Tiziano Vecellio
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Tiziano,
Autoritratto
, 1562 circa,
olio
su
tela
, 96x75 cm,
Berlino
, Staatliche Museen, Gemaldegalerie
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Conte Palatino
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Stemma
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In carica
| 10 maggio 1533 ?
27 agosto 1576
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Altri titoli
| Conte del Consiglio Aulico e del Concistoro
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Nascita
| Pieve di Cadore
, 1488/1490
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Morte
| Venezia
, 27 agosto 1576
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Dinastia
| Vecellio
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Padre
| Gregorio Vecellio
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Madre
| Lucia Vecelli
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Consorte
| Cecilia Soldani
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Figli
| Orazio
Lavinia
Pomponio
Emilia
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Religione
| Cattolicesimo
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Tiziano Vecellio
, noto semplicemente come
Tiziano
(
Pieve di Cadore
,
1488
/
1490
[1]
?
Venezia
,
27 agosto
1576
), e stato un
pittore
italiano
, cittadino della
Repubblica di Venezia
e importante esponente della
scuola veneziana
.
Artista innovatore e poliedrico, nonche maestro, unitamente a
Giorgione
, del
tonalismo
[2]
, Tiziano fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione
[3]
, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti
[4]
. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si baso, in alternativa al
michelangiolesco
≪primato del disegno≫, sull'uso personalissimo del colore
[5]
. L'accordo fra le diverse zone cromatiche (tonalita di colori caldi e freddi) e l'uso sapiente della luce conferiscono unita alle scene rappresentate. Genio e protagonista della pittura del
Rinascimento
nell'intero continente europeo, Tiziano apporto, nella pittura rinascimentale, una rivoluzione artistica fatta di innovazioni, che superarono gli schemi michelangioleschi della Scuola toscana. Quest'ultimi infatti primeggiarono, come gia detto, nell'uso del disegno; Tiziano al contrario perfeziono la
pittura tonale
[6]
, dove ormai il disegno era superato, dipingendo le forme e i contorni attraverso il colore e curando i dettagli nei minimi particolari. Nella maturita seppe dare alle pennellate anche tocchi rapidi e pastosi, arrivando addirittura a stendere il colore direttamente con le dita. Si dimostro anche il piu abile ritrattista del suo tempo, capace di immortalare nei ritratti il carattere e le emozioni dei suoi soggetti.
Pittore geniale e completo, seppe cimentarsi in maniera straordinaria in tutti i campi della pittura, dai temi allegorici, a quelli profani, religiosi, mitologici e di ritrattistica
[7]
. Per tutte queste innovazioni apportate, divenne il pittore rinascimentale piu apprezzato e richiesto d'Europa; infatti, lavoro, oltre che per la
Serenissima
, per varie corti d'
Italia
e d'Europa e per i
papi
, divenendo il pittore piu ricco di sempre
[8]
[7]
[9]
. Per la sua rivoluzione pittorica e la sua genialita fu considerato da storici e critici d'arte uno dei migliori e completi pittori di tutti i tempi
[10]
, se non il migliore
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
, influenzando molti artisti come
Diego Velazquez
e gli impressionisti
Claude Monet
e
Edouard Manet
[15]
, dimostrandosi, con le sue tecniche, in anticipo di oltre 200 anni
[7]
. Alla sua morte lascio in eredita la sua arte agli artisti
Tintoretto
e
Veronese
, che continuarono la tradizione di successo internazionale della
pittura veneta
.
Tiziano uso la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturita, abbandono la spazialita bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del
Rinascimento
, assumendo il dinamismo proprio del
manierismo
e giocando con liberta nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "piu duttile, piu sensibile agli effetti della luce"
[16]
.
La
casa natale
di Tiziano a
Pieve di Cadore
Tiziano nacque a
Pieve di Cadore
da una giovane ragazza ampezzana, che lavorava nella cittadina al confine fra la Serenissima Repubblica di Venezia e i possedimenti imperiali a servizio del casato
Vecellio
, famiglia nota e agiata, dedita per generazioni al giureconsulto e all'amministrazione locale, ma anche all'arte, avendo espresso solo tra la fine del XV e la prima meta del XVII secolo nove pittori. La presenza del presunto capostipite Guecelus (o Vacelus),
notaio
, e attestata a Pieve gia nel 1240. Tiziano era uno dei cinque figli di Gregorio (morto nel 1538), consigliere e capitano delle milizie, e Lucia
[17]
. Morta la madre in giovane eta, Tiziano venne riportato presso la casa paterna a
Pieve di Cadore
.
Nonostante la relativa ricchezza di fonti a disposizione su Tiziano, la data esatta di nascita e sconosciuta e controversa: non e una questione astratta, ma conoscere almeno l'anno di nascita significa anche, evidentemente, stabilire quando Tiziano ha potuto cominciare a dipingere e quando, verosimilmente, ha iniziato a staccarsi dallo stile dei maestri, e cosi via
[18]
. Una ormai poco diffusa tradizione poneva la data di nascita tra il 1473 e il 1490; l'atto di morte, redatto nel 1576, registra un'eta di 103 anni, e dunque l'anno di nascita sarebbe il 1473, ma la preferenza dei piu si coagulava intorno al 1477
[19]
: questa ipotesi era basata in particolare sulla lettera
[20]
scritta da Tiziano a
Filippo II
il 1º agosto 1571, nella quale l'artista afferma di avere novantacinque anni
[21]
. Ma oggi si e inclini a pensare che lo stesso Tiziano possa aver falsificato la propria eta
[18]
, poiche, reclamando un proprio credito nei confronti del re per alcuni dipinti
[22]
, potrebbe essersi aumentato gli anni per impietosire l'illustre committente
[19]
.
La critica moderna
[19]
aveva invece assestato la data della nascita tra il 1488 e il 1490
[23]
, sulla base del
Dialogo della pittura
di
Ludovico Dolce
, in cui si afferma che, all'epoca dei perduti affreschi al
Fondaco dei Tedeschi
, eseguiti con
Giorgione
nel 1508, Tiziano non arrivava a vent'anni
[18]
; tale dato appare confermato, seppure contraddittoriamente, da
Giorgio Vasari
, il quale affermo che Tiziano era nato nel 1480 e che non aveva piu di diciott'anni quando inizio a dipingere alla maniera di Giorgione
[24]
e che tuttavia ne aveva circa settantasei nel 1566, quindi slittando in avanti di dieci anni
[25]
. Ovviamente, a parte le contraddizioni di Vasari, che comunque prendeva le sue informazioni dal Dolce, quest'ultimo avrebbe potuto abbassargli l'eta per farlo apparire piu giovane: essendogli amico e tessendone spesso l'apologia nella sua opera, voleva probabilmente farlo apparire piu precoce
[18]
.
Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI
, 1503?1506 circa,
Anversa
,
Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
Recentemente e stata avanzata un'ipotesi intermedia, secondo la quale la data di nascita di Tiziano sarebbe compresa tra il 1480 e il 1485
[26]
. La plausibilita di questa asserzione e basata sullo studio delle prime opere di Tiziano e sul fatto che non si conoscerebbero lavori possibili di Tiziano databili prima del 1506
[27]
.
Un dipinto in questo senso illuminante e
Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI
, opera votiva eseguita per celebrare la vittoria della flotta veneziana e papale di
Santa Maura
sui
Turchi
il 28 giugno 1502
[28]
. Gia ascritto tradizionalmente al 1508-1512, una rilettura piu approfondita ne ha anticipato la datazione al 1503-1506, facendone il primo lavoro noto dell'artista. Il committente, infatti, comandante delle forze cristiane a cui il dipinto e dedicato, dovette richiedere la pala subito dopo la battaglia e comunque prima del 1503, anno della morte del pontefice promotore dell'impresa, che subi subito dopo una sorta di
damnatio memoriae
[29]
. Il Pesaro, comunque, non fece ritorno a Venezia prima del 1506, anno probabile della consegna
[30]
.
Il dipinto stesso suggerisce stilisticamente l'attivita di un artista giovane, ancora in bilico tra piu maestri: la figura del
papa Alessandro VI
ha i modi un po' antiquati della pittura di
Gentile Bellini
, prima figura di riferimento di Tiziano;
san Pietro
ha invece le caratteristiche di approfondimento psicologico proprie del secondo maestro di Tiziano,
Giovanni Bellini
, all'epoca nume tutelare della pittura veneta, e quindi probabilmente la sua fattura e posteriore di alcuni mesi
[29]
. Tuttavia e il terzo ritratto, quello del Pesaro, a colpire maggiormente, perche e inconfutabilmente Tiziano, fin d'ora del tutto consapevole del suo stile, dando un primo assaggio della pienezza della sua arte
[30]
. A poco meno di vent'anni quindi, Tiziano doveva essere in grado di accaparrarsi a Venezia una commissione prestigiosa
[28]
.
Secondo la tradizione, a dieci anni Tiziano inizio a manifestare il proprio talento:
≪[...] digiuno di qualunque nozione elementare del disegno, essendo ancora fanciullo, sul muro della casa paterna effigio l'immagine di Nostra Donna (la
Madonna
), valendosi per colorirla del succo spremuto dalle erbe e dai fiori: e tale fu lo stupore, che desto quella primizia del suo genio pittorico, che il padre stabili di mandarlo col figlio maggiore Francesco a Venezia presso il fratello Antonio, affinche apprendesse le lettere e il disegno≫
Ancora bambino, quindi, lascio il
Cadore
con il fratello maggiore Francesco e si stabili a Venezia, dove lo zio Antonio ricopriva una carica pubblica. Il
mosaicista
Sebastiano Zuccato
insegno ai ragazzi i primi rudimenti tecnici; mentre Francesco, pero, oriento i suoi interessi verso l'imprenditoria e la vita militare, Tiziano venne messo a bottega da
Gentile Bellini
, pittore ufficiale della
Serenissima
[32]
. Probabilmente alla morte del maestro, avvenuta nel 1507, il giovanotto passo a collaborare con
Giovanni Bellini
, subentrato al fratello anche nel ruolo di pittore ufficiale
[33]
.
Gentile Bellini
,
Processione in piazza San Marco
, 1496, Venezia,
Gallerie dell'Accademia
Quando, sul finire del
Quattrocento
, il giovane Vecellio arrivo nella citta lagunare, questa viveva uno dei suoi periodi piu prosperi
[28]
. Citta tra le piu popolose d'Europa, dominava i commerci del
Mediterraneo
[34]
, avendo annesso nel 1489, dopo la vicenda che coinvolse
Caterina Cornaro
, anche
Cipro
[35]
. La
via delle Indie
era pero ormai aperta e quindi progressivamente il Mediterraneo andava perdendo d'importanza; inoltre i
Turchi
incalzavano sempre piu minacciosi, conquistando
Negroponte
nel 1470 e
Scutari
nel 1479
[36]
.
Ma proprio le prime avvisaglie di tali minacce mostrarono la saldezza dell'impero. Il ricco patriziato veneziano era sempre meno legato al mare e sempre di piu alla terraferma, grazie alle campagne militari in Italia. I rischi crescenti dei traffici marini, infatti, spingevano molti a investire nell'acquisto di terre e nella costruzione di palazzi, piuttosto che nell'armo delle navi. La vita diventava piu comoda e sicura, probabilmente piu raffinata
[37]
. I domini di terraferma, fino a
Brescia
e
Bergamo
, furono sviluppati e rafforzati, non senza polemiche interne, incrementando le attivita agricole
[28]
. Venezia fu descritta dai contemporanei come il regno dell'opulenza: ≪di tutto ? e sia qual si voglia ? se ne trova abbondantemente≫
[38]
.
Anche la vita culturale si rinnovava.
Aldo Manuzio
ne fece la capitale dell'
editoria
italiana e dell'
umanesimo
piu raffinato, mentre le antichita classiche erano ricercate, studiate, mostrate nei nobili palazzi della laguna
[39]
. La tradizionale indipendenza dalla
Santa Sede
attirava intellettuali, artisti e vari perseguitati, desiderosi di poter esprimere liberamente le proprie idee. Vi giunsero cosi, tra i molti, anche
Leonardo da Vinci
nel 1500,
Albrecht Durer
nel 1494-1495 e poi nel 1505-1506, e
Michelangelo Buonarroti
una prima volta nel 1494
[40]
.
Tiziano s'imbevette di questa cultura, oltre che del
neoplatonismo
[41]
. Artisticamente i suoi ≪maestri≫, oltre ai citati
Gentile
e
Giovanni Bellini
, coi quali lavoro a bottega, furono gli artisti attivi in quel momento a Venezia:
Vittore Carpaccio
,
Cima da Conegliano
, i giovani
Lorenzo Lotto
e
Sebastiano del Piombo
, che sara poi detto ≪del Piombo≫, e poi, naturalmente,
Giorgione
[40]
.
Concerto campestre
, 1509, Parigi,
Museo del Louvre
I debiti del giovane Tiziano sono stati in gran parte ridimensionati dalla critica recente, riconoscendo piuttosto una pluralita di influenze importanti nella formazione del suo stile, come evidente nella predetta
pala per Jacopo Pesaro
del 1503. L'incontro con Giorgione dovette risalire a non molto prima del 1508, quando i due collaborarono alla decorazione esterna del nuovo
Fondaco dei Tedeschi
, ricostruito dopo l'incendio del 1505
[33]
.
Di solito viene ricordata, a questo proposito, la versione di
Ludovico Dolce
: il contratto prevedeva che venissero affrescate due facciate. Giorgione riservo per se la principale, sul
Canal Grande
, mentre quella verso le
Mercerie
, su uno stretto vicolo, venne assegnata al giovane pittore
[42]
.
Giorgio Vasari
invece afferma che Tiziano si mise all'opera dopo che Giorgione aveva gia completato il suo lavoro
[43]
.
Madonna tra Sant’Antonio di Padova e San Rocco
, 1510, Madrid,
Museo del Prado
In ogni caso, nulla rimane di queste opere se non pochi frammenti alla Galleria Franchetti alla
Ca' d'Oro
e una serie di incisioni di
Anton Maria Zanetti
[44]
che li ha raffigurati due secoli dopo
[45]
.
L'ipotesi di un vero e proprio alunnato di Tiziano, e con lui di
Sebastiano del Piombo
, presso Giorgione deriva dalle notizie di Vasari, che pero piu di una volta, per esigenze di continuita letteraria nella sua opera, ha troppo enfatizzato (se non inventato di sana pianta) tali rapporti tra artisti. In realta nessuna delle fonti contemporanee veneziane parla di una bottega, di una scuola o di allievi di Giorgione. Una deduzione comune, legata anche a considerazioni stilistiche e iconologiche, lega il nome del giovane Tiziano a opere di gusto giorgionesco possibilmente lasciate incomplete alla morte del pittore, quali il
Concerto campestre
, il
Cristo portacroce
di
San Rocco
, il
Concerto
di
Palazzo Pitti
[46]
, anche se non mancano tuttavia autorevoli opinioni contrarie
[47]
.
Oggi si tende a considerare il rapporto tra i due pittori come un confronto alla pari di idee creative, piuttosto che un tradizionale scambio maestro-discepolo
[27]
. Agli accordi tonali che compongono l'olimpica serenita contemplativa, a volte enigmatica, di Giorgione, si contrappone la vivacita coloristica che anima il gesto drammatico del giovane Tiziano
[48]
. Per Giorgione, infatti, l'arte non narra azioni, non imita il reale: essa sviluppa il rapporto con la natura e con le altre arti, come la musica
[49]
. Pure il giovane Tiziano e convertito a questa forma teologico-filosofica, anche se i risultati furono alla fine molto diversi, perche evidentemente diverse erano le personalita
[50]
.
La Schiavona
, 1510, Londra,
National Gallery
I ritratti di Tiziano in questo periodo (il cosiddetto
Ariosto
, la
Schiavona
, il
Gentiluomo con un libro
) furono eseguiti con uno stile talmente vicino a quello di Giorgione che lo stesso Vasari ammise di essere stato tratto in inganno, rafforzando l'ipotesi di un ≪alunnato≫ del cadorino presso Giorgione
[24]
. In queste opere si vede come gradualmente Tiziano cerco di superare il diaframma tra effigiato e spettatore (spesso costituito da un parapetto), all'insegna di un contatto piu diretto e di una visione piu reale, in cui i protagonisti sono animati da sentimenti tratteggiati con acutezza e vigore
[45]
.
E certo che Tiziano porto a termine la
Venere di Dresda
, realizzata da Giorgione per le nozze di Gerolamo Marcello con Morosina Pisani
[51]
; probabilmente, pero, Tiziano fu chiamato a modificare il dipinto perche ritenuto troppo idealizzato, non adatto all'occasione matrimoniale: allora Tiziano inseri particolari che ? come il morbido panneggio su cui posa il corpo nudo di Venere ? accentuano l'erotismo della rappresentazione
[52]
.
Il
Ritratto d'uomo
, conservato al
Museo civico Amedeo Lia
di
La Spezia
e collocabile intorno al 1510, palesa forti influssi giorgioneschi
[53]
.
Ben presto comunque l'artista trovo una sua autonoma strada, evitando i simboli e le allusioni del collega e rappresentando la bellezza come pienezza della forma (al pari di Giorgione), ma anche, drammaticamente, come azione
[45]
.
Gli scarsi resti degli affreschi del
Fondaco dei Tedeschi
, prima commissione pubblica affidata a Tiziano, non ci permettono di giudicare appieno il valore artistico delle opere, anche se dalle testimonianze giunte fino a noi e possibile comprenderne il significato storico e politico
[42]
. Mentre la parte di Giorgione svolgeva un tema
astrologico
, in quella di Tiziano e facile cogliere un contenuto di grande attualita per l'epoca: la grande figura femminile (la
Giustizia
o la
Giuditta
) che sguaina la spada di fronte a un soldato imperiale e una palese
allegoria
di Venezia minacciata dallo straniero
[45]
. Nel 1508 anche l'imperatore
Massimiliano
aveva aderito alla
Lega di Cambrai
, che riuniva lo
Stato Pontificio
, la
Spagna
, la
Francia
e alcuni Stati italiani contro la Repubblica e non era quindi un caso che tale guerresco affresco si trovasse sulla facciata della residenza dei tedeschi, ovvero della medesima nazionalita di colui che minacciava l'esistenza stessa della Serenissima
[45]
. Illuminante e anche il confronto artistico tra i frammenti superstiti degli affreschi dei due pittori: se la
Nuda
di Giorgione e aulicamente posta in una nicchia, la
Giustizia
di Tiziano si muove dinamica nello spazio, con ampie pose e scorci arditi
[54]
.
San Marco in trono
, 1510, Venezia,
Basilica di Santa Maria della Salute
Una delle prime pale d'altare affidate a Vecellio e il
San Marco in trono
per la
chiesa di Santo Spirito in Isola
, ora nella
basilica di Santa Maria della Salute
, databile al 1510
[55]
. Commissionata come
ex voto
durante una violenta epidemia di peste (quella in cui mori anche Giorgione), mostra gia una raggiunta maturita coloristica e una piena comprensione della ≪
maniera moderna
≫, con il volto del protagonista, san Marco in trono, posto in ombra
[27]
.
La tavola contiene anche un messaggio politico e ideologico, riguardo alle virtu civiche veneziane
[42]
. Da una parte i santi
Rocco
e
Sebastiano
contro il morbo, dall'altra
Cosma e Damiano
, che furono medici, rinforzano la protezione. Al centro, sul piedistallo che ricorda la posizione delle Madonne col Bambino in trono, si vede
san Marco
, protettore e simbolo di Venezia stessa. Dunque il messaggio e piuttosto chiaro: la salvezza, per Venezia, non arrivera dall'alto dei cieli, ma dalle sue insite virtu civili
[55]
.
Miracolo del marito geloso
, 1511, Padova,
Scuola del Santo
In fuga dalla peste che imperversava a Venezia, quella in cui mori anche Giorgione, Tiziano si rifugio a Padova nel 1511, dove ricevette l'incarico di compiere tre grandi affreschi nella sala principale della
Scuola del Santo
, un luogo di riunione nelle immediate vicinanze della
basilica di Sant'Antonio da Padova
. Si tratta della prima commissione documentata dell'artista. Egli, poco piu che ventenne, era uno dei primi a lavorare al ciclo che vide l'impegno di numerosi artisti veneti. Il lavoro e dettagliatamente documentato, primo nella carriera del Tiziano, e se ne conoscono i tempi e i compensi dell'esecuzione. Il contratto, per tre affreschi, risale al dicembre 1510 e l'esecuzione fu avviata nell'aprile successivo, mentre il saldo finale, a opera compiuta, risale al 2 dicembre 1511
[56]
.
A Tiziano furono affidati tre episodi dei
Miracoli di sant'Antonio da Padova
, il
Miracolo del neonato
, il
Miracolo del piede risanato
e il
Miracolo del marito geloso
, che costituiscono il primo vero grande lavoro autonomo di Tiziano, con molteplici rimandi colti, alla statuaria antica, ai maestri veneti, a
Albrecht Durer
, ad
Andrea Mantegna
, fino alle ultime conquiste fiorentine di
Michelangelo Buonarroti
e
Raffaello Sanzio
[27]
. Non si puo infine dimenticare la vicinanza di
Morto da Feltre
, secondo Giorgio Vasari capace di rifare lo stile compendiario degli affreschi della
Domus Aurea
, sulle impalcature del Fondaco dei Tedeschi. Morto era reduce da un prolungato soggiorno fiorentino, scrive sempre Vasari, dove si era recato per conoscere Leonardo e Michelangelo che qui lavoravano. Anche qui elementi politici si mescolano alla rappresentazione sacra, come il tema della riappacificazione, che rimandava a quella sorta di
pax veneta
stretta tra Venezia e Padova dopo che quest'ultima era stata conquistata dalla
Lega di Cambrai
nel 1509, rientrando nell'orbita del suo nume tutelare
[57]
.
L'artista si cimento in composizioni di grande respiro, con gruppi di figure immerse nel paesaggio, che dominano lo spazio grazie all'uso di masse di colore trattate in modo tanto personale come in Veneto fino ad allora non s'era mai visto
[27]
. La sua spiccata personalita, evidente soprattutto nel concitato episodio del
Miracolo del marito geloso
, lo impose all'attenzione dell'intera regione come il piu vero erede dell'ormai ottuagenario
Giovanni Bellini
e fece presto il vuoto attorno a se, acquistando preminenza a scapito di altri artisti:
Sebastiano del Piombo
e
Lorenzo Lotto
partirono infatti per
Roma
, mentre la tradizione locale, che vedeva in
Vittore Carpaccio
il suo punto di riferimento, sembro improvvisamente vecchia di secoli
[27]
.
Violante
, 1515 circa, Vienna,
Kunsthistorisches Museum
Ormai l'artista era lanciato: la sua energia drammatica e l'uso teatrale del colore, sconosciuti fino ad allora nella pittura veneziana, gli garantirono la supremazia tra gli artisti della nuova generazione, suggellata dalla partenza di
Sebastiano del Piombo
per Roma, proprio per sfuggire alla concorrenza diretta di Tiziano
[58]
.
Per la sua bottega iniziarono anni di attivita intensa, ricevendo le commissioni piu disparate, soprattutto, inizialmente, di carattere privato: dai ritratti (
Violante
) ai soggetti mitologici (
Nascita di Adone
,
Selva di Polidoro
,
Orfeo ed Euridice
), dai dipinti religiosi (
Noli me tangere
) alle composizioni allegoriche (
Tre eta dell'uomo
). La sua abilita nel dipingere i paesaggi lo fece apparire come il vero erede di Giorgione e gli procuro numerose commissioni da parte dei mercanti fiamminghi e tedeschi presenti in citta
[58]
.
Negli stessi mesi degli affreschi padovani, preparo i disegni per una perduta
xilografia
monumentale, il
Trionfo di Cristo
, opera densa di significati politici, ammirata da
Giorgio Vasari
[54]
. Lo stesso Vasari annoto che Tiziano ≪mostro fierezza, bella maniera e sapere tirare via di pratica≫
[59]
nella rappresentazione di una processione celebrativa della vittoria della fede cristiana e dell'avvenuta e rinnovata pace tra Venezia e Roma. Ancora, come si vede, un tema civico e politico per un'opera che si richiama esplicitamente allo stile romano di Michelangelo e Raffaello filtrato attraverso
Fra Bartolomeo
(a Venezia nel 1508) e le
incisioni
[41]
.
Negli anni immediatamente successivi il pittore e la sua bottega produssero una serie di mezze figure femminili, molto vicine al piano dell'immagine (
Salome con la testa del Battista
,
Donna allo specchio
,
Flora
e altre), prorompenti effigi di una bellezza sicura e serena, a contatto quasi diretto con lo spettatore
[58]
; questo stesso stile trovo applicazione nei soggetti religiosi (
Sacra conversazione Balbi
,
Madonna delle Ciliegie
,
Madonna tra i santi Giorgio e Dorotea
, con un autoritratto giovanile)
[27]
.
Trionfi di Cristo (ca. 1511)
L'identita veneziana di Tiziano si riaffermo nel 1513, quando l'artista rifiuto l'invito di
papa Leone X
, rivoltogli per il tramite di
Pietro Bembo
, di trasferirsi a
Roma
[41]
.
In quello stesso anno indirizzo al
Consiglio dei Dieci
una petizione per ottenere l'incarico di pittore ufficiale della Serenissima sostituendo il vecchio
Giovanni Bellini
, richiesta che fu accordata solo dopo la morte dell'ottuagenario maestro, nel novembre del 1516. Tiziano, sempre nella stessa lettera del 1513, avanzo inoltre la proposta di ridipingere l'affresco della
Battaglia di Cadore
nella sala del Maggior Consiglio di
Palazzo Ducale
, al posto degli affreschi trecenteschi di
Guariento di Arpo
ormai deteriorati
[41]
.
Sottolineando le difficolta tecniche (l'opera era in controluce) e il fatto che nessun artista attivo al Palazzo fosse in grado di superarle, ottenne la commissione, ma il risultato non e piu apprezzabile poiche andato distrutto nell'incendio del palazzo nel 1577. Spicca soprattutto la raggiunta consapevolezza dell'artista del proprio valore e del ruolo che gli si andava prospettando di caposcuola nell'arte in Laguna
[41]
.
Amor sacro e Amor profano
, 1514, Roma,
Galleria Borghese
Negli stessi anni avvenne l'avvicinamento di Tiziano ai circoli umanistici della citta, sostenuti dal patriziato e dai ricchi mercanti, con la partecipazione di intellettuali quali
Pietro Bembo
,
Mario Equicola
e
Leone Ebreo
. I temi filosofici, letterari, mitologici e musicali circolanti in questi ambienti furono da lui tradotti in una serie di dipinti dal carattere squisitamente elitario
[41]
.
Aristotelismo
,
pitagorismo
e
neoplatonismo ficiniano
influenzarono lavori come il
Concerto campestre
e le
Tre eta dell'uomo
[60]
.
Celeberrima l'allegoria dell'
Amor sacro e Amor profano
, in cui piu livelli di lettura celebrano l'amore e fanno da esempio alla giovane sposa di Niccolo Aurelio, gran cancelliere di Venezia. Lasciate ormai il mondo e le atmosfere di
Giorgione
, Tiziano affermo sempre piu un modello monumentale e ispirato a forme classiche e serene
[27]
. Il successo di questa nuova concezione fu tale da dare avvio a una nuova fase, caratterizzata dal ≪classicismo cromatico≫, in cui i personaggi, animati da un ≪gioiosa sensazione di vita≫
[61]
, sono inseriti in un'atmosfera dominata da risalti e penombre sapientemente dosati, con una tavolozza brillante e corposa, carica di forza espressiva, che si allontana sempre piu dai toni pulviscolari del
tonalismo
[60]
.
Con la nomina a pittore ufficiale della Serenissima, la carriera di Tiziano era ormai assicurata: il ruolo godeva di cento ducati annui che derivavano dalle rendite delle imposte sul sale (la cosiddetta sansaria del
Fondaco dei Tedeschi
) e dava diritto anche all'esenzione delle tasse annuali
[27]
. Tiziano, che ricopri tale carica per ben un sessantennio, investi questi proventi nel commercio del legname del natio Cadore, necessario all'industria navale della Repubblica; gli spostamenti sull'asse Cadore-Venezia portano anche ai primi importanti contatti con l'area di
Serravalle
, che negli anni quaranta e cinquanta fu luogo della commissione di due grandi pale d'altare, nonche di fondamentali vicende economiche e famigliari
[62]
.
Gli accorti investimenti di Tiziano fecero poi si, insieme con il crescente successo della sua produzione artistica, validamente suffragata dalla bottega, che egli diventasse forse il piu ricco artista della storia
[27]
. I signori delle corti italiane ed europee si contendevano ormai le sue opere, naturalmente a suon di denari
[63]
.
Assunta
, 1518, Venezia,
basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Nel 1516 Venezia usciva trionfante dalla situazione politica internazionale con il
trattato di Noyon
, che le riassegnava tutti i territori in terraferma perduti nel 1509. In tale contesto l'artista ricevette la commissione per una grandiosa pala destinata all'altare maggiore della
basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
. Si tratta della celeberrima
Assunta
, consegnata il 18 maggio 1518
[64]
.
La tumultuosa scena mostra Maria che assurge in cielo, con le mani levate in alto e il volto in estasi, tra i concitati gesti degli apostoli stupiti e nel bel mezzo di una corona di luce abbagliante, emanazione dell'Eterno che l'attende nei cieli. L'occasione rappresento un vero e proprio confronto a distanza con i piu avanzati traguardi del
Rinascimento romano
di
Michelangelo Buonarroti
e
Raffaello Sanzio
, che in un primo momento lascio scioccati i veneziani, incapaci di assimilare subito il brusco passo in avanti fatto rispetto alla tradizione veneta
[64]
. Scrisse
Ludovico Dolce
: ≪i pittori goffi e lo sciocco volgo, che insino allora non avevano veduto altro che le cose morte e fredde di
Giovanni Bellini
, di
Gentile Bellini
e del
Vivarino
, ec., le quali erano senza movimento e senza rilievo, dicevano della detta tavola un gran male≫
[65]
. Raffreddatasi poi l'invidia, si inizio a riconoscere il capolavoro per il suo valore, in cui confluivano ≪la grandezza e terribilita di Michelangelo, la piacevolezza e venusta di Raffaello e il colorito proprio della natura≫
[65]
. Nel dipinto si fondevano diversi strati di lettura: teologico, artistico, di celebrazione della committenza, ma anche politico. La Vergine era ormai da tempo, infatti, usata come simbolo di Venezia stessa e il suo trionfo sulla tavola era un'evidente celebrazione dei recenti successi politici
[66]
.
L'anno dopo, 1519, Jacopo Pesaro ? lo stesso Pesaro celebrato nel dipinto giovanile
Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI
? acquisi nella stessa
chiesa dei Frari
l'altare dell'
Immacolata Concezione
e commissiono a Tiziano la pala d'altare, che l'artista consegno solo nel 1526
[27]
: si tratta della cosiddetta
Pala Pesaro
, che rappresento un ulteriore sviluppo in senso moderno del tema della pala d'altare. La Madonna e infatti in posizione non frontale, ma di sbieco, come se una finestra fosse aperta sulla navata sinistra e rivelasse un altare posto nella stessa direzione dell'altare maggiore. Lo spazio si dilata in tutte le direzioni, come suggeriscono le due poderose colonne, in posizione slegata da una geometrica rappresentazione dello spazio, e le immagini dei santi e dei committenti, tagliati in parte fuori dalla scena
[67]
. I santi sono rappresentati senza alcuna gerarchia, in modo molto naturale
[67]
.
In quegli anni Tiziano esegui anche altre pale d'altare e opere di soggetto religioso: al 1520 risalgono la
Pala Gozzi
ad
Ancona
, con una composizione di ispirazione raffaellesca (prima sua opera datata), e l'
Annunciazione Malchiostro
a
Treviso
; nel 1522 dipinse il
Polittico Averoldi
a
Brescia
, col quale rinnovo il confronto con
Michelangelo Buonarroti
soprattutto nello scultoreo
San Sebastiano
, dalla complessa posizione in tralice
[27]
.
Ancora a Venezia, tra il 1528 e il 1530, per la
chiesa dei santi Giovanni e Paolo
dei
Domenicani
, esegui la grande tela del
Martirio di san Pietro da Verona
, lodata come meglio riuscita anche dell'
Assunta
, ma distrutta durante l'incendio del 1867
[68]
. Secondo
Pietro Aretino
, infatti, essa era la ≪piu bella cosa in Italia≫
[69]
.
Baccanale degli Andrii
, 1524, Madrid,
Museo del Prado
La risonanza del successo dell'
Assunta
fece definitivamente decollare la carriera internazionale di Tiziano. I primi a interessarsi a lui fuori dai confini della Serenissima furono i piccoli Stati del nord-Italia, in particolare il
Ducato di Ferrara
e il
Marchesato di Mantova
.
Alfonso d'Este
, duca di Ferrara, stava infatti in quegli anni decorando il proprio
studiolo
personale, il cosiddetto "
camerino d'alabastro
" e, dopo non essere riuscito a coinvolgere pittori precocemente scomparsi come
Fra Bartolomeo
e
Raffaello Sanzio
, si rivolse a Tiziano
[60]
. Tra il 1518 e il 1524 circa, con vari rimandi, solleciti e sospensioni, l'artista esegui ben tre tele di soggetto mitologico, i cosiddetti
Baccanali
: la
Festa degli amorini
, il
Bacco e Arianna
e il
Baccanale degli Andrii
. Infine ritocco il paesaggio della tela gia dipinta un decennio prima da
Giovanni Bellini
, per renderla piu uniforme alla serie
[70]
.
Si tratta di scene colme di felicita gioiosa, di un raffinato erotismo, mai volgare, e di una molteplicita di rimandi mitologici, allegorici e letterari
[71]
.
A piu riprese Tiziano soggiorno a Ferrara, dipingendo anche qualche ritratto (come
quello di Vincenzo Mosti
) e alcune tele di modeste dimensioni (il
Cristo della moneta
e la
Deposizione di Cristo
), alternando periodi trascorsi a Venezia e in altri luoghi. L'artista dilatava ampiamente i tempi di consegna, rendendo la propria opera piu difficile da conquistare e quindi preziosa; accettava piu di un incarico, purche il compenso fosse sempre piu alto, avviando quel carattere ≪imprenditoriale≫ della propria attivita
[71]
.
Alle commissioni degli Este si aggiunsero presto anche quelle dei
Gonzaga
, in particolare del marchese
Federico II
. Egli si amico l'artista promettendogli non solo ricche proposte economiche, ma anche doni, inviti e possibilita culturali: alla corte di
Mantova
esisteva infatti un vivacissimo ambiente frequentato da
Baldassarre Castiglione
e
Giulio Romano
, uno dei piu stretti collaboratori di Raffaello, che lo rendevano interessante e aggiornatissimo
[27]
.
Di quel periodo ci restano il ritratto dell'
Uomo dal guanto
e il
Ritratto di Federico II Gonzaga
,
dipinti di devozione come la
Madonna del Coniglio
[69]
e
Ritratto di Carlo V con il cane
, eseguito nel novembre del 1532 quando l'
imperatore Carlo V
soggiorno per piu di un mese a Mantova.
[72]
La residenza principale di Tiziano rimase Venezia: il suo atelier era vicino al
Canal Grande
, presso
San Samuele
. Era una bottega efficiente, alla quale partecipava anche il fratello
Francesco Vecellio
con importanti ruoli amministrativi. Spesso i suoi lavori erano destinati all'esportazione
[73]
.
Morto il doge
Antonio Grimani
, il 20 maggio 1523 fu eletto
Andrea Gritti
; il nuovo doge propose subito un grande progetto di rinnovamento e di sistemazione dell'assetto urbanistico e artistico di Venezia, la cosiddetta
renovatio urbis Venetiarum
: Venezia doveva ≪rifondarsi≫ come nuova
Roma
, capitale di un grande impero ed erede sia della
Roma d'oriente
(
Costantinopoli
era
stata presa
dai
Turchi
nel
1453
), sia della
Roma d'occidente
(devastata dal
Sacco di Roma del 1527
)
[69]
.
Tiziano fu al centro di questo programma, insieme a due toscani riparati a Venezia dopo il Sacco di Roma,
Pietro Aretino
e
Jacopo Sansovino
[74]
. La collaborazione fra i tre fu fin dall'inizio salda e feconda, non solo sul piano artistico ma anche dal punto di vista umano. Amici fraterni, costituirono una triade che ispirava tutta la vita artistica della
Serenissima
alla meta del
XVI secolo
. Echi delle architetture classiche sansoviniane furono ripresi da Tiziano nella sua
Presentazione di Maria al Tempio
e allo stesso tempo l'artista interpretava l'
imperialismo
del doge, che lo volle esecutore di importanti opere per il
Palazzo Ducale
, come il
San Cristoforo
e altri dipinti distrutti nell'incendio del 1577
[75]
. Di Gritti Tiziano dipinse in seguito anche alcuni ritratti, il piu famoso dei quali e oggi alla
National Gallery of Art
di
Washington
, caratterizzato da forza e vigore
[76]
.
Il rapporto piu importante di quegli anni fu quello intessuto con
Pietro Aretino
, che nelle sue lettere e nei suoi scritti mise una vera e propria opera di promozione a favore del pittore cadorino, grazie anche ai suoi costanti rapporti con tutte le piu importanti corti. Indubbiamente anche il letterato trasse benefici non piccoli dal sodalizio, diventando in un certo senso l'"agente" di Tiziano, promotore encomiastico della sua opera e aspro detrattore dei suoi rivali, il che gli garanti per lunghi anni una sorta di
monopolio
artistico in tutto lo Stato
[76]
.
Anche di Pietro Aretino Tiziano fece un ritratto che, come scrisse lo stesso Aretino, ≪respira, batte i polsi e muove lo spirito nel modo ch'io mi faccio in la vita≫
[77]
.
Nel 1525 Tiziano convolo a nozze con una giovane di
Feltre
, Cecilia Soldani, che gli aveva gia dato due figli, Pomponio e
Orazio
. Il 6 agosto 1530 pero essa mori nel dare alla luce la terza figlia, Lavinia. Tiziano, come scrivono le persone a lui vicine, rimase molto turbato e smise di lavorare per un certo periodo, affranto dal dolore. Solo nell'ottobre venne dichiarato "in miglioramento". Non si risposo mai piu e si dedico in seguito all'avvenire dei figli: Pomponio abbraccio la carriera ecclesiastica; Lavinia sposo Cornelio
Sarcinelli
, ricco gentiluomo della nobilta di
Serravalle
;
Orazio
, il prediletto, collaboro con lui alla bottega.
[78]
Ritratto di Carlo V a cavallo
, 1548, olio su tela, 332 x 279, Madrid,
Museo del Prado
La grande pubblicita che l'Aretino faceva dell'amico e della sua arte contribui senz'altro ad accrescerne la popolarita e quindi la domanda di opere
[76]
. Nel 1529, dopo la
pace di Cambrai
tra
Carlo V
e
Francesco I
, l'imperatore fu a
Bologna
con
papa Clemente VII
per accordarsi sullo stato dell'Italia. Qui Carlo ricevette la conferma di piu potente monarca europeo con la duplice incoronazione di re d'Italia e di imperatore (22 e 24 febbraio 1530)
[79]
. In quell'occasione, tramite l'intermediazione dell'Aretino, Tiziano riusci a entrare in contatto con l'imperatore, ponendo le basi per un rapporto privilegiato con la corte spagnola destinato a durare ben quarantacinque anni
[80]
.
Quattro anni dopo, l'ambasciatore presso la Serenissima brigo per ottenere che Tiziano raggiungesse il monarca presso la sua corte: Carlo e la moglie,
Isabella del Portogallo
, volevano infatti farsi ritrarre. Probabilmente Tiziano non aveva voglia di lasciare Venezia per una corte cosmopolita dove non si sentiva a proprio agio: il doge, comunque, rispose negativamente e l'imperatore si rassegno a una relazione a distanza (Tiziano lo ritrasse comunque di li a poco di nuovo a Bologna
[81]
). Gia da questo episodio, che coinvolgeva non solo l'artista e il committente, ma anche doge e ambasciatori, e possibile capire che il rapporto tra Carlo V e Tiziano, da semplice relazione tra pittore e mecenate, divento col tempo un vero e proprio affare di stato
[81]
.
La Gloria
, 1551-1554, olio su tela, 346 x 240, Madrid,
Museo del Prado
L'impero moderno necessitava di un'immagine efficace che identificasse allo stesso tempo la persona di Carlo e il suo status di imperatore. Inoltre doveva coniugare insieme classicita e modernita, in modo che i diversi popoli e nuclei culturali e linguistici che componevano l'enorme impero potessero senza difficolta leggere l'immagine e decodificarla
[81]
. Tiziano, autentico genio della comunicazione, riusci in quest'opera delicatissima: ritrasse Carlo (
Ritratto di Carlo V con il cane
) e l'imperatrice (
Ritratto di Isabella del Portogallo
)
[82]
in pose ufficiose, ma al tempo stesso domestiche. Poco dopo creo uno dei simboli piu significativi e pregnanti di tutta la storia dell'arte, il formidabile
Ritratto di Carlo V a cavallo
, che parlava ai sudditi e ai nemici dell'imperatore in modo inequivocabile, mostrando nello stesso tempo la forza del guerriero, la saggezza del sovrano, la fatica dell'uomo
[4]
. Un tale modello ispiro per secoli pittori come
Diego Velazquez
,
Peter Paul Rubens
,
Rembrandt
e
Francisco Goya
[80]
. Allo stesso tempo ritrasse
Carlo seduto
come uomo di pace, non piu guerriero, ma giusto giudice e generoso imperatore
[27]
.
Carlo nomino Tiziano
conte
del
Palazzo del Laterano
, del Consiglio Aulico e del
Concistoro
,
Conte palatino
e
Cavaliere dello Sperone d'Oro
; l'imperatore divenne il maggior committente dell'artista, benche proprio il fatto di essere il pittore preferito della corte spagnola portasse a nuove richieste da parte di molti stati e famiglie nobili
[27]
.
L'esecuzione di molti ritratti (la perduta serie degli
Undici Cesari
, il
Ritratto di Isabella d'Este
, il
Ritratto di Pietro Bembo
) affino la ricerca stilistica insieme di realismo e di serenita, con intonazioni coloristiche sempre piu dense e corpose
[27]
.
Venere di Urbino
, 1538, olio su tavola, 119 x 165, Firenze,
Galleria degli Uffizi
Nel 1508, estinta la dinastia dei
Montefeltro
,
Francesco Maria I Della Rovere
, figlio di
Giovanna da Montefeltro
, era diventato Duca e Signore d'
Urbino
. La piccola signoria marchigiana comincio da quel momento una seconda bella stagione d'arte e di splendore
[83]
.
Proprio i
Della Rovere
? Francesco Maria e la moglie
Eleonora Gonzaga
? furono i primi a comprendere che fasto e fama internazionali non si conquistavano piu brandendo le armi e annettendo territori. Il generoso mecenatismo, la protezione accordata ad intellettuali ed artisti, lo splendore delle residenze, il dono diplomatico di opere d'arte e di prodotti unici d'artigianato rese la piccola corte di Urbino un modello da seguire e imitare
[83]
.
Tiziano, che in quel momento era un artista molto in voga, non poteva non essere coinvolto nella nuova gestione del potere: il rapporto con i duchi di Urbino produsse il
Ritratto di Francesco Maria Della Rovere
, il
Ritratto di Eleonora Gonzaga Della Rovere
e la celeberrima
Venere di Urbino
[82]
. La maggior differenza con la
Venere dormiente
di
Giorgione
stava nella consapevole e fiera bellezza e nudita della dea: essa e sveglia e guarda in modo deciso chi la osserva. Il colore chiaro e caldo del corpo contrasta con lo sfondo e con i cuscini scuri; la fuga prospettica e verso destra, sottolineata dalle fantesche e dai toni sempre piu freddi, che fanno risaltare una linea obliqua. Si tratta della stessa modella della
Bella
e della
Giovane in pelliccia
[84]
.
In quegli anni Tiziano aveva nel frattempo spostato la propria bottega nei locali piu ampi di Biri Grande, non lontano dalle attuali
Fondamenta Nuove
[80]
. Non vi tenne una scuola, ma scelse collaboratori fidati e modesti per ruoli subalterni, in modo che i loro stili personali non influenzassero le opere finite
[80]
.
All'apice della popolarita, Tiziano manteneva l'incarico, lo stipendio e i favori di pittore ufficiale della Serenissima, ma lavorava pochissimo per la sua citta, suscitando le rimostranze del Senato. Solo nel 1534 pote dedicarsi, e di buon grado, alla realizzazione di un grande
telero
con la
Presentazione di Maria al Tempio
, da destinare alla
Scuola della Carita
. Consegnato nel 1538, riscosse un ampio favore presso gli intellettuali, che esaltarono il suo operare rispetto a quello di un rivale nel frattempo giunto dal Friuli, il
Pordenone
[85]
.
I sostenitori di quest'ultimo, lamentandosi dei continui ritardi di Tiziano nel consegnare la
Battaglia di Cadore
per
Palazzo Ducale
(opera poi distrutta in un incendio), ottennero la sospensione dell'emolumento nel 1537
[85]
.
Il Pordenone mori a Ferrara nel 1539 in circostanze poco chiare; in seguito, gli scrittori veneziani passarono sotto il piu completo silenzio la sua opera, che venne invece magnificata da altri importanti studiosi dell'epoca, in primis il
Vasari
.
[86]
Intorno agli anni quaranta arrivo a Venezia una ≪ventata di
manierismo
≫, portata da
Francesco Salviati
e
Giorgio Vasari
e all'insegna della ricerca di una ≪natura artificiosa≫: Tiziano si adatto alle novita, cercando un accordo tra il senso del colore e l'arte del disegno manierista
[27]
. In verita, gia in precedenza Tiziano aveva cercato un confronto con l'opera di
Michelangelo Buonarroti
e
Raffaello Sanzio
vista attraverso le incisioni, con l'architettura di
Giulio Romano
, con le collezioni veneziane di opere classiche. Tuttavia l'arrivo di Salviati e Vasari a Venezia diedero una spinta decisiva all'influenza manieristica sull'artista veneto
[87]
.
Il modo in cui Tiziano accolse queste influenze, come altre prima e dopo, fu peculiare: secondo
Erwin Panofsky
, nessun altro artista fu tanto flessibile di fronte alle ≪influenze≫ come Tiziano e nessuno rimase tanto se stesso come Tiziano, il quale opero una sintesi tra la ricerca accademica e il suo ricco cromatismo, cercando di fondere il disegno toscano con il colorito veneto
[88]
.
Si puo seguire lo sviluppo del confronto attraverso alcune opere (
San Giovanni Battista
,
Allocuzione di Alfonso d'Avalos
, le tre
Scene bibliche
[89]
e soprattutto la prima
Incoronazione di spine
): composizioni altamente drammatiche con evidenti rimandi alle forme classiche e a Michelangelo, filtrati attraverso la sua personalissima tecnica del colore
[27]
.
Danae
, 1545, Napoli,
Museo nazionale di Capodimonte
Nel 1545 Tiziano decise di compiere un viaggio in Italia centrale che culmino nel soggiorno romano, ospite di
papa Paolo III
Farnese
e del suo potente nipote, il cardinale
Alessandro Farnese il Giovane
. Fu naturale l'incontro e il confronto con l'artista che in quel momento dominava Roma
[48]
,
Michelangelo Buonarroti
, che aveva da poco terminato il
Giudizio Universale
. L'artista veneto stava lavorando sulla
Danae
e Michelangelo ≪lo comendo assai, dicendo che molto gli piaceva il colorito suo e la maniera, ma che era un peccato che a Vinezia non s'imparasse da principio a disegnare bene e che non avessero que' pittori miglior modo nello studio≫
[90]
.
Vasari commenta una visita alla bottega di Tiziano nel 1566 riportando stupito che ≪il modo di fare che tenne in queste ultime [opere], e assai differente dal fare suo da giovane […] condotte di colpi, tirate via di grosso e con macchie, di maniera che dapresso non si possono vedere, e di lontano appaiono perfette≫
[90]
. Anche la tecnica di interventi successivi, confermata dalle recenti radiografie, e gia nella testimonianza di
Marco Boschini
che cita
Jacopo Palma il Giovane
quale testimone: Tiziano abbozzava la tela con una gran massa di colore, lasciava il quadro anche per mesi, poi lo riprendeva e ≪se faceva di bisogno spolpargli qualche gonfiezza o soprabondanza di carne, radrizzandogli un braccio, se nella forma l'ossatura non fosse cosi aggiustata, se un piede nella positura avesse preso attitudine disconcia, mettendolo a lungo, senza compatir al suo dolore, e cose simili. Cosi operando, e riformando quelle figure, le riduceva nella piu perfetta simmetria che potesse rappresentare il bello della natura, e dell'arte≫
[91]
.
Dunque il colore, che arrivera a plasmare anche con le dita, come fosse creta: in questo, forse, simile a Michelangelo, che tratto i suoi dipinti come sculture. Il maestro del perfetto disegnare e il maestro del perfetto colorire in fondo sono, se si vuole, al di la anche delle personali polemiche, meno distanti di quanto non abbiano essi stessi pensato
[92]
.
Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese
, 1546, Napoli,
Museo nazionale di Capodimonte
Oltre alla
Danae
, Tiziano dipinse per i
Farnese
il
Ritratto di Paolo III
, il
Ritratto di Ranuccio Farnese
e il
Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese
[48]
; il vecchio
papa
e seduto su una sedia, con il nipote
Ottavio
, genuflesso e, dietro,
Alessandro
in abito cardinalizio. Il ritratto mette in evidenza anche i caratteri dei personaggi: il papa malato e curvo rimprovera con lo sguardo Ottavio, che si inchina per dovere formale (effettivamente Ottavio in seguito tentera di uccidere il proprio padre). Lo sfondo e la tovaglia sono scuri e l'uso di colori pastosi e di pennellate poco definite lascia un senso di oppressione e di tetraggine
[93]
. Tiziano sperimento qui una nuova tendenza espressiva che trovera largo impiego nell'opera tarda del maestro e che affermo in modo deciso, proprio nel periodo di maggior contatto col
manierismo
romano, la supremazia del colore sul disegno. Perfino
Pietro Aretino
non comprese la portata della rivoluzione, definendo il ritratto a lui dedicato ≪piuttosto abbozzato che non finito≫
[27]
.
Tiziano e sicuramente il ritrattista principe del suo secolo. Il fondo scuro, gia presente nel Quattrocento coi fiamminghi e con
Antonello da Messina
, fu portato alle sue ultime conseguenze ed anzi Tiziano ne fece il suo tratto distintivo, insieme alla naturalezza delle espressioni e alla liberta da schemi preconfezionati. Il colore denso e, come sempre, lo strumento di cui si serve l'artista per la rappresentazione, in questo caso psicologica, della realta
[94]
.
La specialita di Tiziano era il ritratto di corte, con cui immortalava sovrani, papi, cardinali, principi e condottieri generalmente a figura intera o piu spesso a mezza figura, di tre quarti o seduti, in pose ufficiali o qualche volta in atteggiamenti piu familiari. L'attenzione del pittore era posta alla fisionomia piu che ai sentimenti; l'abbigliamento e sempre ritratto con cura a volte ricercata (velluti, broccati, gioielli, armature). Lo scopo e evidente: la rappresentazione del potere incarnato in una persona; ma siccome questa ricerca avviene attraverso un attento studio di espressioni, pose e gesti esaltati dall'uso perfetto del colore, il risultato e spesso incredibilmente vero e reale, l'obiettivo raggiunto in pieno
[95]
.
Nonostante l'impressionante numero di grandi e moderne opere commissionategli a livello internazionale, Tiziano, in quegli stessi anni, ricevette anche commissioni in localita della pedemontana trevigiana
[96]
, sulle vie dei commerci della famiglia Vecellio, da parte di comunita che desideravano accrescere il proprio prestigio, approfittando della vicinanza del grande artista.
Col di Manza
: il lato nord della
caseta
del Tiziano
Realizzo in particolare due fondamentali opere di carattere sacro, entrambe concordate nel 1543, ma, causa il complicarsi delle trattative, consegnate solo tra fine decennio e primi anni cinquanta: la grande pala d'altare
Madonna con Bambino in gloria e santi Andrea e Pietro
[97]
per la
chiesa di santa Maria Nova
di Serravalle, citta nella quale, a
palazzo Sarcinelli
, risiedeva la famiglia che presto avrebbe dato uno sposo all'amata figlia Lavinia
[98]
; e il
polittico di Castello Roganzuolo
[99]
per la
chiesa dei santi Pietro e Paolo
.
Soprattutto alla commissione di quest'ultimo si lega un'importante quanto poco nota vicenda: oltre al lauto quantitativo di denaro e vivande
[100]
che la comunita di
Castello Roganzuolo
dovette versare a Tiziano, gli accordi prevedevano la costruzione di una villa di campagna (l'attuale
Villa Fabris
[101]
di
Colle Umberto
), sul
Col di Manza
[102]
, la quale diventera sede del pittore nei viaggi Venezia-Cadore, nonche luogo di produzione vinicola, in accordo con la natura imprenditoriale dei Vecellio.
Col di Manza sara, dunque, punto strategico in terraferma per diversi motivi: a meta strada tra Cadore e Laguna, era un importante snodo per l'imprenditoria dei Vecellio, era vicino alla figlia Lavinia e, inoltre, fu per l'artista luogo di riposo e suggestioni coloristiche
[103]
.
Rientrato a Venezia sul finire del 1548, Tiziano percepi che qualcosa era cambiato. In sua assenza il giovane
Tintoretto
aveva ottenuto la sua prima commessa pubblica, realizzando il
Miracolo di San Marco
[104]
: lo stile enfatico e visionario del giovane Robusti incontrava il gusto della nuova committenza veneziana. D'altra parte
Paolo Veronese
andava conquistando in quegli anni il monopolio dei ricchi proprietari delle ville della terraferma
[105]
. Dalla meta del secolo l'impegno veneziano di Tiziano scemo progressivamente: non risponde al vero, quindi, quanto affermato dalla tradizione, che vuole il pittore cadorino incontrastato dominatore della scena artistica veneziana fino alla morte. Da questo punto in poi, invece, tutta l'attivita di Tiziano fu assorbita dalla committenza iberica, da
Carlo V
e, in seguito, soprattutto dal figlio
Filippo II
[105]
.
Venere e Adone
, 1553 ca, olio su tela, 186 x 207 cm, Madrid,
Museo del Prado
Dalla
Danae
dei
Farnese
previdentemente Tiziano aveva ricavato un
cartone preparatorio
: il successo del dipinto fu straordinario e su Tiziano e la sua bottega piovvero nuove commissioni per lo stesso soggetto
[106]
. In occasione delle nozze di
Filippo II
con
Maria Tudor
il 25 luglio 1554, Tiziano spedi al re di Spagna una seconda versione della
Danae
, leggermente diversa dalla prima
[107]
; Filippo aveva in mente di allestire un camerino con opere di contenuto erotico e la
Danae
si prestava senz'altro alla bisogna
[106]
.
Della
Danae
Tiziano e la sua bottega eseguiranno nel corso degli anni ben sei diverse versioni: caratteristica questa di molte opere di questo periodo eseguite da Tiziano
[108]
. I soggetti di maggior successo erano richiesti dai ricchi committenti, che venivano accontentati con dipinti ora di maggiore ora di minore pregio, ma tutti con caratteristiche leggermente diverse l'uno dall'altro, per cui tutti alla fine possedevano un'opera unica
[106]
.
In seguito Tiziano scrisse al re che, ≪perche la Danae, che io mandai gia a vostra Maesta, si vedeva tutta dalla parte dinanzi, ho voluto in quest'altra poesia variare, e farle mostrare la contraria parte, acciocche riesca il camerino, dove hanno da stare, piu grazioso alla vista≫
[109]
. Il dipinto che mostra ≪la contraria parte≫ e
Venere e Adone
, che inaugura la serie delle cosiddette ≪poesie≫, come le chiama lo stesso Tiziano
[109]
: quadri di soggetto mitologico che rappresentano una meditazione pensosa e malinconica ? che diventa sempre piu cupa e drammatica ? sul mito e sulle antiche favole
[110]
.
Inoltre nel 1564 il re commissiono all'artista per la cappella di san Lorenzo nel
monastero dell'Escorial
una replica di uno dei capolavori di questa fase stilistica: il
Martirio di San Lorenzo
[111]
.
Il giovane Tiziano dei
Baccanali
che si dilettava a raccontare di sfrenati miti orgiastici non c'e piu: e meglio per l'uomo non avere a che fare con gli dei, perche solo sciagure gliene potranno derivare
[110]
. La caccia, metafora della vita, soggetta al caso e al capriccio e alla malvagita degli dei, e la causa della morte di
Adone
(
Venere e Adone
), ucciso dal cinghiale, di
Atteone
(
Diana e Atteone
), sbranato dai suoi stessi cani, della ninfa
Callisto
(
Diana e Callisto
), sedotta durante la caccia e brutalmente umiliata a causa della sua gravidanza. E poi
Europa
(
Ratto di Europa
), rapita da un dio maligno,
Andromeda
(
Perseo e Andromeda
), sacrificata al mostro marino da un implacabile
Nettuno
, di nuovo
Atteone
(
Morte di Atteone
), ferito dalla freccia della dea. Infine
Marsia
(
Punizione di Marsia
[112]
), che finisce scuoiato per l'invidia degli dei
[113]
, una delle opere piu discusse dell'artista che, per la ≪particolare scelta iconografica, la critica ritiene un'opera personale, quasi un testamento figurato dell'artista stesso
[114]
≫.
Il disegno ormai non esiste piu, il cromatismo e smorzato e gioca sulla gamma dei marroni e degli ocra, le pennellate sono rapide, abbozzate, il colore e denso e pastoso
[115]
. Questa tecnica, cosi rivoluzionaria e incomprensibile per i contemporanei, fa di Tiziano, secondo molti, un antesignano di espressionisti come
Oskar Kokoschka
[1]
: quel che e certo, comunque, e che l'ultimo Tiziano e notevolmente in anticipo sui tempi, punto di riferimento di tutti i maestri che dopo di lui verranno, da
Rubens
a
Rembrandt
a
Diego Velazquez
fino all'
Ottocento
di
Delacroix
[116]
.
Gesu Cristo e il buon ladrone
, 1565, Bologna,
Pinacoteca Nazionale
Il 31 ottobre 1517 un frate
agostiniano
, professore di
esegesi biblica
nella locale universita, affigge 95 tesi alla porta della chiesa del castello annesso all'
Universita di Wittenberg
. Il nome del religioso tedesco e
Martin Lutero
e il gesto e gravido di conseguenze: di qui scaturira la
Riforma protestante
, che portera alla rottura dell'unita cristiana e di tutto il mondo culturale dell'epoca, che dalla visione cristiana derivava in modo diretto e senza mediazioni
[117]
. Tra il 1545 e il 1563 il
concilio di Trento
rappresenta la risposta della
cattolicita
alla riforma:
Controriforma
. Rinnovamento pastorale, attuato mediante la clericalizzazione della chiesa, azione moralizzatrice contro molte storture che alle tesi di Wittenberg avevano portato, ma nel contempo stretta sorveglianza contro l'eresia protestante, che genero sospetti sui molti che anche in Italia avevano condiviso alcune istanze riformatrici
[118]
.
Intorno al 1554 Tiziano fu ospite del nipote
[119]
, arciprete della
chiesa parrocchiale dell'Assunzione della Vergine
di
Medole
(MN), dove si ammalo. Durante la sua convalescenza nel paese, la popolazione dimostro un grande interessamento per la salute dell'artista, tant'e che Tiziano volle lasciare loro in segno di gratitudine la
pala d'altare
Il Risorto appare alla Madre
[120]
, che ancora oggi si ammira nella chiesa.
[121]
Alcuni
[122]
hanno fatto notare come (attraverso l'analisi delle lettere proprie e dell'amico
Pietro Aretino
) si possa giungere a definire l'adesione di Tiziano e del suo circolo a una forma di dissenso religioso che investi vasti strati del mondo culturale italiano. E un dissenso moderato, che sfugge alla logica degli ≪opposti estremismi≫, impaziente verso le norme formalistiche, che prende linfa dal pacifismo di
Erasmo da Rotterdam
, che anela a una religione comprensibile, inquieta, individualista. E ovvio che simile dissenso non puo che essere ≪privato≫, dati i tempi, e dunque inquadrabile nel cosiddetto ≪
nicodemismo
≫, da
Nicodemo
, discepolo che visse la sua adesione a
Cristo
nel segreto del proprio privato fino al momento supremo della morte del maestro
[122]
.
Deposizione nel sepolcro
, 1559, Madrid,
Museo del Prado
Martirio di San Lorenzo
, 1564-1567, Madrid,
Monastero dell'Escorial
Non ci sono chiari documenti scritti che possano confortare questa ipotesi. Ci sono tuttavia i dipinti: dall'analisi di tutta la produzione dei grandi pittori veneziani e veneti ? ma anche di tanti, piu in generale, italiani ? molti autorevoli critici hanno visto lo smarrimento e il dissenso, risolto poi in sperimentalismo e inquietudine piuttosto che rassegnazione e conformismo
[122]
. In questo senso va certamente letta la
Deposizione nel sepolcro
[123]
, in cui Tiziano si ritrae nei panni di un
Giuseppe d'Arimatea
,
iconologicamente
confuso, in tal caso, con
Nicodemo
, che sorregge Cristo: ci ricorda, questo Giuseppe-Nicodemo, un altro Nicodemo ≪fermato in piede≫
[124]
? Nicodemo nascosto dal cappuccio, perche nascosta e la sua fede ?
Nicodemo autoritratto
[125]
del nicodemita
Michelangelo Buonarroti
[122]
.
Nel 1558 Tiziano invia ad
Ancona
, citta legata allo
Stato Pontificio
, una tragica
Crocifissione
realizzata con la tecnica "a macchia", dove una Maria disfatta dal dolore fa da contrappunto a un San Giovanni illuminato da un raggio proveniente da Cristo. Alcuni critici considerano quest'opera emblematica dell'ultima maniera tizianesca
[126]
Anche il
Martirio di san Lorenzo
[127]
e emblematico di questo nuovo Tiziano: lo spettrale dipinto, tavola oscura su cui lampeggiano personaggi abbozzati dalla luce, rappresenta l'ultima e definitiva incarnazione della pala d'altare rinascimentale, non piu nitida e serena composizione, ma invece convulsa scena in cui nulla conserva precisi contorni
[128]
: tutto e mosso, sgranato, incerto
[27]
. Cosi anche l'
Annunciazione
[129]
,
Cristo e il cireneo
[130]
, la
Maria Maddalena penitente
[131]
, il
San Girolamo
[132]
, fino all'ultima
Pieta
[133]
, non sono che stazioni di una lunga e sofferente
via crucis
, incompresa, per larga parte, dai contemporanei
[27]
.
Tiziano Vecellio,
Pieta
, 1576, olio su tela, 352 x 349 cm, Venezia,
Gallerie dell'Accademia
Luigi
e
Pietro Zandomeneghi
,
Monumento funebre a Tiziano Vecellio
, 1843-1852, Venezia,
Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Anche nelle opere meno impegnative dal punto di vista drammatico, come
Venere che benda amore
[134]
o la
Sapienza
[135]
, lo stile e lo stesso, anche se qui giocato sui toni chiari
[27]
. Ai ritratti (
Ritratto di Jacopo Strada
[136]
) sempre magistrali ma del tutto diversi dai classici
[137]
, si aggiungono in questo periodo due
Autoritratti
[138]
.
L'artista era ormai teso alla conquista del nuovo mezzo espressivo, fatto di rapide e larghe pennellate, o anche di colore modellato con le dita, con un effetto finale simile al non finito di Michelangelo
[27]
.
Tarquinio e Lucrezia
[139]
,
Ninfa e pastore
[140]
,
San Sebastiano
[141]
e poi ancora l'
Incoronazione di spine
[142]
: la tortura e la morte dell'innocente si traducono in toni di accorata sofferenza
[143]
.
Al termine di questo percorso si colloca la
Pieta
[133]
, dipinta per la propria tomba ai
Frari
e in parte modificata dopo la morte dell'artista da
Jacopo Palma il Giovane
[144]
. Sullo sfondo di un nicchione
manierista
si trova la Madonna che regge con volto amorevole ed impassibile il Cristo, semisdraiato e sorretto da
Nicodemo
prostrato. Alla sinistra, in piedi, si trova la
Maddalena
, vertice di un ideale triangolo. Un piccolo autoritratto orante con il figlio Orazio e posto alla base di una delle colonne che incorniciano il nicchione
[143]
. I colori sono lividi, scuri, le pennellate sono imprecise, abbozzate, l'atmosfera spettrale e drammatica. La disperazione per l'incombente aura di disfacimento che pervade la tela culmina con l'inquietante braccio proteso ai piedi della Sibilla, estrema richiesta dell'artista prossimo alla morte
[143]
.
La
peste
uccise Tiziano il 27 agosto 1576. Un mese prima aveva portato via anche il figlio
Orazio
. Gli venne risparmiata la
fossa comune
, ma, dati i tempi, i funerali si svolsero in fretta e furia. Bastarono cinque anni al figlio Pomponio per dilapidare il patrimonio del pittore piu ricco della storia
[116]
.
Tiziano non ha lasciato allievi
[116]
. Ma la sua lezione e i suoi colori hanno attraversato cinque secoli, perche anche noi potessimo rivivere quell'emozione, ≪quell'equilibrio di senso e di intellettualismo umanistico, di civilta e di natura, in cui consiste il fondamento perenne dell'arte di Tiziano
[145]
≫.
La sua biografia e il suo itinerario creativo trovano importanti fonti documentarie negli scrittori a lui contemporanei:
Pietro Aretino
(
Epistolario
[146]
),
Ludovico Dolce
(
Dialogo di pittura
[147]
),
Paolo Pino
[148]
,
Giorgio Vasari
(la seconda edizione delle
Vite
[149]
) riportano molteplici dati e spunti critici che lo riguardano, oltre, naturalmente, alle lettere da lui stesso scritte ai vari committenti, in particolare alla corte spagnola. Nel secolo successivo proseguono le note biografiche e gli studi critici (Anonimo del Tizianello
[150]
,
Marco Boschini
[151]
,
Carlo Ridolfi
[152]
) che costituiscono un notevole ≪giacimento≫ di fonti contemporanee che di rado e dato ritrovare.
-
Venezia, Calle del botter, Cannaregio, 5113
-
Venezia, casa dove visse e mori, Campo del Tiziano, Cannaregio, 5181
-
Tomba di Tiziano ai Frari
-
A. Dal Zotto,
Monumento a Tiziano
, Pieve di Cadore, 1880
-
Casa natale di Tiziano a Pieve di Cadore
≪Tizian, ch'onora
non men Cador, che quei Venezia e Urbino≫
Queste personalita seguirono le orme di Tiziano, ispirandosi alle sue opere:
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Ferino-Pagden
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La ≪pittura tonale≫ e uno stile basato sull'uso del colore: gli spazi non sono delimitati da rigidi contorni e i colori sono ≪in tono≫ tra di loro. Iniziatore della pittura tonale e
Giorgione
; Tiziano parte dallo stile di
Giorgione
per giungere a vivaci cromatismi e, nell'ultima parte della vita, ad un uso quasi impressionistico del colore.
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≪ [...] dai registri della Fabbriceria di quella chiesa si vede chiaramente ch'e lavoro del
1554
, in cui il pittore contratto per la mercede dei ducati 200, e intraprese e compi il quadro nei mesi di agosto, e di settembre del medesimo anno senza ricevere veruna caparra. Nel
1556
si convenne tra la Fabbriceria e il pittore di soddisfare al debito in otto anni successivi mediante l'annua corresponsione di stara cinque di frumento al prezzo di lire 8 per staro, e di 16 conzuoli di vino valutati lire 55, ed inoltre che si dovesse eseguire il trasporto delle pietre di Fregona destinate per l'erezione del Casino in Colle, e fornirgli altresi le opere manuali, che gli potessero abbisognare computando per esse la mercede di soldi 4 al giorno a tutte loro spese per cadauna. Nel fine del conto resto il Vecellio creditore di lire 26, che gli furono pagate.≫,
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