Glicerio
(
latino
:
Flavius Glycerius
;
430
circa ?
Dalmazia
, dopo il
480
) e stato un
imperatore
e
vescovo cattolico
romano
d'Occidente
dal
473
al
474
. Eletto dalla componente germanica dell'esercito, fu deposto da
Giulio Nepote
, prescelto come collega dall'imperatore d'Oriente
Leone I
, per poi essere eletto
vescovo di Salona
.
Le fonti su Glicerio sono scarse e scarne: si sa che era
comes domesticorum
, cioe comandante della guardia imperiale, al momento della sua elevazione al soglio imperiale; in precedenza era stato comandante militare in
Dalmazia
.
[1]
Nel
472
l'Impero d'Occidente era stato funestato dalla guerra civile tra l'imperatore
Antemio
e il comandante dell'esercito, il
magister militum
germanico
Ricimero
: nell'aprile di quell'anno Ricimero nomino
Anicio Olibrio
imperatore, con la forza delle armi, poi, a luglio, fece assassinare Antemio. Quando, all'inizio di novembre 472, Olibrio mori, l'Impero d'Occidente si trovo senza imperatore e senza uomo forte, in quanto Ricimero era gia morto. L'Imperatore d'Oriente, Leone I, che aveva gia indicato Antemio come collega d'Occidente, si trovo a dover operare un'altra scelta; questa volta, pero, ritardo la decisione, o per mancanza di candidati all'altezza o per poter esercitare il potere sull'Impero d'Occidente senza un intermediario. Fu allora che la potente componente germanica dell'esercito d'Occidente, rappresentata dal nuovo
magister militum
Gundobado
(nipote di Ricimero), decise di scegliere un imperatore di proprio gradimento, selezionando Glicerio. Le fonti
[2]
riportano che Gundobado elesse Glicerio imperatore col consenso dell'esercito, a
Ravenna
, il 3 o 5 marzo 473.
Poco e noto del breve regno di Glicerio, ma pare che abbia tentato di riconciliarsi con l'Impero d'Oriente e che sia riuscito a mantenere il controllo del proprio impero, malgrado gli attacchi dei barbari. Per quasi tutto il suo regno rimase nel nord Italia, come attestato dal fatto che batte moneta solo a
Milano
e
Ravenna
.
Nel 473, il re dei
Visigoti
Eurico
ordino l'invasione dell'Italia, ma il suo comandante Vincenzo (Vincentius) fu sconfitto e ucciso dai
comites
Alla e Sindila. Malgrado questa vittoriosa difesa dell'Italia, Glicerio non fu in grado di difendere la
Gallia
e di impedire a Eurico di conquistare
Arles
e
Marsiglia
. Contemporaneamente, una seconda armata composta di
Ostrogoti
fu inviata in Italia dal re
Vidimero
. La possibilita che le due armate si congiungessero era una grave minaccia per Glicerio, che invio un messaggio a Vidimero, avvisandolo che i territori cui mirava erano gia occupati dai suoi "connazionali" Visigoti e suggerendogli di muoversi verso la Gallia.
Glicerio riusci cosi ad impedire che i Visigoti di Vincenzo e gli Ostrogoti inviati da Vidimero si congiungessero con gravi conseguenze per l'Italia, ma a costo di far convergere la pressione sulla Gallia, che venne attaccata da entrambi i popoli
goti
.
L'elezione non ortodossa di Glicerio e il sospetto che fosse un fantoccio nelle mani di Gundobado fecero si che l'imperatore d'Oriente Leone I non riconoscesse l'ex
comes domesticorum
come collega, e che si decidesse a nominare un proprio candidato: la scelta cadde su
Giulio Nepote
,
magister militum
della
Dalmazia
e imparentato con
Verina
, l'imperatrice d'Oriente. La nomina avvenne pero in ritardo e Nepote non pote salpare per l'Italia in quanto d'inverno i porti erano chiusi. Intanto Leone I mori nel gennaio
474
e divenne imperatore suo nipote, il giovane
Leone II
, che dopo poco nomino co-imperatore il proprio padre
Zenone
.
Nel frattempo, pare che Glicerio tentasse una riconciliazione con l'Oriente: per lo meno evito ogni possibile contrasto, accettando, per esempio, di non nominare un
console
d'Occidente e permettere quindi a Leone II di essere console per il 474 senza collega. Glicerio tento anche di ottenere il sostegno della Chiesa, promulgando una legge (11 marzo 473) contro la
simonia
, che ottenne il gradimento della gerarchia ecclesiastica.
Quando i porti si riaprirono nella primavera del 474, Giulio Nepote, l'imperatore d'Occidente designato, attraverso il
Mar Adriatico
e sbarco in Italia per deporre Glicerio. Pare che Glicerio, venuto a conoscenza dell'attacco, si allontanasse da Ravenna per raggiungere
Roma
, forse con la volonta di opporre resistenza all'invasore: l'indizio e una moneta d'argento coniata a Roma, in cui Glicerio si dichiara imperatore e collega di altri due imperatori, Leone II e Zenone, non riconoscendo dunque l'autorita di Giulio Nepote. Nepote sbarco ad
Ostia
nel luglio 474 e, senza che vi fosse bisogno di uno scontro militare, depose Glicerio, nominandolo
vescovo
di
Salona
, in Dalmazia.
La deposizione di Glicerio ha dei lati oscuri. Nepote sbarco con le sue truppe, ma e verosimile che le forze di
Gundobado
, e quindi di Glicerio, fossero consistenti: se avesse voluto, Gundobado avrebbe potuto verosimilmente opporre una rilevante resistenza a Nepote, ma invece non lo fece. Una spiegazione proposta fu che l'elezione di Glicerio non ebbe il sostegno ne dell'imperatore d'Oriente, ne della classe senatoria, ne dell'aristocrazia gallo-romana: resistere a Nepote senza l'appoggio del senato sarebbe stato controproducente per Gundobado.
[3]
Esiste anche la possibilita che Gundobado, che non era in Italia in occasione della deposizione di Glicerio, fosse andato in Gallia per trovare i rinforzi necessari a contrastare l'attacco di Nepote ma e piu probabile che abbia abbandonato Glicerio al suo destino.
[4]
Glicerio mori probabilmente a Salona, dove nel
475
era stato raggiunto da Giulio Nepote, deposto a sua volta dal
magister militum
Flavio Oreste
, e da dove assistette nel 476 alla caduta dell'ultimo imperatore romano d'Occidente,
Romolo Augusto
, per mano di
Odoacre
, re degli
Eruli
. Le fonti
[5]
sostengono che nel
480
Glicerio fu coinvolto nella cospirazione che risulto nell'assassinio di Nepote, un atto che consolido il dominio di Odoacre sull'Italia: la nomina di Glicerio ad
arcivescovo di Milano
da parte del re d'Italia, un atto che sarebbe un forte indizio della collaborazione tra Glicerio e Odoacre, e pero da considerarsi spuria.
E possibile che Glicerio avesse promesso ad Odoacre il riconoscimento del titolo di patrizio, negatogli da Giulio Nepote, se lo avesse rimesso sul trono. Sarebbe quindi stato eliminato dagli uccisori di Nepote che puntavano anch'essi al titolo.
[
senza fonte
]
- ^
Meijer, Fik,
Emperors Don't Die in Bed
, Routledge, 2004,
ISBN 0-415-31201-9
, p. 159.
- ^
Paolo Diacono
, i
Fasti vindobonenses priores
e il
Paschale campanum
.
- ^
O'Flynn, John Michael,
Generalissimos of the Western Roman Empire
, University of Alberta, 1983,
ISBN 0-88864-031-5
, p. 130.
- ^
A tal proposito e stato suggerito che Gundobado fosse invece andato in Gallia per ottenere l'eredita del padre
Gundioco
, abbandonando di fatto Glicerio al proprio destino.
- ^
Malco
.