Socialismo islamico
e un termine coniato da diversi leader musulmani per descrivere una forma piu spirituale di
socialismo
, simile al
marxismo
islamico e all'affine
socialismo arabo
, che coniughi i valori dell'
Islam
(principale divisione tra loro e i marxisti "puri" dei paesi islamici) con la
socialdemocrazia
nata in Occidente, il
secolarismo
e l'
uguaglianza
e talvolta col
nazionalismo arabo
e il
panarabismo
.
[1]
I socialisti islamici credono che gli insegnamenti del
Corano
e di Maometto - soprattutto lo
zakat
, uno dei
cinque pilastri dell'Islam
- sono compatibili con i principi di uguaglianza economica e sociale. Traggono ispirazione dallo
stato sociale
ante litteram istituito, secondo loro, da Maometto durante il suo governo a
Medina
. I socialisti musulmani non sono in genere di tendenza "
liberale
" come le loro controparti occidentali, anche se ci sono le dovute eccezioni.
[1]
Come i cristiano-democratici, essi tentano di coniugare la democrazia con i principi culturali di origine religiosa, ma avversano la
sharia
e la commistione tra religione e potere politico. Molti di essi trovano le loro radici nell'
anti-imperialismo
. Molti leader socialisti musulmani credono generalmente nella
democrazia rappresentativa
o
diretta
e nella derivazione di legittimita da parte del popolo, al contrario dei leader dei partiti religiosi islamici, che proclamano di essere successori di Maometto, spesso sostenendo la democrazia islamica in forma
teocratica
, rigettata dagli islamosocialisti.
[1]
Esempi di socialismo islamico sono l'ideologia del
Libro Verde
di
Mu?ammar Gheddafi
in
Libia
, quella di
Fatah
in
Palestina
, del partito
Baath
di
Iraq
(
Saddam Hussein
e in seguito gli ex sostenitori del passato regime) e
Siria
(
Hafiz
e
Bashar al-Assad
) e, in passato, il
nasserismo
in
Egitto
e il regime di
Ben Ali
in
Tunisia
.
- ^
a
b
c
John Esposito, ed. (1995). "Socialism and Islam". Oxford Encyclopedia of the Modern Islamic World. vol. 4. Oxford University Press. pp. 81?86.
ISBN 0-19-506613-8
. OCLC 94030758.