Il
rex
(che tradotto dal
latino
significa
re
) era il supremo
magistrato
che governava
Roma in eta monarchica
.
Secondo la tradizione questa figura, legata alla
fondazione di Roma
, sarebbe stata ivi presente fin dalla sua fondazione, nel
753 a.C.
, ad opera di
Romolo
(primo re di Roma), al
509 a.C.
, anno della cacciata dell'ultimo re,
Tarquinio il Superbo
, dalla citta. Questo periodo e indicato come l'
eta regia di Roma
.
Nonostante la cultura di massa rimandi ai sette re di Roma, delle fonti romane si tramandano i nomi di otto re che si succedettero a Roma durante l'epoca regia. Infatti Romolo, il fondatore di Roma, per alcuni anni regno con il
sabino
Tito Tazio
, istituendo una
diarchia
. Una formula usata per ricordare mnemonicamente l'ordine di successione dei re e la seguente
[
non chiaro
]
RO NU TU AN TAR SE TAR senza il re della diarchia Tito Tazio.
Alla morte del re, Roma entrava in un periodo di
interregno
.
[1]
[2]
Il potere supremo dello Stato era devoluto al
senato
, che aveva il compito di indicare un nuovo re. Il senato si riuniva e nominava, per un periodo di cinque giorni, uno dei suoi membri come interrex, con l'unico scopo di indicare il prossimo re di Roma. Scaduto inutilmente il termine di cinque giorni, l'interrex, con il consenso del senato, provvedeva a nominare un altro senatore come nuovo interrex, per un altro mandato di cinque giorni.
[1]
Quando l'interrex trovava un candidato adatto, lo candidava al senato per ottenere la ratifica della nomina. In caso di ratifica, l'interrex convocava i
comizi curiati
, che presiedeva per la procedura di elezione del re.
[1]
L'assemblea dei
comitia curiata
, poteva solo accettare o rifiutare il candidato re. Se accettato, il re eletto non poteva entrare subito nel suo ufficio. Occorrevano ancora due altri atti perche fosse pienamente investito dell'autorita regale.
Innanzitutto era necessario interrogare la volonta divina degli dei con la cerimonia dell'
inauguratio
, con la quale un
Augure
traeva gli
auspici
, dal momento che il re avrebbe dovuto servire come sommo sacerdote di Roma. Il secondo atto che doveva essere eseguito era il conferimento dell'
imperium
al re, che avveniva attraverso l'approvazione della
lex curiata de imperio
, votata sempre dai comizi curiati.
Come si evince dalla procedura descritta, se in teoria era il popolo, tramite i comizi curiati, ad eleggere il proprio re, di fatto era il senato a controllare il processo di elezione del re.
- Capo dello Stato, detentore del massimo potere esecutivo.
- Capo dell'esercito: prendeva tutte le decisioni in campo militare.
[3]
- Supremo sacerdote
: il suo compito principale era garantire la cosiddetta
pax deorum
tra gli uomini e gli dei.
[4]
- Rappresentante della citta nei rapporti con i popoli vicini: non solo era rappresentante della citta nelle relazioni con i popoli vicini ma spesso emanava i patti stipulati con questi;
foedera
.
- Legislatore: aveva potere di emanare precetti validi per l'intera comunita le
leges regiae
.
- Giudice supremo: aveva potere decisionale in controversie che pero riguardavano solo specifici ambiti.
[4]
A tal proposito interveniva attivamente per dare pene solo per delitti di tradimento, militari,
perduellio
(sovversione interna), omicidi con attivo concorso di stretti parenti (i figli per esempio) dell'ucciso. Era anche giudice in alcune
legis actio
:
legis actio sacramentum in rem
(non si sa se anche quelli
in personam
) e la
manus iniectio
.
Nello svolgimento delle sue attivita era assistito dai
sacerdoti
e i
pontefici
(soprattutto per questioni sacre-religiose) e in alcuni frangenti dai comizi curiati. Secondo alcune fonti il re concedeva a quest'ultima potere decisionale nei processi qualora fosse indeciso sulla risoluzione del caso previa autorizzazione del
senato
.
Il
rex
, anche se limitato da tutti questi atti, il che ci pone di fronte ad una monarchia tutt'altro che assoluta, rivestiva il ruolo piu importante per la comunita coadiuvato dagli ausiliari del
rex
:
Nel corso del
periodo monarchico
la figura del rex assunse diverse sfumature a seconda del reggente. Nello specifico si possono delineare essenzialmente due periodi:
- la monarchia latino-sabina, rappresentata dai
primi quattro re
ossequiosa delle attribuzioni del senato e delle assemblee popolari.
In questo periodo vengono creati molti
sacerdozi
e forti alleanze internazionali con i popoli vicini. Si delinea nella prima parte di questa fase una figura monarchica subordinata da altri poteri radicati nella citta:
familiae
,
gentes
e soprattutto collegio sacerdotale, detentore dei
mores
desunti dalla rivelazione (almeno inizialmente gli
Auspici
del
rex
rivestono un ruolo secondario). Da notare comunque che gia in questo periodo la figura
rex
comincia ad acquisire importanza soprattutto nell'ambito pubblico e internazionale
- la monarchia etrusca, rappresentata dalla dinastia dei
Tarquinii
, fautrice della svolta assolutistica.
Superando la precedente concezione che considerava il rex come primus inter pares (almeno rispetto ai
patrizi
), i
Tarquinii
, influenzati dalla loro discendenza
etrusca
, incrementarono sempre piu l'accentramento dei poteri. Questo processo di centralizzazione porto comunque in questo periodo anche notevoli benefici al diritto romano (ad esempio il
censo
istituito da
Servio Tullio
) anche se, come e noto, avra come ultima conseguenza l'assolutismo di
Tarquinio il Superbo
e l'abbandono della forma monarchica.
In
eta repubblicana
la figura del
rex
, in particolare per quanto riguarda i compiti religiosi, passera alla figura del
rex sacrorum
perdendo ogni valenza politica.
- ^
a
b
c
Tito Livio
,
Ab Urbe condita libri
, I, 17, 7
- ^
Tito Livio
,
Ab Urbe condita libri
, I, 22, 1
- ^
Dionigi di Alicarnasso
,
Antichita romane
, II, 14, 4.
- ^
a
b
Dionigi di Alicarnasso
,
Antichita romane
, II, 14, 1.
- Riccardo Orestano
,
I fatti di normazione nell'esperienza romana arcaica
, Torino, 1967, p. 280.
- Giuseppe Valditara
,
Studi sul magister populi: dagli ausiliari militari del rex ai primi magistrati repubblicani
, II, Milano,
Giuffre
, 1989, XII, 435.
- Mario Amelotti,
Lineamenti di storia del diritto romano
,
Giuffre
, 1989, pp. VIII - 762,
ISBN
88-14-01823-5
.
- Il mondo nuovo: la costituzione romana nella Storia di Roma arcaica di Dionigi d'Alicarnasso / Lorenzo Fascione. - Napoli: Jovene.2 volumi: 1º volume pagg. 222, 1988; 2º volume pagg. 197, 1993;