suoi pensieri e le sue impressioni che mutano rapidamente, ora graziose, amoroso?selvagge, ora minacciose, furenti, terribili.≫
≪Trovai nell'uomo, che aveva la cattiva fama di essere persona selvatica e poco socievole, l'artista piu splendido, un animo d'oro, uno spirito grandioso e una piacevolezza bonaria. […] Se non avessi saputo, grazie a prove irrefutabili, che Beethoven e il compositore tedesco piu grande, profondo e ricco, a me, completamente digiuno di cose musicali, cio sarebbe apparso in modo incontrovertibile al vedere la sua persona!≫
Molti sono i ritratti del compositore realizzati quando era in vita, anche prima che conquistasse la fama a livello europeo. Diversi pittori immortalarono il compositore: era gia stato ritratto da Joseph Willibrord Maehler nel 1804-05 e da Johann Cristoph Heckel nel
1815
. Il berlinese August von Kloeber lo immortala nel
1818
dandogli quell'aspetto fra l'eroico e il demoniaco che ormai il mito romantico pretendeva di attribuire alla sua figura. In particolare, i capelli spettinati erano piaciuti a Beethoven, che aveva dichiarato di non amare essere ritratto "in ordine come se dovesse presentarsi a corte".
[27]
Tra il 1819 e il 1820 l'ungherese
Ferdinand Schimon
, che aveva gia ritratto
Ludwig Spohr
e
Weber
, ritrasse Beethoven: ne riprodusse la fronte ampia, il volto pieno e il mento a conchiglia, migliorando la forma del naso e facendogli volgere lo sguardo scrutatore verso spazi lontani e indeterminati (come gia Kloeber). Il pittore di re e principesse
Joseph Karl Stieler
, forse intimidito dal famoso modello, costrinse Beethoven a lunghe ore di posa, immobile, per svariati giorni. L'opera, terminata nell'aprile del
1820
, lo rappresenta con la
Missa Solemnis
. Uno degli ultimi ritratti fu eseguito nel
1823
da
Ferdinand Georg Waldmuller
, ma se ne e perduto l'originale. Ne resta una copia.
L'addio al pianoforte, la religiosita e la messa in re
[
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≪Voglio dunque abbandonarmi con pazienza a tutte le vicissitudini e rimettere la mia fiducia unicamente nella tua immutabile bonta, o Dio! [...] Sei la mia roccia, o Dio, sei la mia luce, sei la mia assicurazione eterna!≫
Beethoven torno pienamente in forze nel 1817, anno in cui inizio la scrittura di una nuova opera che sara la piu vasta e complessa composta fino ad allora, la
sonata per piano n. 29
op. 106 detta
Hammerklavier
. La durata superiore ai quaranta minuti e l'esplorazione oltre ogni limite di tutte le possibilita dello strumento, lascio perplessi i pianisti contemporanei di Beethoven che la giudicarono ineseguibile, ritenendo che la sordita del musicista gli rendeva impossibile una corretta valutazione delle possibilita sonore. Con l'eccezione della
nona sinfonia
, lo stesso giudizio verra dato per tutte le restanti opere composte da Beethoven, la cui complessita e modernita di architettura sonora erano ben note allo stesso Beethoven. Dolendosi un po' delle frequenti lamentele dei vari interpreti, nel
1819
dichiaro al suo editore: ≪Ecco una sonata che dara filo da torcere ai pianisti, quando la eseguiranno tra cinquanta anni≫.
[28]
A partire da allora, chiuso totalmente nella sua infermita, inizio ad essere circondato da una corte di allievi, ammiratori e servitori che lo adulavano e spesso lo irritavano. Per comunicare con loro uso i
quaderni di conversazione
scritti direttamente dal musicista o trascritti dai suoi collaboratori, i quali costituiscono un'eccezionale testimonianza dell'ultimo periodo di vita del compositore.
E in questo periodo, precisamente nella primavera del 1818, che Beethoven decise di comporre una grande opera religiosa che inizialmente prevedeva di utilizzare in occasione dell'Incoronazione dell'arciduca
Rodolfo
, che anelava d'essere elevato a rango di
arcivescovo
di
Olmutz
da li a pochi mesi. Contrariamente alle previsioni, la colossale
Missa Solemnis
in Re maggiore richiese al musicista quattro anni di duro lavoro (
1818
-
1822
) e fu dedicata soltanto nel
1823
. Beethoven aveva studiato a lungo le messe di
Bach
e l'oratorio
Messiah
di
Handel
prima di cimentarsi nella composizione di questa importante opera, della quale nutriva grande considerazione, al punto di ritenere la composizione della
Missa Solemnis
come
≪la mia migliore opera, il mio piu grande lavoro≫
.
Parallelamente a questo lavoro vennero composte le ultime
sonate per pianoforte
opere n. 30, 31, 32. Gli restava ancora da comporre l'ultimo capolavoro pianistico: l'editore
Anton Diabelli
aveva invitato nel 1822 tutti i compositori del suo tempo a scrivere una
variazione
su un
valzer
molto semplice nella struttura musicale. Dopo aver inizialmente accantonato il progetto,
[29]
Beethoven riprese e amplio il lavoro arrivando a comporre trentatre variazioni sul tema iniziale. Il risultato ottenuto e notevole: le
Variazioni Diabelli
sono infatti paragonate per grandezza solo alle
Variazioni Goldberg
, composte da Bach ottanta anni prima.
≪Il vostro genio ha superato i secoli e non vi sono forse uditori abbastanza illuminati per gustare tutta la bellezza di questa musica; ma saranno i posteri che renderanno omaggio e benediranno la vostra memoria molto piu di quanto possano fare i contemporanei.≫
L'inizio della composizione della
nona sinfonia
coincise con il completamento della
Missa Solemnis
. Quest'opera ebbe una genesi estremamente complessa che si puo fare risalire alla gioventu di Beethoven e all'intenzione di mettere in musica l'
ode
Inno alla gioia
(
An die Freude
) di
Schiller
.
[N 14]
Attraverso l'indimenticabile finale che introduce il
coro
, l'innovazione nella scrittura sinfonica della Nona sinfonia appare in linea alla Quinta, come l'evocazione musicale del trionfo della gioia e della fraternita universale sulla disperazione e la guerra.
Essa costituisce un messaggio umanista e universale: la sinfonia venne eseguita per la prima volta davanti a un pubblico in delirio il 7 maggio
1824
e Beethoven ritrovo il grande successo. E in
Prussia
e in
Inghilterra
, dove la notorieta del musicista era da tempo commisurata alla grandezza del suo genio, che la sinfonia ebbe l'accoglienza piu folgorante. Piu volte invitato a
Londra
, come Haydn, Beethoven ebbe la tentazione verso la fine della sua vita di stabilirsi in Inghilterra, paese che ammirava per la sua vita culturale e per la sua democrazia, in contrapposizione alla frivolezza della vita viennese
[N 15]
, ma questo progetto non si realizzo e Beethoven non conobbe mai il Paese del suo idolo Handel. L'influenza di quest'ultimo fu particolarmente sensibile nel periodo tardo di Beethoven, che compose nel suo stile, tra il
1822
e il
1823
, l'ouverture
Die Weihe des Hauses
.
I
cinque ultimi quartetti per archi
(n. 12, 13, 14, 15 e 16) misero il sigillo finale alla produzione musicale di Beethoven. Con il loro carattere immaginario, che si ricollega a forme vecchie (utilizzo del modo musicale lidio nel n. 15), segnarono la conclusione della sperimentazione di Beethoven nel campo della musica da camera. I grandi movimenti lenti ad alto tasso drammatico (la
cavatina
del n. 13 e il
Canto di ringraziamento alla Divinita di un convalescente, in modo lidio
del n. 15) annunciavano l'inizio del periodo romantico. A questi cinque quartetti, composti nel periodo
1824
-
1826
, occorre aggiungere ancora la
Grosse Fuge
in Si bemolle maggiore op. 133, che era in origine il movimento conclusivo del quartetto n. 13, ma che Beethoven separo in seguito su richiesta dell'editore. Queste composizioni, per il loro elevato grado di complessita e profondita espressiva, sono comunemente annoverate tra i massimi vertici della
storia della musica
.
[30]
Il 15 ottobre
1825
il musicista si trasferi nel suo ultimo appartamento viennese, al numero 15 della Schwarzspanierstrasse, in due stanze che facevano parte di quello che era stato un convento degli "spagnoli neri", lungo le mura della capitale austriaca.
[N 16]
Alla fine dell'estate 1826, mentre completava il suo ultimo quartetto n. 16, Beethoven progettava ancora numerose opere:
[31]
una Decima sinfonia della quale sono giunti sino a noi alcuni schizzi, un'ouverture su temi di Bach, il
Faust
ispirato a Goethe, un oratorio sul tema
biblico
di
Saul
e
Davide
, un altro sul tema degli
elementi
e un
requiem
. Il 30 luglio
1826
suo nipote Karl tento il suicidio sparandosi un colpo di pistola e rimanendo leggermente ferito, giustificando il gesto col fatto di non sopportare piu i continui rimproveri dello zio il quale, sconfortato, dopo aver rinunciato alla sua tutela in favore dell'amico Stephan Breuning, lo fece arruolare in un reggimento di fanteria, comandato dal suo amico barone Joseph von Stutterheim. La storia fece scandalo e in attesa che Karl partisse per la sua destinazione a
Iglau
, in
Moravia
, zio e nipote andarono a trascorrere una vacanza, ospiti, dietro pagamento, del fratello Nikolaus Johann Beethoven, a Gneixendorf. Qui Beethoven compose la sua ultima opera, un allegro per sostituire la
Große Fuge
come finale del quartetto n. 13.
≪Egli sa tutto, ma non possiamo ancora capire tutto e passera ancora molta acqua sotto i ponti del Danubio prima che tutto cio che quell'uomo ha creato sia compreso dal mondo.≫
Ritornato a Vienna il 2 dicembre
1826
su un carro scoperto e in una notte di pioggia, Beethoven contrasse una
polmonite
bilaterale da cui non pote piu risollevarsi; gli ultimi quattro mesi della sua vita furono segnati da un terribile logoramento fisico. La causa diretta della morte del musicista, secondo le osservazioni del suo ultimo medico (il dottor Andras Wawruch) sembra essere la comparsa di una
cirrosi epatica
. Beethoven presentava un'
epatomegalia
, un'
itterizia
, un'
ascite
(allora chiamata ≪
idropisia
addominale
≫) nei diversi ordini dei membri inferiori, elementi di una sindrome cirrotica con
ipertensione portale
e, costretto perennemente a letto, dovette sottoporsi a un'operazione per rimuovere l'acqua accumulata.
[32]
Fino alla fine il compositore resto circondato dai suoi amici tra i quali
Anton Schindler
e
Stephan von Breuning
, oltre alla moglie del fratello Johann e al musicista
Anselm Huttenbrenner
, che fu l'ultima persona a vederlo in vita. Alcune settimane prima della morte avrebbe ricevuto la visita di
Franz Schubert
,
[N 17]
che non conosceva e si rammaricava di avere scoperto cosi tardi. E al suo amico, il compositore
Ignaz Moscheles
, promotore della sua musica a Londra, che invia la sua ultima lettera nella quale promette nuovamente agli Inglesi di comporre, una volta guarito, una nuova sinfonia per ringraziarli del forte sostegno.
[33]
Tuttavia, era troppo tardi.
Il 3 gennaio 1827 fa testamento, nominando il nipote Karl suo erede: il 23 marzo riceve l'
estrema unzione
e il giorno dopo perde conoscenza. Mori il 26 marzo, all'eta di 56 anni. Nonostante Vienna non si occupasse piu della sua sorte da mesi, i suoi funerali, svoltisi il 29 marzo, riunirono una processione impressionante di almeno ventimila persone. L'orazione funebre venne pronunciata da
Franz Grillparzer
. Venne inizialmente sepolto nel cimitero di Wahring, a ovest di Vienna. Nel
1863
il corpo di Beethoven venne riesumato, studiato e di nuovo sepolto.
Il suo teschio venne acquisito dal medico austriaco Romeo Seligmann per ricavare un modello, tuttora conservato al
Center for Beethoven Studies
presso l'universita statale di
San Jose
in
California
, mentre I suoi resti vennero sepolti nel
Zentralfriedhof
nel
1888
. Il suo segretario e primo biografo
Anton Felix Schindler
,
[N 18]
nominato custode dei beni del musicista, dopo la sua morte distruggera una grandissima parte dei
Quaderni di conversazione
e in quelli rimasti aggiungera arbitrariamente frasi scritte di sua mano. La distruzione venne giustificata con il fatto che molte frasi erano attacchi grossolani e sfrenati ai membri della famiglia imperiale, contro l'imperatore e anche contro il principe ereditario, diventato anch'egli imperatore e con il quale aveva mantenuto rapporti stretti di amicizia, nonostante per gran parte della sua vita Beethoven fosse stato in costante rivolta contro le autorita costituite, le norme e le leggi.
Negli anni che seguirono la sua morte furono formulate diverse ipotesi riguardanti una malattia di cui Beethoven avrebbe sofferto durante tutto l'arco dell'esistenza ? indipendentemente dalla sordita, il compositore lamentava continui dolori addominali e disordini alla vista ? e attualmente tendono a stabilirsi al livello di un
saturnismo
cronico o intossicazione severa da piombo.
[34]
Il 17 ottobre
2000
, 173 anni dopo la morte del compositore, fu il dottor William J. Walsh, direttore del progetto di ricerca su Beethoven (Beethoven Research Project), a rivelare questa ipotesi come causa probabile del decesso. Beethoven, grande degustatore del vino del Reno, aveva l'abitudine di bere da una coppa di cristallo di piombo, oltre ad aggiungere un sale piomboso per rendere il vino piu dolce.
Dai risultati delle analisi sui suoi capelli furono riscontrati importanti quantita di piombo e questi risultati sono stati confermati dall'
Argonne National Laboratory
, nei pressi di
Chicago
, grazie a ulteriori analisi di frammenti del cranio, identificati grazie al
DNA
. La quantita di piombo rilevata era effettivamente il segnale di un'esposizione prolungata.
[35]
Questa intossicazione di piombo fu la causa dei perpetui dolori al ventre che segnarono la vita di Beethoven, nonche dei suoi numerosi e repentini sbalzi d'umore e, forse, anche della sua sordita. Non ci sono comunque legami formali stabiliti e provati tra la sordita di Beethoven e la sua intossicazione da piombo; in seguito all'autopsia, eseguita il giorno dopo la sua morte, risulto che il nervo acustico del musicista era completamente atrofizzato, pertanto nessuna cura dell'epoca poteva essere efficace.
Il 30 agosto
2007
il
patologo
, ricercatore e medico legale viennese Christian Reiter rese pubblica la scoperta delle sue ricerche su due capelli del musicista. Secondo Reiter, Beethoven venne ucciso involontariamente dal suo medico Andras Wawruch durante uno dei quattro drenaggi ai quali fu sottoposto; venne ferito con un bisturi e per curare al meglio la ferita il medico uso un unguento al piombo, che veniva usato nell'Ottocento come antibatterico.
[36]
I cataloghi delle opere
Frontespizio originale con dedica della prima edizione dello spartito della Sonata per pianoforte n. 32 opus 111
Le opere di Beethoven sono conosciute sotto varie designazioni:
- con il
numero di Opus
che il compositore stesso ha assegnato alle sue opere (dall'op. 1 all'op. 138);
- con il numero di catalogo assegnato a posteriori dai musicologi alle opere senza numero, il cosiddetto
WoO
(
Werke ohne Opuszahl
, dal WoO 1 al WoO 205);
- con il numero di catalogo assegnato come appendice (
Anhang
, contratto nella sigla
Anh
) per quei lavori dubbi o erroneamente attribuiti al compositore (dall'Anh 2 all'Anh 6 restano ancora da attribuire, mentre l'Anh 1 e dall'Anh 7 all'Anh 18 sono opere non scritte da Beethoven e a lui erroneamente attribuite);
- con il numero assegnato alle opere non comprese nella vecchia edizione completa ottocentesca (la
Gesamtausgabe
della
Breitkopf & Hartel
), e a opere incompiute, trascrizioni, abbozzi continuativi, principalmente nei cataloghi di
Willy Hess
(
Catalogo Hess
,
1957
) e di
Giovanni Biamonti
(
Catalogo Biamonti
,
1968
).
Altri musicologi hanno inoltre catalogato l'opera di Beethoven:
- Gustav Nottebohm (
1851
-
1868
)
- Adolf Bernhard Marx (
1859
, in ordine cronologico)
- Alexander Wheelock Thayer (
1865
)
- Sir George Groove (
1911
, che ha seguito i numeri di opus fino al 138 e poi ha aggiunto i WoO numerandoli fino al 256)
- Antonio Bruers (
1950
, ha ampliato i WoO di Groove arrivando fino al 350)
- Georg Kinsky
e Hans Halm (
Catalogo Kinsky/Halm
,
1955
).
(
Consulta i
cataloghi
)
Beethoven e universalmente riconosciuto come uno dei piu grandi compositori della musica
occidentale
. Egli rimase aderente alle forme e ai modelli del classicismo, tuttavia il suo stile, molto variegato e complesso, ebbe grande influenza sulla musica romantica. Haydn trovandosi a discorrere della sua personalita di compositore, ebbe a dirgli:
≪Voi mi avete dato l'impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime.
[37]
≫
Beethoven ha scritto opere in molti generi musicali e per una grande varieta di combinazioni di strumenti. Le sue opere per
orchestra sinfonica
includono nove
sinfonie
(con un coro nella nona), sette
concerti
per uno o piu solisti e orchestra, due
romanze
per violino e orchestra, un
rondo
per pianoforte e orchestra, una
fantasia
per pianoforte, soli, coro e orchestra e un
balletto
,
Le creature di Prometeo
.
La sua unica
opera lirica
e il
Fidelio
; altri lavori vocali con accompagnamento strumentale annoverano, fra le varie composizioni, due
messe
, l'
oratorio
Cristo sul Monte degli Ulivi
e varie
musiche di scena
.
Moltissime le composizioni per
pianoforte
, di cui trentadue
sonate per pianoforte
e numerosi
arrangiamenti
(per pianoforte solo o
a quattro mani
) di altre sue composizioni. L'accompagnamento pianistico e previsto in 10
sonate per violino
, 5
sonate per violoncello
e una sonata per
corno francese
, insieme a numerosi
lieder
.
Beethoven ha scritto anche una quantita rilevante di
musica da camera
. Oltre a 16
quartetti per archi
, scrisse 5 composizioni per
quintetto d'archi
, sette per
trio con pianoforte
, cinque per
trio d'archi
e piu di una dozzina di lavori per vari gruppi di
strumenti a fiato
.
Dal punto di vista della forma musicale, l'opera di Beethoven influenzo profondamente l'evoluzione del modello della
forma-sonata
, in particolare per quello che riguarda lo sviluppo tematico nel primo movimento. E stato uno dei primi compositori a fare uso sistematico e consistente del collegamento di dispositivi tematici, o "motivi in germe" (
germ-motives
), per realizzare l'unita di un movimento nelle composizioni maggiori. Ugualmente notevole e l'uso di "motivi base" (
source-motives
) che ricorrono in molte composizioni e che danno una certa unitarieta alla sua opera. Nelle sue opere sia cameristiche sia orchestrali, spesso sostitui il
minuetto
con lo
scherzo
. Complessivamente la sua figura e di transizione: la sua opera contiene elementi sia romantici sia tipicamente classicisti.
[4]
[5]
Wilhem von Lenz propose una ripartizione stilistica ancora in uso della carriera di compositore di Beethoven in tre "periodi" creativi:
- il
primo
(Early, 1770-1802)
- il
mediano
(Middle, 1803-1814)
- il
tardo
(Late, 1815-1827)
Benche possa risultare alquanto problematico distinguere nettamente i confini tra un periodo e l'altro, la tripartizione e accolta da molti studiosi. Nel primo periodo, subi l'influenza di Haydn e Mozart, come spiegato nella sezione
Le influenze
. Il periodo mediano comincio subito dopo la crisi personale del compositore centrata intorno allo sviluppo della progressiva sordita. Infine il periodo tardo e caratterizzato da lavori che mostravano profondita intellettuale, un'alta e intensa personalita espressiva, e innovazioni formali.
Decisamente contrario a tale divisione dell'opera beethoveniana fu il filosofo e musicologo
Theodor Wiesengrund Adorno
: esistono aspetti armonici, ritmici e melodici comuni ai tre cosiddetti periodi perfino in opere definite minori o di apprendistato. Per esempio, l'inizio della seconda sinfonia che anticipa il famoso incipit della nona, nel materiale tematico e, piu profondamente, nel colore. Inoltre, Adorno dimostro come il contrappunto, anima delle ultime definitive opere, sia la profonda caratteristica del pensiero compositivo beethoveniano fin dall'opus 1; per questo questa suddivisione rischia di falsare l'intera opera beethoveniana. Si puo dividere la produzione del compositore in tre periodi solamente considerando i caratteri e gli atteggiamenti psicologici e non quelli musicali, secondo Adorno.
Nella storia musicale, l'opera di Beethoven rappresenta un momento di transizione: se le sue prime opere sono influenzate da
Haydn
o
Mozart
, le opere mature sono ricche di innovazioni e hanno aperto la strada ai musicisti del secondo Romanticismo, quali
Brahms
,
Wagner
e
Bruckner
ma anche
Mahler
e
Jana?ek
, quest'ultimi appartenenti al periodo "decadente":
- L'
incipit
della sua
quinta sinfonia
(
1807
) espone un breve, violento motivo che e riutilizzato durante tutti i quattro movimenti. La transizione tra lo scherzo e l'allegro finale avviene senza interruzione, mediante un "attacca".
- La
nona sinfonia
(
1824
) e la prima sinfonia a introdurre un
coro
, al quarto movimento. L'insieme di questa elaborazione orchestrale rappresenta una vera innovazione.
Sul piano della tecnica compositiva, l'impiego di motivi che alimentino interi movimenti e considerato un apporto fondamentale. Di essenza squisitamente ritmica ? cosa che costituisce una grande novita ? questi motivi si modificano e si moltiplicano. Tra i piu famosi:
Beethoven dedico gran cura all'
orchestrazione
. Negli sviluppi alcune associazioni cangianti di strumenti, specialmente al livello dei legni, permettono d'illuminare in maniera singolare i ritorni tematici, talvolta anche leggermente modificati sul piano
armonico
. Le variazioni di tono e di colore rinnovano il discorso musicale, sempre conservando il riferimento ai temi nella forma originaria. Le opere di Beethoven vennero apprezzate in particolare in virtu della loro forza emozionale, che verra fatta propria dal
Romanticismo
.
Le prime influenze musicali esercitate sul giovane Beethoven non furono tanto quelle di Haydn e di Mozart ? dei quali, eccettuate poche partiture
[38]
non scopri davvero la musica fin quando non giunse a Vienna ? quanto lo stile galante della seconda meta del
XVIII secolo
e dei compositori della
scuola di Mannheim
, di cui pote ascoltare le opere a Bonn, alla corte del principe elettore Maximilian Franz d'Asburgo. Le opere di questo periodo che ci sono pervenute (nessuna delle quali appariva nel catalogo
opus
), composte fra il
1782
e il
1792
, testimoniano gia una rimarchevole padronanza della composizione; ma sono assenti i caratteri peculiari di Beethoven che troviamo nel periodo viennese.
Nelle
sonate all'elettore
WoO 47 (
1783
), nel
concerto per pianoforte
WoO 4 (
1784
) o ancora nei
quartetti con pianoforte
WoO 36 (
1785
), si svela soprattutto una forte influenza dello stile galante di compositori come
Johann Christian Bach
. Due altri membri della famiglia Bach costituiscono d'altronde lo zoccolo della cultura musicale del giovane Beethoven:
Carl Philipp Emanuel
, di cui esegui le sonate e
Johann Sebastian
, di cui imparo a memoria le due raccolte de
Il clavicembalo ben temperato
.
Occorre distinguere nell'influenza di Mozart su Beethoven un aspetto estetico e un aspetto formale:
- l'estetica mozartiana si manifesta principalmente nelle opere del "primo periodo", ma superficialmente, poiche l'influenza del maestro si riduce il piu delle volte a prestiti di formule stereotipate. Fin circa al
1800
la musica di Beethoven si iscrive piu che altro ora nello stile post-classico ora nel preromantico, all'epoca rappresentato da compositori come Clementi e
Hummel
: uno stile che imita Mozart soltanto in superficie e che si potrebbe qualificare come "classicheggiante" piuttosto che veramente "classico" (secondo l'espressione di Rosen);
- l'aspetto formale dell'influenza di Mozart si manifesta quasi esclusivamente a partire dalle opere del "secondo periodo". Nella scrittura di concerti, il modello di Mozart sembra piu presente: nel primo movimento del
concerto per pianoforte n. 4
, l'abbandono della doppia esposizione della sonata (
orchestra
e
solista
in successione) a vantaggio di un'unica esposizione (orchestra e solista simultanei) riprende in qualche modo l'idea mozartiana di fondere la presentazione statica del tema (orchestra) nella sua presentazione dinamica (solista). Piu in generale, si puo notare che Beethoven, nella sua propensione ad amplificare le
code
fino a trasformarle in elementi tematici a tutti gli effetti, si pone piu sulla scia di Mozart che in quella di Haydn, nel quale invece le code si distinguono assai meno dalla ripresa.
Nell'ambito della musica per pianoforte, e soprattutto l'influenza di
Muzio Clementi
a esercitarsi rapidamente su Beethoven dal
1795
e a permettere alla sua personalita di affermarsi e fiorire autenticamente. Se tale influenza non e stata altrettanto profonda di quella delle opere di Haydn, la portata delle sonate per pianoforte del celebre editore non appare meno vasta nell'evoluzione stilistica di Beethoven. Infatti, dagli anni 1780, Clementi sperimenta un nuovo impiego di
accordi
fino ad allora inusitati: le
ottave
, le seste e le terze parallele (che il compositore italiano aveva a sua volta ripreso dalle sonate di
Domenico Scarlatti
, artista a sua volta conosciuto e apprezzato da Beethoven). Clementi arricchisce anche sensibilmente la scrittura pianistica, dotando lo strumento di una potenza sonora inedita, che deve aver certamente impressionato il giovane Beethoven: egli infatti, dopo le prime tre sonate, integrera presto il procedimento di Clementi nel proprio stile. Inoltre l'uso delle indicazioni dinamiche nelle sonate di Clementi si estende: pianissimo e fortissimo divengono frequenti e la loro funzione espressiva assume un'importanza considerevole. Anche in questo caso Beethoven coglie al volo le possibilita dischiuse da queste innovazioni e, dalla
Patetica
, questi principi appaiono definitivamente incorporati nel suo stile.
Un altro punto in comune fra le prime sonate di Beethoven e quelle, contemporanee o anteriori, di Clementi e la loro estensione, piuttosto significativa per l'epoca: i lavori che ispirano il giovane musicista sono in effetti opere di vasto respiro, spesso formate da ampi movimenti. Vi si trovano le premesse di una nuova visione dell'opera musicale, ormai concepita per essere unica. Le sonate per pianoforte di Beethoven sono note per essere state in qualche modo il suo ≪laboratorio sperimentale≫, quello dal quale traeva le nuove idee che estendeva in seguito ad altre forme musicali, come la sinfonia: infatti, come rimarca
Marc Vignal
,
[39]
si trovano ad esempio importanti influenze delle sonate op. 13 n. 6 e op. 34 n. 2 di Clementi nell'
Eroica
.
Assimilate le influenze ≪eroiche≫, intrapreso davvero un ≪nuovo cammino≫
[40]
nel quale sperava di impegnarsi, affermata definitivamente la propria personalita attraverso le realizzazioni di un periodo creativo che va dall'
Eroica
alla
settima
, Beethoven smise di interessarsi alle opere dei contemporanei, e di conseguenza cessarono le loro influenze.
Fra i contemporanei solo
Cherubini
e
Schubert
lo incantavano ancora; ma in nessun modo pensava di imitarli. Sprezzando l'intera
opera
italiana
e disapprovando fermamente il nascente
Romanticismo
, Beethoven senti allora il bisogno di volgersi ai ≪pilastri≫ storici della musica: Bach, Handel e
Palestrina
. Fra queste influenze, il posto di Handel e privilegiato: questi non ebbe indubbiamente mai ammiratore piu fervido di Beethoven, che (riferendosi alla sua intera opera, che aveva appena ricevuto) esclamo ≪Ecco la verita!≫, e che, al termine della vita, dichiaro di volersi ≪inginocchiare sulla sua tomba≫.
Dall'opera di Handel, la musica dell'ultimo Beethoven prende spesso un aspetto grandioso e generoso, tramite l'utilizzo di
ritmi
puntati ? come nel caso dell'introduzione della
sonata per pianoforte n. 32
, nel primo movimento della
nona sinfonia
o ancora nella seconda
variazione su un tema di Diabelli
? o anche per un certo senso dell'
armonia
, cosi come mostrano le prime misure del secondo movimento della
sonata per pianoforte n. 30
, interamente armonizzata nello stile handeliano piu puro.
Allo stesso modo e l'inesauribile vitalita che caratterizza la musica di Handel ad affascinare Beethoven, che puo essere ritrovata anche nel fugato corale in ≪
Freude, schoner Gotterfunken
≫, che segue il celebre ≪
Seid umschlungen, Millionen
≫, nel finale della
nona sinfonia
: il tema che appare qui, bilanciato da un forte ritmo ternario, e sostenuto da una semplicita e una vivacita tipicamente Handeliana, perfino nei suoi gravi contorni melodici. Un nuovo passo viene fatto con la
Missa Solemnis
, dove l'impronta delle grandi opere corali di Handel si fa sentire piu che mai. Beethoven e cosi assorbito dall'universo del
Messiah
da ritrascrivere, nota per nota, uno dei piu celebri motivi dell'
Halleluja
nel
Gloria
. In altre opere si ritrova il nervosismo che riveste i ritmi puntati di Handel perfettamente integrato allo stile di Beethoven, come nell'effervescente
Große Fuge
o ancora nel secondo movimento della
sonata per pianoforte n. 32
, dove questa influenza si vede poco a poco trasfigurata.
Il compositore aggiunse alla sua musica una formazione culturale di impronta illuministica,
kantiana
in particolare.
[41]
Dal filosofo, Beethoven trasse la concezione dell'esistenza, nella coscienza individuale, di una legge morale, espressa nella forma dell'imperativo categorico. Egli mise allora il risultato della propria essenziale attivita, la musica, al centro della morale, inserendovi valori ideali, arricchendola di una forza emotiva che esprimesse il movimento dei sentimenti e i conflitti interiori. Dallo stesso autore dei
Fondamenti metafisici della scienza della natura
annoto questo passo: ≪
Nell'anima, come nel mondo fisico, agiscono due forze, egualmente grandi, ugualmente semplici, desunte da uno stesso principio generale: la forza di attrazione e quella di repulsione
≫ che lo portarono a individuare per analogia il
Widerstrebende Prinzip
e il
Bittende Prinzip
, ossia il "principio di opposizione" e il "principio implorante", principi che nella sua opera divengono temi musicali in conflitto reciproco, il primo robustamente caratterizzato da energia ritmica e precisa determinazione tonale, l'altro piano, melodico e modulante.
Il ruolo svolto dalla religione nell'opera del compositore Ludwig van Beethoven e materia di discussione tra gli studiosi. Beethoven nacque, crebbe e mori
cattolico
e compose alcuni lavori sacri cattolici, tra cui la messa in do e la
Missa Solemnis
. I riferimenti lirici nella sua
nona sinfonia
sono sia deistici (Cherubino, Dio) sia pagano-mitologici (
Eliseo
). E anche documentato che Beethoven non andava abitualmente in chiesa e che non avesse una buona opinione dei preti. Il suo maestro,
Franz Joseph Haydn
, disse di considerare Beethoven un
ateo
, mentre il suo amico e biografo
Anton Felix Schindler
riteneva che avesse una certa tendenza al
deismo
. Si sa anche che fu affascinato dal
panteismo
descritto da
Goethe
e da
Schiller
(come e evidente nella Nona Sinfonia). Di Goethe, Beethoven ha detto: ≪Egli e vivo, e vuole che tutti noi viviamo con lui. Questo e il motivo per cui puo esser messo in musica≫.
La fede di Beethoven in
Dio
, sperimentato attraverso l'arte, e un tema ricorrente nei
quaderni di conversazione
, e la sua convinzione che l'arte e di per se una forza, e che "Dio e piu vicino a me che a molti altri che praticano la mia arte", lo guido nella sua ricerca di redenzione attraverso la musica e dentro di essa. Questa visione sembra compatibile con il panteismo, ma il riferimento a un unico Dio, oltre alla convinzione di un destino buono per la sua vita, al di la delle prove (come emerge dal
testamento di Heiligenstadt
), la rende avvicinabile anche al
cristianesimo
. Quando Beethoven si trovava nel suo letto, a poche ore dalla morte, i suoi amici lo convinsero a permettere che un prete gli amministrasse gli ultimi riti; probabilmente protesto, ma alla fine acconsenti. Quando il prete, terminati i riti, stava lasciando la stanza, Beethoven disse: ≪
Plaudite, amici, comoedia finita est
≫ (applaudite, amici, la commedia e finita), ma non e chiaro se si riferisse ai riti o alla sua vita. Non e neanche certo che questo episodio sia accaduto davvero.
Si racconta inoltre che le sue ultime parole, ≪Non ancora! Ho bisogno di piu tempo≫, furono dette indicando con la mano il cielo tempestoso.
[42]
Secondo alcuni, Beethoven si interesso anche all'
Induismo
. Come si legge nel sito
A Tribute to Hinduism
, ≪Il primo a fargli conoscere la letteratura indiana fu l'
orientalista
austriaco
Joseph von Hammer-Purgstall
(
1774
?
1856
), che fondo una rivista per la divulgazione della sapienza orientale in Europa nel gennaio
1809
≫.
[43]
I frammenti di testi religiosi indiani che sono stati scoperti nel diario di Beethoven
Tagebuch
sono in parte traduzioni e in parte adattamenti delle
Upani?ad
e del
Bhagavadg?t?
.
Uno dei pianoforti di Beethoven era uno strumento prodotto dalla societa viennese Geschwister Stein (fratelli Stein). Il 19 novembre 1796 Beethoven scrisse una lettera ad
Johann Andreas Streicher
, il marito di
Nannette Streicher
:
“Ho ricevuto il tuo
fortepiano
l'altro ieri. E davvero meraviglioso, chiunque altro vorrebbe averlo per se... "
[44]
Come ricorda
Carl Czerny
, nel 1801 Beethoven aveva a casa sua il pianoforte
Walter
.
[45]
Nel 1802 il compositore domanda al suo amico Zmeskall di chiedere a Walter di costruirgli un pianoforte con una corda.
[46]
Nel 1803 Beethoven riceve il suo pianoforte a coda
Erard
. Ma, come ha scritto Newman:
"Beethoven era scontento di questo strumento sin dall'inizio, in parte perche il compositore trovava la sua meccanica inglese incurabilmente pesante".
[47]
Un altro pianoforte di Beethoven fu il
Broadwood
1817, un regalo di Thomas Broadwood,
[48]
e Beethoven lo tenne a casa sua a Schwarzspanierhaus fino alla sua morte nel 1827.
[49]
L'ultimo strumento di Beethoven fu un pianoforte Graf con quattro corde.
Conrad Graf
stesso ha confermato di aver prestato a Beethoven un pianoforte a 6 ottave e mezzo e poi, dopo la morte del compositore, di averlo venduto alla famiglia Wimmer.
[50]
Nel 1889 lo strumento e stato acquisito dalla
Beethovenhaus
di Bonn.
La produzione di Beethoven, e specialmente quella sinfonica, segui il criterio dell'assoluta qualita rispetto alla quantita, e cio ne ha determinata l'esigua estensione, se rapportata a quella di compositori a lui precedenti: ad esempio,
Haydn
ha composto piu di cento sinfonie,
Mozart
piu di quaranta. Rispetto a questi, Beethoven non e stato altrettanto prolifico, componendo solo nove sinfonie e lasciando alcuni abbozzi per una decima sinfonia mai realizzata; tra l'altro, tra l'ottava e la nona sinfonia passarono quasi dodici anni, circa il triplo del tempo occorso a Haydn per comporre le sole
sinfonie londinesi
. A riprova di questa considerazione basta prendere in esame l'intera produzione compositiva di Beethoven raffrontandola a quelle di altri compositori: ad esempio, la produzione complessiva di Mozart consta di oltre seicento opere (il
Catalogo Kochel
giunge fino all'opera
K 626
), il
Catalogo Hoboken
di
Haydn
ne conta oltre 750,
Johann Sebastian Bach
supero abbondantemente
le mille composizioni
anche solo contando quelle conservate; dal canto suo Beethoven, seppur vissuto oltre vent'anni piu di Mozart e solo una dozzina d'anni meno di Bach, ha lasciato un catalogo di opere che arriva fino al numero 138 (
Catalogo Kinsky/Halm
).
Al di la della produzione sinfonica, Beethoven si cimento nelle
ouvertures
, nelle romanze e in varie tipologie di musica orchestrale, come minuetti e danze; compose sette concerti e numerose cadenze per concerti propri e altrui, scrisse musica per banda e sperimento l'inclusione dei cori nella musica orchestrale, prima con la
Fantasia corale
op. 80
, poi con il celeberrimo finale della
Sinfonia
n. 9
. A lato Beethoven, prodigioso pianista sin da bambino, compose e pubblico numerose sonate, variazioni e musica varia per pianoforte, oltre a musica da camera, un oratorio, due messe e un'opera lirica.
Le nove sinfonie di Beethoven quindi, pur non essendo molte, hanno pero ognuna una propria forza distintiva e nel loro insieme formano un corpus di opere dalla forza espressiva difficilmente eguagliabile. E cosa nota che, curiosamente, diversi compositori succeduti a Beethoven, romantici o post-romantici, abbiano completato l'insieme delle proprie sinfonie fermandosi alla nona; a seguito di questi avvenimenti e nato il mito della "maledizione della nona", che avrebbe investito compositori come
Bruckner
,
Dvo?ak
,
Mahler
,
Schubert
, ma anche
Ralph Vaughan Williams
.
[51]
[N 19]
Le prime due sinfonie di Beethoven sono d'ispirazione e d'impostazione classica. Diversamente da queste prime due, La
terza sinfonia
, detta ≪
Eroica
≫, segnera invece un grande cambiamento nella composizione sinfonica. L'
Eroica
si caratterizza per l'ampiezza dei suoi movimenti e per l'
orchestrazione
. Il primo movimento era gia da solo piu lungo di una intera sinfonia scritta fino a quel momento. Quest'opera monumentale, in partenza scritta per
Napoleone
, prima che fosse incoronato imperatore, ci mostra un Beethoven simile a un grande "architetto musicale" e rimarra come esempio per il
Romanticismo
musicale. Nell'intenzione dell'autore l'opera non e semplicemente il ritratto di Napoleone o di un qualsivoglia eroe, ma in essa Beethoven voleva rappresentare l'immortalita delle gesta compiute dai grandi uomini; questi suoi pensieri ci sono giunti dalle lettere scritte di suo pugno.
[52]
Vengono poi la
quinta sinfonia
e la
sesta sinfonia
.
Della quinta e noto il suo famoso
motivo
a quattro note, spesso detto ≪del destino≫ (il compositore avrebbe detto, parlando di questo celebre tema, che rappresenta ≪il destino che bussa alla porta≫) utilizzato ripetutamente con variazioni in quasi tutta la sinfonia. La
sesta sinfonia
detta ≪Pastorale≫ evoca perfettamente l'idea della natura di Beethoven. Ha un carattere quasi impressionistico: oltre a momenti sereni e trasognati, la sinfonia possiede un movimento in cui la musica cerca di rappresentare una tempesta. La
settima sinfonia
e caratterizzata dal suo aspetto gioioso e dal ritmo frenetico del suo finale, per questo giudicata da Richard Wagner come ≪apoteosi della danza≫.
[53]
La
sinfonia successiva
, brillante e spirituale, ritorna a una forma piu classica. Infine, la
nona sinfonia
e l'ultima sinfonia compiuta. Lunga piu di un'ora, e una
sinfonia corale
in quattro movimenti. All'ultimo movimento Beethoven aggiunge un coro e un quartetto vocale che cantano l'
Inno alla gioia
, dall'
ode omonima
(
An die Freude
) di
Friedrich Schiller
. Quest'opera richiama all'amore e alla fratellanza tra tutti gli uomini e fa ora parte del patrimonio mondiale dell'
UNESCO
. L'
Inno alla gioia
e inoltre stato scelto come inno ufficiale dell'
Unione europea
.
- Musik zum einem Ritterballett (8 pezzi) anche con versione per pianoforte WoO 1 (1790-91)
- Die Geschopfe des Prometheus
(balletto di Salvatore Vigano, Ouverture, Introduzione e 16 pezzi) op. 43 anche con versione per pianoforte (1800-01)
- Ouverture Die Geschopfe des Prometheus
(Le creature di Prometeo), op. 43 (
1801
)
- Ouverture Leonore II
(I vers.), op. 72a (
1805
)
- Ouverture Leonore III
(II vers.), op. 72b (
1806
)
- Ouverture Leonore I (III vers.), op. 138 (
1807
)
- Ouverture Coriolan
(Coriolano), op. 62 (1807)
- Ouverture Egmont
(
1810
)
- Ouverture Die Ruinen von Athen (Le rovine di Atene), op. 113 (
1811
)
- Ouverture Konig Stephan (Re Stefano), op. 117 (1811)
- Ouverture Fidelio
, op. 72 (
1814
)
- Ouverture Zur Namensfeier
(Per l'onomastico), op. 115 (
1815
)
- Ouverture
Die Weihe des Hauses
(La consacrazione della casa), op. 124 (
1822
)
- Rondo in Si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, WoO 6 (1793)
- Romanza per violino n. 1, op. 40, in Sol maggiore
(
1802
)
- Romanza per violino n. 2, op. 50, in Fa maggiore
(1802)
- Fantasia per pianoforte, soli, coro e orchestra
, op. 80 (
1808
)
- La vittoria di Wellington
, op. 91, in Mi bemolle maggiore (
1813
)
- 12 minuetti WoO 7 (1795)
- 12 danze tedesche WoO 8 (1795)
- 6 minuetti WoO 9 (1795?) (autenticita non pienamente confermata)
- 12 minuetti WoO 12 (1799) (spuri, in realta di Carl van Beethoven)
- 12 contraddanze WoO 14 (1800-02)
- 6 Landlerische Tanze WoO 15 (1802)
- Marcia trionfale in Do maggiore per Tarpeja di Christoph Kuffner WoO 2a (1813)
- Intermezzo in Re maggiore per il secondo atto di Leonore WoO 2b (1805)
- 12 scozzesi WoO 16 (1806) (fraudolenti)
- 11 Modlinger Tanze WoO 17 (1819) (probabilmente spurie)
- Gratulations-Menuett WoO 3 (1822)
- Marcia militare in Fa maggiore WoO 18, 3 versioni:
- (1 ver.) Marcia per la Guardia Nazionale Boema (1809)
- (2 ver.) n. 1 delle Due marce per il carosello dell'imperatrice Maria Ludovica (1810)
- (3 ver.) Ritirata n. 1, con piccolo trio in Si bemolle maggiore (1822)
- Marcia militare in Fa maggiore WoO 19, 3 versioni:
- (1 ver.) Marcia per l'arciduca Antonio (1810)
- (2 ver.) n. 2 delle Due marce per il carosello dell'imperatrice Maria Ludovica (1810)
- (3 ver.) Ritirata n. 3, con piccolo trio in Fa minore (1822)
- Ritirata n. 2 in Do maggiore WoO 20 (1810)
- Polonaise in Re maggiore WoO 21 (1810)
- Scozzese in Re maggiore WoO 22 (1810)
- Scozzese in Sol maggiore WoO 23 (circa 1810) (perduta, ma ne rimane una versione per pianoforte)
- Marsch zur grossen Watchparade
in Re maggiore WoO 24 (1816)
- Concerto n. 1 in Do maggiore, op. 15
(
1798
)
- Concerto n. 2 in Si bemolle maggiore, op. 19
(
1795
, 1 vers. perduta) (1798, 2ª vers.)
- Concerto n. 3 in Do minore, op. 37
(
1802
)
- Concerto n. 4 in Sol maggiore, op. 58
(
1806
)
- Concerto n. 5 in Mi bemolle maggiore, op. 73 "Imperatore"
(
1809
)
- Triplo concerto per pianoforte, violino, violoncello e orchestra in Do maggiore, op. 56
(
1804
)
- Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 61
(1806) anche trascrizione per pianoforte
- 2 cadenze per il
Concerto per pianoforte e orchestra in Re minore K.466
di W.A.Mozart (I e III mov.) (WoO 58) (1802-05)
- 3 cadenze per il Concerto n. 1 op. 15 per pianoforte e orchestra (per il I mov.) (1807-09)
- Cadenza per il Concerto n. 2 op. 19 per pianoforte e orchestra (circa 1809)
- Cadenza per il Concerto n. 3 op. 37 per pianoforte e orchestra (circa 1809)
- 3 cadenze per il Concerto n. 4 op. 58 per pianoforte e orchestra (2 per il I mov. e 1 per il III mov.) (circa 1809)
- 2 cadenze per il Concerto per violino nella versione col pianoforte op. 61 (per il I mov. e il III mov.) (circa 1809)
- altre 2 cadenze per il Concerto per violino nella versione col pianoforte op. 61 (transizione al III, e III mov.) (circa 1809)
- altre 3 cadenze per il Concerto n. 4 op. 58 per pianoforte e orchestra (per il I mov., transizione al III, e III mov.) (circa 1809)
Beethoven fu uno dei piu importanti compositori per il
pianoforte
; al di la della qualita delle sue
sonate
, la sua scrittura prende origine dai modelli mozartiani e haydniani per poi elaborare una forma originale di grande liberta creativa. Il compositore si interesso attentamente, nel corso della sua esistenza, a tutti gli sviluppi tecnici dello strumento al fine di sfruttarne tutte le possibilita.
Beethoven ha pubblicato trentadue sonate per pianoforte; a queste bisognerebbe aggiungere la sonata incompleta woO 51, le tre sonate WoO 47, composte probabilmente nel 1783 e dette
sonate all'elettore
(
Kurfurstensonaten
) in quanto dedicate al principe elettore
Maximilian Friedrich von Konigsegg-Rothenfels
. Per quanto riguarda le trentadue sonate con numero d'opera, la loro composizione avviene nell'arco di circa vent'anni. Questo corpus compositivo, in modo piu evidente rispetto alle sinfonie, evidenzia l'evoluzione dello stile del compositore nel corso degli anni. Le sonate nel corso degli anni si affrancano sempre piu dai dettami classici previsti dalla forma sonata; gradualmente le composizioni guadagnano sempre piu liberta di scrittura e diventano sempre piu complesse.
Si possono citare fra le piu celebri l'
Appassionata
e la
Waldstein
(
1804
) o
Gli addii
(
1810
). Nella celebre
Hammerklavier
(
1819
), lunghezza e difficolta tecniche raggiungono livelli del tutto inusitati. Essa fa parte delle cinque ultime sonate, nelle quali l'autore utilizza per i movimenti conclusivi tipologie piu consone al
quartetto d'archi
che della sonata per piano come la
fuga
(finale opp. 101, 106 e 110) e la
variazione
(finale opp. 109 e 111); in questi ultimi due brani, in particolare, al dinamismo tipico del periodo "eroico" subentra una calma estatica e apparentemente atemporale.
- 2 sonatine (prob. di Beethoven) in Sol e Fa (Anh. 5)
- 3 sonate in Mi bemolle, in fa e in Re (WoO 47) (1782-83)
- Sonatina in Fa (allegro e allegretto) (WoO 50) (1788-90)
- Sonata Facile in Do (allegro e adagio) quest'ultimo terminato da
Ferdinand Ries
(WoO 51) (1791-92)
- 3 sonate op. 2 (
n. 1 in Fa minore
,
n. 2 in La maggiore
,
n. 3 in Do maggiore
) (
1795
)
- Sonata n. 4 in Mi bemolle maggiore, op. 7
(
1797
)
- 3 sonate op. 10 (
n. 5 in Do minore op. 10,1
,
n. 6 in Fa maggiore op. 10,2
,
n. 7 in Re maggiore op. 10,3
) (
1798
)
- Sonata n. 8 in Do minore op. 13 "Patetica"
(
1799
)
- 2 sonate op. 14 (
n. 9 in Mi maggiore op. 14, 1
,
n. 10 in Sol maggiore op. 14,2
(
1799
)
- Sonata n. 11 in Si bemolle maggiore op. 22
(
1800
)
- Sonata n. 12 in La bemolle maggiore op. 26
(
1801
)
[N 20]
- 2 sonate op. 27 (
n. 13 in Mi bemolle maggiore op. 27, 1
[N 21]
,
n. 14 in Do diesis minore op. 27,2 "Chiaro di luna"
[N 21]
) (
1801
)
- Sonata n. 15 in Re maggiore op. 28 "Pastorale"
[N 22]
(1801)
- 3 sonate op. 31 (
n. 16 in Sol maggiore op. 31,1
,
n. 17 in Re minore op. 31,2 "la Tempesta"
,
n. 18 op. 31,3 in Mi bemolle maggiore "la caccia"
(
1802
)
- 2 sonate
[N 23]
op. 49 (
n. 19 in Sol minore op. 49,1
,
n. 20 in Sol maggiore op. 49,2
(
1798
)
- Sonata n. 21 in Do maggiore op. 53 "Aurora"
(
1803
)
- Sonata n. 22 in Fa maggiore op. 54
(
1804
)
- Sonata n. 23 in Fa minore op. 57 "Appassionata"
(
1805
)
- Sonata n. 24 in Fa diesis maggiore op. 78
(
1809
)
- Sonata n. 25 in Sol maggiore op. 79
(
1808
)
- Sonata n. 26 in Mi bemolle maggiore op. 81a "gli Addii"
(
1810
)
- Sonata n. 27 in Mi minore op. 90
(
1814
)
- Sonata n. 28 in La maggiore op. 101
(
1816
)
- Sonata n. 29 in Si bemolle maggiore op. 106 "
Hammerklavier"
(
1818
)
- Sonata n. 30 in Mi maggiore op. 109
(
1820
)
- Sonata n. 31 in La bemolle maggiore op. 110
(
1821
)
- Sonata n. 32 in Do minore op. 111
(1822)
Beethoven scrisse otto serie di
variazioni
per pianoforte di varia importanza, di cui quattro furono pubblicate: 6 variazioni su di un tema originale in Fa maggiore op. 34 (variazioni su
Le rovine di Atene
), le 15 variazioni e fuga sul tema di un movimento dell'op. 43 (utilizzato e rielaborato nel finale dell'
Eroica
) in Mi bemolle maggiore, op. 35, le 6 variazioni su di un tema originale in Re maggiore op. 76 e le
variazioni Diabelli
. Nel
1822
, l'editore e compositore
Anton Diabelli
ebbe l'idea di pubblicare una raccolta di variazioni di alcuni dei compositori maggiori della sua epoca intorno ad un tema musicale di sua composizione. Beethoven, che non aveva scritto per piano da tempo, sollecitato, stette al gioco, e invece di scrivere una variazione, ne scrisse trentatre, che furono pubblicate in un fascicolo a parte e oggi sono conosciute come
variazioni Diabelli
.
- 9 variazioni su una marcia di
Ernst Christoph Dressler
, WoO 63 (1782);
- 6 variazioni, in Fa maggiore, per pianoforte od arpa su un canto svizzero, WoO 64 (1793);
- 24 variazioni, in Re maggiore, per pianoforte sul tema "Venni Amore" di
Vincenzo Righini
WoO 65;
- 13 variazioni, in La maggiore, per pianoforte sul tema "Es war einmal ein alter Mann" di Ditters von Dittersdorf WoO 66;
- 12 variazioni, in Do maggiore, per pianoforte sul tema del "Menuett a la Vigano" di J. Haibel WoO 68;
- 9 variazioni, in La maggiore, sul duetto "Quant'e bello" di
Giovanni Paisiello
WoO 69;
- 6 variazioni, in Sol maggiore, sul duetto "Nel cor piu non mi sento" dall'opera
La molinara
di
Giovanni Paisiello
WoO 70 (1795);
- 12 variazioni, in La maggiore, su una danza russa di
Paul Wranitzky
WoO 71;
- 8 variazioni, in Do maggiore, sul tema de "Une fievre brulante" di
Andre Gretry
WoO 72;
- 10 variazioni, in Si bemolle maggiore, sul tema de "La stessa, la stessissima " di
Antonio Salieri
WoO 73;
- 7 variazioni, in Fa maggiore, sul tema "Kind willst du ruhig schlafen" di
Peter Winter
WoO 75;
- 8 variazioni, in Fa maggiore, sul tema "Tandeln und Scherzen" di
Franz Sussmayr
WoO 76;
- 6 variazioni, in Sol maggiore, su tema originale WoO 77;
- 6 variazioni sopra un tema originale in Fa maggiore op. 34 (1802);
- 15 variazioni e una fuga in Mi bemolle maggiore op. 35
≪Eroica≫
(1802);
- 7 variazioni sopra
God Save the King
in Do maggiore WoO 78 (1803);
- 5 variazioni sopra
Rule, Britannia!
in Re maggiore WoO 79 (1803);
- Variazioni in Mi bemolle maggiore op. 44
(1804) le altre 12 sono con violino e violoncello;
- 32 variazioni sopra un tema originale in Do minore WoO 80 (1806);
- 6 variazioni, in Re maggiore, su tema originale op. 76;
- 33 variazioni sopra un valzer di Diabelli
in Do maggiore op. 120 (1823);
- 8 variazioni, in Si bemolle maggiore, sul tema "Ich hab' ein Kleines nur" Anh. 10;
- Praeludium in Fa minore (completamente rielaborato nel ?1803) WoO 55 (1787);
- Kaplied di Ch. F. D. Schubart riduzione per pianoforte di Beethoven, Do maggiore e Do minore WoO 54 (1790);
- 2 esercizi (Do maggiore e Si bemolle maggiore) (1792-93);
- Andante in Do maggiore (1792-93);
- Minuetto in Fa maggiore (circa 1794);
- Drei kleine Nachahmungssatze (Fa maggiore; Fa maggiore; Do maggiore)(circa 1794);
- Fuga a 3 voci in Do maggiore (circa 1794);
- Minuetto in Do maggiore (1794-95);
- Rondo e capriccio in Sol maggiore "alla ungherese" op. 129 (1795-98);
- 6 minuetti (versione per orchestra perduta) riduzione per pianoforte WoO 10 (circa 1795);
- Rondo in Do maggiore op. 51 n. 1 (1796-97);
- Allegretto in Do minore (circa 1797);
- Bagatella in Do minore (destinata alla Sonata op. 10 n. 1) (1797);
- Allegretto in Do minore (in 2 versioni) WoO 53 (1796-98);
- 7 Landlerische Tanze (versione per 2 violini e violoncello perduta) riduzione per pianoforte WoO 11 (1797-98);
- Allemanda in La maggiore WoO 81 (circa 1800);
- Anglaise in Re maggiore (circa 1800);
- 12 danze tedesche (versione per orchestra perduta) riduzione per pianoforte WoO 13 (circa 1800)
- Rondo in Sol maggiore op. 51 n. 2 (1798-1800);
- 2 bagatelle in Do maggiore e Mi bemolle maggiore (1800);
- Canone a 2 voci in Sol maggiore (1802-03);
- Sette bagatelle, op. 33 (1802);
- Walzer (Landler) in Do minore (1803);
- Canone a 2 voci in La bemolle maggiore (circa 1803);
- Minuetto in Mi bemolle maggiore WoO 82 (1803);
- Tema con variazione (incompleta) in La maggiore (1803);
- Andante in Fa maggiore (Andante Favori, originariamente movimento centrale della sonata op. 53) WoO 57 (1803-1804);
- Bagatella in Do maggiore "n. 5" WoO 56 (1804);
- 6 Scozzesi WoO 83 (1806);
- Fantasia in Sol minore op. 77 (1809);
- Bagatella
≪Per Elisa≫
, in La minore, WoO 59 (1810)
;
- 2 Deutsche (Fa maggiore e Fa minore) (1811-12);
- Polonaise in Do maggiore op. 89 (1814);
- O Hoffnung
, tema per variazioni scritto per l'arciduca Rodolfo (1818);
- Klavierstuck in Si bemolle maggiore WoO 60 (1818);
- Kleines Konzertfinale, dal Presto del finale del concerto in Do minore op. 37 (1820);
- Klavierstuck (allegretto) in Si minore WoO 61 (1821);
- 11 bagatelle, op. 119 (1822);
- Bagatella in Do maggiore (1824);
- Sei bagatelle, op. 126 (1824);
- Walzer in Mi bemolle maggiore WoO 84 (1824);
- Klavierstuck (bagatella) in Sol minore WoO 61a (1825);
- Walzer in Re maggiore WoO 85 (1825);
- Scozzese in Mi bemolle maggiore WoO 86a (1825);
- 8 variazioni in Do maggiore su un tema del conte Waldstein WoO 67 (1791-1792);
- Sonata in Re maggiore op. 6 (1796-1797);
- Lied (Ich denke dein) con 6 Variazioni in Re maggiore WoO 74 (1799-1804);
- 3 marce (Do maggiore; Mi bemolle maggiore; Re maggiore) op. 45 (1802-03);
- Fuga in Si bemolle maggiore (trascrizione della fuga per quartetto d'archi op. 133) op. 134 (1826);
- Quintetto d'archi in Mi bemolle maggiore op. 4 (
1796
)
- Quintetto d'archi in Do maggiore op. 29 (
1801
)
- Quintetto d'archi in Do minore op. 104 (
1817
)
- Quintetto in Re minore Frammento (Adagio e Allegro, Preludio e fuga) (Hess 40) (1817)
- Trascrizione della fuga in Si minore del I libro del
Clavicembalo ben temperato
di J.S.Bach per 2 vni. vla e 2 vlc. (Hess 38) (1801-02)
- Fuga in Re maggiore op. 137
- Trio d'archi in Mi bemolle maggiore op. 3 (
1792
)
- Serenata in Re maggiore per violino, viola e violoncello op. 8 (1796-97)
- 3 trii d'archi op. 9 (in Sol maggiore, Re maggiore e Do minore) (
1798
)
- altro Trio per lo Scherzo per op. 9 n. 1 (Hess 28) (1798-1800)
- Duo in Mi bemolle maggiore per violino e violoncello, frammento (Unv. 8) (1786-99)
- Preludio e fuga in Mi minore per 2 violini e violoncello (Hess 29) (circa 1794-95)
- Duetto in Mi bemolle maggiore per viola e violoncello 2 mov. il secondo e frammentario (WoO 32) (1795-98)
- Keines Stuck (Allegro) in La maggiore per 2 violini in canone (WoO 34) (1822)
- Keines Stuck (Allegro) in La maggiore per 2 violini in canone (WoO 35) (1825)
A fianco dei quartetti, Beethoven scrisse delle
sonate
per
violino
e
pianoforte
, le prime delle quali sono retaggio immediato di Mozart, mentre le ultime se ne discostano per apparire in puro stile beethoveniano: specialmente la
Sonata a Kreutzer
, quasi un concerto per pianoforte e violino. L'ultima sonata della serie (la
Sonata per violino n. 10
) riveste un carattere piu introspettivo delle precedenti, prefigurando in tal senso gli ultimi quartetti d'archi.
- 3 sonate op. 12 (in Re maggiore, La maggiore e Mi bemolle maggiore) (
1798
)
- Sonata in La minore op. 23 (
1801
)
- Sonata in Fa maggiore op. 24 "la Primavera" (1801)
- 3 sonate op. 30 (In La maggiore, Do minore e Sol maggiore) (
1802
)
- Sonata per pianoforte e violino n. 9
op. 47 "A
Kreutzer
" (
1803
)
- Sonata in Sol maggiore op. 96 (
1812
)
- Sonata in La maggiore, frammento (Hess 46) (1783)
- 12 variazioni in Fa maggiore sopra "Se vuol ballare..." da "
Le nozze di Figaro
" di W.A.Mozart (WoO 40) (1792-93)
- Rondo in Sol maggiore (WoO 41) (1793-94)
- 6 Allemande (WoO 42) (1795-96)
- Due sonate op. 5 (in Fa maggiore e Sol minore) (1796)
- Sonata in La maggiore op. 69 (
1808
)
- Due sonate op. 102 (in Do maggiore e Re maggiore) (
1815
)
- 12 variazioni in Sol maggiore sopra un tema da "
Giuda Maccabeo
" di G.F.Handel (WoO 45) (1796)
- 12 variazioni in Fa maggiore sopra "Ein Madchen oder Weibchen" da "
Il flauto magico
" di W.A.Mozart op. 66 (1798)
- 7 variazioni in Mi bemolle maggiore sopra "Bei Mandern, welche Liebe fuhlen" da "Il flauto magico" di W.A.Mozart (WoO 46) (1801)
- Sonatina (adagio) in Do minore per mandolino e clavicembalo (WoO 43 n. 1) (1796)
[54]
- Adagio in Mi bemolle maggiore per mandolino e clavicembalo (2 versioni) (WoO 43 n. 2 e Hess 44) (1796)
- Sonatina (allegro) in Do maggiore per mandolino e clavicembalo (WoO 44 n. 1) (1796)
- Andante con variazioni in Re maggiore per mandolino e clavicembalo (WoO 44 n. 2) (1796)
- 3 trii op. 1 (in Mi bemolle maggiore, in Sol maggiore e Do minore) (
1794
)
- 2 trii op. 70 (in Re maggiore "degli Spettri" e in Mi bemolle maggiore) (
1808
)
- Trio per pianoforte e archi
in Si bemolle maggiore op. 97 "Arciduca" (
1811
)
- Trio in Mi bemolle maggiore, frammento (solo I mov. e 13 mis. del II) (1783)
- Trio in Mi bemolle maggiore (WoO 38) (1790-91)
- 14 variazioni su un tema originale in Mi bemolle maggiore op. 44 (circa 1800)
- Trio in Re maggiore (Trascrizione dalla Seconda Sinfonia) (Biamonti 425) (1805)
- Trio in Si bemolle maggiore, I mov.(WoO 39)
- 10 variazioni in Sol minore sul Lied "Ich bin der Schneider Kakadu" dall'opera "Die Schwestern von Prag" di Wenzel Muller op. 121a (1816?)
- Elaborazione del Trio per archi op. 3 (Hess 47) (solo il I mov. e frammento del II mov. 43 misure) (circa 1816-17)
- Allegretto in Mi bemolle maggiore (Hess 48)
Composizioni per pianoforte e strumenti a fiato
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- Sonata per flauto e pianoforte in Si bemolle maggiore (opera dubbia) (Anh. 4)
- Sonata per corno e pianoforte in Fa maggiore op. 17 (1800)
- Trio per pianoforte, flauto e fagotto in Sol maggiore (WoO 37) (1786-90)
- Trio per pianoforte, clarinetto (o violino) e violoncello in Si bemolle maggiore op. 11 (1797-98)
- Quintetto in Mi bemolle maggiore per pianoforte, oboe, clarinetto, corno e fagotto op. 16 (1794-97)
- Trio per pianoforte, clarinetto (o violino) e violoncello in Mi bemolle maggiore op. 38 (dal Settimino op. 20) (1802-03)
- Serenata in Re maggiore per flauto (o violino) e pianoforte op. 41 (elaborazione della serenata op. 25, non di Beethoven ma da lui corretta) (1803)
- 6 temi variati per flauto (o violino) e pianoforte op. 105 (1817-18)
- 10 temi variati per flauto (o violino) e pianoforte op. 107 (1817-18)
- Duetto per 2 flauti in Sol maggiore (WoO 26) (1792)
- 3 duetti per clarinetto e fagotto (WoO 27) (1792) (dubbi)
- Ottetto in Mi bemolle maggiore per 2 ob., 2 cl., 2 cor.,e 2 fag. op. 103 (1792)
- Rondino in Mi bemolle maggiore per 2 ob., 2 cl., 2 cor.,e 2 fag. (WoO 25) (1792)
- Trio in Do maggiore per 2 oboi e corno inglese op. 87 (1794 opp. 1797)
- Quintetto in Mi bemolle maggiore per oboe, 3 corni e fagotto (Hess 19) (incompiuto) (1796)
- Sestetto in Mi bemolle maggiore per 2 cl., 2 cor. e 2 fag. op. 71 (1796)
- 8 variazioni in Do maggiore su "La ci darem la mano" dal "
Don Giovanni
" di W.A. Mozart per 2 ob. e oboe in Fa (WoO 28) (1796-97)
- Marcia in Si bemolle maggiore per 2 cl., 2 cor., e 2 fag. (WoO 29) (1797-98) ne esiste una versione per pianoforte
- 3 equali per 4 tromboni (WoO 30) (1812) il I e il II furono eseguiti al funerale di Beethoven adattandolo a 4 voci maschili su testo del miserere
- Adagio in Mi bemolle maggiore per 3 corni (Hess 297) (1815)
- Fuga in Re maggiore per organo (WoO 31) (1783)
- 3 quartetti per pianoforte, violino, viola e violoncello (Mi bemolle maggiore; Re maggiore; Do maggiore) (WoO 36) (1785)
- Sestetto in Mi bemolle maggiore per 2 corni e quartetto d'archi op. 81b (1794-95)
- Serenata in Re maggiore per flauto, violino e viola op. 25 (1795-96)
- "Quintetto" (seconda versione per Quartetto) in Mi bemolle maggiore per pianoforte, violino, viola e violoncello op. 16 (1796-97)
- Settimino per clarinetto, corno, fagotto, violino, viola, violoncello e contrabbasso in Mi bemolle maggiore op. 20 (1800)
- Notturno in Re maggiore per viola e pianoforte op. 42 (elaborazione della serenata op. 8, non di Beethoven ma da lui corretta) (1804)
- 5 pezzi per
Spieluhr
(WoO 33):
- 1) Adagio in Fa maggiore (1799)
- 2) Scherzo in Sol maggiore (1799-1800)
- 3) Allegro in Sol maggiore (circa 1799?)
- 4) Allegro in Do maggiore (1794?)
- 5) Allegretto in Do maggiore (1794?)
- Marcia dei granatieri in Fa maggiore per Spieluhr (Hess 107) (le prime 20 misure di Joseph Haydn) (1819)
Beethoven e l'autore di un'unica opera, il
Fidelio
, composizione alla quale terra particolarmente e forse quella che piu di ogni altra gli costo sforzi. In effetti quest'opera e costruita sulla base di un primo tentativo che ha per titolo
Leonore
, opera che non riscosse molto successo nel pubblico. Ne rimangono comunque le tre versioni d'ouverture di
Leonore
, essendo spesso la terza interpretata prima del finale di
Fidelio
.
L’opera e anche oggetto di grande interesse da parte dei critici, oltre per la partitura, anche per essere stata la rivelazione fondamentale nella vita del piu grande ammiratore di Beethoven,
Richard Wagner
, il quale racconto nella sua biografia di aver compreso che sarebbe divenuto compositore dopo averla ascoltata, lasciando la vocazione di scrittore in secondo piano.
- Fidelio
, op. 72 (3 versioni) (1805-1814)
- 2 arie per il singspiel "Die schone Schusterin" per tenore e soprano di Ignaz Umlauf WoO 91 (1796)
- Egmont
(per il dramma omonimo di
Goethe
) ouverture e 9 pezzi per soprano op. 84 (1809-10)
- Le rovine di Atene
(testo di
August von Kotzebue
) ouverture e 8 pezzi per soprano, basso e coro op. 113 (1811-12)
- Re Stefano, primo benefattore dell'Ungheria (testo di August von Kotzebue) ouverture e 9 pezzi per coro op. 117 (1811)
- Germania's Wiedergeburt (la rinascita della Germania) per Die gute Nachricht di G.F.Treitschke per basso e coro WoO 94 (1814)
- 4 pezzi per Leonore Prohaska di Fr. Duncker (l'ultimo e tratto dalla marcia funebre per la sonata op. 26 per pf.) per soprano, 2 tenori e 2 bassi WoO 96 (1815)
- Es ist vollbracht per Die Ehrenpforten di G.F.Treitschke per basso e coro WoO 97 (1815)
- Die Weihe des Hauses
(la consacrazione della casa) ouverture e 9 pezzi tratti da "Le rovine di Atene" ma 3 sono di nuova composizione (1811 e 1822)
- Marcia e Coro in Mi bemolle maggiore per "La consacrazione della casa" (elaborazione da "Le rovine di Atene") op. 114 (1822)
- Wo sich die Pulse (dove gli impulsi) per "La consacrazione della casa" per soprano e coro WoO 98 (1822)
- Cantata per la morte dell'imperatore Giuseppe II, testo di S. A. Averdonk WoO 87 (1790)
- Cantata alla dignita imperiale del matrimonio di Leopoldo II, testo di S. A. Averdonk WoO 88 (1790)
- Elegischer Gesang (Canto elegiaco), testo di I. F. Castelli op. 118 (1814)
- Chor auf die verbundeten Fursten (Coro per i principi alleati), testo di K. Bernard WoO 95 (1814)
- Der glorreiche Augenblick (Il momento glorioso), testo di A. Weissnbach e K. Bernard op. 136 (1814)
- Meeresstille und gluckliche Fahrt (Mare calmo e viaggio fortunato), testo di W. Goethe op. 112 (1814-15)
- Opferlied (Canto del sacrificio) versione 3 e 4, testo Fr.von Matthisson versione 3 (1822) e 4 op. 121b (1824)
- Bundeslied, testo di W.Goethe op. 122 (1822-23)
- Melodie
- Adelaide
, op. 46 (1796)
- Sei Lieder su poesie di Goethe, op. 75 (1809)
- Tre lieder su poesie di Goethe, op. 83 (1810)
- A la speranza
, lied, op. 94 (1813)
- A l'adorata lontana
, ciclo di Lieder, op. 98 (1816)
La filmografia su Beethoven si puo agevolmente dividere in due parti distinte. La prima riguarda le colonne sonore dei film che utilizzano musiche del compositore, la seconda riguarda il personaggio di Beethoven e la sua vita (o parti di essa) trasposta in maniera piu o meno romanzata. Per quanto riguarda le colonne sonore, sono oltre duecentosettanta le pellicole che hanno utilizzato la sua musica.
L'esempio piu celebre con ogni probabilita lo si trova in
Arancia meccanica
di
Stanley Kubrick
(1971) dove
Alex DeLarge
, il protagonista, violento e asociale e grande appassionato di Beethoven (conclude le sue serate "brave" con l'ascolto del secondo movimento della nona sinfonia) viene sottoposto alla "
Cura Ludovico
", ossia la visione ininterrotta di filmati raffiguranti scene raccapriccianti e violente, attraverso le quali, con l'aiuto di un condizionamento chimico, il protagonista riuscira a redimere i suoi impulsi, provando disgusto per la violenza. Uno dei filmati, ambientati in un campo di concentramento, porta come accompagnamento musicale il quarto movimento della nona sinfonia (l'
Inno alla Gioia
) che in seguito non riuscira piu ad ascoltare senza poter evitare che questi provochi in lui nausea e panico.
Un altro celebre esempio lo si trova nei film d'animazione
Fantasia
(1940) di
Walt Disney
dove viene utilizzata la
sinfonia n. 6
Pastorale
per rappresentare un'idilliaca scena mitologica, e in
Fantasia 2000
, dove il celeberrimo primo movimento della
Sinfonia n. 5
fa da sfondo alla eterna battaglia fra bene e male, qui rappresentati da farfalle rosse e nere. Inoltre, nel film commedia di grande successo
Beethoven
(1992) di
Brian Levant
il protagonista, un cane di razza San Bernardo adottato da una famiglia statunitense e al centro di numerose avventure, viene chiamato con il cognome del compositore. Nel film, quando per il cane viene scelto il nome di
Beethoven
, partono le prime note della quinta sinfonia insieme a un'immagine di Beethoven che fa da sfondo.
Altri esempi di colonne sonore sono:
La vita di Beethoven ha ispirato una trentina di film a partire dal periodo muto (dal 1918): tra questi sono da citare:
- Un grand amour de Beethoven
(Un grande amore di Beethoven)
film francese diretto da
Abel Gance
(
1936
)
- Eroica
, film austriaco del
1949
diretto da
Walter Kolm-Veltee
, con Ewald Balser nella parte del compositore;
- Sinfonia del destino
, diretto da
Georg Dressler
nel
1962
;
- Beethoven lives upstairs
, diretto da
Barbara Nichol
e
Scott Cameron
nel
1989
;
- Rossini! Rossini!
, diretto da
Mario Monicelli
nel
1990
, parte che in seguito sara tagliata nel montaggio definitivo;
- Immortal Beloved
, distribuito in Italia con il titolo
Amata immortale
e in Francia con il titolo
Ludwig van B.
diretto da
Bernard Rose
nel
1994
;
- Musikanten
, diretto da
Franco Battiato
nel
2005
, dove il compositore e interpretato dal regista
Alejandro Jodorowsky
;
- Copying Beethoven
, diretto da
Agnieszka Holland
nel 2006 e distribuito in Italia con il titolo
Io e Beethoven
, storia del compositore (
Ed Harris
) e della sua passione amorosa per la sua assistente copista Anna Holtz (
Diane Kruger
).
- Lezione ventuno
, film del
2008
diretto da
Alessandro Baricco
, nel quale viene messa in discussione l'artisticita della nona sinfonia.
- Film
"
Louis van Beethoven
"
(
2020
). Un dramma storico su Beethoven diretto da Niki Stein. Germania, Repubblica Ceca.
- Amata immortale
, film del
1994
diretto da
Bernard Rose
, basato sulla vita del compositore e pianista tedesco interpretato da
Gary Oldman
.
- Eroica: Il giorno che cambio per sempre la musica
, film del
2003
, regia di
Simon Cellan Jones
, che narra della prima esecuzione privata nel palazzo del principe
Lobkowitz
della Sinfonia n. 3, dedicata inizialmente a
Napoleone
.
- Musikanten
, film del
2005
diretto da
Franco Battiato
con
Alejandro Jodorowsky
nel ruolo di Beethoven.
- Io e Beethoven
, film del
2006
diretto da
Agnieszka Holland
, che racconta in modo romanzato gli ultimi anni di vita del compositore tedesco, dal
1824
al
1827
.
- Lezione ventuno
, film del
2008
, scritto e diretto da
Alessandro Baricco
, al suo esordio nella regia cinematografica, che parla della famosa
nona sinfonia
.
- Nel 1855 fu pubblicata l'edizione italiana di un presunto
Trattato di armonia e composizione
[55]
di Beethoven. L'opera fu invece redatta dall'illustre amico del compositore,
Ignaz Ritter von Seyfried
, che la pubblico nel
1832
integrandola con un’appendice nella quale ci fornisce informazioni di notevole interesse sulla vita del grande di Bonn. Ecco la storia del saggio pubblicato da Seyfried:
L'arciduca Rodolfo, fratello minore dell'imperatore d'Austria, decise di prendere lezioni di composizione da Beethoven. Questi ≪non poteva rifiutare questo desiderio a una personalita di rango cosi elevato, sebbene avesse poca voglia di dar lezioni di composizione a nessuno e non avesse esperienza in materia.≫
[56]
≪Nell'estate del 1809 copio brani selezionati dai piu importanti libri di composizione dell'epoca, di Carl Philipp Emanuel Bach, Daniel Gottlob Turk, Johann Philipp Kirnberger, Fux e Albrechtsberger per ricavarne la struttura di un vero e proprio corso.≫
[57]
Questo materiale ha costituito la base teorica. Per la pratica Beethoven utilizzo il metodo dell'insegnamento concreto: fece trascrivere e disporre dal suo allievo i capolavori piu diversi. Poiche Rodolfo d'Asburgo collezionava spartiti, aveva molta musica a disposizione.
≪Nel 1832, questo “corso” fu pubblicato da Ignaz von Seyfried con il titolo
Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapuncte und in der Compositions-Lehre. Aus dessen handschriftlichem Nachlasse gesammelt und herausgegeben von Ignaz Ritter von Seyfried
(Studi di Ludwig Van Beethoven sul basso continuo, il contrappunto e la teoria delle composizioni. Raccolto dai suoi appunti scritti a mano e pubblicato da Ignaz Ritter von Seyfried): Seyfried diede cosi la falsa impressione che Beethoven stesso avesse scritto un trattato di composizione.
[58]
≫
Si puo leggere integralmente il
Trattato di armonia e composizione
nonche ascoltare gli esempi musicali dello stesso in formato Midi - Mp3
nelle pagine dedicate a questo lavoro
.
.
- ^
La pronuncia fiamminga del nome del nonno del compositore, Lodewijk van Beethoven, da cui Ludwig prende il nome e
[?loːd?w?ik v?n ?beːt?hoːvn?]
.
- ^
Non e nota con certezza la data di nascita. Poiche era uso battezzare i bambini il giorno dopo la nascita, tradizionalmente si ipotizza che Beethoven sia nato il 16 dicembre, anche se non esistono prove certe a sostegno di tale tesi. Alcune testimonianze indirette dell'epoca riportano tale data, tra le quali un testo di
Johann Georg Albrechtsberger
del 1796, un necrologio del 1827 e la biografia redatta da Schlosser nello stesso anno. Cfr.
(
EN
) Barry Cooper,
Beethoven
, Oxford University Press, 2000, p.
3
.
,
ISBN
0-19-159270-6
.
- ^
Molti si sono espressi sull'opera dell'artista in questo senso, giungendo a celebrarlo, come
Romain Rolland
, scrittore e
Premio Nobel
, che nei primi anni del
XX secolo
scrisse:
≪Egli e molto avanti al primo dei musicisti. E la forza piu eroica dell'arte moderna.≫
La celebrazione di Beethoven avvenne gia in vita e molto nota al riguardo e l'orazione tenuta da
Franz Grillparzer
al suo funerale:
≪Dal tubare della colomba allo scrosciare della tempesta, dall'impiego sottile dei sagaci artifici al tremendo limite in cui la cultura si perde nel tumultuante caos della natura, egli ovunque e passato, tutto ha sentito.
Chi verra dopo di lui non continuera, dovra ricominciare, perche questo precursore ha condotto l'opera sua fino agli estremi confini dell'arte.≫
- ^
All'epoca dello scritto preso in esame in realta aveva dodici anni.
- ^
"Incidere" ha in questo contesto il significato di "pubblicare", dal momento che la composizione delle pagine degli spartiti musicali era fatta tramite la tecnica dell'
incisione
su rame.
- ^
Il tema era composto da
Ernst Christoph Dressler
- ^
Spesso nominato anche come Louis o Lodewijk in lingua olandese.
- ^
Contrariamente a un'idea diffusa, Beethoven non riprese la lezione di Mozart. Una volta che ebbe avuto modo di ascoltare i suoi virtuosismi al pianoforte, Mozart ebbe a confidare: ≪fate attenzione a costui, fara parlare di se in tutto il mondo≫ ?
Accademia di Digione
(archiviato dall'
url originale
il 27 aprile 2017)
.
- ^
≪Non e dunque nulla di piu che un uomo ordinario! Ora calpestera i diritti umani, non obbedira soltanto alla sua ambizione; vorra elevarsi al di sopra di tutti gli altri, diventera un tiranno!≫ ? Reazione di Beethoven alla notizia che Napoleone si era proclamato imperatore, riportata da Ferdinand Ries, in: Massin J et B,
Ludwig van Beethoven
, Fayard, 1967, pag. 128
- ^
Al poeta Christophe Kuffner il quale domandava quale fosse la sinfonia da lui preferita, Beethoven rispose: ≪L'Eroica! ? Avrei creduto quella in Do minore ? No, no! L'Eroica!≫ in:
Orange
.
- ^
Beethoven aveva scritto un'ouverture per quest'opera ipotetica. Willem Holsbergen ha tentato di ricostruire l'ouverture, che e pubblicata sotto il numero 454 del catalogo Biamonti.
- ^
Dalle testimonianza emerge che, nonostante la sua fama, questo concerto non ebbe il successo sperato probabilmente perche l'orchestra prescelta non aveva avuto il tempo necessario per le prove.
- ^
L'ipotesi che Beethoven fosse il padre di quella bambina e stata variamente discussa dai biografi e rafforzata dallo studio dei coniugi Massin del 1967.
- ^
Per la storia della Nona sinfonia si rimanda all'analisi molto completa dei coniugi Massin, in: Massin J et B,
Ludwig van Beethoven
, Fayard, 1967, pp. 699-712
- ^
≪L'Inghilterra tiene una situazione alta di civilta. A Londra, tutto il mondo sa qualcosa e lo sa bene, ma i viennesi parlano solamente di mangiare e bere; canta e raschia della musica insignificante, o la fabbrica lui stesso.≫ ? Beethoven in una lettera a Johann Stumpff, in: Massin J et B,
Ludwig van Beethoven
, Fayard, 1967, p. 428
- ^
Nel corso della sua vita viennese, Beethoven aveva cambiato trenta appartamenti.
- ^
Questa ipotesi, largamente ripresa, e stata contestata da alcuni biografi del compositore come
Maynard Solomon
.
- ^
Gli studi recenti, e in particolare quello di
Maynard Solomon
, hanno sostanzialmente demolito la sua attendibilita.
- ^
Di questi, Gustav Mahler era ossessionato dalla "maledizione" al punto che rifiuto di catalogare
Das Lied von der Erde
come sinfonia (sarebbe stata la sua nona), cosa che tecnicamente sarebbe; Mahler in seguito compose una
nona sinfonia
, e mori mentre lavorava alla
decima
. Anche Bruckner temeva la "maledizione", ma mori
durante
la composizione di quella che sarebbe stata la sua
nona sinfonia
; tra l'altro, non solo le superstizioni di Bruckner erano legate non al numero d'opera in se, ma al fatto che la sua nona sarebbe stata nella stessa tonalita di quella di Beethoven, ma il conto dei lavori sinfonici effettivamente completati da lui e di otto, oppure dieci se si contano le sue giovanili
Sinfonia in Fa minore
e
Sinfonia n. 0
. Schubert non completo nove sinfonie, bensi sette (
la sua "nona"
era all'epoca nota come n. 7); la decima rimase un abbozzo, cosi come
la "incompiuta"
(la n. 8) non fu, appunto, mai completata, e nemmeno
la "settima"
. Quella che oggi e nota come
Sinfonia n. 9
di Dvo?ak era in realta la quinta, perche egli aveva completato altre quattro sinfonie che non pubblico mai, tra cui la giovanile
Sinfonia n. 1
che egli riteneva perduta. Tra i casi piu recenti, e curioso quello di
Philip Glass
che, per timore della maledizione, dopo aver composto la propria nona sinfonia, ne compose anche una decima prima del debutto della nona.
- ^
Anche conosciuta come "Marcia Funebre", anche se il titolo non proviene dall'autore
- ^
a
b
Il titolo originale dell'autore e ≪Sonata Quasi una Fantasia≫
- ^
Originariamente, l'autore non indica a questa Sonata nessun titolo
- ^
indicate da Beethoven come
"Leichte Sonate"
, ovvero "Sonata Facile"
- ^
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La particella
van
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von
, si puo pronunciare sia [van] sia [fan].
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