Arthur Schopenhauer nel
1859
Firma di Arthur Schopenhauer
Arthur Schopenhauer
(
IPA
:
[?a??t??? ??oːpm??ha???]
) (
Danzica
,
22 febbraio
1788
?
Francoforte sul Meno
,
21 settembre
1860
) e stato un
filosofo
,
orientalista
e
traduttore
tedesco
, cittadino espatriato del
Regno di Prussia
.
E considerato uno dei maggiori pensatori del
XIX secolo
e dell'epoca moderna.
Il suo pensiero
recupera alcuni elementi dell'
illuminismo
, della filosofia di
Platone
, del
romanticismo
e del
kantismo
, fondendoli con la suggestione esercitata dalle
dottrine orientali
, specialmente quella
buddhista
e
induista
.
[1]
Schopenhauer crea una sua originale concezione filosofica caratterizzata da un forte
pessimismo
, la quale ebbe una straordinaria influenza, seppur a volte completamente rielaborata, sui filosofi successivi, come ad esempio
Friedrich Nietzsche
, e, in generale, sulla cultura europea coeva e successiva, inserendosi nella corrente delle
filosofie della vita
.
Figlio di un ricco mercante e di una scrittrice, si stabili a
Weimar
con la madre dopo il suicidio del padre. Qui conobbe
Wieland
e
Goethe
. Con buoni studi alle spalle, decise di dedicarsi alla filosofia e frequento i corsi tenuti da
Schulze
a Gottinga e quelli di
Fichte
a Berlino. Nei confronti di questi, ma anche di
Schelling
e
Hegel
, Schopenhauer nutri sempre, concorde in questo con
Kierkegaard
, disprezzo e avversione, arrivando a definire Hegel
il gran ciarlatano
.
[2]
Nel 1809 si iscrisse alla facolta di medicina a
Gottinga
e, nel 1811, si trasferi a
Berlino
per frequentare i corsi di
filosofia
. Ingegno molteplice, sempre interessato ai piu diversi aspetti del sapere umano (frequento corsi di
fisica
,
matematica
,
chimica
,
magnetismo
,
anatomia
,
fisiologia
, e tanti altri ancora), si laureo nel 1813 a
Jena
con una tesi
Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
e, nel 1818, pubblico la sua opera piu importante,
Il mondo come volonta e rappresentazione
, che ebbe tuttavia scarsissimo successo tra i suoi contemporanei e che comincio a ricevere qualche attenzione solo vent'anni dopo, nonostante fossero giunti, da piu parti, persino riconoscimenti ufficiali.
Dal 1833 decise di fermarsi a Francoforte sul Meno, dove visse da solitario
borghese
,
celibe
per convinzione e
misogino
, nonostante le molte relazioni con donne che ebbe durante la sua esistenza. La vera affermazione del pensatore si ebbe solo a partire dal 1851, con la pubblicazione del volume
Parerga e paralipomena
, inizialmente pensato come un completamento della trattazione piu complessa del
Mondo
, ma che venne accolto come un'opera a se stante e fece conoscere al grande pubblico anche le opere precedenti del filosofo. Schopenhauer manifesto per gran parte della sua vita un acuto disagio nei confronti dei contatti umani - atteggiamento che gli procuro, in citta, la fama di irriducibile
misantropo
- e uno scarso interesse, almeno in via ufficiale, per le vicende
politiche
dell'epoca, quali ad esempio i
moti rivoluzionari
del 1848 - sebbene si sia interessato, sul finire della sua vita, alla questione dell'
Unita d'Italia
, prendendo posizione favorevole.
I tardi riconoscimenti di critica e pubblico attenuarono i tratti piu intransigenti del suo
carattere
, tanto che negli ultimi anni della sua esistenza pote addirittura raccogliersi attorno a lui una ristretta cerchia di
apostoli
, come egli stesso li definiva, tra i quali il compositore
Richard Wagner
, lo scrittore David Asher e la scultrice
Elisabet Ney
. Mori di
pleurite
acuta il 21 settembre 1860, a 72 anni.
[3]
Arthur Schopenhauer nasce a
Danzica
, citta
prussiano
-tedesca, di li a poco annessa alla provincia della
Prussia Occidentale
, il 22 febbraio 1788, figlio di
Heinrich Floris Schopenhauer
(1747-1805), ricco mercante appartenente a una delle famiglie piu antiche e ben in vista della citta, e da
Johanna Henriette Trosiener
(1766-1839), donna vivace e salottiera dalle evidenti velleita letterarie. Il nome e scelto dal padre, uomo istruito che intrattenne conoscenze in tutta
Europa
, in quanto la sua pronuncia e quasi uguale in francese come in inglese, ed e dunque utile per il futuro erede di un'impresa commerciale a carattere internazionale.
[4]
[5]
Nel 1793, la "citta libera" di
Danzica
entra nell'orbita dello
stato
prussiano
, e Heinrich Floris, liberale, decide di trasferirsi con la famiglia ad
Amburgo
, citta sotto
amministrazione imperiale
, ma piu aperta e tollerante, ben accolto dalla borghesia cittadina. Gli Schopenhauer hanno relazioni amichevoli con personalita fra cui il
pittore
Tischbein
, il
poeta
Klopstock
e il filosofo
Reimarus
.
[4]
[5]
Nel 1797 nasce la sorella minore di Arthur, Louise Adelaide detta
Adele
. Heinrich esprime il desiderio di impartire al figlioletto una
cultura
quanto piu cosmopolita possibile:
≪Mio figlio deve leggere nel libro del mondo≫
. Arthur segue dunque il padre in un viaggio in Francia e resta nella citta di
Le Havre
, per due anni presso la casa d'un amico di famiglia, imparando cosi perfettamente la
lingua francese
e acquisendo i primi rudimenti di quella
latina
.
[4]
[5]
Nel 1799 ritorna ad
Amburgo
, dove comincia a frequentare l'Istituto Runge, compiendo studi a carattere commerciale.
[5]
Nel 1800, durante le vacanze estive accompagna i genitori a
Weimar
, (dove fa la conoscenza di
Schiller
), e poi a
Karlsbad
,
Praga
,
Berlino
e
Lipsia
.
[4]
[5]
Il giovane Schopenhauer prosegue i suoi studi, ma non e soddisfatto. Vorrebbe iscriversi al ginnasio. Il padre lo convince a non abbandonare gli studi: potra seguirlo in un lungo viaggio attraverso l'Europa se decidera di proseguire la sua pratica commerciale. Arthur accetta e, per il momento, rinuncia agli studi umanistici.
[6]
Tra il maggio 1803 e il dicembre 1804 gli Schopenhauer sono in viaggio per l'Europa, prima in
Gran Bretagna
, a
Wimbledon
, dove il giovane Arthur dimora presso il Rev. Lancaster e ha cosi modo di approfondire la sua conoscenza della lingua e soprattutto della letteratura inglese: legge
Shakespeare
,
Byron
,
Burns
,
Sterne
,
Scott
e altri ancora.
[7]
In una lettera alla madre, anni dopo, deplorera la bigotteria inglese, un tema che spesso si riscontra nelle sue opere. Da novembre il viaggio prosegue verso
Paesi Bassi
e
Belgio
, quindi
Parigi
e, fino all'estate successiva, nelle altre regioni della
Francia
. In
estate
gli Schopenhauer sostano a
Vienna
, a
Dresda
e infine a Berlino: da qui la madre e Arthur si recano a Danzica. A fine anno i due fanno ritorno ad Amburgo.
[7]
Nel 1805 Schopenhauer inizia il tirocinio commerciale presso la ditta Jenisch di Amburgo. Il 20 aprile il padre muore per un grave incidente: viene ventilata l'ipotesi d'un
suicidio
, ufficialmente per questioni economiche, ma molto piu probabilmente a causa dell'insofferenza da parte della moglie, cosa che il filosofo, anche in futuro, non le perdonera mai.
L'anno seguente, la vedova Schopenhauer si trasferisce a Weimar con la figlia
Adele
dove, grazie alle sue qualita e al suo fascino, riesce a guadagnare l'amicizia e la frequentazione del suo
salotto
da parte di personaggi importanti, primo fra tutti
Goethe
, ma anche i due fratelli
Wilhelm
e
Friedrich Schlegel
e
Wieland
. Arthur intanto e rimasto ad Amburgo a curare gli interessi dell'attivita del defunto padre: e combattuto tra l'impegno promesso al padre di proseguire la carriera commerciale e la sua inclinazione umanistica. Non trascura quest'ultima: legge
Wackenroder
e
Sulzer
.
[7]
A partire dal 1807, il giovane filosofo e indeciso sul da farsi: e legato alla promessa fatta al padre, anni prima, di proseguire l'attivita, ma vuole anche intraprendere gli studi classici; teme pero sia troppo tardi per dare alla sua vita una svolta cosi radicale. Nel dubbio un soccorso gli viene dallo storico e studioso
Carl Ludwig Fernow
, il quale lo esorta a seguire le sue inclinazioni; Arthur si reca dunque a
Gotha
e diviene allievo dell'umanista
Friedrich Jacobs
e del latinista
Friedrich W. Doering
, sotto la cui guida si esercita nella composizione in lingua tedesca e latina; ben presto pero e costretto a lasciare la citta, a causa soprattutto delle sue satire che gli inimicano l'ambiente. A fine anno si trasferisce a Weimar, ma rinuncia a stabilirsi dalla madre, con cui sono iniziati i primi contrasti, e preferisce prendere alloggio dal grecista
Passow
.
[7]
Dal 1808 al settembre 1809 studia sotto la guida di Passow per quanto riguarda la
lingua greca
, mentre
Cr. Lenz
lo segue nel
latino
. Intanto
Fernow
(di cui Johanna Schopenhauer ha nel frattempo scritto una
biografia
) lo avvicina alla
cultura
italiana e, in particolare, all'opera
petrarchesca
, la sua preferita tra le italiane. Gli studi non gli precludono pero la vita sociale: si reca a
teatro
e ai concerti, e s'innamora di Karoline Jagemann, un'attrice cui dedica una poesia sentimentale. Al compimento del ventunesimo anno riceve il suo terzo dell'eredita paterna, circa 19.000
talleri
.
[7]
Il periodo dall'ottobre 1809 all'aprile 1811 vede nuovi studi: si iscrive alla facolta di medicina all'
Universita di Gottinga
: segue lezioni di fisiologia,
anatomia
,
matematica
, di
fisica
,
chimica
e
botanica
; segue anche
storia
,
psicologia
e
metafisica
, ed e soprattutto la passione per quest'ultima che lo spinge ad abbandonare definitivamente gli studi medici e a dedicarsi completamente alla filosofia. Sotto la guida di
Schulze
studia
Leibniz
,
Wolff
,
Hume
,
Jacobi
e, infine,
Platone
e
Kant
, i filosofi che segneranno il suo pensiero.
[7]
Trascorre le vacanze del 1811 a
Weimar
, dove incontra Wieland, che prevede per lui un futuro di successo. In autunno e a Berlino per ascoltare le lezioni di
Fichte
, fino ad allora venerato come un grande pensatore. Dallo studio dell'opera di Fichte emerge pero un certo disappunto, che presto si tramuta in ostilita. Il filosofo ripiega nuovamente sulle scienze, una materia di studio che sara sempre tra le sue preferite: si interessa di
elettromagnetismo
, di
astronomia
, fisiologia,
anatomia
e
zoologia
; segue con grande interesse i corsi di
archeologia
e di
letteratura greca
, nonche quelli di poesia nordica. Ha l'occasione di ascoltare le lezioni di
Schleiermacher
nel 1812, che pero non apprezza e, anzi, contesta nei riguardi della teoria della coincidenza fra
religione
e filosofia, sostenendo che un uomo religioso non ha bisogno di filosofia, mentre il vero filosofo non cerca sostegni (Schopenhauer paragonera le religioni a una sorta di "stampella" per spiriti inetti) ma procede libero da imposture dottrinali, affrontando ogni pericolo.
[7]
Nel 1813, in seguito alla ripresa delle
guerre napoleoniche
(
Napoleone
sara in seguito aspramente criticato dal filosofo), Schopenhauer abbandona Berlino e si reca nuovamente a Weimar, dove studia
Spinoza
; si trasferisce poi a
Rudolstadt
, dove lavora a
Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
, che manda poi all'
Universita di Jena
ottenendo con cio la laurea in
filosofia
in absentia
. A fine anno ritorna a Weimar, dove ha l'opportunita di rivedere l'anziano
Goethe
, sicuramente il personaggio a cui il filosofo sara piu legato nel corso della sua esistenza, citandolo spesso nelle sue opere. Nella
primavera
1814 assieme a colui che veniva definito "l'eletto dagli Dei" e
il padre della cultura tedesca
, Schopenhauer approfondisce la
teoria dei colori
in accesa critica antinewtoniana. Nel contempo s'avvicina alle culture d'oriente: legge con crescente entusiasmo, su suggerimento dell'orientalista
Friedrich Majer
, le
Upani?ad
indiane.
[8]
Nel maggio 1814 si trasferisce a
Dresda
. E un periodo di grande lavoro, interrotto da alcuni viaggi estivi. Frequenta la galleria d'arte e la biblioteca; legge moltissimo, specie i classici latini (
Virgilio
,
Orazio
e
Seneca
), gli scritti del
Rinascimento
italiano (
Machiavelli
), della
letteratura tedesca
contemporanea (
Jean Paul
) e, in generale, della filosofia (
Aristotele
,
Bruno
,
Bacone
,
Hobbes
,
Locke
, Hume e, ovviamente, ancora Platone e Kant). Il suo interesse per l'ottica lo spinge a pubblicare, nel 1816, un trattato
Sulla vista e sui colori
. Inizia la stesura della sua opera principale,
Il mondo come volonta e rappresentazione
, che porta a termine all'inizio del 1818 e che fa pubblicare, con la casa editrice Brockhaus di Lipsia, nel dicembre dello stesso anno. Questa prima edizione sara un totale insuccesso, e buona parte delle copie andra al macero.
[7]
Nel settembre 1818 Schopenhauer lascia Dresda e, dopo un breve soggiorno a
Vienna
, varca le
Alpi
per raggiungere l'
Italia
. A novembre e a Venezia, nello stesso periodo in cui in citta si trova il grande poeta inglese
Byron
, fra l'altro molto ammirato dal filosofo. Per una serie di ragioni non ben chiare
[9]
, i due non si incontrano, nonostante Schopenhauer abbia una lettera di presentazione datagli da Goethe in persona. Ha un'intensa relazione amorosa con una nobile veneziana, Teresa Fuga
[10]
, che gli rimarra nei pensieri fino a vecchiaia inoltrata. Lo stesso anno, mentre risiedeva ancora a Dresda, ha una relazione con una domestica; la donna avra un figlio, probabilmente di Schopenhauer, morto poco dopo la nascita.
[11]
Visita poi
Bologna
,
Firenze
,
Roma
e
Napoli
: impara la lingua italiana, e s'interessa sempre piu ad altri autori del panorama poetico della penisola, tra cui
Dante
,
Boccaccio
,
Ariosto
e
Tasso
, nonostante il preferito rimanga Petrarca. Nel giugno del 1819 gli viene recapitata una lettera della sorella che lo informa dell'avvenuto fallimento della banca Muhl di Danzica, cui le due familiari avevano affidato la totalita dell'eredita e lui 8.000 talleri: Schopenhauer rientra in Germania nella speranza di ottenere il capitale versato, rifiuta di giungere a un accordo con i curatori, che gli avrebbe permesso di rientrare subito in possesso di almeno una parte della somma perduta, e, per due anni, ha difficolta dal punto di vista economico: nonostante sostenga l'impossibilita dell'insegnamento filosofico (cosi come l'assoluta inutilita dell'apprendimento delle virtu, che egli giudica innate, ovvero fornite
a priori
solo ad alcuni eletti), vorrebbe ottenere una cattedra di filosofia e dedicarsi alla carriera universitaria a
Heidelberg
, Gottinga o Berlino. Decide infine di stabilirsi in quest'ultima citta.
[7]
Nella primavera del 1820 e libero docente all'Universita di Berlino: con inverosimile precisione e audacia fissa gli orari delle sue lezioni in concomitanza con quelle dell'odiato
Hegel
[7]
, che era considerato il maggior filosofo vivente. Cio gli procura, almeno in principio, un pubblico esiguo ma relativamente fedele; in seguito i suoi corsi saranno per lo piu disertati. Nel 1821 incontra Caroline Richter, detta Medon, corista dell'
Opera di Berlino
. La loro relazione, fra alti e bassi, si concludera definitivamente nel 1826. Nell'agosto del 1821 e protagonista di un evento spiacevole: disturbato e irritato dai continui rumori che la sua vicina di casa, Caroline Louise Marquet, continua a fare davanti alla soglia della sua abitazione, il filosofo litiga con lei e la spintona facendola cadere dalle scale, causandole danni permanenti. In prima istanza Schopenhauer viene assolto, ma e poi condannato in appello e costretto a versare alla donna un'indennita di cinquanta talleri al mese, fino alla morte della stessa, circa vent'anni dopo. Quando la vecchia mori, Schopenhauer scrisse: "Obit anus, abit onus" (cioe: "Morta la vecchia, finisce l'onere").
[7]
Il 26 maggio 1822 il filosofo riparte per l'Italia. In agosto, dopo qualche tempo sulle
Alpi
svizzere, si reca a Milano; prosegue per Venezia, per Firenze e per Roma. Nell'estate del 1823 fa ritorno in Germania, passando per Monaco e per Dresda, in cui si stabilisce. Le sue condizioni di salute non sono delle migliori, ma cio non ostacola il suo lavoro. Legge
La Rochefoucauld
e
Chamfort
, vorrebbe tradurre Hume e Bruno.
Nel 1823, secondo alcuni, Schopenhauer si sottopose a un trattamento contro la
sifilide
[12]
, che forse aveva contratto negli anni precedenti, effettuando una cura a base di
mercurio
e altre sostanze, allora usate per combattere questa malattia.
Ad aprile 1825 e a Berlino con la speranza di tenere nuovi corsi universitari. Conosce
Alexander von Humboldt
; decide di imparare lo
spagnolo
: nel 1826-27 legge
Calderon de la Barca
,
Lope de Vega
,
Cervantes
e s'appassiona per l'opera di
Baltasar Gracian
.
[7]
Progetta poi di lasciare Berlino e trasferirsi, come docente, a
Heidelberg
. I contatti del 1828 col rettore di filosofia di quell'universita, di posizione hegeliana, non sono esaltanti. In questo periodo l'universita di Berlino era frequentata da diversi studenti della
sinistra hegeliana
, in futuro celebri filosofi, ma che non ebbero mai rapporti con lui (
Bruno Bauer
,
Ludwig Feuerbach
,
Max Stirner
, a cui tempo dopo si uniranno
Marx
ed
Engels
). Si dedica ancora agli studi scientifici e alle traduzioni: completa la versione tedesca dell'
Oraculo manual y arte de prudencia
di Gracian e lo propone nel 1829 all'editore Brockhaus, che lo rifiuta; l'opera apparira soltanto postuma.
[7]
Nell'agosto del 1831 fugge da Berlino, colpita dal
colera
(epidemia in cui morira Hegel), e si rifugia a
Francoforte sul Meno
, dove resta fino al luglio dell'anno successivo. Trascorre quindi un anno a
Mannheim
e, dal giugno 1833, e nuovamente e definitivamente a Francoforte, citta che non abbandonera piu fino alla morte. In questo periodo la sua curiosita lo porta a occuparsi di
filosofia cinese
,
magnetismo
e letteratura mistica.
Nel 1834-36 lavora a
Sulla volonta nella natura
, opera che rappresenta una
summa
dei suoi precedenti studi di anatomia, fisiologia,
patologia
,
astronomia
,
linguistica
, magnetismo animale e
sinologia
. Secondo la formulazione del sottotitolo, l'opera vuol essere ≪un'esposizione delle conferme che la filosofia dell'Autore ha ricevuto da parte delle scienze empiriche, dal tempo in cui e comparsa≫.
[7]
Nel 1837 esprime la sua personale opinione sul progetto della costruzione e della dedica a
Goethe
- morto cinque anni prima - di una statua da parte della citta di Francoforte; secondo il filosofo dovrebbe trattarsi di un busto, come si confa ≪ai poeti, ai filosofi e agli scienziati, che hanno servito l'umanita solo con la testa≫, e recare sullo zoccolo non il nome, bensi la scritta ≪Al poeta dei tedeschi - La sua citta natale≫. I suoi suggerimenti non vengono accolti. Piu successo riscuote invece il suo parere sull'edizione delle
Opere complete
di Kant, a cura di
Karl Rosenkranz
e
Wilhelm Schubert
. Sostenendo che la prima edizione (1781) della
Critica della ragion pura
, ormai introvabile, sia di gran lunga superiore alla seconda (1787) e rappresenti l'opera piu importante dell'intera letteratura filosofica tedesca, scrive a Rosenkranz per indurlo a ripubblicare il libro, cosa che avviene nel 1838. Decide di partecipare a due concorsi, banditi l'uno nel 1837 dalla Reale Societa delle Scienze di
Norvegia
e l'altro l'anno successivo dalla Reale Societa delle Scienze di
Danimarca
per saggi rispettivamente sui temi della liberta del volere e del fondamento della morale.
[7]
Nel 1839 viene premiato dalla Societa norvegese per il suo saggio
Sulla liberta del volere umano
: e il primo riconoscimento ufficiale. Il 17 aprile muore a
Jena
la madre Johanna. L'anno successivo invia alla Societa danese la sua opera
Il fondamento della morale
, ma non ha successo. Nel 1841 i due trattati vengono pubblicati insieme sotto il titolo
I due problemi fondamentali dell'etica
, ma l'accoglienza della critica e come sempre poco favorevole. Continua i suoi studi sulle civilta orientali.
Nel 1843
Friedrich Dorguth
pubblica la sua opera
La falsa radice dell'ideal-realismo
, dove parla con ammirazione del filosofo di Danzica: e il primo di una lunga serie di scritti con i quali l'autore cerchera di rompere il muro ideologico innalzato attorno a Schopenhauer dalla "congrega dei cialtroni", come il filosofo spesso avra modo di definire i seguaci della triade Fichte,
Schelling
ed Hegel.
[7]
Nel 1844 e pubblicata una seconda edizione del
Mondo
, con l'aggiunta dei cinquanta capitoli di
Supplementi
ai quali Schopenhauer lavora gia da una decina d'anni: l'opera tuttavia non riscuote successo, ma rimane in commercio.
Durante i
moti rivoluzionari
del settembre 1848 il filosofo e turbato dall'idea che la massa possa prendere il potere, tanto che pensa di dover abbandonare Francoforte, e si schiera su posizioni anti-
liberali
,
conservatrici
e leggermente
reazionarie
.
[13]
L'anno seguente muore la sorella e Schopenhauer incontra il futuro discepolo
Adam Ludwig von Doß
.
[7]
Nel novembre 1851 esce la prima edizione dei
Parerga e paralipomena
, opera alla quale lavora gia dal 1845. Finalmente arriva il successo - tanto che nel 1855 l'universita di Lipsia mette a concorso uno studio sulla filosofia schopenhaueriana
[14]
- e con soddisfazione di Schopenhauer i complimenti piu calorosi gli giungono dall'amata
Inghilterra
.
[7]
Nel 1854 esce a Francoforte la seconda edizione de
La volonta nella natura
, che egli accompagna con una trionfante introduzione
[15]
. Si fa piu stretta l'amicizia con l'avvocato e romanziere
Wilhelm Gwinner
, primo biografo del filosofo. Wagner gli fa avere il
libretto
di gran parte della tetralogia
L'anello del Nibelungo
.
Schopenhauer, che tra i musicisti predilige
Rossini
,
Mozart
e
Bellini
, apprezza di Wagner piu i versi che la musica.
[7]
Nel 1858, a settant'anni compiuti, alla morte dell'avvocato Martin Emder, uno degli amici piu cari che Schopenhauer aveva nominato suo esecutore testamentario, l'incarico passa a Gwinner, che sara la persona piu vicina al filosofo nell'ultimo periodo. La schiera dei discepoli comincia a crescere: vi entrano a far parte il giornalista
Otto Lindner
, lo scrittore David Asher e il pittore
Johann Karl Bahr
. La sua vita e piuttosto ritirata: lunghe passeggiate (Schopenhauer, nella sua
Eudemonologia
, raccomanda almeno due ore di moto continuo e vivace al giorno, per meglio ossigenare tessuti e muscoli), da solo o in compagnia del
cane
barboncino
Butz, soprannominato poi
Brahm?
(nome della divinita suprema indu) e
Atma
[16]
(
anima del mondo
, in
sanscrito
)
[17]
, i pasti all'"Englischer Hof" (sempre in compagnia del barboncino, a cui talvolta si rivolgeva chiamandolo "signore", o lo riprendeva dicendo "tu, umano" quando il cane si comportava male
[18]
; cambio persino casa nel 1859 dopo un litigio con un vicino a causa dell'animale), lavoro e letture: legge il
Times
, il
Frankfurter Postzeitung
, riviste scientifiche e letterarie tedesche, inglesi e francesi.
In questo periodo scopre
Giacomo Leopardi
, immergendosi ≪con molto diletto≫ nella lettura delle
Operette morali
e dei
Pensieri
. La seconda edizione del
Mondo
si esaurisce.
[7]
Nel 1859 esce la terza edizione: da allora il libro, snobbato dalla critica e dal pubblico al suo apparire, e uno dei classici della filosofia mondiale.
[7]
Negli ultimi anni di vita, soddisfatto del successo letterario, ammorbidisce la sua nota misantropia, e alcuni discepoli frequentano la sua casa, comprese alcune donne, con cui aveva avuto sempre rapporti difficili.
[19]
Una di esse, la giovane scultrice
Elisabet Ney
, modella infatti un famoso busto di Schopenhauer.
[7]
Dal mese di aprile 1860 si manifestano gravi problemi di salute con difficolta respiratorie e
tachicardia
, benche avesse sostenuto che il suo stile di vita sano e la sua igiene avrebbero dovuto consentirgli di vivere per un secolo.
[15]
Il 9 settembre il filosofo si ammala di
polmonite
, che degenera subito in
pleurite
acuta: soffre di tosse e frequenti sbocchi di
sangue
. Con Gwinner, Schopenhauer continua pero a intrattenersi parlando di
politica
e della questione dell'
unita d'Italia
. Il 21 settembre fu trovato morto seduto sulla sua sedia
[20]
.
Nel
testamento
lascia il suo patrimonio a un fondo per aiutare i militari prussiani rimasti invalidi durante i moti del 1848, ma da disposizioni anche per occuparsi e provvedere al suo cane, alla casa con i mobili e i documenti, con un
legato
per la domestica Margaretha Schnepp.
[18]
[21]
Viene seppellito cinque giorni dopo nel cimitero di Francoforte, alla presenza di pochi fedelissimi, senza nessuna particolare cerimonia, per lui,
ateo
, che disprezzava la gran parte delle religioni, soprattutto quelle occidentali (lanciando strali non solo contro il
Cristianesimo
moderno, ma anche contro l'
Ebraismo
e l'
Islam
).
[22]
Sulla lapide non vengono posti ne data ne
epitaffio
, solo il suo nome e cognome: Arthur Schopenhauer.
[7]
≪La vita umana e come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia,
passando per l'intervallo fugace, e per di piu illusorio, del piacere e della gioia.≫
La filosofia di Schopenhauer e molto articolata. Nella sua opera giovanile,
Il mondo come volonta e rappresentazione
, il cui titolo contiene gia gran parte del suo pensiero, poi riedita con aggiunte, Schopenhauer sostiene che il principio su cui poggia l'esistenza del molteplice sia la
volonta o brama di vivere
, ovvero un'energia o istinto che e immanente a tutte le cose. L'unica crudele verita sul mondo, per il filosofo, e che miliardi di esseri non vivono dunque che per vivere e continuare a vivere.
Per quanto riguarda il termine ≪rappresentazione≫, Schopenhauer si rifa alla distinzione
kantiana
tra fenomeno e
noumeno
, sostenendo che, agli occhi del soggetto conoscente, il molteplice sia mera apparenza (rappresentazione) e che il noumeno (l'oggetto esterno per com'e veramente) sia inconoscibile e nascosto da quello che lui definisce (rifacendosi ai suoi studi relativi alla filosofia orientale) ≪
velo di Maya
≫. La rappresentazione di cui parla il filosofo e una rappresentazione soggettiva che lo porta dunque a sostenere un relativismo conoscitivo del mondo fenomenico.
La sua analisi pessimistica lo porta alla conclusione che i desideri emotivi, fisici e sessuali, che presto perdono ogni piacere dopo essere stati assecondati, e infine divengono insufficienti per una piena felicita, non potranno mai essere pienamente soddisfatti e quindi andrebbero limitati, se si vuole vivere sereni. La condizione umana e completamente insoddisfacente, in ultima analisi, e quindi estremamente dolorosa.
Di conseguenza, egli ritiene che uno stile di vita che neghi i desideri, simile agli insegnamenti
ascetici
dei
Ved?nta
e delle
Upanishad
dell'
induismo
, del
Buddhismo
delle origini, e dei
Padri della Chiesa
del primo
Cristianesimo
, nonche una morale della
compassione
, e quindi l'unico vero modo, anche se difficile per lo stesso filosofo, per raggiungere la liberazione definitiva, in questa vita o
nelle successive
. Sull'
esistenza di Dio
, Schopenhauer e invece
ateo
, almeno per quanto riguarda la concezione occidentale moderna.
Egli non nutre ne considerazione ne fiducia alcuna nella massa degli esseri umani, fatto che lo conduce alla
misantropia
.
[23]
Schopenhauer ha indagato a fondo il mistero dell'amore nel capitolo 44 dei
Supplementi
al
Mondo
, pubblicati nel 1844, successivamente pubblicato separatamente in un volumetto con il titolo: "Metafisica dell'amore sessuale".
[24]
Per il filosofo tedesco l'amore, che ha la sua radice solo nell'istinto sessuale, e un inganno della natura, il cui unico scopo e la conservazione della specie (caso-limite per Schopenhauer e la mantide femmina, che divora il maschio dopo l'accoppiamento). La stessa attrazione tra due innamorati e gia la volonta di vivere del nuovo individuo: il matrimonio dunque e sempre infelice perche si preoccupa della generazione futura e non di quella presente.
"Dunque qui, come in ogni istinto, la verita assume la forma dell'illusione per agire sulla volonta. E un'illusione di volutta quella che inganna l'uomo, facendogli credere che trovera tra le braccia di una donna di bellezza a lui confacente un piacere piu grande che non fra quelle di qualsiasi altra; ed e la stessa illusione che, diretta esclusivamente a un'unica donna, lo persuade fermamente che il possederla gli procurera una straordinaria felicita. […] L'appagamento, invece, torna a vantaggio, propriamente parlando, solo della specie e non cade, quindi nella coscienza dell'individuo, che qui, animato dalla volonta della specie, serviva con ogni sacrificio uno scopo che non era assolutamente il proprio"
[25]
La fedelta coniugale, invece, e naturale nella donna e artificiale nell'uomo, questo perche la natura mira a moltiplicare la specie il piu possibile. L'uomo, infatti, potrebbe generare anche cento figli l'anno, se avesse altrettante donne; mentre la donna, anche con altrettanti uomini, potrebbe mettere al mondo solo un figlio l'anno (fatta eccezione per i parti gemellari) ed e quindi spinta a rimanere con colui che nutrira e proteggera la prole. Di conseguenza l'adulterio femminile e molto piu imperdonabile di quello maschile sia soggettivamente, per la sua innaturalezza, che oggettivamente perche mette in dubbio la legittimita della prole (legittimita che tuttavia non e uno scopo della natura).
[26]
Schopenhauer, inoltre, contrappone il "matrimonio d'amore" a quello "fatto per convenienza", ritenendo quest'ultimo "contronatura" ma certamente piu vantaggioso per l'individuo, a differenza del primo che, invece, risulta nell'esclusivo interesse della specie. Citando un famoso detto spagnolo:
quien se casa por amores, ha de vivir con dolores
(chi si sposa per amore vivra con dolore), Schopenhauer sostiene che una volta passata la passione amorosa finalizzata alla procreazione, e indotta dal "genio della specie", i due coniugi inizieranno a detestarsi in quanto si renderanno conto di non aver nulla in comune e che i propri obiettivi esistenziali sono incompatibili.
[27]
Schopenhauer, anche se non era
vegetariano
, limitandosi a consumare pero solo il minimo indispensabile di carne (oggi potrebbe essere definito un aderente del
semivegetarianismo
), era un acceso sostenitore dei
diritti degli animali
, che amava molto:
≪Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlo molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle vivisezioni e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile. [...] Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti piu crudeli nei confronti delle bestie [...] Nessuno e autorizzato a effettuare vivisezioni. [...] Si ha pieta di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. ≪Aver pieta≫! Non gia pieta, ma giustizia si deve all'animale!?≫
e ancora:
≪La pieta per gli animali e talmente legata alla bonta del carattere che si puo a colpo sicuro sostenere che un uomo crudele verso gli animali non puo essere un uomo buono≫
≪Bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verita [...] che non puo essere piu a lungo celata: che, cioe, gli animali in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi, e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza [...]. Infatti, soltanto quando nel popolo sara penetrata quella convinzione, cosi semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno piu esseri privi di ogni diritto. (...) Sia dannata ogni morale che non vede l'essenziale legame fra tutti gli occhi che vedono il sole.≫
Oltre alla letteratura e all'arte anche la cultura popolare cita spesso Schopenhauer. Tre canzoni hanno per titolo
Schopenahauer
, una dei
Die Aerzte
, una dei
Die Aumlrzte
, l'altra del gruppo
Dopolavoro Ferroviario
. Compare in una battuta, assieme a
Friedrich Nietzsche
, nel video della canzone
Fino a qui tutto bene
del
rapper
Marracash
, mentre in ambito cinematografico e citato da
Roberto Benigni
nel film
La vita e bella
, e la sua opera principale,
Il mondo come volonta e rappresentazione
, in
Cosi e la vita
e in
Immaturi
, dove
Ambra Angiolini
ne legge alcune frasi.
Inoltre, viene citato anche da
Francesco Guccini
, in un verso della canzone "Il frate", contenuta nel disco
L'isola non trovata
: "Dopo un bicchiere di vino, con frasi un po' ironiche e amare, / parlava in tedesco e in latino, parlava di Dio e Schopenhauer". Il rapper
Caparezza
cita il filosofo in una verso del brano
Giotto Beat
. Nel romanzo
La notte dei ragni d'oleandro
(2018) di Mario Brame, i terroristi che effettuano l'
attacco al Bataclan di Parigi
il 13 novembre 2015 (nella realta erano
fondamentalisti
dello
Stato Islamico
) sono fanatici ammiratori de
Il mondo come volonta e rappresentazione
.
Concetti e dirette citazioni di Schopenhauer compaiono sovente nell'opera del cantautore e scrittore
Francesco Bianconi
, frontman della band
Baustelle
(ad esempio nelle canzoni
Il bene
e
Maya colpisce ancora
).
[28]
[29]
Nella trasposizione televisiva del fumetto
Alan Ford
, trasmessa nel programma "SuperGulp", Schopenhauer e citato nell'episodio "Ipnos" dall'omonimo personaggio, un insegnante di pianoforte ammiratore della musica di
Liszt
e
Chopin
e della filosofia di Schopenhauer e
Freud
.
La canzone di
Franco Battiato
“Lontananze d’azzurro”, contenuta nell'album del 2001 “
Ferro battuto
” e una rielaborazione di un sonetto di Arthur Schopenhauer.
[30]
- Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
(titolo originale:
Uber die vierfache Wurzel des Satzes vom zureichenden Grunde
), 1813.
- Sulla vista e i colori
(titolo originale:
Uber das Sehen und die Farben
), 1816.
- Il mondo come volonta e rappresentazione
(titolo originale:
Die Welt als Wille und Vorstellung
), 1818/1819, secondo volume, 1844, 1859 terza.
- Sul volere nella natura
(titolo originale:
Uber den Willen in der Natur
), 1836.
- Sulla liberta del volere umano
(titolo originale:
Uber die Freiheit des menschlichen Willens
), 1839.
- Il fondamento della morale
(titolo originale:
Uber das Fundament der Moral
), 1840.
- Parerga e paralipomena
(titolo originale:
Parerga und Paralipomena
), 1851.
- La vista e i colori
e
Carteggio
con
Goethe
. Boringhieri, Torino 1959; SE, Milano 1998; Abscondita, Milano 2002
- I due problemi fondamentali dell'etica: 1. Sulla liberta del volere; 2. Sul fondamento della morale
, a cura di Giuseppe Faggin, Torino, Boringhieri, Torino 1961
- Parerga e paralipomena
, tomo 1, a cura di
Giorgio Colli
, tomo 2, a cura di Mario Carpitella, Adelphi, Milano, 1981 e 1983 (edito nella collana "gli Adelphi" 1998
ISBN 88-459-1422-4
ISBN 978-88-459-1422-5
)
- Il mondo come volonta e rappresentazione
, a cura di Ada Vigliani, traduzione di Ada Vigliani, Nicola Palanga e Giuseppe Riconda, introduzione di
Gianni Vattimo
, Mondadori, Milano, 1989.
- La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente
, a cura di Amedeo Vigorelli, Guerini e associati, Milano 1990; a cura di Sossio Giametta, BUR Rizzoli, 1995
- Scritti postumi
, testo stabilito da Arthur Hubscher,
I manoscritti giovanili, 1804-1818
, a cura di Sandro Barbera, Adelphi, Milano, 1996.
ISBN 88-459-1253-1
- La volonta nella natura
, a cura di Icilio Vecchiotti, Laterza, Roma-Bari 2000
ISBN 88-420-3367-7
- Scritti postumi
, testo stabilito da Arthur Hubscher,
I manoscritti berlinesi, 1818-1830
, a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2004.
ISBN 88-459-1946-3
- Il mondo come volonta e rappresentazione
, Introduzione di Marcella D'Abbiero, trad. di Gian Carlo Giani, Newton Compton Editori, Roma 2011
ISBN 978-88-541-2383-0
Pubblicazioni postume (con relative edizioni moderne)
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]
- Aforismi sulla saggezza del vivere
(scelti dai
Parerga und Paralipomena
)
- trad.
Oscar Chilesotti
, Dumolard, Milano 1885; Bocca, Torino, 1909.
- a cura di Eugenio Battisti, Utet, Torino, 1952; TEA, Milano, 1988.
- trad.
Ervino Pocar
, Silva, Bologna, 1968; Longanesi, Milano, 1980.
- trad. Carmelo Spinelli, Ferraro, Napoli, 1987.
- trad. Bettino Betti, Rizzoli, Milano, 1993.
- trad. Maria Teresa Giannelli e Claudio Lamparelli, Mondadori, Milano, 1994.
- Consigli sulla felicita
(antologia dagli
Aforismi
), Mondadori, Saperi - I Sempreverdi, 2007, trad. M.T. Giannelli, a cura di C. Lamparelli.
- a cura di Leonardo Casini, Newton Compton, Roma, 1994.
- a cura di Silvia Fiorini, Rusconi, Milano, 2005.
- Come pensare da se. Antologia essenziale per chi vuole usare la propria testa
, a cura di Giulio Schiavoni, Theoria, Roma, 1995,
ISBN 88-241-0386-3
.
- Il giudizio degli altri
, introduzione di
Anacleto Verrecchia
, traduzione di Bettino Betti, Rizzoli, Milano, 1995; 2012,
ISBN 978-88-17-00271-4
.
- Il mio Oriente
, a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi (PBA 556), Milano, 2007,
ISBN 978-88-459-2180-3
.
- Il primato della volonta
, a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi (PBA 479), Milano, 2002,
ISBN 978-88-459-1696-0
.
- La filosofia delle universita
, a cura di
Giorgio Colli
, con un saggio di
Manlio Sgalambro
, Adelphi (PBA 296), Milano, 1992,
ISBN 88-459-0943-3
.
- L'arte di capire le donne
, a cura di Gian Carlo Giani, Newton Compton, Roma, 2014,
ISBN 978-88-541-6979-1
.
- L'arte di conoscere se stessi
, Adelphi (PBA 495), Milano 2003
ISBN 978-88-459-1772-1
.
- L'arte di essere felici
esposta in 50 massime
, a cura di
Franco Volpi
, Adelphi (PBA 390), Milano, 1997,
ISBN 88-459-1295-7
.
- L'arte di farsi rispettare
esposta in 14 massime
, a cura di
Franco Volpi
, Adelphi (PBA 410), Milano, 1998,
ISBN 88-459-1374-0
.
- L'arte di insultare
, Adelphi (PBA 437), Milano, 1999,
ISBN 978-88-459-1480-5
.
- L'arte di invecchiare
, Adelphi (PBA 542), Milano, 2006,
ISBN 978-88-459-2059-2
.
- L'arte di ottenere ragione
esposta in 38 stratagemmi
, a cura di
Franco Volpi
, Adelphi (PBA 274), Milano, 1991,
ISBN 978-88-459-0856-9
.
- L'arte di ottenere rispetto
, a cura di Gian Carlo Giani, Newton Compton, Roma, 2014,
ISBN 978-88-541-7129-9
.
- L'arte di trattare le donne
, Adelphi (PBA 457), Milano, 2000,
ISBN 978-88-459-1576-5
, estratti da varie opere.
- L'arte della musica
, in appendice scritti inediti di Richard Wagner; traduzione, saggio introduttivo e cura di Francesca Crocetti, Firenze, Clinamen 2003.
- Memoria sulle scienze occulte
, a cura di Paolo Carbonini, Edizioni PiZeta, San Donato, 2009,
ISBN 978-88-87625-42-4
- Metafisica dei costumi. Lezioni filosofiche
.
- Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura
, Mondadori, Milano, 1993; a cura di Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2008,
ISBN 978-88-17-16897-7
.
- Sulla felicita e sul dolore
.
- Sulla lettura e sui libri
, traduzione di Valerio Consonni, La Vita Felice, Milano, 2008,
ISBN 978-88-7799-220-8
- Sulla lingua e sulle parole
, a cura di Andrea Felis, La Vita Felice, Milano, 2010,
ISBN 978-88-7799-258-1
- Sulla religione
(antologia da varie opere).
- Sul mestiere dello scrittore e sullo stile
, trad. di
Eva Amendola Kuhn
, con una nota di
Franco Volpi
, Adelphi (PBA 315), 1993,
ISBN 978-88-459-1013-5
.
- ^
Vedi
Urs App
:
Schopenhauer's Compass. An Introduction to Schopenhauer's Philosophy and its Origins
. Wil: UniversityMedia, 2014 (
ISBN 978-3-906000-03-9
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, a cura di Giorgio Colli, Milano, Adelphi, 1981, p. 141.
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- ^
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ibidem
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Metafisica dell'amore sessuale
, a cura di Anacleto Verrecchia, Quattordicesima edizione BUR Classici moderni: settembre 2018, Milano, BUR Rizzoli, settembre 2018
[1992]
, p. 43,
ISBN
978-88-17-16897-7
.
- ^
Zino Zini,
Schopenhauer
- ^
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Arthur Hubscher,
op. cit.
- ^
Arthur Hubscher,
op. cit.
Per l'importanza del pensiero indiano nella genesi della filosofia di Schopenhauer vedi il libro di
Urs App
:
Schopenhauer's Compass. An Introduction to Schopenhauer's Philosophy and its Origins
. Wil: UniversityMedia, 2014 (
ISBN 978-3-906000-03-9
) ; versione tedesca
Schopenhauers Kompass. Die Geburt einer Philosophie
. Rorschach/Kyoto: UniversityMedia, 2011 (
ISBN 978-3-906000-02-2
)
- ^
"La vispa Teresa" di A. Verrecchia (2006)
- ^
A questo proposito
Anacleto Verrecchia
, nella sua introduzione ad Arthur Schopenhauer,
Metafisica dell'amore sessuale
, RCS MediaGroup,
ISBN 978-88-17-16897-7
(gia pubblicata in SJ, 1975, pp. 187-196), ci riporta una lettera dalla "grammatica pittoresca" e dalla "sintassi spericolata" inviata al filosofo dalla Fuga:
"Caro amico,
con tanto piacere ricevei la tua letara sentindo che non ti sei dimenticato di me e che conservi per me tanta premura ma credimi mio caro che ne meno io non mi sono dimenticata di te anzi dicevo fra me stesa (sic!) come mai si deve credere ai omini perche tu per me mostravi premura e io dicevo non mi a ne meno scrito adeso poi che o ricevuta tua lettara conosco che vero e quelo che mi avevi detto e che mi disi e molto piu ti sono grata sentindo che ti sei ricordato di me ogni giorno o piacere che ai fatto il tuo viagio felice da Napoli e Roma e che stai bene di salute io ti amo e desidero di vederti e vieni pure che ti atendo per abraciarti e per pasare di giorni assieme che gia io tengo uno amico ma questo va sempre via di Venezia e non mi viene a trovare solo che qualche volta e poi sai domenica va in campagna e stara quindisi giorni e anche vinti e dunque poi venire libaramente anzi ti atendo con tutto il core. rapporto al impresario non lo o piu e sono molto tempo che tengo questo altro e inglesi scapati di nigelterra e venuti a Venezia per disparazione non ne o de quei per far la amore io non o mancato di risponderti subito percio la mia lettara ti venga subito io con la giulieta sono amica ma non tanto come quando eri a Venezia te che e melio perche cosi siamo in piu libarta e vero che non pensi e ne meno io ma di esa melio cosi a dunque mio caro ti atendo stai bene o volia di vederti a dio mio caro
La tua amica
Teresa Fuga"
- ^
Fausto Pellecchia,
Le donne di Schopenhauer
, su
uncommons.it
.
URL consultato il 22 novembre 2014
(archiviato dall'
url originale
il 23 dicembre 2015)
.
- ^
Schopenhauer and syphils
- ^
Flavio Mei,
Etica e politica nel pensiero di Schopenhauer
, Marzorati, 1966, p. 10; p. 81
- ^
Edouard Sans,
op. cit.
, p. 10.
- ^
a
b
Edouard Sans,
Schopenhauer
, Xenia, Milano, 1999, p. 11.
- ^
aveva avuto piu di un cane barbone, almeno due, che portavano lo stesso nome; il primo Atma mori nel 1850, e lo stesso anno Schopenhauer compro un altro barboncino; cfr. Alain de Botton,
La consolazione della filosofia
,
[1]
- ^
Un cane e il suo filosofo: Schopenhauer e Atma
- ^
a
b
Note biografiche nell'introduzione a: Consigli sulla felicita (antologia dagli Aforismi), Mondadori, Saperi - I Sempreverdi, 2007, trad. M.T. Giannelli, a cura di C. Lamparelli
- ^
Notoriamente misogino, in
L'arte del trattare le donne
afferma la superiorita maschile; a partire dalla madre e dalla sorella, i suoi rapporti con le donne furono sempre molto conflittuali; solo da vecchio confido a Malwida von Meysenbug: ≪Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, e destinata a crescere continuamente, molto piu di un uomo≫.
- ^
Simon Critchley
Il libro dei filosofi morti
, 2009
Garzanti
, p.219
- ^
Nel caso la Schnepp avesse rifiutato, il cane sarebbe stato affidato al Dr. Emden. L'ultimo cane di Schopenhauer, nato circa nel 1850, morira qualche anno dopo la scomparsa del padrone, ma l'anno preciso della morte del barboncino non e noto. Del secondo Atma ci sono alcune immagini: una di Elisabet Ney, realizzata mentre lavorava al busto di Schopenhauer, e uno schizzo di
Wilhelm Busch
; e inoltre protagonista di un fumetto,
Schopenhauer and Butz
di Georg Klein e Michael Jordan
- ^
≪Nel
Corano
troviamo la forma piu squallida e piu povera di teismo. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore≫.
- ^
Giuseppe Invernizzi,
Invito al pensiero di Schopenhauer
- ^
Arthur Schopenhauer:
Metafisica dell'amore sessuale
Rizzoli Milano (1996).
- ^
A. Schopenhauer:
Metafisica dell'amore sessuale
, Rizzoli Milano (1996), pagg. 80-81
- ^
A. Schopenhauer:
Metafisica dell'amore sessuale
Rizzoli Milano (1996), pagg.83-84.
- ^
A. Schopenhauer:
Metafisica dell'amore sessuale
, Rizzoli, Milano, 1996, pp. 106-107. Schopenhauer, tuttavia, non esclude la possibilita di un rapporto amoroso di compromesso tra interesse dell'individuo e della specie: "Intanto, a consolazione dei cuori teneri ed innamorati, aggiungiamo che all'amore sessuale appassionato talvolta si accompagna un sentimento di tutt'altra origine, cioe una vera amicizia fondata sulla concordia delle disposizioni d'animo, la quale pero sorge di solito solo dopo che l'amore sessuale vero e proprio si e spento nell'appagamento. Tale amicizia deriva per lo piu dal fatto che le complementari e corrispondenti qualita fisiche, morali e intellettuali dei due individui, dalle quali e nato l'amore sessuale diretto alla prole da generare, sono complementari anche rispetto agli individui stessi, in quanto qualita di temperamento e pregi intellettuali opposti, e cosi danno luogo a un'armonia degli animi". (pagg.107-108)
- ^
Francesco Bianconi: ≪In un’epoca di gente che vuole ‘spaccare’, io faccio folk universale≫
- ^
Piccoli fragilissimi Film ? Intervista a Francesco Bianconi (Baustelle)
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