Il
terremoto di Diano Marina
colpi la localita e i dintorni, il 23 febbraio
1887
, provocando danni estesi a zone distanti dall'epicentro. E stato il sisma piu disastroso mai avvenuto in
Liguria
.
La prima scossa giunse alle 6:22, e fu seguita da un'altra alle 6:29 ed una terza alle 8:51, quest'ultima di particolare intensita
[1]
. Dopo la prima scossa gli abitanti erano fuggiti dalle case; non si erano ancora avuti i danni maggiori e molti tornarono nelle abitazioni a raccogliere i loro averi. Sopraggiunsero allora le due scosse maggiori (la piu forte di
magnitudo
6,5
[2]
) che rasero al suolo quasi tutto e provocarono un'ecatombe. A Diano Marina non rimase una sola casa intatta: un terzo del paese era totalmente raso al suolo; le vittime vennero calcolate inizialmente a 300 e successivamente a 500. Terminati i soccorsi, le vittime totali del sisma saranno 644
[3]
, la maggior parte delle quali (220) a
Bajardo
, sepolte crollo della volta di una chiesa, affollata quel giorno per la celebrazione del
mercoledi delle ceneri
[4]
.
I soccorsi immediati furono insufficienti. Dalla casa del sindaco dianese Ardizzone si fece una prima distribuzione di pane per i sopravvissuti. Sul luogo arrivarono subito il generale del
Regio Esercito
Maurizio Gerbaix de Sonnaz
[5]
, il maggiore dei
Carabinieri Reali
e l'ingegner Normand, del Genio Civile. I lavori di salvataggio furono intrapresi da due Compagnie del Quattordicesimo Fanteria, che estrassero numerosi cadaveri dalle rovine. In mancanza di soccorsi, di medicamenti, di medici (era presente il solo medico di Diano), il cimitero era colmo di cadaveri, accatastati gli uni sugli altri, i feriti erano portati su vagoni ferroviari e si sperava nel prossimo arrivo di una compagnia del Genio. Giunsero in loco i deputati
Antonio Capoduro
e
Vincenzo Massabo
[6]
; tra i giornalisti erano presenti solo quelli de
Il Secolo XIX
e Amato dell'
Epoca Democratica
. Nei giorni successivi i sismologi
Giuseppe Mercalli
e
Torquato Taramelli
furono inviati dal ministro
Bernardino Grimaldi
sui luoghi del sisma, per raccogliere dati sull'evento; proprio l'analisi della situazione catastrofica trovata in Liguria fu d'ispirazione per Mercalli per l'elaborazione dell'omonima
nuova scala
, piu complessa e completa, per la valutazione dei danni sismici che sara pubblicata nel 1902
[1]
[7]
.
Tra i vari soccorritori spicco l'intervento del tenente dei Carabinieri Reali conte Luciano Vittorio Emanuele Francesco Ponci (Parma, 1862 - Milano, 1931), in servizio presso la Legione CC. di Torino, per quest'evento decorato con Medaglia d'Argento al Valor Civile
[5]
(Regio Decreto del 9 febbraio 1888), la cui motivazione recita: "In data 23 febbraio 1887 adoperandosi in Diano Marina con manifesto rischio della vita in soccorso delle persone pericolanti tra le macerie di case rovinate dal terremoto che desolo la Liguria Occidentale".
Tra gli edifici distrutti vi fu la
chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate
, dove proprio il giorno prima il pittore savonese
Lazzaro De Maestri
aveva completato i suoi
affreschi
. La scossa di terremoto venne avvertita fino a
Montpellier
a ovest, fino a
Basilea
a nord e fino alla
Sardegna
settentrionale a sud
[8]
. A
Torino
si registrarono tremori alla
Mole Antonelliana
, al tempo ancora in costruzione
[9]
. I danni furono rilevati dal geologo italiano
Arturo Issel
nel
dipartimento delle Alpi Marittime
fino al paese di
Clans
, nella valle del fiume
Tinea
; vi furono danni rilevanti a
Grasse
e le scosse furono poco sentite tra
Villefranche-sur-Mer
e
Beaulieu-sur-Mer
, mentre
Castiglione
e
Mentone
furono gli unici centri che subirono danni gravi
[10]
.
Si verifico anche un
maremoto
, con onde alte fino a quattro metri ad
Alassio
[11]
dopo che il mare si era ritirato di ben 30 metri dalla costa tra
Mentone
e
Albissola Marina
, provocando danni
[12]
.
Il totale degli sfollati nell'area colpita fu calcolato in circa 20.000
[4]
. Secondo la legge del 31 maggio
1887
, emanata dal
governo Depretis VIII
, i comuni colpiti furono 106 nell'attuale
provincia di Imperia
e 37 nell'attuale
provincia di Savona
, per un danno economico totale di 15.409.842
lire
(esclusi otto comuni)
[10]
.
- Porto Maurizio
: alcune case crollate; un morto e 8 feriti.
- Aurigo
: 10 morti e un ferito.
- Cervo
: un morto e 4 feriti.
- Pantasina
: un morto e 3 feriti.
- Diano Castello
: 32 morti e 15 feriti.
- Diano Marina
: un terzo delle case abbattute; 190 morti e 102 feriti.
- Oneglia
: molte case crollate; 20 morti, tra i quali un soldato, e 25 feriti, tra i quali 10 soldati e 3 carabinieri.
- Piani
: un ferito.
- Valloria
: un morto e 3 feriti.
- Villatalla
: un morto e 5 feriti.
- Apricale
: sette feriti, ridotto a stuolo di macerie, senza vittime, essendo gli abitanti in quel momento usciti di casa per il viatico.
- Bajardo
: allora di 1 700 abitanti, con 226 morti, quasi tutti (224) rimasti sepolti nel crollo della chiesa, e 60 feriti.
- Bussana
: 53 morti e 27 feriti; fu ridotta in macerie e venne ricostruita a valle come
Bussana Nuova
.
[13]
- Camporosso
: un ferito.
- Castellaro
: 38 morti e 65 feriti.
- Castelvittorio
: cinque morti e due feriti.
- Ceriana
: cinque morti e 12 feriti
- Coldirodi
: due feriti.
- Molini di Triora
: molti danni.
- Montalto Ligure
: un morto e sei feriti; il paese fu completamente distrutto.
- Pompeiana
: cinque morti e sette feriti.
- Taggia
: otto morti e cinque feriti.
- Triora
: due morti e sei feriti.
- Vallecrosia
: due morti e cinque feriti.
- Ventimiglia
: nessuna vittima, ma moltissimi danni ad abitazioni e fabbricati.
- Savona
: diverse case crollate, 10 morti, 15 feriti di cui 4 gravi; negozi chiusi, municipio e sottoprefetto radunati nel giardinetto pubblico.
- Albissola Marina
: tre morti e 10 feriti.
- Albisola
: alcune case crollate, 2 morti.
- Altare
: crollato il campanile dell'oratorio di San Sebastiano.
- Cogoleto
: un ferito.
- Loano
: danneggiato il tetto del duomo, che verra poi abbattuto e ricostruito in forma di cupola.
- Noli
: 16 morti e 17 feriti, crollarono varie case.
- Quiliano
: danneggiato uno dei campanili della chiesa del S.S. Salvatore, in localita
Valleggia
.
- Urbe
: danneggiata la
chiesa di San Giacomo il Maggiore
, nella frazione di
Martina Olba
.
- Vado Ligure
: un ferito.
- Vezzi Portio
: un morto e un ferito.
- Mentone
: nessuna vittima, gravi danni alle abitazioni.
- Castillon
: due vittime, paese distrutto e ricostruito piu in basso.
- La Bollene-Vesubie
: due vittime.
- Entrevaux
: una vittima in frazione Saint-Pierre, lievi danni.
- Le Bar-sur-Loup
: due vittime, gravi danni ad alcune abitazioni.
- Nizza
: due vittime, distrutta la scuola materna del quartiere Saint-Etienne e particolarmente colpita la citta vecchia.
- Marsiglia
: una vittima e lievi danni agli edifici piu vecchi.
-
I ruderi della chiesa di San Nicolo di
Bajardo
danneggiata dal sisma
-
- ^
a
b
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I terremoti nella STORIA: il terremoto della Liguria del 23 febbraio 1887
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, 2 marzo 2018.
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23 Febbraio 1887, Liguria: il catastrofico terremoto di Diano Marina
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Liguria, 134 anni fa il violento terremoto di Diano Marina: “Il rischio sismico non e un problema solo del Sud”
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La storia del terremoto che colpi il ponente della Liguria e che causo piu di 600 morti
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Le seisme ligure par azurseisme.com
Archiviato
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PIEMONTEIl 23 febbraio 1887 il terremoto a Diano Marina che sconvolse anche il Piemonte
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Il terremoto in Liguria del 1887
, Tipografia Nazionale, Roma, 1888
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Regard sur la sismicite historique regionale
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Gli Tsunami Italiani di '700 e '800, tutt'Italia protagonista: Calabria, Palermo, Catania, Gargano, Diano Marina, Livorno, Romagna e altri minori
- ^
Il vecchio centro, rimasto abbandonato per 80 anni, dagli
anni sessanta
del
Novecento
fu rivitalizzato dall'arrivo di vari pittori giunti con l'idea di farne un villaggio di artisti.