La
vocazione religiosa
e una particolare sensibilita verso un tipo di vita, un'attivita spesso intesa di carattere prettamente religioso o solidale, ma che esiste anche all'interno di pensieri filosofico-morali.
La persona ha un trasporto innato nel vivere un certo tipo di vita.
Di solito si parla di vocazione religiosa, nel contesto del
Cattolicesimo
si parla di vocazione
sacerdotale
, o di tipo monastico che significa la voglia e la necessita interiore di seguire una chiamata. Alle vocazioni piu antiche se ne sono aggiunte di nuove, fra le quali quelle di numerario, aggregato e soprannumerario dell'
Opus Dei
, tutte forme di vita riservate ai fedeli laici e che non prevedono alcun tipo di consacrazione. Numerari e aggregati vivono nel celibato apostolico, mentre i soprannumerari normalmente sono sposati o comunque possono farlo. Altre vocazioni laicali, che comportano lo sforzo di raggiungere la santita nella vita ordinaria, sono quelle dei Memores Domini, legati a Comunione e Liberazione, o tutti coloro che sono consacrati laici in qualche congregazione religiosa.
In ambito non religioso, si parla di vocazione per indicare una tendenza innata nell'individuo che lo porta piu facilmente a fare alcune cose piuttosto che altre, sente un trasporto interiore.
Ci sono
medici
,
architetti
che gia in tenera eta manifestano questo trasporto verso una specifica attivita ed e questa che viene chiamata appunto vocazione.
In filosofia si intende quella chiamata (appunto "vocazione") a sentirsi partecipi di un progetto universale, ognuno nel proprio ambito specifico. Anche in senso cristiano la vocazione non e esclusivamente quella sacerdotale-religiosa, ma tutti sono chiamati a riconoscere i propri talenti e a metterli in pratica, in un'ottica di fede, per il bene proprio e del prossimo.
Per un
territorio
la vocazione naturale e riferita alla sua realta nel contesto ambientale dove e inserito, per esempio: una localita sul mare puo essere definita con vocazione turistica, una zona dove ci sono miniere ha una vocazione piu industriale.
Negli ultimi tempi si sente parlare di vocazione anche per le
aziende
, pero si vuole intendere solo il tipo di attivita ed il modo con cui la si vuole espletare.
Il termine
vocazione
riproduce il latino
vocatio
, da
vocare
, "chiamare", e corrisponde al greco κλ?σι? (kl?sis), da καλ?ω (kale?), chiamo, con il quale viene reso nella
Septuaginta
(LXX) il verbo ebraico ??? (qara'). Designa in senso specifico la "chiamata" che viene rivolta da Dio alla creatura umana.
La maggiore frequenza di testi e significati nell'
Antico Testamento
al riguardo della vocazione si trova in
Isaia
, dove la chiamata di Dio al Suo "servo" (41,9) e come un'eco della chiamata rivolta ad
Abramo
e si prolunga nel futuro, nella vocazione rivolta a tutte le nazioni (42,6; 59,6). Nella chiamata, Israele e stato "messo a parte" dalle altre nazioni (41,9), in quanto e discendenza di
Abramo
"che io ho amato"
(41,8) e "benedetto" (51,2). L'espressione piu intensa e questa:
"Ma ora cosi parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perche io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!"
(43,1; 45,3). Questa chiamata e al tempo stesso chiamata della
grazia
e
alla
grazia, chiamata all'
apostolato
ed al servizio.
Nello sfondo di questa vocazione si delinea la suprema vocazione, quella del Servo per eccellenza, chiamato a
"dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti"
(
Matteo
20,28;
Isaia
53,5-ss).
Nel
Nuovo Testamento
il termine vocazione, κλ?σι? (kl?sis), si trova esclusivamente nelle lettere di
Paolo
e designa specificatamente la vocazione cristiana. E la vocazione:
- a partecipare alla gloria dei redenti nel giudizio finale, della quale prega che siano reputati degni:
"Ed e anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinche il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede"
(
2 Tessalonicesi
1,11);
- alla salvezza, unica speranza
"Vi e un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione"
(
Efesini
4,4);
- quella alla quale e promesso il premio della vita eterna:
"...corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesu"
(
Filippesi
3,14);
- la "vocazione celeste" di cui sono partecipi i credenti in Cristo:
"Percio, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesu, l'apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo"
(
Ebrei
3,1);
- e stata senza considerare lo status sociale:
"Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, ne molti potenti, ne molti nobili[...]"
(
1Corinzi
1,26-ss).
Coloro che hanno ricevuto questa vocazione devono comportarsi in modo degno di essa
Efesini
4,1, in modo tale da "renderla sicura" (
2 Pietro
1,10), pur sapendo che la vocazione cristiana, come quella rivolta all'antico popolo di Dio, e irrevocabile:
"perche i carismi e la vocazione di Dio sono irrevocabili"
(
Romani
11,29).
Il significato del termine vocazione e precisato dall'aggettivo derivante dallo stesso verbo:
chiamato
, κλητ?? (kl?tos). I cristiani sono "chiamati da Gesu Cristo" (lett. "i chiamati") (
Romani
1,16), secondo il proponimento di Dio (
Romani
8,28); sono "chiamati santi" (1,7), sia nel senso che sono consacrati a Dio dalla loro chiamata, sia in quello che sono chiamati a
santificazione
,
"alla chiesa di Dio che e in Corinto, ai santificati in Cristo Gesu, chiamati santi"
(
1 Corinzi
1,2). Al concetto di chiamati si associa quello di "eletti e fedeli" (
Apocalisse
17,14;
2 Pietro
1,10). Il concetto di vocazione, infatti, e affine a quello di
elezione
; mentre dal verbo stesso "chiamare", καλ?ω (kale?), deriva ?κκλησ?α (ekkl?sia), "chiesa", l'assemblea convocata, l'assemblea dei chiamati e degli eletti. In questo termine l'espressione greca si ricongiunge a quella ebraica. L'ebraico non ha un termine equivalente a quello greco di vocazione, κλ?σι? (kl?sis), ma il sostantivo ???? (miqra'), derivante dal verbo ??? (qara'), chiamare, designa la "convocazione" ????? ???? (miqra' qodesh) (
Levitico
23,2), cioe la
Chiesa
.
Vocazione e usato in modo leggermente diverso in due brani in cui
Paolo
si riferisce alla sua specifica vocazione a diventare
apostolo
, cioe
Romani
1,1 e
1 Corinzi
1,1: "chiamato apostolo". Anche se manca il termine specifico, vi sono in tutta la
Bibbia
persone "chiamate" ad una determinata missione, in particolare quella di
profeta
. La Bibbia riporta dettagliatamente come particolari profeti hanno ricevuto la loro vocazione, ad esempio
Isaia
e
Geremia
. Troviamo, cosi, nel libro degli
Atti degli Apostoli
il modo in cui lo stesso
Paolo
e stato chiamato da Dio e quali esperienze rivelatorie egli ha avuto. In ogni caso la vocazione ad essere
apostolo
non e tanto diversa dalla vocazione cristiana, perche per l'
apostolo
la sua missione e il suo modo di essere cristiano, ed egli non sarebbe nemmeno cristiano se non fosse apostolo:
"Non sono libero? Non sono apostolo? Non ho veduto Gesu, il nostro Signore? Non siete voi l'opera mia nel Signore?"
(
1 Corinzi
9,1).
In un brano isolato il significato di vocazione si estende alle circostanze in cui ognuno e stato chiamato:
"Ognuno rimanga nella condizione
(lett. vocazione)
in cui era quando fu chiamato"
(
1 Corinzi
7,20). Egli intende qui che le varie condizioni umane (matrimonio,
celibato
, liberta,
schiavitu
,
circoncisione
, incirconcisione) sono prive di importanza in raffronto con la condizione nuova, piu elevata, in cui il credente e stato "trasferito" dalla chiamata divina. L'apostolo qui relativizza questa "vocazione", perde la sua importanza intrinseca. Non occorre che sia cambiata, perche il Signore puo e vuole essere servito nell'ambito di qualsiasi legittima condizione in cui ci si trovi.
Parlando delle sofferenze dei cristiani a causa della loro fede, Pietro scrive:
"Infatti a questo siete stati chiamati, poiche anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perche seguiate le sue orme"
(
1 Pietro
2,21), cioe questa e la vostra vocazione, chiamata. In questo contesto l'intera vita in ogni suo aspetto, in qualunque sua attivita, puo essere intesa come vocazione, perche il cristiano, in ogni legittima attivita, serve Dio.