Carla Del Ponte
(
Cevio
,
9 febbraio
1947
) e un
magistrato
svizzero
.
E stata procuratrice capo del
Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia
dal 1999 al 2007 e
ambasciatrice
svizzera in
Argentina
dal 2008 al febbraio 2011.
Dopo aver trascorso la sua infanzia e l'adolescenza a
Bignasco
, dove il padre gestisce un albergo con ristorante, studia legge a
Berna
e a
Ginevra
, ottenendo nel
1972
la patente di avvocato e notaio. Una volta finiti gli studi, esercita la professione di avvocato dapprima in uno studio d'avvocatura a Lugano, in seguito, dal 1975, in uno studio proprio. L'attivita svolta, pur essendo proficua dal profilo dell'esperienza, non corrisponde alle sue ambizioni. Il suo unico figlio - Mario Timbal, attuale direttore generale della
RSI
- nasce nel 1977
[1]
.
Nel
1981
e nominata
giudice istruttore
, funzione che esercitera per tre anni, prima di essere nominata alla carica di procuratrice pubblica
[2]
per il
Sottoceneri
a
Lugano
. Istruisce in particolare cause di
criminalita economica
, di traffico internazionale di droga e di crimine organizzato.
Grazie ad una buona dose di caparbieta e alle consistenti competenze progressivamente acquisite, attorno a lei si crea presto una fama di giudice temibile e scomodo, tanto da essere soprannominata
Carlina la peste
. L'attivita su questo tipo di reati richiede di ampliare le indagini fuori dai confini svizzeri, per questo avvia diverse collaborazioni con gli organi giudiziari di altri paesi; in particolare e da menzionare la proficua collaborazione con
Giovanni Falcone
, che consente tra l'altro di provare il legame tra il
riciclaggio di denaro
effettuato in Svizzera e la
mafia
siciliana nel quadro dell'indagine, avviata gia nel
1979
, sul traffico di droga tra
Italia
e
Stati Uniti
denominata "
pizza connection
".
Il 21 giugno 1989, mentre queste indagini sono in corso, sfugge - grazie a una provvidenziale serie di circostanze - a un
attentato
nella casa di Palermo di Giovanni Falcone, nelle cui vicinanze era stato nascosto dell'esplosivo. Il giudice Falcone sara assassinato dalla mafia nel
1992
, insieme alla moglie e alla scorta, nella cosiddetta
Strage di Capaci
.
Il 1º aprile
1994
e nominata Procuratrice generale della Confederazione elvetica e diventa membro della commissione federale "
criminalita economica
". Nel suo nuovo mandato federale si fissa come priorita di combattere contro il crimine organizzato e contro le mafie di qualsiasi origine, che trovano complicita in Svizzera. La piazza svizzera, cosi come altre piazze finanziarie, e utilizzata infatti da associazioni criminali desiderose di mettere al sicuro il denaro proveniente dalle loro attivita illecite: quali essenzialmente e principalmente il traffico di droga, armi, corruzione, ma anche la frode fiscale. Questo programma causa la resistenza di certi ambienti finanziari, dove l'azione della Procuratrice generale suscita preoccupazioni, sfiducia e persino una certa ostilita, visto che gli intermediari finanziari e bancari svizzeri temono di perdere i privilegi di cui beneficiano all'epoca con una legislazione protettiva nei loro confronti. Per permettere una migliore trasparenza nella ricerca e nella persecuzione del riciclaggio di denaro, fa pressione sugli esponenti del Parlamento e del Governo perorando una modifica della legislazione. Grazie anche a questa opera, il 1º aprile 1998 entra in vigore in Svizzera la Legge sul riciclaggio di denaro
[3]
, la quale introduce delle norme di diligenza molto severe che riguardano gli intermediari finanziari, e pertanto anche le banche.
Dopo aver lavorato per cinque anni nella magistratura svizzera, nel
1999
diventa procuratore del
Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia
(ICTY), sostituendo
Louise Arbour
e viene contemporaneamente incaricata di seguire il dossier sul genocidio in
Ruanda
nel
Tribunale penale internazionale per il Ruanda
, ma nel
2003
deve rinunciare al mandato per le pressioni del governo ruandese che la accusa di rallentare l'iter giudiziario
[4]
. A questa carica viene sostituita con
Hassan Bubacar Jallow
. Il mandato di procuratrice per l'ICTY scade nel dicembre 2007; il suo successore e il giudice
belga
Serge Brammertz
, gia presidente della commissione d'inchiesta sull'assassinio di
Raf?q al-?ar?r?
.
Dal gennaio
2008
al febbraio
2011
ricopre la carica di
ambasciatore
svizzero in
Argentina
[5]
. La sua nomina a questa carica aveva suscitato sorpresa; e piuttosto inusuale per la Svizzera conferire un mandato di ambasciatore ad una persona non
cresciuta
nei ranghi diplomatici.
[6]
Nella sua carriera non ha mancato di suscitare un gran numero di critiche - positive ma anche negative - e polemiche, prima per i suoi interventi in ambito finanziario e poi per quelli in ambito internazionale.
Sul piano
interno
, ha ottenuto che venisse modificata la legislazione svizzera in materia economica, ma le numerose inchieste avviate non hanno portato di fatto alle
incriminazioni eccellenti
che molti si sarebbero aspettati, il che ha alimentato i sospetti di una sua certa qual connivenza con gli ambienti finanziari internazionali, che ne avrebbero favorito l'ascesa
[7]
.
La presunta protezione delle
lobby
svizzere, i problemi nel portare a conclusione le inchieste sui crimini nella ex-Jugoslavia e il ruolo nella caduta di
Boris El'cin
, sono state ipotizzate in un'intervista del
2002
[8]
della rivista radicale tedesca
Konkret
a Felipe Turover. Turover dichiara che avrebbe
insabbiato
gran parte dell'inchiesta che collegava la societa Mabetex di Lugano, al
Russiagate
e che l'operazione sarebbe stata orchestrata dall'amministrazione
Clinton
e soprattutto dall'allora Segretario di Stato
Madeleine Albright
, preoccupata di limitare l'influenza di El'cin dopo l'occupazione da parte delle truppe russe dell'aeroporto di
Pristina
. Tutte queste accuse non sono state provate.
In un'intervista del dicembre
2007
al quotidiano
bosniaco
Dnevni Avaz
, l'ex primo vice procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia
Geoffrey Nice
ha criticato Carla Del Ponte affermando che "ha agito come un politico dilettante piu che come un magistrato", che "la sua implicazione nella politica e stata inappropriata e inaccettabile" facendo anche allusioni - non meglio specificate - su istruzioni che la procuratrice avrebbe ricevuto sulle persone da incriminare, rimproverandola di aver montato imputazioni "deboli".
[9]
- Il 13 gennaio
2001
riceve il premio
Zolfanello d'oro
del Comune di
Dogliani
≪in considerazione del ruolo attivo che sta svolgendo per l'affermazione dei diritti fondamentali della persona umana nel mondo intero≫ e per ≪aver saputo accendere la speranza nella giustizia≫.
[10]
- Nel
2002
le viene conferita una
laurea honoris causa
all'
Universita Cattolica di Lovanio
per il suo impegno nella difesa dei diritti fondamentali dell'uomo.
[11]
- Nel
2002
le viene attribuito il "premio della pace di Westfalia" per il suo coraggio esemplare nella messa in luce dei delitti della ex Jugoslavia.
- Il 23 marzo
2006
le viene attribuito, con motivazioni identiche a quelle gia espresse per il premio Westfalia, il premio della fondazione Wartburg di
Eisenach
riservato a personalita distintesi a favore dell'unita europea.
[12]
- Il 20 settembre
2007
la Hochschule fur Wirtschaft HSW Luzern (Scuola universitaria di economia
Lucerna
) le conferisce il premio "Corporate Women Award Switzerland 2007".
[13]
- Il 21 settembre
2007
Soroptimist, organizzazione mondiale di donne attive professionalmente, le conferisce il premio per la pace 2007 "per il suo grande impegno in favore dei diritti umani, della pace e della giustizia sociale".
- Il 12 gennaio
2008
, al sesto gala "Swiss Award", una giuria di cento personalita la designa personaggio svizzero dell'anno nel settore della politica per il suo lavoro alla testa del Tribunale penale internazionale sulla ex Jugoslavia.
[14]
- Carla Del Ponte e Chuck Sudetic.
La caccia. Io e i criminali di guerra
. Milano, Feltrinelli, 2008.
ISBN 88-07-17144-9