Il
Commodore VIC-20
o
Commodore VIC 20
[2]
(in
Giappone
:
Commodore VIC-1001
; in
Germania
:
Commodore VC 20
) e un
home computer
della
Commodore Business Machines Inc.
, prodotto e commercializzato dall'ottobre
1980
al gennaio
1985
.
Fu proposto come
home computer
per la famiglia e per il gioco ed ebbe un grande successo di vendite, migliorato solo dal successivo
Commodore 64
.
Concepito come una versione economica del
Commodore PET
, venne progettato da Bob Yannes e prodotto inizialmente nella versione giapponese
VIC-1001
. Fu prodotto in larga scala dalla societa dopo la presentazione di un primo modello al
Consumer Electronics Show
del
1980
. Fu soprannominato "the friendly computer", il computer amico, e commercializzato come computer per la famiglia, per la casa, per il gioco, ad un prezzo relativamente contenuto, ovvero a meno di 300$.
L'ingresso nel mercato delle macchine di fascia bassa riusci con grande successo, e fu venduto non solo dai negozi di informatica, ma anche attraverso
centri commerciali
come
Kmart
; unitamente ad una efficace
campagna pubblicitaria
, per la quale la
Commodore
ingaggio
William Shatner
per la realizzazione di alcuni
spot televisivi
.
[3]
Cio fece si che il VIC-20 fosse il primo computer della storia a raggiungere il milione di unita vendute, di cui 800.000 solo nel 1982, notevoli se paragonate ad esempio alle 700.000 raggiunte dall'
Apple II
in tutto il periodo 1977-1982.
[4]
Il VIC-20 fu uno dei protagonisti della guerra dei prezzi che la
Commodore
ingaggio con la
Texas Instruments
e che spinse quest'ultima fuori dal mercato degli
home computer
, ma la produzione della macchina cesso all'inizio del
1985
, dopo aver totalizzato oltre 2.500.000 esemplari venduti, quando fu sostituito dal
Commodore 16
.
"VIC" e l'
acronimo
di "
V
ideo
I
nterface
C
hip
", il nome del
circuito integrato
piu importante, dopo il
microprocessore
MOS 6502
, utilizzato per realizzare il computer. Il "20" non ha alcun significato; secondo Michael Tomczyk, il responsabile di progetto che lo volle aggiungere, era solo un numero che suonava "amichevole", mentre "Vic" da solo suonava come il nomignolo di un "camionista"
[5]
(in inglese e il diminutivo di
Victor
).
In
Germania
il nome del computer e stato cambiato in "Commodore VC 20". "VC" e l'abbreviazione di "
v
olks
c
omputer", termine
tedesco
che in
italiano
significa "computer popolare". Il termine "volkscomputer" e stato utilizzato sulla confezione di vendita, nel manuale, nelle pubblicita, ma non sul computer. Molto probabilmente il cambiamento di nome da "Commodore VIC 20" a "Commodore VC 20" e stato deciso in conseguenza del fatto che nella lingua tedesca la "v" e spesso pronunciata come una "f", quindi "VIC" sarebbe suonato identico a "fick", una parola volgare.
Utilizza la medesima CPU del
Commodore PET
, ma uno
chassis
piu piccolo e compatto che ha tasti squadrati, anziche quelli a profilo arrotondato dei successivi
Commodore 64
e
Commodore 16
, e utilizza il
Commodore BASIC
in versione 2.0. Al di la delle evidenti differenze nella gestione dello schermo, dotato di una dimensione di pagina testo assai inusuale, perfino gli
entry point
di alcune funzioni interne del
KERNAL
funzionano in modo simile al PET e tale somiglianza rimase anche nei successivi modelli a 8 bit, come nel caso della
subroutine
denominata CHROUT e deputata a scrivere un carattere sullo schermo.
Va notato che molti programmi in
linguaggio macchina
possono girare solo su una configurazione, cioe solo con o senza espansione di memoria. Cio e dovuto al fatto che la posizione iniziale della memoria utente cambia in presenza di una qualsiasi espansione (comunque rilevabile agevolmente via software) e alla relativa difficolta di scrivere codice macchina riutilizzabile per il 6502.
La squadra di Michael Tomczyk scrisse una guida di riferimento del programmatore di 400 pagine, prima del suo genere, che favori molto la produzione di software di terze parti, la cui mancanza aveva afflitto la Commodore in precedenza.
[6]
L'hardware e basato sul
MOS VIC
- che gestiva sia la grafica che il sonoro - e sul
MOS 6502
, con una memoria ROM di 20
kB
espandibile, contenente
sistema operativo
e
interprete
BASIC
, memoria
RAM
di 5 kB, di cui 3,5 kB disponibili per la programmazione in BASIC in versione 2.0. Nello specifico la
RAM
ha 3583 byte liberi, oltre a circa 2 kB per la gestione del segnale video, (per un totale di 5,5 kB, come da "Guida del Programmatore" del VIC 20). Tali confini potevano essere modificati da programmatori anche poco esperti, aumentando cosi la risoluzione dello schermo (22×23 caratteri) a scapito della memoria libera per il programma.
Dal punto di vista grafico, la risoluzione era di 176×184
pixel
(22×23 caratteri in modo testo), forniva da 8 a 16 colori, caratteri programmabili, modo multicolore, possibilita di centraggio del quadro video e una particolare modalita video con caratteri di dimensione 8×16. Inoltre il VIC 20 non e dotato della capacita di gestire
sprite
a livello hardware.
Come sonoro vi erano quattro canali, tre ad
onda quadra
ed un quarto per il
rumore bianco
. Era possibile aggiungere una quinta voce collegando, tramite la porta di espansione, un altoparlante esterno al
VIA
, un integrato destinato alla gestione dell'I/O ma che presentava anche un'uscita audio. Disponeva inoltre di un
bus
a
seriale
(una versione dello standard
parallelo
IEEE-488) utilizzato per le periferiche
Commodore 1540
,
1541
, 1581, 1570,
1571
e le stampanti
Commodore 1525
/1526,
Commodore MPS 801
o simili, una porta di espansione memoria utilizzata anche per le cartucce GAME, una porta per collegarvi un registratore di cassette magnetiche, dotato di connettore proprietario per l'utilizzo del
Datassette
.
Vi erano una
porta
input/output
(detta
user port
) contenente l'equivalente di una porta parallela ed una seriale
RS-232
non standard con livelli TTL (normalizzabili tramite un accessorio specifico, cod. VIC-1011A) ed una porta per
joystick
e paddle identica a quelle della console per videogiochi
Atari 2600
. La velocita del bus seriale era leggermente piu alta che in modelli successivi. Il drive 1540, concepito come specifico per il VIC-20, era in grado di trasferire dati solo alla velocita nativa del VIC-20. Molte unita
Commodore 1540
vennero tuttavia aggiornate successivamente dai proprietari con la sostituzione della ROM, che definiva tra le altre cose le costanti di tempo per il trasferimento dei dati. Il bus seriale, con l'eccezione del cambio di velocita, rimase invariato nei successivi modelli a otto bit. La
user port
rimase del tutto identica sui Commodore 64/128 e fu ampiamente sfruttata come parallela per trasformare questi computer in centraline programmabili per automatismi.
I VIC 20 di prima serie montavano la scheda madre ASSY n.1001006 del 1980. Le prime schede avevano qualche problema di surriscaldamento e verso la meta del 1981 fu introdotta una versione con dissipatore di calore maggiorato. Queste versioni montavano entrambe la tastiera derivata dai computer della serie PET e vengono oggi definiti "VIC 20 PET style". Alla fine dello stesso anno fece la sua comparsa la scheda madre ASSY n.324003 che presentava alcuni affinamenti tecnici, una nuova disposizione di alcuni componenti e una nuova schermatura contro le emissioni RF per rientrare nelle nuove specifiche imposte dalla FCC. Entrambe queste schede venivano alimentate a corrente alternata e si riconoscono dalla presa di alimentazione bipolare. Verso la fine del 1981, la vecchia tastiera fu rimpiazzata con quella di nuovo design che fu poi ripresa anche dal Commodore 64. Inizialmente tutti i VIC 20, VC 20 e VI 1001 adottavano la targa identificativa in alluminio dorato con serigrafia nera. In seguito per il mercato europeo si utilizzo un logo differente con la dicitura "VIC" o "VC multicolore per poi arrivare all'ultimo tipo, in alluminio con scritta in rilievo (come i Commodore 64 seconda serie e i Commodore 16).
Nel 1982 debutta una nuova versione che viene chiamata internamente dalla Commodore VIC 20 CR,
Cost Reduction
. Scheda madre ASSY n.250403 completamente ridisegnata e piu compatta. Da 32 chip delle vecchie versioni si passa a 26 chip. Nuovo case "slim" leggermente piu arrotondato e compatto (-5mm in altezza). Sezione di alimentazione a corrente continua, che permettera di produrre un unico tipo di alimentatore sia per il VIC 20 che per il Commodore 64. Questo consenti una maggiore standardizzazione della produzione a tutto vantaggio del contenimento dei costi.
Il Commodore VIC-20 e stato il primo
computer
della storia a superare la quota simbolica di un milione di esemplari venduti, quota tutt'oggi rilevante che il Commodore VIC-20 ha raggiunto nel gennaio del
1983
.
Il periodo di maggiore successo commerciale del Commodore VIC-20 e stato il
1982
, anno in cui e risultato anche il computer piu venduto nel mondo con 800.000 esemplari venduti. All'apice del suo successo commerciale venivano prodotti circa 9.000 esemplari al giorno. In totale sono stati venduti circa 2,5 milioni di esemplari, quantita che non fa del Commodore VIC-20 il computer piu venduto della storia. Tale primato appartiene al suo successore, il
Commodore 64
, venduto in 17 milioni di esemplari.
Il Commodore VIC-20 inoltre e stato il primo computer della storia con
video
a colori
venduto al dettaglio
a un prezzo inferiore ai 300
dollari
.
Il VIC-20 fu molto utilizzato nel campo dei
videogiochi
.
Circa 170 giochi vennero pubblicati su
cartuccia
, di cui oltre 30 dalla stessa Commodore
[7]
[8]
. Fin dall'uscita del VIC-1001 vennero commissionate diverse cartucce alla
HAL Laboratory
, con il coordinamento di
Satoru Iwata
, generalmente conversioni di
arcade
[9]
.
Alle cartucce si aggiunsero poi molti piu giochi pubblicati commercialmente su
cassetta
, almeno 400
[10]
.
Sebbene furono prodotti anche lettori di
floppy
, all'epoca questo formato non fu mai usato per pubblicare videogiochi. Uscirono giochi per il VIC-20 base oppure che richiedono espansioni di memoria da 3kB, 8kB o 16kB; esistevano anche espansioni piu grandi, ma non vennero prodotti giochi che le necessitassero. La produzione del VIC-20 cesso nel 1984, ma l'uscita di nuovi giochi commerciali continuo fino al 1985 inoltrato
[11]
.
In tutto i giochi conosciuti sono oltre 1400
[12]
.
Secondo una selezione fatta dalla rivista
Retro Gamer
, dieci dei piu grandi giochi per VIC-20 sono
Jelly Monsters
(clone di
Pac-Man
),
Omega Race
,
Pirate Cove
,
Matrix
,
Sword of Fargoal
,
Demon Attack
,
Key Quest
,
Laser Zone
,
Astro Nell
(creato nel 2004 per il retrogaming),
Game Theory
(creato nel 2007 per il retrogaming)
[13]
.
La rivista ricorda inoltre, tra i piu importanti titoli usciti esclusivamente per VIC-20,
The Perils of Willy
,
Chariot Race
,
Mole Attack
,
Ultima: Escape from Mt. Drash
,
Wacky Waiters
; tra i giochi che riuscirono perfino migliori della rispettiva versione per il piu potente
Commodore 64
,
Omega Race
,
Matrix
,
Snake Pit
,
Demon Attack
,
Key Quest
; tra i migliori
homebrew
creati molti anni dopo (fino al 2016),
Vicdoom
(una sorprendente conversione di
Doom
),
Astro Nell
,
Frogger '07
(conversione fedele di
Frogger
),
Dragonwing
,
Super Starship Space Attack
[14]
.
- ^
Retro Gamer
154
, p. 59
.
- ^
Commodore Business Machines Inc.
utilizzava entrambe le grafie.
- ^
"Sulla cresta del baratro...la straordinaria ascesa e caduta della Commodore", di Brian Bagnall, lulu.com 2012, pag. 460
- ^
Dillon
, p. 8
.
- ^
(
EN
)
Commodore VIC-20
, su
old-computers.com
(archiviato dall'
url originale
il 31 dicembre 2023)
.
- ^
Retro Gamer
154
, pp. 58-59
.
- ^
(
EN
)
VIC-20 Cartridge Rarity & Gameplay listing
(
TXT
), su
zimmers.net
, 6 giugno 1998.
- ^
(
EN
)
VIC-20 Cartridge Software Reviews
(
TXT
), su
zimmers.net
, 22 dicembre 1998.
- ^
La guerra dei cloni e il VIC 20
, su
vic-20.it
.
- ^
(
EN
)
VIC-20 Cassette Software List
(
TXT
), su
zimmers.net
, luglio 1997.
- ^
Retro Gamer
46
, p. 35
.
- ^
(
EN
)
GameBase20 v0.3 (VIC20)
, su
commodore.software
.
- ^
Retro Gamer
46
, pp. 38-39
.
- ^
Retro Gamer
154
, p. 60
.
- Articoli
- Commodore VIC-20
(
JPG
), in
MCmicrocomputer
, n. 14, Roma, Technimedia, dicembre 1982, pp. 44-51,
ISSN
1123-2714
(
WC
·
ACNP
)
.
- Stefano Miari,
Aspettando il VIC
, in
Pocket Pet
, n° 4-5, Harden, 1981, pp. 17-21.
- (
EN
)
Retroinspection: VIC-20
, in
Retro Gamer
, n. 46, Bournemouth, Imagine Publishing, gennaio 2008, pp. 34-41,
ISSN
1742-3155
(
WC
·
ACNP
)
.
- (
EN
)
VIC-20: alive & kicking
, in
Retro Gamer
, n. 154, Bournemouth, Imagine Publishing, aprile 2016, pp. 56-61,
ISSN
1742-3155
(
WC
·
ACNP
)
.
- Libri
- Owen Bishop,
Guida al Commodore VIC 20
, Tecniche nuove, 1984,
ISBN
88-7081-167-0
.
- David Schultz,
Il libro del Commodore VIC 20
, Franco Muzzio & c., 1983,
ISBN
88-7021-221-1
.
- Rita Bonelli e Daria Gianni,
Alla scoperta del VIC 20
, Gruppo Editoriale Jackson, 1983,
ISBN
88-7056-139-9
.
- Guida al personal VIC 20
, 3ª ed., E.V.M. Computers, 1983.
- Le periferiche del VIC - Vol. II
(cartucce di espansione), E.V.M. Computers, 1983.
- Brian Bagnall,
Sulla cresta del baratro... la spettacolare ascesa e caduta della Commodore
, lulu.com, 2012.
- (
EN
) Roberto Dillon,
Computers for the masses, not the classes
, in
Ready: A Commodore 64 Retrospective
, Springer, 3 dicembre 2014, pp. 1-8.
- Altro
- Videobasic VIC20
(corso di BASIC per VIC-20 in 20 fascicoli bisettimanali), Gruppo Editoriale Jackson, 1985.