Il
BGM-109 Tomahawk
e un
missile da crociera
.
Schierato in Europa occidentale come
arma nucleare
nel numero di 464 esemplari, in seguito ad un accordo dei paesi della NATO del 1979 (la cosiddetta
doppia decisione
), fu armato poi, grazie alla precisione del sistema TERCOM, anche con testate convenzionali. Nel frattempo la versione terrestre dell'
US Army
fu tolta dal servizio in virtu del
Trattato INF
sugli Euromissili. Una base che doveva ospitare i lanciatori mobili dei "Cruise" era quella di
Comiso
, scelta che causo polemiche in Italia. In tale base, il BGM-109 e il Pershing II sarebbero stati la risposta alla minaccia degli
SS-20
. Il lanciatore della versione terrestre era un camion MAN Cat I AI 8x8. Dopo il ritiro degli Euromissili, rimase la versione navale, con testate convenzionali, ampiamente usata negli ultimi 15 anni dagli USA. Ci sono quattro versioni di Tomahawk: il TLAM-C, missile d'attacco terrestre con testata convenzionale, il TLAM-N, missile d'attacco terrestre dotato di testata nucleare, il TLAM-D, missile d'attacco terrestre armato con
submunizioni
, e il TASM, missile antinave.
Dopo il lancio effettuato mediante un razzo, o un motore ausiliario a razzo, sui lati del Tomahawk si aprono delle alette. Nel giro di pochi secondi il razzo si spegne ed entra in funzione la
turboventola
del missile. Mentre il Tomahawk sfreccia a ottocento chilometri l'ora, il suo sistema di guida lo dirige sul bersaglio con l'ausilio di un radar-altimetro. Seguendo una traiettoria computerizzata, raggiunge rapidamente il suo primo punto di navigazione (waypoint), normalmente una collina, un edificio o qualche altra struttura fissa. Da qui il TERCOM di bordo lo dirige da un punto all'altro, spesso con strettissime virate, brusche impennate e vertiginose picchiate.
La rotta viene costantemente confermata dal sistema elettro-ottico Digital Scene Matching Area Correlator (DSMAC), una piccola telecamera che confronta le immagini riprese con quelle immagazzinate nella memoria del DSMAC. Se viene ravvisata qualche discrepanza fra i dati in memoria e le riprese della telecamera, il DSMAC determina velocemente se il resto dell'immagine e corretta. In questo caso il missile prosegue, altrimenti invia un messaggio alla base che puo decidere se far proseguire il missile o farlo autodistruggere. I dati del TERCOM provengono dalla Defense Mapping Agency, l'agenzia cartografica della Difesa, e sono poi comunicati a un centro di pianificazione delle missioni. Da qui vengono inviati via satellite al luogo del lancio. Quando la zona del bersaglio non e stata mappata in precedenza, vengono utilizzate riprese satellitari.