Ettore Guglielmo Epifani
(
Roma
,
24 marzo
1950
?
Roma
,
7 giugno
2021
) e stato un
sindacalista
e
politico
italiano
.
Segretario generale
della
CGIL
dal 2002 al 2010 e dall'11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013
segretario del Partito Democratico
, fu anche
deputato
della
XVII Legislatura
[1]
. Nel 2017 fu uno degli aderenti ad
Articolo Uno
[2]
. Ricandidato per la
XVIII legislatura
alla Camera dei Deputati nelle liste di
Liberi e Uguali
[2]
. Dal 23 marzo 2018 alla morte ricopri un secondo mandato parlamentare.
[3]
Nacque a
Roma
, nel 1950, da genitori di origine
campana
[4]
. Nel 1953 si trasferisce a
Milano
con la famiglia, per poi tornare nella capitale nel
quartiere Talenti
, dove s'impegna nella sua infanzia nel volontariato per i quartieri di periferia
[5]
. Nel 1969 consegue la
maturita classica
al liceo Orazio, dove conobbe anche la sua futura moglie, Maria Giuseppina "Giusi" De Luca.
[6]
[7]
Nel 1973 si laurea in
filosofia
presso l'
Universita degli Studi di Roma "La Sapienza"
, con una tesi su una delle grandi figure del
socialismo
italiano:
Anna Kuliscioff
.
[5]
[8]
E deceduto il 7 giugno 2021, all'eta di 71 anni, a seguito di un'
embolia polmonare
manifestatasi alcuni giorni prima.
[5]
[8]
Dopo il funerale celebrato nella
chiesa di San Roberto Bellarmino
nel quartiere
Parioli
e la successiva commemorazione laica alla
Casa del cinema
nella
Villa Borghese
, e stato sepolto nel
famedio
del
PCI
al
cimitero del Verano
a Roma.
[9]
[10]
Guglielmo Epifani con
Luigi Angeletti
(segretario generale
UIL
) e
Raffaele Bonanni
(segretario generale
CISL
) assieme al
Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Dopo la laurea, si iscrisse alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), dove inizia a lavorare come
sindacalista
[2]
. Nel 1974 venne nominato alla direzione dell'Esi, casa editrice della confederazione
[2]
. Due anni dopo, nel 1976, approda all'ufficio sindacale, dove coordino le politiche contrattuali delle categorie, e poi passa all'ufficio
industria
della stessa CGIL.
[2]
Nel 1979 inizia la sua carriera da
dirigente
sindacale, con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai
[2]
. Nel 1990 entra quindi nella segreteria confederale, e nel 1993 viene nominato da
Bruno Trentin
segretario generale aggiunto.
[2]
Guglielmo Epifani nel 2009
Dal 1994 al 2002 e stato vicesegretario della CGIL e, a seguito della conclusione del mandato di
Sergio Cofferati
, assunse l'incarico di
segretario generale
, il primo socialista a guidare la confederazione dai tempi della sua ricostituzione nel 1944
[2]
. Il 3 novembre 2010 conclude il suo mandato come segretario generale, dove fu sostituito da
Susanna Camusso
, prima donna segretaria generale della CGIL.
[2]
Dopo la segreteria della CGIL, termina la carriera sindacale, ma non abbandona l'ambiente sindacale, restando presidente dell'associazione Bruno Trentin.
[5]
Da
socialista
, e stato iscritto prima al
Partito Socialista Italiano
, e in seguito allo scioglimento del PSI, alla
Federazione Laburista
e ai
Democratici di Sinistra
[2]
. Nel corso degli anni ha declinato piu volte offerte di candidatura, dalle amministrative all'
europarlamento
, fino a quella per la corsa a
sindaco di Napoli
.
[5]
Alle
elezioni politiche del 2013
viene candidato dal
Partito Democratico
alla
Camera dei deputati
, nella
circoscrizione Campania 1
come capolista, venendo eletto deputato della
XVII Legislatura
[1]
. Il 7 maggio 2013 viene eletto presidente della 10ª
Commissione permanente
Attivita Produttive
,
Commercio
e
Turismo
della Camera dei Deputati, incarico che ricopre per tutta la
legislatura
fino al 22 marzo 2018, dov'e stato anche promotore dell'indagine conoscitiva per l'Italia sull'
Industria 4.0
.
[2]
[11]
L'11 maggio 2013, a seguito alle dimissioni di
Pier Luigi Bersani
, Epifani venne scelto, per la sua propensione alla mediazione e riavvicinare, dall'Assemblea Nazionale del Partito Democratico come
segretario
reggente
del PD
con 458 voti, pari all'85,8% dei voti validi, su 534
[5]
[12]
. Da segretario
reggente
del PD, si e occupato dell'obiettivo di portare il PD verso il congresso delle
primarie PD dell'8 dicembre 2013
, che termino il mandato il 15 dicembre seguente, venendo sostituito da
Matteo Renzi
, eletto alle primarie come segretario nazionale dello stesso partito.
[5]
Il 25 febbraio 2017 Epifani e stato tra gli scissionisti della cosiddetta "
minoranza Dem
" del
Partito Democratico
, in forte contrasto con la linea politica
liberale
e
centrista
adottata dal suo successore Renzi
[8]
[13]
, scegliendo di aderire alla compagine di
Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista
.
[2]
[14]
Alle
elezioni politiche del 4 marzo 2018
e stato ricandidato alla Camera dei Deputati con
Liberi e Uguali
, come capolista nei collegi plurinominali della
circoscrizione Sicilia 2
[2]
. Viene rieletto a
Montecitorio
nella
XVIII legislatura
, dove diventa componente della 11ª commissione Lavoro pubblico e privato e della
commissione parlamentare d'inchiesta
sul
sistema bancario
e
finanziario
.
[3]
Nell'ottobre 2013 fu protagonista di una controversia a seguito di un'intervista de
Le Iene
che muoveva intorno ad un articolo apparso su
Libero
che prendeva spunto da una lettera di
Gianni Rinaldini
, segretario della
FIOM
, che riferiva di un aumento del suo stipendio come segretario della CGIL del 18% avvenuto nel 2004
[15]
. Epifani affermo che a decidere di aumentare lo stipendio del segretario da 4.399 euro a 5.183,69 euro lordi era stata la segreteria, ma cio contrastava con il regolamento dell'epoca del sindacato, che prevedeva che fosse il direttivo nazionale a decidere della retribuzione del segretario.
[16]
[17]
[18]
Come deputato, fu oggetto di molte critiche da parte del mondo sindacale e della stampa durante il
governo Renzi
in quanto, in aperto contrasto con le battaglie da lui condotte da sindacalista in difesa dell'
articolo 18 dello statuto dei lavoratori
, voto in
Parlamento
a favore della riforma del lavoro nota come
Jobs Act
.
[19]
- Il sindacato nella resistenza
, Roma, Editrice sindacale italiana, 1975.
- Il valore sociale del lavoro. L'identita dei democratici di sinistra
, con
Sergio Cofferati
(a cura di), Roma, Ediesse, 2001.
- Non rassegnarsi al declino. Politiche industriali per competitivita e sviluppo
, con
Carla Cantone
e i segretari di strutture confederali e di categoria della Cgil, Roma, Ediesse, 2005.
- Cent'anni dopo. Il sindacato dopo il sindacato
, con
Vittorio Foa
, Torino, Einaudi, 2006.
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Da Epifani a Damiano, gli ex sindacalisti hanno detto si al Jobs Act
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- Sito ufficiale
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- Epifani, Guglielmo Ettore
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Treccani.it ? Enciclopedie on line
,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana
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- Epifani, Guglielmo
, su
sapere.it
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De Agostini
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- Ettore Guglielmo Epifani
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