Moneta commemorativa per il 125º anniversario della nascita di Vitalij Valentinovi? Bianki
Vitalij Valentinovi? Bianki
(in
russo
Вита?лий Валенти?нович Биа?нки
?
;
San Pietroburgo
,
11 febbraio
1894
?
Leningrado
,
10 giugno
1959
) e stato uno
scrittore
e
naturalista
sovietico
.
Vitalij Valentinovi? Bianki nacque l'11 febbraio 1894 (30 gennaio dell'allora
calendario giuliano
in vigore) a San Pietroburgo,
Russia
, dove suo padre, Valentin Bianki, gestiva la collezione ornitologica del Museo zoologico dell'
Accademia delle scienze russa
. La sua famiglia d'origine tedesca si trasferi in Russia nella meta dell'Ottocento. Un bisnonno dello scrittore, cantante lirico, prese per il suo nome scenico la traduzione italiana del suo cognome tedesco Weiß - cosi la famiglia divento Bianchi
[1]
. Vitalij ebbe due fratelli maggiori. Il grande appartamento della famiglia presso il museo fu sempre pieno di
animali da compagnia
: uccelli, pesci d'acquario, rettili. I bambini Bianki si sentirono a casa propria tra le collezioni del museo. La famiglia trascorreva l'estate in una
dacia
a
Lebja?'e
, dove il padre, appassionato naturalista, insegnava ai figli la vita del bosco e dei suoi abitanti, i metodi di ricerca sul campo. Avendo concluso gli studi secondari al ginnasio, Vitalij si iscrisse a scienze naturali presso
l'Universita di San Pietroburgo
, ma non si laureo perche fu chiamato alle armi nel
1916
. Dopo 4 mesi di studi militari intensi Bianki ricevette il grado di ufficiale e fu inviato a
Carskoe Selo
vicino a Pietroburgo in una brigata di
artiglieria
[2]
. Con l'inizio della
Rivoluzione
nel 1917 Vitalij fu eletto nel
Soviet
dei soldati. Si iscrisse nel
Partito Socialista Rivoluzionario
, ma non vi resto a lungo. Nel 1918 Vitalij Bianki con la sua brigata fu trasferito nella
regione del Volga
, dove, durante la
guerra civile
, si spostava di una citta all'altra, lavorava in un giornale, fu coscritto nell'
Armata Bianca
dell'Ammiraglio
Kol?ak
, poi diserto e finalmente si insedio a
Bijsk
nel
Territorio dell'Altaj
[2]
. A Bijsk Bianki lavoro nel ufficio dei musei, per un anno insegno biologia in una scuola locale, nella quale incontro la sua futura moglie, professoressa di lingua francese Vera Nikolaevna Klju?eva. Fu uno dei fondatori del museo civico di Bijsk, che ora porta il suo nome. Organizzo due spedizioni scientifiche al
lago Teleckoe
. Pubblico alcuni articoli sulla natura nel giornale
Territorio dell'Altaj
[3]
. A Bijsk fu arrestato due volte come ex-Socialista Rivoluzionario ma poi rilasciato. Nel 1922, quando aveva saputo del terzo arresto imminente, parti da Altaj con la moglie e la figlia neonata per San Pietroburgo, dove nel frattempo la guerra era finita. Nel 1923 pubblico il suo primo racconto per bambini
Il viaggio del passero con la testa rossa
, poi altri ancora. Le sue opere hanno avuto subito successo e da allora in qua Vitalij Bianki fece lo scrittore professionista. Fu di nuovo arrestato nel 1925 e condannato a tre anni di confino a
Ural’sk
[4]
. Questo non impedi la sua vita professionale - scrisse nuove opere che furono pubblicate dalle case editrici. Nel 1928 gli fu permesso di ritornare prima a
Novgorod
poi, nel 1929, a Leningrado, dove visse fino ai suoi ultimi giorni. Subi ancora due arresti - nel 1932 e nel 1935, ma entrambe le volte fu liberato alcune settimane dopo. Passava l'inverno nel suo appartamento sull'
isola Vasil'evskij
e l'estate in diverse case di campagna nell'odierna
Oblast' di Novgorod
, dove incontro la
Grande guerra Patriottica
. Venne esonerato dal servizio militare a causa delle condizioni di salute cagionevoli. Durante gli anni della guerra lo scrittore con la famiglia fu evacuato nella regione degli
Urali
. Gli ultimi dieci anni della sua vita Vitalij Bianki soffri di malattie gravi, fu colto da
infarto
e due
ictus
. Vitalij Bianki mori 10 giugno 1959 a Leningrado.
Sua figlia Elena fu una pittrice e biografo del padre. Il figlio Vitalij e ornitologo, lavorava come ricercatore nella
riserva naturale
di
Kandalak?a
.
Fu introdotto nel mondo letterario nel 1923 da
Samuil Jakovlevi? Mar?ak
; uno dei principali creatori della letteratura sovietica per bambini. Bianki comincio a scrivere i racconti per la sua rivista per ragazzi
Vorobej (Il passero)
. Nel 1928 venne pubblicata la prima edizione del
Giornale della foresta
, dove gli eventi quotidiani della vita boschiva sono descritti nei diversi generi giornalistici: cronaca, telegramma, pagina sportiva, reportage. Qui si puo trovare un annuncio degli
storni
: "cercasi appartamento" o una recensione del balletto presentato dai
svassi maggiori
su un laghetto sperduto. L'autore ha riscritto quel libro per tutta la vita, modificandolo e integrandone i contenuti.
Il giornale della foresta
usci in riviste, libri, fu trasmesso su programmi radio. Le opere di Bianki sono state tradotte in diverse lingue: tedesco, inglese, polacco, giapponese ecc. Incontrava i suoi piccoli lettori, conduceva una trasmissione radiofonica settimanale
[5]
, con la quale riceveva sacchi di lettere dai bambini alle quali rispondeva per radio. Le opere di Bianki vennero studiate nelle scuole elementari russe. Con l'avvenimento dell'animazione alcuni dei suoi racconti furono adattati per lo schermo
[6]
. I libri di Vitalij Bianki sono illustrati da molti artisti noti: Jurij Vasnecov, Valentin Kurdov, Evgenij ?aru?in
[7]
.
Due bambini, un fratello e una sorella, sulla sponda d'un fiume fanno delle barche di corteccia e trovano un cucciolo di
topo selvatico
. Lo chiamano Pik, lo mettono nella barca e la lasciano nell'acqua corrente. Il topolino e minacciato dall'alto dai
gabbiani
e da un
luccio
da sotto. Subito un
falco pescatore
cade dal cielo, acchiappa il luccio e capovolge la barca. Pik riesce a raggiungere la riva. Il topolino impara a vivere da solo, ad essere autosufficiente: cercare il cibo, nascondersi dei predatori, costruire il nido sui fili d'erba. Un giorno una
lumaca
entra nel suo nido e Pik e costretto a cambiare tutta la fodera per eliminare la bava. In autunno il topolino scava una tana dove accumula il cibo e vive li per la dormiveglia invernale. Ma in pieno inverno lui e svegliato sotto gli zoccoli delle
capre
, la sua tana viene distrutta, tutto il cibo mangiato. Pik scappa per la neve e per il fiume giacciato, ma viene subito pigliato da un
gufo
. Il topolino ferito riprende i sensi nel nido del gufo nella cavita di un albero. Scappa di nuovo e riesce ad arrivare alla casa dei bambini che lo hanno messo nella barca. Nel seminterrato della casa Pik incontra dei
topi domestici
, i quali lo respingono. I bambini vedono il topolino, lo riconoscono, cercano di addomesticarlo - e piano piano Pik si abitua a loro.
Un vecchio cacciatore suona il violino. Suona male ma e contento perche riesce a produrre qualunque tipo di musica. Un contadino passando gli dice di lasciare il violino e spostarsi velocemente nella foresta per andare dove lui a appena visto un
orso
. Il vecchio va cercare quell'orso ma non lo trova e si siede per riposare. Ad un tratto sente il suono squillante della corda. Segue il suono e vede un albero frantumato con lunghe schegge di legno sporgenti. Un orso tira una scheggia con la zampa e poi la rilascia. La scheggia suona. L'orso l'ascolta. Il vecchio cacciatore nascosto tra gli alberi pure l'ascolta. La sera il vecchio e di nuovo col suo violino. Tira una corda e ascolta il suo suono. Il contadino passa ancora una volta per sapere se il cacciatore ha ucciso l'orso. Lui risponde che non poteva sparare a quell'orso in quanto lo stesso e musicista come lui.
In autunno gli animali del bosco stanno male. La
lepre bianca
si lamenta che ha gia messo una pelliccia d'inverno ora molto visibile sul terreno nero. Il gallo forcello sopra una betulla borbotta per avere paura pure lui di camminare laggiu. L'orso non puo andare in letargo poiche la sua tana e nuda e appariscente. Gli animali chiedono a Nonno Gelo di portar loro l'inverno con la neve. Nonno Gelo arriva e cosparge di neve il bosco. L'orso lo ringrazia e va dormire nella sua tana sotto un mucchio di rami. La lepre e contenta ma non del tutto: benche ora non si nota sullo sfondo bianco, ma le sue impronte rimangono nella neve soffice. Per forcello questa neve poco profonda e completamente inutile. Per aiutarlo Nonno Gelo aggiunge ancora della neve. Forcello si tuffa contento dalla betulla e si addormenta sotto la neve. Ma adesso la lepre lamenta perche correndo affonda fino alle orecchie. Chiede a Nonno Gelo di fare uno strato di ghiaccio sopra. Nonno Gelo comincia a struggere la neve di giorno e congelarla di notte per creare una crosta rigida. La lepre lo ringrazia - e soddisfatta. Ma il gallo forcello e proprio arrabbiato: la sera si e tuffato nella neve umida e il mattino appena ha potuto uscire dallo strato di ghiaccio. In aggiunta si sveglia l'orso perche bagnato dalla neve sciolta e sgrida Nonno Gelo. Nonno Gelo parte offeso e al suo posto arriva la bella Primavera.
- L'anatra di Aniutka
- Il cavallo d'acqua
- Dove svernano i gamberi
- Gli occhi e gli orecchi
- Lo stagno verde
- Il libro della neve
- La prima caccia
- La
drosera
- la morte delle zanzare
- Le code
- Come una formica s'affrettava a tornare a casa
- Come volevo versare del sale sulla coda di una lepre
- Il versante rosso
- Chi canta con che cosa?
- Il piccolo del cuculo
- Le case boschive
- La gola arancione
- Cento gioie o il libro delle grandi scoperte
, regia di Yaroslav Lupij (1981)
[9]
.
Una tetralogia diretta dal regista Agasi Babajan che ha come protagonista la
lince
Kunak:
- Per sentiero dell'amore disinteressato
(1971)
- La lince prende il sentiero
(1982)
- La lince ritorna
(1986)
- La lince segue le orme
(1994)
- ^
(
RU
) Bianki Aleksandr Mihajlovi?,
Origine della famiglia dello scrittore Vitalij Bianki
(
PDF
),
Conferenza interregionale scientifico-pratica "Alleanza sotto la bandiera di Vitalij Bianki (per il 120 anniversario dello scrittore)", 15-16 aprile 2014,
Velikij Novgorod
. Atti del convegno.
, Velikij Novgorod, Biblionika, 2014, pp. 4-5.
URL consultato il 13 ottobre 2016
(archiviato dall'
url originale
il 30 marzo 2017)
.
- ^
a
b
A. Gorja?ko
.
- ^
(
RU
) Maloletko A.M.,
Il periodo della vita di Vitalij Bianki nell'Altaj (1918-1922)
(
PDF
),
Conferenza interregionale scientifico-pratica "Alleanza sotto la bandiera di Vitalij Bianki (per il 120 anniversario dello scrittore)", 15-16 aprile 2014,
Velikij Novgorod
. Atti del convegno.
, Velikij Novgorod, Biblionika, 2014, p. 63.
URL consultato il 16 ottobre 2016
(archiviato dall'
url originale
il 30 marzo 2017)
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- ^
L'associazione Memorial Italia
, su
memorialitalia.it
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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- ^
(
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Biografia di Vitalij Valentinovi? Bianki sul sito "Internet Movie Database"
, su
imdb.com
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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EN
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La pagina di Vitalij Valentinovi? Bianki sul sito "Internet Movie Database"
, su
imdb.com
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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)
La pagina ≪Vitalij Valentinovi? Bianki≫ sul sito "БиблиоГид"
, su
bibliogid.ru
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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RU
)
I racconti di Vitalij Valentinovi? Bianki
, su
kidslitera.ru
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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(
RU
)
La pagina del film "Cento gioie o il libro delle grandi scoperte" nel cinema online "Kinopod"
, su
kinopod.org
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URL consultato il 15 ottobre 2016
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- (
RU
) A. Gorja?ko,
Детские и взрослые сказки семьи Бианки (Le fiabe per bambini e per adulti della famiglia Bianki)
, in
Biologia
, vol. 580, n. 2, Mosca, 1 sentjabrja, 8-15 gennaio 2001.
URL consultato il 3 giugno 2016
.
- (
RU
)
Aleksandr Michajlovi? Prochorov
(a cura di),
Vitalij Valentinovi? Bianki
, in
Grande enciclopedia sovietica
, 3ª ed., Mosca, ≪Sovetskaja enciklopedija≫, 1969-1978.
URL consultato il 3 giugno 2016
.
- (
RU
) Vitalij Bianki,
Лесные были и небылицы (Le storie del bosco vere e inventate)
, Leningrado, ≪Lenizdat≫, 1969.