La citta delle donne
e un
film
del
1980
diretto da
Federico Fellini
.
All'epoca della sua realizzazione, l'opera suscito grandi polemiche sulla stampa e forti critiche da parte dei movimenti
femministi
.
Fu presentato fuori concorso al
33º Festival di Cannes
.
[1]
Marcello Snaporaz e un uomo maturo ed incauto il quale, durante un tragitto in treno, ha un fugace
flirt
con una misteriosa signora, che decide di seguire, scendendo alla fermata di un'irreale stazione in mezzo alla campagna.
Seguendo la sconosciuta, Marcello Snaporaz si ritrova in un albergo, nel bel mezzo di un tumultuoso congresso di
femministe
che parlano per slogan e formule preconfezionate, procedono su temi frusti e rivendicazioni scontate che, tuttavia, il protagonista non riesce a comprendere.
L'atteggiamento ostile delle astanti volge Marcello Snaporaz a una fuga precipitosa e, aiutato da una delle femministe presenti e da una inserviente, riesce a uscire dall'albergo. Fuori dall'albergo, rimasto a piedi dopo essersi separato dalla inserviente, riceve un passaggio da un gruppo di strane ragazze; cercando quindi di scappare da loro, arriva al castello di Katzone, un maturo santone dell'
eros
che sopravvive nell'adorazione di una femminilita ormai desueta, custodendo gelosamente e metodicamente un'ordinata collezione di testimonianze delle sue conquiste, una sorta di pinacoteca multimediale dove e possibile ascoltare le voci delle donne ritratte nei momenti di intimita, nella vana attesa di un ritorno agli antichi splendori.
La notte stessa Marcello scopre sotto il letto della camera dove alloggiava un passaggio segreto che lo conduce a uno strano lungo scivolo (sul quale assiste a visioni delle donne protagoniste della sua infanzia) che finisce in una gabbia. Fatto prigioniero viene condotto in un'aula di
tribunale
dove, ancora inconscio della propria colpa, viene condannato dalle femministe che lo portano in un'arena dove l'uomo assistera al proprio pubblico linciaggio uscendone pero "vincitore" e riuscendo a uscire da quello strano luogo. Si risveglia sul treno, davanti alla moglie Elena: tutto farebbe pensare a un brutto sogno, ma Marcello nota che i suoi occhiali sono rotti, proprio come nel sogno. Ancora piu incomprensibile e per Marcello il fatto che, poco dopo, si siedano accanto a lui tre donne che erano personaggi del suo sogno. Ma il suo volto, inizialmente perplesso e preoccupato, subito cambia e volgendosi alla moglie esprime un compiaciuto atteggiamento di serena indifferenza.
Giorgio Carbone
ne
La Notte
, del 29 marzo
1980
: "Arrivato sulla soglia della terza eta [...] Fellini come regista e (per sua fortuna e nostra) entrato in quella splendida maturita in cui un mostro sacro riesce a profondere i suoi tesori di bravura per il solo piacere di farlo. C’e, dietro la festa delle immagini, dei colori, un piacere di fare del cinema che fin dalle prime scene diventa anche il tuo, di spettatore, come da tempo non ti capitava di provare. [...] Ti lasci portare dalla cavalcata delle invenzioni, e riesci ancora a stupirti (come un ragazzino che ha scoperto da poco il cinema), a ogni sequenza, a ogni inquadratura. Se nella
Citta delle donne
latita la suspense per la storia, o per gli ingredienti (non te ne importa niente di come andranno a finire Snaporaz o Katzone, sai benissimo che a un dato punto arriveranno Rimini e le comparse tettone) c’e la suspense delle immagini, delle trovate sceniche (avverti benissimo che Fellini sta per inventare, ma l’invenzione non sai mai come e a che punto ti arriva)".
Le riprese del film iniziarono il 3 maggio 1979 e terminarono il 28 novembre 1979; il film usci nelle sale il 28 marzo 1980.
La lavorazione del film venne improvvisamente stravolta a causa della morte dell'attore Ettore Manni, avvenuta il 27 luglio 1979.
La realizzazione dei manifesti orizzontali, per le affissioni murali, fu affidata al disegnatore
Andrea Pazienza
.
Il cognome del protagonista, Marcello Snaporaz, e citato da
Jovanotti
nella canzone
In orbita
, quinta traccia dell'album
Safari
(
2008
) e da
Caparezza
nel brano
Eterno Paradosso
, ottava traccia dell'album
Exuvia
(
2021
).
Snaporaz
e inoltre il nome di un gruppo musicale livornese attivo dal 1995.
- L'esclamazione "Vecchio Snaporaz!" che il protagonista ripete piu volte durante il corso del film e presente anche in un'altra pellicola di Fellini,
8½
(pronunciata dallo stesso Mastroianni mentre si trova di fronte a uno specchio), come anche i versi "Sgnic, sgnac", che accompagnano i movimenti del personaggio.
- La galleria del treno all'inizio del film e il misterioso tunnel nei pressi dell'
Aeroporto di Centocelle
, popolarmente ritenuto uno scavo incompiuto di una linea di metropolitana dell'epoca della
dittatura
, piu probabilmente un collegamento tra dei comandi militari.
- La canzone nella scena della corsa in auto e
The Visitors
di
Gino Soccio
(
1979
) ma una delle ragazze la chiama
Red One
("quanto dura
Red One
?"). Le vetture hanno la targa con un'inesistente sigla di provincia, "LR".
- Delle scene sono usate per la sigla della rubrica della
Rai
Appuntamento al cinema
, dal 1981 al 1986.
- Un omaggio al personaggio felliniano si trova nel fumetto
Viaggio a Tulum
di
Milo Manara
, in cui uno dei personaggi e caratterizzato dalle sembianze di
Marcello Mastroianni
e si chiama Snaporaz.
- Per la realizzazione delle scene riguardanti il congresso femminista, Fellini si avvalse dell'ausilio della scrittrice
Ippolita Avalli
la quale fece confluire sul set numerose femministe, all'epoca impegnate nell'occupazione della "Casa della Donna" (a via del Governo Vecchio, 39 - Roma), che crearono panico e confusione sul set, contestando lo stesso regista.
- ^
(
EN
)
Official Selection 1980
, su
festival-cannes.fr
.
URL consultato il 20 giugno 2011
(archiviato dall'
url originale
il 21 ottobre 2013)
.
- Roberta Cini,
Nella citta delle donne: femminile e sogno nel cinema di Federico Fellini
, Tirrenia (Pisa) Edizioni del Cerro, 2008.
- Raffaele Monti,
Bottega Fellini: la Citta delle donne: progetto, lavorazione, film
, testo di Raffaele Monti; fotografie di Gabriele Stocchi, Roma, De Luca, [1981].
- Sonia Schoonejans,
Fellini
, prefazione di
Alberto Moravia
, copertina di
Emanuele Luzzati
, con un disegno di Fellini dedicato a
Liliana Betti
, elaborazione grafica di Luigi Granetto,
Lato Side
, Roma 1980, pp. 206. Il libro e il "diario di bordo" tenuto da Sonia Schoonejans per tutto il tempo delle riprese della
Citta delle donne
.
- (
EN
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, su
Enciclopedia Britannica
, Encyclopædia Britannica, Inc.
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, su
CineDataBase
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Rivista del cinematografo
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, IMDb.com.
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, IMDb.com.
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, su
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,
British Film Institute
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2018)
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