Equazione di stato dei gas perfetti

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Isoterme di un gas ideale

L' equazione di stato dei gas perfetti (o ideali), nota anche come legge dei gas perfetti , descrive le condizioni fisiche di un " gas perfetto " o di un gas "ideale", correlandone le funzioni di stato . Venne formulata nel 1834 da Emile Clapeyron . La sua forma piu semplice ed elegante e:

dove le variabili sono in ordine: la pressione , il volume , la quantita di sostanza , la costante dei gas e la temperatura assoluta del gas perfetto. L'equazione di stato dei gas perfetti descrive bene il comportamento dei gas reali per pressioni non troppo elevate e per temperature non troppo vicine alla temperatura di liquefazione del gas. Una migliore descrizione del comportamento dei gas reali e dato dall' equazione di stato di Van der Waals .

Giustificazione empirica

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L'equazione di stato dei gas perfetti e stata inizialmente formulata come sintesi dalle leggi empiriche di Avogadro , Boyle , Charles e Gay-Lussac .

Trascurando in un primo momento la legge di Avogadro , si consideri un volume di gas in condizioni standard ad uno stato iniziale caratterizzato da:

Si consideri una trasformazione isobara (a pressione costante) applicata a questo volume di gas. Il volume alla fine della trasformazione sara, secondo la legge di Charles :

Il parametro e detto coefficiente di dilatazione termica e ha le dimensioni dell'inverso della temperatura perche il prodotto e adimensionale. La temperatura e espressa in gradi Celsius (°C).

Se poi si fa andare il volume cosi ottenuto incontro ad una trasformazione isoterma otterremo, secondo la legge di Boyle-Mariotte :

ovvero:

Quindi la legge in questa prima forma si esprime:

dove e una costante caratteristica del tipo di gas, cioe il prodotto di pressione, volume e del reciproco della temperatura assoluta e costante nelle varie trasformazioni fisiche a cui il gas perfetto venga sottoposto. Ha le dimensioni di energia per unita di massa e di temperatura.

Questa formulazione, che non sfrutta la legge di Avogadro collega direttamente la densita alla pressione e alla temperatura, ma dipende implicitamente dal gas scelto, ed e necessario calcolare prima la costante caratteristica del gas in esame. Quindi e ancora utile da un punto di vista tecnico quando si devono ripetere calcoli con lo stesso gas, non quando si devono confrontare gas a diversa massa molecolare media.

La relazione che meglio descrive il comportamento di una sostanza in fase gassosa e: , dove e il volume molare e e il fattore di comprimibilita , che esprime lo scostamento del comportamento ideale da quello reale.

Formulazione semiempirica

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Siccome la massa del gas e legata alla sua quantita di sostanza dalla massa molecolare media del gas :

o sul piano locale:

,

dove la massa molecolare media si puo calcolare come media ponderata sulla composizione molecolare (in at%):

allora ridefinendo una costante molare dei gas (per unita di quantita di sostanza anziche per unita di massa):

si puo rienunciare la relazione ottenuta come:

Per esempio per l'aria (qui si considera per semplicita l'aria tecnica costituita da due componenti: 79 at% azoto e 21 at% ossigeno), la massa molecolare vale:

.

Quindi se la costante di gas ideale dell'aria vale

,

si puo prevedere una costante molare per l'aria pari a

.

In realta Avogadro confrontando vari gas scopri che la costante molare non dipende piu neanche dal tipo di gas considerato (percio viene chiamata costante universale dei gas ): arrivo cioe empiricamente alla legge di Avogadro .

Quindi la equazione di stato dei gas ideali si riscrive tenendo conto della legge di Avogadro come [1] :

o in forma locale, dividendo per il volume:

in cui

  • e il valore della pressione del gas;
  • e il volume occupato dal gas;
  • e la densita molare del gas;
  • e la costante universale dei gas , il cui valore varia in funzione delle unita di misura adottate per esprimere le altre grandezze nell'equazione;
  • e la temperatura assoluta del gas, espressa in kelvin . [2]

Il valore della costante universale nel Sistema internazionale e:

a volte nei calcoli, specialmente in chimica, si utilizza il valore (approssimato) di:

Infine se e la densita molare (mol/m 3 ), moltiplicando e dividendo per il numero di Avogadro :

si ottiene la densita numerica (in molecole/m 3 ). In questo modo emerge una nuova costante dimensionale, detta costante di Boltzmann :

In questo modo nelle unita elementari si e gia passati da due costanti dimensionali ad una sola. Il valore esatto e: [3]

  1. ^ Silvestroni , p. 165 .
  2. ^ Le unita di misura specificate sono adottate nell'ambito del Sistema internazionale . Qualora si utilizzi un'altra unita di misura per la temperatura (o per le altre grandezze presenti nell'espressione) e necessario considerare un opportuno valore della costante R.
  3. ^ Valore della costante di Boltzmann

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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