Albatros D.IV

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Albatros D.IV
Descrizione
Tipo aereo da caccia
Progettista Robert Thelen
Costruttore Bandiera della Germania Albatros
Data primo volo 1916
Utilizzatore principale Bandiera della Germania Luftstreitkrafte
Esemplari 1
Sviluppato dal Albatros D.II
Altre varianti Albatros D.V
Dimensioni e pesi
Lunghezza 7,33 m
Apertura alare 9,04 m
Altezza 2,59 m
Superficie alare 20,50
Propulsione
Motore un Mercedes D.III
Potenza 160 PS (118 kW )
Prestazioni
Velocita max 165 km/h
Velocita di salita a 5 000 m in 32 min
Autonomia 350 km
2 h 12 min

i dati sono estratti da:
German Aircraft of the First World War [1]
The Complete Book of Fighters [2]

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L' Albatros D.IV fu un caccia biplano monoposto sviluppato dall'azienda tedesco imperiale Albatros Flugzeugwerke GmbH nei tardi anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo .

Realizzato essenzialmente come laboratorio volante per il motore Mercedes D.III sperimentale dotato di riduttore di velocita epicicloidale interposto all' elica , venne utilizzato nel periodo della prima guerra mondiale .

Storia del progetto

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Durante la prima guerra mondiale le esigenze di prevalere sul nemico rese necessaria una continua ricerca tecnologica in tutti i campi applicati agli armamenti. L'aviazione, in pieno sviluppo dopo la sua prima fase pionieristica, contava anche sulla disponibilita di unita motrici in grado di sviluppare potenze sempre maggiori, che consentiva di raggiungere sempre maggiori prestazioni in velocita massima e di salita, e che risultassero sempre piu parchi nei consumi al fine di aumentarne autonomia e raggio d'azione.

Una delle soluzioni fu quella di utilizzare un cambio di velocita per permettere all'elica di girare ad una velocita diversa da quella del motore diminuendo quindi il regime di rotazione quando non era ritenuto piu necessario. La Daimler-Motoren-Gesellschaft che gia aveva avviato la produzione in serie del 6 cilindri in linea Mercedes D.III si accordo con l'Albatros per fornire una cellula atta a sperimentare questa soluzione e l'azienda aeronautica avvio lo sviluppo di un modello che utilizzava la fusoliera del D.Va , la quale si differenziava solamente in modifiche minori nel bilanciamento del timone e nello stabilizzatore orizzontale , con la velatura del D.II e dove il motore trovo spazio, al contrario della versione a presa diretta, rimanendo all'interno della struttura con evidenti vantaggi nella penetrazione aerodinamica. [1]

Le due previste mitragliatrici LMG 08/15 Spandau calibro 7,92 mm abbinate ad un sincronizzatore e sparanti attraverso il disco dell'elica non vennero mai installate nel velivolo. [3]

Nel novembre 1916 venne emesso un ordine per tre esemplari, tuttavia solo un prototipo riusci ad essere completato e portato in volo. Durante il periodo di prova il modello, identificato come da convenzione Idflieg D.IV, venne equipaggiato con una serie di eliche diverse per tipo, quantita di pale e dimensioni senza tuttavia trovare soluzione ad una congenita tendenza a produrre vibrazioni che risultavano eccessive e pericolose sia nella gestione del volo che nell'integrita strutturale del velivolo pregiudicandone anche le prestazioni. L'impossibilita di risolvere il problema determino l'abbandono dello sviluppo di motore e velivolo. [1] [2]

Utilizzatori

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Bandiera della Germania  Germania

Bibliografia

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  • ( EN ) John F. Connors, Albatros Fighters In Action (Aircraft No. 46) , Carrollton, TX, Squadron/Signal Publications, Inc., 1981, ISBN   0-89747-115-6 .
  • ( EN ) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War , London, Putnam, 1962, ISBN   0-93385-271-1 .
  • ( EN ) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War , 2nd edition, London, Putnam, 1970, ISBN   0-370-00103-6 .
  • ( EN ) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters , 1st Edition, New York, Smithmark Publishing, settembre 1995, ISBN   0-8317-3939-8 .
  • ( EN ) Michael John H. Taylor, John W.R. Taylor; C.G. Grey, Jane's Fighting Aircraft of World War I: A Comprehensive Encyclopedia with More than 1000 Illustrations , Military Press, 1990, ISBN   0-51703-376-3 .

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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