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Comune di San Fermo della Battaglia

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Monumenti

Chiesa di Santa Maria Nullate
 
 
La chiesa di Santa Maria Nullate fu costruita su di un preesistente tempio pagano dedicato alla dea della fortuna. Nel III secolo fu trasformato in tempio di culto cristiano e dedicato a S. Maria in Nullate e successivamente consacrato nel giugno del 1095 da papa Urbano II che transitava da Como per recarsi al Concilio di Clermont, dove avrebbe dato l’avvio alla prima Crociata. Della consacrazione rimane la memoria in un antichissimo quadro che mostra il corteggio papale uscire da Como per salire fino alla chiesa.
Nel 1718 la chiesa venne abbattuta perché divenuta troppo piccola, nello stesso anno fu ricostruita e nel 1870 venne ampliata. Al suo interno è possibile ammirare un grande dipinto rappresentante Santa Chiara e Santa Lucia di autore ignoto e un altro quadro del XVII sempre anonimo raffigurante l'Immacolata Concezione.
 


Santuario di San Fermo
 

   

Il santuario sorge su un preesistente oratorio sempre dedicato al santo. San Fermo secondo la leggenda era un soldato romano che fu martirizzato a Verona durante l'impero di Massimiano ma che la critica più recente ha dimostrato essere stato ucciso per fame a Cartagine sotto Decio. Il suo culto pervenuto nell’Italia settentrionale dall'Africa, sembra sia stato diffuso a Vergosa da carrettieri provenienti da Verona e da Bergamo. La chiesa fu costruita nel 1592 e le pareti vennero affrescate nel XVII secolo ma di queste pitture restano solo poche tracce: un San Pietro Martire, sotto la cantoria, e un S. Carlo Borromeo. Nello stesso secolo furono rialzati i muri, gettata la volta e trasformata la pianta a croce latina, eretto il peristilio davanti alla facciata e alzato il campanile.  Successivamente vi furono altri restauri e opere di manutenzione anche se la chiesa non è più stata modificata. All'interno della chiesa ricordiamo anche la statua rappresentante San Fermo e su una parete dell'altare un dipinto del 1583 eseguito dall'artista comasco Cesare Carpano.

 

 


Monumento dedicato ai caduti

Davanti al Santuario sorge in memoria della battaglia del 1859 un grande monumento costituito da un obelisco di granito rosso posato su un dado dello stesso marmo, a sua volta posto  su grandi massi di puddinga, che è la roccia delle colline locali. Sulla faccia a levante dell’obelisco campeggia un medaglione di bronzo con l’effige di Garibaldi. Il monumento è stato realizzato su disegno di Eugenio Linati e inaugurato il 27  Maggio 1873. Successivamente è stato completato da due statue di fanti e dedicato ai caduti di tutte le guerre.  Sul luogo in cui cadde il capitano De Cristoforis si trova un semplice cippo di marmo di Carrara, coronato da una ghirlanda di fiori, sul quale sono incisi i nomi dei tredici Cacciatori delle Alpi morti nello scontro.

 
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