Con il termine
assedio di Malta
(in inglese
Siege of Malta
), si fa riferimento alla campagna militare nel
teatro del Mediterraneo
svoltasi tra il
1940
e il
1942
durante la
seconda guerra mondiale
. In questo contesto si vide la lotta per il controllo dell'
isola di Malta
, allora colonia britannica di grande importanza strategica, tra le forze aeree e navali del
Regno d'Italia
e della
Germania nazista
da una parte, e la
Royal Air Force
e la
Royal Navy
dall'altra.
L'apertura di un nuovo
fronte in Nordafrica
nel giugno 1940 aumento il gia notevole valore di Malta: le forze aeree e marittime britanniche basate sull'isola avrebbero potuto attaccare le navi dell'
Asse
che trasportavano rifornimenti e rinforzi vitali dall'Europa; il primo ministro britannico
Winston Churchill
defini l'isola ≪una portaerei inaffondabile≫
[10]
.
L'Asse decise di costringere Malta alla resa,
bombardandola
o prendendola per fame, attaccando i suoi porti, le citta, il capoluogo e le navi alleate che rifornivano l'isola. Malta fu una delle zone piu bombardate durante la guerra. In un periodo di due anni, la
Luftwaffe
e la
Regia Aeronautica
effettuarono un totale di 3.000 missioni di bombardamento sull’isola, nel tentativo di distruggere le difese della RAF ed i suoi porti
[11]
.
Un successo avrebbe reso possibile uno
sbarco
anfibio italiano (
Operazione C3
per gli italiani,
Operazione Herkules
per i tedeschi) sostenuto dalle forze aeroparacadutate tedesche e italiane (
Fallschirmjager
e
divisione "Folgore"
), ma la realizzazione del piano fu prima rinviata e poi annullata.
Alla fine, i
convogli
alleati furono in grado di fornire e rafforzare Malta, mentre la RAF riusci a difendere il suo spazio aereo, sebbene a costo di grandi perdite di vite e materiali.
Nel novembre 1942 l'Asse aveva perso la seconda battaglia di
El Alamein
e gli Alleati erano sbarcati in forza nel
Marocco francese
di
Vichy
ed in
Algeria
durante l'
operazione Torch
. L'Asse sposto le sue forze per la battaglia della
Tunisia
e gli attacchi a Malta si ridussero rapidamente: l'assedio si concluse effettivamente nel novembre 1942
[1]
.
Nel dicembre 1942 le forze aeree e marittime che operavano da Malta passarono all'offensiva. A maggio 1943 avevano affondato 230 navi dell’Asse in 164 giorni, il piu alto tasso di affondamento alleato dell'intera guerra
[12]
: la vittoria alleata a Malta svolse un ruolo importante nel successo finale degli Alleati nel Nordafrica.
La
Colonia di Malta
era una fortezza militare e navale, essendo l'unica base britannica tra
Gibilterra
e
Alessandria d'Egitto
. In tempo di pace era una stazione intermedia lungo il percorso commerciale britannico verso l'
India
e l'
Estremo Oriente
via
Egitto
e
canale di Suez
; quando la rotta fu interrotta all'inizio delle ostilita, Malta rimase una importantissima base di partenza per azioni offensive contro gli spostamenti navali dell'Asse e gli obiettivi di terra nell'area del Mediterraneo centrale. A causa della sua posizione esposta in prossimita dell'Italia, i britannici trasferirono la sede della
Mediterranean Fleet
della
Royal Navy
da
La Valletta
ad Alessandria d'Egitto gia nell'ottobre
1939
[14]
.
Malta e un'isola di 27 x 14 km, con una superficie di appena 250 km²
[15]
, comparabile a quella dell'
isola d'Elba
. Nel giugno del
1940
aveva una popolazione di circa 250.000 abitanti, di cui solo il 3-4% era personale coloniale britannico e il resto nativi
maltesi
,
[16]
concentrati nelle zone residenziali attorno al
Porto Grande
, dove la densita della popolazione era piu di sei volte quella della media dell'isola. Tra i punti piu congestionati vi era
La Valletta
, capitale e centro politico, militare e commerciale, dove 23.000 persone vivevano in un'area di circa 0,65 km². Al di la del Porto Grande, nelle
Tre Citta
di
Cospicua
,
Senglea
e
Vittoriosa
, dove erano situati i
cantieri navali di Malta
e la sede dell'
Ammiragliato
, 28.000 persone vivevano concentrate in 1,3 km². Furono queste aree a subire gli attacchi aerei piu pesanti, piu sostenuti e concentrati della storia
[17]
.
All'inizio della guerra, a Malta non vi era pressoche alcuna difesa, a causa di un rapporto pre-bellico britannico che aveva ritenuto che l'isola fosse indifendibile.
[
senza fonte
]
Le flotte italiana e britannica erano piu o meno uniformi quanto a numero di unita di superficie, ma gli italiani disponevano di molti piu sottomarini e aerei rispetto ai britannici. L'
Ammiragliato
dovette poi dividere le forze, proteggendo il
Canale di Suez
con la
Mediterranean Fleet
(con a capo l'Ammiraglio
Andrew Cunningham
) e
Gibilterra
con la
Force H
(guidata dal vice-Ammiraglio
James Somerville
)
[18]
. Nell'ottobre 1939, la Mediterranean Fleet venne trasferita verso est, in Egitto, privando l'isola della sua protezione navale. Soltanto il
monitore
HMS
Terror
e alcuni sottomarini erano rimasti sull'isola. Quando il governo maltese chiese chiarimenti, gli fu risposto dai britannici che l'isola avrebbe potuto essere difesa altrettanto adeguatamente da Alessandria quanto dal Porto Grande di Malta, il che naturalmente non era vero. Questo porto i maltesi a dubitare dell'impegno britannico a difendere l'isola
[19]
.
Con l'assillante preoccupazione che l'isola, lontana dalla
Gran Bretagna
e vicina all'Italia, non potesse essere adeguatamente difesa, nel luglio del 1939 i britannici decisero di aumentare il numero di
armi contraeree
e aeroplani dislocati a Malta
[16]
. Nel maggio del 1940 la leadership britannica si pose ulteriori dubbi circa il fatto se valesse la pena tenere l'isola, in particolare quando, durante la
campagna di Francia
, il primo ministro francese
Paul Reynaud
suggeri che
Benito Mussolini
avrebbero potuto essere blandito con alcune concessioni, tra cui quella di Malta, purche non entrasse in guerra; dopo varie discussioni,
Winston Churchill
convinse il
Ministero della Guerra
a non fare alcuna concessione
[20]
. Con le stesse
isole britanniche
in pericolo, la difesa di Malta non era una priorita e quindi l'isola fu lasciata solo leggermente protetta. Quando, il 10 giugno 1940, Mussolini dichiaro guerra al Regno Unito e alla
Francia
, soltanto sei obsoleti
biplani
Gloster Sea Gladiator
erano schierati sull'isola, piu altri sei disponibili ma ancora smontati in casse per il trasporto
[18]
.
Negli anni 1930 l'Italia aveva cercato di espandersi nel Mediterraneo e nell'Africa, regioni dominate dai britannici e dai francesi. La sconfitta alleata in Francia nel maggio-giugno 1940 spazzo via la
Marina francese
dall'ordine di battaglia alleato e sposto in favore dell'Italia l'equilibrio del potere navale e aereo nel Mediterraneo
[17]
[21]
. Dopo la dichiarazione di guerra, Mussolini ordino un'offensiva in tutto il Mediterraneo: dopo poche ore, le prime bombe erano gia cadute su Malta. Dopo la resa francese il 25 giugno, Mussolini tento di sfruttare la situazione lanciando l'
Operazione E
(nome in codice per l'invasione italiana dell'Egitto) a settembre, ma la
10ª Armata italiana
fu schiacciata dal contrattacco britannico nel corso dell'
Operazione Compass
e
Adolf Hitler
fu costretto a intervenire per salvare il suo alleato: nel febbraio 1941, il
Deutsches Afrikakorps
(o DAK, "Corpo tedesco per l'Africa"), ai comandi del
Generalfeldmarschall
Erwin Rommel
, fu inviato in Nordafrica come corpo distaccato (
Sperrverband
)
[22]
. Le squadriglie antinave della RAF e sottomarini della Royal Navy minacciavano da Malta le linee di approvvigionamento dell'Asse in Nordafrica ed entrambe le parti dovettero riconoscere l'importanza di Malta nel controllo del Mediterraneo centrale
[18]
.
Nel 1940, un assalto italiano a Malta avrebbe avuto una ragionevole possibilita di ottenere il controllo dell'isola, ed era un'azione che avrebbe potuto garantire la supremazia navale e aerea degli italiani nel Mediterraneo centrale
[23]
: il Mediterraneo sarebbe stato diviso in due dall'
Asse
, separando completamente le distanti basi britanniche di Gibilterra e Alessandria. La riluttanza degli italiani ad agire direttamente contro Malta nel corso del 1940 fu rafforzata dalla
Notte di Taranto
, in cui parte della flotta di superficie italiana fu messa fuori combattimento da parte di
aerosiluranti
imbarcati dell'
aviazione navale britannica
[18]
. Gli italiani adottarono allora un approccio indiretto e tagliarono i rifornimenti all'isola; per gli italiani (e piu tardi per i tedeschi), l'arma chiave contro Malta divenne la forza aerea
[18]
.
La superiorita aerea era il metodo scelto per attaccare Malta. La
Regia Aeronautica
inizio il bombardamento aereo dell'isola da basi aeree dislocate in
Sicilia
: l'11 giugno, 55 bombardieri italiani e 21 caccia volarono sopra Malta e sganciarono 142 bombe sui tre campi di volo di
Luca
,
Casal Far
[24]
e
Ta' Qali
[25]
; piu tardi, 10
Savoia-Marchetti SM.79
e 20
Macchi C.200
italiani volarono sull'isola, senza alcuna opposizione aerea. All'epoca di questi primi scontri aerei, i caccia che difendevano Malta consistevano degli obsoleti
Gloster Sea Gladiator
del gruppo di volo (Fighter Flight) di Hal Far; altri dieci Gladiator, ancora smontati in casse per il trasporto, furono assemblati sul posto. Dato che non piu di tre aerei riuscivano a volare in una sola volta, furono chiamati "Fede", "Speranza" e "Carita" (
Faith
,
Hope
e
Charity
). Alcuni piloti erano addestrati al volo su idrovolanti, altri erano senza alcuna esperienza di operazioni di combattimento su caccia. Un solo Gladiator fu abbattuto, ma i restanti riuscirono ad abbattere diversi aerei italiani
[26]
.
[27]
.
Gli italiani volavano a circa 6.100
metri
(20.000
piedi
) e il monitore HMS
Terror
e le
cannoniere
HMS
Aphis
e
HMS
Ladybird
aprirono il fuoco. Nel pomeriggio, altri 38 bombardieri scortati da 12 caccia assalirono la capitale. Le incursioni erano state pianificate per abbattere il morale della popolazione, piuttosto che per infliggere danni ai magazzini e alle installazioni portuali. Un totale di otto incursioni furono condotte in quel primo giorno, ma il bombardamento non causo molti danni e la maggior parte delle vittime furono civili. Non fu fatto alcun tentativo di intercettare gli attaccanti perche non c'era una forza della RAF pronta a contrastarli
[28]
. In quel momento non era operativo alcun aeroporto della RAF a Malta; solo uno, a
Luca
, era vicino al completamento
[8]
.
Nonostante l'assenza di aeroporti operativi, almeno un Gladiator RAF volo l'11 giugno contro un attacco condotto da 55 Savoia Marchetti SM.79 ed i loro 20 caccia di scorta. Anche se cio sorprese gli italiani, le difese, quasi inesistenti sul terreno e nell'aria, non poterono impedire il loro l'attacco
[29]
. Il 12 giugno fu abbattuto un aereo italiano in un volo di ricognizione su Malta
[30]
.
Uno strano fatto si svolse il 19 giugno: dodici aerosiluranti
Fairey Swordfish
riuscirono a raggiungere la base della FAA (
Fleet Air Arm
) a
Casal Far
, sede del 767 (Training) NAS ("767º Squadrone Aereo navale (d'addestramento)"), dopo essere fuggiti dalla Francia meridionale a causa della capitolazione francese: gli aerei si erano inizialmente trasferiti nella colonia francese della
Tunisia
, ma l'insicurezza di quella collocazione li costrinse a cercare un ambiente piu amichevole. Gli Swordfish della FAA formarono il nucleo di quello che sarebbe diventato lo 830th Naval Squadron, fornendo a Malta i suoi primi aerei da attacco offensivo. Gia prima della fine di giugno questi compirono un raid sulla Sicilia affondando un cacciatorpediniere italiano, danneggiarono un incrociatore e distruggendo i serbatoi di stoccaggio del carburante nel porto di
Augusta
[29]
.
Sempre nello stesso mese, 10 aerei
B.R.20
del LX Gruppo al comando del Col.
Enrico Pezzi
comandante del
41º Stormo
, bombardarono l'idroscalo di Calafrana (vicino a
Birzebbugia
)
[31]
.
All'inizio di luglio, i Gladiator erano stati rinforzati da alcuni
Hawker Hurricane
e in agosto le difese furono organizzate nel 261st Squadron RAF. Dodici aeromobili furono consegnati dalla
HMS
Argus
nel mese di agosto, il primo di diversi lotti trasportati sull'isola da quella portaerei. Un ulteriore tentativo di far arrivare in volo 12 Hurricane a Malta il 17 novembre, guidati da un
Blackburn Skua
della FAA (
Operazione White
), si concluse pero in un disastro, con la perdita di otto Hurricane: gli aerei finirono troppo lontano dall'isola a causa della presenza della flotta italiana, terminando il combustibile, e furono persi diversi piloti
[32]
. Altri due Hurricane si schiantarono, con uno dei piloti salvato da un idrovolante
Short Sunderland
[33]
. L'arrivo di ulteriori caccia era ardentemente richiesto: dopo otto settimane, la forza iniziale delle unita di Hurricane fu bloccata a terra a causa della mancanza di ricambi
[34]
.
Alla fine dell'anno, la RAF affermo che 45 aerei italiani erano stati abbattuti. Gli italiani ammisero la perdita di 23 bombardieri e 12 caccia, con altri 187 bombardieri e sette caccia che subirono danni, soprattutto da parte dell'artiglieria antiaerea
[32]
. Nel 1940, con le operazioni su Malta, la Regia Aeronautica controllava ed impediva quasi del tutto la capacita offensiva delle forze aeree britanniche effettuando 7.410 sortite per 11.200 ore di volo cosi distribuite:
- bombardamento: 1.068 aerei utilizzati in 3.000 ore di volo svolte e 553.000 kg di bombe sganciate;
- caccia: 6.275 aerei utilizzati, per 8.000 ore di volo svolte;
- soccorso: 67 aerei utilizzati per 203 ore di volo svolte con 25 persone salvate.
Le perdite italiane furono: 35 aerei abbattuti dalla caccia o dall'artiglieria e 124 militari, tra morti e dispersi. Le perdite inflitte al nemico furono 66 aerei abbattuti e 22 probabilmente abbattuti dai caccia e dai bombardieri italiani, oltre ad un numero non precisato di aerei distrutti al suolo
[31]
.
Gia nel
1938
Mussolini aveva considerato un'invasione di Malta nell'ambito del
piano DG 10/42
, secondo il quale una forza di 40.000 uomini avrebbe dovuto impadronirsi dell'isola. Ci si aspettava che quasi tutte le 80
motozattere
appositamente costruite che avrebbero sbarcato a terra le truppe italiane sarebbero andate perdute, ma gli sbarchi sarebbero stati effettuati nel nord, con un attacco alle fortificazioni della "Linea Victoria", al centro dell'isola. Uno sbarco secondario sarebbe stato fatto a
Gozo
, a nord-ovest di Malta, e all'isoletta di
Comino
, posta tra le due isole maggiori. Tutte le unita marittime italiane e 500 aerei avrebbero dovuto essere coinvolti, ma la mancanza di forniture porto gli strateghi a credere che l'operazione non potesse essere eseguita. Con il successo tedesco nella battaglia di Francia del maggio-giugno 1940, il piano fu rivisto, con una forza d'invasione di 20.000 uomini con l'aggiunta di
carri armati
. La sconfitta degli Alleati in Francia diede agli italiani l'opportunita di conquistare Malta, ma i servizi segreti italiani sovrastimarono le difese maltesi e Mussolini penso che un'invasione sarebbe stata inutile una volta che il Regno Unito avesse chiesto la pace. Mussolini si aspettava anche che la
Spagna franchista
aderisse all'Asse e conquistasse Gibilterra, il che avrebbe chiuso il Mediterraneo da ovest ai britannici
[35]
.
La riluttanza ad agire da parte dell'ammiragliato italiano era dovuta anche ad altre considerazioni. Gli italiani credevano di poter mantenere bloccata ad Alessandria la flotta di vecchie navi da combattimento della Royal Navy. Un altro fattore era la mancanza di petrolio greggio (durante la loro occupazione della
Libia
, gli italiani non avevano scoperto le grandi riserve di quel paese). I tedeschi presero gran parte del petrolio dalla
Romania
e lasciarono ben poche risorse per l'Italia per perseguire operazioni su larga scala nel Mediterraneo. Cio lascio gli italiani senza combustibile sufficiente per l'addestramento al combattimento in mare. All'inizio del 1941, la limitata riserva petrolifera significava che potevano essere garantiti solo 7 mesi di carburante
[36]
.
Dalla parte opposta, la fiducia britannica fu erosa piu tardi, nel 1941 e nel 1942, quando gli aerei iniziarono a dominare le azioni in mare, in quanto la Royal Navy era da tempo considerata il principale difensore dell'isola
[37]
.
Cunningham
mise in luce la riluttanza della Marina italiana ad impegnarsi in combattimento andando a sondare le sue difese. Il 9 luglio 1940, la
battaglia di Punta Stilo
fu la prima volta in cui le principali flotte italiane e britanniche (con il supporto di navi della
Royal Australian Navy
) si impegnavano a vicenda. Entrambe le parti reclamarono la vittoria, ma in realta la battaglia fu inconcludente e tutti tornarono alle loro basi il piu presto possibile. Cio confermo al popolo maltese che i britannici controllavano ancora i mari, anche se non dal Porto Grande di Malta
[38]
. Cio fu confermato nuovamente nel marzo 1941, quando la Royal Navy sconfisse decisamente la Marina italiana nella
battaglia di Capo Matapan
[39]
.
Il confronto navale nel Mediterraneo tra le navi britanniche e italiane e generalmente considerato come un pareggio
[40]
[41]
.
Quando divenne chiaro ai britannici che le forze aeree italiane erano limitate e avevano solo un piccolo impatto sulla popolazione, e che questa poteva sopportarlo, arrivo un flusso costante di rinforzi. Il potenziale della base fu compreso e
Whitehall
(sede del Governo britannico) ordino l'invio di ulteriori aeromobili sull'isola, compresi caccia Hurricane, bombardieri medi
Martin Maryland
e
Vickers Wellington
, idrovolanti
Short Sunderland
, altri aerosiluranti Swordfish e anche sommergibile. Questo forni un sempre piu potente braccio offensivo
[42]
. I Wellingtons arrivarono in ottobre, dal 148th Squadron RAF
[32]
[43]
.
Nel frattempo, l'
invasione italiana dell'Egitto
non aveva raggiunto i suoi obiettivi e la contro-offensiva britannica, l'
Operazione Compass
, distrusse diverse divisioni dell'esercito italiano in
Cirenaica
. La diversione della campagna nordafricana porto via dall'impiego su Malta molte unita aeree italiane, che furono inviate di corsa dall'Italia e dalla Sicilia per affrontare il disastro e sostenere le forze terrestri bloccate in Egitto e in Libia. A Malta il sollievo fu significativo, in quanto i britannici ora avrebbero potuto concentrare le loro forze per operazioni offensive piuttosto che difensive. Nel mese di novembre del 1940, dopo mesi di attacchi aerei italiani poco coordinati, la FAA e la Royal Navy colpirono le forze navali italiane
a Taranto
, una vittoria per la forza aeronavale e una prova definitiva che gli aerei potevano causare danni alle unita navali senza copertura aerea. Durante la battaglia, gli aerosiluranti Fairey Swordfish resero inservibili varie unita pesanti italiane. Il ritiro della flotta italiana a
Napoli
, fuori dalla portata degli aerei britannici, fu una vittoria strategica che fece passare la supremazia navale della parte dei britannici
[44]
.
Anche i sommergibili della Royal Navy iniziarono un periodo di operazioni offensive. I sommergibili britannici della
classe U
cominciarono ad operare gia nel giugno 1940. Anche i sommergibili piu grandi iniziarono le operazioni, ma dopo aver sofferto perdite del 50% per ogni missione furono ritirati.
I sommergibili della classe U operavano dalla base dell'isolotto
Manoel
a
Gezira
conosciuta come HMS
Talbot
. Non erano disponibili ricoveri a prova di bombe perche il progetto della loro costruzione era stato scartato prima della guerra, a causa delle politiche di taglio dei costi. La nuova forza fu nominata "Decima flottiglia sottomarina" e fu posta sotto il comando del Comandante dei Sommergibili, ammiraglio
Max Horton
, che mise il comandante G. W. G. Simpson al comando dell'unita. Amministrativamente, la Decima flottiglia operava sotto la Prima flotta sottomarina di Alessandria, essa stessa sotto Cunningham; in realta, Cunningham diede mano libera a Simpson e alla sua unita.
Fino a che i battelli classe U non poterono essere messi a disposizione in gran numero, furono utilizzati sommergibili britannici di
classe T
. Questi ebbero alcuni successi, ma subirono gravi perdite quando iniziarono le operazioni il 20 settembre 1940. A causa della mancanza di scorte di
siluri
, avevano l'ordine di non attaccare navi nemiche a meno che l'obiettivo in questione non fosse una nave da guerra, una
petroliera
o un'altra "nave significativa"
[45]
[46]
.
Inizialmente i risultati delle azioni della flotta furono altalenanti. Essa affondo 37.000
Long ton
(38.000 tonnellate) di naviglio italiano, meta dei quali rivendicata da una sola unita, l'
HMS
Truant
. Le sue vittime consistevano di un sommergibile italiano, nove navi mercantili e una
motosilurante
(MTB). La perdita di nove sommergibili e dei loro ben addestrati equipaggi e comandanti era grave. La maggior parte delle perdite era dovuta a
mine
[47]
. Il 14 gennaio 1941, i sommergibili di classe U raggiunsero Malta e l'offensiva subacquea comincio seriamente
[48]
.
L'intervento tedesco su Malta e stato piu il risultato delle sconfitte italiane in Nordafrica che dei fallimenti italiani nell’impadronirsi dell'isola. Hitler aveva ben poca scelta: o salvare il suo alleato italiano o perdere la possibilita di prendere i campi petroliferi mediorientali in
Arabia
. Il
Deutsches Afrikakorps
(DAK) sotto il comando del generale
Erwin Rommel
fu inviato per assicurare il fronte dell'
Asse
in Africa nel febbraio 1941. L'
Operazione Colossus
costitui una drammatica svolta. I tedeschi lanciarono l'
Operazione Sonnenblume
, che rafforzo le posizioni italiane nel Nordafrica. Poi iniziarono una contro-offensiva che riporto indietro i britannici fino all'
Egitto
. Ma le operazioni oltremare, in Africa, significavano che la maggior parte dei rifornimenti alle forze dell'Asse sarebbe dovuta arrivare via mare. Questo rendeva Malta una pericolosa minaccia alla logistica dell’Asse. In risposta, l'
Oberkommando der Luftwaffe
, OKL (Alto Comando dell’Aeronautica) invio in Sicilia il
Fliegerkorps X
(Decimo Corpo Aereo), arrivato nel gennaio 1941, per colpire le forze navali a Malta ed intorno all'isola, nonche le basi della RAF sull'isola, per facilitare il passaggio dei rifornimenti
[49]
.
I sottomarini britannici non riuscirono a fermare le navi tedesche che trasportarono con successo le loro forze in Libia. Il danneggiamento della nave tedesca
Duisburg
, 7.889 tonnellate, fu l'unico attacco degno di nota: il 9 febbraio 1941, tre sommergibili mancarono il medesimo convoglio che portava rifornimenti a
Tripoli
, il principale porto italiano in
Libia
. Gli impianti portuali potevano scaricare sei navi alla volta, rendendo quel porto la miglior struttura a ovest di Alessandria, 1.600 km a est
[50]
. Una grande parte del successo difensivo dell'Asse era dovuta alle
mine navali
. Gli italiani avevano posizionato 54.000 mine attorno a Malta per evitare che venisse rifornita. Queste mine erano le responsabili delle sconfitte dei sottomarini della Royal Navy. Anche altre 3.000 mine all'incirca furono disseminate dalle forze navali italiane al largo della costa
tunisina
[51]
.
L'incapacita di intercettare gli invii dell’Asse era evidente dalle cifre, che si estendevano ben al di la del febbraio 1941: da gennaio-aprile l'Asse invio 321.259 tonnellate in Libia e tutte raggiunsero il porto, a parte una minima perdita di 18.777 tonnellate. Cio era equivalente ad una percentuale di successo del 94% per un convoglio che tentasse di aggirare l'interdizione britannica. Dei 73.991 uomini inviati via mare, ben 71.881 (97%) arrivarono in Africa
[52]
. Il 10 dicembre 1940 il
Fliegerkorps X
, sotto il comando di
Hans Ferdinand Geisler
e con il sostegno del suo capo di stato maggiore
Martin Harlinghausen
, fu inviato in Sicilia per attaccare I convogli alleati nel Mediterraneo. All'inizio della prima operazione tedesca Geisler aveva 95 aeromobili e 14.389 uomini in Sicilia. Geisler riusci a persuadere l'OKL a dargli altri quattro
Gruppen
di
bombardieri in picchiata
. Il 10 gennaio poteva contare su 255 aeromobili (di cui 179 utilizzabili), compresi 209 bombardieri in picchiata e medi
[53]
.
Entro il 2 gennaio 1941, le prime unita tedesche arrivarono all'
Aeroporto di Trapani-Milo
, sulla costa sud-ovest della Sicilia. Le due unita della
Luftwaffe
erano entrambe
Stuka
Gruppen
equipaggiati con gli
Junkers Ju 87
(
Stuka
). La prima era lo
I./ Sturzkampfgeschwader 1
e la seconda lo
II./Sturzkampfgeschwader 2
(I e II Gruppo del 1º e 2º stormo di bombardieri in picchiata). Le unita constavano di circa 80 Ju 87s. Cio porto ad un notevole aumento dei bombardamenti su Malta. Arrivo uno
Stabsstaffel
(squadriglia comando) dello
Sturzkampfgeschwader 3
(StG 3 - stormo di bombardieri in picchiata). Lo
Oberstleutnant
(capitano)
Karl Christ
,
Geschwaderkommodore
(comandante di stormo) dello StG 3, diede l’ordine di intercettare grosse unita. Un obiettivo particolare era costituito dalle
portaerei
, infatti giorni dopo ordino al gruppo di Ju 87 di affondare la nuova portaerei
HMS Illustrious
. Avendo giocato un ruolo fondamentale nella
Notte di Taranto
, che consegno la supremazia navale agli inglesi, questo tipo di unita passo cosi in cima alla lista degli obiettivi dell'Asse
[54]
.
Gli equipaggi della
Luftwaffe
credevano che quattro colpi diretti avrebbero affondato la portaerei, ed avevano iniziato a fare operazioni di addestramento su simulacri galleggianti, al largo della costa siciliana: l'ampio ponte di volo offriva un bersaglio di 6.500 metri quadrati. Un'occasione per attaccare la nave arrivo il 6 gennaio. Era stata lanciata l’
Operazione Excess
britannica, che comprendeva una serie di convogli da parte degli inglesi nel Mar Mediterraneo. Il 10 gennaio le navi inglesi si trovarono nel raggio d’azione delle basi di Ju 87. Il
II./StG 2
invio 43 Ju 87s con supporto da parte del
I./StG 1
. Dieci SM.79 italiani avevano attirato i caccia
Fairey Fulmar
della portaerei, mentre l'incrociatore
HMS Bonaventure
aveva affondato la torpediniera italiana
Vega
. Una decina di Ju 87 attaccarono la portaerei senza alcuna opposizione aerea. La testimonianza di Andrew Cunningham, comandante in capo della flotta, dalla vicina corazzata
HMS
Warspite
, riporto che gli Ju 87 avevano messo a segno sei colpi. Uno aveva distrutto un cannone, un altro colpo era arrivato vicino alla poppa, un terzo aveva demolito un altro cannone, mentre due avevano colpito l'ascensore, distruggendo un aereo sotto il ponte, causando esplosioni di carburante e munizioni. Un altro attraverso il ponte corazzato ed esplose profondamente all'interno della nave. Due ulteriori attacchi furono eseguiti, ma senza risultato. Malamente danneggiata, ma con i motori principali ancora intatti, la
HMS Illustrious
fece rotta per l'ormai insicuro rifugio di Malta
[55]
[56]
[57]
. L'attacco duro sei minuti
[58]
, uccise 126 membri dell'equipaggio e ne feri 91
[59]
.
In vista di Malta, i bombardieri italiani attaccarono anche la portaerei, ma furono respinti da un intenso
fuoco antiaereo
[60]
.
L'operazione britannica non avrebbe dovuto essere lanciata:
Ultra
(il servizio di
intelligence
inglese) aveva informato il
Ministero dell'Aeronautica
sulla presenza del
Fliegerkorps X
sulla Sicilia gia dal 4 gennaio, ma non passo questa informazione riservata all’
Ammiragliato
, che probabilmente, se l’avesse saputo, non avrebbe mai schierato le sue navi nel raggio d’azione degli Ju 87
[61]
.
La RAF non era in condizione di impedire un grande attacco aereo tedesco, con solo 16 Hurricane ed un paio di aerei Gladiator utilizzabili
[62]
. L'11 gennaio 1941, altri dodici Ju 87 furono inviati ad affondare l'HMS Illustrious, ma si imbatterono negli incrociatori leggeri
HMS Southampton
ed
HMS Gloucester
, attaccandoli. I colpi furono messi a segno su entrambi; il
Southampton
era cosi danneggiato che le sue unita di scorta lo dovettero affondare. Nei 12 giorni successivi i lavoratori del cantiere navale del Porto Grande ripararono la portaerei sotto determinati attacchi aerei, in modo da poterle far raggiungere Alessandria. Il 13 gennaio gli Ju 87, equipaggiati con le bombe
SC 1000
, non riuscirono a piazzare nemmeno un colpo. Il 14 gennaio 44 Ju 87s misero a segno un colpo sulla nave, che evidentemente aveva il destino segnato a causa di un incidente subito dopo il varo. Il 18 gennaio, i tedeschi passarono ad attaccare i campi di volo a
Casal Far
e
Luca
nel tentativo di conquistare la
superiorita dell'aria
prima di tornare contro l’
HMS Illustrious
. Il 20 gennaio, due colpi di striscio rovinarono il suo scafo sotto la linea di galleggiamento e lo fecero sbattere contro il molo. Tuttavia, gli ingegneri vinsero la battaglia: il 23 gennaio la nave riusci a sgusciare fuori dal Porto Grande ed arrivo ad Alessandria due giorni dopo. La portaerei fu poi mandata in
America
per riparazioni, dove fu tenuta fuori dalle azioni per un anno intero
[63]
.
La
Luftwaffe
non era riuscita a affondare la portaerei, tuttavia le sue perdite erano state poche - tre aeromobili il 10 gennaio e quattro Ju 87s in diverse settimane - ed i tedeschi avevano impressionato i britannici con l'efficacia dell'aeronautica basata a terra. Di conseguenza, gli inglesi ritirarono le unita pesanti della loro flotta dal Mediterraneo centrale e si limitarono a rischiare a mandare attraverso lo
Stretto di Sicilia
soltanto degli incrociatori. Entrambe le Marine, britannica ed italiana, avevano digerito le loro esperienze di
Taranto
e Malta
[64]
.
L'apparizione a febbraio dei caccia
Messerschmitt Bf 109 E-7
del 7°
Staffel
(squadrone)
Jagdgeschwader 26
(26º stormo da combattimento, o
JG 26
), guidato dall'
Oberleutnant
(tenente)
Joachim Muncheberg
, porto rapidamente ad un aumento delle perdite della RAF: i piloti da combattimento tedeschi erano esperti, fiduciosi, tatticamente astuti, meglio attrezzati e ben addestrati
[65]
. I piloti alleati di Malta, invece, avevano poca esperienza di combattimento ed i loro
Hawker Hurricane
erano oramai in pessime condizioni: come risultato, per quattro mesi il
JG 26
pati ben poche perdite
[66]
[67]
.
La Luftwaffe dichiaro 42 vittorie aeree, di cui ben venti (tra cui una sopra la
Jugoslavia
) attribuite allo stesso Muncheberg
[68]
. Gli Hurricane della RAF furono mantenuti operativi a costo di scambiarsi le parti ed essere cannibalizzati, deteriorando le loro prestazioni, gia inferiori a quelle del Bf 109E-7. Cinque Hurricane arrivarono a Malta all'inizio di marzo, altri sei il 18 marzo ma cinque di questi aerei furono persi insieme ad altrettanti piloti
[69]
.
Il 1º marzo, gli attacchi della
Luftwaffe
sugli aeroporti di Malta avevano distrutto tutti i
Vickers Wellington
fatti arrivare in ottobre. Le navi da guerra della Royal Navy e gli idrovolanti
Sunderland
non potevano piu usare l'isola per operazioni offensive e le principali squadriglie di caccia, nº 261 e 274, furono messe sotto forte pressione
[32]
. Ci furono diversi attacchi al giorno ed oltre 107 attacchi da parte dell'Asse si verificarono nel mese di febbraio e 105 nel mese di marzo, con caccia
Bf 109
che aggredivano ogni segno di movimento a terra. A febbraio, i circa 14.600 uomini che si erano offerti volontari, 1/6 dell'intera forza lavoro dell'isola, cominciarono ad subire razionamenti, riducendo ancora di piu il morale, e tutti i maschi da 16 a 56 furono costretti ad unirsi ai volontari nella
Royal Malta Artillery
a guardia del Porto Grande
[70]
[71]
.
Gli
Alleati
ebbero un successo in aprile, con la vittoria nella
battaglia del Convoglio Tarigo
[72]
. Le forze di superficie alleate riuscirono ad affondare solo un piccolo convoglio dell’Asse durante le ore diurne durante tutta la campagna nordafricana, ma nella notte del 15/16 aprile le navi dell'Asse furono intercettate dalla 14ª Flottiglia cacciatorpediniere del comandante P.J. Mack, composta dai
HMS
Janus
,
Jervis
,
Mohawk
,
Juno
e
Nubian
[73]
. I cacciatorpediniere affondarono i mercantili
Sabaudia
(1.500 tonnellate),
Aegina
(2.447 tonnellate),
Adana
(4.205 tonnellate),
Isetlhon
(3.704 tonnellate) e
Arta.
I cacciatorpediniere italiani
Tarigo
,
Lampo
e
Baleno
furono affondati, a fronte della perdita del solo
Mohawk
[74]
.
La flottiglia era stata ufficialmente formata l'8 aprile 1941, in risposta alla necessita di una Forza d’Attacco (
Strike Force
) di Malta, formazione che doveva interdire i convogli dell'Asse. Alla 5ª Flottiglia Cacciatorpediniere del comandante
Lord Louis Mountbatten
fu poi ordinato di fondersi con la flotta di Mack per aumentare il suo potere d’attacco. I cacciatorpediniere
HMS
Jackal
,
Kashmir
,
Kipling
,
Kelly
,
Kelvin
e
Jersey
erano parte della flotta di Mountbatten. Gli incrociatori
HMS Dido
e
Gloucester
accompagnavano le navi come parte della formazione. La forza d’attacco ebbe un notevole successo, che giustificava l’essere basata a Malta nonostante il pericolo di attacchi aerei. Il 21 maggio fu inviata a partecipare alla
battaglia di Creta
, e passarono diversi mesi prima che la forza d’attacco, sfinita, ritornasse a Malta
[75]
.
Altri successi furono ottenuti dai
convogli destinati a Malta
: un convoglio urgente da Gibilterra ad Alessandria (
Operation Tiger
) coincise con rinforzi per la
Mediterranean Fleet
, due piccoli convogli dall'Egitto a Malta ed altri 48 Hurricane raggiunsero Malta in volo, via
HMS
Ark Royal
e
HMS Furious
, nel corso della
Operation Splice
, con la sola perdita della
SS Empire Song
, che colpi una mina ed affondo con 10 caccia Hurricane e 57 carri armati a bordo
[76]
. Il convoglio
Tiger
trasporto 295 carri armati
Matilda II
, nuovi carri
Crusader
e 24.000 tonnellate di petrolio per le operazioni in Nordafrica
[77]
, arrivando a destinazione il 12 maggio. Le squadriglie tedesche I, II e III; StG 1 lanciarono un attacco molto determinato contro il
Tiger
e Malta, ma senza risultati
[78]
.
Le forze aeree dell'Asse mantennero la superiorita dell'aria; Hitler ordino al
Fliegerkorps X
di proteggere i trasporti dell'Asse, impedire che le navi alleate passassero attraverso il Mediterraneo centrale e neutralizzare Malta come base alleata. Circa 180 aerei tedeschi e 300 italiani eseguirono l'operazione e la RAF lotto per fare piu di 6-8 sortite di caccia. Nel corso di sporadici tentativi, 12 Hurricane furono fatti volare fino a Malta decollando da portaerei britanniche, ma i rimpiazzi furono presto esauriti. A meta maggio, il Mediterraneo centrale fu nuovamente chiuso al trasporto alleato e il
DAK
in Nordafrica fu in grado di ricevere rinforzi, perdendo sulla via di percorrenza solo il 3% dei suoi rifornimenti, personale e attrezzature. Dall'11 aprile al 10 maggio furono eseguite 111 incursioni dell’Asse contro gli impianti militari di Malta: la maggior parte delle apparecchiature pesanti al Porto Grande fu distrutta ed i
bacini di carenaggio
poterono essere gestiti solo a mano. L'efficienza della maggior parte delle officine fu ridotta al 25-50%
[79]
.
Durante i primi quattro mesi di operazioni tedesche, la
Luftwaffe
sgancio su Malta 2.500 tonnellate di esplosivo ad alto potenziale. Era molte volte piu del quantitativo precedentemente sganciato dagli italiani, ma ben al di sotto dell'ammontare dell’anno successivo. Piu di 2.000 edifici civili furono distrutti, a differenza dei soli 300 vittime dell'assedio italiano. Le vittime civili furono poche e dopo il bombardamento della
HMS Illustrious
, la maggior parte dei civili si trasferi in un ambiente piu sicuro in campagna: nel maggio del 1941, quasi 60.000 persone avevano lasciato le citta, di cui circa 11.000 persone (2/3 della popolazione) lascio La Valletta
[80]
. Gli inglesi si erano concentrati sulla protezione degli obiettivi militari e ben pochi rifugi erano disponibili per i civili. Alla fine, 2.000 minatori e muratori furono reclutati per costruire rifugi pubblici, ma la retribuzione era scarsa: i minatori minacciarono di scioperare e furono minacciati di reclutamento forzato nell'esercito. I lavoratori capitolarono, ma si misero all'opera in modo estremamente lento, triplicando i costi del lavoro
[81]
.
In aprile Hitler fu costretto ad intervenire nei
Balcani
, cosa che porto alla campagna omonima, anche conosciuta come l'
invasione tedesca della Jugoslavia
, che comprendeva la battaglia della Grecia (
Operazione Marita
). La successiva
Battaglia di Creta
e le pesanti perdite tedesche qui subite convinsero Hitler che gli attacchi dall'aria dietro le linee nemiche, usando i
paracadutisti
, non erano piu fattibili a meno che non si fosse certi del fattore sorpresa: egli riconobbe che le possibilita di successo di una tale operazione aerea erano basse. Hitler mantenne la parola: le forze aeree tedesche non intrapresero piu tali operazioni. Questa decisione ebbe importanti conseguenze per Malta, poiche indico che da parte dell'Asse l'isola era solo piu a rischio di assedio, non di invasione. Quando, nel mese di giugno, Hitler attacco l'
Unione Sovietica
con l'
Operazione Barbarossa
, il
Fliegerkorps X
parti per il
Fronte Orientale
e la
Regia Aeronautica
fu lasciata da sola per continuare nei mesi a seguire la sua efficacissima campagna aerea contro Malta
[82]
. Geisler, che comandava i resti del
Fliegerkorps X
, poteva contare solo sugli aerei posamine del
Kampfgeschwader 4
(
KG 4
) e di Ju 87 in operazioni notturne. Le questioni di approvvigionamento andavano male, per cui la piccola forza tedesca rimasta fu costretta ad abbandonare le operazioni il 22 aprile 1941. Entro il maggio del 1941, la
Luftwaffe
aveva compiuto 1.465 missioni di bombardamento, 1,144 di caccia e 132 missioni di ricognizione, a fronte di sole 44 perdite
[83]
. Le squadriglie III./
Kampfgeschwader 30
(KG 30) e III./
Lehrgeschwader 1
(KG 1) eseguirono sporadici attacchi notturni durante il mese di aprile
[84]
.
Il 1º giugno, il vice
maresciallo dell’aria
Forster Maynard
,
Air Officer Commanding
(comandante aereo) di Malta, fu sostituito dall’
Air Commodore
Hugh Lloyd
[85]
. Quando arrivo sull'isola, Lloyd trovo ben poco da poter fare. Tuttavia aveva tutte le intenzioni di prendere l'offensiva. Fuori dal suo ufficio, nella sede sotterranea delle
Lascaris War Rooms
[86]
, appese un cartello:
(
EN
)
≪Less depends on the size of the dog in the fight than on the size of the fight in the dog
[87]
.≫
(
IT
)
≪In una lotta, le dimensioni del cane hanno meno importanza rispetto all’importanza della lotta per il cane.≫
In poche ore Lloyd aveva gia fatto un giro di ispezione sugli aeroporti e sulle principali officine di
Kalafrana
. Dal punto di vista militare, lo stato dell'isola era peggiore di quanto si aspettava: il rallentamento dell'attivita aerea tedesca aveva permesso di aumentare il numero di aerei, ma la RAF aveva ancora meno di 60 macchine di tutti i tipi. Inoltre, la manutenzione era difficile: quasi nessun pezzo di ricambio era disponibile. I ricambi dovevano essere ricostruiti ricercando fra i detriti di relitti o mediante cannibalizzazione di velivoli intatti. Inoltre, anche gli impianti aeroportuali erano troppo piccoli; non c'erano attrezzature pesanti con cui lavorare; e anche i tipi piu comuni di attrezzi, come martelli e chiavi, erano impossibili da trovare. Tutto il rifornimento doveva essere fatto a mano da singoli barili. Anche i ricoveri erano inadeguati, quindi c'era ben poca protezione per le attrezzature. La maggior parte degli aerei erano stati raggruppati su piste aperte, offrendosi come golosi obiettivi. A
Kalafrana
tutti gli edifici erano vicini e al di sopra del terreno. L'unico impianto di riparazione di motori di Malta era situato proprio accanto agli unici banchi di prova. Lo stesso Lloyd disse:
≪
Nell'estate del 1941, ancora poche bombe su Kalafrana avrebbero distrutto ogni speranza che Malta potesse mai piu far operare una forza aerea
[88]
.≫
Normalmente, la protezione delle difese aeree e delle risorse navali sull'isola avrebbe avuto la priorita. Certamente portare piu rifornimenti avrebbe avuto un significato piu strategico, prima di rischiare di andare avanti all'offensiva e di conseguenza suscitare la rabbiosa reazione del nemico. Ma quel periodo era ricco di eventi. In Nordafrica, il
DAK
era in movimento e Rommel stava pressando il suo esercito verso il
Canale di Suez
e
Alessandria in Egitto
. Le forze della RAF su Malta non potevano permettersi di restare inattive. Avrebbero potuto impedire l'avanzata di Rommel, o almeno rallentarlo, colpendo le linee di rifornimento. Malta era l'unico luogo da cui gli aerei britannici di attacco avrebbero potuto lanciare i loro raid.
I bombardieri di Lloyd e una piccola flottiglia di sommergibili erano le uniche forze disponibili per mettere in pericolo le linee di approvvigionamento di Rommel fino all'autunno. Solo allora le flotte di superficie tornarono a Malta per sostenere l'offensiva
[89]
.
Ad eccezione del carbone, fu accumulata una riserva di 8-15 mesi di foraggio,
kerosene
e di forniture civili essenziali. L’
Operazione Substance
fu particolarmente efficace nel luglio 1941. i rifornimenti comprendevano ricambi e aeromobili: adesso erano disponibili circa 60 bombardieri e 120 Hurricane
[90]
. Alla fine, circa 65.000 tonnellate raggiunsero finalmente in Malta nel mese di luglio, nonostante i pesanti danni inflitti dalla
Marina italiana
e dalle forze aeree. Nessun rifornimento fu inviato in agosto, ma l'
Operazione Halberd
nel settembre 1941 porto 85.000 tonnellate di rifornimenti, spedite da nove navi mercantili scortate da una portaerei, cinque incrociatori e 17 cacciatorpediniere. Una sola nave da carico, la
Imperial Star
, fu affondata e la corazzata
HMS Nelson
fu danneggiata da un
siluro
. Questo convoglio si rivelo fondamentale per il salvataggio di Malta, poiche i suoi rifornimenti furono ritenuti essenziali quando i tedeschi tornarono a dicembre
[91]
.
A meta del 1941 furono formate nuove squadriglie, 185° e 126°, ed i difensori di Malta ricevettero i primi
Hurricane IIC
muniti di cannoni. Le portaerei fecero arrivare in volo un totale di altri 81 caccia in aprile-maggio. Entro il 12 maggio c'erano 50 Hurricane sull'isola. Il 21 maggio arrivo il 249° Squadron RAF, prendendo il posto del 261°. Il 46° Squadron arrivo a giugno, per essere rinumerato 126° Squadron
[92]
. Nel maggio 1941, 47 Hurricane furono fatti volare fino all’isola
[93]
. Da maggio a dicembre, le prime unita di
Bristol Blenheim
(
113° e 115° Squadron RAF
) cominciarono ad arrivare
[94]
, come altre unita di
Bristol Beaufighter
, i 252° e 272° Squadrons
[92]
. Malta era ora utilizzata come base per i rifornimenti dell'Egitto. Tra luglio e dicembre 1941, 717 caccia RAF passarono tramite Malta e 514 partirono per il Nordafrica. Ai primi di agosto, Malta aveva 75 caccia e 230
cannoni antiaerei
. Anche i bombardieri Bristol Blenheim si unirono ai difensori ed iniziarono le operazioni offensive
[95]
.
Oltre a prepararsi per operazioni offensive e rafforzare la RAF sull'isola, Lloyd risolse anche molte delle carenze. Migliaia di soldati maltesi e 3.000 soldati britannici furono addestrati per proteggere meglio gli aeroporti. Anche il personale tecnico, gli impiegati e gli equipaggi di volo diedero una mano quando fu richiesto. Furono costruite piste aggiuntive, le officine di riparazione furono spostate sottoterra, invece che in pontili e aeroporti. I rifugi sotterranei furono creati anche nella convinzione che la
Luftwaffe
sarebbe presto tornata
[96]
. Il 26 luglio, un attacco notturno fu condotto da veloci
barchini esplosivi
italiani dell'unita d'elite
Decima Flottiglia MAS
[97]
. La forza d'attacco fu scoperta anticipatamente da un impianto
radar
britannico e l'artiglieria costiera a
Fort Saint Elmo
apri il fuoco sugli italiani. Nell'attacco, 15 uomini furono uccisi e 18 catturati, e la maggior parte delle imbarcazioni furono perse. Un
barchino M.T.M.
colpi il ponticello di Saint Elmo, che crollo. Il ponte non fu mai restaurato: solo nel
2012
ne fu costruito uno nuovo.
Gli Alleati furono in grado di lanciare operazioni offensive da Malta e circa il 60% dei trasporti dell’Asse fu affondato nella seconda meta del 1941. Il
DAK
ed i suoi alleati avrebbero avuto bisogno di 50.000
long tons
(45.000 tonnellate) di rifornimenti al mese ma non avevano ricevuto molto, e di conseguenza non riuscirono a resistere ad una forte contro-offensiva da parte delle forze britanniche (
Operazione Crusader
)
[1]
. A luglio 62,276 tonnellate di rifornimenti furono sbarcate dall'Asse, meta di questa cifra a giugno
[98]
. Nel settembre 1941, l’
830° Naval Air Squadron
affondo o danneggio le navi
Andrea Gritti
(6.338 tonnellate) e
Pietro Barbaro
(6.330 tonnellate). Le intercettazioni di
Ultra
scoprirono che furono perse 3.500 tonnellate di bombe aeree, 4.000 tonnellate di munizioni, 5.000 tonnellate di cibo, un'intera officina per carri armati, 25 motori per Bf 109 e 25 recipienti di refrigerante di
glicolo
per i loro motori
[99]
. Nel mese successivo ci furono altri successi, anche se le perdite britanniche provocate dal fuoco antiaereo delle navi italiane erano spesso pesanti
[100]
.
Una delle ragioni per cui gli inglesi subirono pesanti perdite fu la difficolta di bombardare accuratamente. Lloyd chiese ai suoi bombardieri di attaccare all'altezza dell'albero delle navi avversarie, aumentando la precisione, ma rendendoli un piu facile bersaglio per le difese antiaeree italiane. Le perdite superarono il 12% durante questo periodo
[101]
. Le squadriglie
38° Squadron
,
40° Squadron
e
104° Squadron
, dotate di bombardieri Wellington, colpirono i convogli dell'Asse a Tripoli
[102]
. Di concerto con i sottomarini della Royal Navy, la RAF e la FAA affondarono 108 navi dell'Asse (300.000
Gross Register Tons
) tra giugno e settembre
[95]
. Nel mese di settembre, un terzo delle 96.000 tonnellate di materiale spedito fu perso per causa dei sottomarini britannici e degli attacchi aerei
[103]
.
Parte della ragione di questo risultato favorevole nel novembre 1941 fu l'arrivo della
Forza K
della Royal Navy, che durante la
battaglia del Convoglio di Duisburg
affondo tutte le navi, il che praticamente blocco i porti libici
[104]
. Subito dopo, la Forza K fu rafforzata dall'arrivo in Malta il 27 novembre della
Forza B
con gli incrociatori leggeri
HMS
Ajax
e
Neptune
ed i cacciatorpediniere di classe K
HMS Kimberley
e
Kingston
il 27 novembre
[105]
. Le operazioni congiunte con la RAF erano cosi efficaci che nel novembre 1941 le perdite di carburante dell'Asse ammontavano a 49.365 tonnellate su 79.208
[106]
. Tra gli autori dell'affondamento della spedizione dell'Asse c’erano il
828° Naval Air Squadron
, il
830° Naval Air Squadron
, la 10ª Flottiglia navale britannica ed il
69° Squadron
che pedino i convogli con i suoi velivoli
Maryland
[107]
. I voli speciali dei Wellingtons della RAF dotati di radar aria-superficie (ASV) furono importanti per le operazioni della Forza K e le informazioni dal centro di intelligence Ultra informarono Malta sui movimenti dei convogli dell'Asse. Il Comando RAF di Malta avrebbe poi inviato gli ASV-Wellington per rastrellare il mare e dirigere le forze navali britanniche sul convoglio
[108]
.
Il 13 novembre la portaerei
HMS Ark Royal
- tornata a
Gibilterra
dopo il trasporto di aerei a Malta - fu affondata da un
U-Boat
tedesco
[109]
. Dodici giorni dopo, la corazzata
HMS Barham
fu affondata da un altro U-Boat, seguito il 15 dicembre dall’incrociatore leggero
HMS Galatea
. Il 19 dicembre le navi provenienti da entrambe le forze si trovarono in un campo minato mentre inseguivano un convoglio italiano. I danni causati dalle mine affondarono l'incrociatore
HMS Neptune
e danneggiarono l'incrociatore
HMS Aurora
. Anche il cacciatorpediniere
HMS Kandahar
salto su una mina durante il tentativo di assistere il
Neptune
[110]
. Il
Kandahar
fu affondato il giorno dopo, perche irrecuperabile, dal cacciatorpediniere
HMS Jaguar
. In seguito a questo disastro ed a causa di una ripresa del bombardamento aereo dell'Asse di Malta, nel gennaio 1942 le unita di superficie furono ritirate dal Mediterraneo centrale
[111]
.
Mentre i bombardamenti italiani continuavano a dimostrare successi nei confronti degli inglesi, la
Luftwaffe
torno in forze nel dicembre 1941 per rinnovare i bombardamenti intensivi
[112]
. La
Kriegsmarine
invio quasi la meta di tutti gli U-Boat tedeschi che operavano nell’
Oceano Atlantico
in Mediterraneo per sostenere lo sforzo contro Malta; entro il 15 dicembre, la meta di questi battelli erano gia nel Mediterraneo, o in viaggio, dovendo sfidare la RAF e la marina inglese con sede a Gibilterra
[113]
. Fino al ritorno della
Luftwaffe
su Malta, le difese della RAF avevano sostenuto di aver abbattuto 199 velivoli da giugno 1940 - dicembre 1941, mentre le perdite erano state almeno 90 Hurricane, tre Fairey Fulmar e un Gladiator in combattimento aereo, piu dieci Hurricane ed un Gladiator distrutti in incidenti e molti altri distrutti a terra. Otto Maryland, altri due aerei, tre Beaufighters, un caccia Blenheim e molti bombardieri erano stati persi
[114]
. Il
185° Squadron
dichiarava 18 aerei distrutti, sette vittorie probabili e 21 danneggiati a fronte di 11 uccisi o dispersi. Tra queste perdite vi era il capo squadrone
Peter “Boy” Mould
[115]
. Le perdite effettive dell’Asse furono pari a 135 bombardieri (80 tedeschi) e 56 caccia piu un certo numero di altri aerei
[114]
.
Nel giugno 1941, Geisler era stato spostato in Libia per sostenere la
DAK
nella
Campagna del Nordafrica
. Nel Mediterraneo e su Malta, gli Alleati si ripresero ed iniziarono operazioni offensive contro i trasporti dell’Asse che portavano rifornimenti in
Libia
. Le crescenti perdite nel trasporto dei rifornimenti influenzarono la capacita di Geisler di sostenere
Erwin Rommel
e le sue forze, il che causo tensioni tra la
Wehrmacht
e la
Luftwaffe
. Geisler sarebbe dovuto ritornare in Sicilia con le sue forze aeree rimanenti per risolvere il problema, tuttavia i tedeschi fecero marcia indietro, nonostante le proteste italiane.
Il 6 ottobre Geisler estese le sue responsabilita nel settore aereo per coprire la via marittima
Tripoli
-
Napoli
per cercare di limitare le perdite
[116]
. Il 2 ottobre,
Hermann Goring
, comandante in capo della Luftwaffe incontro il suo omologo
Francesco Pricolo
, della
Regia Aeronautica
, per discutere i rinforzi.
Hans Jeschonnek
, capo dello staff di Goring, suggeri l'invio in Sicilia della
Luftflotte 2
ed il suo comandante
Albert Kesselring
, dal fronte orientale. Goring concordo, e fu disposto a inviare il
16° Gruppen
in Sicilia, prevedendo un collasso sovietico ad est, ed il
Fliegerkorps II
(
Bruno Loerzer
) arrivo nel gennaio del 1942, con Kesselring come
Oberbefehlshaber Sud
(
OB Sud
, Comandante in Capo del Sud) da 1º dicembre 1941
[117]
.
Dei
Messerschmitt Bf 110s
e dei caccia notturni
Ju 88
dal
Zerstorergeschwader 26
(
ZG 26
, o 26ª Squadriglia Distruttori) e
Nachtjagdgeschwader 1
(
NJG 1
o 1ª Squadriglia caccia notturna), furono fatti volare in Sicilia per sostenere il
Fliegerkorps II
. Essi eliminarono rapidamente la forza d’attacco di Malta, che era al di la del raggio d’azione dei suoi caccia di scorta, mentre era sul Mediterraneo. Nei primi due mesi, circa 20 bombardieri e aerei da ricognizione della RAF furono abbattuti
[114]
. Il successo contro le spedizioni dell’Asse era presto evaporato. L'unico trionfo notevole fu l'affondamento della nave mercantile
Victoria
da 13.089 tonnellate, uno dei mercantili piu veloci, da parte di un
Fairey Albacore
dell’
826° Squadron
, pilotato dal tenente Baxter Ellis, il 23 gennaio
[118]
.
Sull'isola, anche il braccio difensivo della RAF fu messo ben presto sotto pressione. Kesselring comincio il 1942 con un raid il giorno di Capodanno, che fu il 1.175° della guerra
[119]
. Nel mese di gennaio la RAF perse 50 Hurricane a terra ed altri 8 abbattuti in combattimento. Dei 340 caccia che erano passati o soggiornato sull'isola dall'inizio della guerra, ne rimanevano soltanto 28
[120]
. L'Asse condusse 263 incursioni in quel mese, rispetto alle 169 di dicembre 1941
[121]
. Il Fliegerkorps II stava riprendendosi dalle sue perdite in Unione Sovietica, e pote contribuire con soli 118 aerei nel mese di gennaio, ma che crebbero a 390 a marzo, raggiungendo un picco di forza di 425 velivoli
[122]
.
Un terzo di tutti i raid erano diretti contro gli aeroporti. A
Ta' Qali
furono sganciate 841 tonnellate di bombe; poiche i tedeschi credevano che i britannici operassero da un
hangar
sotterraneo, usarono bombe razzo
PC 18000RS Panther
. La loro tattica consueta comportava una “spazzata” da parte dei caccia tedeschi prima del passaggio dei bombardieri, per ripulire i cieli. Questo funziono, e la superiorita aerea fu mantenuta. Solo lievi perdite furono subite dai bombardieri. Una perdita significativa fu quella del
Geschwaderkommodore
del
KG 77
,
Arved Cruger
. Circa il 94% degli attacchi furono fatti alla luce del giorno e gli italiani sostennero la Luftwaffe effettuando 2.455 sortite in febbraio e marzo
[123]
.
Dobbie ed i comandanti navali ed aerei britannici chiesero di inviare a Malta aerei moderni, in particolare lo
Spitfire
. L'
AOC
(Ammiraglio in Capo) del Medio Oriente,
Arthur Tedder
, invio il
Group Captain
Basil Embry
a Malta per valutare la situazione. I piloti dissero ad Embry che gli Hurricane erano inutili e che lo Spitfire era la loro unica speranza. Essi sostennero che i tedeschi facevano volare appositamente i loro Bf 109Fs di fronte agli Hurricane per mostrare la superiorita delle prestazioni dei loro caccia. Gli
Squadron Leader
sostennero che l'inferiorita dei loro velivoli stava influenzando negativamente il morale degli equipaggi:
(
EN
)
≪
Either, sir, we get the Spitfires here within days, not weeks, or we’re done. That’s it.
[124]
.≫
(
IT
)
≪
Signore, o ci arrivano degli Spitfire entro pochi giorni, non settimane, o siamo fregati. Tutto qui.
≫
A fronte di queste fondatissime insistenze Embry accetto e raccomando che fossero inviati degli Spitfire; gli aerei di questo tipo cominciarono ad arrivare nel marzo 1942
[125]
.
Il 29-30 aprile 1942, un piano per l'invasione dell'isola, predisposto dal
Comando Supremo italiano
, fu approvato da Adolf Hitler e Benito Mussolini durante una riunione a
Berchtesgaden
. Si prevedeva un assalto aereo con una divisione aerotrasportata tedesca ed una italiana, sotto il comando del generale tedesco della Luftwaffe
Kurt Student
. Questo sarebbe stato seguito da uno sbarco navale di fanteria di marina, seguito da due o tre divisioni di fanteria, protette dalla Regia Marina.
Gli italiani, in accordo con Kesselring, fecero dell'invasione di Malta la priorita nella regione. Tuttavia, due fattori principali convinsero Hitler a non dare via libera all'
operazione C3
(
Herkules
per i tedeschi):
- il primo derivava da
Erwin Rommel
. A causa della martellante azione di Kesselring sull'isola, le linee di rifornimento verso il Nordafrica erano state garantite. Egli era cosi in grado di ottenere ancora una volta la supremazia in quel teatro di operazioni. Anche se Rommel riteneva che Malta dovesse essere invasa, insiste che la priorita era la conquista dell'Egitto e del canale di Suez, non di Malta.
- il secondo proveniva dallo stesso Hitler: dopo la sanguinosa
battaglia di Creta
nel maggio-giugno del 1941, Hitler era molto titubante sull'utilizzo di paracadutisti per invadere l'isola, dato che la campagna di Creta era costata a quest’arma pesanti perdite, per cui inizio a ritardare nel prendere una decisione.
Kesselring si lamentava, quindi Hitler propose un compromesso: suggeri che se il confine con l'Egitto fosse stato raggiunto ancora una volta nei prossimi mesi (i combattimenti al momento si stavano svolgendo in Libia), l'Asse avrebbe potuto invadere Malta in luglio o agosto 1942, quando la luna piena avrebbe fornito le condizioni ideali per uno sbarco. Anche se frustrato, Kesselring fu sollevato dal fatto che apparentemente l'operazione era stata solo rinviata, piuttosto che archiviata
[126]
.
Prima che gli Spitfire arrivassero, erano stati fatti altri tentativi per ridurre le perdite. Nel mese di febbraio 1942, il capo
Squadron
Stan Turner
venne a prendere in consegna il
249° Squadron
. Lloyd aveva chiesto di inviare un leader di grande esperienza di combattimento, e quella di Turner, che aveva volato sull’Europa con
Douglas Bader
, significava che era in grado di guidare l'unita
[127]
. Egli inizio con l'adozione di una formazione distanziata “
a quattro dita
” (una tattica di combattimento aereo studiata e perfezionata nel corso della
Battaglia d'Inghilterra
), nel tentativo di ridurre le perdite della RAF introducendo tattiche piu flessibili per compensare l'inferiorita tecnica. I superati Hurricane dovevano ancora continuare a lottare contro il piu recente Bf 109Fs del
Jagdgeschwader 53
(
JG 53
) e l'italiano
Macchi C.202s
; anche il bombardiere
Junkers Ju 88
si era dimostrato un avversario difficile
[128]
.
Il 7 marzo 1942, un contingente di 16
Supermarine Spitfire Mk Vs
volo a Malta decollando dalla portaerei
HMS Eagle
nell'ambito dell'
Operazione Spotter
[129]
. Un’ulteriore missione della Eagle permise di consegnare altri nove Spitfire
[130]
. Le missioni
Club Run
(consegna di aeromobili a Malta tramite portaerei) divennero piu frequenti per tutto il 1942.
Lo stesso argomento in dettaglio:
Club Run
.
Poi, la
USS Wasp
e la Eagle consegnarono ulteriori 47 aerei (
Operazione Calendar
) il 13 aprile 1942: tutti tranne uno raggiunsero l'isola
[131]
. Gli Spitfire erano un terribile avversario per gli aerei dell'Asse, ma molti di quelli consegnati in marzo e aprile furono distrutti a terra e in aria, dove erano in inferiorita numerica; per cinque giorni nel mese di aprile ci fu un solo Spitfire a disposizione per difendere l'isola, per due giorni non ce ne fu nemmeno uno
[132]
. I tedeschi avevano scoperto la loro consegna ed avevano fatto forti pressioni sui loro comandanti per ottenere pesanti attacchi. Il 21 aprile 1942, soltanto 27 Spitfire erano ancora in stato di efficienza, e prima di sera erano scesi a 17
[133]
.
I travolgenti bombardamenti dell'Asse avevano anche sostanzialmente eroso le capacita offensive navali ed aeree di Malta
[134]
. Nel marzo-aprile 1942, era chiaro che la Luftwaffe aveva raggiunto la superiorita aerea
[135]
. Anche la Regia Aeronautica aveva effettuato con determinazione attacchi su Malta. Spesso, da tre a cinque bombardieri italiani volavano a quota molto bassa sui loro obiettivi e rilasciavano le loro bombe con precisione, a prescindere dagli attacchi della RAF e dal fuoco da terra
[136]
.
Insieme al vantaggio in aria, i tedeschi scoprirono presto che i sottomarini britannici operavano dall’isola
Manoel
, non da Porto Grande, e sfruttarono la loro superiorita aerea per eliminare quella minaccia. La base fu attaccata, i battelli dovettero trascorrere la maggior parte del loro tempo sommersi e le residenze circostanti, dove gli equipaggi avevano goduto di brevi periodi di riposo, furono abbandonate
[137]
. La posa di mine da parte di aerei dell’Asse causo anche un aumento costante di perdite di sottomarini
[138]
. Alla fine del mese di marzo 1942, 19 sottomarini erano andati perduti
[139]
. L'efficacia degli attacchi aerei contro i mezzi navali alleati era evidente nei registri navali italiani. Nel mese di aprile, ben 150,389 tonnellate di rifornimenti inviati in Nord Africa dall’Italia raggiunsero la loro destinazione, su un totale di 150.578. La strategia di Hitler di neutralizzare Malta con un assedio sembrava funzionare
[140]
. Kesselring riferi al Comando Supremo tedesco che "
Non c'e piu niente da bombardare.
"
[138]
[141]
. La determinazione dello sforzo dell'Asse contro Malta e indicata dalle sortite effettuate: tra il 20 marzo e 28 aprile 1942, i tedeschi ne effettuarono 11.819 contro l'isola e sganciarono 6.557 tonnellate di bombe (di cui 3.150 tonnellate su La Valletta). I tedeschi persero 173 velivoli in quelle operazioni
[142]
.
Gli Alleati si diedero da fare per aumentare il numero di Spitfire sull'isola. Il 9 maggio, Wasp ed Eagle consegnarono altri 64 Spitfire (
Operazione Bowery
)
[143]
[144]
. Malta ora aveva cinque squadroni completi di Spitfire, gli Squadron N° 126, 185, 249, 601 e 603
[145]
. L'impatto bellico dello Spitfire era evidente: il 9 maggio, gli italiani annunciarono 37 perdite dell’Asse; il 10 maggio, l'Asse perse 65 aerei, distrutti o danneggiati in grandi battaglie aeree su tutta l'isola. Gli Hurricane furono in grado di concentrarsi sui bombardieri ed i bombardieri in picchiata dell'Asse ad altezze inferiori, mentre gli Spitfire, con il loro tasso di salita superiore, impegnavano gli aerei nemici a quote piu alte
[146]
. Dal 18 maggio al 9 giugno, la Eagle fece tre missioni che portarono a Malta altri 76 Spitfire. Con una tale forza stabilmente sull’isola, la RAF ebbe la potenza di fuoco necessaria per affrontare eventuali attacchi dell'Asse
[147]
.
Entro la primavera del 1942, le forze aeree dell'Asse schierate contro l'isola erano alla loro massima intensita. I principali avversari per i difensori furono i 137 Bf 109Fs del JG 53 e II./JG 3
Udet
e gli 80 Macchi C.202s del 4º e 51º Stormo. Gli stormi di bombardieri includevano 199 Junkers Ju 88s dei
II./ Lehrgeschwader 1
[148]
,
II
e
III./ Kampfgeschwader 77
[149]
,
I. / Kampfgeschwader 54
[150]
, e 32-40 Ju 87s
[151]
[152]
. Tuttavia, durante il mese di maggio miglioramenti numerici e nuove tecniche di difesa della RAF strapparono la superiorita aerea alla Luftwaffe. Entro la fine di maggio 1942, le forze di Kesselring erano ridotte a soli 13 aerei da ricognizione utilizzabili, sei Me 110s Bf, 30 Me 109 S Bf e 34 bombardieri (principalmente Ju 88s): un totale di 83 rispetto alle diverse centinaia di aerei di soli due mesi prima
[153]
.
Dopo le battaglie di maggio e giugno, gli attacchi aerei erano stati molto ridotti in agosto e settembre
[154]
. Anche se la superiorita aerea era stata nuovamente conquistata dalla RAF, la pressione tedesca aveva permesso ai convogli dell'Asse di rifornire l’Armata Corazzata Africana. Alle forze dell'Asse, Malta appariva finalmente neutralizzata come minaccia ai suoi convogli. Rommel avrebbe ora potuto guardare avanti per organizzare operazioni offensive in Nordafrica con il sostegno della
Luftwaffe
. Con la battaglia di
Gazala
avrebbe vinto una vittoria importante, mentre nella battaglia di
Bir Hakeim
ebbe meno successo. Anche cosi, sarebbe presto tornato in Egitto, per combattere ad
El Alamein
.
Nonostante la riduzione della pressione dal cielo diretta sulla stessa Malta, pero, la situazione sull'isola era seria. Tutte le merci essenziali erano in esaurimento, in particolare cibo e acqua, poiche il bombardamento aveva distrutto pompe e tubazioni di distribuzione. Anche l’abbigliamento era difficile da trovare. Tutto il bestiame era stato macellato, e la mancanza di pelle implicava che le persone furono costrette ad utilizzare tende e pneumatici usati per sostituire abbigliamento e suole delle calzature. Anche se la popolazione civile era resistente, la minaccia della fame era molto reale
[155]
. La pessima alimentazione ed insufficienti servizi igienico-sanitari portarono alla diffusione di malattie. Le razioni dei soldati furono ridotte da quattro a duemila calorie al giorno, e gli inglesi si tennero pronti a rifornire l'isola organizzando due convogli
[156]
.
Nel mese di giugno, la Royal Navy intraprese l'
Operazione Harpoon
e l'
Operazione Vigorous
. Due convogli partirono per Malta, il primo da Gibilterra, il secondo da
Haifa
e
Port Said
. La mossa fu pensata per dividere le forze navali dell'Asse che avessero voluto tentare di intervenire
[157]
. Lloyd (l'Ammiraglio in capo - COA), volle dare al
601° Squadron
il compito di scorta aerea del convoglio. Sebbene fosse in grado di permettersi questa deviazione, avrebbe potuto mantenere attiva sul convoglio una pattuglia di soli quattro Spitfire. Se i velivoli dell’Asse avessero attaccato mentre gli aerei inglesi si stavano ritirando, questi avrebbero dovuto rimanere sul posto e combattere. L'unica alternativa all'atterraggio a Malta se i piloti fossero rimasti a corto di carburante era lanciarsi con il paracadute: i piloti avrebbero dovuto sperare di essere raccolti da qualche nave
[158]
. Il convoglio orientale fu costretto a tornare indietro dopo una serie di scontri navali ed aerei, nonostante le navi britanniche avessero ancora il 20 per cento del loro munizionamento: si era ritenuto insufficiente per riuscire a farli arrivare fino a Malta. Le perdite del convoglio furono pesanti: tra le perdite britanniche c’era l'incrociatore
HMS Hermione
, e furono affondati anche tre cacciatorpediniere ed 11 navi mercantili. Malta mando dei
Bristol Beaufort
ad ingaggiare la flotta italiana e gli U-Boat tedeschi che attaccavano il convoglio. Silurarono ed affondarono l'
incrociatore pesante Trento
e danneggiarono la corazzata
Littorio
. Due navi da carico del convoglio occidentale raggiunsero Malta ed effettuarono i rifornimenti, il che le rese le uniche navi su un totale di 17 a consegnare i loro carichi, 25.000 tonnellate di rifornimenti. Ulteriori 16 piloti di base a Malta furono persi nelle operazioni
[159]
.
Nel mese di agosto, il convoglio noto come
Operazione Pedestal
porto un sollievo di vitale importanza all'isola assediata, ma ad un costo pesante: fu attaccato sia dal mare che dal cielo. Circa 146 Ju 88, 72 Bf 109, 16 Ju 87, 232 caccia e 139 bombardieri italiani (di cui un numero elevato di esemplari dell’aerosilurante Savoia-Marchetti S.79, altamente efficace) presero parte all'azione contro il convoglio
[160]
. Delle 14 navi mercantili inviate, nove furono affondate. Inoltre, la portaerei
HMS Eagle
, un incrociatore e tre cacciatorpediniere furono affondati da un attacco congiunto della
Marina Italiana
, la
Kriegsmarine
e la
Luftwaffe
. Tuttavia, anche se l'operazione fu costosa in termini di vite e navi, fu fondamentale per portare i materiali bellici ed I rifornimenti tanto necessari
[161]
. I cacciatorpediniere inglesi salvarono 950 membri dell’equipaggio della
Eagle
[162]
. La
Regia Aeronautica
aveva svolto un ruolo centrale contro il convoglio. Infatti, secondo Sadkovich ed altri, pretendere che l'offensiva aerea contro Malta fosse stato un affare puramente tedesco e fuorviante:
≪
Dal 1940 al 1943 gli italiani effettuarono 35.724 sortite contro l'isola ed i tedeschi 37.432 - ma 31.391 delle missioni della Luftwaffe sono state effettuate nel 1942. Gli italiani devono quindi avere una parte del merito per la distruzione di 575 caccia inglesi a Malta, e l'affondamento di 23 dei 82 mercantili inviati verso l'isola. Ma la RAF preferi accreditare le sue perdite ai tedeschi, anche se gli italiani eseguirono piu missioni di caccia sopra l'isola, avevano quasi piu caccia sulla Sicilia (184) che i tedeschi in tutto il Mediterraneo (252) nel novembre del 1942, e sembrano essere stati piloti migliori, perdendo un aereo ogni 63 sortite, a fronte di un tasso di perdita tedesca di uno ogni 42 sortite.
≫
Le flotte di superficie non furono l'unica fonte di rifornimento per Malta. Anche i sottomarini britannici fecero un notevole sforzo: il sottomarino
HMS Clyde
fu trasformato in nave di approvvigionamento subacquea. Non poteva andare in profondita o immergersi velocemente come i battelli di classe T ed U, ma riusci a fare nove missioni di rifornimento a Malta, che era piu di ogni altra imbarcazione di questo tipo. La capacita del sottomarino di trasportare grandi carichi gli permise di essere di grande valore nella campagna contro l'assedio
[164]
.
Nel mese di luglio, Hugh Lloyd fu sollevato dal comando della RAF a Malta. Si era ritenuto che fosse necessario un uomo con esperienza di operazioni di difesa effettuate dai caccia. Per qualche ragione, il Comando dell’Aria non aveva scelto di fare cio gia da prima, quando il bombardamento cesso nel 1941, e le forze della RAF su Malta diventarono principalmente dotate di caccia, mentre lo scopo principale era cambiato in quello di difesa aerea. Il Vice Maresciallo dell'Aria
Keith Park
sostitui Lloyd nel ruolo di
AOC
(Comandante in Capo). Park arrivo il 14 luglio 1942 con un
idrovolante
, ammarando nel bel mezzo di un raid, nonostante il fatto che Lloyd avesse espressamente richiesto che girasse intorno al porto fino a quando non fosse stato dichiarato il cessato allarme. Lloyd convoco Park e lo redargui per aver corso un rischio inutile
[165]
.
Park aveva gia affrontato Kesselring prima, durante la
Battaglia d'Inghilterra
. Durante quegli scontri, Park aveva auspicato l'invio di pochi caccia alla volta per incontrare il nemico in battaglia. C'erano tre ragioni fondamentali che giustificavano questo approccio:
- se non si fosse inviata ad impegnarsi l'intera forza tutta in una volta, in aria ci sarebbero sempre stati caccia pronti a coprire quelli a terra;
- piccoli gruppi di aerei erano piu veloci da posizionare e piu facili da far spostare;
- la conservazione della forza di caccia era critica: meno caccia erano in aria (Park sosteneva che dovessero essere 16 al massimo), piu piccolo sarebbe stato il bersaglio che avrebbero offerto ad un nemico numericamente superiore.
Arrivato a Malta, Park inverti queste tattiche a causa delle diverse circostanze: avendo abbondanza di Spitfire per operare, cerco di intercettare il nemico e romperne le formazioni prima che i bombardieri raggiungessero l'isola. Fino ad allora, gli Spitfire avevano combattuto in difesa: si arrampicavano e si dirigevano a sud per guadagnare altezza, poi si voltavano per affrontare i nemici sull'isola. Ora, con un miglior radar e piu rapidi tempi di decollo (da due a tre minuti) e il miglioramento del soccorso aereo in mare, era diventata possibile un’azione piu offensiva. Utilizzando tre squadroni, Park chiese al primo di ingaggiare i caccia di scorta, per “
sbatterli fuori
” dal settore in controluce (rendendoli molto piu visibili). Il secondo avrebbe dovuto colpire la scorta ravvicinata, o gli assalitori stessi, se questi fossero stati senza scorta. Il terzo avrebbe dovuto attaccare direttamente i bombardieri
[166]
.
L'impatto dei metodi di Park fu immediato: il suo
Forward Interception Plan
(Piano d'Intercettazione Anticipata), rilasciato ufficialmente il 25 luglio 1942, costrinse l'Asse ad abbandonare le incursioni diurne dopo soli sei giorni e, a causa delle perdite subite, gli obsoleti Ju 87 furono completamente ritirati dalle operazioni sopra Malta. Kesselring rispose con l'invio di ondate di caccia ad altitudini ancora piu elevate, anche per guadagnare vantaggio tattico, ma Park controbatte ordinando ai suoi caccia di non salire a quote superiori a 6.100 piedi (1.900 m). Anche se con questo rinunciava ad un considerevole vantaggio dovuto all'altezza, costrinse i Bf 109 a scendere a quote piu idonee allo Spitfire che al caccia tedesco. Questi metodi avrebbero avuto grande effetto nel mese di ottobre, quando Kesselring ritorno all’attacco
[167]
.
Anche se le azioni difensive della RAF e della Royal Navy dominavano la maggior parte delle operazioni, gli attacchi offensivi erano ancora in corso
[168]
. Anche il 1942 fu particolarmente impressionante per le operazioni offensive: due terzi della flotta mercantile italiana era stato affondato; il 25 per cento da sottomarini britannici, il 37 per cento da aerei alleati. Alle forze dell'Asse in Nordafrica erano stati negati circa la meta dei loro rifornimenti e 2/3 del loro carburante
[169]
.
I sommergibili della 10ª Flottiglia di Simpson erano costantemente di pattuglia, fatta eccezione per il periodo maggio-luglio 1942, quando Kesselring fece un notevole attacco contro le loro basi. Il loro successo non fu facile da raggiungere, dato che la maggior parte di loro appartenevano alla lenta Classe U. Supportati da battelli di Classe S e T posarono delle mine.
Alcuni comandanti di sommergibili britannici divennero assi nel corso delle operazioni con base a Malta. I comandanti Ian McGeoch (al comando dello
HMS Splendid
)
[170]
, Hugh "Rufus" Mackenzie e David Wanklyn
[171]
ebbero particolare successo. Il Tenente Comandante
Lennox Napier
affondo la petroliera tedesca
Wilhelmsburg
(7.020 tonnellate), che era una delle poche navi cisterna tedesche che esportavano petrolio dalla
Romania
. La perdita della nave porto Hitler a lamentarsi direttamente con l'Ammiraglio
Karl Donitz
, confrontando sfavorevolmente la Kriegsmarine con la Royal Navy. Donitz sostenne che non aveva le risorse per proteggere il convoglio, anche se la scorta della nave superava quella che, a quel punto nella guerra, gli Alleati avrebbero potuto permettersi di dare ad un grande convoglio nell'Atlantico. Fu una fortuna per Donitz che Hitler non sondo piu approfonditamente la gestione della difesa della nave
[172]
.
Il sommergibile dimostro di essere una delle armi piu potenti nell'arsenale britannico, combattendo contro i convogli dell'Asse. Simpson, e George Phillips che lo sostitui il 23 gennaio 1943, ebbero molto successo. La stima del tonnellaggio affondato dai soli sottomarini britannici della Classe U era di 650.000 tonnellate, con altre 400.000 tonnellate danneggiate. In quel periodo, la base dell'isola, nota come
HMS Talbot
, forni 1.790 siluri. Il numero di siluri lanciati dalla 10ª Flottiglia era 1.289, con un tasso di successo del 30%
[173]
. Dopo la fine della guerra, il Capo di Stato Maggiore dell'
Afrikakorps
affermo:
≪
Avremmo potuto prendere Alessandria e raggiungere il canale di Suez, se non fosse stato per i vostri sommergibili
[174]
.≫
Il
Wing Commander
Patrick Gibbs
con il suo
39° Squadron
volava con i suoi
Beaufort
contro i convogli ed aumento la pressione su Rommel, attaccando le sue linee di rifornimento nel mese di settembre. La posizione di Rommel era ormai critica: l'esercito in Nordafrica era a corto di rifornimenti, mentre gli inglesi rinforzavano le loro linee in Egitto prima della
seconda battaglia di El Alamein
: allora il generale si lamento con l'OKW che era gravemente a corto di munizioni e carburante per l'azione offensiva. L'Asse organizzo quindi un convoglio per alleviare le sue difficolta, ma il servizio segreto britannico
Ultra
intercetto le comunicazioni dell’Asse ed i ricognitori Wellingtons del
69° Squadron
confermarono che l'operazione dell’Asse era reale. I Beauforts di Gibbs affondarono due navi ed uno dei sottomarini di Simpson ne affondo una terza. Rommel sperava ancora che un'altra nave cisterna, la
San Andreas
, sarebbe riuscita a rifornire le 3.198 tonnellate di combustibile che gli erano necessarie per la
Battaglia di Alam Halfa
. Rommel non aspetto che la nave attraccasse, e lancio l'offensiva prima del suo arrivo. Invece la nave fu affondata da un attacco aereo condotto da Gibbs
[175]
. Delle nove navi inviate, cinque furono affondate dalle forze di Malta. I Beaufort stavano avendo un impatto devastante sui rifornimenti di carburante dell’Asse, che allora aveva quasi esaurito le scorte. Il 1º settembre Rommel fu costretto a ritirarsi. Kesselring gli consegno il carburante destinato alla Luftwaffe, ma questo ebbe il solo effetto di togliere alle unita aeree tedesche i mezzi per proteggere le forze di terra, aumentando cosi l'efficacia della superiorita aerea britannico sulla linea del fronte
[176]
[177]
.
Nel mese di agosto, le forze d’attacco di Malta avevano contribuito a rendere difficile all'Asse il compito di forzare l’avanzata in Egitto. In quel mese, 1/3 dei rifornimenti ed il 41% del carburante furono persi
[178]
. Nel settembre 1942 Rommel ricevette solo il 24% delle 50.000 tonnellate di rifornimenti mensili necessari per continuare le operazioni offensive. Nel mese di settembre, gli alleati affondarono 33.939 tonnellate di naviglio. Molti di questi rifornimenti dovevano essere portati via Tripoli, molti chilometri dietro il fronte. La mancanza di cibo e acqua causo un tasso di malattie del 10% fra i soldati dell’Asse
[179]
. L'offensiva aerea e subacquea britannica riusci a fare in modo che nessun rifornimento di combustibile raggiungesse il Nordafrica nella prima settimana di ottobre 1942. Due navi che trasportavano carburante furono affondate, ed un'altra perse il suo carico, nonostante l'equipaggio fosse riuscito a salvare la nave. Mentre l'offensiva britannica ad El Alamein inizio il 23 ottobre 1942, l'intelligence di Ultra stava facendosi un chiaro quadro della situazione disperata del carburante dell’Asse.
Il 25 ottobre, tre navi cisterna e una nave da carico che trasportava carburante e munizioni furono inviate con una forte scorta navale ed aerea, ed erano probabilmente le ultime navi in grado di raggiungere Rommel mentre era ad El Alamein. L'intelligence di Ultra intercetto la rotta pianificata per i convogli ed allerto le unita aeree di Malta. Le tre navi che trasportavano carburante furono affondate entro il 28 ottobre. Questo successo costo agli inglesi un Beaufighter, due Beaufort, tre (su sei) Blenheim ed un Wellington, ma Rommel perse il 44% dei suoi rifornimenti ad ottobre, un’enormita rispetto al 20% perso nel mese di settembre
[180]
.
Nell’agosto 1942, per difendere Malta erano disponibili 163 Spitfire e 120 erano riparabili
[181]
. L’11 e il 17 agosto e il 24 ottobre 1942, nell'ambito delle rispettive missioni,
Operazione Bellows
,
Operazione Baritone
ed
Operazione Train
, la
HMS Furious
porto altri 85 Spitfire a Malta
[182]
. Spesso fu chiesto agli Spitfire di effettuare un volo di cinque ore e mezzo, grazie a serbatoi ausiliari di trasferimento da 170
galloni
(650 litri). I serbatoi di trasferimento, combinati con un serbatoio da 29 galloni (110 litri) nella fusoliera posteriore, portavano la capacita del serbatoio ad un totale di 284 galloni (1.075 litri)
[182]
.
Malgrado il fatto che i convogli alleati riuscissero a raggiungere Malta, quel mese fu terribile come qualsiasi altro, combinando bombardamenti e scarsita di cibo. In risposta alla minaccia che Malta era ormai in grado di porre alle linee di rifornimento dell'Asse, la
Luftwaffe
rinnovo i suoi attacchi contro l'isola nel mese di ottobre 1942. Accorgendosi che la battaglia piu critica in Nordafrica si stava avvicinando (
seconda battaglia di El Alamein
), Kesselring organizzo il
Fliegerkorps II
in Sicilia per neutralizzare la minaccia maltese una volta per tutte
[183]
. L'11 ottobre i difensori furono dotati in massa di Spitfire Mk VB / C. In piu di 17 giorni, la
Luftwaffe
subi la perdita di 34 Ju 88 e di 12 109s Bf distrutti piu altri 18 danneggiati. Le perdite della RAF furono pari a 23 Spitfire abbattuti e 20 distrutti in atterraggio. I britannici persero 12 piloti
[184]
. Il 16 ottobre fu chiaro a Kesselring che i difensori erano troppo forti, cosi interruppe l'offensiva: la situazione in Nordafrica richiedeva il supporto aereo tedesco, quindi l'offensiva di ottobre segno l'ultimo grande sforzo da parte della
Luftwaffe
contro Malta
[185]
.
Le perdite svuotarono le forze aeree dell'Asse, che non potevano piu offrire il supporto aereo necessario in prima linea. La situazione sull'isola era ancora seria all'inizio di novembre, ma la vittoria di Park nella battaglia aerea fu presto seguita dalla notizia di un grande successo al fronte: ad El Alamein in Nordafrica i britannici avevano sfondato il fronte terrestre, ed entro il 5 novembre stavano avanzando rapidamente verso ovest. Poco dopo raggiunse Malta la notizia dell’
Operazione Torch
, lo sbarco alleato dell'8 novembre nel
Marocco francese
e nell’
Algeria francese
di
Vichy
. Circa 11 giorni dopo, la notizia del contrattacco
sovietico
durante la
Battaglia di Stalingrado
aumento ancora di piu il morale. La misura di quanto Malta beneficio dei successi in Nordafrica divenne evidente quando un convoglio (
Operazione Stoneage
) raggiunse Malta da Alessandria il 20 novembre, praticamente illeso. Questo fatto viene considerato come la fine dell'assedio di due anni a Malta. Il 6 dicembre, un altro convoglio di rifornimenti sotto il nome in codice
Operazione Portcullis
raggiunse Malta senza subire perdite. Dopo questo fatto, le navi salparono direttamente verso Malta senza piu formare convogli. La cattura di aeroporti nel Nordafrica ed il vantaggio di avere la protezione aerea per tutto il tragitto verso l'isola permisero alle navi di consegnare 35.000 tonnellate. Ai primi di dicembre arrivarono altre 55.000 tonnellate. L'ultimo raid aereo su Malta si e verifico il 20 luglio 1943: era il 3.340° allarme dal venerdi 11 giugno 1940
[11]
[186]
.
- 1
nave da battaglia
:
HMS Barham
- 2
portaerei
[7]
:
HMS Eagle
,
HMS Ark Royal
- 5
incrociatori
[7]
:
HMS Cairo
,
HMS Hermione
,
HMS Manchester
,
HMS Neptune
,
HMS Southampton
- 19
cacciatorpediniere
[7]
:
HMS Airedale
,
HMS Bedouin
,
HMS Fearless
,
HMS Foresight
,
HMS Gallant
,
HMS Gurkha
,
HMS Hasty
,
HMS Hyperion
,
HMS Jersey
,
HMS Kandahar
,
HMS Kingston
,
ORP Kujawiak
(
Marina polacca
),
HMS Lance
,
HMS Legion
,
HMS Maori
,
HMS Mohawk
,
HMAS Nestor
(
Royal Australian Navy
),
HMS Pakenham
e
HMS Southwold
[7]
.
- 38
sottomarini
[7]
:
HMS Cachalot
,
HMS Grampus
,
HMS Odin
,
HMS Olympus
,
HMS Orpheus
,
HMS Oswald
,
HMS Undaunted
,
HMS Union
, P36, P38, P48, P222,
P311
,
HMS Pandora
,
HMS Parthian
,
HMS Perseus
,
HMS Rainbow
,
HMS Regent
,
HMS Regulus
,
HMS Saracen
,
HMS Splendid
,
HMS Talisman
,
HMS Tempest
,
HMS Tetrarch
,
HMS Thunderbolt
,
HMS Tigris
,
HMS Traveller
,
HMS Triad
,
HMS Triton
,
HMS Triumph
,
HMS Trooper
,
HMS Turbulent
,
HMS Upholder
,
HMS Urge
,
HMS Usk
e
HMS Utmost
.
- Oltre a questi, vennero persi anche il sottomarino
Narwhal
della
Francia libera
e la nave
greca
Glaukos
[6]
.
Nell'isola, densamente popolata, 5.524 abitazioni private furono distrutte, 9.925 risultarono danneggiate ma riparabili e 14.225 danneggiate dalle bombe. Oltre 111 chiese, 50 ospedali, istituzioni o universita, 36 teatri, club, uffici pubblici, banche, fabbriche, mulini ed altri edifici commerciali subirono la distruzione o il danneggiamento, per un totale di 30.000 edifici in tutto
[9]
. Il
Teatro Reale
, l'
Auberge d'Auvergne
, l'
Auberge de France
ed il
Palazzo Correa
a
La Valletta
, la
Torre dell'Orologio
, l'
Auberge d'Allemagne
e l'
Auberge d'Italie
a Vittoriosa, parti delle fortificazioni di
Senglea
e la Casa del Governatore di
Forte Ricasoli
furono distrutti. Altri edifici, come l'
Auberge de Castille
, l'
'Auberge de Baviere
, la
Casa del Comun Tesoro
e parti del
Forte Manoel
subirono ingenti danni, ma furono ricostruiti dopo la guerra.
In totale, le perdite dell'Asse nel Mediterraneo sono state moderate. Le perdite umane in mare sono state pare a 17.240 persone. Quanto ai trasporti, l'Asse ha perso 285.840 tonnellate (315.090
short tons
). Questa quantita e maggiore delle merci che riuscirono a raggiungere Malta. La flotta alleata affondo 773 navi dell'Asse, per un totale di 1.364.337 t (1.342.789
long tons
). A causa delle
mine
furono affondate altre 179 navi di 217.545 t (214.109 long tons) in totale. Le marine e le forze aeree hanno condiviso la distruzione di 25 navi per 107.750 t (106.050 long tons) e gli aerei hanno affondato 1.326 navi, per un totale di 1.489.736 t (1.466.208 long tons). Mine e imbarcazioni navali hanno condiviso tra di loro la distruzione di un'ulteriore nave di 1.807 t (1.778 long tons). In tutto, 2.304 navi dell'Asse furono affondate, con un dislocamento totale di 3.181.211 t (3.130.969 long tons)
[4]
.
In generale, la
Marina italiana
ebbe un notevole successo nel proteggere gli invii di rifornimenti dell'Asse (per lo piu italiani) per il Nordafrica, come dimostrano le cifre sottostanti. La
Marina britannica
sembrava incapace di impedire che cio accadesse:
≪"'
La reputazione della Royal Navy era impegnata per fermare questo traffico dell'Asse...
" e "
...la responsabilita primaria della
Mediterranean Fleet
e stata quella di tagliare tutte le comunicazioni tra l'Italia e l'Africa, un obiettivo strategico fondamentale che la Marina britannica non e riuscita a raggiungere
[187]
.≫
Tabella delle navi dell'
Asse
scortate verso la
Libia
, giugno
1940
? gennaio
1943
:
-
periodo nel quale la
Regia Aeronautica
era l'unica forza aerea nemica in azione contro Malta
-
periodo nel quale la
Luftwaffe
fece significativi attacchi contro Malta
-
influenza delle operazioni della
Forza K
della
Royal Navy
contro il naviglio dell'Asse
-
influenza delle operazioni del
Bristol Beaufighter
contro il naviglio dell'Asse
Uomini e rifornimenti dell'Asse alla Libia nel 1940
[103]
Mese
|
Uomini
imbarcati
|
Uomini
sbarcati
|
Merci
imbarcate
|
Merci
sbarcate
|
giugno
|
1.358
|
1.308
|
3.618
|
3.608
|
luglio
|
6.407
|
6.407
|
40.875
|
40.875
|
agosto
|
1.221
|
1.221
|
50.669
|
50.669
|
settembre
|
4.602
|
4.602
|
53.669
|
53.669
|
ottobre
|
2.823
|
2.823
|
29.306
|
29.306
|
novembre
|
3.157
|
3.157
|
60.778
|
60.778
|
dicembre
|
9.731
|
9.731
|
65.556
|
58.574
|
Uomini e rifornimenti dell'Asse alla Libia nel 1941
[103]
Mese
|
Uomini
imbarcati
|
Uomini
sbarcati
|
Merci
imbarcate
|
Merci
sbarcate
|
gennaio
|
12.491
|
12.214
|
50.505
|
49.084
|
febbraio
|
19.557
|
19.557
|
80.357
|
79.173
|
marzo
|
20.975
|
20.184
|
101.800
|
92.753
|
aprile
|
20.698
|
19.926
|
88.597
|
81.472
|
maggio
|
12.552
|
9.958
|
73.367
|
69.331
|
giugno
|
12.886
|
12.886
|
133.331
|
125.076
|
luglio
|
16.141
|
15.767
|
77.012
|
62.276
|
agosto
|
18.288
|
16.753
|
96.021
|
83.956
|
settembre
|
12.717
|
6.603
|
94.115
|
67.513
|
ottobre
|
4.046
|
3.541
|
92.449
|
73.614
|
novembre
|
4.872
|
4.628
|
79.208
|
29.843
|
dicembre
|
1.748
|
1.074
|
47.680
|
39.092
|
Uomini e rifornimenti dell'Asse alla Libia nel 1942
[103]
Mese
|
Uomini
imbarcati
|
Uomini
sbarcati
|
Merci
imbarcate
|
Merci
sbarcate
|
gennaio
|
2.840
|
1.355
|
66.214
|
66.170
|
febbraio
|
531
|
531
|
59.468
|
58.965
|
marzo
|
391
|
284
|
57.541
|
47.588
|
aprile
|
1.349
|
1.349
|
151.578
|
150.389
|
maggio
|
4.396
|
4.241
|
93.188
|
86.439
|
giugno
|
1.474
|
1.249
|
41.519
|
32.327
|
luglio
|
4.566
|
4.435
|
97.794
|
91.491
|
agosto
|
1.281
|
790
|
77.134
|
51.655
|
settembre
|
1.367
|
959
|
96.903
|
77.526
|
ottobre
|
1.011
|
631
|
83.695
|
46.698
|
novembre
|
1.031
|
1.031
|
85.970
|
63.736
|
dicembre
|
5
|
5
|
12.981
|
6.151
|
- ^
a
b
c
d
Taylor (Cit. 1974), p. 182
- ^
a
b
c
d
Bungay (Cit. 2002), p. 64
- ^
Bungay (Cit. 2002), p. 66
- ^
a
b
Spooner (Cit. 1996), p. 343
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 326
- ^
a
b
c
d
e
f
Spooner (Cit. 1996), p. 5
- ^
a
b
c
d
e
f
g
Spooner (Cit. 1996), p. 3
- ^
a
b
Spooner (Cit. 1996), p. 8
- ^
a
b
c
Spooner (Cit. 1996), p. 11
- ^
Nora Boustany,
The Consummate Diplomat Wants Malta on the Map
, in
The Washington Post
, 13 luglio 2001.
URL consultato il 6 luglio 2017
.
- ^
a
b
Holland (Cit. 2003), p. 417
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 337
- ^
Allied shipping losses
[
collegamento interrotto
]
, su
uboat.net
.
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 6, 21, 51?52
- ^
Rix (Cit. 2015), p. 2
- ^
a
b
Holland (Cit. 2003), pp. 22
- ^
a
b
Jellison (Cit. 1984), p. 51
- ^
a
b
c
d
e
Taylor (Cit. 1974), p. 181
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 21
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 30
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 12-13
- ^
Cooper (Cit. 1978) pp. 354?355
- ^
Mallet (Cit. 1998), p. 194
- ^
Achille Ferres,
Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo
, 1866.
URL consultato il 12 gennaio 2021
.
- ^
Bungay (Cit. 2002), pp. 50-51
- ^
Bungay (Cit. 2002), p. 51
- ^
Woodman (Cit. 2003), pp. 32-33
- ^
Bradford (Cit. 2003), pp. 3-4
- ^
a
b
Spooner (Cit. 1996), p. 15
- ^
Bradford (Cit. 2003), p. 5
- ^
a
b
Un'invasione mai avvenuta
, su
aeronautica.difesa.it
.
URL consultato il 16 settembre 2018
.
- ^
a
b
c
d
Shores (Cit. 1985), p. 81
- ^
Vedi Terraine (1985), pp. 365-367
- ^
Holmes (Cit. 1998), p. 112
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 16-17
- ^
Mallet (Cit. 1998), p. 171
- ^
Bradford (Cit. 2003), p. 15
- ^
Bradford (Cit. 2003), pp. 22-26
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 136
- ^
Sadkovich (Cit. 1988), pp. 455-466
- ^
Caravaggio (Cit. 2006), pp. 103-122
- ^
Bradford (Cit. 2003), p. 29
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 70
- ^
Bradford (Cit. 2003), p. 31
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 84-85
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 26-27
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 29
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 30
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 33
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 34-35
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 35
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 38-39
- ^
Hooton (Cit. 1997), pp. 128-129
- ^
Weal (Cit. 1998), pp. 6-7
- ^
Weal (Cit. 1998), pp. 8-9
- ^
Ward (Cit. 2004), p. 112
- ^
Shores, Cull, Malizia (Cit. 1987), p. 110
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 87
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 90
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 89
- ^
Ward (Cit. 2004), p. 113
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 91
- ^
Weal (Cit. 1998), pp. 9-10
- ^
Weal (Cit. 1998), p. 10
- ^
Shores, Cull, Malizia (Cit. 1987), p. 149
- ^
Scutts (Cit. 1994), pp. 6-7
- ^
Shores, Cull, Malizia (Cit. 1987), p. 362
- ^
Rogers (Cit. 2005), pp. 3?4
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 128-129
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 137-138
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 114
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 142
- ^
Cocchia (Cit. 1958), p. 109
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 41-43
- ^
Smith (Cit. 1974), pp. 17-38
- ^
Smith (Cit. 1974), p. 46
- ^
Smith (Cit. 1974), p. 34
- ^
Weal (Cit. 1998), p. 14
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 102-103
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 106
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 111-113
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 121-123
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 129
- ^
Weal (Cit. 1998), p. 46
- ^
Rogers (Cit. 2005), p. 19
- ^
(
EN
)
Lascaris War Rooms
, su
reachmalta.com
.
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 137-138
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 138
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 138-139
- ^
Jellison (Cit. 1984), pp. 124-125, 139
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 65
- ^
a
b
Shores (Cit. 1985), p. 82
- ^
Nichols (Cit. 2008), p. 11
- ^
Shores, Cull, Malizia (Cit. 1987), p. 270
- ^
a
b
Hooton (Cit. 1997), p. 134
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 141
- ^
The Unfortunate Action
Un'azione sfortunata (Kevin Canada, 2013)
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 58
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 66
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 68
- ^
Jellison (Cit. 1984), p. 139
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 72-73
- ^
a
b
c
d
Spooner (Cit. 1996), p. 327
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 81, 74
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 88
- ^
Smith (Cit. 1974), p. 39
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 87
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 220-221
- ^
Wingate (Cit. 1991), p. 121
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 103-104
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 221
- ^
Smith (Cit. 1974), p. 182
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 82
- ^
a
b
c
Shores (Cit. 1985), p. 85
- ^
Rogers (Cit. 2005), pp. 103-104
- ^
Hooton(Cit. 1997), p. 134
- ^
Hooton(Cit. 1997), pp. 135-136
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 107
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 211
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 214
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 105
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 210
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 211
- ^
1942 - Defence of Malta
Archiviato
l'8 maggio 2013 in
Internet Archive
. 1942, la difesa di Malta
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 215
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 292-293
- ^
Nichols (Cit. 2008), p. 14
- ^
Shores (Cit. 1985), p. 84
- ^
Price (Cit. 1997), p. 47
- ^
Price (Cit. 1997), p. 49
- ^
Price (Cit. 1997), pp. 50-51
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 256
- ^
Price (Cit. 1997), p. 51
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 268
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 93
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 95
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 111
- ^
a
b
Spooner (Cit. 1996), p. 112
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 114
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 119
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 304
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 212
- ^
Price (Cit. 1997), p. 52
- ^
Delve (Cit. 2007), p. 103
- ^
Price (Cit. 1997), p. 54
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 308
- ^
Price (Cit. 1997), pp. 54-55
- ^
de Zeng (Cit. 2007), vol.2, pp. 266-267
- ^
de Zeng (Cit. 2007), vol.2, pp. 257-262
- ^
de Zeng (Cit. 2007), vol. 1, p. 182
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 115-116
- ^
Nichols (Cit. 2008), p. 13
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 122, 154
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 382
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 315-316
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 154
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 155
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 321
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 322-323
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 179
- ^
Hogan (Cit. 1978), p. 140
- ^
Hogan (Cit. 1978), p. 142
- ^
Sadkovich (Cit. 1989), p. 48
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 201
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 337
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 338-339
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 339-340
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 178
- ^
Overy (Cit. 1995), p. 52
- ^
Wingate (Cit. 1991), p. 297
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 217
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 187-188, 190-197
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 204-205
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 187
- ^
Holland (Cit. 2003), pp. 386?387
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 185
- ^
Holland (Cit. 2003), p. 388
- ^
Levine (Cit. 2008), p. 28
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 214-215
- ^
Levine (Cit. 2008), p. 30
- ^
Delve (Cit. 2007), p. 184
- ^
a
b
Price (Cit. 1997), p. 56
- ^
Spooner (Cit. 1996), p. 228
- ^
Scutts (Cit. 1994), p. 35
- ^
Hooton (Cit. 1997), p. 213
- ^
Spooner (Cit. 1996), pp. 229-230
- ^
Sadkovich (Cit. 1988), pp. 455?466
- (
EN
) Ernle Bradford,
Siege: Malta 1940?1943
, Pen & Sword, 2003
[1986]
,
ISBN
978-0-85052-930-2
.
- (
EN
) Angelo N. Caravaggio,
The Attack at Taranto: Tactical Success, Operational Failure
, in
Naval War College Review
, vol. 59, n. 3, Newport, RI, Summer 2006,
ISSN
0028-1484
(
WC
·
ACNP
)
.
- (
EN
) Aldo Cocchia,
The Hunters and the Hunted
, Navies and Men, Annapolis, MD, Naval Institute Press, 1958,
ISBN
0-405-13030-9
.
- (
EN
) Matthew Cooper,
The German Army 1933?1945: Its Political and Military Failure
, Briarcliff Manor, NY, Stein and Day, 1978,
ISBN
0-8128-2468-7
.
- (
EN
) Ken Delve,
The Story of the Spitfire: An Operational and Combat History
, London, Greenhill books, 2007,
ISBN
978-1-85367-725-0
.
- (
EN
) H. L. de Zeng, D. G. Stanket e E. J. Creek,
Bomber Units of the Luftwaffe 1933?1945: A Reference Source
, I, London, Ian Allen, 2007,
ISBN
978-1-85780-279-5
.
- (
EN
) George Hogan,
Malta: The Triumphant Years, 1940?1943
, London, Robert Hale, 1978,
ISBN
978-0-7091-7115-7
.
- (
EN
) James Holland,
Fortress Malta: An Island Under Siege, 1940?1943
, London, Miramax Books, 2003,
ISBN
1-4013-5186-7
.
- (
EN
) Tony Holmes,
Hurricane Aces 1939?40
, Aircraft of the Aces, vol. 18, Oxford, Osprey, 1998,
ISBN
1-85532-597-7
.
- (
EN
) E. R. Hooton,
Eagle in Flames: The Fall of the Luftwaffe
, London, W&N, 1997,
ISBN
978-1-85409-343-1
.
- (
EN
) Charles Albert Jellision,
Besieged: The World War II Ordeal of Malta, 1940?1942
, Hanover, NH, for University of New Hampshire by University Press of New England, 1984,
ISBN
978-0-87451-313-4
.
- (
EN
) Alan Levine,
The War Against Rommel's Supply Lines, 1942?43
, Stackpole Books, 2008,
ISBN
978-0-8117-3458-5
.
- (
EN
) Robert Mallett,
The Italian Navy and Fascist Expansionism, 1935?1940
, London, Frank Cass, 2008,
ISBN
978-0-7146-4432-5
.
- (
EN
) Steve Nichols,
Malta Spitfire Aces
, Aircraft of the Aces, vol. 83, Oxford, Osprey, 2008,
ISBN
978-1-84603-305-6
.
- (
EN
)
Richard Overy
,
War and Economy in the Third Reich
, London, Oxford University Press, 1995,
ISBN
978-0-19-820599-9
.
- (
EN
) Alfred Price,
Spitfire Mark V Aces 1941?45
, Oxford, Osprey Aerospace, 1997,
ISBN
1-85532-635-3
.
- (
EN
) Juliet Rix,
Malta and Gozo
, Bradt Travel Guides, 2015,
ISBN
1-78477-025-6
.
- (
EN
) Anthony Rogers,
Battle Over Malta: Aircraft Losses and Crash Sites, 1940?42
, London, Sutton Books, 2000,
ISBN
978-0-7509-2392-7
.
- (
EN
) James J. Sadkovich,
Re-evaluating Who Won the Italo-British Naval Conflict, 1940?42
, in
European History Quarterly
, vol. 18, n. 4, 1988, pp. 455?471,
ISSN
0265-6914
(
WC
·
ACNP
)
.
- (
EN
) Jerry B. Scutts,
Bf 109 Aces of North Africa and the Mediterranean
, London, Osprey, 1994,
ISBN
1-85532-448-2
.
- (
EN
) Christopher Shores,
Duel for the Sky: Ten Crucial Battles of World War II
, London, Grub Street, 1985,
ISBN
978-0-7137-1601-6
.
- (
EN
) Christopher Shores, Brian Cull e Nicola Malizia,
Malta: The Hurricane Years
, London, Grub Street, 1987,
ISBN
0-948817-06-2
.
- (
EN
) Tony Spooner,
Supreme Gallantry: Malta's Role in the Allied Victory, 1939?1945
, London, 1996,
ISBN
978-0-7195-5706-4
.
- (
EN
) Peter C. Smith,
The Battles of the Malta Striking Forces
, Littlehampton, 1974,
ISBN
978-0-7110-0528-0
.
- (
EN
) A. J. P. Taylor,
A History Of World War Two
, a cura di S. L. Mayer, London, Octopus Books, 1974,
ISBN
0-7064-0399-1
.
- (
EN
) John Terraine,
The Right of the Line: The Royal Air Force in the European War, 1939?1945
, London, Sceptre, 1985,
ISBN
0-340-41919-9
.
- (
EN
) John Ward,
Hitler's Stuka Squadrons: The Ju 87 at War, 1936?1945
, Eagles of War, London, Spellmount, 2004,
ISBN
1-86227-246-8
.
- (
EN
) John Weal,
Junkers Ju 87 Stukageschwader 1937?41
, Oxford, Osprey, 1998,
ISBN
1-85532-636-1
.
- (
EN
) John Wingate,
The Fighting Tenth: The Tenth Submarine Flotilla and the Siege of Malta
, Barnsley, Pen & Sword, 1991,
ISBN
978-0-85052-891-6
.
- (
EN
) R. Woodman,
Malta Convoys 1940?1943
, pbk., London, John Murray, 2003,
ISBN
978-0-7195-6408-6
.