I
religiosi
sono i fedeli
cristiani
appartenenti agli
istituti religiosi
, cioe a quelle societa ecclesiastiche i cui membri conducono vita fraterna in comunita e osservano, oltre ai normali precetti cristiani, i consigli evangelici mediante i
voti
pubblici di
poverta
,
obbedienza
e
castita
.
In ambito
cattolico
, i voti possono essere emessi in forma solenne o semplice:
[1]
le societa a voti solenni sono dette
ordini
, quelle a voti semplici
congregazioni
.
Con la diffusione del
protestantesimo
la vita religiosa scomparve dai paesi riformati, ma tra
XIX
e
XX secolo
in ambito evangelico e anglicano sorsero numerose comunita per sperimentare nuove forme di vita comune.
In senso lato, il termine "religioso" viene usato per intendere tutti coloro che vivono professando i consigli evangelici, cioe anche i membri degli
istituti secolari
(che non praticano vita comune), gli
eremiti
e le
vergini
consacrate
, e i sodali delle
societa di vita apostolica
(che non emettono voti pubblici ma praticano vita comunitaria).
[2]
Nell'antichita cristiana e nell'alto medioevo il sostantivo religioso era utilizzato per indicare coloro che dedicavano buona parte del loro tempo al servizio liturgico e agli atti cultuali.
Tommaso d'Aquino
, nella
Summa Theologiae
, defini religiosi "coloro che si consacrano totalmente al divino servizio, offrendosi a Dio come in olocausto",
[3]
cioe i membri dello "stato di perfezione": tale stato, oltre che dai monaci e dai canonici regolari, era costituito anche dai frati degli ordini mendicanti che, sul fondamento della scelta radicale della sequela di
Cristo
proposta dal
Vangelo
, si dedicavano al servizio diretto ai fratelli.
Col tempo il termine perse il suo originale significato e assunse una connotazione sempre piu tecnica, finendo per definire solo i membri di istituti con determinate caratteristiche giuridiche e canoniche (gli appartenenti agli ordini e alle congregazioni piu antiche, di voti solenni; i membri delle congregazioni di voti semplici vennero annoverati tra i religiosi solo con il
codice Piano Benedettino
del
1917
).
[4]
Mentre nella dottrina classica il termine religioso poteva adeguarsi a tutti quanti si dedicassero totalmente al culto divino, cioe ai membri degli
istituti religiosi
e
secolari
, agli
eremiti
, alle vergini consacrate, ai sodali delle
societa di vita apostolica
, col tempo il sostantivo si e ridotto a una pura categoria giuridica ed e passato a indicare solo i membri di certi istituti con determinate caratteristiche (quelli "...i cui membri, secondo il diritto proprio, emettono i voti pubblici, perpetui oppure temporanei da rinnovarsi alla scadenza, e conducono vita fraterna in comunita").
[5]
Durante il
Concilio Vaticano II
il termine religioso torno a essere utilizzato nel significato teologico proposto dall'Aquinate, cioe di persona consacrata al servizio di Dio e dei fratelli (sotto il capitolo VI della costituzione apostolica
Lumen Gentium
, intitolato "I Religiosi", vennero ricomprese tutte le forme di vita particolarmente dedicate a Dio nella Chiesa);
[6]
ma in seguito lo stesso concilio, temendo un'eccessiva standardizzazione, ristabili le separazioni sottolineando come i membri degli istituti secolari non vadano considerati religiosi.
[7]
La volonta di evidenziare le specificita di ogni stato di vita tendente alla perfezione della carita mediante lo stato di consacrazione della vita (cioe la professione e assunzione
coram Ecclesia
dei tre consigli evangelici di castita, poverta e obbedienza) e l'assunzione di questo impegno associativo mediante voti o altri sacri legami, ha portato a sottolineare le specificita di ogni singola categoria di istituti tanto da non riuscire piu a trovare un minimo denominatore comune che le possa unificare:
[8]
il
Codice di Diritto Canonico
promulgato da
papa Giovanni Paolo II
il 25 gennaio
1983
, infatti, non ha voluto indicare nessun termine per definire sia gli
istituti di vita consacrata
e le
societa di vita apostolica
, e la parte III del codice e stata titolata
De Institutis vitae consecratae et de societatibus vitae apostolicae
(nella fase di consultazione preliminare alla promulgazione del codice era stata suggerita la locuzione "vita evangelica costituita").
[9]
Nei paesi interessanti alla
riforma protestante
le istituzioni religiose scomparvero (
Martin Lutero
nego il valore dei voti religiosi e i beni di capitoli e monasteri vennero secolarizzati).
Tra
Sei
e
Settecento
, con la diffusione del
pietismo
, stimolo la ripresa della vita comune in ambito riformato (confraternita di
Herrnut
).
Sulla scia del
movimento di Oxford
, a partire dalla meta dell'
Ottocento
in ambito
anglicano
si formarono comunita di tradizione benedettina, francescana e domenicana.
A partire dal
1923
si tennero a
Gut Bernuechen
dei congressi che crearono le premesse per la nascita di fraternita come la
Michaelsbruderschaft
. Tali comunita, dopo la fine della seconda guerra mondiale, si diffusero in tutte le Chiese protestanti: le loro caratteristiche comuni furono la pratica di opere caritatevoli, la rivalutazione dell'antico monachesimo cristiano e la celebrazione comunitaria e solenne della liturgia.
Salvo poche eccezioni (ad esempio, l'antica abbazia cistercense di
Loccum
, passata alla riforma nel
XVI secolo
), le comunita religiose non posseggono un particolare status all'interno delle loro Chiese (in
Germania
, generalmente, sono istituzioni di diritto proprio, inquadrate giuridicamente come
Eingetragener Verein
); tra le varie comunita, anche all'interno della stessa confessione, non esistono molti contatti e i rapporti reciproci non sono regolati giuridicamente.
Nel
1987
in Germania le comunita in cui si praticava il celibato erano una ventina e i membri circa 750 (in maggioranza donne).
Nel corso dei secoli la
vita consacrata
ha assunto diverse forme, per meglio rispondere alle esigenze dei diversi momenti storici, dando origine a diverse categorie di religiosi:
[10]
Le religiose si distinguono semplicemente in:
[11]
- ^
Tra i due tipi di voto non esiste una differenza essenziale; voto solenne e, infatti, quello che la Chiesa riconosce come tale, altrimenti e semplice: cfr.
CIC
1983
, can. 1192, § 2.
- ^
Arnaldo Pigna, voce
Religioso
, in
Dizionario Teologico Enciclopedico
, pp. 888-899.
- ^
S.Th.
, II-II, q. 186, art. 1c.
- ^
Arnaldo Pigna, voce
Religioso
, in
Dizionario Teologico Enciclopedico
, p. 888.
- ^
CIC
1983
, can. 607, § 2.
- ^
Concilium Vaticanum II, Const. dogm.
Lumen gentium
, nn. 43-47:
AAS
57 (1965) 49 e segg.
- ^
Concilium Vaticanum II, Decr.
Perfectae Caritatis
, n. 11:
AAS
58 (1966) 707.
- ^
Arnaldo Pigna, voce
Religioso
, in
Dizionario Teologico Enciclopedico
, p. 889
- ^
Direttorio canonico...
(op.cit.), p. 11.
- ^
Annuario pontificio per l'anno 2007
, pp. 1449-1507.
- ^
Annuario pontificio per l'anno 2007
, pp. 1523-1733.
- Annuario pontificio per l'anno 2007
,
Roma
,
Libreria Editrice Vaticana
, 2007,
ISBN 978-88-209-7908-9
.
- Direttorio canonico per gli istituti religiosi, gli istituti secolari e le societa di vita apostolica
,
Cinisello Balsamo
,
Edizioni paoline
, 1988,
ISBN 88-215-1618-0
.
- Jose F. Castano,
Gli istituti di vita consacrata
,
Roma
, Millennium Romae, 1995.
- Luciano Pacomio e Vito Mancuso (curr.),
Dizionario Teologico Enciclopedico
,
Casale Monferrato
,
Piemme
, 2004 [1ª ed. 1993],
ISBN 88-384-8382-5
.