Il
Vicino Oriente antico
al tempo dei Medi
I
Medi
(in ebraico
M?day
;
M?doi
o
Madai
nella
Septuaginta
[1]
; in greco, Μ?δοι
[2]
) furono un antico
popolo iranico
[2]
che nella prima meta del
I millennio a.C.
occupo la parte centrale e settentrionale dell'
altopiano iranico
, a sud e sud-ovest del
Mar Caspio
, fino all'ascesa dei
Persiani
di
Ciro
.
[1]
Il loro territorio e detto tradizionalmente
Media
.
[3]
Non ci sono pervenuti testi in lingua meda, per cui tutto cio che sappiamo di questo popolo si deve a fonti assire, neobabilonesi e greche (in particolare
Erodoto
,
m?dikos logos
).
[1]
Secondo le
Storie
di Erodoto, i Medi erano anticamente chiamati "Arii" (?ριοι) da tutti i popoli, ma quando
Medea
, dalla
Colchide
, venne ad
Atene
, cambiarono il loro nome in suo onore.
[4]
Copia di un bassorilievo del palazzo di
Dur-Sharrukin
(Eugene Flandin, 1849) raffigurante le armate assire di
Sargon II
all'assedio della citta meda di
Kishshesim
Secondo l'archeologo francese
Roman Ghirshman
, i Medi sarebbero giunti nel
Vicino Oriente antico
verso la fine del
II millennio a.C.
In base a certi sepolcri a cuspide ritrovati nel
Caucaso
, lo studioso ritiene che i Medi provenissero da nord. Un altro studioso,
Theodore Cuyler Young Jr.
, ritiene invece che la penetrazione meda sarebbe avvenuta intorno al 1300 a.C., dalla
Pianura di Gurgan
, a sud-est del
Mar Caspio
, nei pressi della moderna
Astar?b?d
.
[1]
I Medi vanno comunque messi in relazione con la seconda ondata nel Vicino Oriente di genti iraniche (di cui i Medi, gia secondo gli
Assiri
, sono i rappresentanti principali), essendo la prima ondata quella supposta in base alla penetrazione di onomastica indo-iranica nell'area di
Mitanni
(
maryannu
) e alla diffusione del carro da guerra leggero e dei
cavalli
.
[5]
Gli Assiri fanno riferimento ai "potenti Medi" o ai "lontani Medi" di
Ecbatana
(l'odierna
Hamadan
[2]
) gia nell'836 a.C., ai tempi di
Salmanassar III
e poi ininterrottamente fino ad
Assurbanipal
.
[1]
In particolare, gli annali di
Sargon II
(722-705) e di
Esarhaddon
(680-669) testimoniano delle difficolta provocate all'Impero dai re medi.
[3]
Secondo Erodoto (I, 96-99), un
Deioce
(Δηι?κη?) sarebbe stato il fondatore di Ecbatana e l'unificatore delle popolazioni mede. Un capo medo, Dayaukku (o Dayakku
[2]
), sarebbe stato fatto prigioniero dal re assiro Sargon II nel 715 e deportato a Camat, in
Siria
. L'anno dopo, lo stesso Sargon avrebbe sconfitto il principe medo Metatti, che aveva la propria base a Zakirtu, una regione a sud-est del
lago di Urmia
.
[1]
I
Monti Zagros
, nella zona occidentale dell'odierno
Iran
Si suppone quindi che tra il 1300 ed il 900 si sia prodotta l'iranizzazione dell'altopiano oggi indicato come "iranico", a scapito degli strati pre-indoeuropei (capaci di resistere soprattutto sulla dorsale degli
Zagros
, da
Urartu
fino all'
Elam
). Via via che la documentazione si precisa, si distinguono sempre meglio diverse "nazioni" iraniche (intendendo per "nazioni" entita etno-linguistiche di natura gentilizia, raccolte intorno a fattori unificanti come lingua e religione). Oltre ai Medi, posti nello Zagros settentrionale, altre genti iraniche sono i
Persiani
(nella zona dell'antica
Anshan
),
Ircani
e
Parti
ad est del
Mar Caspio
,
Battriani
e
Sogdiani
a nord del
Paropamiso
, e poi ancora Ari, Drangiani, Aracosi nell'altopiano centrale.
[6]
La capitale meda, Ecbatana, era posta al centro della
Via del Khorasan
, la via commerciale che collegava Babilonia con l'
Asia centrale
.
[7]
E ai tempi di
Esarhaddon
che Medi e
Mannei
, da aggregazioni tribali poste come stati-cuscinetto tra Assiria e Urartu, diventano entita etnico-politiche riconoscibili e differenziate in diverse regioni e diversi capi. L'interesse degli Assiri verso i Medi e relativo al commercio di cavalli, metalli ed altri prodotti iranici, ma anche di ordine militare, nel tentativo di controllare la bellicosita dei Medi e ridurla ad un fattore di forza per la politica imperiale. In ogni caso, il territorio dei Medi non viene annesso.
[8]
Fino ai tempi di Esarhaddon, i Medi vengono significativamente indicati come "lontani", ad esprimere la loro perifericita rispetto al centro dell'Impero. Esarhaddon riporta i nomi di tre capi medi: Uppis di Partakka (nella zona di
Isfahan
), Zanasana di Partukka (forse la
Partia
?) e Ramataya di Urukzabarna (mai localizzato).
[9]
Nel 672 a.C., Esarhaddon, al momento di indicare nel figlio minore Assurbanipal il principe ereditario (destinando al figlio maggiore
Shamash-shum-ukin
il trono di Babilonia
[10]
), rese tributari i principi medi
[1]
o, secondo un'altra interpretazione dei testi assiri, sollecito un giuramento delle guardie del corpo mede di stanza a corte
[10]
. I testi che sanciscono questi accordi (che si tratti di trattati politici o di giuramenti di corpo) furono scoperti a
Nimrud
nel 1955
[11]
e rappresentano alcune delle piu grandi tavole in
cuneiforme
mai trovate (una di esse misura
45,7 × 30,5 cm
).
[1]
I capitribu medi menzionati sono piu numerosi: oltre a Ramataya, si parla di Tuni di Elpa (
Ellipi
), Bur-Dadi di Karzitali, Khumbaresh di Nakhshimarta, Khatarna di Zkrisi, Larkutla di Zamua e un re di Izaya di cui non e riportato il nome.
[9]
I Medi vollero distruggere le tavole dei trattati nel 612, quando conquistarono Nimrud.
[1]
Alcuni oracoli assiri del periodo di Esarhaddon fanno riferimento ad un re medo, Kashtaritu, condottiero operante negli
Zagros
, che sottomise i Persiani (in particolare il re di Anshan,
Teispe
) e cerco di formare una coalizione tra Medi,
Mannei
e
Cimmeri
.
[1]
Chiede Esarhaddon al dio
Shamash
:
≪Deve Esarhaddon re d'Assiria, progettare e mandare i suoi ufficiali con uomini, cavalli ed un esercito, grande a piacere, contro Kashtaritu re di Karkashi e i suoi alleati, per dar battaglia in localita Kasasu? Se progetta e manda, gli ufficiali e l'esercito di Esarhaddon re d'Assiria, conquisteranno quella citta? ... Sfuggiranno alle truppe dei Medi? ... Usciranno sani e salvi dal distretto di Karkashi? Raggiungeranno i loro scopi? Torneranno vivi in Assiria?
[12]
≫
Erodoto individua questo condottiero in
Fraorte
(675-653 a.C.), figlio o nipote di Deioce, poi sottomesso dai Persiani (I, 102).
[1]
Secondo le fonti assire, l'entita politica formata da Kashtaritu si estendeva dal
Lago di Urmia
alla
Parside
e dagli Zagros al
Demavend
.
[13]
Sempre stando a Erodoto, la Media fu successivamente assalita dagli
Sciti
, che la dominarono per 28 anni, fino a quando
Ciassare
(Umaki?tar), figlio di Fraorte, la libero (ca. 625 a.C.).
[1]
Intorno al 630 e, peraltro, collocabile la fioritura della nuova religiosita
zoroastriana
nell'altopiano iranico.
[7]
L'armonizzazione delle fonti assire con la testimonianza di Erodoto rimane comunque problematica: non e sicura l'identificazione di Dayaukku e Deioce, ne l'esistenza di un Ciassare I (il successore di Kashtaritu/Fraorte e indicato come Ciassare II da chi crede all'esistenza di un Ciassare I).
[13]
L'alleanza tra Ciassare e il re caldeo
Nabopolassar
rappresenta un momento di svolta nella storia meda. Negli anni 626-623, diverse incursioni assire non erano riuscite a contenere la ribellione di
Uruk
,
Nippur
,
Der
e della stessa
Babilonia
. Nel 625, Nabopolassar, dopo aver contribuito al coagulo delle forze anti-assire nella
Bassa Mesopotamia
, venne riconosciuto re dai Babilonesi. Per il periodo successivo, le fonti sono gravemente lacunose e riprendono a offrire informazioni per l'anno 616 a.C., quando Nabopolassar, ottenuto pieno controllo della Bassa Mesopotamia, decise di dirigere le proprie forze contro il cuore stesso dell'Impero assiro lungo due direttrici: l'Eufrate, per tagliare i collegamenti tra l'Assiria e l'Egitto (che, in cambio dell'egemonia sulla Siria-Palestina, aveva concesso agli Assiri un aiuto militare), e il Tigri. E su questa seconda direttrice che si inserisce il decisivo contributo militare dei Medi (mentre i Mannei segnarono il proprio destino alleandosi con gli Assiri).
[14]
Ciassare organizzo un potente esercito e, con alle spalle l'alleanza con Nabopolassar, distrusse le maggiori citta assire:
Assur
nel 614, poi Nimrud e
Ninive
nel 612, e infine
Carran
nel 610.
[1]
Il crollo dell'Impero assiro e narrato dalle
Cronache babilonesi
(ABC 3 o
Cronaca della caduta di Ninive
[15]
). Il seguente passo e relativo alla caduta di Assur:
≪Dodicesimo anno [di Nabopolassar]: Nel mese di Ab i Medi contro Ninive ... si affrettarono e presero Tarbisu, una citta nel distretto di Ninive. Scesero lungo il Tigri e si accamparono di fronte ad Assur. Portarono la battaglia all'interno della citta e ... distrussero. Inflissero una terribile sconfitta a un grande popolo, razziarono e saccheggiarono. Il re di Akkad [ossia Babilonia] con il suo esercito era andato in aiuto dei Medi, ma non arrivo [in tempo] per la battaglia. La citta ... Il re di Akkad e Umakishtar [ossia Ciassare] si incontrarono presso la citta e insieme stabilirono pace e amicizia. Umakishtar torno in patria col suo esercito; il re di Akkad torno in patria col suo esercito.
[16]
≫
Due anni dopo lo stesso destino tocca a Ninive:
≪Quattordicesimo anno [di Nabopolassar]: Il re di Akkad raduno il suo esercito e marcio verso ... Il re degli Umman-Manda [ossia i Medi] marcio verso il re di Akkad ... si incontrarono. Il re di Akkad fece attraversare [l'esercito] di Umakishtar, e [poi] marciarono lungo la riva del Tigri, e si accamparono davanti a Ninive. Dal mese di Siwan al mese di Ab, per tre mesi essi sottoposero la citta ad un pesante assalto. Nel giorno x del mese di Ab ... essi inflissero una grave sconfitta ad un grande popolo. In quel tempo Sin-shar-ishkun, re di Assiria, [mori(?)] ... Essi portarono via il pesante bottino della citta e del tempio, e ridussero la citta ad un cumulo di rovine. [...] Il giorno 20 del mese di Elul Umakishtar e il suo esercito tornarono al loro paese.
[16]
≫
La cronaca prosegue e menziona la presa di Carran, nel sedicesimo anno di regno di Nabopolassar.
[17]
Un altro importante regno che crollo verso la fine del
VII secolo a.C.
fu quello di
Urartu
. Nel 608,
Nabopolassar
si scontro con gli Urartei per coprirsi il fianco nella sua discesa verso la Siria. Manca documentazione testuale sul crollo di Urartu, che deve essere avvenuto intorno al 590 ad opera di genti iraniche. Alcuni studiosi attribuiscono la caduta di Urartu agli Sciti, ma furono soprattutto i Medi, che in quella fase controllavano gia gli
Zagros
settentrionali e l'
Alta Mesopotamia
, e che nel 585 finiranno per scontrarsi con i
Lidi
in
Cappadocia
, ad approfittare maggiormente del collasso urarteo. Urartu verra annessa dai Medi, per poi divenire una satrapia achemenide, con il nome di Armenia (riflesso toponomastico di un progressivo mutamento etnico, che aveva portato alla sostituzione degli Urartei di
lingua hurrita
con gli Armeni di
lingua indoeuropea
).
[18]
Dopo il crollo di Assiria e Urartu, i Medi riuscirono a contenere l'espansionismo persiano, sottomettendo intorno al 600
Cambise I
, figlio di
Ciro I
, e poi anche gli Armeni intorno al 590.
[19]
I Medi vennero a confronto anche con i
Lidi
di
Aliatte II
. Dopo vari scontri non risolutivi,
Cilici
e
Caldei
offrirono una mediazione che porto ad una pace, sancita da matrimoni dinastici: si individuo nel
fiume Halys
un confine
[2]
. L'ultimo scontro prima di questa pace si produsse nel 585 (la datazione si basa su un'eclissi solare, quella prevista da
Talete
nel racconto erodoteo
[20]
).
[21]
Una mappa del 1923 che mostra il cosiddetto "Impero dei Medi" secondo la tradizione
Alla morte di Ciassare sali al trono il figlio
Astiage
(I?tumegu), che si trovo al centro di un sistema di alleanze (commerciali, politiche e matrimoniali) alquanto stabile tra Media, Babilonia, Lidia, Cilicia ed Egitto. Segue un trentennio di pace nel Vicino Oriente. L'estensione del dominio medo e pari o superiore a quello assiro ormai estinto, ma questa formazione difficilmente puo essere definita "impero", innanzitutto perche le aree di massima concentrazione demografica e urbana (Mesopotamia, Egitto,
Valle dell'Indo
) non ne fanno parte, essendo il regno medo composto di aree popolate per "oasi" e semivuote per il resto. Si tratta di aree, pur ricche di risorse, che avevano tradizionalmente rappresentato le periferie dei diversi imperi. Inoltre, la coesione politica di questo organismo era assai tenue: le nazioni iraniche rimangono attaccate alle proprie tradizioni di autogoverno e si rapportano alla dominazione meda soprattutto in termini personali e gentilizi (venendo dunque a mancare un sistema tributario organizzato o la costituzione di vere e proprie province).
[19]
[22]
[23]
L'equivoco sul cosiddetto "Impero dei Medi" sara favorito da Erodoto
[23]
, il quale elabora (I, 95 e 130) una lista di imperi in successione: gli Assiri, al potere per 520 anni, poi i Medi per 128 anni e infine la
dinastia achemenide
(cioe i Persiani), l'impero dominante ai tempi di Erodoto. La lista di Erodoto (che rappresenta i prodromi della medievale
translatio imperii
), oltre a confondere gli Assiri con i Babilonesi, attribuisce ai Medi un potere che con maggior ragione andava individuato nell'
Impero caldeo
(o "neo-babilonese").
[24]
Con l'avvento dell'
Impero macedone
, la sequenza sarebbe stata allargata, come risulta anche dal
Libro di Daniele
. Il "sogno della statua" (
Dn
, 2
) descrive una statua dalla testa d'oro (Assiria-Babilonia), il petto d'argento (Media), il ventre di bronzo (Persia), le gambe di ferro (Macedonia) e i piedi di argilla. Il "sogno degli animali" (
Dn
, 7
) raffigura l'Assiria-Babilonia come un leone alato, la Media come un orso, la Persia come un leopardo e la Macedonia come un animale con dieci corna.
[25]
Fin dai tempi dell'alleanza tra Ciassare e Nabopolassar, furono in effetti i Caldei a ereditare il territorio e le strutture politiche dell'Impero assiro, mentre i Medi, sostanzialmente, "tornarono al loro paese". Le iscrizioni neo-babilonesi chiariscono la divisione dei compiti, con i Medi a distruggere le citta assire e i Caldei a ricostruire.
[26]
≪[Marduk] gli [a Nabopolassar] diede aiutanti, gli fece acquisire alleati, fece si che il re degli Umman-Manda [i Medi] che non ha rivale si sottomettesse ai suoi ordini e accorresse in suo aiuto. Costui dilago come un'inondazione, in alto e in basso, a destra e a sinistra, vendicando Babilonia. Il re degli Umman-Manda, privo di timore religioso, demoli i santuari di tutti gli dei d'Assiria, e demoli anche citta in territorio babilonese, che allora erano ostili al re di Babilonia e non si erano recate in suo aiuto. Non risparmio nessun centro di culto, devastando le citta peggio di un diluvio. Il re di Babilonia invece, cui quest'azione sacrilega di Marduk pareva orribile, non alzo le mani contro i centri di culto di nessuno dei grandi dei, anzi scarmigliato dormiva per terra [in segno di lutto].
[27]
≫
La
Cronaca di Nabonide
riporta che Astiage attacco il re di Anshan,
Ciro II
(poi detto "il Grande"), venendone sconfitto.
[3]
Sara poi l'operato di quest'ultimo, tra il 553 e il 550, a far rivivere le esperienze statali
elamiche
, forti del passato confederale tra i cantoni dell'altopiano, e a coniugarle con lo slancio militare e ideologico delle nazioni iraniche. Ribellandosi ad Astiage, di cui era tributario, Ciro diede vita ad un organismo politico, l'
Impero achemenide
, di dimensioni mai viste, che in qualche modo segna una cesura nella storia del
Vicino Oriente antico
.
[28]
[29]
Pur se politicamente sconfitti, forte fu l'influenza dei Medi sui Persiani, segnatamente sul piano culturale e religioso, attraverso la casta sacerdotale dei
magi zoroastriani
[2]
, mentre la citta di
Rhagae
, che era sacra ai Medi, rimase tale anche ai Persiani.
[29]
Il palazzo reale di Ecbatana divenne inoltre residenza estiva degli imperatori persiani
[29]
, che istituirono la
satrapia di Media
.
[30]
Il medo dovette essere imparentato all'
antico persiano
, ma di esso non restano che frammenti e
prestiti
rilevati nelle iscrizioni antico-persiane. Non ci sono pervenute iscrizioni mede.
[3]
Sono state messe in luce diverse strutture architettoniche mede, databili tra il
IX
ed il
VII secolo a.C.
, a
Godin Tepe
,
Tepe Nush-i Jan
(quest'ultima gia abbandonata nel VI secolo a.C.) e
Baba Jan Tepe
. Tra l'
VIII
ed il VII secolo si assiste ad un significativo processo di urbanizzazione e fortificazione. Nella prima meta del
VI secolo a.C.
, nel periodo in cui le fonti storiche attestano l'apice della potenza meda, si assiste ad un abbandono difficilmente spiegabile di diverse cittadelle cerimoniali mede.
Mario Liverani
riferisce questo abbandono alla scarsa volonta o all'incapacita dei Medi di strutturarsi come organismo imperiale.
[2]
[19]
Non e stato possibile identificare un'arte meda. Gli scavi ad Ecbatana non hanno permesso di rintracciare resti del periodo dei Medi.
[3]
- ^
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
m
Bibellexicon
, pp. 641-642
.
- ^
a
b
c
d
e
f
g
Medi
, in
Treccani.it ? Enciclopedie on line
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^
a
b
c
d
e
Sancisi-Weerdenburg e Kuhrt
.
- ^
Erodoto,
Storie
, VII, 62, 1.
- ^
Liverani 2009
, p. 906
.
- ^
Liverani 2009
, p. 907
.
- ^
a
b
Liverani 2003
, p. 184
.
- ^
Liverani 2009
, pp. 806 e 912
.
- ^
a
b
Liverani 2009
, p. 916
.
- ^
a
b
Liverani 2009
, p. 807
.
- ^
I risultati del ritrovamento furono pubblicati nel 1958 da
Donald Wiseman
(cfr. Bibellexicon, cit.).
- ^
SAA IV 62, citato in
Liverani 2003
, p. 131
.
- ^
a
b
Liverani 2009
, pp. 916-917
.
- ^
Liverani 2009
, pp. 880-881
.
- ^
Testo in inglese
su livius.org.
- ^
a
b
Citato in
Liverani 2009
, p. 882
.
- ^
Cfr.
Liverani 2009
, p. 883
.
- ^
Liverani 2009
, p. 860
.
- ^
a
b
c
Liverani 2009
, p. 918
.
- ^
Francesco Gabrieli
,
MEDI e MEDIA
, in
Enciclopedia Italiana
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
URL consultato il 7 gennaio 2022
.
- ^
Liverani 2009
, p. 874
.
- ^
Liverani 2003
, p. 255
.
- ^
a
b
Van De Mieroop
, p. 292
.
- ^
Mario Liverani
,
Assiria. La preistoria dell'imperialismo
, Laterza, 2017,
ISBN 978-88-581-4270-7
, p. 249.
- ^
Liverani,
Assiria
, cit., pp. 249-250.
- ^
Liverani 2003
, p. 186
.
- ^
ANET, p. 309, citato in
Liverani 2003
, p. 186
.
- ^
Liverani 2009
, pp. 918-919
.
- ^
a
b
c
Medi
, in
Enciclopedia dei ragazzi
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004-2006.
- ^
Medi
, in
Dizionario di storia
, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Helmut Burkhardt, Fritz Grunzweig, Fritz Laubach e Gerhard Maier (a cura di),
Nuovo dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia (Das Große Bibellexikon)
, Piemme, 1997
[1987-1988]
.
- Mario Liverani
,
Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele
, Roma-Bari,
Laterza
, 2003,
ISBN 978-88-420-9152-3
.
- Mario Liverani
,
Antico Oriente: storia, societa, economia
, Roma-Bari,
Laterza
, 2009,
ISBN 978-88-420-9041-0
.
- (
EN
) Heleen Sancisi-Weerdenburg e Amelie Kuhrt,
Media
, in
Oxford Classical Dictionary
, Oxford University Press, 2016.
- (
EN
) Marc Van De Mieroop,
A History of the Ancient Near East
, Malden, Wiley Blackwell, 2016.
- medi
, in
Dizionario di storia
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 2010.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- Medi
, su
sapere.it
,
De Agostini
.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- (
EN
)
Mede
, su
Enciclopedia Britannica
, Encyclopædia Britannica, Inc.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)
- (
EN
)
Medi
, in
Catholic Encyclopedia
, Robert Appleton Company.
![Modifica su Wikidata](//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Blue_pencil.svg/10px-Blue_pencil.svg.png)