I
Notturni
di
Fryderyk Chopin
sono composizioni per
pianoforte
solista.
Nel realizzare queste opere, Chopin prese spunto da composizioni che si adattavano facilmente alla sua indole sognante e tipicamente romantica; in un primo momento egli trasse la sua ispirazione dalle opere dell'
irlandese
John Field
considerato l'inventore del Notturno pianistico; tuttavia, diversamente da questi, componeva per esprimere le sue piu intime sensazioni, piuttosto che per assecondare il pubblico; si distanzio subito dal modello realizzando opere di straordinaria invenzione melodica, con un'innovativa concezione dell'
ornamentazione
, sempre variata e integrata nella melodia stessa e con un nuovo utilizzo delle modulazioni, spesso ardite e inaspettate.
[1]
Le composizioni di Chopin sono il trionfo del
canto
, del bel
suono
e dell'espressione; esse sono per lo piu opere in forma di una monodia accompagnata strutturate in A-B-A a volte con una breve
coda
con carattere di Berceuse.
Il maestro polacco le insegno spesso ai suoi allievi affinche imparassero che cosa intendesse per
suono
e per tocco.
Rispetto a quelli di Field, i
Notturni
di Chopin hanno (spesso, ma non sempre) la peculiarita di avere una struttura importante ed essere divisi in piu sezioni tematiche contrastanti: troviamo accostate varie espressioni di stati d'animo (dolci, tenere, sognanti, ma anche intense e violente).
Tema
ricorrente sono lo spirito polacco e il
Belcanto
italiano, legati indissolubilmente a tutte le opere del compositore.
Chopin scrisse venti Notturni; il
Lento con grande espressione
del 1830 e stato erroneamente definito come Notturno e pubblicato postumo dagli editori con il titolo
Notturno in Do diesis minore
e da allora considerato come ventunesimo.
[1]
Il fatto che Chopin abbia pubblicato la quasi totalita dei Notturni composti (18 su 21), indica come questo genere gli riuscisse congeniale. Chopin evito infatti di pubblicare le opere che non lo convinsero completamente o che comunque non erano meritevoli, dal suo punto di vista, di entrare nella raccolta.
I tre Notturni op. 9 sono quelli con cui si aprono generalmente le incisioni: essi sono infatti i primi di cui Chopin curo la pubblicazione nel 1832. Dedicati a Marie Pleyel, ebbero un grande successo presso il pubblico, ma non tra i critici piu austeri che pensavano che questi Notturni fossero un oltraggio a Field.
Costruito su uno schema ABA', ed avente struttura fieldiana, presenta importanti novita come la
tonalita
e altri accorgimenti melodici.
Il tema iniziale e semplicemente una
scala
discendente nella tonalita di impianto e l'
accompagnamento
si limita a sostenerlo senza emergere troppo. Il tema, molto intimo, viene riproposto varie volte e spesso e variato con delle graziose fioriture che ne esaltano la delicatezza. La sezione “B” (in modo maggiore) e piu lunga della prima, ma non ha un carattere totalmente diverso rispetto a questa; differisce per il semplice fatto che la
melodia
e raddoppiata con l'
ottava
. Il momento e di sospensione, quasi fuori dal
tempo
, e raggiunge il suo culmine nell'interludio che precede la riproposizione del
tema
(parte A').
A chiusura vi e una Coda con una scala discendente di terze e di seconde: essa chiude il Notturno con un
accordo
(
arpeggiato
) di Sib Maggiore.
Opera di evidente carattere salottiero, si puo annoverare fra i pezzi piu conosciuti del repertorio pianistico; fu molto apprezzata sia dalla critica che dagli amatori, nonche da Chopin stesso. In essa e ravvisabile piu che in altre l'influsso di
Field
, anzi sembra che Chopin si sia ispirato direttamente a lui.
Il maestro polacco era solito suonarlo variandone gli
abbellimenti
per renderlo ogni volta nuovo; inoltre lo insegnava ai suoi allievi raccomandandosi di ispirarsi al
belcanto
italiano
, in particolare a
Giuditta Pasta
, per ottenere il giusto effetto sonoro.
[1]
In quattro sottosezioni non contrastanti tra di loro, il Notturno si puo considerare in un'unica sezione (A) secondo uno schema tipico del
Rondo
. Presenta un'esposizione iniziale del tema, una
variazione
dello stesso seguita da una modulazione in Sib maggiore, una seconda variazione, una nuova modulazione ed infine una Coda finale.
Anche quest'opera presenta una struttura del tipo ABA', ma qui per la prima volta c'e un forte contrasto tra la parte centrale (B) e le altre due. A cambiare non e solo la tonalita, ma anche la
scrittura
, piu densa.
Alla prima parte, dolce e sentimentale, se ne aggiunge una tormentata e inquietante enfatizzata dall'
accompagnamento
.
Nella ripresa del tema (A') ricompare il motivo d'apertura introdotto da quella che era stata la sua conclusione la prima volta. L'opera si conclude con una piccola coda costituita da un
arpeggio
per moto contrario.
Dedicati a Ferdinand Hiller, sembra siano stati composti intorno al 1831-33.
La
melodia
iniziale, molto particolare e che differisce dalle precedenti, ha forti richiami a
canti
popolari polacchi; e molto semplice, priva di
abbellimenti
, priva di sentimentalismi e sostenuta da un
accompagnamento
di
terzine
.
La struttura e quella classica ABA' che Chopin utilizzera per gran parte di queste opere: al tema lineare iniziale (a cui si e accennato sopra) fa seguito un episodio violento in cui la mano sinistra, partendo da un gruppetto, scende velocemente per poi risalire altrettanto rapidamente fino alla
tonica
, ribattuta due volte; la destra, dal canto suo, accentua questa situazione di profonda inquietudine eseguendo
tremoli
di quarte, di quinte e di seste.
La ripresa ripete il tema d'apertura con qualche leggera variante.
Il motivo d'apertura e piuttosto semplice: ricorda un passo dell'
Ouverture
del Coriolano di
Beethoven
ed ha fortissimi richiami al belcanto italiano. E un tipico
tema
chopiniano.
Esso viene proposto dapprima in modo molto lineare, e poi via via variato e arricchito con
abbellimenti
(come esempio in tal senso si consideri il gruppo di 4
note
discendenti di
battuta
n. 1, poi riproposte come una
quintina
a
battuta
n. 3).
L'opera segue la struttura ABA': unitamente al gia citato
tema
di apertura presenta una parte centrale piu veloce (doppio movimento) costituita da un tema puntato, arricchito da una fascia mediana di
quintine
e da un
accompagnamento
sincopato
. Nella ripresa si ritrova il tema iniziale accorciato e variato con leggerissimi abbellimenti in
note
reali.
Secondo una tradizione si pensa che l'ispirazione per questo Notturno derivi dalla partecipazione ad una rappresentazione teatrale dell'
Amleto
di
Shakespeare
. In effetti sin da bambino Chopin era stato molto interessato al teatro ed era egli stesso un ottimo
attore
, nonche imitatore. Essendo rimasto colpito dall'opera shakespeariana, pare che il musicista abbia apposto il motivo di ispirazione all'inizio del manoscritto originale, cancellandolo in seguito non essendo un amante della
musica a programma
.
Comunque sia il corale centrale, indicato come
Religioso
, potrebbe essere un particolare molto significativo di questa influenza letteraria.
Il tema iniziale si ripete per ben quattro volte uguale nella prima parte e variato nella seconda, come fosse un dialogo fra due persone. La seconda sezione in Fa maggiore (il
corale
religioso) e basata su una serie di accordi affidati alla destra e sostenuti da singole
note
, eseguite dalla sinistra nella parte medio-grave della
tastiera
. Essa chiude il notturno. La parte finale in sol maggiore infatti, non presenta grossi contrasti con la seconda, dunque il Notturno si puo pensare secondo uno schema AB.
Furono composti circa due anni dopo i tre dell'op. 15, dunque intorno al
1834
-
1835
E considerato da alcuni musicologi uno dei migliori esempi del genere.
[2]
L'opera si apre con due
battute
costituite dal solo
accompagnamento
in doppie
terzine
, introducendo l'atmosfera tipica di questo genere di composizioni.
Il tema viene ripetuto ogni volta con una leggera
variazione
fino ad arrivare ad un punto in cui, per la durata di due
misure
,
arpeggi
eseguiti da ambedue le mani creano un forte senso di sospensione. A questo punto inizia il “Piu mosso” con
ritmo
ternario, in cui la destra esegue un tema raddoppiato con l'
ottava
mentre la sinistra un cupo accompagnamento di terzine. La tensione, enfatizzata anche dalle indicazioni (
appassionato
,
sempre piu stretto e forte
,
crescendo e accelerando
) arriva al suo culmine sul
fff
, a cui succede una sezione sempre agitata ma “sotto voce”. Dopo di questa, un crescendo incalzante sostenuto da una serie di
tremoli
di sinistra conduce ad un
ff
. Da qui la sinistra scende velocemente al basso con un passo di
ottave
, riprendendo l'andamento del tema iniziale e chiudendo in Do diesis maggiore, con andamento di Berceuse, il pezzo cominciato in Do diesis minore. Anche questa composizione dunque, si puo considerare secondo un'architettura tripartita ABA'.
Legato alla fine del precedente (Re bemolle maggiore e enarmonico di Do diesis maggiore con cui termina il n. 1), riscosse notevole successo tra il pubblico e tra i critici.
Anche questo inizia con il solo accompagnamento di andamento fluente, tuttavia gia dalla seconda
misura
comincia il tema. E facile, ascoltandolo, notare similitudini con la Consolazione n. 3 che
Liszt
scrivera alcuni anni piu tardi nella stessa
tonalita
e con un accompagnamento simile, nonche con la parte centrale del
valzer
op. 64 n. 2 di Chopin stesso.
Diviso in tre parti (non secondo lo schema ABA') presenta per tre volte il tema iniziale, variato ad ogni ripresa con leggerissimi abbellimenti; ognuna delle tre sottosezioni non ha dunque grosse differenze con le restanti due. Dopo la terza riproposizione del tema, ha inizio una coda che conduce alla conclusione dell'opera tramite una discesa cromatica. Il Notturno si chiude con una
scala
di seste affidata alla destra.
Risalenti al periodo tra il 1836-1837, sembrano essere ispirati a modelli fieldiani.
Presenta una struttura di tipo AB, analoga a quella dell'op. 15 n. 3; alla prima parte ne succede una piu lunga che sembra ispirata a questa.
Un
trillo
(analogo ad uno precedente) anticipa un inaspettato
accordo
accompagnato da alcuni Fa gravi ribattuti. L'atmosfera cupa cosi creata sembra anticipare una Coda burrascosa: essa interrompe il carattere cantabile dell'opera che, quasi inaspettatamente, si chiude in modo minore.
Il pezzo comincia con due lente
battute
introduttive; subito dopo inizia il tema (con l'indicazione sempre legato e piano). La prima sezione e molto cantabile e presenta un uso assai misurato dell'
ornamentazione
. La parte centrale, essendo l'architettura della forma ABA', e fortemente contrastante con il primo tema: piu agitata, presenta un andamento incalzante, accentuato dal
ritmo
in 12/8. Questo carattere aumenta la sua intensita verso la fine della sezione, sia grazie alla
sonorita
(
ff
) che al
crescendo
a fine frase.
La ripresa si differenzia da quelle sinora viste poiche, pur avendo materiale tematico identico a quello del tema d'apertura, presenta un carattere totalmente diverso. La tensione della parte centrale infatti, viene scaricata nella nuova sezione A', recante la dicitura '’appassionato'’. Dopo essersi progressivamente distesa, l'atmosfera torna ad essere quella iniziale e il Notturno finisce come era iniziato.
Furono composti tra il
1838
e il
1839
, ma vennero pubblicati solo nel giugno del '40. Riscossero i favori della critica e in particolar modo di
Schumann
che li recensi positivamente:
≪[...]Chopin potrebbe adesso pubblicare ogni cosa senza il suo nome, tanto lo si riconoscerebbe subito egualmente [...][i Notturni op. 37] si differenziano dai suoi anteriori essenzialmente per un'ornamentazione piu semplice, per una grazia piu discreta [...] per essere chiamati poeti non c'e bisogno di ponderosi volumi: per una o due vere poesie si puo meritarne il nome e Chopin ne ha scritte ben piu di una o due.[...]≫
Il tema d'apertura e una
melodia
molto cantabile, tipica di queste composizioni; Chopin raccomandava di renderla servendosi di un solo dito (di solito il terzo) che e piu adatto a rendere un
suono
pieno, ma delicato.
La prima parte e ripetuta con piccole varianti e ornamentazioni, in misura inferiore rispetto alle opere precedenti (cfr. recensione di Schumann). Data la sua struttura ABA', dopo una ripetizione della parte iniziale (lievemente variata), si passa alla sezione B. Essa e un
corale
costituito da una serie di
accordi
in stile organistico, simile a quello dell'op. 15 n. 3, ma non reca l'indicazione “religioso”.
La ripresa e un po' accorciata rispetto alle precedenti e il Notturno si chiude in accordo maggiore.
Scritto a Nohant, per via del suo andamento sembra sia stato ispirato dal soggiorno a
Maiorca
.
Presenta una struttura simile a quella del
Rondo
, avendo un'architettura del tipo ABAB. Ad un primo tema di tipo strumentale se ne affianca uno di tipo cantabile, dall'andamento cullante sullo stile di una
Barcarola
. I due motivi si alternano per due volte fino a giungere ad una breve conclusione.
Ad ogni riproposizione i due temi sono sapientemente modificati, sia nella melodia, che nell'
accompagnamento
. La prima sezione e divisa in due parti: ad un tema iniziale ne viene affiancato un altro modificato, ma con lo stesso
accompagnamento
. La seconda sezione presenta una fascia acuta simile ad un
canto
, mentre la terza propone il tema d'apertura uguale nella prima parte (con un
accompagnamento
diverso) e modificato nella seconda. Infine la quarta sezione, sensibilmente piu breve delle altre, si risolve in una piccola conclusione che riporta alla mente il secondo tema.
Pubblicati nel
1841
, rappresentano una delle vette dell'arte compositiva di Chopin. Niente qui e lasciato al caso: dalla nota, al segno, all'indicazione
agogica
.
Ha un'architettura di tipo ABA'. La prima sezione e divisa a sua volta in due periodi ed e cantabile, pur non essendo ispirata al belcanto. Il primo dei due vede l'alternarsi di semifrasi composte da due misure ciascuna, mentre il secondo inframmezza il tema principale con la sua ripetizione.
Da rilevare che anche qui Chopin consigliava di utilizzare il terzo dito per rendere al meglio la delicata melodia.
Data la sua struttura, l'opera presenta una sezione assai contrastante con il resto. Essa inizia con una serie di accordi (sullo stile di un corale) che superano l'estensione di un'
ottava
e sono spesso arpeggiati. L'aumentare della tensione e sottolineato da scale cromatiche in doppie ottave che, inframmezzando gli accordi iniziali, giungono ad un fortissimo accordo di Do maggiore cui seguono tre discese.
La ripresa risente del nuovo clima che si e creato e ripropone dunque il tema iniziale in movimento doppio e con l'aggiunta di una fascia sonora mediana ed una inferiore. Il carattere di questa ripresa, con un raffinatissimo passaggio psicologico, e la diretta conseguenza del travolgente passaggio di ottave della parte centrale B e quindi la stessa melodia che in A era lirica e contemplativa in A', sostenuta da un romanticissimo accompagnamento di accordi ribattuti, acquista un carattere di appassionata partecipazione fino alla espressiva cadenza d'inganno della battuta 72.
Si presenta nella ricorrente forma ABA'. Una prima sezione, aperta da due misure introduttive, propone un tema continuamente modificato e che procede senza soluzione di continuita. La melodia, in ritmo binario, crea un piacevole contrasto con l'accompagnamento ternario. Da notare l'uso molto parco degli abbellimenti.
La parte centrale in Reb maggiore e caratterizzata da un insieme di tensioni espressive e distensioni, tra loro alternate e di diverso andamento; esse sono poi variate o ripetute.
La ripresa, piuttosto accorciata, lascia spazio alla Coda. Quest'ultima e costituita da una scala cromatica discendente, da una serie di trilli, e infine da una scala ascendente che chiude l'opera sull'accordo di Fa diesis maggiore.
Composti nell'estate del 1843, sono dedicati a Jane Wilhelmine Stirling, un'allieva del maestro polacco.
La sezione iniziale si puo considerare divisa in quattro temi. Al primo, costituito da quattro semifrasi (simili tra loro tranne l'ultima) succede il secondo, che si basa su elementi presentati in precedenza. La riesposizione, piu corta e variata nella seconda parte, cede il passo ad un'ultima sezione che richiama il
tema
precedente.
La parte mediana propone reminiscenze del secondo tema.
La ripresa e molto corta; conduce ad una Coda costituita da scale cromatiche e arpeggi che chiudono il Notturno in Fa maggiore.
Il lento movimento e il suo dolce ritmo donano un'atmosfera del tutto particolare a quest'opera.
Si puo dire che qui Chopin abbia dato il meglio di se, avendo come base l'esperienza maturata con le numerose composizioni gia in repertorio. Da questo punto in poi il musicista polacco si comincia a servire del
contrappunto
libero. La costruzione del Notturno si puo ritenere del tipo AA' piu Coda.
Il tema e tipico chopiniano, ma con delle novita. Quasi verso il termine dell'esposizione della melodia principale, alle due
voci
iniziali se ne aggiunge una terza che scompare improvvisamente per poi ricomparire piu tardi come contrappunto.
Composti nel 1846, sono gli ultimi ad essere stati pubblicati per interessamento dello stesso Chopin.
Furono dedicati alla von Konneritz, sua allieva.
In essi traspare un'atmosfera molto intima e lirica. L'
armonia
e l'uso del contrappunto sono portati a livelli superiori.
Del classico tipo ABA', la prima sezione e costituita da due temi facenti largo uso del contrappunto. Essa e divisa in tre parti: un tema principale inframmezzato da un secondo ed una riproposizione del primo con qualche variante. Singolare il fatto che il tema principale sia arricchito con una serie di trilli durante la seconda esposizione
La parte centrale si puo considerare un'unica melodia di stile cantabile: essa viene proposta una prima volta e poi ripetuta. Successivamente, partendo da un
ornamento
, la melodia scende per circa due
ottave
secondo una scala che si risolve in un
arpeggio
. Infine, sempre con l'ausilio di abbellimenti, si arriva alla Coda.
La prima sezione ha un carattere tranquillo e si divide in due parti. Il nuovo modo di comporre e ravvisabile gia nella prima delle due: tema molto elegante e lirico, non di ispirazione belcantistica, che da conto di una nuova concezione melodica e musicale.
Alla prima sezione, di andamento tranquillo, ne succede una piu mossa e agitata, su tre fasce sonore e con ritmo
sincopato
. Le due sezioni si alternano reciprocamente per due volte, la seconda volta fortemente accorciate.
Composto nel 1827, ci e pervenuto come opera postuma solo nel 1855.
Esso ha una struttura del tipo AA': a una prima parte, fortemente cantabile, semplice ma non banale, fa seguito una brevissima sezione centrale in Si maggiore, considerabile piu una transizione verso una ripresa molto passionale.
Pur essendo un'opera giovanile presenta gia molte delle caratteristiche dell'arte compositiva di Chopin.
Notturno n. 20 in do diesis minore,
Lento con gran espressione
op. KK IVa/16
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Questa opera, che gode di notevole fama, non e mai stata inclusa da Chopin nella serie dei suoi Notturni ne il compositore penso mai di pubblicarlo e nemmeno lo denomino
Notturno
, ma
Lento
.
Il brano fu scritto per omaggiare la sorella Ludwika, ed infatti il fratello gliela spedi da
Vienna
con dedica. Non e un caso che nella seconda meta del pezzo compaiano temi del
concerto
per
pianoforte
e
orchestra
n. 2 op. 21 e del canto op. 74 n. 1 (Zyczenie): Ludwika apprezzava molto queste opere. Composta nel 1830, e una delle piu importanti opere postume del compositore polacco; ma, proprio per il suo carattere informale che presentava accenni a brani scritti precedentemente, Chopin decise di non pubblicarla.
Pur contenendo qualche imprecisione a livello strutturale, essa rispetta la tipica forma ABA': ad una breve introduzione succede un tema, affidato alla mano destra, e sostenuto da un discreto
accompagnamento
di crome per la sinistra. Dopo una ripetizione di quest'ultimo, con uno sviluppo diverso dal precedente, si apre la sezione "B" costituita, in successione, dai gia citati temi del concerto per pianoforte e del Canto. A questo punto si ha una ripresa del tema iniziale. Esso comincia in maniera analoga al tema A, quindi prende le mosse da questo giungendo prima ad un
appassionato
e, successivamente, a una Coda. Quest'ultima e costituita da quattro
scale
rapidissime (scritte in notine) che somigliano a delicati vocalizzi canori.
L'opera termina in
tonalita
di Do# maggiore dopo un breve arpeggio per moto contrario.
Pubblicato nel
1938
, e una composizione piuttosto breve realizzata probabilmente prima di tutti gli altri Notturni, o forse, come ritengono altri studiosi, verso il 1837.
L'incertezza strutturale e un valido motivo per ritenerla un'opera di gioventu: essa si puo ricondurre alla forma ABB', ovvero una seconda sezione ripetuta con qualche leggera variante.
Il semplice tema, in Do minore, si ripete alcune volte finche non subentra la sezione B in Fa minore. Dopo una breve transizione, quest'ultima viene riproposta nella tonalita iniziale (Do minore).
Molti
pianisti
si sono cimentati nell'incisione dei Notturni, spesso insieme ad altre opere, meno frequentemente in integrali dedicati.
Alcune produzioni notevoli dei Notturni:
- ^
a
b
c
Gastone Belotti,
Chopin
, EDT, Torino, 1984
- ^
Elie Poiree,
Chopin
, Milano, Edizioni Tito, 1931
- Gastone Belotti
,
Chopin, l'uomo
, Sapere, Milano-Roma, 1974.
ISBN 88-7673-128-8
- Gastone Belotti
,
Chopin
,
EDT
, Torino, 1984, pp. 356?404.
ISBN 88-7063-033-1