In
informatica
il
mainframe computer
[1]
(
ellissi
usata comunemente:
mainframe
), o
sistema centrale
, e un tipo di
computer
caratterizzato da prestazioni di
elaborazione dati
di alto livello e di tipo centralizzato, opposto dunque a quello di un
sistema distribuito
come un
Computer cluster
. Tipicamente sono presenti in grandi
sistemi informatici
come i
CED
o organizzazioni (pubbliche e private) dove sono richiesti elevati livelli di
multiutenza
, enormi volumi di dati e grandi prestazioni elaborative, uniti ad alta
affidabilita
.
Molti produttori fabbricarono i computer mainframe a partire dalla fine degli
anni cinquanta
fino agli
anni settanta
. A quell'epoca erano conosciuti come "
IBM
e i sette nani", dove questi ultimi si riferivano a Burroughs,
Control Data
,
General Electric
,
Honeywell
,
NCR
,
RCA
, e
UNIVAC
. Il dominio di IBM crebbe dalla serie 700/7000 e successivamente lo sviluppo della serie in architettura S/360. Quest'ultima architettura ha continuato ad evolversi negli attuali mainframe IBM Z che, assieme con gli allora mainframe Burroughs e ora i mainframe Unisys basati su MCP, sono tra le poche architetture mainframe che ancora esistono. Detto cio, sebbene essi possano ancora fare girare il codice
IBM System/360
a 24 bit, i server
CMOS
a
64-bit
IBM Z hanno quasi niente fisicamente in comune con i vecchi sistemi. Il gruppo dei piu grandi degli ultimi concorrenti dell'IBM era anche spesso soprannominato
Il BUNCH
dalle loro iniziali (Burroughs, UNIVAC, NCR, CDC, Honeywell). Produttori di rilievo al di fuori degli Stati Uniti furono
Siemens
e
Telefunken
in
Germania
, International Computers Limited (ICL) nel
Regno Unito
, e
Fujitsu
,
Hitachi
, e
NEC
in
Giappone
. L'
Unione Sovietica
e i paesi del
Patto di Varsavia
fabbricarono copie simili ai mainframe IBM durante la
Guerra fredda
.
La
domanda
in contrazione e la dura competizione causo una scossa nel mercato nei primi
anni ottanta
: RCA vendette a UNIVAC; anche GE usci; Honeywell fu comprata da
Bull
; UNIVAC divenne una divisione di Sperry Corporation che successivamente si fuse con Burroughs per formare la Unisys Corporation nel
1986
. Nel 1991,
AT&T
per un breve periodo possedette NCR. Durante lo stesso periodo, le aziende trovarono che i server basati su progettazione microcomputerizzata potevano essere impiegati a una frazione del prezzo di acquisizione dei mainframe e offrire agli utenti locali un maggior controllo sui loro sistemi date le politiche e le pratiche IT a quel tempo. I
terminali
usati per interagire con i sistemi mainframe furono gradualmente rimpiazzati dai
personal computer
. Conseguentemente, la domanda crollo e le nuove installazione di mainframe furono limitate soprattutto alle macchine per servizi finanziari e governativi. Nei primi
anni 1990
, c'era un consenso tra gli analisti di industria che quello del mainframe era un mercato morente in quanto le piattaforme mainframe furono incrementalmente rimpiazzate da
reti di personal computer
.
Quella tendenza inizio ad invertirsi alla fine degli anni novanta poiche le aziende trovarono nuovi usi per i loro mainframe esistenti. Anche la crescita dell'
e-business
aumento fortemente il numero di transazione di back-end processate dal software mainframe e il
throughput
dei
database
. Un altro fattore del crescente uso del mainframe e lo sviluppo del sistema operativo
Linux
, che puo essere eseguito su molti sistemi mainframe, tipicamente in
macchine virtuali
. Linux consente agli utenti di avvantaggiarsi del software open source combinato con la RAS dell'hardware mainframe. La rapida espansione e lo sviluppo dei mercati emergenti, in particolare la
Cina
, sta spingendo maggiori investimenti sui mainframe per risolvere
problemi computazionali
estremamente difficili, per esempio fornire database unificati e in grado di processare un alto volume di transazioni per un miliardo di consumatori in vari settori d'industria (bancario, assicurativo, governativo ecc.).
Il termine risale ai primi anni dell'
informatica
; esso si riferiva, infatti, al grande assemblato che conteneva il
processore
centrale e il complesso dei dispositivi di ingresso/uscita. Nel seguito il termine fu usato per distinguere gli elaboratori di alta fascia da quelli meno potenti che erano spesso contenuti in involucri piu piccoli. Oggigiorno il termine mainframe si riferisce principalmente ai sistemi IBM System z14, i discendenti in linea diretta del
System/360
, sebbene sia adoperato anche per i discendenti in linea diretta dei mainframe Burroughs Large Systems e della serie UNIVAC 1100/2200.
I moderni mainframe si distinguono dagli altri computer non tanto per la velocita di esecuzione di un singolo
processo
(dipendente principalmente dalla
frequenza
del
clock
interno del processore), ma piuttosto per le loro caratteristiche di disegno interno, che punta sull'alta
affidabilita
,
sicurezza
, il bilanciamento delle prestazioni e per la compatibilita binaria dei programmi applicativi scritti anche tanti anni fa garantita con le nuove macchine, caratteristica che garantisce nel tempo la protezione degli investimenti applicativi dei clienti. Questi elaboratori sono in grado di funzionare per anni senza interruzione e sono progettati in modo da consentire molte attivita di riparazione e
manutenzione
senza richiedere il fermo della produzione. I mainframe sono apprezzati anche per l'alta
disponibilita
che offrono, una delle ragioni principali della loro longevita e dell'utilizzo per applicazioni dove un'interruzione del servizio sarebbe molto costosa o catastrofica. L'acronimo RAS,
Reliability, Availability and Serviceability
(Affidabilita, disponibilita e facilita di manutenzione) definisce le caratteristiche peculiari di disponibilita dei mainframe.
Storicamente i mainframe erano famosi per via della loro dimensione e per i requisiti ambientali (condizionamento e alimentazione elettrica). Quei requisiti non furono piu necessari a partire da meta degli
anni 1990
, con la progettazione dei mainframe basata su tecnologia CMOS che rimpiazzava la vecchia tecnologia bipolare. I piu grandi mainframe moderni hanno dimensioni relativamente contenute e sono caratterizzati da consumi energetici ridotti se confrontati con
rack
di
server
di altre tecnologie che occupano la stessa superficie.
I mainframe hanno, tipicamente, la capacita di eseguire od "ospitare"
sistemi operativi
diversi, utilizzando la tecnica della
virtualizzazione
. Un singolo mainframe puo rimpiazzare dozzine o centinaia di
server
fisici piu piccoli, riducendo cosi i costi di gestione e amministrazione e fornendo nel contempo al sistema livelli maggiori di
scalabilita
e affidabilita, difficilmente ottenibili con
server distribuiti
. I mainframe moderni, ed in particolare i server IBM Z, offrono piu livelli di virtualizzazione: virtualizzazione a livello hardware (partizionamento logico con LPAR, mediante il componente PR/SM), virtualizzazione a livello software (mediante il sistema operativo z/VM). Sebbene non abbia livelli di efficienza offerti nel mainframe, il partizionamento logico si puo trovare ora anche in molti server
Unix
di fascia alta; molti produttori promuovono le tecnologie di virtualizzazione, in qualche maniera cercando di fare propri i capisaldi di progettazione del mainframe.
Anche i sistemi operativi utilizzati nei mainframe tendono a essere ad alta affidabilita e gestione efficiente del carico di lavoro. Utilizzando il sistema operativo
z/OS
, ad esempio, e possibile gestire in maniera efficiente e con garanzie di protezione e isolamento carichi di lavoro diversi utilizzando sofisticate tecnologie di
Workload Management
. Inoltre, i mainframe possono incrementare la propria capacita elaborativa in maniera dinamica e granulare.
Essi hanno anche caratteristiche uniche di esecuzione priva di errori. I server System z9 eseguono ogni istruzione due volte, comparano i risultati e in caso di discordanza determinano la presenza di un malfunzionamento, attivando in modo automatico unita elaborative di riserva. Questa caratteristica, che si trova anche nei sistemi HP NonStop, e nota come lock-stepping, poiche entrambi i processori fanno i loro passi (ovvero le istruzioni) insieme.
La potenza elaborativa dei mainframe e storicamente misurata in
MIPS
(milioni di
istruzioni
per
secondo
). Oggigiorno l'unita, nonostante le origini del nome, non e piu legata strettamente al numero di istruzioni eseguite dalla
CPU
, ma e un'unita di misura relativa della potenza elaborativa delle macchine, ottenuta a seguito di
benchmark
con carichi di lavoro predeterminati in un ambiente non limitato da vincoli infrastrutturali. Il piu piccolo mainframe System z9 IBM oggi ha la potenza di 26 MIPS e il piu grande 17.801 MIPS. La tecnologia IBM del Parallel Sysplex puo aggregare in cluster fino a 32 di questi sistemi, facendoli apparire come una singola piattaforma elaborativa di circa 221.248 MIPS.
Tra gli addetti del settore, si sa da tanto tempo che la misura dei MIPS, intesa semplicemente come il numero di istruzioni al secondo in milioni, e misura fuorviante nel dimensionamento delle macchine e spesso scherzosamente definita come
Meaningless Indicator of Processor Speed
o
Meaningless Information on Performance for Salespeople
. Le complesse architetture CPU dei moderni mainframe hanno ridotto la rilevanza dei valori in MIPS come numero effettivo di istruzioni eseguite al secondo. Allo stesso modo, i moderni design di sistema con prestazioni bilanciate si focalizzano sia sulla potenza della CPU sia sulla capacita di I/O, e le capacita di
virtualizzazione
rendono le misure comparative anche piu difficili. L'IBM pubblica da molti anni un insieme di rapporti di prestazioni chiamato LSPR (
Large System Performance Reference
) che tengono in conto diversi tipi di carichi di lavoro e costituiscono una misura piu rappresentativa delle prestazioni di un sistema. Questi dati non sono disponibili per sistemi di altra architettura.
Un termine di paragone attuale per la misurazione delle prestazioni di supercomputer ma anche mainframe sono i
FLOPS
(
floating point operation per second
), un indicatore del numero di operazioni in
virgola mobile
che una CPU riesce a calcolare in un secondo. La potenza di un mainframe dovrebbe essere misurata, al fine di garantire rappresentativita e affidabilita della misura stessa, ricorrendo non a benchmark fatti in casa, ma a benchmark condivisi, prodotti da organismi indipendenti di livello internazionale, come ad esempio il TPC (
Transaction Performance Council
) e la SPEC (
Standard Performance Evaluation Corporation
).
Il TPC pubblica ad esempio i risultati del benchmark TPC-C, finalizzato alla misura delle capacita di un sistema elaborativo di eseguire un elevato numero di transazioni nell'unita di tempo, benchmark che consente di apprezzare significative caratteristiche tecniche ed economiche di un sistema elaborativo (ad es. i rapporti Watts/KtpmC e Price/tpmC). Tuttavia non risultano pubblicati i risultati sui mainframe di benchmark prodotti da organismi indipendenti.
La distinzione tra
supercomputer
e mainframe non e semplicissima, tuttavia i supercomputer generalmente si focalizzano su problemi che sono limitati dalla velocita di calcolo, mentre i mainframe si focalizzano su problemi che sono limitati dall'
input/output
e l'
affidabilita
.
Differenze e somiglianze includono:
- Entrambi i tipi di sistemi offrono la possibilita di
calcolo parallelo
. I supercomputer tipicamente la espongono al
programmatore
in maniera complessa, mentre i mainframe tipicamente la usano per eseguire molteplici
processi
(
multitasking
). Un risultato di questa differenza e che aggiungendo processori al mainframe spesso accelera l'intero carico di lavoro in modo trasparente.
- I supercomputer sono ottimizzati per elaborazioni complesse che richiedono soprattutto grandi quantita di
memoria
, mentre i mainframe sono ottimizzati per elaborazioni relativamente piu semplici che implicano pero l'accesso rapido a grosse quantita di dati
- I supercomputer sono spesso costruiti ad hoc per elaborazioni particolari. I mainframe invece vengono utilizzati per un'ampia gamma di elaborazioni ovvero sono molto piu
general purpose
. Di conseguenza, la maggior parte dei supercomputer viene assemblata per esigenze specifiche e usi particolari, mentre i mainframe tipicamente formano una parte della linea di modelli di un produttore.
- I mainframe tendono ad avere un numero di processori di servizio che assistono i processori principali (per il supporto
crittografico
, la gestione dell'
I/O
, il monitoraggio, la gestione della memoria, ecc.) cosicche il numero effettivo dei processori presenti e molto maggiore di quanto uno possa immaginare. Il design dei supercomputer tende a non includere cosi tanti processori di servizio poiche essi non aggiungono in modo apprezzabile potenza di calcolo grezza.
Nota bene
.
Nel gergo del settore a volte si utilizza
[2]
, impropriamente, il termine mainframe per indicare
server
e relativo storage con prestazioni di altissimo livello, a prescindere dalla tecnologia o sistema.
- Storicamente l'85% di tutti i
programmi
mainframe sono scritti nel
linguaggio di programmazione
COBOL
. Il rimanente include un mix di
PL/I
(circa il 5%),
Assembly
(circa 7%), e vari altri linguaggi. eWeek stima che milioni di nuove linee di codice COBOL vengono ancora aggiunte ogni anno, e che ci sono al mondo 1 milione di
sviluppatori
COBOL, con numeri crescenti nei mercati emergenti. Va comunque detto che la percentuale delle linee di codice COBOL per mainframe in produzione sta diminuendo mentre quella relativa al codice scritto in linguaggi come il
C
, il
C++
, e in particolar modo
Java
, sta crescendo rapidamente.
- Il COBOL per mainframe ha acquisito recentemente nuove
funzioni
orientate al
Web
, per esempio il
parsing
XML
, con il PL/I che segue a ruota nell'adozione delle caratteristiche dei linguaggi moderni.
- I programmi COBOL offrono maggiore precisione per quanto riguarda il calcolo matematico e sono quindi ancora difficilmente rimpiazzabili da linguaggi a programmazione ad oggetti moderni come Java e C++ che hanno la tendenza ad arrotondare i risultati dei calcoli. Per questo, ancora oggi, quasi la totalita delle istituzioni bancarie fa riferimento ad architetture scritte con linguaggio COBOL.
- Il 90% dei mainframe IBM hanno installato il software di elaborazione delle transazioni
CICS
. Altri software comunemente utilizzati sono i
database
IMS
e
DB2
e i
middleware
WebSphere MQ
e
WebSphere Application Server
.
- Nel
2004
IBM dichiaro l'acquisizione di piu di 200 nuovi clienti mainframe (nel
XXI secolo
). Molti utilizzano
GNU
/
Linux
, alcuni in maniera esclusiva. Ci sono anche nuovi clienti
z/OS
, spesso in mercati emergenti e tra le aziende che cercano di migliorare la qualita di servizio e l'affidabilita.
- Nel maggio
2006
, IBM dichiaro che 1.700 clienti mainframe usano Linux. La giapponese Nomura Securities parlo al LinuxWorld nel 2006 ed e una delle piu grandi installazioni nota pubblicamente, con piu di 200 IFL (processori specializzati per Linux) attivi che sostituirono stanze piene di server di altra architettura.
- La maggior parte dei mainframe sono usati in maniera continua al 70% della potenza delle CPU. Un livello del 90% e tipico e i mainframe moderni tollerano periodi lunghi di utilizzo della CPU al 100% senza perdere la stabilita,
accodando
il lavoro secondo le priorita di business senza causare problemi alle elaborazioni in corso.
I nuovi, piu piccoli ed economici IBM Z insieme a Linux, si impongono come un'interessante alternativa ai server di tecnologia
RISC
o
SPARC
con Unix. Linux su macchine con tecnologia Mainframe (MF) sembra essere una soluzione tecnicamente adottabile sotto molti punti di vista:
- affidabilita e gestibilita derivanti da 40 anni di esistenza della piattaforma;
- la grande flessibilita e granularita degli ultimi modelli;
- un sistema operativo open source disponibile sull'IBM Z.
E quindi oggi possibile proporre un paragone tra Linux su IBM Z ed una macchina Unix. L'IBM Z fornisce, infatti, valore in molteplici aree:
- Economici: i prezzi sono rimasti invariati a fronte di un aumento delle capacita di calcolo;
- Utilizzo: gli IBM Z tipicamente girano ad un 80%-100% di utilization rate, mentre i server distribuiti performano intorno al 20%;
- Efficienza: sia da un punto di vista di spazio fisico che di consumi elettrici, l'utilizzo della piattaforma IBM Z porta notevoli risparmi in confronto a molteplici server distribuiti;
- Sicurezza: l'IBM Z offre soluzioni di sicurezza integrate per l'identity management, l'encryption facilities e la gestione semplificata delle chiavi di sicurezza.
Questi sono alcuni benefici unanimemente riconosciuti della piattaforma IBM Z. Ci sono anche molti motivi per adottare Linux su IBM Z:
- Standardizzazione: molte aziende gia utilizzano Linux su piattaforme distribuite. Per coloro che utilizzano anche un IBM Z per le applicazioni principali, zLinux sara una naturale evoluzione grazie ai risparmi economici che puo portare. Infatti, non sono molte ne complicate le attivita sistemistiche necessarie a portare un'applicazione che gira su Linux su server distribuiti a zLinux;
- Consolidamento: molti server distribuiti Unix o Linux possono essere consolidati su un unico IBM Z, assicurando cosi notevoli vantaggi economici ed una piattaforma altamente affidabile, sicura e scalabile;
- Facilita: installare Linux su IBM Z e relativamente semplice; sono disponibili molteplici versione di Linux funzionanti su tali mainframe (
SUSE
,
Red Hat
,
CentOS
).
La gestione di complessi carichi di lavoro nell'IBM Z
[
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Come tutte le tecnologie si sono evolute nell'ottica di poter ospitare carichi di lavoro specifici, una serie di tecnologie sono state integrate all'interno degli IBM Z per poter ospitare carichi di lavoro eterogenei tra loro all'interno della stessa elaborazione. Non e affatto inusuale constatare che un solo System z9 riesca a gestire applicazioni prettamente transazionali insieme ad applicazioni di
Business Intelligence
. Questo e dovuto ad un costante ammodernamento della piattaforma che ha cercato di mantenere come caratteristica fondamentale l'effettivo supporto a tutto cio che la tecnologia aveva gia prodotto.
In poche parole, se negli anni ottanta le applicazioni transazionali
IMS
erano perlopiu utilizzate in un mondo Mainframe, oggi, le applicazioni Java possono essere integrate all'interno di un'infrastruttura Z capace di mantenere le caratteristiche prestazionali della piattaforma transazionale tradizionale
CICS
ed IMS insieme a quelle generate dal nuovo carico di lavoro Java. Non solo. La quantita di dati prodotti nel tempo sono oggetto di analisi attraverso applicazioni che riescono a sfruttare le caratteristiche di "DataBase Machine" e di "I/O Rate" tipiche dell'IBM Z in generale. Non c'e, inoltre, da meravigliarsi se allo stesso tempo alcuni server Linux virtualizzati all'interno di uno z/VM espletano funzioni di servizi di rete infrastrutturali all'azienda (
firewall
,
DHCP
,
dns
).
Una caratteristica della tecnologia dell'IBM Z e l'abilita di supportare applicazioni di diversa natura attraverso tecniche intelligenti ed avanzate di gestione del
workload
progettate per ri-allocare le risorse del sistema in maniera automatica e dinamica in accordo con le priorita definite. E interessante inoltre comprendere come la definizione delle priorita non e un qualcosa di definito dal punto di vista meramente tecnologico bensi da uno studio "economico" del processo di business associato.
La funzione che permette tutto questo e il Workload Manager (WLM). L'idea del Workload Manager e quella di tradurre gli obiettivi di business associati ad un dato workload all'interno di costrutti tecnici (regole e priorita) forzate dal Sistema Operativo.
Le definizioni delle regole con la quale i processi sono gestiti sono all'interno di quelle che vengono chiamate Policy. Ogni diverso tipo di Workload e definito nel sistema e ad ogni elemento viene assegnato un obiettivo (goal) ed un'importanza.
Questi goal, definiscono le aspettative o i
livelli di servizio
(SLA) di come il lavoro deve essere effettuato. L'evoluzione di questo strumento ha reso possibile anche tale gestione all'interno di un Sysplex.
Il WLM gestisce l'uso delle risorse di sistema (processore, memoria e I/O) in modo da onorare questi obiettivi. L'identificazione e la classificazione delle richieste di lavoro sono supportati dai software middleware e dal sistema operativo: sono loro, infatti, che informano il WLM quando una nuova unita di lavoro entra ed esce dal sistema. Quando le unita di lavoro entrano nel sistema, vengono classificate ed assegnate ad una classe di servizio (Service Class) che descrive gli obiettivi in termini di performance che deve traguardare. Il WLM gestira le risorse di sistema per assicurare che le politiche vengano rispettate.
Un'ulteriore estensione di tale tecnologia e piu in generale della capacita di elaborare grossi e complessi carichi di lavoro da parte dell'IBM Z, e fornita dalla tecnologia hardware stessa. Ad esempio, l'Intelligence Resource Director (IRD) e una tecnologia che estende il concetto del WLM ai Virtual Server che risiedono all'interno dell'elaboratore. L'IBM Z infatti ha sviluppato da decenni il concetto di virtualizzazione estendendo cosi le sue capacita. L'IBM Z e infatti un elaboratore in grado di partizionare e condividere le sue risorse dal punto di vista Hardware attraverso la tecnologia del Logical partitioning (LPAR) ed anche dal punto di vista Software attraverso il Sistema Operativo z/VM. Tali livelli di virtualizzazione implementati esprimono il concetto che la virtualizzazione nel mondo IBM Z non e un "Add-On" bensi un "Built-In".
Poiche tale partizioni logiche devono essere gestite con gli stessi livelli di un singolo sistema, l'Intelligence Resource Director, sposta le risorse dinamicamente da un sistema all'altro in base alla priorita della unita di lavoro che richiede il servizio.
Le ultime migliorie sulla piattaforma del System z estendono ulteriormente le capacita hardware elaborative di carichi di lavoro misti. E infatti possibile usare processori specializzati ad eseguire diversi lavori:
- Central processor
(CP): E il processore base, disponibile per tutti i sistemi operativi ed in grado di eseguire lavori di qualsiasi tipo.
- Integrated Facility for Linux
(IFL): E un processore che puo eseguire solo il sistema operativo Linux o il sistema di z/VM per l'utilizzo della virtualizzazione di immagini Linux
- System z Application Assist Processor
(zAAP): Tale processore e stato utilizzato dall'IBM Java Virtual Machine (JVM) per eseguire il codice Java. I processori zAAP non sono piu supportati. A partire da z/OS V1.11, z/OS consente l'esecuzione di workload eleggibili per zAAP su processori zIIP.
- IBM Z Integrated Information Processor
(zIIP): L'IBM Z Integrated Information Processor (zIIP) e invece il processore in grado di eseguire speciali tipi di carico, tipici di un database. Tecnologicamente e infatti in grado di gestire tipi di carico per componenti di elaborazione legate alla Business Intelligence (BI), all'enterprise resource planning (ERP), ed al customer relationship management (CRM). Attualmente DB2 V8 per
z/OS
e DB2 9 sono in grado di sfruttare tale tecnologia.
- Integrated Coupling Facility
(ICF): Questo processore gestisce, invece, il carico del Coupling Facility Control Code (CFCC). E infatti utilizzato per creare un sistema di Coupling Facility per essere utilizzato dall'IBM Z Parallel Sysplex solution (la tecnologia in grado di gestire un Cluster evoluto di IBM Z).
Lo stesso argomento in dettaglio:
z/OS
.
Su sistemi
IBM
si e soliti trovare come sistema operativo
z/OS
.
Il
ritorno sugli investimenti
(
ROI
) del mainframe, come avviene per qualsiasi piattaforma di calcolo, dipende dall'abilita dell'ambiente di scalare, supportare carichi misti, ridurre i costi del personale, fornire un servizio senza interruzioni per |applicazioni critiche per il
business
, e altri fattori di costo legati ai
rischi
. Alcuni sostengono che i moderni mainframe non hanno un buon rapporto qualita prezzo.
Oracle
,
Hewlett-Packard
, e
Dell
non a caso sposano questo punto di vista, insieme ad alcuni analisti. Tuttavia, l'opinione prevalente (sostenuta da Gartner e da altri analisti indipendenti) e che il moderno mainframe ha spesso elementi di valore unico e un rapporto qualita prezzo superiore, specialmente per le grandi imprese. La stessa Hewlett-Packard Enterprise continua a produrre un sistema classificabile come Mainframe (anche se l'azienda non usa questo termine), il sistema NonStop, originariamente creato da Tandem.
E importante notare che per confrontare correttamente dal punto di vista economico due piattaforme informatiche (
hardware
,
sistema operativo
e middleware) e piu opportuno utilizzare come indicatore il
TCO
(
Total Cost of Ownership
), il quale considera, oltre al
TCA
(Total Cost of Acquisition) dell'hardware e del software, ad esempio i costi legati alla gestione dell'infrastruttura, altamente influenzati dai costi per il personale, e i costi per ottenere i livelli di
qualita di servizio
necessari per il buon andamento di un'azienda (sicurezza, disponibilita, affidabilita). Molti analisti concordano che la piattaforma mainframe permette di ottenere buone
economie di scala
nel campo della
gestione
e operativita e offrono
garanzie
d'alta qualita di servizio.
All'inizio del 2006, i mainframe
IBM
avevano una
quota di mercato
di circa il 90%, Tuttavia IBM non e il solo produttore di mainframe. Unisys produce i mainframe ClearPath, derivati dai prodotti Sperry e Burroughs, e una recente indagine suggerisce che i suoi clienti sono fedeli. I sistemi
Nova
della
Fujitsu
sono Unisys ES7000 rimarchiati.
Hitachi
sviluppo assieme ad IBM la serie z800 per dividere le spese.
Hewlett-Packard
vende i sistemi NonStop, che acquisi con i computer Tandem.
Dell
ha in catalogo i sistemi EMC dedicati agli ambienti mainframe. Infine
Groupe Bull
commercializza la linea DPS. Unisys ed HPE, per ridurre le spese di sviluppo si affidano sempre piu a
CPU
Intel
piuttosto che processori proprietari, mentre IBM utilizza un'architettura proprietaria.
Secondo una ricerca di Allied Market Research
[3]
[4]
, il mercato mondiale del mainframe valeva oltre 2 miliardi di dollari nel 2017, e dovrebbe raggiungere i 2.9 miliardi entro il 2025, con un tasso annuo di crescita composto del 4,3%
- mainframe
, su
Treccani.it ? Enciclopedie on line
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
.
- Mainframe
, in
Dizionario delle scienze fisiche
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 1996.
- Mauro Cappelli,
Mainframe
, in
Enciclopedia della scienza e della tecnica
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
, 2007-2008.
- Mainframe
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Vocabolario Treccani
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
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Free On-line Dictionary of Computing
, Denis Howe.
Disponibile con licenza
GFDL