San
Ludovico di Tolosa
, anche noto come
Ludovico d'Angio
o
Luigi di Marsiglia
[1]
(
Brignoles
,
9 febbraio
1274
?
Brignoles
,
19 agosto
1297
), e stato un
vescovo
e
francescano
francese
, principe della casa reale d'
Angio
di
Napoli
.
Frate francescano
e vescovo di
Tolosa
, e stato proclamato santo da
papa Giovanni XXII
nel
1317
.
Secondogenito di
Carlo II d'Angio
, re di Sicilia, e di
Maria d'Ungheria
, Ludovico nacque a
Brignoles
il 9 febbraio del 1274
[2]
e trascorse l'infanzia a Napoli e in Provenza.
[3]
Per ottenere la liberazione del padre, fatto prigioniero dagli Aragonesi nel 1284 in seguito a una sconfitta militare
[2]
, in ottemperanza a quanto stabilito nei trattati di Oloron e di Canfran
[2]
, Ludovico, insieme ai fratelli Roberto e Raimondo Berengario, fu condotto come ostaggio nel 1288 in Catalogna e vi rimase per sette anni, risiedendo in diversi castelli della regione (
Montcada
,
Siurana
,
Barcellona
).
[4]
La formazione culturale di Ludovico, durante questi anni, avvenne sotto la guida di due frati francescani provenzali, Francois Brun e Pierre Scarrier.
[4]
Nello stesso periodo Ludovico fu in contatto epistolare con il teologo francescano
Pietro di Giovanni Olivi
[5]
e fece segretamente il voto di entrare nell'Ordine dei frati minori.
[3]
Nell'ottobre del 1294 Ludovico fu nominato arcivescovo di Lione da
papa Celestino V
, provvedimento che fu poi revocato dal successore
Bonifacio VIII
nell'aprile del 1295.
[4]
Liberato nel giorno della vigilia di Ognissanti del 1295, Ludovico predico il 1º novembre dello stesso anno, presso
Villabertran
, alle nozze della sorella
Bianca d'Angio
con il re
Giacomo II di Aragona
.
[4]
In viaggio per Napoli, Ludovico fu ordinato suddiacono da Bonifacio VIII nel dicembre del 1295. Giunto a Napoli, nel 1296 rinuncio al diritto di primogenitura e al regno, di cui era divenuto legittimo erede in seguito alla morte del fratello
Carlo Martello d'Angio
nell'agosto del 1295.
[4]
Ancora a Napoli ricevette nel 1296 il diaconato e successivamente fu ordinato presbitero da
Filippo Minutolo
, arcivescovo della citta.
[6]
Il 24 dicembre 1296, con l'appoggio del papa, indosso segretamente l'abito francescano e lo stesso giorno pronuncio i voti di religione in presenza del ministro generale
Giovanni da Morrovalle
.
[4]
Pochi giorni dopo fu ordinato vescovo di Tolosa da papa Bonifacio VIII.
[7]
Nel febbraio 1297, nel giorno della festa di sant'Agata, Ludovico vesti pubblicamente l'abito minoritico.
[7]
Lasciata l'Italia, si diresse a Parigi per assecondare la volonta paterna. Numerosi sono i luoghi in cui Ludovico fece tappa durante il viaggio, stando a quanto e possibile desumere da varie testimonianze.
[8]
A Parigi, durante la Settimana Santa, si distinse per numerosi atti di umilta e di carita e predico dinanzi al re, ai grandi di Francia e ai maestri dell'Universita.
[9]
Giunse poi a Tolosa, compiendo il solenne ingresso in citta e prendendo possesso della cattedra vescovile.
[3]
Durante il breve periodo del suo episcopato, Ludovico nomino
Jacques Duese
, futuro papa
Giovanni XXII
, come suo ufficiale e tesoriere e predico, nel giorno della festa di sant'Antonio, nel convento dei frati Minori di Tolosa.
[9]
Ando poi in Catalogna, per visitare sua sorella Bianca, ma soprattutto al fine di pacificare Giacomo II, re d'Aragona, e il conte di Foix; a Barcellona consacro la chiesa dei frati Minori della citta.
[10]
Ludovico si diresse poi verso Roma, al fine di manifestare al papa l'intenzione di rinunciare all'episcopato, ritenuto in contrasto con la sua vocazione religiosa.
[3]
[11]
Durante il viaggio, si fermo a
Tarascona
e predico nella chiesa in cui si trovavano le reliquie di santa Marta, il giorno della solennita della santa stessa, dinanzi a un'immensa folla e al Capitolo provinciale dei frati Predicatori riunitosi in quel periodo.
[10]
Giunto a Brignoles, dopo aver celebrato la Messa, nel convento dei frati Minori della citta, a suffragio del fratello defunto Carlo Martello, Ludovico fu colto da una malattia che, nell'arco di quattordici giorni, lo condusse alla morte, avvenuta la sera del 19 agosto 1297.
[12]
Il convento dei Frati Minori di
Marsiglia
fu scelto per l'inumazione della sua salma. Il corpo di Ludovico fu trattato secondo una consuetudine del tempo (poco dopo pero condannata dalla Chiesa), cioe furono separate le ossa dalla carne. La parte della carne fu seppellita nel chiostro del convento, mentre le ossa vennero traslate nella chiesa dei frati minori. Di qui, tuttavia, vennero asportate nel
1423
dagli
aragonesi
di
Alfonso V di Aragona
, in occasione del
sacco di Marsiglia
da questi perpetrato, e trasportate nella
cattedrale di Valencia
, in
Spagna
. Nonostante i tentativi dei marsigliesi di recuperarle per via diplomatica, queste rimasero a Valencia fino al
1956
, quando il vescovo di quella citta, Marcelino Olaechea y Loizaga e l'arcivescovo di Marsiglia Jean Delay giunsero a un accordo: due vertebre del santo furono portate a Marsiglia e inumate nella
chiesa di san Ferreolo
. Da qui furono rubate nel 1993 e mai piu ritrovate.
Il 7 aprile
1317
venne proclamato santo da
papa Giovanni XXII
. La Chiesa cattolica ne celebra la memoria il
19 agosto
e nel 1318 fu anche proclamato Patrono della
Parte Guelfa
.
San Ludovico d'Angio e molto venerato a
Marano di Napoli
in una chiesa proprio a lui dedicata. Oltre a
Valencia
e a
Marsiglia
, nella
chiesa di Saint-Ferreol-le-Augustin
, san Ludovico e venerato a
Serravalle Pistoiese
, di cui e patrono per la sua intercessione nel miracolo della liberazione del castello durante un assedio nel
XIV secolo
. Ludovico e i fratelli fecero sosta a Serravalle, diretti alla rocca di Motrone (ormai scomparsa
[13]
), per imbarcarsi per Marsiglia in attesa di essere consegnati come ostaggi ai catalani in cambio della liberazione del padre Carlo II.
E indicato quale avvocato della citta di Perugia e dal 1319 protettore del Palazzo dei Priori di Perugia.
[14]
Qualunque discorso sul luogo che diede i natali a san Ludovico non puo prescindere dalla constatazione per cui non e possibile reperire alcuna informazione al riguardo ne negli atti del processo di canonizzazione, ne nella Bolla per la canonizzazione stessa, ne all'interno delle primissime
Vitae
composte su san Ludovico.
[15]
Una delle prime testimonianze attendibili circa la citta d'origine di san Ludovico proviene da quanto riportato in un sermone di
Francois de Meyronnes
[16]
, con incipit
Humiliavit semetipsum
o
Humiliavit seipusm
(a seconda che si accolga o l'una o l'altra delle lezioni riportate in due diversi manoscritti.
[16]
In esso, si afferma come il luogo della morte del santo (che e senza alcun dubbio Brignoles, in Provenza) coincida con quello in cui egli vide la luce. La testimonianza contenuta in questo sermone e importante, se si considera che Francois de Meyronnes fu sia contemporaneo che conterraneo di san Ludovico, essendo nato all'incirca nel 1288 in un borgo della Provenza, e morto dopo il 1326.
[16]
Al Medioevo risale anche un'altra testimonianza di cui occorre tener conto. Si tratta del
De conformitate vitae B. Francisci ad vitam Domini Iesu
,
composto negli ultimi anni del Trecento da
Bartolomeo da Rinonico
, noto anche come Bartolomeo da Pisa: in esso viene ribadita l'origine provenzale di san Ludovico.
[16]
In epoca moderna, accanto agli storici che collocano la nascita di Ludovico a Brignoles, come
Marco da Lisbona
[16]
, ve ne sono alcuni che sostengono l'ipotesi per cui il santo fosse originario di
Nocera dei Pagani
, in Campania.
Se resta ambigua a tal proposito la posizione di
Pietro Ridolfi da Tossignano
(negli
Historiarum seraphicae religionis libri tres
afferma che san Ludovico nacque a Nocera, contraddicendosi pero subito dopo collocandone la nascita a Brignoles
[16]
, lo storico francescano
Luca Wadding
, negli
Annales Minorum
, indica piu volte
Nocera dei Pagani
come luogo di nascita del santo, senza tuttavia addurre la minima prova a sostegno delle sue affermazioni.
[15]
Propenderanno per questa ipotesi, due secoli dopo, anche Riccio Minieri, il vescovo Bonaventura Gargiulo e Margaret Toynbee.
[15]
Tra gli argomenti
[15]
, abbastanza discutibili, avanzati in favore delle origini italiane, si annoveri: a) l'esistenza a Nocera dei Pagani di un castello in cui spesso dimoravano i figli di Carlo II; b) che la nutrice di Ludovico, Seria o Serena, era moglie di un marinaio brindisino; c) che Carlo II, re di Sicilia, aveva stabilito, il 16 settembre 1298, che proprio a quella nutrice venisse corrisposta una pensione annua.
Inoltre in un documento della Biblioteca Brancacciana viene citato un distico una volta presente nella basilica di Santa Chiara di Napoli e attribuito a Roberto il Saggio, fratello minore di Ludovico
[17]
:
(
LA
)
≪
Laetatur stirps Ungariae obtentu tanti nati
dotatur arx Nuceriae huius ortu beati
.≫
(
IT
)
≪S'allieta la stirpe d'Ungheria per aver ricevuto un cosi illustre figlio,
s'arricchisce la rocca di Nocera per la nascita di questo beato≫
Tali ipotesi (talmente radicate nella tradizione popolare, che presso il convento di
Santa Maria degli Angeli
di
Nocera Superiore
, il Santo e rappresentato mentre indica il
Castello del Parco
di
Nocera Inferiore
, come ad indicarlo quale luogo della sua nascita)
[
senza fonte
]
sono tuttavia confutate da gran parte degli storici, anche locali: ≪La letteratura nocerina ha sempre amato dire che l'evento accadde nel nostro castello [...], ma e pura leggenda≫.
[18]
- Simone Martini
,
San Ludovico di Tolosa che incorona il fratello Roberto d'Angio
(1317)
- Donatello
,
San Ludovico di Tolosa
(1421-1425)
- Bartolomeo Vivarini
,
San Ludovico di Tolosa
, 1465 circa
- Benedetto Bonfigli
,
Storie di San Ludovico da Tolosa
, 1454-1480, Cappella dei Priori, Perugia
- Sebastiano del Piombo
,
Ante d'organo con Santi
(1509)
- Giovanni Bellini
,
Santi Cristoforo, Girolamo e Ludovico di Tolosa
, (1513),
Chiesa di san Giovanni Crisostomo
, Venezia
La
genealogia episcopale
e:
- ^
Andre Vauchez, Ludovico d'Angio - san Ludovico di Tolosa nella storiografia, in Da Ludovico d'Angio a san Ludovico di Tolosa, pp. 1-12.
- ^
a
b
c
Processus canonizationis et legendae variae sancti Ludovici OFM
, collana
Analecta Franciscana
, VII, Quaracchi (Firenze), 1951, p. XVII.
- ^
a
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c
d
Andre Vauchez,
LUDOVICO d'Angio, santo
, in
Dizionario biografico degli italiani
, vol. 66, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006.
- ^
a
b
c
d
e
f
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, p. XVIII
.
- ^
Processus
, p. XVIII, nota 3
.
- ^
Processus
, pp. XVIII, XXX
.
- ^
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.
- ^
Processus
, pp. XIX-XX
.
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Processus
, p. XX
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- ^
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- ^
Processus
, pp. XXI-XXII
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- ^
Motrone di Versilia. Porto
Medievale di Paolo Pelu, edito a Lucca nel 1974 da Maria Pacini Fazzi.
- ^
Perche Perugia pag. 73 A. Galmacci futura edizioni 2007
.
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Processus
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- ^
Arm 2, 4, 7
- ^
P Natella,
Fonti storiche e bibliografia commentate
p. 121, in
Nocera. Il castello dello Scisma d'Occidente. Evoluzione storica, architettonica e ambientale
, a cura di A. Corolla e R. Fiorillo, Firenze 2010, pp. 91-171.
- Gli atti del processo di canonizzazione di san Ludovico di Tolosa, nonche i primi scritti agiografici a lui dedicati e composti durante il XIV secolo, costituiscono fonti imprescindibili per conoscere la sua figura storica oltre che i modelli di santita che sono stati di volta in volta a lui attribuiti. L'edizione critica tanto degli atti quanto del piu antico dossier agiografico e in
Processus canonizationis et legendae variae sancti Ludovici OFM
, collana
Analecta Franciscana
, VII, Quaracchi (Firenze), 1951.
Da sottolineare e l'introduzione (pp. XVII-LXIX) di questo volume, contenente un profilo storico-biografico di san Ludovico di Tolosa basato soprattutto sulle testimonianze rese al processo. Nell'introduzione allo stesso volume e presente anche un capitolo (pp. XXVI-XLI) nel quale si affrontano il problema della citta natale di san Ludovico e della rinuncia al diritto di primogenitura.
- Per una biografia autorevole e recente del santo, con una bibliografia essenziale in appendice per un approccio allo studio della sua figura storica e agiografica, vedi ANDRE VAUCHEZ,
Luigi d'Angio o di Tolosa (santo)
, in
Dizionario biografico degli italiani
, LXVI, Roma, 2007, pp. 397?401.
- Da Ludovico d'Angio a san Ludovico di Tolosa. I testi e le immagini
, Atti del convegno internazionale di studio per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017) Napoli - Santa Maria Capua Vetere, 3-5 novembre 2016, a cura di Teresa d'Urso, Alessandra Perriccioli Saggese e Daniele Solvi, Spoleto, Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2017.
- Bonaventura Gargiulo,
Il glorioso san Ludovico, vescovo di Tolosa, storia illustrata
, Napoli, 1897.
- Camillo Minieri Riccio
,
Genealogia di Carlo II d'Angio re di Napoli
, Napoli, Stab. tipogr. del cav. Francesco Giannini, 1882.
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EN
) Margaret Toynbee,
S. Louis of Toulouse and the Process of canonization in the fourteenth century
, Manchester, 1929.
- Ludovico vescovo di Tolosa, santo
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Treccani.it ? Enciclopedie on line
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Istituto dell'Enciclopedia Italiana
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- Giorgio De Gregori,
LUDOVICO vescovo di Tolosa, santo
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, 1934.
- Andre Vauchez,
LUDOVICO d'Angio, santo
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Dizionario biografico degli italiani
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- https://archive.org/details/analectafrancisc07coll