Alcuni dei contenuti riportati potrebbero non essere legalmente accurati, corretti, aggiornati o potrebbero essere illegali in alcuni paesi. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non da consigli legali:
leggi le avvertenze
.
Il
copyright
(termine di
lingua inglese
che letteralmente significa "diritto di copia") e un termine che identifica il
diritto d'autore
nei paesi di
common law
, dal quale pero differisce sotto vari aspetti. Ciononostante, il termine viene comunemente usato anche per indicare genericamente la normativa sul
diritto
d'autore degli ordinamenti di
civil law
.
E solitamente abbreviato con il simbolo
ⓒ
. Quando tale simbolo non e utilizzabile si riproduce con la lettera "c" posta tra
parentesi
:
(c)
o
(C)
.
[1]
In base alla
Convenzione di Berna
e venne introdotta la
regola della durata piu breve
.
Nel rispetto del diritto d'autore vedi come alcune risorse
Creative Commons
possono essere utilizzate.
Le prime norme sul diritto di copia (
copy right
) furono emanate nel
XVI secolo
dalla monarchia inglese al fine di operare un controllo sulle opere pubblicate nel territorio nazionale. Col diffondersi dei primi
torchi tipografici
, infatti, fu ampliata enormemente la diffusione fra la popolazione di scritti e volumi di ogni argomento e genere. Il governo, poiche la
censura
era all'epoca una funzione amministrativa legittima come la gestione della
sicurezza
pubblica, avverti il bisogno di controllare e autorizzare la libera circolazione delle opinioni.
[2]
Ragion per cui fondo una
corporazione
privata di censori, la ≪London Company of Stationers≫ (Corporazione dei librai e stampatori di Londra), i cui profitti sarebbero dipesi da quanto fosse stato efficace il loro lavoro di censura filo-governativa.
[2]
Va ricordato che pero gia il 19 marzo 1474 a
Venezia
ai
Provveditori de Comun
fu assegnato il compito di sovrintendere alla registrazione di brevetti.
[3]
Agli Stationers (categoria che comprende librai e stampatori) furono concessi i diritti di copia (
copy right
, appunto) su ogni stampa, con valenza retroattiva anche per le opere pubblicate precedentemente. La concessione prevedeva il diritto esclusivo di stampa e quello di poter ricercare e confiscare le stampe e i libri non autorizzati, finanche di bruciare quelli stampati illegalmente.
[4]
Ogni opera, per essere stampata, doveva essere registrata nel
Registro della corporazione
, registrazione che era effettuabile solamente dopo un attento vaglio da parte del Censore della corona o dopo la censura degli stessi editori. La corporazione degli editori esercitava percio a tutti gli effetti funzioni di polizia privata, dedita al profitto e controllata da parte del governo.
[4]
Ogni nuova opera veniva annotata nel registro della corporazione sotto il nome di uno dei membri della corporazione il quale ne acquisiva il
copyright
, ovvero il diritto esclusivo sugli altri editori di pubblicarla; una corte risolveva le eventuali dispute fra membri.
[5]
Il diritto sulle copie (
copyright
), percio, nasce come diritto specifico dell'editore, diritto sul quale il reale autore non puo quindi recriminare alcunche ne guadagnare di conseguenza.
Nel successivo secolo e mezzo la corporazione dei censori inglesi genero benefici per il governo e per gli editori: per il governo, esercitando un potere di controllo sulla libera diffusione delle opinioni e delle informazioni; per gli editori, traendo profitto dal proprio monopolio di vendita. Sul finire del
XVII secolo
, pero, l'imporsi di
idee liberali
nella societa freno le tradizionali politiche censorie e causo una graduale fine del monopolio delle caste editrici.
Temendo una liberalizzazione della stampa e la concorrenza da parte di stampatori indipendenti e autori, gli editori fecero valere la propria
moral suasion
sul Parlamento. Basandosi sull'assunto che gli autori non disponessero dei mezzi per distribuire e stampare le proprie opere (attivita all'epoca assai costosa e quindi riservata a pochi), mantennero tutti i privilegi acquisiti in passato con un'astuzia: attribuire ai veri autori diritti di
proprieta
sulle opere prodotte, ma con la clausola che questa proprieta potesse essere trasferita ad altri tramite
contratto
.
[2]
Di li in poi gli editori non avrebbero piu generato profitto dalla
censura
sulle opere, ma semplicemente dal trasferimento dei diritti firmato (piu o meno volontariamente) dagli autori, trasferimento in ogni caso necessario per l'altrimenti troppo costosa pubblicazione delle opere.
[2]
Su queste basi, nel 1710 venne percio emanata la prima norma moderna sul
copyright
: lo
Statuto di Anna
(
Statute of Anna
).
A partire dallo Statuto di Anna, gli autori, che fino ad allora non avevano detenuto alcun diritto di proprieta, ottennero in sostanza il (tutto sommato vacuo) potere di bloccare la
diffusione
delle proprie opere, mentre la corporazione degli editori incremento i profitti grazie alla cessione, sostanzialmente obbligatoria per ottenere stampa e distribuzione, da parte degli autori dei vari diritti sulle opere.
[5]
Il rafforzamento successivo dei diritti d'autore su pressione delle corporazioni, genero gradualmente il declino di altre forme di sostentamento per gli autori (come il patronato, la sovvenzione, ecc.), legando e sottoponendo indissolubilmente il sostentamento dell'autore al profitto dell'editore.
[6]
Nel corso dei successivi due secoli anche la
Francia
, la
Repubblica Cisalpina
, il
Regno d'Italia
, il
Regno delle Due Sicilie
e il resto d'
Europa
emanarono legislazioni per l'istituzione del
copyright
(o del
diritto d'autore
).
- nel 1836, il codice civile albertino per la Sardegna.
- nel 1840, il 22 dicembre, il decreto di Maria Luigia, per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla.
- nel 1865, il 25 giugno, nel Regno d'Italia, con legge 2337.
Talune con ispirazioni maggiormente
illuministe
e
democratiche
rispetto a quella anglosassone, pur tuttavia con la medesima radice.
Nel 1886, il 9 settembre, per coordinare i rapporti in questo campo di tutti i paesi iscritti fu costituita l'
Unione internazionale di Berna
, ancora oggi operante.
Nel
XX secolo
il diffondersi delle
memorie di massa
(come
videocassette
e
musicassette
) e dei riproduttori ha reso assai difficile la tutela del
copyright
come tradizionalmente inteso, e creato nuovi spazi per gli autori. A tal proposito nel 1976 la
Disney
e gli
Universal Studios
intentarono una
causa legale
contro Sony, poiche avrebbe favorito la libera diffusione di opere in violazione del
copyright
. Successivamente il diffondersi del
personal computer
e di
internet
, ha sottratto uno dei cardini alla base del
copyright
in senso classico: ovvero il costo e la difficolta di riprodurre e diffondere sul territorio le opere, aspetti fino ad allora gestiti dalla corporazione degli editori dietro congruo compenso o cessione dei diritti da parte degli autori.
Il primo episodio con eco internazionale, si e avuto a cavallo fra il
XX
e il
XXI secolo
con il cosiddetto caso
Napster
, uno dei primi sistemi di condivisione gratuita di file musicali, oggetto di enorme successo a cavallo del millennio. La chiusura di Napster, avvenuta nel 2002 e generata dalle denunce degli editori, che vedevano nel sistema un concorrente ai propri profitti, non ha risolto se non per breve tempo gli attriti. Nuovi programmi di
file sharing
gratuito sono sorti rimpiazzando l'originale Napster e vanificando gli scopi della chiusura. Secondo gli operatori del mercato dell'intrattenimento, una costante diminuzione delle vendite di cd musicali e scaturita dalla diffusione di questi sistemi e dalla progressiva
obsolescenza
della precedente tecnologia, obsolescenza dovuta principalmente all'eccessivo costo d'acquisto di materiale originale.
[7]
Cio avrebbe danneggiato principalmente il sistema corporativo e ingessato dell'industria discografica; vi sono, tuttavia, autorevoli studi
[8]
che sostengono il contrario.
Il
file sharing
(scambio e condivisione di
file
) di materiale protetto dal
copyright
, si e sviluppato e diffuso con l'imporsi delle tecnologie informatiche e del
web
, e in particolar modo grazie al sistema del
peer-to-peer
. La velocita di questa diffusione e sviluppo, ha reso difficile per il
diritto industriale
internazionale aggiornarsi con la medesima prontezza. Molti analisti internazionali accusano infatti la presenza di vuoti normativi non omogeneamente colmati.
Ted Nelson
nella sua opera
Literary machines
del 1981, introduce il progetto "
Xanadu
" nel quale e contenuto il concetto di
transcopyright
. Il
transcopyright
e legato alla possibilita di includere in un proprio lavoro
collegamenti
e riferimenti attraverso dei micro-pagamenti in base ai quali verranno pagati gli editori dell'opera citata e verranno citati gli autori originali, in modo da preservare anche i
diritti morali
d'autore; inoltre Nelson afferma che questa soluzione potra venire utilizzata non solo per i testi, ma anche per progetti improntati su audio o video
[9]
.
Il
transcopyright
si basa su una
licenza
che si differenzia dalle
licenze
open source
in base al fatto che un contenuto redatto con il
transcopyright
non e concepito per essere poi ridistribuito e modificato.
Questa idea, in generale, non e stata ben accolta, sia perche difficile da implementare, sia perche molti insistono che i contenuti debbano essere liberi e gratuiti, come accade, per esempio, con
Wikipedia
.
La proprieta intellettuale puo essere oggetto di "
esproprio
" per fini di pubblica utilita che prevalgono sull'interesse del privato. In un caso del genere rientra la distruzione o lo spostamento ad altro sito di un'opera d'arte anche contemporanea, per realizzare un'
autostrada
o una
ferrovia
; oppure la produzione di un
farmaco
che e troppo costoso acquistare dal legittimo produttore, non riconoscendo validita al
brevetto
sul territorio nazionale e non pagando il
copyright
allo scopritore in deroga a un brevetto internazionale depositato all'estero (si tratta della
importazione forzata e registrazione parallela
).
La definizione di pubblica utilita, per quanto ampia e discrezionale, solitamente riguarda prodotti tangibili, non la fruizione di servizi, come potrebbe essere un intrattenimento musicale.
A sostegno di una disciplina giuridica dei brevetti sorgono una serie di considerazioni in particolare nel settore delle arti.
Le arti (
scultura
,
pittura
, ecc.) sono considerate un fattore di crescita della societa e del cittadino, cui tutti hanno diritto di accesso in base a un diritto all'istruzione e di un diritto, da questo indipendente, alla fruizione della bellezza, quale bisogno dell'uomo, poiche la legge non deve limitarsi a garantire il soddisfacimento delle necessita primarie della persona, ma la possibilita di una sua completa realizzazione.
Altri sostengono che l'arte non e mai il prodotto di un singolo individuo, e che non e quantificabile il contributo e le influenze che qualunque artista ha avuto, anche in modo inconsapevole, da altri artisti e uomini comuni, passati e contemporanei, e il debito dell'autore nei loro confronti. In questo senso, l'opera e prodotto e proprieta di una societa e di un'epoca, piu che di un individuo e dei suoi eredi.
Il principio di un diritto collettivo alla fruizione della bellezza e all'apprendimento dall'arte, nelle loro opere originali sono state idee che portarono nel Settecento alla nascita dei primi musei che erano concepiti come il luogo in cui l'arte veniva valorizzata e doveva essere conservata, piuttosto che all'interno di collezioni private gelosamente custodite.
Pure per la
musica
, per quanto sia un'arte non "tangibile", alcune considerazioni spingono per un diritto d'accesso collettivo che puo esserci solo a titolo gratuito o comunque a basso costo: il fatto che la musica e cultura e i cittadini hanno diritto d'accesso ai livelli piu alti dell'istruzione, il diritto allo studio nei conservatori che richiedono spese notevoli per lo strumento e il materiale didattico musicale, la bellezza come bene comune e valore apartitico.
La normativa prevede una durata del
copyright
limitata nel tempo e variabile significativamente a seconda della categoria merceologica tutelata (
medicinali
,
brani musicali
,
software
, ecc.).
Il periodo di
copyright
dovrebbe consentire di avere un adeguato margine di guadagno e di recuperare i costi che precedono l'entrata in produzione e la distribuzione del prodotto. In linea di principio la durata e proporzionale ai costi da remunerare. Tuttavia non sempre la proporzione viene rispettata. Per esempio un brano musicale ha una durata di
copyright
di 70 anni mentre per un medicinale, che ha costi di ricerca e sviluppo assai maggiori, la durata brevettuale e di 20 anni a cui si aggiunge un periodo massimo di 5 anni garantito dal certificato complementare di protezione - SPC-.
Storicamente la morte dell'autore causava l'estinzione del
copyright
. In seguito, il diritto d'autore e passato agli eredi del soggetto e quindi la durata prevista dalla legge e prescrittiva (30/70 anni in ogni caso). E stata modificata anche la distribuzione dei margini: all'editore tocca talvolta piu dell'autore, talora piu del 50% (a fronte di un equo margine che per un intermediario e generalmente intorno al 20%).
Nelle legislazioni internazionali e frequente una tendenza all'equiparazione fra la violazione del
copyright
e il reato di furto.
Esiste un dibattito non solo sull'entita delle pene che una simile equiparazione comporta, ma anche sulla reale opportunita di accomunare i due tipi di reato. L'equiparazione al furto comporta infatti un considerevole inasprimento delle pene.
Analogo dibattito investe il rispetto del proporzionalismo fra le pene rispetto alla gravita del reato. Il
plagio
, infatti, prevede pene inferiori al furto (sebbene l'utilizzo commerciale sia un'aggravante nella violazione di
copyright
). In sostanza, chi copia e vende opere in forma identica all'originale commette un reato punito molto piu severamente del
plagio
, ovvero di chi apporta lievi modifiche e si appropria di una qualche paternita sull'opera, traendone profitto.
La relazione di accompagnamento alla Proposta di Direttiva 2016/0280 (COM/2016/0593 final) del 14 settembre 2016
[10]
si base sul potere dell'UE "di adottare misure aventi per oggetto l'instaurazione e il funzionamento del mercato interno", secondo l'articolo 114 del TFUE.
La Proposta determina "eccezioni e le limitazioni al diritto d’autore e ai diritti connessi sono armonizzate a livello UE", Il potere di introduzione e di adeguamento degli Stati membri, in generale derivante dal
principio di sussidiarieta
per la loro competenza concorrente con il diritto dell'Unione europea, e limitato invocando "la natura transfrontaliera delle questioni individuate"
[11]
.
Le
deroghe
, eccezioni e limitazioni al diritto d'autore sono previste:
- considerazioni introduttiva (5):
- la ricerca "scientifica", l'insegnamento e la conservazione del patrimonio culturale
- le eccezioni e le limitazioni attualmente vigenti nel diritto dell'Unione, previste nelle direttive 96/9/CE e 2001/29/CE
- considerazione introduttiva (9): atti di estrazione di testo e di dati, oggetto di incertezza giuridica perche possono essere esclusi dalle condizioni delle licenze (sia in abbonamento, che ad accesso aperto), anche per i ricercatori.
- considerazioni introduttiva (11): gli "organismi di ricerca" (di cui all'art. 2) senza scopo di lucro, ovvero destinatari di finanziamenti e contratti con la
pubblica amministrazione
, purche indipendenti dalla proprieta e gestione di imprese commerciali.
All'art. 12, la Proposta di Direttiva prevede che gli Stati membri possano ampliare la tutela economica degli autori, anche in caso di cessione o trasferimento "parziali" dei propri diritti mediante licenza. Se la licenza contiene una qualche eccezione o limitazione del diritto, essa e definita come una base giuridica sufficiente per l'autore al fine di ottenere "una quota del compenso previsto compenso in virtu di un'eccezione o di una limitazione al diritto trasferito o concesso mediante licenza" (art. 12).
All'art. 13, la Proposta di Direttiva prevede l'introduzione di "tecnologie efficaci per il riconoscimento dei contenuti", adeguate e proporzionate al loro fine legittimo. La misura riguarda non soltanto il rispetto di un quantitativo massimo di parole o parti citabili dell'opera, ma la completa esclusione di "talune opere o altro materiale identificati dai titolari dei diritti mediante la collaborazione con gli stessi prestatori [che] siano messi a disposizione sui loro servizi".
I prestatori di servizi concludono accordi con i titolari dei diritto, informano sull'attivazione, funzionamento e sul riconoscimento e l’utilizzo delle opere e altro materiale (art. 13)
[12]
).
Nell'ottobre 2016 e stata promossa una petizione web, per richiedere la riforma della legge europea sul diritto d'autore, con particolare riferimento ai
meme
. Questi ultimi sono stati considerati tecnicamente fuori legge in molti Stati europei; l'iniziativa e sostenuta, tra gli altri, da
Mozilla
[13]
.
Particolari critiche sono mosse nei confronti del caricamento di contenuti su piattaforme Internet e dello scambio digitale di opere originali, si discute infatti degli aspetti del copyright del download e dello streaming, degli aspetti del copyright del collegamento ipertestuale e del framing.
Le preoccupazioni sono spesso espresse nel linguaggio dei
diritti digitali
, della
liberta digitale
, dei
diritti sui database
, dei
dati aperti
o della
censura
.
Alcuni suggeriscono un sistema di compensazione alternativo. In Europa i consumatori si stanno opponendo all'aumento dei costi di musica, film e libri, e di conseguenza sono stati creati
Pirate Party
. Alcuni gruppi rifiutano del tutto il copyright, assumendo una posizione anti-copyright. L'incapacita percepita di far rispettare il copyright online porta alcuni a sostenere l'ignoranza degli statuti legali quando si e sul web.
Nel 2008 gli eredi di
Chet Baker
hanno fatto causa contro le
major
discografiche (
Sony BMG
,
EMI Music
,
Universal Music
e
Warner Music
) per violazione del
copyright
. A loro dopo poco si sono aggiunti altri artisti fino ad arrivare a una
class action
. Le case discografiche sfruttavano commercialmente i brani senza pagare i diritti agli autori dichiarando, semplicemente, che non era possibile rintracciarli, compresi artisti come
Bruce Springsteen
.
[14]
[15]
Un altro caso eclatante di violazione del
copyright
, che ha interessato anche l'Italia, e quello che ruota intorno al caso Rojadirecta, la piattaforma di eventi sportivi trasmessi in
streaming
fondato dallo spagnolo Igor Seoane. Nonostante l'arresto del 2016 a carico di Seoane, dopo una battaglia giudiziaria che lo ha visto contrapposto a Google, Mediaset e alla magistratura spagnola, oggi Rojadirecta e di nuovo funzionante.
[16]
Nei Paesi del
Common Law
(
Regno Unito
,
Australia
,
Nuova Zelanda
,
Singapore
) l'attenuazione alla rigidita del
copyright
e regolata dal
fair dealing
, che esenta le attivita didattiche e altre ipotesi dall'usuale normativa.
A livello internazionale, il diritto d'autore e riconosciuto dai 177 paesi firmatari della
Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche
.
Ai sensi della Convenzione di Berna, la durata tipica della protezione del diritto d'autore e di 50 anni dalla data di pubblicazione. Questa e una media: le leggi nazionali sono generalmente piu lunghe di questo periodo.
Il concetto di uso corretto limita in alcuni casi la portata del diritto d'autore al fine di garantire l'equilibrio tra la protezione delle opere e il diritto del pubblico all'informazione.
In
Italia
la fonte normativa principale e la
legge 22 aprile 1941, n. 633
. La pretesa della
SIAE
di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attivita didattiche e stata oggetto di un'interrogazione parlamentare del senatore
Mauro Bulgarelli
, che ha chiesto di valutare l'opportunita di estendere anche in
Italia
il
fair use
.
Negli
Stati Uniti
la legislazione in materia di
copyright
e contenuta nel Titolo 17 dello
United States Code
. Le violazioni di
copyright
sono pertanto considerate reato federale e possono comportare, in sede civile, multe fino a 100.000$.
Negli USA un'opera, anche incompiuta, si realizza quando e fisicamente su un supporto. Dall'adesione degli Stati Uniti alla Convenzione di Berna nel 1989, la registrazione di opere straniere presso il Copyright Office non e piu necessaria per beneficiare della tutela giuridica, ma resta possibile agevolare la prova dei propri diritti. Il titolare del copyright ha il diritto esclusivo di riprodurre o comunicare le opere e di autorizzare la creazione di opere derivate. Un diritto morale, compreso il diritto di paternita e il diritto al rispetto dell'integrita delle creazioni, e concesso solo agli artisti visivi. La durata del diritto d'autore dipende dalla natura dell'opera e dalla sua data di pubblicazione. D'ora in poi, ogni opera realizzata beneficia di una tutela post mortem di 70 anni se il titolare e una persona fisica. Ai sensi del Sonny Bono Copyright Term Extension Act, le aziende godono di 95 anni di protezione dalla pubblicazione o 120 anni dalla creazione, a seconda di quale sia piu lungo.
Tuttavia la legge statunitense prevede il concetto di
fair use
, che lascia ampi spazi per la riproduzione di opere con scopi didattici o scientifici.
Nel 2010, la legge sul
copyright
rivista in
Giappone
, la cosiddetta illegalizzazione dei
download
ha iniziato a essere implementata e i
download
illegali sono stati classificati come reati, con l'eccezione del fatto che il caricamento illegale continua a essere illegale. Tuttavia, la legge non impone alcuna penalita per il
download
illegale. La legge non include
download
illegali diversi da musica e video. Non e un reato guardare
video streaming
come
YouTube
.
Alla fine di gennaio, un sondaggio ha mostrato che i
download
illegali in Giappone sono stati ridotti del 60%. A meta febbraio, il sondaggio di Oricon ha mostrato che i giapponesi avevano una conoscenza del 51,6% della legge e il 12,1% ha dichiarato che avrebbe continuato a scaricare illegalmente.
Nella Cina continentale, il termine
copyright
e solitamente usato in documenti legali e il
copyright
e generalmente definito
copyright
. Il governo ha anche un ufficio nazionale per il
copyright
e l'Ufficio Nazionale del Copyright non e affiliato all'Ufficio Proprieta Intellettuale dello Stato. Tutte le opere di cittadini cinesi, persone giuridiche o unita prive di personalita godono del diritto d'autore indipendentemente dal fatto che siano pubblicate o meno, i lavori degli stranieri vengono pubblicati per la prima volta in Cina e anche i diritti d'autore sono concessi ai sensi della legge sul
copyright
; l'accordo con la Cina o il trattato internazionale che partecipa all'accordo gode del diritto d'autore.
In Cina, le opere protette dal diritto d'autore si riferiscono a realizzazioni intellettuali che sono originali nei campi della letteratura, dell'arte e della scienza e possono essere riprodotte in qualche forma tangibile. Un'opera conforme alle condizioni della protezione del
copyright
e solitamente una creazione intellettuale che puo essere espressa in una forma di riproduzione materiale, pertanto non e esclusa la protezione di un lavoro orale non fissato da un vettore tangibile. Piuttosto che richiedere che il lavoro sia fissato su un vettore tangibile, come nel caso della legge anglo-americana.
Lo stesso argomento in dettaglio:
IPRED
.
Anche l'originaria direttiva conteneva, in fase di presentazione, norme penali, che erano state omesse per riuscire a ottenere l'approvazione entro il 1º maggio 2005
Il Parlamento europeo ha votato, in seduta plenaria, la relazione che accoglie la proposta della Commissione, ma nello stesso tempo propone una serie di emendamenti. Con uno, in particolare, sulla base del
fair use
, prima esistente solo nel diritto americano, si stabilisce che la riproduzione in copie o su supporto audio o con qualsiasi altro mezzo a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento, compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe, studio o ricerca, ≪non sia qualificato come reato≫.
Lo stesso argomento in dettaglio:
IPRED2
.
Il Parlamento di Strasburgo nell'aprile del 2007 ha approvato il testo di una nuova direttiva, che mira a modificare la direttiva 2004/48/EC sui diritti di proprieta intellettuale. Poiche e la seconda direttiva sull'argomento, ha preso il nome di
IPRED2
.
La Direttiva IPRED2, detta "IP Enforcement" cioe "rafforzamento della proprieta intellettuale", e stata recepita in
Italia
nel maggio del 2007 e introduce diverse misure a maggiore tutela dei detentori di diritti d'autore. In particolare obbliga gli Internet Service Provider a fornire i dati personali degli utenti in caso di contestazione da parte dei detentori dei diritti. Si tratta di rivelare i nominativi o i numeri telefonici corrispondenti agli indirizzi IP rilevati da societa specializzate nelle intercettazioni su reti P2P. L'obbligo in precedenza valeva solamente rispetto a interventi delle forze dell'ordine o di pubblica autorita. La Direttiva riconosce implicitamente un valore probatorio alla rilevazione degli indirizzi IP.
Nel giugno 2018 il Parlamento Europeo discute la promulgazione di una
direttiva
[17]
, in cui si pone l'accento sul frequente utilizzo di link che rimandano a pagine di quotidiani e giornali e sulla diffusione di immagini protette da
copyright
; i due articoli piu discussi della direttiva, in particolare, sono gli articoli 11 e 13, definiti rispettivamente
Link-Tax
e
Censorship Machine
. Il primo mira a contrastare i cosiddetti
snippet
, termine solitamente legato all'ambito tecnico informatico, e qui stante a indicare quei piccoli estratti di un articolo di giornale o di un qualunque contenuto editoriale piu generico, talora corredati di una foto interna allo stesso, che appaiono al momento della condivisione del link al contenuto su un qualunque social o sito internet; cio costituirebbe una violazione del
copyright
, e sarebbe quindi necessario che colui il quale condivide il link richiedesse una licenza dall'editore dell'articolo per poter condividere l'articolo, pagando un compenso. Il secondo parla di
copyright
in maniera piu generale, e prevederebbe l'inserimento di appositi algoritmi in grado di valutare preventivamente qualsiasi contenuto caricato in rete, verificarne la liceita in termini di violazione del
copyright
ed, eventualmente, procedere alla rimozione del contenuto; cio mette a rischio anche i
meme
, nei quali molto spesso si fa utilizzo indebito di materiale fotografico coperto da
copyright
.
[18]
Questa proposta di direttiva ha generato critiche e scetticismo diffusi; in particolare
Julia Reda
, relatrice per l'assemblea di Strasburgo del dossier sulla riforma del
copyright
, europarlamentare del
Partito Pirata
tedesco, fra le problematiche piu evidenti ha evidenziato come le probabilita di successo su larga scala della direttiva siano ridotte (riferendosi a tentativi di applicazione di questa legge in Germania e Spagna, poi naufragati), come il
collegamento ipertestuale
e lo stesso
linking
siano messi a rischio su ogni tipo di sito, come questa direttiva limiti in un certo senso la liberta d'espressione e accesso all'informazione, come aumenti la possibilita che le
fake news
si diffondano (non potendo avere un'anteprima della notizia piu dettagliata, la condivisione "alla cieca" sarebbe piu diffusa), come questo scoraggi le
startup
e i piccoli editori in questo settore e come questa direttiva sia in conflitto con la
Convenzione di Berna
.
[19]
In Italia sono state espresse critiche specialmente dal
Ministro del Lavoro
Luigi di Maio
, che ne sostiene l'anacronismo e l'arretratezza.
[20]
Lo stesso argomento in dettaglio:
Copyleft
.
Nel 1984,
Richard Stallman
e la
Free Software Foundation
svilupparono un meccanismo originato dal
copyright
, specifico per la gestione dei diritti sulla proprieta dei
software
. Utilizzando un doppio senso della lingua inglese, in cui "right" significa sia "diritto", sia "destra", denominarono questo meccanismo
copyleft
: "left" significa sia "lasciato" sia "sinistra", a sottolineare una filosofia opposta a quella del
copyright
. Questo principio e stato ampiamente applicato nell'ambito del
software libero
.
- ^
Negli Stati Uniti la registrazione e l'apposizione del simbolo aveva una efficacia costitutiva fino alla riforma del 1976, carattere poi perso dopo tale riforma (cfr. Jarach-Pojaghi
Manuale del diritto d'autore
Mursia p. 96)
- ^
a
b
c
d
Karl Foegel, "
Breve storia sul copyright
Archiviato
il 24 giugno 2008 in
Internet Archive
.
", Red Bean, 2004
- ^
"[...] E se si facesse si che altri non potessero riprodurre le opere e gli artifici da essi inventati....." [...]. Il testo prosegue spiegando come sia
prohibito a chadaun altro in alguna terra e luogo nostro, far algun altro artificio, a imagine et sesso di quello, senza consentimento et licentia del auctor, fino ad anni X
. (Alberto Toso Fei,
Forse non tutti sanno che a Venezia
......; Newton Compton editori, 2016, pp. 88-89).
- ^
a
b
Lyman Ray Patterson, "
Copyright And "The Exclusive Right" Of Authors
Archiviato
il 29 aprile 2007 in
Internet Archive
.",
Journal of Intellectual Property
, Vol. 1, No. 1, 1993
- ^
a
b
Benjamin Kaplan,
An Unhurried View of Copyright
, Columbia University Press, 1967, pp. 4-5.
- ^
S. H. Steinberg,
Five Hundred Years of Printing
, Penguin Books, 1955, pp. 218-230
- ^
Musica & Memoria, "
Il mercato della musica nel 2006
", 2006
- ^
K. Strumpf ? F. Oberholzer,
The Effect of File Sharing on Record Sales: An Empirical Analysis
, su
ictlex.net
.
URL consultato l'8 giugno 2020
.
- ^
Ted,
TRANSCOPYRIGHT
, su
transcopyright.org
.
URL consultato il 16 febbraio 2018
.
- ^
Proposta di Direttiva, Testo rilevante ai fini del SEE
, su
eur-lex.europa.eu
.
URL consultato il 2 luglio 2018
.
- ^
Relazione introduttiva, par. 2 - "base giuridica, sussidiarieta e proporzionalita"
- ^
Directive of the European Parliament and the Council, on copyright in the Digital Single Market (Proposta di Direttiva COM/2016/0593)
, su
eur-lex.europa.eu
, 14 settembre 2016.
URL consultato il 2 luglio 2018
.
- ^
Riformiamo la legge sui copyright
, su
changecopyright.org
.
URL consultato il 6 ottobre 2016
.
- ^
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