La
chiesa della Santissima Trinita in Monte Oliveto
e un
luogo di culto cattolico di Verona
situato nei pressi di
piazza Cittadella
, in una zona centrale di
Verona
. L'edificio sorge su una collinetta di modeste dimensioni, ormai quasi nemmeno rilevabili, che si levava fuori dalle
mura romane
e
comunali
. La progressiva espansione dell'
area urbanizzata di Verona
ha fatto si che l'edificio finisse per essere completamente inglobato tra diverse costruzioni piu recenti, rendendolo seminascosto alla vista del passante, fatta eccezione per il suo alto campanile.
Sorta sul probabile luogo di una
necropoli
romana, l'edificazione ebbe inizio nel 1073 per opera della
congregazione vallombrosana
con l'intento di farne un
monastero
. La consacrazione avvenne il 12 gennaio 1117 ma a seguito del catastrofico
terremoto dello stesso anno
si dovette procedere a una seconda fabbrica. Oltre alla chiesa e alle residenze dei monaci, qui vi era anche un
ricovero per pellegrini
e uno
scriptorium
di notevole importanza. Nella seconda meta del
XIV secolo
venne commissionato a
Turone di Maxio
un
polittico
per l'altare maggiore, oggi conservato al
Museo di Castelvecchio
. Con il finire del Trecento ebbe inizio la parabola discendente del monastero che ebbe il suo culmine nel 1443 con il passaggio in
commenda
e l'allontanamento dei vallambrosiani. Nel 1529 il
vescovo
Gian Matteo Giberti
trovo l'edificio in abbandono e circa quindici anni dopo ottenne da
papa Paolo III
che il complesso fosse adibito a ricovero per le "donne pentite o mal maritate"; contemporaneamente si procedette a manomissioni per adempiere ai dettami della
controriforma
. Nel 1797 le truppe napoleoniche decretarono la soppressione dell'abbazia e la trasformazione in ospedale militare. La stessa sorte avvenne in occasione delle
guerre d'indipendenza italiane
, durante l'epidemia di
vaiolo
del 1871-1873 e quando la citta venne flagellata dall'
inondazione del 1882
. Sul finire della
seconda guerra mondiale
, il 6 aprile 1945, la chiesa fu danneggiata da un bombardamento alleato che causo, in particolare, la perdita dell'antico
chiostro
, quindi al termine della guerra si procedette immediatamente al restauro del monumento, tanto che gia nel 1946 si riprese l'attivita liturgica.
Il complesso e in
stile romanico
veronese, pur con alcuni rimaneggiamenti
rinascimentali
e
neoclassici
: la
facciata a capanna
, con
protiro
pensile e due
trifore
, da accesso a un
atrio
, prolungamento della chiesa primitiva, una volta utilizzato come
sagrato
cimiteriale e in cui sono ancora conservate antiche tombe, come un pregevole
sarcofago
in
marmo rosso di Verona
. La tecnica costruttiva e tipica di Verona, a filari alternati di mattoni in laterizio e blocchi di tufo. Il
campanile
, di solido impianto quadrato, e simile a quelli quasi coevi di
San Zeno
e
San Fermo
; alla base sono incastonate alcune pietre di
spoglio
provenienti dall'antica necropoli mentre la
cella campanaria
e caratterizzata da quattro trifore. L'interno e quello che ha subito maggiori trasformazioni nel corso dei secoli perdendo quasi totalmente il suo aspetto romanico originario; si salvano alcuni
affreschi
che decorano le pareti di sinistra, il catino
absidale
e l'
arco trionfale
. Vi sono conservate, inoltre, numerose altre opere d'arte, in particolare dei
pittori veronesi
Domenico
e
Felice Brusasorzi
.
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