La
Via Francigena
,
Francisca
o
Romea
, e parte di un fascio di percorsi, detti anche
vie romee
, che dall'
Europa occidentale
, in particolare dalla
Francia
, conducevano nel
Sud Europa
fino a
Roma
proseguendo poi verso la
Puglia
, dove vi erano i porti d'imbarco per la
Terrasanta
, meta di
pellegrini
e di
crociati
[1]
.
Nel
1994
e stata dichiarata "
Itinerario Culturale Europeo
" assumendo, alla pari del
Cammino di Santiago di Compostela
, una dignita sovranazionale.
La strada nasce nel
VI secolo
per una necessita strategica delle popolazioni
longobarde
che avevano bisogno di collegare la loro citta principale,
Pavia
, con i
ducati
centro-meridionali di
Spoleto
e di
Benevento
, semicircondati da territori
bizantini
. L'esigenza di utilizzare una via sufficientemente sicura porto alla scelta di un itinerario sino ad allora considerato minore, che valicava l’Appennino in corrispondenza dell’attuale
Passo della Cisa
, e dopo la
Valle del Magra
si allontanava dalla costa in direzione di
Lucca
. Questo percorso prese il nome di “Via di Monte Bardone”, dall’antico nome del Passo della Cisa:
Mons Langobardorum
.
Dalla fine del
VIII secolo
, dopo la discesa in Italia di
Carlo Magno
a seguito della chiamata di
Papa Adriano I
e l'annessione dell'
Italia settentrionale
al
Regno dei Franchi
(
774
), il percorso inizio ad essere conosciuto come
Via Francigena
, ovvero “strada originata dalla
Francia
”, e in una prima fase la sua destinazione finale inizio ad essere identificata con
Roma
, sede del
papato
.
La prima testimonianza scritta che cita questo nome risale ad una pergamena risalente al
876
(
Actum Clusio
) conservata nell'
Abbazia di San Salvatore
sul
Monte Amiata
[2]
e che si riferisce ad un tratto di strada nell'agro di
Chiusi
, in
provincia di Siena
.
Tuttavia, bisogna aspettare il
990
per avere la prima descrizione scritta del percorso: si tratta della relazione che
Sigerico
,
arcivescovo di Canterbury
dal 990 al
994
, fece del suo viaggio di ritorno da Roma, dove si era recato per ricevere il
Pallium
, simbolo della dignita arcivescovile, dalle mani di
Papa Giovanni XV
. In questo suo breve documento, Sigerico annota i nomi delle
chiese di Roma
che ha visitato e descrive le 79 tappe del suo
itinerario verso Canterbury
, descrivendo in modo preciso i punti di sosta (
mansiones
).
La prima attestazione della via Francigena a sud di Roma risale invece al
1024
, con il
Privilegium Baiulorum Imperialium
rinvenuto a
Troia di Puglia
, sulla
via Appia Traiana
[1]
. Tuttavia una parte di tale percorso risultava essere gia in uso nei secoli precedenti presso i devoti
longobardi
diretti al
santuario di San Michele Arcangelo
sul
Gargano
; tale primitivo itinerario e definito
Via Sacra Langobardorum
[3]
.
Tra i secoli
XI
e
XIII
la pratica del
pellegrinaggio
assunse un’importanza crescente; i luoghi santi della
Cristianita
a cui erano dirette le tre
peregrinationes maiores
erano: il
Santo Sepolcro
a
Gerusalemme
, la tomba di
San Giacomo
a
Santiago di Compostela
e le tombe degli
apostoli
Pietro
e
Paolo
a Roma
[4]
. La Via Francigena divento quindi lo snodo centrale delle grandi vie della fede. Infatti, i pellegrini provenienti dal nord la percorrevano per dirigersi a Roma, ed eventualmente proseguire lungo la
Via Appia
verso il porto di
Brindisi
, dove s’imbarcavano verso la
Terra santa
. Viceversa i pellegrini italiani diretti a Santiago la percorrevano verso nord, per arrivare a
Luni
, dove s’imbarcavano verso i porti francesi, o per proseguire verso il
Moncenisio
e quindi immettersi sulla
Via Tolosana
, che conduceva verso la
Spagna
.
Una testimonianza scritta datata tra il
1154
e il
1160
e il
Leiðarvisir
(
Itinerarium
), scritto in
norreno
[5]
dall'
abate
islandese
Nikulas da
Munkaþvera
[6]
[7]
. Il monaco, nel tratto italiano, effettua un percorso molto simile a quello di Sigerico, ma poi prosegue sulla
via Appia Traiana
per l'imbarco dai porti
pugliesi
. Dopo l'
Italia
, infatti, inizia un nuovo percorso marittimo che, toccando in piu punti coste ed isole della
penisola balcanica
e della
Grecia
, conduce fino alla
Turchia
e poi a
Gerusalemme
. Dal diario emerge che il pellegrinaggio in quegli anni era molto frequentato da uomini provenienti da tutta Europa
[8]
[9]
[10]
.
Nel
1273
si ebbe una ulteriore testimonianza scritta: l'
Iter de Londino in Terram Sanctam
(ora conservato alla
British Library
), scritto in francese dal
benedettino
inglese
Matteo Paris
, come guida per i pellegrini
londinesi
che si recavano in
Terra santa
. L'itinerario segue un percorso diverso in
Francia
, entrando in Italia dal
Moncenisio
, percorrendo la
Val di Susa
per poi convergere sul
percorso di Sigerico
a
Vercelli
.
[11]
. Nel corso del
XII secolo
infatti questo percorso era diventato prevalente rispetto a quello primitivo
[12]
, che prevedeva l'ingresso in territorio italico dal
colle del Gran San Bernardo
, da dove si scendeva in
Valle d'Aosta
e poi a
Ivrea
, quindi a
Vercelli
.
[13]
La Via Francigena divenne presto il principale asse di collegamento tra nord e sud dell’
Europa
lungo il quale transitavano
mercanti
,
eserciti
, pellegrini; un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unita culturale che caratterizzo l’Europa nel
Medioevo
. Il fatto che la via Francigena collegava le regioni piu ricche del tempo (le
Fiandre
e l'
Italia
, passando per le
fiere della Champagne
) ne determino l’uso crescente come via di
commercio
, portando all'eccezionale sviluppo di molti centri lungo il percorso. Nel
XIII secolo
i traffici commerciali crebbero a tal punto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi alla Via Francigena che, quindi, perse la sua caratteristica di unicita, frazionandosi in numerosi itinerari di collegamento tra il nord e Roma. Per questo motivo inizio ad essere conosciuta con il nome in
Via Romea
, non essendo piu unica l’origine, ma la destinazione. Inoltre la crescente importanza di
Firenze
e dei centri della valle dell’
Arno
sposto a oriente i percorsi, relegando il
Passo della Cisa
a una funzione puramente locale e decretando la fine dell’antico percorso.
La Francigena non era propriamente una via, quanto piuttosto un fascio di vie, un sistema viario con molte alternative.
L'asse centrale, quello seguito da Sigerico, corrispondeva alla "via di Fiandra" (
route de la Flandre
), la via commerciale che collegava le regioni piu ricche dell'Europa tardomedievale: l'Italia e le
Fiandre
, passando per la
Champagne
, dove si tenevano le omonime
fiere internazionali
. Dalle Fiandre attraversava l'
Artois
(
Arras
), la Champagne (
Reims
), la
Franca Contea
(
Besancon
), valicava il
Giura
al
Colle di Jougne
, per arrivare a
Losanna
[13]
.
Gli Inglesi s'inserivano ad Arras, provenendo da
Londra
(Matthew Paris) e da
Canterbury
(Sigerico), e attraversavano
la Manica
fra
Dover
e
Calais
.
A oriente c'era un altro importante "corridoio", quello rappresentato dalla
Valle del Reno
[13]
: Nikulas da Munkaþvera riferisce che i pellegrini prendevano il
bordone
a
Utrecht
o
Deventer
e poi proseguivano facendo tappa nelle citta commerciali di
Colonia
,
Magonza
,
Spira
,
Worms
,
Strasburgo
,
Basilea
, infine, abbandonato il Reno, continuavano per
Soletta
,
Avenches
e
Vevey
[14]
. Gli Scandinavi e i Tedeschi del Nord provenivano da
Stade
e arrivavano al Reno a
Duisburg
(
Annales Stadenses
) o a
Magonza
(Nikulas).
La variante occidentale era quella che partiva da
Parigi
, e a
Troyes
si immetteva nella "via di Fiandra". "Francigena" significa proprio "che nasce dalla Francia"
[15]
.
I due principali valichi alpini utilizzati dai romei erano il
colle del Gran San Bernardo
e il
Colle del Moncenisio
[13]
. La strada del Gran San Bernardo cominciava dal
lago di Ginevra
, da
Losanna
o da
Vevey
, risaliva il Rodano, entrando nel
Vallese
, faceva tappa alla grande
abbazia di Saint-Maurice d'Agaune
, poi lasciava la valle del Rodano per la
Val d'Entremont
, ed arrivava al Passo. Di qui scendeva la
Valle del Gran San Bernardo
fino ad
Aosta
e poi la
Valle d'Aosta
fino a
Ivrea
e quindi
Vercelli
[13]
.
La strada del Moncenisio si staccava gia nella Champagne e si dirigeva verso
Beaune
, da dove scendeva la valle della
Saona
fino a
Lione
. Poi proseguiva per
Chambery
, risaliva la Valle dell'
Arc
fino al
Colle del Moncenisio
, dove sin dall'825 e documentato l'
Ospizio del Moncenisio
, un punto tappa
ad peregrinorum receptionem
[16]
. Di li la Via, conservata ancora oggi per ampi tratti, scendeva a
Novalesa
, dove oltre all'
Abbazia
del 726, nel borgo antico e visibile parte di una locanda medioevale detta
Casa degli affreschi
per le sue decorazioni
[17]
. Significativamente, presenta in facciata affreschi con gli stemmi delle regioni europee di provenienza e di destinazione degli avventori che attraversavano il valico del Moncenisio
[18]
.
Si proseguiva poi verso
Susa
, dove si trovava la congiunzione con l'itinerario del
Colle del Monginevro
, di collegamento con la Francia del Sud e il
Cammino di Santiago
.
Quindi, percorrendo tutta la
Valle di Susa
, passando dalla
Sacra di San Michele
ed infine per l'
abbazia di Sant'Antonio di Ranverso
, raggiungeva
Torino
e poi
Chivasso
e
Vercelli
[13]
, oppure costeggiava il Po lungo l'antico
Itinerarium Burdigalense
, fino a
Pavia
. Politicamente, i due valichi erano controllati su entrambi i versanti dai
conti di Savoia
, che oltre alla terra d'origine, governavano anche sulla Val di Susa, la Valle d'Aosta ed il Basso Vallese. E il dominio sui passi alpini era la ragione della loro potenza
[19]
. Fino al Duecento il valico del Gran San Bernardo era piu usato. Nel corso di quel secolo si affermo il percorso del Moncenisio, soprattutto per chi proveniva dalla Francia
[20]
.
Da Vercelli in poi gli itinerari si riunivano: passavano per
Robbio
,
Mortara
e
Pavia
[21]
.
Il passaggio del Po in barca fra
Corte Sant'Andrea
, alla confluenza tra i fiumi
Po
e
Lambro
, e
Calendasco
, presso
Piacenza
, e riconosciuto come
Transitus Padi
, fin dal 1994, dal
Consiglio d'Europa
e dal 2009 anche da due Ministeri italiani
[22]
. In realta sono attestati vari porti fluviali di Piacenza, ma soprattutto le numerose modifiche del percorso del Po impediscono di individuare il punto in cui i pellegrini attraversavano il fiume
[23]
.
Da
Piacenza
si proseguiva lungo la
via Emilia
per
Fiorenzuola d'Arda
e
Borgo San Donnino
[21]
.
A Borgo San Donnino (l'odierna
Fidenza
) si lasciava la
via Emilia
e si risaliva la
Val di Taro
, passando per il comune di
Medesano
in direzione
Fornovo
e poi
Cassio
o
Berceto
[24]
.
Il valico dell'
Appennino settentrionale
avveniva attraverso il
Passo della Cisa
, che allora si chiamava Monte Bardone. Questo nome derivava dall'espressione latina
Mons Langobardorum
("monte dei Longobardi") poiche i
Longobardi
, per andare dalla loro capitale Pavia al
Marchesato di Tuscia
, utilizzavano questo valico, che piu tardi si sarebbe chiamato "la Cisa"
[13]
.
Dal Monte Bardone si scendeva in
Lunigiana
, attraversando
Pontremoli
,
Aulla
,
Santo Stefano Magra
,
Sarzana
e raggiungendo infine
Luni
[24]
. Tra Sarzana e Luni, nei pressi dell'antico ospitale di
San Lazzaro
, si congiungeva con la via di Spagna, che portava i pellegrini spagnoli a
Roma
e quelli italiani a
Santiago di Compostela
[25]
salpando dall'antico
porto di San Maurizio
sul fiume
Magra
[26]
.
Da
Luni
, costeggiando le
Alpi Apuane
, si raggiungeva
Pietrasanta
e si scendeva a
Lucca
[24]
.
Lucca
era una delle mete principali della Via Francigena, grazie soprattutto al
Volto Santo
[27]
ed alle reliquie di importanti santi, quali
San Regolo
e
San Frediano
(proprio riguardo a questo santo, di origini irlandesi, molti furono i pellegrini provenienti dal Nord Europa per venerarne le reliquie).
Da Lucca si proseguiva per
Porcari
,
Altopascio
, Galleno,
Ponte a Cappiano
(
Aqua Nigra
) e
Fucecchio
(
Arne Blanca
), dove si trovava un ponte sull'
Arno
[28]
. Superato l'Arno, la prima tappa era
San Genesio
(
San Miniato
), da dove si cominciava a risalire la
Valdelsa
, anticamente passando per il crinale (attraverso
San Gimignano
e
Colle di Val d'Elsa
), dal XII secolo lungo il fondovalle (per
Castelfiorentino
,
Certaldo
e
Poggibonsi
), per poi giungere a
Siena
[29]
.
Siena dovette proprio alla sua posizione sulla via Francigena lo sviluppo urbanistico e demografico, nonche finanziario, che visse nel Basso Medioevo
[30]
. Da Siena la strada seguiva la valle dell'
Arbia
fino a
San Quirico d'Orcia
da dove risaliva la
Val d'Orcia
. Di qui si scollinava in val di
Paglia
e si scendeva fino ad
Acquapendente
. Tuttavia, a partire dal XII secolo la val di Paglia si dimostro poco sicura e i viandanti preferivano salire fino alla
Rocca di Radicofani
[31]
.
Da Acquapendente si seguiva l'itinerario della antica
via Cassia
[24]
attraverso
Bolsena
,
Montefiascone
,
Viterbo
,
Vetralla
,
Capranica
,
Sutri
(o in alternativa
Ronciglione
lungo la via Cassia Cimina
[32]
), la
valle di Baccano
per poi, dopo aver deviato sulla
via Trionfale
nei pressi della
Storta
, giungere finalmente a Roma avvistando l'
antica basilica di San Pietro in Vaticano
dall'altura di
Monte Mario
(chiamato appunto per questo
Mons Gaudii
, il monte della gioia)
[33]
.
Da Roma il percorso seguiva per un lungo tratto la
via Appia
o la parallela
via Latina
fino a
Capua
, con successivo proseguimento verso
Benevento
. Da tale ultima citta s'imboccava la
via Traiana
(o via Appia Traiana) risalendo l'
Appennino campano
fino al valico di San Vito ove sorgeva il
castello di Crepacuore
, una fortezza tenuta dai cavalieri
Gerosolimitani
al fine di garantire la sicurezza ai pellegrini lungo il tratto
appenninico
. La via giungeva quindi a
Troia
, nell'alta pianura del
Tavoliere delle Puglie
, da cui era possibile recarsi al
santuario di San Michele Arcangelo
sul
Gargano
o, in alternativa, si poteva proseguire lungo la stessa via Appia Traiana verso
Bari
,
Brindisi
e
Otranto
, i principali porti d'imbarco per la
Terra santa
.
[1]
Esisteva una serie notevole di varianti, alternative e "diverticoli" sulle Alpi e lungo la penisola, che prendevano anch'esse il nome di
vie romee
o francesche.
Gli ostacoli naturali che pellegrini e viandanti dovevano superare erano il
canale della Manica
, le
Alpi
e gli
Appennini
, oltre che il fiume
Po
. Cosi come per valicare le Alpi le alternative erano almeno due (il valico del
colle del Moncenisio
e quello del
Colle del Gran San Bernardo
), anche nell'attraversare gli Appennini i pellegrini si trovavano di fronte a diverse possibilita.
Nel tratto di Via Francigena che portava dalla
Pianura Padana
alla
Toscana
, si registravano diverse "varianti" di percorso che sfruttavano i vari valichi risalendo la
val Trebbia
e passando per
Bobbio
(
via degli Abati
), oppure la
val di Taro
o ancora altre valli minori. Dalla val di Taro una deviazione per la Lunigiana e la Garfagnana permetteva di raggiungere direttamente Lucca evitando il passaggio costiero sulla via Aurelia, variante considerata piu sicura nei momenti di crisi o guerre, poiche si snodava lungo strade secondarie meno esposte e sorvegliate da una fitta rete di castelli e monasteri. Studi recenti hanno messo in evidenza la Via Francesca della Sambuca, variante che seguiva il corso del
Reno
fino a
Porretta Terme
e andava a
Pistoia
, passando dall'antico castello di
Sambuca Pistoiese
e dal
Passo della Collina
.
Altre varianti usate consistevano, una volta raggiunta Piacenza, nel percorrere la
via Emilia
per oltrepassare l'Appennino in corrispondenza o di
Bologna
o di
Forli
, raggiungendo cosi o la via romea della Sambuca o la via romea dell'Alpe di Serra. A testimonianza di questo percorso, si puo ad esempio ricordare che la consuetudine del passaggio di pellegrini provenienti dall'
Irlanda
e dalla
Scozia
ha dato origine, gia nell'
alto Medioevo
, alla chiesa forlivese, oggi scomparsa, di
San Pietro in Scotto o
in Scottis
. La variante forlivese consentiva ancora la scelta di raggiungere l'alta
valle del Tevere
e di seguire poi il fiume fino a Roma, senza rischiare di smarrire la strada, oppure di dirigersi verso
Arezzo
. Ne parla, ad esempio,
Matthew Paris
nel suo
Iter de Londinio in Terram Sanctam
.
Piu a sud, dopo la morte di
San Francesco
e la sua elevazione agli altari, molti pellegrini deviavano dall'antico percorso per visitare
Assisi
.
La relazione di viaggio dettagliata piu antica risale al
990
ed e compiuta da
Sigerico
,
arcivescovo di Canterbury
di ritorno da Roma, dove aveva ricevuto il
Pallio
dalle mani di
Papa Giovanni XV
. L'arcivescovo inglese tenne un diario in latino, oggi conservato al
British Museum
, in cui descrisse le 79 tappe del suo itinerario da Roma verso Canterbury. La descrizione del percorso e molto precisa per cio che riguarda i punti di sosta (
mansiones
). Le informazioni contenute nella cronaca di Sigerico sono molto utili per ipotizzare quale fosse, a cavallo tra il X e l'XI secolo, il tracciato originario della Francigena, tra Canterbury e Roma, parte integrante di una rete di tracciati che collegavano le regioni della Francia all'Italia.
Delle settantanove localita di sosta menzionate nell'itinerario originale, si segnalano:
Roma
,
Sutri
, San Valentino presso
Viterbo
, San Flaviano a
Montefiascone
, Santa Cristina a
Bolsena
,
Acquapendente
,
San Quirico d'Orcia
,
Siena
,
Borgo Elsa
,
San Gimignano
,
San Genesio
, il ponte sull'Arno presso
Fucecchio
,
Porcari
,
Lucca
,
Camaiore
,
Luni
,
Sarzana
,
Santo Stefano Magra
,
Aulla
,
Pontremoli
,
Berceto
,
Borgo San Donnino
,
Fiorenzuola d'Arda
,
Piacenza
,
Santa Cristina
,
Pavia
,
Tromello
,
Vercelli
,
Santhia
,
Ivrea
,
Aosta
,
Bourg-Saint-Pierre
,
Orsieres
,
Saint-Maurice d'Agaune
,
Vevey
,
Losanna
,
Orbe
,
Yverdon
,
Pontarlier
,
Besancon
,
Cussey-sur-l'Ognon
,
Seveux
,
Grenant
,
Humes
,
Blessonville
,
Bar-sur-Aube
,
Donnement
,
Fontaine
,
Chalons-sur-Marne
,
Reims
,
Corbeny
,
Laon
,
Duin
,
Arras
,
Bruay-la-Buissiere
,
Terouanne
,
Sombre
. Non sono menzionate le tappe sulla Manica e in Inghilterra
[34]
.
Sigerico impiego 79 giorni a percorrere, perlopiu a piedi, tutti i 1 600 chilometri del tragitto. La percorrenza media di viaggio fu quindi di
20 km
circa al giorno.
Un'altra testimonianza di pellegrinaggio sulla Via Francigena e quella risalente al XII secolo dell'
abate
islandese Nikulas da
Munkaþvera
[6]
[7]
.
Di questo autore si sa ben poco ed anche il nome e incerto: Nikulas Bergsson o Bergþorsson. Egli era un monaco benedettino e nel 1154 ritorno in Islanda da un pellegrinaggio in Terra Santa, mentre nel 1155 fu consacrato abate del monastero di Munkaþvera (circa 15 km a sud di
Akureyri
), fondato in quell'anno dal vescovo Bjorn Gilsson della
Diocesi di Holar
. Qui egli rimase fino alla morte, avvenuta intorno agli anni 1159-60.
Il resoconto del suo pellegrinaggio dall'Islanda in Terra Santa e contenuto nel
Leiðarvisir
(
Itinerarium
), scritto in
norreno
[5]
.
Il viaggio si colloca cronologicamente tra il 1152 ed il 1153, mentre la scrittura dell'
Itinerarium
avvenne fra il 1154, anno del rientro in Islanda, ed il 1160, anno indicato dalle fonti come quello della sua morte. Il viaggio inizia dall'Islanda, attraversa un tratto di mare verso la
Norvegia
fino alle coste della
Danimarca
; passa quindi nella
Germania
occidentale (contrariamente a Sigerico che attraversa la Francia) e, risalendo il corso superiore del Reno, passa per la Svizzera e l'Italia. La parte italiana non differisce sensibilmente da quella di Sigerico nella parte toscana verso Roma, ma poi prosegue sull'Appia Traiana per l'imbarco dai porti pugliesi. Dopo l'Italia, infatti, inizia un nuovo percorso marittimo che, toccando in piu punti coste ed isole della
penisola balcanica
e della Grecia, conduce fino all'Asia minore, in Turchia e poi a Gerusalemme.
Vengono fornite dettagliate descrizioni di strade, luoghi, chiese e monumenti d'interesse religioso (e non solo), attraversate da viaggiatori e pellegrini scandinavi che si recavano in Terra Santa. Si legge che ad
Utrecht
(Paesi Bassi), "gli uomini prendono il bordone e la bisaccia e la benedizione per il pellegrinaggio a Roma". Sono menzionate, fra le altre, le citta di
Magonza
,
Strasburgo
,
Basilea
,
Solothurn
e
Vevey
(sul
lago Lemano
). Nikulas incontra franchi, fiamminghi, inglesi, tedeschi e scandinavi diretti a Roma
[8]
[9]
[10]
.
Nikulas si immise sulla via Francigena a Vevey, sul lago di Ginevra, dove convergevano le vie provenienti da tutto il Nordeuropa e quindi dove s'incontravano franchi, fiamminghi, inglesi, tedeschi e scandinavi. Di li prosegui per
Saint-Maurice d'Agaune
,
Bourg-Saint-Pierre
, l'
Ospizio del Gran San Bernardo
,
Etroubles
,
Aosta
,
Pont-Saint-Martin
,
Ivrea
,
Vercelli
,
Pavia
,
Piacenza
,
Borgo San Donnino
,
Borgo Taro
,
Pontremoli
,
Luni
(dove arrivavano da
San Lazzaro
anche i pellegrini spagnoli),
Lucca
,
Altopascio
,
San Genesio
, borgo Marturi (attuale Poggibonsi),
Siena
,
San Quirico d'Orcia
,
Acquapendente
, Santa Cristina a
Bolsena
, San Flaviano a
Montefiascone
,
Viterbo
,
Sutri
,
Roma
[14]
.
L'
Iter de Londino in Terram Sanctam
fu scritto in francese dal
benedettino
inglese
Matteo Paris
come guida per i pellegrini nel 1273, oggi conservata alla
British Library
a Londra.
Il percorso indicato inizia proprio da Londra, proseguendo nei sobborghi di
Newgate
,
Cripplegate
,
Bishopsgate
,
Westminster
, e poi attraversa
Rochester
,
Canterbury
,
Dover
,
Wissant
,
Montreuil-sur-Mer
,
Saint-Riquier
,
Poix
,
Beauvais
,
Beaumont-sur-Oise
,
Parigi
,
Provins
,
Nogent
,
Troyes
,
Bar-sur-Seine
,
Chatillon-sur-Seine
,
Beaune
,
Chalon-sur-Saone
,
Macon
,
Lione
,
La Tour du Pin
,
Chambery
,
Montmelian
,
Aiguebelle
,
Termignon
. Passato il
Moncenisio
passava dalla
Novalesa
,
Susa
,
Avigliana
,
Alpignano
,
Torino
,
Chivasso
,
Vercelli
,
Mortara
,
Pavia
,
Piacenza
,
Fiorenzuola d'Arda
,
Borgo San Donnino
. Qui venivano proposti due percorsi: quello classico attraversava la
Cisa
per
Luni
,
Lucca
,
Siena
,
San Quirico d'Orcia
,
Montefiascone
,
Viterbo
,
Sutri
,
Roma
, mentre il percorso alternativo toccava invece
Parma
,
Reggio Emilia
,
Modena
,
Bologna
,
Imola
,
Faenza
,
Forli
,
bagno di Romagna
, passava l'Appenino al
Passo di Serra
e continuava per
Arezzo
,
Perugia
,
Foligno
,
Spoleto
,
Rieti
,
Roma
[11]
.
Eudes (Oddone) Rigaud
era un
francescano
, professore di teologia all'
Universita di Parigi
, che nel 1247 fu nominato
arcivescovo di Rouen
. Nel 1253 parti con un seguito per andare in pellegrinaggio a Roma: di tale viaggio e rimasta testimonianza nel
Regestum visitationum
, diario delle visite pastorali del presule.
All'andata Oddone, partendo da
Rouen
, passo per
Auffay
,
Notre-Dame-d'Aliermont
,
Foucarmont
,
Poix
,
Montdidier
,
Noyon
,
Compiegne
,
Senlis
,
Chambly
,
Pontoise
,
Parigi
,
Saint-Maur-des-Fosses
,
Courquetaine
,
Rampillon
,
Le-Paraclet
,
Troyes
,
Bar-sur-Seine
,
Chatillon-sur-Seine
,
Laperriere-sur-Saone
,
Saint-Seine
,
Digione
,
Auxonne
,
Dole
,
Salins-les-Bains
,
Boujailles
,
Pontarlier
,
Cossonay
,
Losanna
,
Villeneuve
,
Sion
,
Loeche-les-Bains
,
Briga
,
Diveria
,
Domodossola
,
Pallanza
,
Gallarate
,
Milano
,
Bergamo
,
Brescia
,
Mantova
,
Castelmassa
,
Ferrara
,
San Giorgio di Piano
,
Bologna
,
Imola
,
Cesena
,
Rimini
,
Fano
,
Cagli
,
Gubbio
,
Assisi
,
Perugia
,
Todi
,
Narni
,
Civita Castellana
,
Roma
.
Al ritorno fece un percorso diverso, passando da
Sutri
,
Viterbo
,
Montefiascone
,
Acquapendente
,
Radicofani
,
San Quirico d'Orcia
,
Siena
,
Poggibonsi
,
Pisa
,
Lucca
,
Sarzana
,
Passo del Bracco
,
Sestri Levante
,
Recco
,
Genova
,
Arenzano
,
Savona
,
Carretto
,
Cortemilia
,
Asti
,
Torino
,
Sant'Ambrogio di Torino
,
Susa
,
Termignon
,
Saint-Michel-de-Maurienne
,
Aiguebelle
,
Chambery
,
La Tour-du-Pin
,
Sant'Antonio di Vienne
,
Vienne
,
Lione
,
L'Arbresle
,
Thizy
,
Marcigny
,
Pierrefitte-sur-Loire
,
Decize
,
Nevers
,
Cosne-sur-Loire
,
Gien
,
Lorris
,
Cepoy
,
Nemours
,
Melun
,
Villeneuve-Saint-Georges
,
Parigi
,
Senlis
,
Compiegne
,
Noyon
,
La Neuville-Roy
,
Beauvais
,
Gisors
,
Le-Petit-Nojan-sur-Andelle
per arrivare a Rouen
[35]
.
Dopo la riscoperta, avvenuta negli
anni settanta
, del
Cammino di Santiago
, ci si rese conto che anche in
Italia
esisteva un simile percorso di pellegrinaggio, la via Francigena. Com'era successo per il cammino spagnolo, anche il percorso della Francigena giaceva in parte sotto l'asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che gia erano state le strade principali del Medioevo e dell'eta romana.
Nel 1994 la Via Francigena ha ottenuto la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”.
[36]
Il 7 aprile
2001
e stata creata l’
Associazione Europea delle Vie Francigene
(AEVF), soggetto abilitato ufficialmente dal
Consiglio europeo
per promuovere i valori dei cammini e dei pellegrinaggi, partendo dallo sviluppo sostenibile dei territori attraverso un approccio culturale, identitario, turistico.
[37]
L'interesse, dapprima limitato agli studiosi, poi esteso a molti che, dopo aver percorso il Cammino di Santiago, desideravano arrivare a
Roma
a piedi e poi a Gerusalemme (utilizzando le rotte navali pugliesi), ha fatto nascere una rete di "amanti della Francigena" che, con vernice e pennello, hanno cominciato a segnare sentieri e percorsi. Ove possibile, si e cercato di recuperare il tracciato originario, ma a volte si e scelto di deviare dal percorso storico in favore di sentieri e strade meno trafficate.
Da Ivrea a Santhia, Sigerico nel 990 percorse la via diretta "romana" a sud del lago di Viverone, variante Via Francigena (molto gradita e con segnaletica) proposta da AIVF (dal 2007) e dagli Amici della VF di Santhia. La variante AIVF (2013), attraversato il Parco regionale Montemarcello-Magra, raggiunge l'antica
Luni
e Avenza e prosegue, da Massa sulla "via romana" per raggiungere Pietrasanta. Nell'agosto
2013
, la
regione Emilia-Romagna
, modificando le norme sull'utilizzo dei sentieri, ha permesso il passaggio sul tratto emiliano di
motocicli
e
quad
[38]
.
Il tratto della "variante Francigena di Garfagnana" chiamata oggi
Via del Volto Santo
e percorribile su antichi sentieri e mulattiere, con numerosi ponti medioevali per l'attraversamento del fiume
Serchio
e dei suoi affluenti. Anche se non ancora segnalato e non attrezzato con una rete di strutture dedicate per l'accoglienza ai pellegrini (in conventi, parrocchie, ecc.) questo percorso attraversa un territorio dove l'ospitalita diffusa e garantita da una fitta rete di agriturismi,
bed and breakfast
, botteghe di paese, piccoli bar e ristoranti, tutto cio rende il percorso sufficientemente attrezzato per un gradevole transito di pellegrini o
trekker
. Anche in
provincia di Lucca
sono state effettuate molte opere per recuperare l'antico tratto della Via Francigena, che giungeva proprio nella citta di
Lucca
, una delle mete di passaggio ma anche di arrivo di molti pellegrini.
Tra le regioni italiane, il Lazio e stato molto attivo: a partire dal 2016 ha investito sulla Francigena in termini di risorse e di promozione turistica, riattivando una serie di percorsi che hanno come fulcro Roma: in particolare, sul tratto a nord proveniente dalla Toscana, e quello a sud sulla direttrice
Prenestina
che attraversa
Palestrina
, entra nella
Valle del Sacco
e dopo
Anagni
si ricongiunge alla
via Latina
per dirigersi a
Capua
, dove incontra l'altra direttrice, la
via Appia
.
Nel
2017
anche la
regione Campania
ha dato vita al distretto turistico
Viaticus
[39]
con l'obiettivo precipuo di incrementare lo sviluppo del turismo religioso; qualche anno prima la
regione Puglia
aveva elaborato, a sua volta, un articolato "Piano di valorizzazione della via Francigena del Sud"
[40]
.
E inoltre cresciuta la necessita di avere strutture idonee per l'accoglienza dei pellegrini lungo l'intero tracciato. In tal senso molte parrocchie ed istituzioni religiose ospitano i pellegrini muniti di credenziali, diretti verso Roma secondo i canoni del vero pellegrinaggio. In anni recenti, la
Confraternita di San Jacopo di Compostella
di
Perugia
gestisce diverse strutture di accoglienza sulla via Francigena, una in Toscana a Radicofani (lo Spedale di San Pietro e Giacomo) e una a Roma (lo Spedale della Provvidenza di San Giacomo e di San Benedetto Labre
[41]
).
Importante e anche un certo interesse mediatico, come una serie radiofonica di
Rai Radio Tre
dedicata alla Francigena
[42]
, poi documentari e la pubblicazione di alcune guide che stanno avvicinando un numero di persone sempre crescente, le quali, per motivi religiosi o meno, attraversano l'antico percorso.
Le istituzioni stanno lavorando in accordo con il
Ministero dei Beni Culturali
per mettere a sistema l'enorme patrimonio diffuso sulla penisola, le tradizioni e le feste popolari, l'
enogastronomia
. Oltre alla messa in sicurezza del tracciato, sara necessario affrontare il problema del reperimento, lungo il percorso, di strutture ricettive a buon prezzo, dislocate a distanze regolari tra le tappe, cosi come sara necessario stipulare accordi e convenzioni per servizi e assistenza.
Nel 2017 sette
regioni italiane
, interessate dal tracciato della Francigena nel suo tratto dal San Bernardo a Roma (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio), hanno firmato un protocollo d'intesa per candidare l'itinerario a
patrimonio dell'umanita
dell'
UNESCO
[43]
.
Nazione
|
Tappe
|
Lunghezza (km)
|
Ascesa (m)
|
Discesa (m)
|
Dislivello (m)
|
Regno Unito
|
2
|
31
|
+571
|
-632
|
-61
|
Francia
|
44
|
962
|
13 357
|
?12 210
|
1 147
|
Svizzera
|
12
|
242
|
9 140
|
?7 657
|
1 483
|
Italia
|
88
|
2 074
|
36 938
|
?38 161
|
?1 223
|
Totale
|
146
|
3 309
|
60 006
|
?58 660
|
1 347
|
La
Betti Editrice
, Regione Toscana e AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene) hanno ideato il Premio Letterario "Via Francigena", dedicato a storie ai racconti di autori, esordienti e non, che riescano a descrivere in modo originale il proprio cammino geografico e spirituale.
[44]
≪La Via Francigena e stata una via di comunicazione che ha contribuito all'unita culturale dell'Europa nel Medioevo. Oggi questa via rappresenta un ponte tra le culture dell'Europa anglosassone e dell'Europa latina. In tal senso, il percorso di pellegrinaggio e diventato metafora di un viaggio alla riscoperta delle radici dell'Europa, poiche permette di incontrare e comprendere le diverse culture che costituiscono la nostra identita comune.≫
? 1994
[45]
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Centro Studi Romei,
La via Appia Traiana nel Medioevo
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), su Renato Stopani (a cura di),
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101 perche sulla storia della Puglia che non puoi non sapere
, Newton Compton Editori, 2017, pp. 49-51,
ISBN
9788822715005
.
- ^
≪Peregrini si possono intendere in due modi, in uno largo e in uno stretto: in largo, in quanto e peregrino chiunque e fuori della sua patria; in modo stretto non s'intende peregrino se non chi va verso la casa di Sa' Jacopo o riede. E pero da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamasi palmieri in quanto vanno oltremare, la onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di Galizia, pero che la sepoltura di Sa' Iacopo fue piu lontana della sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei quanti vanno a Roma≫
- ^
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Renato Stopani,
Le vie di pellegrinaggio del Medioevo
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Renato Stopani,
Le vie di pellegrinaggio del Medioevo
, Le Lettere, Firenze 1991-1995, pp. 89-96
- ^
≪Sebbene usato anche anteriormente come alternativa al Gran San Bernardo, il passo del Moncenisio nel corso del XII secolo fu sempre piu transitato da uomini e merci che procedevano in direzione delle grandi fiere della Champagne, dove la presenza dei mercanti italiani si faceva sempre piu consistente. La sua scelta come punto di attraversamento dell'area alpina era percio frequente all'epoca di Filippo Augusto, tanto che nell'area prealpina la vera strada di Francia era considerata quella che collegava al Moncenisio≫ Renato Stopani,
La Via Francigena. Una strada europea nell'Italia del Medioevo
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Stopani Renato,
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Giuseppe Sergi,
L'aristocrazia della preghiera: politica e scelte religiose nel medioevo italiano
, cap. VII
Assistenza e controllo. L'Ospizio del Moncenisio in una competizione di poteri. 1 Un Ospedale di passo
, Roma, Donzelli editore, 1994, pagg. 121-124
- ^
Probabilmente da identificare con la
Locanda della Croce Bianca
; si conosce un solo altro caso conservatosi nelle Alpi, in
Val Pusteria
, oltre a uno cittadino a
Moncalieri
. Si veda Gentile Luisa Clotilde,
La decorazione araldica della Casa degli affreschi di Novalesa
, in Ruffino Michele (a cura di),
Le Alpi ospitali. Viaggio nella cultura storica e artistica di Novalesa medievale
, Clut, Torino 2014, p. 115
- ^
Gentile Luisa Clotilde,
La decorazione araldica della Casa degli affreschi di Novalesa
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Le Alpi ospitali. Viaggio nella cultura storica ed artistica di Novalesa medievale
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Calendasco#La Via Francigena e il porto antico di Calendasco
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