Le PMI, soprattutto quelle più piccole, sono tradizionalmente impegnate nell’operatività quotidiana e nella incessante ricerca di opportunità di incremento del business. Lo sviluppo di competenze economico-finanziarie interne, pur ritenuto importante, viene spesso rimandato e le occorrenze finanziarie di maggiore rilevanza soddisfatte esternalizzando, talvolta in modo intempestivo. Questa condizione ha creato un tessuto imprenditoriale tipicamente di eccellenza nell’ambito dei servizi/prodotti, ma con qualche debolezza dal punto di vista economico-finanziario. I continui sproni al rafforzamento di tali competenze provenienti dal mondo associativo, camerale ed economico in generale sono stati, finora, limitatamente ascoltati. A far fare un salto in avanti all’intero sistema produttivo del Paese nel conseguimento di competenze finanziarie evolute potrebbe essere, indirettamente e inaspettatamente, un intervento legislativo. Il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza, infatti, ha previsto (imposto?), all’art.3, una serie di strumenti e procedure, denominati comunemente “Adeguati Assetti Organizzativi” che, se implementati correttamente, offrono una visione completa e precisa della salute finanziaria dell’azienda. Questi, se affiancati dalle opportune competenze, consentono a imprenditori e manager di monitorare costantemente la situazione economico-finanziaria, individuare tempestivamente eventuali squilibri e prendere decisioni strategiche consapevoli per prevenire le crisi, consentendo l’attuazione di misure correttive. Davvero una grande opportunità per l’intero sistema produttivo italiano. I principali benefici, infatti, sarebbero la prevenzione delle crisi, una migliore gestione finanziaria e una maggiore responsabilizzazione e tutela degli amministratori.
Scendendo un minimo nel merito degli “Adeguati Assetti Organizzativi” richiesti alle imprese, individuiamo tre pilastri fondamentali:
1. Analisi di bilancio storica: un’analisi del bilancio aziendale, almeno trimestrale, al fine di esaminare non solo la produzione di utile, ma anche la struttura patrimoniale e i flussi di cassa, fornendo una rappresentazione completa della performance aziendale.
2. Verifica prospettica della sostenibilità dei debiti, attraverso due strumenti chiave:
a. il budget di tesoreria, che misura la produzione liquidità mese per mese e la conseguente capienza degli affidamenti bancari;
b. il business plan (almeno biennale), che proietta la capacità di rimborso del debito nel tempo.
3. Rispetto degli obblighi legali: il pagamento regolare di debiti verso dipendenti, fornitori, banche e fisco è fondamentale per mantenere la rotta della legalità e della correttezza.
Implementare tali assetti organizzativi è oggi una necessità imprescindibile per le imprese, non solo per rispondere a una richiesta normativa ma anche, e soprattutto, per muoversi efficacemente nell’attuale, sempre più complesso, contesto economico.
Per farlo, sono due gli aspetti sui quali investire:
1. Formazione: per avere piena consapevolezza della propria situazione economico-finanziaria e della sua evoluzione nel tempo è importante avere specifiche competenze di analisi di bilancio e di pianificazione finanziaria;
2. Software e tecnologie: una volta appresa la teoria, strumenti digitali e software specifici possono facilitare la raccolta e l’analisi dei dati, la creazione di report e la gestione degli adempimenti previsti.
Quanto previsto dal nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza rappresenta, quindi, una grande opportunità di sviluppo delle competenze economico-finanziarie e della capacità di resilienza per le imprese italiane. La formazione emerge come un fattore chiave per assicurare che le imprese siano adeguatamente preparate ad affrontare le sfide del mercato e a gestire in modo efficace le situazioni di crisi. Investire nella formazione significa investire nel futuro dell’impresa, fornendo alle persone gli strumenti e le competenze necessarie per navigare con successo nella complessità del mondo aziendale.
NICOLA DARIO è Co-founder e CEO di inFinance,
www.infinance.it