Lockheed L-9 Orion

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione ? Se stai cercando il quadrimotore a turboelica per la lotta antisommergibile e per il pattugliamento marittimo, vedi Lockheed P-3 Orion .
Lockheed L-9 Orion
Un L-9 Orion in servizio con la Swissair
Descrizione
Tipo aereo di linea
Equipaggio 1
Progettista Richard A. Von Hake
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Lockheed
Data primo volo febbraio 1931
Data entrata in servizio 1931
Esemplari 35
Dimensioni e pesi
Lunghezza 8,64 m (28 ft 4 in )
Apertura alare 13,04 m (42 ft 9¼ in)
Altezza 2,90 m (9 ft 8 in)
Superficie alare 27,32 (294,1 ft² )
Carico alare 96,3 kg/m² (19,7 lb/ft²)
Peso a vuoto 1 651 kg (3 640 lb )
Peso carico 2 631 kg (5 800 lb)
Passeggeri 6
Propulsione
Motore Pratt & Whitney R-1340 Wasp S1D1
Potenza 550  hp (410  kW )
Prestazioni
Velocita max 354 km/h (192 kt , 220 mph ) al livello del mare
Velocita di crociera 282 km/h (175 mph)
Velocita di salita 442 m/min (1 450 ft/min)
Autonomia 1 205 km (750 mi )
Tangenza 6 705 m (22 000 ft)
Note dati riferiti alla versione Orion 9D

i dati sono estratti da Lockheed Aircraft since 1913 [1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Lockheed Model 9 Orion , noto anche come L-9 , era un monomotore ad ala bassa da trasporto civile passeggeri, uno degli aerei di linea di maggior successo del periodo tra le due guerre mondiali. Fu il primo aereo di linea ad avere il carrello d'atterraggio retrattile ed aveva il primato di essere piu veloce di qualsiasi aereo militare di quel tempo. Con questo modello finisce l'era dei monoplani dalla struttura in legno della statunitense Lockheed Aircraft Corporation .

Storia del progetto [ modifica | modifica wikitesto ]

L'Orion fu l'ultimo modello della serie L realizzato utilizzando molti elementi in comune con i precedenti progetti della Lockheed. Esso deriva principalmente dal modello Altair del quale prende gran parte degli elementi costruttivi, integrandoli con una forma della parte anteriore della cabina di pilotaggio simile al modello Vega , piu la cappottatuta motore introdotta col modello Air Express [2] . La Lockheed utilizzo lo stesso stampo di base per la realizzazione di fusoliera ed ala anche per tutti i loro precedenti progetti, di conseguenza il loro aspetto appare molto simile. L'Orion era caratterizzato da una cabina chiusa con posti a sedere per sei passeggeri. Il primo Orion , collaudato dal pilota Marshall Headle , ricevette il suo Approved Type Certificate , un certificato di idoneita emesso dalla Civil Aviation Authority (CAA), il 6 maggio 1931 [3] .

Sebbene progettato in funzione delle nuove prospettive aperte dal mercato del trasporto passeggeri, la sua velocita lo rendeva ideale per le competizioni aeronautiche. La prima gara del neonato Bendix race , nel 1931 , venne monopolizzata dai velivoli costruiti dalla Lockheed ; su nove aeroplani partecipanti vi figuravano due Orion, tre Lockheed Altair e un Lockheed Vega . L'11 luglio 1935 l'aviatrice Laura Ingalls a bordo di un Lockheed Orion spinto da un Pratt & Whitney R-1340 Wasp, stabili il record di velocita di attraversamento degli Stati Uniti d'America da est ad ovest riservato alle donne, nella tratta dall'aeroporto Floyd Bennett , New York , a Burbank in California . Due mesi piu tardi, volando stavolta da ovest ad est, stabili nuovamente il record femminile per quella tratta [3] .

Il primo Orion entrato in servizio fu quello immatricolato NC960Y, che venne utilizzato dalla compagnia aerea Bowen Air Lines , con sede a Fort Worth nel Texas , dal maggio del 1931 [2] . Le molte miglia percorse in volo senza problemi durante il servizio di linea ed i titoli di velocita, conseguiti pur da piloti poco esperti, dimostrarono l'affidabilita dell'avanzato progetto dell'Orion, e ne fecero il miglior mezzo pubblicitario per incrementarne le vendite. Tuttavia quelli che furono acquistati dalle compagnie aeree con la funzione di trasporto passeggeri avrebbero avuto una limitata vita operativa. Nel 1934 la Civil Aviation Authority, l'autorita aeronautica civile statunitense, emise una normativa che vieto l'ulteriore uso, per ragioni di sicurezza, dei velivoli monomotore su tutte le principali linee di collegamento. Inoltre era divenuto obbligatorio l'affiancamento di un secondo pilota che cooperasse con il primo, di conseguenza tutti gli aerei di linea dovevano avere una cabina di pilotaggio a due posti. I requisiti di tale normativa misero fine alla carriera di trasporto passeggeri dell'Orion e delle piccole compagnie di linea che utilizzavano simili velivoli, ma un certo numero di compagnie maggiori riconvertirono i loro Orion per utilizzarli esclusivamente come aerei da trasporto merci e da posta aerea . A causa della complessita costruttiva delle loro parti in legno, spesso venivano eliminati anche dopo incidenti di piccola entita, questo a causa degli elevati costi necessari per la loro riparazione. Molti degli Orion eccedenti furono ceduti alla Fuerzas Aereas de la Republica Espanola verso la fine del 1936, subito dopo l'inizio della Guerra civile spagnola , e distrutti in combattimento [3] .

L'Orion Explorer fu una variante derivata dalla versione Orion 9E. A seguito di un incidente venne ricostruito utilizzando parti provenienti da altri modelli Lockheed. Venne sostituita l' ala danneggiata con l'ala di un Explorer 7 ed il motore originale con un Pratt & Whitney R-1340 Wasp S3H1 da 275  hp (205  kW ). Successivamente venne sostituito l'originale carrello d'atterraggio retrattile con uno fisso il quale, in un secondo momento, venne ulteriormente trasformato dotandolo di due galleggianti. In questa configurazione Wiley Post e Will Rogers cercarono di compiere un raid attorno al mondo, trovando entrambi la morte durante il tentativo nei cieli dell' Alaska il 15 agosto 1935 [2] .

In tutto la Lockheed costrui un totale di 35 Orion per il costo di $ 50 000 ciascuno.

Versioni [ modifica | modifica wikitesto ]

Utilizzatori [ modifica | modifica wikitesto ]

Civili [ modifica | modifica wikitesto ]

Bandiera del Messico  Messico
Stati Uniti
Bandiera della Svizzera  Svizzera

Militari [ modifica | modifica wikitesto ]

Spagna
Stati Uniti

Velivoli attualmente esistenti [ modifica | modifica wikitesto ]

Il Lockheed Orion 9C esposto presso il Museo svizzero dei trasporti di Lucerna , in Svizzera , nella livrea originale della Swissair.

Non si conosce se ci siano velivoli sopravvissuti dopo il 1940 ad eccezione dell'unico esemplare arrivato ai giorni nostri. L'Orion fu originalmente costruito come una versione sperimentale dell' Altair dotato di fusoliera metallica, poi riconvertito in Orion 9C dal progettista originale dell'Orion, Richard A. Von Hake , coadiuvato da uno staff che lavoro gratuitamente nel periodo in cui l'azienda si stava avviando verso il fallimento. Esso venne successivamente acquistato dalla Shell Oil Company e pilotato da James H. Doolittle a cui diede il nome Shellightning [4] . Danneggiato in un incidente nel 1936 , l' Orion 9C fu riparato presso il Parks Air College di St. Louis, nel Missouri , prima di essere acquistato dal pilota da corsa ed attore cinematografico Paul Mantz nel 1938 . Mantz lo uso nella lavorazione di film e lo piloto nelle competizioni aeronautiche Bendix Trophy del 1938 e del 1939 . Successivamente le notizie di questo velivolo sono incomplete. Ha subito alcuni piccoli incidenti, e stato ricoverato in un magazzino per alcuni anni, e nel 1964 fu esposto all'aperto nell' Orange County Airport in California . E stato successivamente riportato in condizioni di volo dal Fokker Team della Swissair ed esposto al Museo svizzero dei trasporti di Lucerna , in Svizzera , nella livrea originale della Swissair [5] .

L'Orion nel giochi di simulazione [ modifica | modifica wikitesto ]

Velivoli comparabili [ modifica | modifica wikitesto ]

Bandiera della Germania  Germania

Note [ modifica | modifica wikitesto ]

  1. ^ Francillion 1987 , pp. 111, 115 .
  2. ^ a b c Eden e Moeng 2002 , p. 899 .
  3. ^ a b c Francillon 1987 .
  4. ^ ( EN ) Judy Rumerman, Lockheed's Early Years, 1912-1940 , su centennialofflight , http://www.centennialofflight.gov/ . URL consultato l'8 novembre 2008 (archiviato dall' url originale il 6 ottobre 2009) .
  5. ^ Museo Svizzero dei Trasporti , Lockheed 9C Orion .

Bibliografia [ modifica | modifica wikitesto ]

Altri progetti [ modifica | modifica wikitesto ]

Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]