Il
[1]
Valle de los Caidos
(
/?ba?e ðe los ka?iðos/
; in
italiano
Valle dei Caduti) o
Basilica de la Santa Cruz del Valle de los Caidos
(Basilica della Santa Croce della Valle dei Caduti) e un complesso monumentale costruito fra il
1940
e il
1958
situato nel municipio di
San Lorenzo de El Escorial
, nella
Comunita autonoma di Madrid
, in
Spagna
. Si trova a 9,5 km a nord del
monastero dell'Escorial
nella
Sierra di Guadarrama
. Il complesso appartiene al Patrimonio Nazionale spagnolo dalla sua apertura al pubblico il 1º aprile
1959
.
Ideato dal
caudillo
Francisco Franco
, ha ospitato la sepoltura di
Jose Antonio Primo de Rivera
, fondatore della
Falange Spagnola
, morto durante la
guerra civile spagnola
, sino al
2023
e di altri 33.872 combattenti nazionalisti.
Secondo il decreto di fondazione del 1º aprile 1940, il monumento e la basilica si costruirono per:
[2]
≪...perpetuare la memoria dei caduti della nostra gloriosa Crociata [...] La dimensione della nostra Crociata, gli eroici sacrifici che la Vittoria comporta e la trascendenza che ha avuto per il futuro di Spagna quest'epopea, non possono restare perpetuati dai semplici monumenti con cui sogliono commemorarsi in paesi e citta i fatti salienti della nostra storia e gli episodi gloriosi dei suoi figli.≫
Nel complesso si trovano un'
abbazia
benedettina
, parte della quale fu riconvertita in foresteria per accogliere i visitatori, una
basilica
scavata nella roccia dove si trovano alcune sepolture: la tomba di Primo de Rivera (fino al 2023) e due cappelle dove sono sepolti militari dei due schieramenti. Precedentemente, vi era localizzata anche la tomba del dittatore
Francisco Franco
, i cui resti mortali sono stati traslati al cimitero del pardo di Madrid, il 24 ottobre 2019
[3]
. Sopra la basilica sorge la piu alta croce cristiana del mondo: 150 metri di altezza, visibile a piu di 40 chilometri di distanza.
Dall'accesso al recinto, una strada porta ai piedi del monumento della santa Croce del Valle de los Caidos, sboccando su una grande spianata. A meta percorso fra l'ingresso e la spianata il visitatore incontra quattro grandi monoliti cilindrici di
granito
, alti 11,5 metri e del diametro di 1,50 metri ciascuno, che hanno il nome di
Juanelos
. Furono scolpiti durante il regno di
Filippo II
, sotto la direzione dell'ingegnere italiano, trasferito a
Toledo
,
Gianello Torriani
.
E possibile salire alla croce da un sentiero con rampa e scale, che inizia dal lato posteriore della collina di La Nava. C'e anche un ascensore ad uso limitato che consente l'accesso alla croce dall'interno della montagna; inoltre, era possibile accedere alla croce anche mediante una
funicolare
(chiusa dal 2009 a causa di possibili frane della montagna). L'altezza della croce e di 150 metri, i bracci laterali misurano 46 metri e poggia su due basamenti. A 25 metri di altezza, nel primo basamento, si trovano le sculture dei quattro
evangelisti
e dei loro simboli ?
Giovanni
e l'aquila,
Luca
e il toro,
Marco
e il leone e
Matteo
e l'angelo ? opere di
Juan de Avalos
. Nel secondo basamento, a 42 metri di altezza, sono rappresentate le quattro
virtu cardinali
:
prudenza
,
giustizia
,
fortezza
e
temperanza
.
Nella spianata si trova l'ingresso alla
cripta
(o basilica) di 262 metri di lunghezza. Si scavarono 200.000 metri cubici di roccia per la sua costruzione. La porta d'ingresso, costruita in
bronzo
, e opera dello scultore
Carlos Ferreira
. Vi sono raffigurate le 14 stazioni della
Via Crucis
; sempre dello stesso artista sono i due
arcangeli
dell'atrio. Nella cancellata che da accesso alla navata si vedono rappresentati quaranta santi: al centro campeggia la figura di san
Giacomo il Maggiore
, patrono di Spagna. La navata e divisa in quattro settori; vi si aprono sei cappelle laterali e i muri sono decorati con otto
arazzi
fiamminghi del
XV secolo
, aventi come tema iconografico l'
Apocalisse
di san Giovanni.
L'altare maggiore e un unico blocco di granito levigato. Mostra due rilievi di ferro dorato forgiati da
Jose Espinos Alonso
su disegno di
Diego Mendez
, che rappresentano la Sepoltura di Gesu e l'
Ultima Cena
. Sopra l'altare si trova un crocifisso scolpito in legno di ginepro dallo scultore
Julio Beobide
, e dipinto da
Ignacio Zuloaga
, dietro il quale si trovava, fino al 24 ottobre 2019, la tomba di
Francisco Franco
mentre frontalmente era situata quella di
Jose Antonio Primo de Rivera
, la cui salma e stata trasferita in altro cimitero nel 2023. Agli angoli dell'altare vi sono quattro arcangeli di bronzo. Sopra l'altare maggiore si eleva la cupola di 42 metri di altezza e 40 di diametro, decorata con un mosaico policromo opera di Santiago Padros.
Nell'abside si trova il coro, con seggi di legno intagliato. Nei bracci laterali del transetto vi sono due cappelle con i resti di circa 40.000 caduti sui fronti della
guerra civile spagnola
, in numero pressoche pari per i due schieramenti.
Il 24 ottobre 2019, le spoglie di
Francisco Franco
sono state riesumate e traslate al cimitero di Fuencarral-Mingorrubio, all'interno del quale e sepolta anche
Maria del Carmen Polo y Martinez-Valdes, I signora di Meiras
, gia moglie del dittatore spagnolo.
Il 24 aprile 2023, le spoglie di
Jose Antonio Primo de Rivera
sono state riesumate per essere traslate al cimitero di San Isidro, a Madrid.
L'abbazia e composta di due edifici principali. Uno, il piu vicino alla Croce, e l'abbazia benedettina propriamente detta; il piu discosto e una foresteria turistica gestita dai monaci. L'uso e orientato a scopi religiosi e culturali. Nella foresteria vigono le regole dell'abbazia. Il complesso misura 300 metri di lunghezza per 150 di larghezza ed e affiancato dalle pendici boscose della montagna.
Presso l'abbazia si trova il cimitero dei monaci benedettini. La basilica e l'abbazia sono in comunicazione attraverso un accesso privato che vanta una grande porta monumentale di bronzo.
L'abbazia fu affidata ai benedettini con una decisione personale di Francisco Franco che risale a solo due anni prima dell'inaugurazione del monumento. Il primo
abate
fu fra Justo Perez de Urbel.
Nell'anno
1960
papa Giovanni XXIII
assegno il titolo di
basilica minore
alla chiesa di Santa Cruz.
Le sue coordinate geografiche sono: 40°38'29
N 04°09'26
O. Il monumento si trova nella valle di Cuelgamuros, nell'estremo sud della Sierra de Guadarrama, ed e quasi equidistante da
Madrid
(58 km),
Avila
(55 km) e
Segovia
(50 km). La sua altitudine varia dai 985 m all'entrata fino a 1758 m sul Monte Abantos.
Come il resto di Guadarrama, e composto da grandi formazioni granitiche, e la sua vegetazione e caratterizzata da querce, pini, roveri, boschi di conifere, alcuni olmi e, tra gli arbusti, rosmarino, cisto e timo. E fiancheggiato da varie colline ed e solcato da alcuni ruscelli: uno di questi, il Boqueron Chico, rifornisce di acqua il monastero.
Il monumento, cominciato nel 1940 e inaugurato nel
1959
, fu eretto su progetto di
Pedro Muguruza
e
Diego Mendez
, fu decorato con sculture monumentali opera di
Juan de Avalos
e con una cupola decorata con un mosaico dell'artista
Santiago Padros
.
Nel monastero trovano spazio in 19 archivi le cartelle con i dati di circa la meta dei sepolti. Dell'altra meta e ignota l'identita: i corpi provengono per lo piu da
fosse comuni
(
Brunete
,
Grado
,
Gandesa
,
Tarragona
,
Badajoz
e
Teruel
), recuperati dopo la guerra civile e fino al
1983
.
Nel 1975, alla sua morte, vi fu seppellito anche Francisco Franco. Da alcuni anni, ogni 20 novembre, anniversario della morte di Jose Antonio Primo de Rivera e di Francisco Franco, il Valle de los Caidos diviene luogo di riunione per i nostalgici del
franchismo
.
Nel 2019 vi fu l'
esumazione di Francisco Franco
e la salma fu trasferita al
Cimitero di Mingorrubio-El Pardo
di Madrid.
- Esistono molti riferimenti, incluse le testimonianze di persone ancora vive, che avallano la veridicita dell'impiego nella costruzione di migliaia di prigionieri repubblicani, che, in questo modo, ridussero parte della condanna che era stata loro imposta. Allo stesso modo, si segnala che molti dei prigionieri non arrivarono mai a godere della liberta promessa per colpa del tipo di lavoro, che esigeva di maneggiare grandi blocchi di pietra, e per la mancanza di misure di sicurezza dell'epoca che causava incidenti con cadenza giornaliera, e in molti casi mortali.
- Lo storico britannico
Paul Preston
in
Franco, caudillo de Espana
[4]
da per certo che il Valle de los Caidos fu scavato da prigionieri politici, sebbene, data la mancanza di galleristi in quell'epoca, fu anche necessaria la direzione di ingegneri e operai specializzati esterni. Cio nonostante, si impiegavano in questi lavori prigionieri provenienti dalle miniere, per far esplodere la roccia, un lavoro non realizzabile da altri prigionieri quali contadini, militari ed operai industriali, che erano dedicati al semplice lavoro di scavo.
- Una descrizione delle condizioni nelle quali si svolgeva il lavoro dei prigionieri in questa ed altre opere della stessa epoca, e come esso veniva retribuito, si puo trovare nel libro di
Isaias Lafuente
Esclavos por la patria
.
[5]
- Uno studio di Alberto Barcena Perez sosterrebbe invece la presunta volontarieta dei detenuti nel prestare tale opera.
[6]
Fin dal primo Governo presieduto da
Jose Luis Rodriguez Zapatero
si volle considerare il futuro destino del Valle de los Caidos. Nel
2006
, in quanto considerato non come un monumento di riconciliazione nazionale ma come un monumento di esaltazione della dittatura contro la democrazia,
si inizio a paventare l'idea di radere al suolo l'edificio; il
Consiglio d'Europa
approvo una proposta del
laburista
maltese
Leo Brincat, che invitava ad istituire una mostra permanente che spiegasse come fosse stata costruita la struttura.
[
senza fonte
]
Il 16 ottobre
2007
si arrivo ad un compromesso legislativo che prevedeva che si spogliasse il Valle de los Caidos di tutto cio che esaltasse una parte politica, ovvero che non si lasciasse alcunche che potesse esaltare la guerra civile o il franchismo.
[
senza fonte
]
Il film-documentario sulla transizione spagnola
Despues de...
(
No se os puede dejar solos
, prima parte,
[7]
e
Atado y bien atado
, seconda parte
[8]
), e girata per una buona parte nel monumento durante la sepoltura di Franco (1975) e durante la celebrazione del 20 novembre del 1980, alla quale assistette Carmen Polo, la sua vedova.
Nel 2012 esce il film documentario
All'ombra della croce
[9]
diretto da
Alessandro Pugno
, interamente girato nel Valle de los Caidos. Il film racconta la vita quotidiana dei monaci e dei bambini del coro che convivono nel monumento. E la prima volta che una camera ha accesso al monastero - collegio interno del Valle de los Caidos.
[
senza fonte
]
Nel film del 2010
Ballata dell'odio e dell'amore
di
Alex de la Iglesia
, si vede la costruzione del monumento, e il tragico finale del film si svolge sulla croce alta 150 metri sopra l'abbazia.
Nel 2017
Dan Brown
ambienta una parte del suo libro
Origin
, con protagonista il professore di Harvard Robert Langdon, proprio nel Valle de los Caidos.
- ^
La locuzione e completamente in lingua originaria e in quest'ultima il sostantivo
valle
e maschile (v.
Real Academia Espanola
).
- ^
Decreto de 1 de Abril de 1940, disponiendo se alcen Basilica, Monasterio y Cuartel de Juventudes, en la finca situada en las vertientes de la Sierra de Guadarrama (El Escorial), conocida por Cuelgamuros, para perpetuar la memoria de los caidos de nuestra gloriosa Cruzada
- ^
(
ES
) El Pais,
La exhumacion de Franco, en directo | Los restos del dictador salen del Valle de los Caidos y llegan a Mingorrubio
, in
El Pais
, 24 ottobre 2019.
URL consultato il 24 ottobre 2019
.
- ^
Paul Preston
,
Franco caudillo de Espana
Ed. RBA Coleccionables, S.A., Barcelona, 2005.
ISBN 84-473-3637-9
- ^
Isaias Lafuente,
Esclavos por la patria
, Ed. Ediciones Temas de hoy, Madrid, 2002.
ISBN 84-8460-183-8
- ^
Los presos del Valle de los Caidos
, Ediciones San Roman, Madrid, 2015
- ^
No se os puede dejar solos
- ^
Atado y bien atado
- ^
All'ombra della croce (2012) - IMDb
- Daniel Sueiro,
La Verdadera Historia del Valle de Los Caidos
(1976) (La vera storia di Valle de Los Caidos).
ISBN 84-7380-215-2
- Fernando Olmeda,
El Valle de los Caidos. Una memoria de Espana
(2009) (Il Valle de Los Caidos. Un ricordo della Spagna).
ISBN 978-84-8307-874-7
- Juan Blanco,
Valle de los Caidos: Ni presos politicos ni trabajos forzados
(2009) (Valle de Los Caidos: ne prigionieri politici ne lavori forzati).
ISBN 978-84-7378-062-9