Umberto I de la Tour-du-Pin
(
1240
?
Bouvante
,
12 aprile
1307
) fu
barone
de
la Tour-du-Pin
, dal
1269
e
delfino del Viennois e conte di Albon
, dal
1282
, assieme alla moglie,
Anna di Borgogna
, sino al
1286
, e poi da solo sino alla morte.
Umberto era figlio di
Alberto IV, barone de la Tour du Pin
(1205 ? 1259) e di Beatrice di Coligny (1200 ? 1241); infatti secondo il documento n° 814 del
Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande
, dello storico, Ludwig Wurstenberger, era fratello del
Signore de la Tour-du-Pin
,
Alberto V
[1]
, che secondo il documento n° 4736 del
Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 6
, era figlio di Alberto IV, barone de la Tour du Pin
[2]
e della moglie che, secondo il documento T della
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins
era Beatrice di Coligny
[3]
, che era figlia di Ugo I signore di
Coligny
[3]
(
1170
?
1205
) e di
Beatrice d'Albon
, che era stata
delfina del Viennois e contessa di Albon
dal
1168
al
1228
.
Alberto IV de la Tour-du-Pin era figlio di
Alberto III
(1180 ? 1218), come ci mostra il caput XXXVII della
Bibliotheca sebusiana
[4]
e della moglie, Maria d'Alvernia († dopo il 1229), figlia di
Roberto IV d'Alvernia
[5]
e di
Matilde di Borgogna
.
Umberto, nel
1269
, succedette al fratello,
Alberto V
, nella
Signoria di la Tour-du-Pin
e quattro anni dopo sposo
Anna di Borgogna
, la sorella del
delfino del Viennois e conte di Albon
, conte di
Grenoble
, di
Oisans
, di
Briancon
, di
Embrun
e di
Gap
,
Giovanni I
(1264 ? 1282), che essendo ancora minorenne era sotto tutela della madre,
Beatrice di Faucigny
, e, dopo il matrimonio di quest'ultima con
Gastone VII di Moncade
, la reggenza del Delfinato e la tutela del delfino e delle sorelle era passata al
Duca di Borgogna
e
re titolare di Tessalonica
,
Roberto II di Borgogna
, come ci viene confermato dal documento FFF della
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins
[6]
, il contratto di Matrimonio fu siglato nel settembre del 1273, con l'approvazione del duca Roberto II
[6]
.
Umberto divenne
Delfino
nel
1282
, alla morte, senza discendenza, del cognato Giovanni I, assieme alla moglie Anna, erede dell titolo di Delfina del Viennois, in base al testamento fatto il 27 giugno
1267
, dal padre,
Ghigo VII
(
Guigo Dalphinus, Vienn. et Albonis comitis
), che aveva disposto che il suo erede sarebbe stato il figlio maschio primogenito,
Giovanni
(
Johannem filium meum eredem mihi
), ed in caso di morte di Giovanni le due figlie femmine, Anna e Caterina (
Annam et Catharinam filias meas
) sotto la tutela della moglie, Beatrice (
Beatrix uxor mea
)
[7]
.
Nel
1285
, Roberto II di Borgogna avanzo delle pretese sul Delfinato, che vennero risolte con la concessione di un territorio a Roberto II
[8]
, ed anche per l'intervento del
re di Francia
,
Filippo IV il Bello
, a favore di Umberto e Anna
[9]
.
Nel
1294
Umberto si fece vassallo del re Filippo IV di Francia, in cambio di una pensione annua di 500 lire tornesi, questo fu uno dei pretesti che 50 anni dopo, portarono poi a costringere suo nipote
Umberto II del Viennois
a cedere l'intero Delfinato ai re di Francia.
Dal
1286
, Umberto fu delfino, avendo ricevuto il titolo dalla moglie
[9]
.
Da allora Umberto contribui all'ampliamento del Delfinato integrandovi la sua baronia de La Tour du Pin, il che lo porto a scontrarsi spesso con i vicini
Conti di Savoia
.
Il conte
Filippo I di Savoia
, mal tollerava che la baronia de La Tour du Pin, ora unita al Delfinato, tagliasse le vie di comunicazione fra la
Bresse
e la
Contea di Savoia
, percio entro in guerra contro il vicino nel
1282
[10]
. Come gran parte delle guerre medievali, questa non fu altro che una serie di incursioni nel territorio nemico, destinate a saccheggiare i raccolti ed a seminare il terrore nelle popolazioni avversarie
[10]
.
I mandamenti dell'
Alto Gresivaudan
vennero colpiti da una sequenza di incursioni savoiarde. Avalon venne attaccata in agosto ma la difesa eroica di una compagnia di
balestrieri
di
Grenoble
ne impedi la conquista. Questo villaggio di frontiera fu nuovamente attaccato in due riprese nella settimana che precede la
festivita di Tutti i Santi
. Tutti i mulini furono distrutti e nella medesima settimana fu attaccata
Bellecombe
. Infine, nel mese di dicembre, Luigi I del Piemonte (1254 ? 1352), secondo nipote di Filippo I di Savoia, al comando di 48 cavalieri, assedio senza successo il castello de la Buissiere, rientrando poi con soli sei prigionieri
[10]
. La guerra avra fine nel
1286
con il trattato di Parigi
[10]
.
Quello stesso anno il castellano di Bellecombe, Aimerico di Briancon, rese omaggio al conte di Savoia, cedendo alle pressioni di quest'ultimo
[10]
.
Cio comporto che il mandamento di La Buissiere ed il suo castello divenissero la prima linea di difesa del Delfinato alla sua destra
[10]
.
Non potendo accettare questo sconfinamento sulle sue terre, Umberto I propose un abile negozio ad Aimerico, consistente nello scambio del suo mandamento di Bellecombe contro quello di Varces, cosa che Aimerico accetto nel
1289
[10]
. Bellecombe appartenne cosi definitivamente al Delfinato, con gran dispetto del conte di Savoia
Amedeo V
[10]
.
Quest'ultimo, deciso a vendicarsi, attacco e distrusse il villaggio di Bellecombe, passando i suoi abitanti a fil di spada. Proseguendo le sue incursioni nel
Gresivaudan
, bruciando cascine e baite che incontrava, egli pose l'assedio al castello di La Terrasse, difeso dal castellano Hugues d'Arces. L'assalto duro un giorno intero ma falli, lasciando sul terreno numerosi morti
[10]
.
Battendo in ritirata il Savoia incendio Barraux, radendone al suolo il mastio. Tuttavia Umberto approfitto del tempo trascorso dai savoiardi per la demolizione, raccogliendo una piccola armata di soccorso, composta specialmente di nobili cavalieri di La Buissiere, per tendere ad Amedeo un'imboscata nel bosco della Servette fra Barraux e Chapareillan, ove le truppe di Amedeo vengono messe in rotta, molti suoi uomini uccisi o presi prigionieri
[10]
.
La vertenza fu risolta nel
1293
con il trattato di
Saint-Jean-de-Maurienne
[10]
.I vari scontri coi conti di Savoia son citati anche nel
De Allobrogibus libri novem
[11]
.
Per aver intrapreso spedizioni guerresche contro il conte di Savoia ed aver oppresso i suoi sudditi a pedaggi abusivi, Umberto venne sottoposto a tre
scomuniche
, il che non gli impedi, lasciando il potere al figlio Giovanni
[10]
, di ritirarsi nella certosa di Val Ste Marie nel
1306
, dove mori e dove fu tumulato l'anno dopo
[12]
.
Nel
1273
Umberto aveva sposato
Anna di Borgogna
, che, secondo il
De Allobrogibus libri novem
, era la figlia femmina primogenita del
delfino del Viennois e conte di Albon
, conte di
Grenoble
, di
Oisans
, di
Briancon
, di
Embrun
e di
Gap
,
Ghigo VII
e della Signora di
Faucigny
,
Beatrice
[13]
.
Umberto da Anna ebbe nove figli
[9]
:
- Giovanni II
(prima del 1277 - † 1319), delfino del Viennois
[14]
;
- Ugo (prima del 1285 - † 1329), barone di Faucigny, che sposo nel
1309
Maria di Savoia
, figlia di
Amedeo V di Savoia
e di
Maria di Brabante
[15]
- Ghigo
[16]
(† 1319), signore di Montauban, marito di Beatrice
Del Balzo
, dei conti di Avellino, Signora di Mirabel, Vinsobres e Nyon.
- Alice (1280 ? 1309), andata sposa nel 1296 a Giovanni I di Forez (1275 ? 1333)
[16]
;
- Maria († dopo il 1355), andata sposa ad Aimaro di Poitiers-Valentinois
[16]
;
- Margherita, andata sposa nel 1303 a
Federico I del Vasto
(1287 ? 1336),
marchese di Saluzzo
[16]
;
- Beatrice (1275 ? 1347), andata sposa nel 1312 ad Ugo di Chalon, (1288 ? 1322), signore d'Arlay
[17]
;
- Enrico
(1296 ? † dopo il 1328),
vescovo di Metz
[16]
, dal 1316 al 1325;
- Caterina († 1337), andata sposa nel 1312 a
Filippo
(1278 ? 1334),
principe di Piemonte
e di
Savoia-Acaia
[16]
.
Umberto da due diverse amanti di cui non si conoscono ne il nome ne gli ascendenti ebbe due figli
[9]
:
- Guglielmo († dopo il 1328), citato nel testamento del fratellastro, Enrico
[18]
;
- una figlia, che a sua volta ebbe un figlio:
- Enrico di Dreins († dopo il 1328), citato nel testamento dello zio, Enrico
[18]
.
- ^
(
LA
)
Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, doc. 814, pag. 465
- ^
(
LA
)
Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 6, doc. 4736, pagg. 250 - 253
- ^
a
b
(
LA
)
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins, doc. T, pag. 185
- ^
(
LA
)
Bibliotheca sebusiana, centuria I, caput XXXVII, pagg. 80 - 82
- ^
(
FR
)
Baluze, Histoire genealogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 72
- ^
a
b
(
LA
)
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins, tome 1, doc. FFF; pag 198
- ^
(
LA
)
Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 732, Fragmenta testamenti, pagg. 407 - 409
- ^
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pag. 444
- ^
a
b
c
d
(
EN
)
#ES Foundation for Medieval Genealogy: DAUPHINS de VIENNOIS (LA TOUR-du-PIN) - HUMBERT I de la Tour-du-Pin
- ^
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
(
EN
)
Humbert Ier (1282-1306)
- ^
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pagg. 441 - 443
- ^
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pag. 445
- ^
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pag. 440
- ^
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pag. 446
- ^
(
LA
)
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins, tome 1, doc. HHH; pag 199
- ^
a
b
c
d
e
f
(
LA
)
Allobrogibus libri novem, pag. 441
- ^
(
LA
)
Histoire de Dauphine et des princes qui ont porte le nom de dauphins, tome 1, doc. MMM; pag 202
- ^
a
b
(
LA
)
Histoire de Dauphine et des princes, Tome II, doc. XL, pagg. 225 - 228