M
30
(noto anche come
Messier 30
o
NGC
7099
) e un
ammasso globulare
situato nella
costellazione del Capricorno
.
M30 si individua nella parte sud-orientale della costellazione, a circa 3,5° ad est dalla
stella
ζ Capricorni
, un astro di quarta
magnitudine
; puo essere individuato con facilita anche con un
binocolo
10x50 in buone condizioni atmosferiche, ma il suo aspetto resta circolare e nebuloso, dato che le sue stelle non sono risolvibili. Un
telescopio
da 114mm e un buon ingrandimento permette di intravedere qualche astro, che diventano diverse decine con uno strumento da 200mm.
[2]
M30 puo essere osservato con discreta facilita da tutte le aree popolate della
Terra
, grazie al fatto che e situata a una
declinazione
non eccessivamente australe: soltanto in alcune aree del
Nord Europa
e del
Canada
, nei pressi del
circolo polare artico
, la sua visibilita risulta difficoltosa (oltre diventa impossibile scorgerlo), mentre nell'Europa centrale appare piuttosto basso sull'orizzonte; dall'emisfero sud l'ammasso e ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe e nella sua fascia tropicale puo vedersi perfettamente allo
zenit
.
[3]
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale e quello compreso fra luglio e novembre.
M30 e stato scoperto da
Charles Messier
nel
1764
che lo descrive cosi:
"Nebulosa scoperta vicino a 41 Capricorni. Vista con difficolta nel telescopio da 3 piedi e mezzo. Rotonda, non contiene stelle...".
William Herschel
fu il primo a risolverlo in stelle nel
1783
ed a classificarlo come ammasso globulare. L'ammiraglio Smyth lo descrive come un oggetto debole e pallidamente bianco, con aspetto ellittico e con concatenazioni di stelle verso nord.
[2]
Questo denso ammasso si trova a circa 26.000
anni luce
dalla
Terra
ed ha un diametro di circa 76 anni luce; l'ammasso si sta avvicinando ad una velocita di 182
km/s
. Il nucleo di quest'ammasso ha una popolazione stellare estremamente densa ed e in fase di collasso, come e successo anche in un'altra ventina di ammassi globulari della nostra Galassia, fra i quali
M15
,
M62
ed
M70
.
[2]
Al suo interno sono state osservate una dozzina di
stelle variabili
. La piu brillante e una
gigante rossa
di
magnitudine
12.1; la magnitudine media delle sue 25 stelle piu luminose e invece pari a 14,63.
[2]
- ^
a
b
c
d
SIMBAD Astronomical Database
, su
Results for NGC 7099
.
URL consultato il 16 novembre 2006
.
- ^
a
b
c
d
Federico Manzini,
Nuovo Orione
- Il Catalogo di Messier
, 2000.
- ^
Una declinazione di 23°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 67°; il che equivale a dire che a sud del 67°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 67°N l'oggetto non sorge mai.
- (
EN
) Stephen James O'Meara,
Deep Sky Companions: The Messier Objects
, Cambridge University Press, 1998,
ISBN
0-521-55332-6
.
- Toshimi Taki,
Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas
, su
geocities.jp
, 2005.
URL consultato il 7 novembre 2010
(archiviato dall'
url originale
il 5 novembre 2018)
.
- Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi,
Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°
, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987,
ISBN
0-943396-15-8
.
- Tirion, Sinnott,
Sky Atlas 2000.0 - Second Edition
, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998,
ISBN
0-933346-90-5
.
- Tirion,
The Cambridge Star Atlas 2000.0
, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001,
ISBN
0-521-80084-6
.