La
Bessarabia
(in
romeno
Basarabia
; in
russo
Бессарабия
?
,
Bessarabija
; in
ucraino
Бессараб?я,
Bessarabija
) e una
regione storica
compresa tra i fiumi
Prut
(affluente di sinistra del
Danubio
nel suo corso inferiore) e
Nistro
.
Per secoli la regione costitui una zona cuscinetto tra le grandi potenze dell'
Austria
, dell'
Impero russo
e dell'
Impero ottomano
. Nel 1812, il
Principato di Moldavia
ne cedette il dominio all'Impero russo. In seguito, fino al 1917, il territorio, abitato da una maggioranza di
moldavi
, fece parte dell'Impero russo come
Governatorato di Bessarabia
. Nel 1918, la Bessarabia riusci a ottenere per breve tempo l'indipendenza, ma venne presto assorbita nel
periodo interbellico
dalla
Romania
, diventando una provincia orientale e, dopo la
seconda guerra mondiale
, ando annessa all'
Unione Sovietica
. Attualmente e suddivisa tra la
Moldavia
(parte settentrionale) e l'
Ucraina
(parte meridionale o "
Bessarabia storica
").
La Bessarabia e una regione storica costituisce una porzione di territorio situata sul
mar Nero
tra i fiumi Prut a ovest e Nistro a est, nei pressi del passaggio dai
Carpazi
alla
steppa eurasiatica
. L'area, vasta 45.000 km², comprende anche delle zone che attualmente non rientrano nel territorio moldavo, ovvero il
Bud?ak
a sud e i dintorni della citta di
Chotyn
a nord-ovest (odierno
Oblast' di ?ernivci
orientale).
[1]
La Bessarabia puo essere divisa in tre zone in termini di paesaggio. La Bessarabia settentrionale, in quanto regione pedemontana dei Carpazi, e un altopiano leggermente boscoso localizzato a circa 400 m sul livello del mare. Questa parte del paese e coperta da foreste di quercia e faggio e vede la presenza di ripide scarpate. Anche la Bessarabia centrale appare coperta da foreste (da cui deriva anche il termine
Codrii
, che significa per l'appunto
foreste
) e da
Tighina
in poi si fonde gradualmente con la zona simile alla steppa del Bud?ak nella Bessarabia meridionale, una zona piatta o lievemente ondulata con un paesaggio privo di alberi a circa 100 m sul livello del mare. Il suolo fertile di
terra nera
giace sotto l'erba della steppa ad altezza d'uomo. Tutti i fiumi scorrono su percorsi a bassa pendenza in direzione sud-est e sfociano nel mar Nero: in estate i piccoli fiumi della steppa vanno quasi in secca.
[2]
Il clima della zona e
continentale
con estati calde e secche e inverni freddi. Il sud ha un clima tipico di
steppa
secca con scarse precipitazioni medie (300 mm), che comporta l'impossibilita di portare avanti delle colture negli anni con poche precipitazioni senza irrigazione artificiale. Allo stesso tempo, i nubifragi possono causare gravi inondazioni quando i piccoli fiumi straripano. Nel nord piu boscoso, 600 mm di precipitazioni annuali sono comuni.
[3]
Nel 2010, sono stati scoperti alcuni manufatti legati alla
cultura acheuleana
sul basso Dnestr vicino a
Dub?sari
, in
Transnistria
, risalenti fino a 800.000 anni fa.
[4]
I due
chopper
di arenaria e i quattro pezzi di
selce
sono stati considerati, in virtu della loro datazione, le piu antiche tracce umane rinvenute in Moldavia e Ucraina.
[5]
In Bessarabia esistono pochi siti legati al
Paleolitico medio
, ma tra i piu antichi merita una menzione particolare la grotta di Duruitoarea Veche: i manufatti rinvenuti in loco sono stati datati a circa 70.000 anni fa, ma e l'area archeologica di Ofatinti ad essere considerata ancor piu antica, in quanto risalente a 125.000 anni fa.
[6]
Il piu antico popolo storicamente attestato sul territorio bessarabico fu quello degli
Sciti
, che migrarono come guerrieri nomadi a cavallo dalle regioni orientali della steppa nel VI secolo a.C. Ancora in epoca precristiana, gli
antichi greci
fondarono delle colonie sulla costa del mar Nero e riferivano essi stessi piu tardi la presenza della tribu germanica dei
Bastarni
nella Bessarabia centrale, mentre i
romani
facevano riferimento ai
Daci
(
Getae
).
[3]
[7]
Nel I secolo d.C., la Bessarabia divenne parte dell'
impero
nella provincia della
Dacia
: in seguito, in tale regione si scelse di mettere in sicurezza il territorio realizzando il
vallo di Traiano
(fra il III e l'XI secolo).
Nel periodo delle
invasioni barbariche
tra il III e l'XI secolo, la Bessarabia divenne zona di transito per alcuni popoli tra cui
Slavi
,
Goti
,
Unni
,
Avari
e
Magiari
.
[3]
[7]
[8]
Nel VII secolo, i
Proto-bulgari
si stabilirono nella Bessarabia meridionale, nella regione del
delta del Danubio
, e fondarono un proprio
impero
. All'inizio del X secolo il territorio della Bessarabia divenne parte della
Rus' di Kiev
, la quale si stava espandendo verso il Mar Nero. Per piu di tre secoli, fino alle invasioni mongole, l'area rimase una terra di confine del regno, abitata principalmente da alcune fra le prime tribu slave orientali come Ulici e Tiverzi e oggetto delle costanti invasioni dei Peceneghi[12]. Nel XIII secolo, i tartari dell'
Orda d'Oro
si stabilirono sul nord del mar Nero, ma in Bessarabia le loro tracce si persero poco dopo.
[9]
Verso la fine del XIII secolo, la regione meridionale apparteneva alla
Valacchia
.
[9]
Dal 1400 la zona tra i fiumi Prut e Dnestr appartiene al Principato di Moldavia e, tra il 1500 e il 1800, la Moldavia entro nella sfera d'influenza dell'impero ottomano, con la Bessarabia meridionale (il
Bud?ak
) che rimase sotto il diretto dominio di
Istanbul
sin dalla fine del XV secolo.
[3]
Nel medioevo, vari principi valacchi e moldavi, tra cui
Neagoe Basarab
(1512-1521), Negru Vod?
Basarab
e Ladislas
Basarab
, esercitarono la propria influenza nella regione stringendo contatti tra il XIII e il XIV secolo con la
Rus' di Kiev
, con l'
Ungheria
e con la
Polonia
.
[10]
[11]
La distruzione da parte dell'
Impero ottomano
del forte costruito dal principe
Stefano il Grande
a Akkerman il 14 luglio 1484 diede vita all'egemonia turca.
[12]
Verso il 1511, tutta la Bessarabia meridionale cadde sotto il sultano
Bayezid II
e cio spinse piu tartari, specie pastori, a insediarsi nella regione. Nel 1538, quando Tighina divenne ottomana e vi fu costruita la
fortezza
, prese vita lo stato vassallo del
Principato di Moldavia
, che piu tardi comprese la Bessarabia e rimase in piedi fino al 1859.
[13]
Le innumerevoli consegne di grano a Istanbul assicurarono l'autonomia interna, convincendo il sultano a non imporre la costruzione di moschee nel principato danubiano assicurando comunque al contempo protezione dalle minacce esterne, come la monarchia russa e quella asburgica nel corso delle campagne espansionistiche del XVIII-XIX secolo.
[14]
Come conseguenza della spinta espansionistica russa verso sud esplose la
guerra russo-turca
(1806-1812): nel corso del conflitto, le truppe russe reinsediarono parte dei popoli turchi nomadi del Bud?ak in Crimea, mentre una gran parte dei sudditi degli ottomani era stata evacuata in
Dobrugia
: la Bessarabia pati pesantemente in termini economici le lotte a partire dal 1808.
[15]
Nel 1812, lo zar russo
Alessandro I
spinse per la pace per concentrarsi sulla guerra imminente contro
Napoleone
. Nel
trattato di Bucarest del 1812
, alla Russia fu concessa la meta orientale del Principato di Moldavia, mentre la meta occidentale rimase nella sfera di influenza ottomana.
[2]
Dal 1812, il confine di
Istanbul
e
Mosca
non correva piu lungo il Dnestr, ma 100-125 km piu a ovest, presso il Prut.
[16]
Nel territorio assegnato, la Russia stabili il
Governatorato di Bessarabia
, il piu piccolo dell'impero.
[17]
La capitale divenne la media bessarabica
Ki?inev
(Chi?in?u) e il primo governatore generale della
Nuova Russia
e della Bessarabia divenne
Michail Semenovi? Voroncov
nel 1823.
[18]
Quando nel 1812 la Russia si impadroni delle terre tra i fiumi Pruth e Dnestr, con una superficie di circa 45.000 km², estese il termine Bessarabia, originariamente applicato solo alla parte meridionale, all'intero territorio.
[1]
L'impero zarista voleva creare una nuova identita bessarabica per assicurare storicamente le proprie pretese di potere sui moldavi che vi abitavano. La Russia si assicuro cinque fortezze, 17 citta e 685 piccoli centri urbani popolati da un totale di 491.697 abitanti, dato emerso dal primo censimento russo risalente al 1817.
[19]
I governanti russi inizialmente concessero l'autonomia e non interferirono con il tessuto sociale interno, ma in seguito promossero strenuamente politiche di
russificazione
introducendo l'
idioma russo
come unica
lingua ufficiale
dopo che lo status speciale riservato alla regione fu revocato nel 1828.
[20]
La terra fini principalmente nelle mani di grandi proprietari terrieri, i
boiardi
, i quali vedevano invece la maggior parte dei loro conterranei composta da piccoli contadini che perseguivano un'agricoltura di sussistenza.
[21]
Mentre la Moldavia sperimentava una fase di "denazionalizzazione", perdendo dunque una propria identita etnica, molti fuggirono verso ovest attraverso il fiume Prut dopo la conquista della Bessarabia per paura dell'introduzione della
servitu della gleba
, che a quel tempo era praticata in Bessarabia solo tra i
rom
e includeva invece tutti i gruppi etnici nel resto della Russia oltre ad essere molto comune.
[20]
Tra il 1856 e il 1878, a seguito della
guerra di Crimea
, la parte sud-occidentale della Bessarabia (Cahul, Bolgrad e Ismail) torno in mano alla Moldavia (dal 1859).
[22]
Il processo di russificazione in Bessarabia fu diretto principalmente contro la popolazione autoctona, perlopiu moldava.
[20]
Durante il dominio russo in Bessarabia, la percentuale di moldavi scese di molto. Questo processo ha avuto luogo in modi diversi. Da un lato, i gruppi etnici stranieri furono reclutati per stabilirsi in Bessarabia, venendo d'altro canto i moldavi costretti a stabilirsi in altre regioni remote dell'impero (specialmente la
Siberia
e la regione del
Kuban'
). Siffatta situazione venne aggravata ancor di piu da una politica linguistica restrittiva imposta dal governo, che incoraggio parte dei bessarabiani, specialmente la borghesia emergente, ad accettare la prospettiva di assimilarsi alla cultura russa.
[20]
Nel 1812, nei negoziati a
Bucarest
, la Russia promise un'ampia autonomia per la Bessarabia, affermando che pero il governo sarebbe rimasto in capo ai boiardi moldavi. Tuttavia, questa autonomia fu revocata dopo soli sedici anni e la Bessarabia torno ad essere un ordinario governatorato. Nel 1829 l'uso della
lingua moldava
fu vietato nell'amministrazione; a partire dal 1833, le funzioni religiose non potevano piu essere tenute in moldavo e tutti i registri della chiesa locale furono bruciati.
[23]
Nel 1842 il moldavo fu rimpiazzato dal russo in tutte le scuole elementari; nel 1860, infine, l'insegnamento della lingua moldava fu del tutto soppresso dalle scuole elementari.
[23]
[24]
Dopo l'espulsione e il reinsediamento dei tatari intorno al 1810 dal Bud?ak, la colonizzazione russa della regione fino ad allora scarsamente popolata inizio nel 1812. La corona di
San Pietroburgo
promosse in particolare l'arrivo di coloni provenienti dalla Russia e dall'attuale Ucraina, promettendo privilegi come la concessione di terre, prestiti senza interessi, esenzione dalle tasse per dieci anni, autogoverno, liberta religiosa ed esenzione dal servizio militare.
[25]
A partire dal 1814, un totale di circa 9.000
emigranti teutonici
s'insediarono nella zona, fondando un totale di circa 150 insediamenti principalmente nella regione stepposa del Bud?ak.
[26]
Inoltre, c'erano numerosi bulgari che erano fuggiti in passato temendo le truppe ottomane verso i domini della corona russa. Poiche la Bessarabia non aveva i soliti divieti imposti agli ebrei in fatto di agricoltura, nacquero 17 villaggi ebraici nel nord in cui, nel 1858, piu di 10.000 persone vivevano dedicandosi al settore primario: tale politica di tolleranza nei confronti dei semiti costitui un'eccezione in tutta la Russia.
[27]
Oltre alla bonifica di alcune paludi, la colonizzazione porto anche ad un cambiamento demografico in zona; la proporzione della popolazione a maggioranza moldava diminui in maniera brusca.
[25]
La sconfitta russa nella
guerra di Crimea
del 1853-1856 porto alla
pace di Parigi
del 1856. Tra le conseguenze derivanti dal trattato, una fetta della Bessarabia meridionale nei pressi della foce del Danubio (circa un quarto della superficie totale), espugnata dalla Russia nel 1812, torno al
Principato di Moldavia
con le contee di Cahul, Bolgrad e Ismail.
[28]
Sette stati europei assunsero il dominio protettivo su questo territorio, circostanza che fece perdere a Mosca il suo accesso strategicamente importante alla foce del Danubio. Tuttavia, la Romania dovette cedere questa parte della Bessarabia alla Russia nel
trattato di Berlino
del 1878.
[29]
Le rivolte nel governatorato russo della Bessarabia annunciarono anche il rovesciamento del regime zarista all'inizio del XX secolo. Nel giorno di Pasqua dell'aprile del 1903, un grande
pogrom
avvenne nell'odierna capitale moldava, centro della vita ebraica che porto alla morte 47-49 residenti ebrei e 400 feriti.
[30]
[31]
Il 22 agosto 1905, la citta assistette di nuovo a una serie di violenze quando la polizia apri il fuoco su circa 3.000 lavoratori agricoli che manifestavano. La tragedia appare paragonabile alla
domenica di sangue
che avvenne nel gennaio del 1905 e costo la morte a 1.000 dimostranti.
[32]
Dopo lo scoppio della
Rivoluzione d'ottobre
, un'assemblea nazionale chiamata
Consiglio nazionale
(
Sfatul ??rii
) con sede a Ki?inev assunse le redini del governo nel novembre 1917. L'organo si componeva di 156 deputati alla fine del 1917, di cui il 67,3%, ovvero 105 membri, erano di etnia moldava.
[33]
Si trattava di un numero significativamente piu alto della loro percentuale in raffronto alla popolazione totale, che superava di poco il 50%.
Il 15 dicembre 1917, il Consiglio Provinciale di Bessarabia proclamo la costituzione della Repubblica Democratica Moldava, la quale tuttavia non ambiva alla piena indipendenza, ma soltanto a rimanere parte di un nuovo stato russo riformato, godendo in cambio di una vasta autonomia.
[34]
Anche altre porzioni dell'impero si unirono all'appello di una maggiore liberta di manovra o si mossero per guadagnare l'indipendenza.
Le condizioni in Bessarabia apparivano caotiche poiche, pur essendo cessata la
prima guerra mondiale
, scoppio la
guerra civile tra bolscevichi e bianchi
e cio rese le operazioni del Consiglio in terra moldava inizialmente piuttosto limitate. Le truppe comuniste del Rumcherod occuparono Ki?inev il 5 gennaio 1918, portando la Bessarabia sotto il controllo bolscevico.
[35]
Subito dopo, prese forma l'effimera
Repubblica Sovietica di Odessa
, con capitale nella
citta omonima
, che racchiudeva parte della Bessarabia e del
Governatorato di Cherson
.
[36]
Il Consiglio provinciale proclamo la piena sovranita del paese il 6 febbraio 1918 e chiese alla Romania assistenza militare: le truppe rumene invasero a quel punto tutta la Bessarabia e, dopo brevi ma intense battaglie, la sottomisero del tutto. Dopo la cessazione delle ostilita, le truppe rumene non se ne andarono, ma rimasero nel paese, circostanza che fu percepita da piu bessarabiani come segno di un'imminente annessione alla Romania.
[37]
Il 27 marzo, il Consiglio nazionale, all'epoca composto da 135 deputati, voto ufficialmente l'unificazione con la Romania. Il Consiglio dichiaro allora undici condizioni da garantire in caso di unificazione, tra cui la riforma agraria, l'autonomia locale e la protezione delle minoranze: 86 deputati votarono a favore dell'unificazione a queste condizioni, tre votarono contro e 49 non espressero un voto.
[38]
Il grosso dei deputati astenutisi lo fecero per boicottaggio, poiche le truppe rumene erano comunque gia nel paese e dunque consideravano l'unificazione con la Romania gia di fatto in corso. Tra gli 86 voti "a favore", solo due deputati erano di origine non rumena. Il 9 aprile 1918, con l'approvazione di gran parte della popolazione, la Bessarabia dichiaro l'annessione alla Romania.
[39]
Nel novembre 1918, con soli 44 deputati presenti, lo
Sfatul ??rii
voto per l'unione
incondizionata
con la Romania, ragion per cui, tranne che per la riforma agraria, tutte le 11 condizioni dell'annessione della Bessarabia alla Romania caddero, compresa la richiesta di autonomia.
[40]
[41]
Poiche meno della meta dei parlamentari era presente, il voto sarebbe secondo gli storici da considerarsi illegittimo.
[41]
Lo stesso mese, l'unificazione con la Romania fu ufficialmente completata e il Consiglio Provinciale sciolto. Tuttavia, dal punto di vista di Mosca, che non riconosceva l'annessione avvenuta ad opera di Bucarest, la secessione inscenata ai danni della Russia era stata pianificata per poi procedere all'annessione della Bessarabia.
[41]
Nel 1920, l'annessione della Bessarabia alla Romania fu riconosciuta quale legittima da
Francia
,
Regno Unito
,
Italia
e
Giappone
nel
trattato di Parigi
. Gli
Stati Uniti
, invece, non la riconobbero, criticando la mancata inclusione dell'
Unione Sovietica
nei negoziati e riferendosi alla Bessarabia come territorio sotto occupazione rumena.
[42]
Nel 1924, Mosca chiese che si tenesse un referendum in Bessarabia sul suo status politico: quando la Romania rifiuto tale ipotesi nel 1924, l'Unione Sovietica ribattezzo la regione contesa come "territorio sovietico sotto occupazione straniera".
[43]
Sulla riva orientale del Dnestr, sul territorio della
RSS Ucraina
, la
Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Moldava
(RSSAM) prese forma nel 1924 per rafforzare le rivendicazioni sulla Bessarabia. Una minoranza significativa di etnia moldava viveva in questa regione, ma la maggioranza della popolazione era ucraina.
[44]
La Romania contava su un'amministrazione centralizzata e divise la zona appena acquisita in nove contee (
Jude?
). Nel periodo tra le due guerre, compreso tra il 1918 e il 1940, ebbe luogo uno sviluppo economico, anche grazie al fatto che i rumeni incentivarono fortemente lavori di realizzazione delle infrastrutture in Bessarabia. La riforma agraria del 1920, grazie all'esproprio a danno dei grandi proprietari terrieri con piu di 100 ettari, permise a molti cittadini nullatenenti di ottenere un proprio appezzamento.
[45]
Tuttavia, l'attuazione di tale provvedimento legislativo duro fino agli anni '30 e fu ostacolata dalla corruzione.
[46]
In Bessarabia, per la prima volta dal 1812, la maggioranza della popolazione, di idioma moldavo, poteva ora esprimersi nella sua lingua madre; d'altro canto, le minoranze etniche e linguistiche, che costituivano oltre il 40% della popolazione, affrontarono forti politiche di romanizzazione, con forti critiche e concreti atti di resistenza da parte dei locali.
[47]
[48]
[49]
In varie aree della Bessarabia, i moldavi erano solo una minoranza: nella citta perlopiu russofona di Tighina, per esempio, esplosero diverse rivolte armate finalizzate all'annessione alla vicina Unione Sovietica.
La lunga affiliazione con la Russia aveva lasciato il segno. Una fetta significativa della popolazione preservo un'identita moldava separata dai rumeni.
[50]
Poiche il sentimento filo-sovietico risultava diffuso in svariate parti della Bessarabia, l'amministrazione centrale preferi nominare rumeni provenienti da altre aree del paese, poiche molti locali erano percepiti come potenziali simpatizzanti sovietici o spie.
[51]
Molti si vedevano ancora come cittadini di seconda classe e i problemi crebbero anche per via delle
difficili condizioni politiche interne della Romania
, come l'ascesa dell'ultra-nazionalista, antisemita e fascista
Guardia di Ferro
, che divenne il terzo partito piu forte nelle elezioni parlamentari rumene del 1937. Dal 1937, entro in vigore il divieto per gli ebrei di acquistare terreni.
A differenza della parentesi russa, esistevano scuole in cui erano ammessi locutori di idiomi diversi dalla lingua ufficiale, ma il loro numero appariva molto inferiore alla proporzione della popolazione non rumena e non si deve dimenticare la romenizzazione forzata.
[51]
[52]
Mentre molti membri delle minoranze etniche avevano atteggiamenti negativi verso la Romania e si integrarono poco, altri accettarono di buon grado il cambiamento: si possono citare come esempio il politico
Iosif Chi?inevschi
o lo scrittore Leonid Dimov, entrambi di estrazione russofona.
[51]
Dopo la fine della
campagna di Francia
tedesca con la firma del
secondo armistizio di Compiegne
il 22 giugno 1940, l'URSS percepi che si trattava del momento storico giusto per tornare a insediarsi in Bessarabia, dopo 22 anni di appartenenza (illegittima, dal punto di vista sovietico) alla Romania. Con la Francia pressoche sconfitta, la Romania aveva perso il suo piu stretto alleato. Il 28 giugno 1940, l'
Armata Rossa
sovietica
occupo il territorio della Bessarabia
: alla Romania era stato dato in precedenza un ultimatum di 48 ore per abbandonare la zona, che Bucarest rispetto senza combattere.
[53]
Come concordato nel protocollo aggiuntivo segreto del
patto Molotov-Ribbentrop
del 1939, la
Germania nazista
tollero l'occupazione, esprimendo a Mosca il suo disinteresse per la "questione bessarabica" chiedendo al contempo il reinsediamento sotto lo slogan
Heim ins Reich
dei circa 93.000 tedeschi bessarabici.
[26]
Il loro reinsediamento nel Reich tedesco nell'autunno del 1940 fu reso possibile dall'intesa conclusa il 5 settembre dello stesso anno.
[26]
[54]
Il 2 agosto 1940, l'Unione Sovietica divise la Bessarabia e stabili la
Repubblica Socialista Sovietica Moldava
per la maggior parte del nord e del centro del paese, assegnandole la denominazione di
Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Moldava
. Il sud e la zona a nord dei pressi di Chotyn (
Oblast' di ?ernivci
) andarono alla
Repubblica Socialista Sovietica Ucraina
; gli ucraini costituivano inoltre la maggioranza della popolazione in queste zone.
[55]
Subito dopo l'occupazione, l'URSS
collettivizzo
l'agricoltura, esproprio le grandi proprieta terriere, distribui la terra ai contadini nullatenenti e istitui i
sovchoz
e le
kolchoz
. Allo stesso tempo, inizio un'ondata repressiva contro i rumeni, i nazionalisti moldavi, i
kulaki
, i grandi latifondisti, l'ex
Armata Bianca
gli antisovietici, che culmino nella deportazione di circa 250.000 persone.
[56]
Solo i tedeschi scamparono alla persecuzione, in virtu della protezione loro riservata dal Terzo Reich. Le strade intitolate alla Bessarabia nelle citta tedesche e austriache commemorano l'origine etnica dei loro abitanti.
[55]
Il 22 giugno 1941 ebbe inizio l'attacco tedesco all'Unione Sovietica con l'
operazione Barbarossa
, alla quale partecipo circa un milione di soldati rumeni dell'
Armata Roman?
nel settore meridionale del fronte.
[7]
Durante la ritirata di guerra, i sovietici lasciarono
terra bruciata
in Bessarabia e trasportarono tutti i beni mobili per ferrovia in Russia. Alla fine del luglio 1941, il paese era di nuovo sotto l'amministrazione rumena.
[7]
Gia durante la riconquista militare i soldati rumeni commisero dei pogrom contro gli ebrei bessarabi con migliaia di morti con la partecipazione della popolazione. Il primo grande massacro avvenne vicino a
Sculeni
, dove 311 ebrei furono assassinati il 27 giugno.
[57]
L'odio si basava sull'accusa che gli ebrei avessero stretto un patto con i sovietici.
[7]
Allo stesso tempo, ci furono operazioni di sterminio supervisionate dalle
SS
-
Einsatzgruppen
(nello specifico l'Einsatzgruppe D) sempre contro gli ebrei, con il pretesto che si trattasse di spie, sabotatori o comunisti. La soluzione proposta alla
questione ebraica
dal maresciallo e dittatore rumeno
Ion Antonescu
, tuttavia, prevedeva espulsioni piuttosto che lo sterminio. La popolazione ebraica (circa 200.000 persone) fu dapprima inviata nei ghetti o nei campi di accoglienza, per poi essere deportata nel 1941-1942 nelle
marce della morte
verso i lager, come il
campo di concentramento di Bogdanowka
, nella Transnistria occupata dalla Romania, al tempo parzialmente controllata dalle SS, a differenza della Romania continentale.
[3]
I
rom
furono un altro gruppo etnico che divenne vittima di persecuzione e sterminio durante la parentesi nazista nell'ambito del
porrajmos
.
[55]
[58]
Nel 1944, dopo tre anni di occupazione da parte delle truppe rumene, il fronte tedesco-sovietico aveva nuovamente raggiunto il confine orientale del paese sul Dnestr. Il 20 agosto 1944, l'Armata Rossa diede il via a un'offensiva estiva su larga scala chiamata
Operazione Ia?i-Chi?in?u
con circa 900.000 truppe.
[59]
Con un'operazione a tenaglia, l'Armata Rossa riusci a insediarsi nella Bessarabia storica in cinque giorni. Nell'aggiramento di Chi?in?u e
Sarata
, la
6ª Armata tedesca
, appena formata dopo la
battaglia di Stalingrado
, perse circa 650.000 unita.
[55]
[60]
In coincidenza con il successo dell'avanzata sovietica, la Romania pose fine alla sua alleanza di armi con Hitler e cambio fronte. Il 23 agosto 1944, il maresciallo Ion Antonescu lascio il potere in Romania, permettendo il ritorno di re
Michele I
.
Dopo la riconquista della Bessarabia da parte delle truppe dell'URSS, la
RSS Moldava
fu restaurata come entita politica e rimase una repubblica federata sovietica fino alla
dissoluzione dell'URSS
nel 1991.
La dissoluzione dell'URSS ebbe un impatto anche sul governo della Bessarabia: la
RSS Moldava
divenne la
Repubblica di Moldavia
, da cui si sono staccate, con un moto secessionista russofono la citta di Tighina e i dintorni a formare la
Transnistria
, uno Stato non riconosciuto a livello internazionale.
Il nome Bessarabia deriva dalla dinastia principesca
valacca
di
Basarab
, che vi regno nei secoli XIII e XIV: non vi e alcun legame, come ha sostenuto qualcuno, con il termine
Arabia
.
[61]
In origine, solo la sezione meridionale veniva indicata in latino come
Terra Bassarabum
. Con la presa di potere russa del 1812, la denominazione
Bessarabia
ando estesa all'intera area compresa tra i fiumi
Prut
e
Dnestr
.
Lo stemma della Bessarabia rappresenta un
uro
sulla cui testa si trova una
stella
a cinque punte, a sinistra una
rosa
e a destra una
mezzaluna
.
[62]
Le rappresentazioni piu antiche dello stemma derivano da un documento in cui l'Assemblea Nazionale della Bessarabia (
Sfatul ??rii
) dichiarava l'annessione del territorio alla Romania
per l'eternita
il 9 aprile 1918.
[39]
L'uro e inoltre il simbolo del
Principato di Moldavia
, al quale la Bessarabia appartenne fino alla sua secessione nel 1812.
La Bessarabia ospita alcuni monumenti culturali significativi, anche se il paese e stato per secoli una zona di transito per molti popoli e godeva di poche risorse economiche per via dell'agricoltura praticata quasi da tutti su piccola scala.
Importante in chiave architettonica e storica e la fortezza medievale di Maurocastro o Akkerman (espressione turca che sta per
citta bianca
), ora
Bilhorod-Dnistrovs'kyj
in Ucraina, in epoca rumena
Cetatea Alb?
(che significa
castello bianco
), situata alla foce del fiume Dnestr verso il
mar Nero
.
[63]
Diverse roccaforti furono costruite dai
principi di Moldavia
nel tentativo di resistere alle invasioni dei tartari sul Dnestr a
Chotyn
,
Soroca
,
Orhei
e Tighina, cosi come contro i turchi a
Kilija
, sul Danubio.
Di rilevanza archeologica sono i reperti risalenti alla
cultura Kurgan
rinvenuti nella Bessarabia meridionale.
[64]
Nei tumuli alti fino a 30 m i cavalieri degli
sciti
seppellivano i loro capi insieme ad alcuni cavalli con numerose decorazioni. Delle due sezioni del
vallo di Traiano
lunghe 120 km (inferiore e superiore), di epoca romana, sopravvivono ancora mura alte cinque metri in alcuni punti.
[8]
Importanti chiese rupestri e monasteri vennero costruite tra il XII e il XVII secolo e alcune sculture sono visibili lungo le rive dello Dnestr e del
R?ut
. In una roccia alta circa 100 m a ?ipova, nel
distretto di Rezina
, esistono 19 grotte tra loro collegate tra loro che ospitano un insieme di celle eremitiche, un campanile e una chiesa.
[65]
Nel monastero di Saharna, situato sempre nel distretto di Rezina, si rintracciano tracce di scalfittura su una roccia risalenti al II secolo a.C.
[65]
Altre localita di interesse risultano le rovine di
Orheiul Vechi
, ovvero la vecchia Orheiul, situata nel
distretto di Orhei
, che risalgono al periodo tartaro (XIV secolo), sono associata all'
Orda d'Oro
e ad oggi godono del riconoscimento di
patrimonio dell'umanita
assegnato dall'
UNESCO
nel 2017.
[66]
Si crede che questo sia il punto piu occidentale in cui si insediarono stabilmente in massa i tartari: la capitale Shehr al-Jadid si trovava in tale area.
[66]
Tra i principali centri di cultura della regione figurano il museo regionale della Bessarabia, il museo nazionale di etnografia e storia naturale situato nella capitale moldava e il museo dedicato ai tedeschi bessarabiani e della Dobrugia.
[67]
[68]
Come imposto dalle autorita, i
gruppi etnici
abitavano inizialmente ciascuno in villaggi separati nel XIX secolo. Tra i coloni tedeschi, all'inizio si rintracciava anche una separazione in insediamenti luterani e cattolici. Nel XX secolo, l'unita etnica o linguistica al 100% o quanto meno vicina non esisteva piu nei piccoli centri, sebbene la maggior parte di essi risultasse ancora abitata da un nucleo prevalente: nelle citta piu grandi viveva una popolazione mista e multiculturale. La relazione tra i diversi gruppi etnici fu in genere pacifica, anche se i matrimoni incrociati avvenivano di rado a causa delle diverse appartenenze linguistiche e religiose.
anno
|
Popolazione totale
|
Moldavi
|
Ucraini
|
Russi
|
Gagauzi
|
Bulgari
|
Ebrei
|
Tedeschi
|
Altri
|
1897
[69]
|
1,94 milioni
|
47,6 %
[nota 1]
|
19,6 %
|
8,1 %
|
2,9 %
[nota 2]
|
5,3 %
|
11,8 %
|
3,1 %
|
1,6 %
|
1930
[70]
|
2,86 milioni
|
56,23 %
|
10,97 %
|
12,28 %
|
3,43 %
|
5,7 %
|
7,15 %
|
2,83 %
|
1,39 %
|
Caterina II
aveva costretto quasi tutti gli ebrei russi a reinsediarsi nelle province occidentali nel 1791, creando gli
shtetl
. La sua politica fu in sostanza portata avanti dagli zar successivi, rendendo la Bessarabia parte della
zona di residenza
dopo la presa di potere russa del 1812.
[71]
Tuttavia, si conferi uno status autonomo fino al 1835, ragion per cui le normali discriminazioni legali russe non divennero li vigenti (si pensi al divieto di acquistare terreni)
[72]
. Un altro gruppo di immigrati semiti era costituito da coloro che provenivano dalla
Germania
e dalla
Polonia
, la maggior parte dei quali si esprimevano in
yiddish
: l'afflusso fu tale che presto in Bessarabia si contava circa il 40% di ebrei.
[27]
Nei decenni successivi, i vantaggi legali diminuirono in maniera graduale; ad ogni modo, alcune esenzioni permasero fino alla completa abolizione della discriminazione dopo la
Rivoluzione d'ottobre
del 1917, a causa della posizione favorevole ai margini dell'Impero russo.
Dopo l'assassinio dello zar riformista
Alessandro II
nel 1881, suo figlio
Alessandro III
reintrodusse le vecchie restrizioni con le
Leggi di maggio
. Esclusa la Bessarabia, dove i russi non erano la maggioranza della popolazione, si verificarono
pogrom
in tutto il sud dell'impero, generando un aumento dell'emigrazione degli ebrei.
[27]
Solo il 6 aprile 1903 un primo
pogrom
coinvolse anche Ki?inev, occasione durante la quale morirono 47 persone, fomentato tra l'altro dal direttore dell'unico giornale locale, il
Bessarabez
(Бессарабецъ): l'analisi storiografia indica che vi fu una certa premeditazione.
[30]
[31]
La reazione alla documentazione di questo incidente nella stampa mondiale fu feroce, anche all'interno della Russia: fu una petizione statunitense allo zar nel luglio 1905, sebbene questa non ebbe alcun effetto sulle sue politiche.
[73]
Per via della grande risonanza che ebbe l'evento,
Haim Nachman Bialik
scrisse diverse liriche, tra cui la famosa
Be-Ir ha-Haregah
("Nella citta del massacro"). Nel 1905 si verifico un altro pogrom con 19 morti.
[73]
Durante la seconda guerra
mondiale, sotto l'occupazione tedesco-rumena, si perpetrarono numerosi massacri delle comunita ebraiche; man mano che il conflitto procedeva, i sopravvissuti furono deportati in
marce della morte
verso il
Governatorato della Transnistria
occupata dalla Romania per poi venire trucidati in loco.
[30]
Singole famiglie bulgare giunsero gia alla fine del XVIII secolo come migranti nella Bessarabia meridionale, nel Bud?ak, per trovare protezione dagli sconfinamenti del pascia
Osman Pasvandoglu
. Gruppi piu numerosi migrarono dopo la conquista russa del 1812, stabilendosi a ovest vicino alla citta di Bolgrad e sulle terre abbandonate dai
tartari
nel sud. Nel 1819 i 24.000 bulgari che vivevano nel paese ottennero la possibilita di autogovernarsi e beneficarono dello status di coloni. Un'ondata maggiore di rifugiati si stabili in Bessarabia sulla scia della
guerra russo-turca
(1828-1829), quando intere zone della
Tracia
, a ovest e a sud dell'attuale citta di
Burgas
, furono spopolate e la popolazione fuggi con le truppe russe per sfuggire agli ottomani che avanzavano.
[74]
[75]
Mentre varie comunita si stanziarono in zone oggi facenti parte dell'Ucraina, in
Dobrugia
, situata al confine con i limiti sud-occidentali della Bessarabia, la situazione rimase caotica per via della contesa tra la
Bulgaria
e la Romania, poiche quest'ultima voleva l'accesso al mar Nero e in quanto vi abitavano sia bulgari che rumeni. I
bulgari bessarabi
furono interessati da tale conflitto, ma anche dal
Movimento per l'indipendenza
e dalla
rivolta d'aprile
del 1876 avvenuta in funzione anti-ottomana. Durante l'insurrezione,
Hristo Botev
, un bulgaro che viveva in Bessarabia, prese possesso di un'imbarcazione sul Danubio e intervenne nei combattimenti contro gli ottomani con altri 200 bulgari in esilio. Al contempo, nell'aprile 1877, lo zar Alessandro II dichiaro guerra all'impero ottomano allo scopo di "liberare i bulgari e gli altri popoli balcanici", evento che alla fine porto all'indipendenza della Romania.
[74]
[75]
Gli emigranti tedeschi, definiti nel paese dallo zar nel 1813 come colonizzatori, vissero in Bessarabia tra il 1814 e il 1940 dedicandosi perlopiu all'agricoltura. In 125 anni di insediamento, avevano ampliato il numero originale di 24 colonie madri a piu di 150 insediamenti teutonici bessarabi. Il numero di circa 9.000 immigrati decuplico e ando anche oltre, raggiungendo nel giro di poco piu di un secolo le 93.000 persone.
[26]
I privilegi inizialmente concessi, compreso l'autogoverno attraverso il
Comitato del Benessere
con sede a
Odessa
, andarono ritirati intorno al 1870, con l'abolizione dello status di colono. In gran parte a causa dell'introduzione del servizio militare, molti emigrarono nell'America del Nord e del Sud (soprattutto nel
Nord
e
Sud Dakota
, in
Canada
, in
Argentina
e in
Brasile
).
[26]
Quando nel giugno 1940, come risultato del
patto Molotov-Ribbentrop
la Bessarabia fini occupata dall'Unione Sovietica, si verifico un reinsediamento di quasi tutti i
Volksdeutschen
che vivevano li in direzione della
Germania nazista
. Nel settembre 1940, un accordo speciale di reinsediamento fu concluso con l'Unione Sovietica proprio in riferimento a tale gruppo etnico.
[54]
L'organizzatore di questa campagna sotto lo slogan
Heim ins Reich
(ovvero "tornare nel Reich") era la
Direzione generale del benessere dei tedeschi etnici
. Dopo aver soggiornato nei campi per un massimo di due anni, i reinsediati ricevettero delle fattorie nella
Polonia occupata
dal 1941-1942, rimpiazzando i proprietari polacchi espulsi dai militari tedeschi.
[26]
Quando l'
Armata Rossa
arrivo nel 1944, i tedeschi di Bessarabia fuggirono verso ovest: tra coloro che scapparono vi erano i genitori del futuro
presidente federale della Germania
Horst Kohler
.
[26]
Oggi, circa 175.000
gagauzi
di fede ortodossa vivono nel sud della Moldavia sul suolo dell'ex Bessarabia nella repubblica autonoma di
Gagauzia
con capoluogo
Comrat
.
[76]
I loro antenati erano probabilmente i
cumani
, il ramo occidentale dei
kip?aki
che vivevano nel settore orientale della
penisola balcanica
.
[77]
[78]
Nel XIII secolo, si convertirono temporaneamente al cattolicesimo e, poco dopo, i cumani a nord del Danubio si fusero con i rumeni: tra il 1812 e il 1845, i nomadi gagauzi migrarono dalla
Dobrugia
e dall'attuale Bulgaria orientale verso il Bud?ak, in localita come Avdarma, Comrat,
Congaz
,
Tomai
e
Ci?michioi
, e in parte piu a est in direzione della Crimea. Nel 1906, i gagauzi diedero vita una propria entita statale, la Repubblica di Comrat, durata pero solo sei giorni (6-12 gennaio).
[77]
[78]
Esclusa la capitale bessarabica
Chi?in?u
, non si riscontravano in passato insediamenti significativi, essendo la popolazione perlopiu dedita all'agricoltura. Sulla scia dei secoli trascorsi sotto gli ottomani, il sistema del
bazar
fece pero la sua comparsa in zona, favorendo la realizzazione di mercati cittadini. In molte localita si erano costituite aree di mercato su larga scala e alcuni toponimi nel sud lasciano trapelare chiaramente l'influenza dei turchi e dei
tatari
: si pensi ad Akkerman (
turco
per
fortezza bianca
), Bender (
la porta
, oggi Tighina), Tatarbunar, Ismail, Tuzla, Kubey, Manuk-Bey.
[79]
Una volta passato in mano ai russi, Ki?inev, come era chiamata a
Mosca
, non godeva di una buona reputazione nei primi decenni dopo la sua conquista, venendo considerata un campo di trasferimento punitivo per detenuti e ribelli.
[80]
Un giovane
Aleksandr Pu?kin
, inviato a Ki?inev come traduttore dal 1820 al 1823, scrisse della citta:
[81]
≪Oh Ki?inev, oh citta oscura! […] Maledetta Ki?inev, la lingua non si stanca mai di insultarti!
[nota 3]
≫
A partire dal 1834, un poderoso piano di sviluppo urbano cerco di conferire a Ki?inev una struttura architettonica secondo i canoni imperiali con strade ampie e lunghe: malgrado questo, la popolazione preferiva ancora risiedere nella campagne.
[82]
Gli agglomerati piu estesi avevano solo un carattere semi-urbano come
comuni di mercato
. I villaggi dei coloni, ad esempio
Wessela Dolyna
, sorsero come centri localizzati a ridosso delle strade e, per questo, si comprende come la loro estensione superava alcuni chilometri.
[82]
I centri piu popolosi nel 1937 erano:
[83]
- Chi?in?u
; 117.000, oggi capitale della Moldavia;
- Cetatea Alb? (in epoca veneziana
Maurocastro
): 55.000, oggi
Bilhorod-Dnistrovs'kyj
in Ucraina
- Tighina
(
Bender
): 50.000, oggi in Moldavia ma di fatto amministrata dalla
Transnistria
;
- Ismail
: 45.000, oggi in Ucraina;
- B?l?i
(in russo
Beltsy
): 40.000, oggi in Moldavia;
- Chotyn
(
Hotin
): 35.000, oggi in Ucraina
- Soroca
: 35.000, oggi in Moldavia.
Altri insediamenti degni di nota risultavano
Orhei
,
Chilia
,
Comrat
, Tusly,
Cahul
,
Leova
,
Bolgrad
e
Valcov
, i quali erano attivi soprattutto come citta mercato con un massimo di 15.000 abitanti.
[83]
La ricchezza della Bessarabia era determinata dalla
terra nera
, ricca di humus e fertile, con un
?ernozem
fino a 1,5 m, che permetteva una coltivazione ad alto rendimento di vino, grano, miglio, mais e frutta. Trattandosi di un paese perlopiu dedito all'agricoltura, la Bessarabia esportava soprattutto vino, frutta (meloni e zucche), verdura, tabacco, grano e lana, che proveniva dal diffuso allevamento di pecore, soprattutto della
Karakul
a lana fine (la pelle di agnello e conosciuta come "bessarabica").
[84]
Anche oggi, i prodotti agricoli sono di grande importanza: si pensi, a titolo di esempio, che per la Moldavia nel 2000 questi rappresentavano circa il 40% del
prodotto interno lordo
e due terzi di tutte le esportazioni.
I prodotti di esportazione venivano trasportati dai contadini al porto del mar Nero di
Odessa
(Ucraina). Tuttavia, dopo l'annessione alla Romania (1918), le vendite attraverso l'allora sovietica Odessa furono perse e anche le vendite all'Unione Sovietica soffrirono molto. Una piccola compensazione per questo fu la vendita di colture oleaginose e di soia a prezzi fissi all'
Impero tedesco
negli anni '30. In termini di bestiame, il bestiame era piu comune dei cavalli. I contadini moldavi usavano i buoi come animali da tiro per coltivare i loro campi, i contadini tedeschi di Bessarabia usavano solo i cavalli.
[3]
Come risultato della poverta delle fonti di energia, la produzione commerciale e industriale esisteva solo per le necessita locali, principalmente per le attrezzature agricole. Tra le risorse minerarie presenti in zona si ritrovavano soprattutto nitrati e marmo; inoltre, si procedeva in passato all'estrazione di sale marino nelle lagune simili a
liman
del mar Nero.
[2]
Dal
XIII secolo
al
XIV secolo
, la
Repubblica di Genova
e la
Repubblica di Venezia
si contesero la supremazia nel commercio del mar Nero.
[85]
Uno degli obiettivi principali riguardava l'importazione di prodotti alimentari da li all'Italia settentrionale, ma la rotta attraverso le acque marine appariva precipua anche perche rappresentava la sezione occidentale della
via della Seta
: solo la conquista della
Crimea
da parte dell'Impero ottomano nel 1475 pose definitivamente fine alla
contesa
. Posti di commercio furono stabiliti sulla coste delle odierne
Romania
e Ucraina, come la fortezza di
Bilhorod-Dnistrovs'kyj
, battezzata
Maurocastro
, e sui fiumi.
[86]
Cosi, i genovesi mantennero un posto commerciale non fortificato nel profondo entroterra di
Tighina
. (o Benderi) sul
Dnestr
. Anche nei secoli successivi, quando Tighina appartenne al
Principato di Moldavia
, la citta preservo il suo ruolo commerciale del mar Nero.
La rete stradale del paese e rimasta sempre sottosviluppata e cio ostacolo lo sviluppo economico. Nel 1930 si contavano 800 km di strade asfaltate e 7.000 in terra battuta, percorribili solo con tempo asciutto.
[87]
[88]
Il primo collegamento ferroviario collego la capitale regionale
Ki?inev
con l'Impero russo nel 1871;
[89]
quando la Bessarabia passo dalla Russia alla Romania nel 1918, la rete ferroviaria totale, lunga 1.300 km, fu cambiata dallo
scartamento largo
russo allo
scartamento standard
dell'Europa centrale. Questo passo fu invertito con l'incorporazione nell'
Unione Sovietica
. Il traffico marittimo era in gran parte fermo, anche se il paese era circondato dalle acque del Prut, del Dnestr e del
Danubio
, oltre ad avere una parte del Mar Nero. Il Prut, navigabile di 200 km, era percorso da una media di 26 chiatte nel 1920. La navigazione sul Dnestr, lungo i suoi circa 700 km, fu paralizzata dopo il 1918 a causa della situazione delicata del confine tra la Romania e l'Unione Sovietica.
[90]
- ^
I risultati del censimento del 1897 sono stati contestati da vari studiosi, poiche si ritiene infatti che la percentuale di moldavi o rumeni fosse piu alta. Pare certo che i rumeni fossero piu del 50% almeno fino alla meta del XIX secolo:
Cusco
, p. 54
,
Moon
p. 150,
Rusnac
,
Katz
, p. 24.
- ^
Poiche i gagauzi avevano la sola possibilita di indicare il turco come lingua madre nel censimento del 1897, la percentuale del 2,9% (poco meno di 56.000 persone) non va intesa come assolutamente certa: e probabile infatti che un indeterminato numero di gagauzi avesse indicato il
bulgaro
come lingua madre, rendendo dunque il dato di dubbia validita:
Cusco
, p. 54
,
Moon
p. 150.
- ^
Una cosi netta presa di posizione da parte di Pu?kin suscito le forti critiche del moldavo
Vasile Alecsandri
, il quale scrisse come replica:
Sei piu nero degli zingari,
tu che hai mendicato da noi per anni,
tu che sei stato accolto
e che non ci hai detto neanche "grazie".
Con doni di pane e di sale,
col vino della nostra cantina
ti abbiamo ospitato. E tu all'alba
ridendo, ci hai cacato sui fiori.
[…] Lo vedi allora? renditene conto:
non sei stato un cavallo arabo ma un PORCO!
(
Donatiello
).
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