La
Ferrari F1-87
e una monoposto di Formula 1 realizzata dalla
Scuderia Ferrari
ed impiegata nelle stagioni
1987
e
1988
, quest'ultima in una versione aggiornata rinominata
F1-87/88C
. Progettata da Gustav Brunner e rivista da John Barnard, fu condotta in gara da
Michele Alboreto
e
Gerhard Berger
. Ottenne 2 vittorie nel 1987 ed 1 vittoria nel 1988 e numerosi podi, in un periodo che rappresento il tramonto dell'era turbo in Formula 1.
Il regolamento tecnico della Formula 1 venne rivisto in occasione del mondiale 1987. Secondo le nuove norme, era consentito alle squadre di fare uso di motori turbo da 1,5 litri, oppure aspirati da 3,5 litri. Questa scelta della
FIA
dipese dal fatto che ormai nel 1986 i motori aspirati di 3 litri di cilindrata erano andati in disuso e tutti i team preferivano utilizzare solo motori
turbo
, i quali avevano raggiunto potenze molto elevate, e questo faceva si che i piloti fossero esposti a rischi eccessivi, come mostrarono i vari incidenti della stagione. A far decidere la Federazione per un repentino intervento fu l'incidente mortale di
Elio De Angelis
.
Ridotta la capacita massima dei serbatoio di benzina a 180 litri, venne introdotta la limitazione della pressione di sovralimentazione a 4,00
bar
.
La maggior parte delle squadre decise di continuare ad utilizzare i propulsori sovralimentati, in quanto avevano fatto grossi investimenti per sviluppare quelle tecnologie e perche in ogni caso garantivano ancora prestazioni nettamente superiori agli aspirati, nonostante la cilindrata ridotta rispetto a questi ultimi.
Il motore Ferrari 033D
La Ferrari decise di continuare con il turbo, avendo iniziato nel 1986 lo sviluppo di un nuovo motore, denominato 033/D, con l'angolo tra le bancate dei cilindri di 90° contro i 120° del motore utilizzato fino alla stagione precedente.
Il telaio venne riprogettato rispetto all'anno prima da
Gustav Brunner
, inoltre venne rivista la conformazione
aerodinamica
della vettura, sia da John Barnard che da Gustav Brunner.
La F1-87 si presentava piu slanciata rispetto alla F1-86, con una sezione anteriore piu stretta (per migliorare la resistenza all'avanzamento), le pance laterali piu basse e corte, cosi come le dimensioni delle prese d'aria dei radiatori (grazie ad un motore con temperature di esercizio piu basse) e dei freni diminuirono. Il
cambio
subi un profondo rinnovamento, disponendo di sei rapporti (prima erano cinque), di tipo trasversale: con un maggior numero di rapporti al cambio, migliorava l'utilizzo del motore (che poteva cosi essere sfruttato ai regimi ottimali), incrementando quindi l'
accelerazione
e la ripresa.
Il vantaggio decisivo per la Ferrari arrivo nella seconda meta di stagione con l'utilizzo dell'
overboost
: la
valvola pop-off
era regolata in modo tale da ridurre la pressione non appena nel circuito di sovralimentazione si superassero i 4,00 bar. Tuttavia, essendo un dispositivo meccanico, aveva dei tempi di risposta non istantanei; quindi, soffiando aria a pressioni decisamente superiori ai 4,00 bar si otteneva per qualche secondo (prima dell'apertura della valvola) una sovrappressione di circa 3 decimi di bar, con un surplus di potenza di una ventina di cavalli circa. Cio permise alla Ferrari di essere la vettura piu potente negli ultimi gran premi della stagione.
Nel
1987
la Ferrari sperava di tornare ai livelli di competitivita di due anni prima, quando contese il titolo alla
McLaren
. Per raggiungere la squadra inglese,
Enzo Ferrari
ingaggio l'ingegnere britannico
John Barnard
, il quale aveva concepito proprio la McLaren dell'85 e dell'86. Barnard venne affiancato ad un altro tecnico inglese, l'ingegnere
Harvey Postlethwaite
, che da tempo lavorava a Maranello e aveva realizzato le Ferrari 126, le quali si aggiudicarono il mondiale costruttori dell'82 e dell'83. Tra i due c'era una forte competizione, inoltre Barnard non accetto di trasferirsi in
Italia
, continuando la sua attivita in
Inghilterra
. Entrato a far parte della Ferrari sul finire della stagione '86, non partecipo attivamente alla progettazione della F1-87, che fu invece realizzata dall'ingegnere austriaco
Gustav Brunner
coadiuvato da
Harvey Postlethwaite
: il risultato fu una vettura nettamente migliore della precedente, ma non sufficientemente affidabile per rilanciare la squadra. L'altra novita fu l'assunzione del pilota austriaco
Gerhard Berger
, che sostitui
Stefan Johansson
e venne affiancato a
Michele Alboreto
.
La stagione non risulto ai massimi livelli in quanto, pur ottenendo un maggior numero di punti iridati rispetto al campionato precedente, la Ferrari si piazzo comunque quarta nel mondiale costruttori. La vettura soffri spesso di poca affidabilita, che ne pregiudico il rendimento. Tuttavia, diversamente dalla
Ferrari F1-86
dell'anno prima, fu capace di vincere dei Gran Premi e dunque riportare il team di
Maranello
sul gradino piu alto del podio. Inoltre ottenne anche alcune
pole position
, cosa che non accadde nel
1986
, ma nonostante questi miglioramenti e il maggior numero di punti ottenuti, la Ferrari non riusci a competere per il titolo. Nelle qualificazioni i risultati furono migliori, dal momento che Berger ottenne tre pole position (Gran Premi del
Portogallo
, del
Giappone
e d'
Australia
).
Alboreto non realizzo nessuna pole, il suo miglior risultato in griglia fu il quarto posto in
Spagna
e
Giappone
.
In sostanza la monoposto si dimostro valida, visto che escludendo l'ottavo posto in
Brasile
e il quindicesimo in
Spagna
(entrambi con Alboreto), i piloti non ottennero mai piazzamenti peggiori del quarto posto. Tuttavia il numero dei ritiri (dovuti a guai meccanici) fu superiore a quello dei gran premi portati a termine, perdendo molti punti per via dell'incostanza e dell'inaffidabilita. In Portogallo Berger perse la corsa per un testacoda (arrivando comunque secondo), in Giappone vinse facilmente mentre in Australia vi fu addirittura doppietta con Berger primo e Alboreto secondo.
Vista posteriore della F1-87/88C di
Michele Alboreto
sulla linea di partenza del
Gran Premio del Canada 1988
In Formula 1 la stagione 1988 si preannuncio come un'annata di transizione: essa fu infatti l'ultima in cui il regolamento ammise l'impiego di propulsori sovralimentati, il cui sviluppo (peraltro divenuto molto costoso) aveva portato a un'
escalation
prestazionale giudicata tale da compromettere la sicurezza delle corse. In attesa del bando completo la FIA aveva comunque imposto una riduzione della pressione massima di sovralimentazione (da 4 a 2,5 bar) e della capienza del serbatoio del carburante (portata a 150 litri), onde depotenziare le unita motrici.
Di conseguenza i tecnici Ferrari decisero di concentrare i loro sforzi sullo sviluppo di una vettura del tutto nuova da mandare in pista nel
1989
(la cui progettazione fu affidata al team privato diretto da
John Barnard
e basato a
Guildford
), mentre per il
1988
si limitarono a lavorare sulla F1-87, adattandone minimamente il progetto alle nuove regole. Dal punto di vista meccanico e aerodinamico la vettura, ribattezzata
F1-87/88C
, risulto dunque pressoche identica a quella dell'anno prima, con una carrozzeria bassa e compatta dalle linee sinuose e arrotondate. Tale scelta fu anche dettata dalla volonta di beneficiare di una deroga regolamentare: le vetture che avessero conservato lo stesso telaio del
1987
avrebbero infatti potuto mantenere l'abitacolo in posizione piu avanzata, con la pedaliera oltre l'asse anteriore. Cio non sarebbe invece stato possibile per le vetture di nuova concezione, le quali avrebbero dovuto fin da subito ottemperare al nuovo regolamento di sicurezza e montare i pedali dietro la linea delle ruote frontali. Fecero tale scelta (anche per contenere i costi) Ferrari,
Arrows
,
Zakspeed
e
Osella
.
Gerhard Berger
alla guida della F1-87/88C nel vittorioso
Gran Premio d'Italia 1988
Pur se complessivamente riuscita e affidabile, non fu mai veramente in grado di competere per le classifiche iridate, ottenendo solo una vittoria e una pole position. La scelta "prudente" della Ferrari pose la F1-87/88C in condizioni d'inferiorita rispetto alla
McLaren
, i cui progettisti
Steve Nichols
e
Gordon Murray
dotarono la
MP4/4
di un nuovo telaio conforme ai regolamenti, mentre la
Honda
forni un nuovo motore ottimizzato per la ridotta pressione di sovralimentazione.
La monoposto inglese, nelle mani di
Alain Prost
e
Ayrton Senna
, si rivelo praticamente invincibile, aggiudicandosi 15 vittorie su 16 Gran Premi. L'unica eccezione fu costituita dal
Gran Premio d'Italia
: a due giri dalla fine Senna, saldamente al comando, si scontro con la Williams di
Jean Louis Schlesser
e dovette ritirarsi, lasciando campo libero a
Gerhard Berger
e
Michele Alboreto
, che si assicurarono una doppietta.
Analoga situazione si verifico nelle
pole position
, ove Senna e Prost si spartirono 15 delle 16 prove di qualifica: solo nel
Gran Premio di Gran Bretagna
i due vennero sopravanzati in griglia da Berger.
Nell'economia della stagione, la Ferrari ottenne piu punti rispetto al 1987 (65 contro 53) e risulto seconda nel mondiale costruttori, pur se nettamente staccata dalla McLaren. Di fatto le monoposto italiane poterono lottare per il vertice solo quando una delle McLaren non riusciva a rendere al meglio o si ritirava. La F1-87/88C rimase per 26 anni l'ultima Ferrari di Formula 1 dotata di
motore
turbocompresso
(tale tecnologia venne infatti ri-adottata solo nel
2014
per la
F14 T
), nonche la prima ad aver vinto un Gran Premio della massima categoria dopo la morte di
Enzo Ferrari
.
Anno
|
Vettura
|
Motore
|
Gomme
|
Piloti
|
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|
Punti
|
Pos.
|
1987
|
F1-87
|
Ferrari 033D
tc
|
G
|
Michele Alboreto
|
8*
|
3
|
Rit
|
3
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
15*
|
Rit
|
4
|
2
|
|
|
|
|
|
|
|
|
53
|
4º
|
Gerhard Berger
|
4
|
Rit
|
Rit
|
4
|
4
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
Rit
|
4
|
2
|
Rit
|
Rit
|
1
|
1
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Anno
|
Vettura
|
Motore
|
Gomme
|
Piloti
|
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|
|
|
|
|
|
|
|
Punti
|
Pos.
|
1988
|
F1-87/88C
|
Ferrari 033E
tc
|
G
|
Michele Alboreto
|
5
|
18*
|
3
|
4
|
Rit
|
Rit
|
3
|
17*
|
4
|
Rit
|
Rit
|
2
|
5
|
Rit
|
11
|
Rit
|
|
|
|
|
|
|
|
|
65
|
2º
|
Gerhard Berger
|
2
|
5
|
2
|
3
|
Rit
|
Rit
|
4
|
9
|
3
|
4
|
Rit
|
1
|
Rit
|
6
|
4
|
Rit
|
|
|
|
|
|
|
|
|