Nesta Carter
(
Manchester
,
11 ottobre
1985
) e un
velocista
giamaicano
.
In carriera si e laureato, con la squadra giamaicana, campione olimpico della
staffetta 4×100 metri
a
Londra 2012
, nonche campione mondiale a
Taegu 2011
, con il record mondiale di 37"04, e a
Pechino 2015
. Sempre nella staffetta veloce si e aggiudicato anche un argento ai Mondiali di
Osaka 2007
. Detiene nella distanza singola l'ottava prestazione di sempre con 9"78, stabilito a
Rieti
il 29 agosto 2010.
L'atleta
giamaicano
esordisce per la prima volta ai
Campionati mondiali
di
Osaka
nei
100 metri piani
, passando le qualificazioni e i quarti di finale, rispettivamente con 10"17
[1]
e 10"23,
[2]
ma non riuscendo a qualificarsi per la finale, chiudendo la semifinale settimo con il tempo di 10"28.
[3]
Il 1º settembre riesce a vincere l'argento nella
staffetta 4×100 metri
insieme a
Marvin Anderson
,
Usain Bolt
e
Asafa Powell
, segnando il primato nazionale di 37"89 dietro agli
USA
(37"78).
[4]
Il 22 luglio
2008
scende per la prima volta sotto il muro dei 10 secondi, chiudendo in 9"98 al
DN Galan
di
Stoccolma
con un vento a favore di 1,0 m/s, tuttavia non riesce a qualificarsi per i
Giochi olimpici
di
Pechino
, ai quali prende comunque parte alla
staffetta 4×100 metri
, vincendo la medaglia d'oro e battendo il
record mondiale
con 37"10 insieme a
Michael Frater
,
Usain Bolt
e
Asafa Powell
.
[5]
Tuttavia nel 2017 il
Comitato Olimpico Internazionale
revochera la medaglia d'oro della staffetta giamaicana a causa della positivita di Nesta Carter alla
methylhexaneamina
, nell'ambito dei test effettuati nel 2016.
[6]
Il 2 settembre all'
Athletissima
di
Losanna
eguaglia il proprio primato personale (vento +0,2 m/s), dietro ad
Asafa Powell
(9"72) e
Walter Dix
(9"92). Tre giorni dopo, al
Memorial Ivo Van Damme
di
Bruxelles
, segna un piu modesto 10"07 dietro a
Usain Bolt
(9"77) e
Asafa Powell
(9"83) ma con un vento contrario di 1,3 m/s e su una pista bagnata.
[7]
Nel
2009
Nesta Carter non riesce a qualificarsi per i
Mondiali
a
Berlino
e nella
staffetta
(che la
Giamaica
vince ancora con 37"31) viene rimpiazzato da
Steve Mullings
.
[8]
Qualche giorno dopo la conclusione dei
Mondiali
torna a correre sul circuito del
Grand Prix
a
Zagabria
, arrivando terzo in 10"04, dietro a
Darvis Patton
(9"94) e
Mike Rodgers
(9"97) con un vento a favore di 0,6 m/s. Il 6 settembre a
Rieti
vince inizialmente la semifinale in 10"28 con un abbondante vento a sfavore di 2,4 m/s, mentre in finale si piazza secondo con 10"08 dietro ad
Asafa Powell
che vince in 9"99 (vento -1,5 m/s).
[9]
Il 20 settembre dimostra una buona forma allo
Shanghai Golden Grand Prix
correndo in 9"91 (primato personale) dietro a
Tyson Gay
(9"69),
Asafa Powell
(9"85) e
Darvis Patton
(9"89), da notare il vento al limite di +2,0 m/s.
[7]
Nesta Carter comincia il
2010
ai
Mondiali indoor
tenutisi a
Doha
nei
60 metri piani
, arrivando settimo in finale con 6"72.
[10]
Comincia la stagione all'aperto in buona condizione, arrivando secondo nel
meeting
della
Diamond League
di
Doha
, con 9"88 (+2,3 m/s di vento, percio non valido come primato) dietro ad
Asafa Powell
(9"81). La stagione di Carter viene poi interrotta a causa di un infortunio, che gli impedisce di prendere parte agli appuntamenti piu importanti.
Ad agosto, rientra in gran forma a un
meeting
minore a
Lucerna
ottenendo con 9"86 il suo nuovo record personale; successivamente prende parte all'ultimo meeting della
Diamond League
a
Bruxelles
, migliorandosi ulteriormente correndo in 9"85 (vento +0,1 m/s) dietro a
Tyson Gay
che chiude in 9"79, riuscendo cosi a posizionarsi quarto nella classifica finale del circuito.
[11]
Il 29 agosto, sulla veloce pista di
Rieti
, Carter stupisce nuovamente: dopo aver guadagnato la finale (10"13, terzo in batteria battendo
Richard Thompson
con lo stesso tempo) eguaglia la miglior prestazione dell'anno con un formidabile 9"78 (vento +0,9 m/s),
[12]
diventando il quarto sprinter piu veloce della storia sui
100 metri piani
; la gara, caratterizzata dai primi 7 tempi non oltre i 10 secondi e la finale piu veloce mai corsa sul suolo italiano.
[13]
Il 4 giugno
2011
al
meeting di Eugene
, Carter segna il suo primato stagionale correndo in 9"92 (vento +1,3 m/s) dietro a
Steve Mullings
(9"80) e
Mike Rodgers
(9"85), tempo che batte in seguito all'
Herculis
di
Monaco
con 9"90 (vento +1,0 m/s), dietro di soli due centesimi a
Usain Bolt
.
Il 25 giugno, ai trials
giamaicani
non riesce a qualificarsi per i
Mondiali
chiudendo solo quarto dietro ad
Asafa Powell
,
Yohan Blake
e
Steve Mullings
,
[14]
qualche giorno dopo al
Crystal Palace
di
Londra
corre in 10"01 dietro a
Yohan Blake
(9"95), con un vento contrario di 1,6 m/s.
Riesce a partecipare ai
Mondiali
di
Taegu
in seguito al ritiro di
Asafa Powell
per infortunio e la squalifica per
doping
di
Steve Mullings
;
[15]
si qualifica in semifinale con il tempo di 10"16,
[16]
ma in finale, in seguito alla squalifica di
Usain Bolt
per
falsa partenza
, arriva settimo con 10"95, dovuto a dei crampi.
[17]
Tuttavia riesce a rifarsi nella
staffetta 4×100 metri
vincendo la medaglia d'oro con
Yohan Blake
,
Michael Frater
e
Usain Bolt
e stabilendo il nuovo primato mondiale con il tempo di 37"04.
[18]
Al
meeting di Zurigo
chiude a un modesto sesto posto con 10"12, riuscendo comunque a finire terzo nella classifica finale della
Diamond League
,
[19]
si riscatta al
meeting di Bruxelles
(in una gara non valida per la Diamond League) migliorando il suo primato stagionale a 9"89 (vento +1,3 m/s) dietro a
Usain Bolt
che con 9"76 stabilisce il record mondiale stagionale.
Esordisce nella stagione
2012
il 28 gennaio a
New York
, sull'inconsueta distanza dei
50 metri piani
indoor, correndo in 5"67 dietro al connazionale
Asafa Powell
(5"64). Riesce in seguito a qualificarsi per i
Mondiali indoor
al meeting di
Birmingham
; dopo aver vinto la semifinale con 6"51, arriva secondo nella finale con 6"49, preceduto da
Lerone Clarke
(6"47) e succeduto per un solo centesimo da
Asafa Powell
. Ai
Mondiali indoor
di
Istanbul
, in
Turchia
si qualifica per la finale con 6"56; il 10 marzo corre la finale in 6"54 arrivando secondo dopo
Justin Gatlin
, che vince l'oro in 6"46.
[20]
Ai trials giamaicani validi per la selezione olimpica Carter partecipa sia ai
100
che ai
200 metri piani
, sebbene nella finale dei 100 m corra il secondo miglior tempo con 9"95 (dopo il 9"92 di
Asafa Powell
) in finale arriva solo sesto con 10"01 (vento +1,1 m/s). I qualificati per le
Olimpiadi
sono
Yohan Blake
(9"75),
Usain Bolt
(9"86) e
Asafa Powell
(9"88); il suo posizionamento gli impedirebbe anche di prendere parte alla finale della
staffetta 4×100 metri
. In seguito si disputano anche le selezioni per i
200 metri
, ma ancora una volta per Carter non c'e nulla da fare: quinto posto con 20"45 (vento -0,5 m/s), in una finale in cui ancora una volta
Yohan Blake
batte
Usain Bolt
(19"80 contro 19"83), il terzo classificato e invece
Warren Weir
con 20"03.
[21]
Ancora come nell'anno precedente pur non partecipando nelle gare individuali dei
Giochi olimpici
riesce ad entrare a far parte della
staffetta
, stavolta dopo l'ennesimo infortunio di
Asafa Powell
avvenuto nella finale dei 100 metri, in cui arriva ultimo con 11"99.
[22]
Carter riesce cosi a correre in squadra prima in semifinale in 37"39 in assenza di
Usain Bolt
(sostituito da
Kemar Bailey-Cole
),
[23]
mentre in finale, ancora una volta in prima frazione e con la stessa squadra dell'
anno precedente
(
Frater
,
Blake
,
Bolt
) riesce per la terza volta in carriera ad abbattere il primato mondiale con 36"84, scendendo per la prima volta sotto il muro dei 37 secondi.
[24]
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- 2010
- 2011
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