Guerra di successione polacca
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L'assedio di Danzica
, tavola dipinta di un anonimo.
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Data
| 1733
?
1738
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Luogo
| Polonia
,
Renania
e
Italia
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Esito
| Vittoria franco-ispano-sabauda, ma con l'ascesa al trono di Augusto III di Sassonia
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Schieramenti
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Comandanti
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Perdite
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50,400 morti o feriti
3,000 morti o feriti
7,200 morti o feriti
[1]
| 3,000 morti o feriti
32,000 morti o feriti
1,800 morti o feriti
[1]
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Manuale
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La
guerra di successione polacca
avvenne nella prima meta del XVIII secolo e fu combattuta fra le maggiori potenze europee.
Dopo la morte di
Augusto II di Polonia
, scoppio in
Polonia
una guerra civile per la successione al trono che ben presto si trasformo in un conflitto di scala continentale. Le altre potenze europee, infatti, approfittarono della crisi dinastica del paese per perseguire i propri interessi nazionali, riaccendendo ostilita precedenti.
Di fatto il conflitto fu in larga parte un nuovo scontro tra i Borbone e gli Asburgo, i quali si erano gia combattuti nella precedente
guerra di successione spagnola
, il grande conflitto europeo scoppiato un trentennio prima.
Francia
e
Spagna
, le due maggiori potenze borboniche, agirono con l'intenzione di minacciare il potere degli Asburgo nell'
Europa occidentale
, cosi come il
Regno di Prussia
, mentre
Sassonia
e
Russia
si mobilitarono per sostenere il candidato al trono che risulto poi vincitore. I combattimenti in Polonia portarono all'incoronazione di
Augusto III
, sostenuto politicamente dagli Asburgo, oltre che dalla Russia e dalla Sassonia.
Le principali campagne militari e battaglie della guerra si svolsero al di fuori della Polonia. I Borbone, sostenuti dal re di Sardegna
Carlo Emanuele III
, si mossero contro i territori isolati degli Asburgo in Italia.
Il conflitto porto a grandi riassetti territoriali, principalmente in Italia meridionale e nei confini orientali francesi. In
Renania
, la Francia conquisto il
Ducato di Lorena
, in Italia la Spagna riacquisto il controllo dei regni di Napoli e Sicilia, persi nella Guerra di successione spagnola, mentre i guadagni territoriali nell'
Italia settentrionale
furono limitati, nonostante le sanguinose campagne avvenute in questo teatro. Nonostante avesse firmato un trattato difensivo con l'Austria nel 1731, la Gran Bretagna fu riluttante nel sostenere la potenza asburgica, dimostrando cosi la fragilita dell'alleanza anglo-austriaca.
Sebbene nel
1735
fosse raggiunta una pace preliminare, la guerra si concluse formalmente con il Trattato di Vienna (
1738
), nel quale Augusto III fu confermato re di Polonia e il suo avversario Stanislao I fu insignito dalla Francia del Ducato di Lorena. Francesco Stefano, duca di Lorena, ricevette il Granducato di Toscana come risarcimento per la perdita dei propri possedimenti. Il Ducato di Parma ando all'Austria, mentre
Carlo III di Spagna
ottenne le corone di Napoli e della Sicilia, con conseguente guadagno territoriale per i Borbone. La Polonia cedette anche i diritti sulla
Livonia
e il controllo diretto sul
Ducato di Curlandia e Semigallia
, che, pur rimanendo un feudo polacco, non fu integrato nella Polonia vera e propria, subendo una forte influenza russa che si concluse solo con la caduta dell'Impero russo nel 1917.
All'indomani della firma dei trattati di
Utrecht
(
1713
) e
Rastatt
(
1714
), i quali avevano messo fine alla
guerra di successione
al
regno di Spagna
, si apri un ventennio caratterizzato da grande instabilita nei rapporti tra tutte le potenze europee appena uscite dal conflitto.
L'instabilita era dovuta essenzialmente al fatto che gli accordi sottoscritti avevano lasciato insoddisfatti quasi tutti i firmatari, seppur per ragioni diverse. Infatti, alcune nazioni avevano interesse al mantenimento della pace fondata sugli impegni di Utrecht e Rastatt soprattutto per rinstaurare le dissanguate finanze, come nel caso della
Francia
, o consolidare i vantaggi economico-commerciali raggiunti, come nel caso della
Gran Bretagna
e dei
Paesi Bassi
; altre, invece, come la Spagna e l'
Austria
, seppur per ragioni ancora diverse, tendevano a rimettere in discussione una buona parte degli impegni sottoscritti. La Spagna, per mano del nuovo primo ministro
cardinale Alberoni
, aveva adottato una politica aggressiva verso gli altri paesi cofirmatari dei trattati e le motivazioni che l'avevano spinta a tanto erano essenzialmente due. Innanzitutto l'insoddisfazione del nuovo re per la perdita di tutti i possedimenti europei, seppur in cambio di un trono. La seconda ragione risiedeva nel fatto che la regina,
Elisabetta Farnese
, aveva avuto da
Filippo V
due figli,
Carlo
e
Filippo
, ai quali era preclusa ogni possibilita di successione al trono, privilegio spettante, infatti, soltanto ai figli avuti dal sovrano nel suo precedente matrimonio con
Maria Luisa Gabriella di Savoia
, figlia terzogenita di
Vittorio Amedeo II
. Questa preclusione spingeva la nuova regina di Spagna a cercare di procurarsi feudi da assegnare ai propri, legittimi figli, possibilmente mediante il parziale recupero dei territori ceduti a conclusione della guerra di successione.
L'Austria, dal canto suo, era agitata da un altro problema, quello della successione al trono, dovuto al fatto che
Carlo VI
intendeva assicurare non solo il diritto di successione alla propria discendenza diretta, ma anche eventualmente secondo una linea femminile, contrariamente a quanto avvenuto sempre in passato. Questo problema fu risolto da Carlo VI nell'anno 1713 attraverso l'emanazione di una "
prammatica sanzione
" mediante la quale, sconvolgendo proprio tutti i consolidati accordi interni della casa d'
Asburgo
, trasferiva la linea di successione alla propria discendenza, anche per via femminile. La qual cosa richiedeva, comunque, un riconoscimento interno e internazionale, per ottenere il quale Carlo VI fu costretto a fare molte concessioni nel corso delle numerose trattative diplomatiche che caratterizzarono il suo regno.
Questa instabilita politica e diplomatica si manifesto comunque attraverso una serie di conflitti di portata piuttosto limitata, tali cioe da non coinvolgere tutti gli Stati d'Europa contemporaneamente, cosi come era avvenuto per
il grande conflitto precedente
. La Spagna fu la prima a muoversi sul piano militare, occupando prima la
Sardegna
, in mano agli Asburgo, poi la
Sicilia
territorio sabaudo di recente acquisizione. Questa iniziativa provoco la formazione di una triplice alleanza (
1717
), del tutto atipica, tra la Francia, l'Inghilterra e l'Olanda, cui si aggiunse successivamente anche l'Austria. L'alleanza un anno dopo diede i suoi primi risultati, mediante il conseguimento di un'importante vittoria a
Capo Passero
, dove la flotta spagnola fu pesantemente sconfitta (1718).
Nello stesso anno la guerra ebbe fine con la pace di Londra e, successivamente, con il
trattato dell'Aia
vi fu un cambio di isole italiane tra Asburgo e Savoia: ai primi ando la
Sicilia
(allora piu ricca rispetto all'isola sarda) e il titolo regio di Vittorio Amedeo II cambio da
Re di Sicilia
(
trattato di Utrecht
) a
Re di Sardegna
; i Savoia porteranno questo titolo fino all'
unificazione d'Italia
. Per il resto non si ebbero altri sostanziali cambiamenti del
trattato di Rastatt
(1714).
Questa nuova situazione provoco il riavvicinamento tra Filippo V e
Luigi XV
che avrebbe dovuto essere suggellato dal matrimonio di Luigi con una delle figlie del re di Spagna e, contemporaneamente, con l'ufficializzazione dell'appoggio della Francia alle pretese di don Carlo sul
Ducato di Parma e Piacenza
e sul
Granducato di Toscana
.
Neanche questo accordo produsse effetti concreti, a causa del venir meno delle programmate nozze: quando il Re di Francia raggiunse l'adolescenza si decise che era urgente farlo convolare rapidamente a nozze (con la principessa polacca
Maria Leszczy?ska
) per generare un erede legittimo, mentre la principessa spagnola era ancora una bambina. La conseguenza fu un riavvicinamento della Spagna all'Austria, sterile anch'esso. Gli interessi spagnoli in Italia, infatti, mal si conciliavano con la volonta degli
Asburgo
di mantenere il loro predominio sulla penisola.
A questo ulteriore fallimento di alleanza, altri ne seguirono, fino a che, nel
1731
, con l'estinzione della dinastia
Farnese
, il
Ducato di Parma e Piacenza
passo nelle mani di don Carlo in forza del
trattato di Siviglia
del
1729
, sottoscritto tra la Francia, la Spagna e l'Inghilterra. La qual cosa provoco l'intervento militare austriaco e il Ducato dovette subire l'occupazione asburgica.
Questa occupazione non produsse, pero, alcuna significativa conseguenza sul piano militare, per il rifiuto dell'Inghilterra di intervenire nella vicenda e il conseguente disimpegno della Francia, dettato dall'intuizione della diplomazia francese che vi fosse un tacito accordo tra la Gran Bretagna e l'Austria. Il disimpegno contemporaneo della Francia e della Gran Bretagna consenti l'accordo tra la Spagna e l'Austria in forza del quale l'Austria cedeva Parma, Piacenza e la Toscana a don Carlo, in cambio del riconoscimento della
prammatica sanzione
da parte della Spagna.
Due primi obiettivi erano stati raggiunti: Elisabetta Farnese aveva finalmente ottenuto un trono per il suo primogenito e Carlo VI si era assicurato il riconoscimento della successione della figlia Maria Teresa da parte della Spagna, anche se, formalmente, questo accordo non era stato ancora sottoscritto.
Mentre avevano luogo questi avvenimenti, si apriva un altro grave contenzioso tra tutte le maggiori potenze d'
Europa
, questa volta anche con il coinvolgimento della
Russia
e della
Prussia
. La vicenda, nota come "guerra di successione polacca", prese avvio nell'anno
1733
con la morte di re
Augusto II
appartenente alla dinastia
Wettin
.
Prima di addentrarci, pero, nelle vicende legate alla nuova guerra di successione, si rende necessario fornire qualche cenno sul tipo di monarchia operante in
Polonia
. Diversamente, la guerra di successione polacca resta di difficile comprensione.
In breve e facendo un piccolo passo indietro, con la morte senza eredi legittimi di
Sigismondo II Augusto di Polonia
, avvenuta nell'anno
1572
, si era estinta la dinastia
Jagelloni
che regnava sul trono polacco da circa due secoli, e aveva preso avvio il periodo cosiddetto dei Re eletti, essendo stata soppressa l'ereditarieta dinastica. Tale periodo ebbe durata fino alla rivoluzione francese. In questo arco di tempo si alternarono sovrani appartenenti alle dinastie
Valois
,
Vasa
,
Sobieski
,
Wettin
,
Poniatowski
, i quali venivano eletti da una
Dieta
a ogni apertura di successione, coincidente con la morte del sovrano.
Cio detto, si comprende facilmente come il problema legato alla successione di Augusto II di Sassonia in
Polonia
, fosse ben diverso dal problema legato alla successione di
Carlo II
in
Spagna
. Ovvero, mentre nel caso della
Spagna
il contenzioso era nato per gli appetiti delle dinastie, interessate all'acquisizione diretta dei possedimenti spagnoli eventualmente anche mediante lo smembramento del regno; nel caso della
Polonia
l'interesse delle dinastie regnanti in
Europa
era, invece, quello di installare sul trono un monarca che facesse gravitare il suo regno in una certa zona di influenza piuttosto che in un'altra e che, al momento opportuno, in caso di conflitto o di negoziati diplomatici aumentasse il peso di un'alleanza piuttosto che di un'altra. In altri termini, si trattava di installare sul trono polacco un monarca, diremmo oggi, a sovranita limitata, ovvero, sotto tutela.
La situazione politica europea dell'anno
1733
vedeva schierati da una parte la triplice alleanza costituitasi nell'anno precedente tra la
Zarina
di
Russia
Anna Ivanovna
, il
Re di Prussia
Federico Guglielmo I
e la Casa d'
Austria
rappresentata da
Carlo VI d'Asburgo
. Questa alleanza era conosciuta anche come "trattato delle tre aquile nere". Dall'altra, l'alleanza tra Luigi XV Re di Francia e Filippo V Re di Spagna, entrambi
Borbone
e legati dal vecchio patto che aveva gia visto uniti i rispettivi troni nel corso della precedente "
guerra di successione spagnola
".
Per tutta la primavera e l'estate del 1733, la Francia ammasso forze lungo i suoi confini settentrionali e orientali, mentre l'imperatore dispose truppe sui confini polacchi, riducendo a tal fine le guarnigioni nel
Ducato di Milano
. Nonostante l'anziano principe
Eugenio di Savoia
, all'epoca settantunenne, avesse raccomandato all'imperatore un atteggiamento piu bellicoso contro le potenziali azioni della Francia nella valle del Reno e nell'Italia settentrionale, furono fatti solo passi minimi per migliorare le difese imperiali sul Reno.
Il marchese de Monti, l'ambasciatore francese a Varsavia, convinse le famiglie rivali di Potocki e Czartoryski a unirsi dietro Stanislao. Teodor Potocki, primate di Polonia e interrex dopo la morte di Augusto, convoco il sejm nel marzo 1733. I delegati di questo del parlamento approvarono una risoluzione che vietava la candidatura degli stranieri; cio avrebbe escluso esplicitamente sia
Emanuele del Portogallo
sia il figlio di
Augusto II
,
Federico Augusto
l'
elettore
di
Sassonia
.
Federico Augusto negozio accordi con l'Austria e la Russia nel luglio 1733. In cambio del sostegno russo, accetto di rinunciare a qualsiasi pretesa polacca rimanente in Livonia, e promise ad Anna di Russia la sua scelta di succedere al
Ducato di Curlandia
, un feudo polacco (di cui era stata duchessa prima della sua ascesa al trono russo) che sarebbe altrimenti passato sotto il diretto dominio polacco alla morte dell'attuale duca,
Ferdinando Kettler
, che non aveva eredi. All'imperatore austriaco promise il riconoscimento della
Pragmatica Sanzione
del 1713, un documento volto a garantire l'eredita del trono d'Austria a Maria Teresa, la figlia maggiore di Carlo.
In agosto, i nobili polacchi si riunirono per il sejm elettorale. L'11 agosto, 30.000 truppe russe sotto il feldmaresciallo
Peter Lacy
entrarono in Polonia nel tentativo di influenzare la decisione del sejm. Il 4 settembre la Francia dichiaro apertamente il suo sostegno a Leszczy?ski, che il 12 settembre venne eletto re da un sejm composto da 12.000 delegati. Un gruppo di nobili, guidato da magnati lituani tra cui il duca Michael Wi?niowiecki (l'ex gran cancelliere lituano nominato da Augusto II), attraverso la
Vistola
per raggiungere
Praga
e per la protezione offerta dalle truppe russe. Il gruppo, composto da circa 3.000 persone, il 5 ottobre elesse Federico Augusto II re di Polonia con il nome di Augusto III. Nonostante questo gruppo fosse una minoranza, la Russia e l'Austria, intente a mantenere la loro influenza all'interno della Polonia, riconobbero Augusto come re.
Il 10 ottobre la Francia dichiaro guerra all'Austria e alla Sassonia.
Luigi XV
fu poi raggiunto da suo zio, il re
Filippo V di Spagna
, che sperava di assicurarsi dei territori in Italia per i suoi figli con il secondo matrimonio con
Elisabetta Farnese
. In particolare, egli sperava di assicurarsi Mantova per il figlio maggiore, Don Carlo, che era gia Duca di Parma e che aveva l'aspettativa del Granducato di Toscana, e i
Regni di Napoli
e di
Sicilia
per il figlio minore,
Don Filippo
. Ai due monarchi borbonici si aggiunse anche
Carlo Emanuele di Savoia
, che sperava di ottenere dei vantaggi dai ducati austriaci di
Milano
e
Mantova
.
Quando scoppiarono le ostilita, gli austriaci avevano sperato in aiuti da parte delle potenze marittime, dalla Gran Bretagna e dalla Repubblica Olandese. Ne furono delusi, poiche sia gli olandesi sia gli inglesi scelsero di perseguire una politica di neutralita. Il primo ministro britannico sir
Robert Walpole
giustifico il non intervento della Gran Bretagna insistendo sul fatto che l'Alleanza anglo-austriaca concordata nel
trattato di Vienna del 1731
era un accordo puramente difensivo, mentre l'Austria era in questo caso l'aggressore. Questa posizione fu attaccata dai filo-austriaci inglesi che volevano aiutare gli austriaci contro la Francia, ma la posizione dominante di Walpole assicuro che la Gran Bretagna restasse fuori dal conflitto. I francesi, non volendo provocare la Gran Bretagna, scelsero accuratamente non varcare ne nel territorio dei
Paesi Bassi austriaci
, ne in quello del Sacro Romano Impero, che avrebbero potuto attirare l'una o l'altra potenza nel conflitto.
Al confine meridionale dell'Austria, la Francia nel novembre del 1733 negozio il
trattato segreto di Torino
con Carlo Emanuele e si preparo per le operazioni militari nell'Italia settentrionale. Concluse il trattato (anch'esso segreto) dell'Escorial con la Spagna, che comprendeva promesse di assistenza francese nella conquista spagnola di Napoli e della Sicilia. La Francia fece anche delle proposte diplomatiche alla
Svezia
e all'
Impero ottomano
nel tentativo infruttuoso di coinvolgerli nel conflitto a sostegno di Stanislao.
Gli austriaci rimasero cosi per lo piu privi di efficaci alleati esterni alle loro frontiere meridionali e occidentali. I loro alleati russi e sassoni furono occupati dalla campagna di Polonia, e l'imperatore diffidava di
Federico Guglielmo I di Prussia
, che era disposto a fornire un aiuto. Le divisioni all'interno dell'impero influenzarono anche l'aumento delle truppe nel 1733, poiche
Carlo Alberto di Baviera
, che nutriva l'ambizione di diventare il prossimo imperatore del
Sacro Romano Impero
, firmo un accordo segreto con la Francia nel novembre 1733, e cerco, con scarso successo, di dissuadere gli altri governanti dell'impero dalla famiglia
Wittelsbach
dal fornire truppe all'imperatore in base agli obblighi del trattato. Mentre la stessa Gran Bretagna non forni il suo sostegno, l'
elettorato di Hannover
, dove anche
Giorgio II
regno come Elettore Imperiale, si dimostro disposto ad aiutare. Il 9 aprile 1734 fu dichiarata una Reichskrieg (guerra imperiale) contro la Francia, obbligando tutti gli stati imperiali a partecipare.
Al momento dell'apertura della successione, la Francia, che aveva mal digerito tutte le concessioni fatte attraverso i trattati di
Utrecht
(
1713
) e
Rastadt
(
1714
), tento di recuperare una parte del potere perduto cercando di imporre la candidatura di
Stanislao Leszczy?ski
, del quale
Luigi XV
aveva sposato la figlia, e che raccoglieva anche il consenso della Dieta polacca. Ma a questa candidatura si opponeva quella di
Federico Augusto II, Elettore di Sassonia
, appoggiato dalla triplice alleanza, ma soprattutto dalla Russia, che gia da alcuni anni si era affacciata ai confini occidentali del suo impero con lo scopo di far sentire il peso della potenza zarista nel cuore dell'Europa.
I due contendenti al Trono
Federico Augusto II, Elettore di Sassonia
Con un'abile manovra il primo ministro francese, il cardinale
Andrea de Fleury
, riusci a porre sul trono il Leszczy?ski, tuttavia l'intervento russo ribalto le carte in tavola:
I russi, comandati da Peter Lacy, attraversarono il confine il 31 luglio 1733 e il 20 settembre apparvero nei pressi di Varsavia. All'inizio di ottobre, arrivarono nelle vicinanze di
Praga
vicino al villaggio di
Kiszkowo
, qui sotto la protezione dei russi, il partito sassone, in minoranza, riusci a eleggere Augusto come erede.
Inizialmente, le forze austriache e sassoni avrebbero dovuto avere il ruolo principale durante l'intervento nel paese, ed un corpo russo le avrebbe eventualmente sostenute. Tuttavia, lo scoppio della guerra con la Francia costrinse gli Asburgo a trasferire le loro forze in
Lorena
e l'Austria spinse la Russia ad assumersi l'intero onere dell'intervento. I russi diressero tre
corpi d'armata
verso i confini della Repubblica. Le truppe sotto il comando di Peter Lacy, a cui fu affidato il comando generale delle forze russe, si prepararono per le operazioni in
Livonia
. Il corpo al comando del generale Artemija Zagria?ski invece concentro le sue truppe nelle vicinanze di
Smolensk
. Il terzo dei corpi sotto il comando del generale Weissbach si concentro nelle vicinanze di
Kiev
. In totale, la forza dei tre corpi puo essere stimata in 75-90.000 soldati. Un ulteriore corpo del generale Izmailov si trovava invece in riserva. L'esercito di Lacy marcio attraverso il territorio del
Granducato di Lituania
fino ad arrivare a
Varsavia
senza incontrare molte resistenze, i magnati lituani erano infatti favorevoli al candidato della casa
Wettin
. Inoltre il comandante di stanza nel Granducato
Michał Serwacy Wi?niowiecki
, aveva a disposizione solo tremila uomini e percio decise di non intervenire.
Jozef Potocki
, al comando delle truppe della corona polacca concentrate vicino a Varsavia, inizialmente ebbe l'intenzione di difendere la capitale dai Russi, cercandoli di fermare nell'atto di attraversare la
Vistola
. Ma cambio idea temendo di essere sconfitto e di perdere l'esercito, che costituiva l'unico garante del suo potere. Dopo diversi attacchi dimostrativi contro l'ambasciata russa, Potocki ritiro l'esercito a
Radom
, senza fare alcun tentativo di resistere al nemico.
Leszczy?ski
e i magnati che lo sostenevano, cosi come la nobilta e i funzionari dello stato, furono costretti a lasciare
Varsavia
a causa del comportamento di Potocki.
L'opportunita di fermare almeno temporaneamente i russi sul fiume venne sprecata, questo se fosse avvenuto avrebbe potuto avere un grande impatto psicologico. Potocki divise le sue forze in piu parti e evito costantemente di ingaggiare battaglia con i russi. Le forze della Corona non superavano i 8000-9000. Potocki dovette lasciare alcune delle sue truppe, tra cui della fanteria, dei dragoni e dell'artiglieria, nelle fortezze in
Ucraina
, infatti temeva che i russi volessero innescare una rivolta anti-polacca tra i contadini o una
haidamaka
(rivolta di cosacchi e contadini) nella zona, il che avrebbe complicato seriamente la situazione gia precaria in cui si trovava lo stato.
Leszczy?ski con le guardie reali e i ministri si ritiro a
Danzica
, citta amica, dove era appoggiato dai cittadini, per lo piu quelli tedeschi. Fino all'inizio del luglio 1734, la citta divenne un centro di resistenza contro la violazione della liberta elettorale.
Il 15 novembre 1733, Peter Lacy riusci a giungere fino a
Łowicz
, prima che l'inverno fermasse la sua avanzata. Nel frattempo, in Sassonia, i preparativi per la cattura di
Cracovia
erano alla fine. La cattura della citta fu il primo obiettivo dell'esercito sassone, in quanto questa era la citta dove avveniva l'incoronazione dei monarchi polacchi, e quindi il suo possesso sarebbe servito per eseguire la cerimonia d'incoronazione di
Augusto III
.
Il compito di difendere
Cracovia
fu assunto dal voivoda di
Lublino
Jan Tarło
, che comandava la
pospolite ruszenie
(milizie) di Cracovia e di Sandomierz. Il 7 gennaio il corpo sassone del generale Diemer attraverso il confine polacco nella zona di
Tarnowskie Gory
. Un tentativo di fermare la loro marcia da parte delle truppe di Tarła si concluse con una grave sconfitta. Cracovia fu conquistata. Tuttavia, fu la fine dei successi sassoni perche Jan Tarło riusci a potenziare le proprie forze nella
provincia di Cracovia
. Nella
battaglia di Miechow
, i polacchi comandati da
Adam Tarła
riuscirono a sconfiggere un'unita sassone, il che rallento temporaneamente l'avanzata sassone su Danzica. Tuttavia, Tarła non riusci a riconquistare Cracovia.
Il 16 gennaio 1734 Lacy occupo la citta di
Torun
, i cui abitanti prestarono giuramento ad Augusto III e accettarono la guarnigione russa. Lacy riusci a portare a Danzica solo 12.000 soldati, il che non fu sufficiente per assediarla, perche il numero degli assediati superava le forze degli assedianti. Oltre ai polacchi, la citta ospitava anche ingegneri francesi e alcuni ufficiali svedesi. A partire dal 22 febbraio inizio l'
assedio della citta
. Il 5 marzo 1734, il feldmaresciallo
Burkhard Christoph von Munnich
, al comando di truppe di rinforzo russe, arrivo a Danzica e sostitui Lacy al comando. Il 9 marzo le truppe russe riuscirono a catturare i sobborghi cittadini. Il 18 aprile arrivarono i cannoni e inizio il bombardamento, e poco tempo dopo anche i rinforzi sassoni al comando di
Giovanni Adolfo II di Sassonia
. Allo stesso tempo, arrivo una squadriglia navale francese in soccorso di Stanislao, ma il gruppo di sbarco non trovo l'opportunita di entrare in citta, poiche Munnich prese il forte di Sommerschanz, in questo modo controllando il porto, cosi i francesi risalirono a bordo delle navi e si misero in mare. Negli ultimi giorni di aprile Munnich decise di attaccare il forte di Hagelsberg. L'assalto, tuttavia, si concluse con un fallimento: le perdite nell'azione furono di 2.000 morti e feriti. Il 13 maggio, 11 navi francesi apparvero di nuovo in mare, facendo sbarcare 2000 soldati. Il 16 maggio questi attaccarono le trincee russe, mentre gli assediati fecero una sortita fuori dalla citta, tuttavia entrambi vennero respinti.
All'inizio di giugno, arrivo la flotta russa con l'artiglieria, lo squadrone navale francese cosi, lascio le truppe a Weichselmunde e si ritiro, perdendo una fregata, che rimase incagliata. Munnich ricevuta l'artiglieria, comincio a bombardare Weichselmunde, e il 12 giugno i francesi la consegnarono. Il giorno dopo, la fortificazione di Munde si arrese. Il 28 giugno 1734, Danzica capitolo
[2]
, e Stanislao fu costretto a fuggire ancora: prima travestito da contadino, a
Konigsberg
, capitale prussiana, dove il re
Federico Guglielmo
I rifiuto di consegnarlo come richiesto dai russi, e poi in Francia. Dopo di che la maggior parte dei magnati polacchi si schiero dalla parte di Augusto Il, in quello che divenne noto come il
Sejm della Pacificazione
, tenutosi nel giugno-luglio 1736, Augusto fu confermato re di Polonia e Granduca di Lituania.
Piegate le forze nemiche, le truppe russe rimasero comunque di stanza in Lituania e nella Polonia orientale, poiche la Sassonia desiderava avere truppe vicino al suo confine, a causa della posizione insicura della Prussia nella guerra.
La fuga del candidato francese fu una mortificazione per la Francia che non tardo a reagire scatenando un'offensiva bellica contro l'Austria, sua eterna rivale nonche alleata della Russia. Lo scacchiere era lo stesso della precedente guerra di successione: l'Italia, la
Renania
e la
Lorena
.
Dopo aver dichiarato guerra il 10 ottobre, la Francia tre giorni dopo apri le ostilita: dopo aver invaso il
Ducato di Lorena
, i francesi costruirono due ponti sul
Reno
, uno vicino a
Germersheim
, l'altro vicino a
Oberhausen
. Il 12 ottobre 1733 le truppe francesi attraversarono il Reno a
Kehl
e
attaccarono la fortezza
locale, difesa da 1306 uomini delle truppe distrettuali e 106 uomini della fanteria austriaca, sotto il feldmaresciallo del Wurttemberg, e il tenente Ludwig Dietrich von Pfuhl. La fortezza capitolo il 29 ottobre; la Francia cosi ottenne il controllo di entrambi gli obiettivi prefissati in poche settimane.
Tuttavia le truppe francesi non avanzarono in territorio nemico: incapace di attaccare direttamente l'Austria, e non volendo invadere gli Stati tedeschi che erano intervenuti, per paura di trascinare la
Gran Bretagna
e le
provincie unite
nel conflitto, la Francia consolido la sua posizione in
Lorena
, e ritiro le sue truppe oltre il Reno per l'inverno.
L'imperatore mobilito le sue forze in risposta agli attacchi francesi e inizio il richiamo delle truppe dai vari stati dell'impero, stabilendo una linea difensiva a
Ettlingen
, vicino a
Karlsruhe
. Durante l'inverno le truppe imperiali si riunirono vicino a
Heilbronn
, ma l'esercito radunato era numericamente inferiore ai 70.000 uomini dei francesi. Il barone Gottfried Ernst von Wuttgenau ricevette il comando della fortezza di
Philippsburg
dal principe Eugenio nel dicembre 1733.
Nella primavera del 1734 i francesi al comando del
duca di Berwick
, risalirono la valle del Reno con un forte esercito per strappare la fortezza di
Philippsburg
agli Imperiali. Berwick riusci ad aggirare con successo la linea di difesa nemica, e il principe
Eugenio di Savoia
fu costretto a ritirare le proprie forze nell'accampamento imperiale di
Heilbronn
. Questa mossa spiano la strada all'esercito francese. Il 1º giugno 1734 inizio l'
assedio della fortezza
, che fu circondata da 60.000 uomini.
L'esercito di soccorso imperiale, composto da circa 35.000 uomini sotto il principe Eugenio, affiancato dal principe ereditario
Federico II di Prussia
, non riusci a rompere l'assedio: il Savoia fece alcuni tentativi di liberare la fortezza, ma non attacco mai in modo decisivo l'esercito assediante, a causa dell'inferiorita numerica e della qualita relativamente scarsa delle truppe a disposizione.
Il duca di Berwick durante l'assedio, fu ucciso da una
granata
, o da una palla di cannone mentre ispezionava una trincea.
Claude Francois Bidal d'Asfeld
fu nominato
Maresciallo di Francia
e ricevette il comando supremo dell'esercito del Reno. Il 22 giugno il nuovo generale fece attaccare un sentiero coperto della fortezza, che porto alla cattura di 60 prigionieri e alla rimozione di un bastione.
Un mese dopo, il 18 luglio, la fortezza si arrese e la guarnigione fu congedata con onore. Il comandante imperiale della fortezza, il barone von Wuttgenau, fu promosso a feldmaresciallo tenente per la lunga difesa sostenuta contro la soverchiante forza nemica. Il conte Friedrich Heinrich von Seckendorff, che per qualche tempo guido il comando dell'esercito, si distinse come comandante dell'esercito imperiale, il quale ora si stava ritirando da Philippsburg verso
Bruchsal
.
Nell'ottobre del 1734 il principe Eugenio consegno il comando supremo dell'esercito del Reno a Karl Alexander von Wurttemberg, che aveva dotato le fortezze di
Friburgo
,
Breisach
e
Magonza
, ancora sotto il comando imperiale, di truppe e rifornimenti sufficienti per un assedio. Il generale von Seckendorff organizzo la creazione di una nuova posizione difensiva lungo il Reno tra
Coblenza
e Magonza e divenne governatore di quest'ultima fortezza.
L'imperatore Carlo VI non accetto l'offerta del re Federico Guglielmo I di rafforzare l'esercito imperiale sul Reno con 50.000 uomini, perche non voleva fare concessioni ai prussiani nella successione Julich-Berg. Invece, nell'estate del 1735, l'imperatore autorizzo il passaggio delle truppe russe attraverso il territorio tedesco per rafforzare il fronte del fiume
Neckar
, ora minacciato. Nell'estate del 1735 il principe Eugenio si reco nuovamente al fronte su richiesta dell'imperatore, nel suo quartier generale a Heidelberg. Alla fine di agosto vi arrivarono anche i primi reggimenti russi sotto il generale Lacy
[3]
.
Le forze francesi continuarono ad avanzare lungo il Reno fino a Magonza, ma il crescere del numero dell'esercito imperiale, ora rinforzato anche dai reggimenti russi, riusci a impedire alla Francia di stabilire un assedio in loco. Eugenio cosi passo all'offensiva: una forza di 30.000 uomini sotto il comando del generale della cavalleria
Friedrich Heinrich von Seckendorff
avanzo con 30.000 uomini sopra l'
Hunsruck
, attraverso il Reno, e il 20 ottobre respinse le truppe francesi vicino a
Salmbach
, spingendoli indietro verso
Treviri
, e infine sconfiggendoli a
Clausen
nell'ottobre 1735, prima che fossero raggiunti i termini preliminari della pace con l'armistizio dell'11 novembre 1735. Fino a questa data, le truppe
Friedrich Heinrich von Seckendorff
tennero sotto controllo i francesi nella regione dell'
Eifel
e sul Reno.
Le truppe francesi e sabaude, ammontanti a oltre 50.000 uomini, sotto il comando di Carlo Emanuele, entrarono in territorio milanese gia il 24 ottobre, incontrando una resistenza minima, poiche le forze austriache nel ducato consistevano di solo 12.000 uomini. Entro il 3 novembre la stessa citta di
Milano
si arrese, anche se il governatore austriaco, il conte
Wirich Philipp von Daun
, presidiava ancora la fortezza. Il gran maresciallo di Francia, il
duca di Villars
, si uni a Carlo Emanuele a Milano l'11 novembre. Mentre Villars voleva muoversi immediatamente contro
Mantova
per assicurarsi il controllo dei passi alpini contro i rinforzi austriaci, Carlo Emanuele, diffidente nei confronti dei suoi alleati francesi e dei loro rapporti con la Spagna, cerco di assicurarsi il controllo del milanese. L'esercito trascorse i tre mesi successivi liquidando l'opposizione austriaca nelle restanti citta fortificate del ducato. Villars cerco di convincere don Carlos di Parma a unirsi alla spedizione contro Mantova, ma Carlos si concentro sulla campagna a Napoli. Villars inizio a muoversi contro Mantova, ma Carlo Emanuele resistette e l'esercito fece pochi progressi. All'inizio di maggio, un esercito austriaco di 40.000 uomini sotto il
conte Claude Florimond de Mercy
attraverso le Alpi e minaccio di avvicinarsi alle retrovie dell'esercito francese con una manovra di aggiramento. Villars rispose ritirandosi da Mantova e tentando senza successo di interrompere l'attraversamento del Po da parte dell'esercito austriaco. Villars, frustrato dalla tattica dilatoria di Carlo Emanuele, si ritiro il 27 maggio. Si ammalo durante il ritorno in Francia e mori a Torino il 17 giugno.
Le forze di Mercy tentarono ripetutamente di attraversare il
torrente Parma
nel mese di giugno, ma solo alla fine di quel mese riuscirono ad attraversare il corso d'acqua e ad avvicinarsi alla citta di
Parma
, dove le forze alleate, ora al comando dei marescialli francesi
de Broglie
e
Coigny
, si erano trincerate. Nella
battaglia di Colorno
prima e in una sanguinosa
battaglia vicino al paese di Crocetta
il 29 giugno, gli austriaci furono respinti, Mercy fu ucciso e
Federico di Wurttemberg
, il secondo in comando, fu ferito. Carlo Emanuele torno il giorno dopo per riprendere il comando, e riprese la sua tattica dilatoria, non riuscendo ad inseguire immediatamente gli austriaci in ritirata. Gli austriaci si ritirarono verso il Po, dove furono rinforzati da ulteriori truppe sotto il comando del
feldmaresciallo Konigsegg
. Dopo due mesi di inazione, durante i quali gli eserciti si affrontarono al di la del fiume Secchia, il 15 settembre Konigsegg approfitto del lassismo del nemico ed esegui un'incursione nel quartier generale di Coigny a
Quistello
, quasi catturando Coigny e prendendo tra gli altri premi, le porcellane di Carlo Emanuele. Due giorni dopo i francesi si ritirarono in una posizione vicino a Guastalla in risposta alle manovre austriache, ma un distaccamento di quasi 3.000 uomini fu circondato e catturato dagli austriaci in avanzata. Il 19 settembre Konigsegg attacco la posizione alleata a Guastalla e, in
un altro sanguinoso scontro
, fu sconfitto, perdendo tra gli altri Federico di Wurttemberg. Konigsegg si ritiro oltre il Po, prendendo una posizione difensiva tra il Po e l'
Oglio
, mentre il re di Sardegna sfrutto la sua vittoria. Quando ritirato la maggior parte dell'esercito alleato a Cremona, gli austriaci avanzarono sulla riva nord del Po fino all'
Adda
, prima che entrambi gli eserciti entrassero nei quartieri invernali nel dicembre 1734.
Nell'Italia meridionale, gli austriaci, adottando una strategia difensiva per proteggere un gran numero di fortezze, furono sonoramente sconfitti. Don Carlos raduno un esercito composto principalmente da spagnoli, ma anche da truppe francesi e sabaude. Spostandosi verso sud attraverso lo
Stato Pontificio
, il suo esercito aggiro la prima linea di difesa austriaca a Mignano, costringendoli a ritirarsi nella
fortezza di Capua
. Poi praticamente senza combattere entro a Napoli accolto dai notabili della citta, poiche il vicere austriaco era fuggito verso
Bari
, e le fortezze tenute dagli austriaci in citta furono occupate rapidamente. Pur mantenendo il blocco dei piu forti presidi austriaci a Capua e Gaeta, il grosso dell'esercito alleato si concentro sulle rimanenti forze austriache. Queste tentarono di resistere ma alla fine di maggio furono
sconfitte a Bitonto
. Capua e Gaeta furono poi adeguatamente assediate, mentre le fortezze austriache in Sicilia furono rapidamente sottomesse.
Gaeta si arrese in agosto
, mentre
Capua resistette
fino a novembre quando il suo comandante, Otto Ferdinand von Abensberg und Traun, finalmente negozio i termini della resa quando rimase senza munizioni. Anche il pretendente
giacobita
ai troni del Regno Unito e della Francia,
Carlo Edoardo Stuart
, che all'epoca aveva meno di 14 anni, partecipo all'assedio francese e spagnolo di Gaeta, facendo la sua prima esposizione in battaglia. Nel
1734
con la
conquista borbonica delle Due Sicilie
, decisa con la battaglia di Bitonto, i Regni di Napoli e Sicilia ritornano indipendenti, dopo oltre due secoli di dominazione politica prima spagnola e poi austriaca.
Gli eserciti nel nord Italia soffrirono in modo significativo durante l'inverno, con notevoli perdite per malattie e diserzioni. Per la campagna del 1735 le forze alleate nell'Italia settentrionale passarono sotto il comando del
duca di Noailles
, elevato a maresciallo dopo i suoi contributi nella campagna del Reno. A maggio si unirono anche le forze spagnole, ora disponibili dopo i successi nel sud. In risposta a questa minaccia, Konigsegg si ritiro nel
vescovado di Trento
, lasciando pero ben difesa la citta fortezza di Mantova. A questo punto le divisioni tra gli alleati divennero evidenti, poiche la Spagna rivendicava Mantova e si rifiutava di garantire Milano a Carlo Emanuele. In risposta, Carlo Emanuele rifiuto di permettere l'uso del suo equipaggiamento d'assedio contro Mantova. Di conseguenza, l'esercito franco-spagnolo non pote fare altro che bloccare la citta. Quando Carlo Emanuele ritiro le sue forze dalla zona, gli alleati furono costretti a ritirarsi, e gli austriaci assediati sfruttarono l'occasione, recuperando la maggior parte del milanese in novembre, trovando una scarsa opposizione.
Le operazioni militari si presentavano insoddisfacenti su tutti i fronti e si protraevano stancamente, anche perche Carlo d'Asburgo aveva necessita di farsi riconoscere la
Prammatica Sanzione
da parte delle altre case regnanti d'
Europa
, tra cui i Borbone di Francia e Spagna con i quali l'Austria si trovava in guerra. Carlo d'Asburgo, quindi, piu che controbattere, subiva la guerra con la Francia. Ma anche la Francia, avendo compreso che il trono polacco era definitivamente perduto, non aveva piu interesse a continuare la guerra all'Austria.
Tutti i contendenti si resero conto che era necessario chiudere le ostilita. Pero, mancavano le proposte per aprire i negoziati di pace.
L'occasione si presento quando fu annunciato il matrimonio tra
Francesco Stefano di Lorena
e
Maria Teresa d'Asburgo
. Questa circostanza offri alla Francia l'opportunita per proporre di assegnare a Stanislao Leszczy?ski il Ducato di Lorena in cambio del riconoscimento della “prammatica sanzione”, con l'obiettivo, tutt'altro che celato, di evitare che la Lorena e l'Austria restassero sotto il medesimo scettro.
Ma Francesco Stefano era pur sempre il futuro marito dell'erede al trono d'Austria; la qual cosa sconsigliava che egli fosse privato della sua terra d'origine in nome della ragion di stato. L'impasse spinse il Re di Prussia, Federico Guglielmo I, a dichiararsi favorevole alla proposta francese con la variante di assegnare a Francesco Stefano il
Granducato di Toscana
, quale compenso per la perdita del suo territorio. Le cancellerie delle potenze impegnate nella guerra si attivarono in tal senso e portarono a conclusione il conflitto.
Questi avvenimenti si svolsero nell'arco di tempo tra il 30 ottobre
1735
(data dei cosiddetti preliminari di
Vienna
) e il 18 novembre
1738
(data del terzo trattato di Vienna) e si conclusero con la
Pace di Parigi
del 1º giugno
1739
che pose fine alla guerra di successione polacca.
Negli anni successivi alla Pace di Parigi, la
Lorena
fu progressivamente assorbita nel territorio francese, divenendo una semplice provincia. La Francia perse il controllo di Acadia e Terranova; l'Inghilterra ottenne
Acadia
,
Terranova
,
Minorca
,
Gibilterra
e il monopolio sugli schiavi neri; gli Asburgo mantennero i
Paesi Bassi del Sud
e il
Ducato di Milano
e acquisirono il Granducato di Toscana, scambiato da Francesco Stefano con la Lorena come clausola del trattato e per poter sposare Maria Teresa d’Austria.
Occorre, pero, analizzare piu nel dettaglio le vere ragioni e gli avvenimenti che portarono alla firma del trattato di Vienna nel 1738 e alla successiva Pace di Parigi, nonche le conseguenze che gli accordi sottoscritti arrecarono in tutta Europa, ripercorrendo le vicende teste descritte alla luce delle motivazioni politiche che indirizzarono i monarchi nelle loro scelte.
La politica estera di Luigi XV, sulla scia di quella del suo predecessore e attuata con sapiente maestria dal suo primo ministro, era tutta orientata al ridimensionamento della potenza asburgica la quale aveva subito una notevole impennata dopo la conclusione della guerra per la successione al trono di Spagna. Infatti, benche la Spagna e i suoi possedimenti caraibici e sudamericani fossero caduti nelle mani francesi dei
Borbone
, gli Asburgo avevano ottenuto in cambio tanti di quei territori in Europa da trasformare l'Austria nella piu grande potenza continentale.
La politica di Luigi XV era sostenuta da Filippo V Re di Spagna e dalla seconda moglie di quest'ultimo, Elisabetta Farnese, i quali, come innanzi detto, intravedevano nella strategia del monarca francese la possibilita di acquisire territori per i figli don Carlo e Filippo.
All'inizio degli anni trenta, il Re di Francia, avendo preso atto di aver perduto ogni ascendenza sulla Polonia, entrata definitivamente sotto l'influenza della Russia e dell'Austria per mano del Re Augusto II di Sassonia, era stato costretto a rivolgere la sua attenzione all'Italia, nel tentativo di creare un argine sul fronte meridionale dell'impero asburgico.
In occasione del trattato di
Torino
del 26 settembre
1733
, Luigi XV sottoscrisse un accordo con
Carlo Emanuele III di Savoia
, al quale prometteva la cessione della
Lombardia
in cambio della cessione della
Savoia
alla Francia. Subito dopo, il 7 novembre
1733
, sottoscrisse con Filippo V il trattato dell'
Escorial
mediante il quale prometteva territori in Italia a entrambi i figli di Elisabetta Farnese.
I due trattati, pero, non apparivano in perfetta sintonia, soprattutto perche l'accordo dell'Escorial non confermava appieno gli impegni presi a Torino con il Savoia. Anzi davano a intendere addirittura la possibilita di un'egemonia della Spagna sul milanese, ridimensionando la sovranita e l'autonomia dei Savoia. Circostanza della quale Carlo Emanuele ebbe immediata contezza all'indomani dell'occupazione di
Milano
da parte delle sue truppe, avvenuta il 10 dicembre
1733
.
I rapporti di alleanza tra la Francia, la Spagna e i Savoia subirono, di conseguenza, un notevole ridimensionamento, ma non al punto da indurre il Re sabaudo a un rovesciamento di alleanza a favore degli imperiali. Carlo Emanuele preferi attendere, invece, la conclusione delle trattative dirette tra la Francia e l'Austria, ben sapendo che era in atto una mediazione anglo-olandese che si prefiggeva anche lo scopo di favorire il mantenimento di uno Stato sabaudo come forza di interposizione tra gli Asburgo e i Borbone in Italia.
Dopo due anni di azioni belliche,
1734
e
1735
(tra il 26 maggio e il 5 giugno 1734, nella
battaglia di Colorno
; il 29 giugno 1734, nella
battaglia di San Pietro
, avvenuta nei pressi di Parma, precisamente alla Crocetta, battaglia molto sanguinosa nella quale caddero migliaia di soldati e il comandante supremo austriaco; e il 19 settembre 1734 nella
battaglia di Guastalla
), la Francia e l'Austria sottoscrissero il 3 ottobre
1735
un preliminare di pace contenente il riassetto degli Stati italiani.
Gli accordi prevedevano l'assegnazione del Granducato di Toscana a
Francesco III Stefano di Lorena
, una volta scomparso
Gian Gastone
, ultimo rappresentante della dinastia
de' Medici
, per compensare l'assegnazione della Lorena al Leszczy?ski.
L'Austria manteneva il porto franco di
Livorno
ma cedeva a don
Carlo di Borbone
lo
Stato dei Presidii
, il
Regno di Napoli
e la
Sicilia
.
Lo
stato sabaudo
veniva potenziato con l'acquisizione delle
Langhe
e dei territori occidentali del milanese e veniva autorizzato, inoltre, alla costruzione di piazzeforti nei territori appena conquistati. L'Austria si vedeva riconosciuta la
Prammatica Sanzione del 1713
e le veniva restituito il
Ducato di Parma e Piacenza
.
I preliminari di
Vienna
del
1735
, innanzi descritti, furono recepiti prima nel
terzo trattato di Vienna del 1738
e poi nella Pace di Parigi del 1739 che sistemo definitivamente la questione della Lorena.
Gli accordi sottoscritti dalla Francia e dall'Austria con il terzo trattato di Vienna del 1738 avrebbero dovuto costituire per gli Stati italiani una sistemazione definitiva e stabile nel quadro della politica di equilibrio tra tutte le maggiori potenze europee della prima meta del
XVIII secolo
. Invece l'assetto geopolitico dell'Italia, nato a conclusione della guerra di successione polacca, sarebbe stato nuovamente turbato nello spazio di qualche anno.
La Pace di Parigi, nel chiudere la guerra di successione polacca, sanci anche il ridimensionamento della potenza asburgica che era uscita notevolmente rafforzata dalla conclusione della precedente guerra di successione al trono di Spagna.
Infatti, se e vero che sul trono polacco era salito il candidato austro-russo, e altrettanto vero che il nuovo sovrano navigava piu nell'orbita russa che non in quella asburgica. Cosi come se e vero che all'Austria fu assegnato il Granducato di Toscana nonche il Ducato di Parma e Piacenza e altrettanto vero che tale assegnazione avvenne a prezzo della cessione della Lorena alla Francia, dei territori occidentali del milanese al
Piemonte
, nonche dei Regni di Napoli e di Sicilia a don Carlo di Borbone.
La pace tanto attesa in Europa sembrava che fosse stata finalmente raggiunta. Fu una illusione di breve durata. Di li a qualche anno sarebbe scoppiato un altro grande conflitto, la
guerra di successione austriaca
, che avrebbe avuto come protagonista proprio la dinastia piu potente del continente, gli Asburgo.