Primavera araba
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Allontanamento o morte del capo di stato
Conflitti armati e cambiamento nel governo
Cambiamento del primo ministro
Proteste maggiori
Proteste minori
Proteste collegate
Guerra civile
Assenza di proteste
|
Data
| 17 dicembre
2010
- dicembre
2012
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Luogo
| Mondo arabo
,
Africa Occidentale
|
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Causa
| Corruzione
,
poverta
,
fame
, assenza di
liberta individuali
, violazione di
diritti umani
,
disoccupazione
, aumento del prezzo dei generi alimentari, malcontento popolare, desiderio di rinnovamento del regime politico, interferenze straniere
|
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Schieramenti
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Effettivi
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2 000 000 soldati
35 000 mercenari
3 000 carri armati
5 000 cannoni
1.000 aerei
| 20 000 000 dimostranti
1 200 carri armati
2 400 cannoni
1 300 aerei
500 aerei NATO (solo in Libia)
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Perdite
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Voci di crisi presenti su Wikipedia
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Manuale
|
Con
primavera araba
(in
arabo
?????? ??????
al-Rab?? al-?Arab?
) si intende un termine di origine
giornalistica
, utilizzato per lo piu dai
media
occidentali, per indicare una serie di proteste ed agitazioni cominciate tra la fine del
2010
e l'inizio del
2011
.
[1]
Il primo uso specifico dell'espressione
Arab Spring
(Primavera araba), per denotare appositamente questi eventi, viene attribuito al
politologo
Marc Lynch in un articolo della rivista americana
Foreign Policy
del 6 gennaio 2011. Il riferimento e sia alla "
primavera dei popoli
" del
1848
, sia alla
primavera di Praga
del
1968
, nella quale lo studente
Jan Palach
si diede fuoco. I paesi maggiormente coinvolti dalle sommosse furono l'
Egitto
, la
Siria
, la
Libia
, la
Tunisia
, lo
Yemen
, l'
Algeria
, l'
Iraq
, il
Bahrein
, la
Giordania
e il
Gibuti
, mentre ci sono stati moti minori in
Mauritania
, in
Arabia Saudita
, in
Oman
, in
Sudan
, in
Somalia
, in
Marocco
e in
Kuwait
.
[2]
[3]
[4]
Le vicende sono tuttora in corso nelle regioni del
Medio Oriente
, del
Vicino Oriente
e del
Nord Africa
.
[5]
[6]
La rivolta inizio il 17 dicembre
2010
, in seguito alla protesta estrema del tunisino
Mohamed Bouazizi
, il quale si diede fuoco in seguito a maltrattamenti subiti da parte della polizia, il cui gesto innesco l'intero moto di rivolta tramutatosi nella cosiddetta
Rivoluzione dei Gelsomini
.
[7]
[8]
Per le stesse ragioni, un effetto domino si propago ad altri Paesi del mondo arabo e della regione del Nord Africa. In molti casi i giorni piu accesi, o quelli dai quali prese avvio la rivolta, sono stati chiamati giorni della rabbia o con nomi simili.
[9]
[10]
Nel
2011
, quattro capi di Stato furono costretti alle
dimissioni
, alla fuga e in alcuni casi portati alla morte: in Tunisia
Zine El-Abidine Ben Ali
(14 gennaio 2011), in Egitto
Hosni Mubarak
(11 febbraio 2011), in Libia
Mu?ammar Gheddafi
che, dopo una lunga fuga da
Tripoli
a
Sirte
, fu catturato e ucciso dai ribelli, con l'aiuto determinante di Stati Uniti e Francia, il 20 ottobre 2011,
[11]
[12]
e in Yemen
Ali Abdullah Saleh
(27 febbraio 2012).
[13]
I sommovimenti in Tunisia portarono il presidente
Ben Ali
, dopo venticinque anni, alla fuga in
Arabia Saudita
. In Egitto, le imponenti proteste iniziate il 25 gennaio 2011, dopo diciotto giorni di continue dimostrazioni, accompagnate da vari episodi di violenza, costrinsero alle dimissioni (complici anche le pressioni esercitate da
Washington
) il presidente Mubarak dopo trent'anni di potere.
[14]
Nello stesso periodo, il re di Giordania
?Abd All?h
attuo un rimpasto ministeriale e nomino un nuovo
primo ministro
, con l'incarico di preparare un piano di "vere riforme politiche".
[15]
Sia l'instabilita portata dalle proteste nella regione mediorientale e nordafricana, sia le loro profonde implicazioni
geopolitiche
, attirarono grande attenzione e preoccupazione in tutto il mondo.
[16]
Le proteste hanno colpito non solo
paesi arabi
, ma anche alcuni Stati non arabi, come nel caso della
Repubblica Islamica dell'Iran
, che ha in un certo senso anticipato la primavera araba con le proteste post-elettorali del 2009-2010; i due casi hanno in comune l'uso di tecniche di resistenza civile, come scioperi, manifestazioni, marce e cortei e talvolta anche atti estremi come suicidi, divenuti noti tra i media come
autoimmolazioni
, e l'
autolesionismo
. Anche l'utilizzo di social network come
Facebook
e
Twitter
per organizzare, comunicare e divulgare determinati eventi e stato molto diffuso, a dispetto dei tentativi di repressione statale. La Primavera araba ha avuto lo scopo di portare o riportare le tradizioni del mondo arabo al potere.
[17]
[18]
[19]
I social network tuttavia non sarebbero stati il vero motore della rivolta, secondo alcuni osservatori, per i quali "il network della moschea, o del bazar, conta assai piu di Facebook,
Google
o delle email".
[20]
[21]
Alcuni di questi moti, in particolare in Tunisia ed Egitto, hanno portato a un cambiamento di governo, e sono stati identificati come
rivoluzioni
.
[22]
[23]
I fattori che hanno portato alle proteste iniziali sono numerosi e comprendono la
corruzione
, l'assenza di
liberta individuali
, la violazione dei
diritti umani
e la mancanza di interesse per le condizioni di vita, molto dure, che in molti casi rasentano la
poverta
estrema.
[24]
Delle rivolte hanno poi cercato di approfittarne movimenti estremisti e terroristici di matrice islamica, come i
Fratelli Musulmani
che con trucchi, intimidazioni e corruzioni, sono riusciti anche a prendere il potere in alcuni Stati, riportando in vigore assurde leggi ancora piu opprimenti e antiquate. Anche la crescita del prezzo dei generi alimentari e la
fame
sono da considerarsi tra le principali ragioni del malcontento; questi fattori hanno colpito larghe fasce della popolazione nei Paesi piu poveri nei quali si sono svolte le proteste, portando quasi a una crisi paragonabile a quella osservata nella
crisi alimentare
mondiale nel
2007
-
2008
.
[25]
[26]
[27]
Tra le cause dell'aumento dei costi, secondo Abdolreza Abbassian, capo economista alla
FAO
, vi fu la "siccita in
Russia
e
Kazakistan
, accompagnata dalle inondazioni in
Europa
,
Canada
e
Australia
, associate a incertezza sulla produzione in
Argentina
", a causa della quale i governi dei Paesi del
Maghreb
, costretti ad
importare
i generi commestibili, decisero per l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari di largo consumo.
[28]
Altri analisti hanno messo in risalto il ruolo della
speculazione finanziaria
nel determinare la crescita del prezzo dei generi alimentari in tutto il mondo.
[29]
Prezzi piu alti si registrarono anche in
Asia
e in particolare in
India
, dove vi furono rialzi nell'ordine del 18%, e in
Cina
, con aumento dell'11,7% in un anno.
[28]
Le proteste nello stato unitario iniziarono dopo il gesto disperato di un fruttivendolo,
Mohamed Bouazizi
, che il 17 dicembre 2010 si diede fuoco per protestare contro il sequestro da parte della polizia della propria merce.
[30]
Il 27 dicembre il movimento di protesta si diffuse anche a
Tunisi
, dove giovani laureati disoccupati manifestarono per le strade della citta e vennero colpiti duramente dalla polizia.
[30]
Nonostante un rimpasto di governo il 29 dicembre, le rivolte nel paese non si placarono.
[30]
Il 13 gennaio il presidente tunisino
Ben Ali
, in un intervento trasmesso dalla televisione nazionale, si impegno a lasciare il potere nel
2014
e promise che avrebbe garantito la liberta di stampa. Il suo discorso pero non calmo gli animi e le manifestazioni continuarono.
[30]
Meno di un'ora dopo, venne decretato lo stato d'emergenza e imposto il coprifuoco in tutto il Paese.
[30]
Poco dopo, il primo ministro
Mohamed Ghannushi
dichiaro di aver assunto la carica di presidente
ad interim
fino alle elezioni anticipate.
[31]
In serata venne dato l'annuncio che Ben Ali, dopo ventiquattro anni al potere, aveva lasciato il Paese.
[32]
A fine febbraio alcune decine di migliaia di manifestanti si radunarono nel centro di Tunisi per chiedere le dimissioni del governo provvisorio, insediatosi dopo la cacciata di Ben Ali.
[33]
Il 25 gennaio 2011, in seguito ai diversi casi di protesta estrema, in cui diverse persone si erano date fuoco, violenti scontri si svilupparono al centro del
Cairo
, con feriti ed arresti, durante le manifestazioni della giornata della collera, convocata da opposizione e societa civile contro la carenza di lavoro e le misure repressive.
[34]
Il fulcro delle manifestazioni e
piazza Tahrir
, che si trova al centro della metropoli e rappresenta un punto nevralgico della capitale egiziana, ospitando importanti edifici amministrativi, hotel di lusso, l'universita americana (AUC) e il
Museo delle antichita egizie
.
I manifestanti contrari al regime di Mubarak invocano la liberazione dei detenuti politici, la liberalizzazione dei media, e sostengono la rivolta contro la corruzione e i privilegi dell'oligarchia.
[
senza fonte
]
Il 29 gennaio il presidente
Hosni Mubarak
licenzio il governo e nomino come suo vice l'ex capo dell'intelligence,
?Omar Sulaym?n
. Tuttavia gli scontri e le manifestazioni continuarono nelle citta egiziane.
[35]
Il 5 febbraio intanto si dimise l'esecutivo del
Partito nazionale democratico
di Mubarak, mentre il
rais
alcuni giorni dopo delego tutti i suoi poteri a Sulaym?n.
[36]
L'11 febbraio il vice presidente annuncio le dimissioni di Mubarak mentre oltre un milione di persone continuavano a manifestare nel Paese.
[37]
L'Egitto fu lasciato nelle mani di una giunta militare, presieduta dal feldmaresciallo
Mohamed Hussein Tantawi
, in attesa che venisse emendata la costituzione e che fosse predisposta la convocazione di nuove elezioni.
[38]
[39]
Le
elezioni presidenziali del 2012
furono vinte da
Mohamed Morsi
, sostenuto dal movimento
islamista
dei
Fratelli Musulmani
, il quale, a sua volta, venne rovesciato dal
colpo di stato del generale
al-Sisi
l'anno successivo.
Il 16 febbraio 2011 si verificarono nella citta di
Bengasi
scontri fra manifestanti, irritati per l'arresto di un
attivista
dei diritti umani, e la polizia, inviata da sostenitori del governo. In tutto il Paese nel frattempo si tennero manifestazioni a sostegno del leader
Mu?ammar Gheddafi
.
[40]
Il 17 febbraio si registrarono numerosi morti in accesi conflitti a Bengasi, citta simbolo della rivolta libica che intendeva cacciare Gheddafi, al potere da oltre quarant'anni. Testimoni vicini ai ribelli riferirono inoltre che sarebbero avvenute vere e proprie esecuzioni da parte delle forze di polizia.
[41]
Nella data del 17 febbraio, proclamata la giornata della collera, milizie giunte da Tripoli a
Beida
, nell'est della Libia, attaccarono i manifestanti, causando morti e numerosi feriti.
[42]
Molti dei decessi registrati in Libia risultarono concentrati nella sola citta di Bengasi, localita tradizionalmente poco fedele al leader libico e piu influenzata dalla cultura
islamista
.
[43]
Il 20 febbraio il numero delle vittime si avvicinava ai 300 morti.
[44]
Il sito informativo libico Libya al-Youm denuncio che
i militari inviati dal regime libico per reprimere i manifestanti di Bengasi stanno usando in queste ore armi pesanti contro le persone riunite davanti al tribunale cittadino
, come
razzi Rpg
e armi anticarro.
[44]
Il 21 febbraio la rivolta si allargo anche alla capitale
Tripoli
, dove i contestatori diedero fuoco a edifici pubblici.
[45]
Nella stessa giornata a Tripoli si fece ricorso a
raid
dell'aviazione sui manifestanti per soffocare la protesta.
[46]
Il 21 febbraio cominciarono le defezioni dei politici libici: la delegazione libica all'
Onu
prese nettamente le distanze dal leader Mu?ammar Gheddafi. Il vice-ambasciatore libico, Ibrahim Dabbashi, a capo della squadra diplomatica libica, accuso il Colonnello di essere colpevole di
genocidio
e di aver praticato
crimini contro l'umanita
[47]
. Il 20 ottobre 2011 Gheddafi venne catturato e ucciso vicino a Sirte. Il suo cadavere fu poi sepolto nel deserto vicino a
Misurata
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Archiviato
il 6 marzo 2016 in
Internet Archive
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