Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:
leggi le avvertenze
.
In
medicina
, il termine
anestesia
indica l'abolizione della sensibilita, della coscienza, e del dolore, unitamente al rilassamento muscolare.
L'
anestesiologia
e quindi quella branca della
medicina
che si occupa di annullare la sensibilita dolorifica e la coscienza durante un intervento di chirurgia o durante una procedura invasiva.
La parola fu inventata dal medico e poeta
Oliver Wendell Holmes
, che la mutuo dal
greco
?ναισθησ?α (mancanza della sensibilita). Egli conio il termine in una lettera diretta al dentista William Green Morton, il primo medico a dimostrare pubblicamente l'efficacia anestetica dell'etere durante un'operazione chirurgica. Il termine puo anche indicare un sintomo di molte malattie nervose.
Gli scopi dell'anestesia sono: la soppressione dello stato di coscienza (
ipnosi
), l'abolizione del dolore (
analgesia
), il rilassamento dei muscoli (
miorisoluzione
), l'abolizione del ricordo (
amnesia
) e la riduzione delle complicazioni legate allo stress chirurgico.
E indispensabile in ogni tipo di
chirurgia
, in quanto consente ai pazienti di essere sottoposti ad interventi e ad altre procedure (
TAC
,
endoscopia
) senza dolore, ansia e proteggendo l'organismo dal trauma dell'intervento stesso. I progressi della chirurgia maggiore sono dovuti principalmente ai progressi della moderna anestesia. Infatti essa permette di poter anestetizzare praticamente qualsiasi tipo di paziente, qualunque sia la sua condizione di salute ed i rischi connessi.
L'
anestesia generale
viene realizzata mediante farmaci che inducono uno stato di
narcosi
, ovvero una condizione di perdita di coscienza in cui possono essere alterate in varia misura anche le funzioni vegetative. I
farmaci
che inducono la narcosi possono essere somministrati dall'
anestesista
principalmente per due vie: quella
iniettiva
(nello specifico quella
endovenosa
) e quella
inalatoria
.
Per la necessita di ridurre la sofferenza fisica, l'umanita ha da sempre studiato modi di alleviare il
dolore
: gia nel
3000 a.C.
in
Mesopotamia
si "narcotizzava" il paziente comprimendo la
carotide
per far perdere coscienza.
In seguito, gli
Egizi
utilizzarono dapprima la neve, con lo scopo di diminuire la sensibilita e ridurre la circolazione sanguigna e, in seguito, la cosiddetta "pietra di Menfi".
Nel mondo romano, inoltre,
Plinio il Vecchio
attribuiva proprieta sedative ed anche poteri magici alla
mandragora
.
Con l'avanzare delle conoscenze
erboristiche
, i medici iniziarono a praticare l'anestesia per mezzo di somministrazioni delle piu varie sostanze (
hashish
,
oppio
,
alcool
, ecc) o tramite l'
ischemia
dell'arto. Abbiamo infatti ricette di anestetico risalenti al IX secolo (
Montecassino
), al XIII secolo (
Bologna
), al XV secolo (ricettario di
Caterina Sforza
).
Per parlare di anestesiologia moderna si deve aspettare l'
epoca dei lumi
. E infatti nell'ultimo decennio del
Settecento
che troviamo
Joseph Priestley
e Sir
Humphry Davy
intenti a sperimentare il
protossido d'azoto
(il cosiddetto "gas esilarante"). Dopo circa vent'anni
Michael Faraday
conduce esperimenti sull'
etere dietilico
.
Il primo medico ad usare la tecnica inalatoria fu il dentista
Horace Wells
nel 1844. La leggenda vuole che Wells abbia osservato le reazioni al protossido e all'etere durante gli spettacoli di un
saltimbanco
e abbia sperimentato poi su se stesso l'efficacia anestetica dell'etere.
Tuttavia il piu famoso medico (erroneamente creduto il padre della anestesiologia) e il dottor
William T. G. Morton
,
dentista
in
Boston
che lavorava al
Massachusetts General Hospital
, che pubblico innumerevoli articoli sulla narcosi. Gia nel settembre del 1846 uso l'etere per estrarre un dente e il 16 ottobre 1846 presento alla comunita scientifica una sfera di vetro dotata di due valvole (una di uscita ed una di entrata) al cui interno era posizionata una spugna imbevuta di etere. Fece inspirare i vapori al signor Gilbert Abbott al quale il dottor
John Collins Warren
, chirurgo, doveva asportare un tumore al collo. La sedazione riusci e l'intervento fu eseguito in maniera veloce e indolore. Nacque cosi l'anestesiologia moderna. Questa scoperta fu portata all'attenzione della comunita scientifica mondiale con la pubblicazione, il 18 novembre 1846, di un articolo sul
Boston Medical and Surgical Journal
.
Nonostante l'innovativa scoperta e l'importanza dell'anestesia, i due medici (Horace Wells e William Green Morton), cui la
storia della medicina
deve tanto, non ebbero vita facile. Il dottor Wells, infatti, tra il 1847 ed il 1848 pubblico diversi articoli per reclamare la paternita della scoperta e inizio a sperimentare il
cloroformio
(messo a punto da due chimici nel 1831:
Samuel Guthrie
e
Eugene Souberrain
). Diventato dipendente da quest'ultima sostanza, mori suicida (tagliandosi le
vene
delle gambe e tenendo un fazzoletto imbevuto di cloroformio in bocca) dopo esser stato arrestato per aver gettato dell'acido su alcune prostitute di
Broadway
. Moriva proprio mentre a
Parigi
la comunita scientifica gli stava riconoscendo la paternita delle innovazioni mediche da lui scoperte. Da parte sua, il dottor Morton cerco di nascondere la vera natura dell'etere e lo
brevetto
con il nome di
letheon
. Non ci volle molto a scoprire che in realta era semplice etere dietilico. Il brevetto non gli fu riconosciuto e fini, dipendente dall'etere, a vivere una vita sconosciuta a Boston.
Nel 1849 il dottor
Crawford Williamson Long
inizio a pubblicare i risultati dei suoi studi sull'utilizzo dell'etere nelle operazioni chirurgiche a partire dal 1842, reclamando la paternita della scoperta.
In Europa l'etere fu usato per la prima volta in un intervento chirurgico dal dottor
Robert Liston
il 21 dicembre 1846.
In Italia la prima applicazione dell'etere come anestetico avvenne il 2 febbraio 1847 all'
ospedale Maggiore di Milano
.
Sempre in Italia grazie all'industria chimica Brambilla (del gruppo Societa di Costruzioni A. Brambilla), sezione fabbrica dei gas, si ebbe la prima produzione nazionale di apparecchi per anestesia e gas anestetici. Il dottor Baldo Bruno, medico ed ufficiale nelle sue pubblicazioni scientifiche lo comunico alla nazione; di questo c'e testimonianza in:
- La Ricerca scientifica ed il progresso tecnico nell'economia nazionale, Volume 6
- Clinica chirurgica volume 7
Nel secondo dopoguerra, gli studi sui curari sintetici svolti da
Paolo Mantegazza
modificarono radicalmente l'utilizzo e i disciplinari delle pratiche
anestesiologiche
, rendendo possibile lo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche.
[1]
Esistono differenti tecniche di anestesia:
- Anestesia topica
o di superficie: e un'abolizione reversibile della
sensibilita
in una piccola parte del corpo mediante la somministrazione esterna e localizzata di anestetici sotto forma di creme, unguenti, gel o spray, in genere su una zona di cute o mucosa.
- Anestesia locale
: e un'abolizione reversibile della sensibilita in una piccola parte del corpo mediante la somministrazione localizzata di anestetici attraverso infiltrazione della cute o del sottocutaneo nella zona interessata dall'intervento.
- Anestesia loco-regionale
o regionale: e un'abolizione reversibile della sensibilita e della motilita in una regione del corpo mediante l'iniezione selettiva di anestetico intorno ad un tronco o un plesso nervoso (
anestesia tronculare
o
plessica
), oppure a livello midollare (
anestesia subaracnoidea
) o perimidollare (
anestesia epidurale
). Con l'anestesia loco-regionale solo una zona specifica del corpo e anestetizzata: il dolore proveniente da questa zona viene bloccato e non arriva al cervello. I vantaggi sono: eliminazione del dolore senza abolizione della coscienza e riduzione degli effetti collaterali tipici della anestesia generale (gola dolente, nausea, vomito). L'anestesia loco-regionale e basata sull'uso di farmaci anestetici locali ai quali possono essere aggiunti, secondo la sede e la tipologia di anestesia, farmaci coadiuvanti (oppioidi, clonidina) che potenziano o prolungano l'effetto degli anestetici locali. L'anestetico locale per essere efficace deve essere iniettato il piu vicino possibile alle strutture nervose che innervano la parte del corpo che si vuole rendere insensibile. Per ottenere questo risultato sono state studiate numerose tecniche: tecnica del mandrino liquido (epidurale), fuoriuscita di liquor (subaracnoidea), puntura secondo reperi anatomici con ricerca della parestesia, puntura secondo reperi anatomici con uso di un elettroneurostimolatore (ENS). Un'evoluzione dell'anestesia locoregionale e rappresentata dall'uso degli ultrasuoni per l'esecuzione dei blocchi. L'uso dell'ecografia sta progressivamente risolvendo il limite di dover eseguire i blocchi nervosi alla "cieca" (ossia solo in virtu di reperi anatomici classici). La visualizzazione diretta ecografica delle strutture nervose (singoli nervi o plessi) consente di seguire in tempo reale la diffusione dell'anestetico intorno alla struttura "target", aumentando le percentuali di riuscita del blocco con la possibilita di somministrare un quantitativo ridotto di anestetico locale.
- Sedazione
: puo essere profonda o cosciente; e utilizzata per procedure diagnostiche o terapeutiche moderatamente dolorose, quali le endoscopie, o in associazione a un'anestesia locale.
- Anestesia generale
: e caratterizzata da tre eventi: totale perdita di
coscienza
, analgesia completa, rilasciamento muscolare (anche dei muscoli respiratori, per cui il paziente durante l'intervento non respira autonomamente ed e collegato ad un respiratore meccanico); puo essere totalmente endovenosa (TIVA) se questi tre aspetti dell'anestesia generale sono ottenuti esclusivamente con farmaci somministrati per via venosa; oppure inalatoria se realizzata con anestetici volatili dati attraverso la via respiratoria.
E il tipo di anestesia piu usato, in particolare negli interventi che richiedono incoscienza del paziente, lunga durata, rilassamento muscolare prolungato. Durante l'anestesia generale tutto il corpo e paralizzato, il cervello e profondamente addormentato ed il paziente non sente nulla e non ricorda l'operazione subita. E un metodo multifarmacologico (si usano molti farmaci combinati).
- Anestesia blended
: cioe l'associazione di due tecniche precedentemente citate; l'anestesia locoregionale (peridurale), associata ad una sedazione profonda o all'anestesia generale. Questa tecnica permette di gestire meglio l'analgesia, sia durante che dopo l'intervento chirurgico; ma allo stesso modo, permette di effettuare un'anestesia piu bilanciata e meglio sopportata da pazienti in precarie condizioni di salute.