TELE+
e stata una
piattaforma televisiva
a pagamento
per la
televisione analogica terrestre
fornita da
Telepiu S.p.A.
e destinata al mercato televisivo
italiano
.
E stata la prima piattaforma televisiva a pagamento e, piu in generale, la prima offerta di
pay TV
in Italia.
La piattaforma inauguro le proprie trasmissioni il 9 agosto 1990, con la nascita del canale
TELE+1
, che inizialmente trasmetteva
in chiaro
, per alcune ore al giorno, film in onda in quel periodo sulle reti
Fininvest
senza interruzioni pubblicitarie.
Il 16 ottobre TELE+ estende la propria offerta lanciando i canali
TELE+2
, dedicato allo sport, e
TELE+3
, dedicato a cultura e intrattenimento, sempre in chiaro. Il lancio del servizio a pagamento venne preceduto da una massiccia campagna pubblicitaria, sia sulle reti televisive nazionali sia sulle stesse reti TELE+. Non esistendo in commercio televisori che implementassero al proprio interno lo standard utilizzato per decriptare il segnale televisivo, per poter fruire del servizio a pagamento era necessario un apposito dispositivo, chiamato
decoder
, il quale, collegato all'apparecchio televisivo, svolgeva la funzione di decriptare il segnale proveniente dall'antenna. Il decoder veniva fornito in comodato d'uso ai sottoscrittori dell'abbonamento.
Il 16 ottobre 1990 le reti TELE+ lanciano il proprio servizio di
teletext
, diventando cosi le prime emittenti televisive nazionali private a dotarsi del servizio: su TELE+1, nei cartelli che precedevano alcuni film, venivano indicati i
sottotitoli
accessibili alla pagina 777, come gia da alcuni anni avveniva sulle tre reti
Rai
. Oltre ai sottotitoli, il teletext delle reti TELE+ (dal 1994 al 31 agosto 1997, denominato VIDEOPIU') offriva i palinsesti, le trame dei film, le informazioni sui programmi sportivi, le informazioni per abbonarsi, le frequenze e i servizi utili agli abbonati. Il servizio di teletext venne chiuso il 30 aprile 2003 (rimase, fino all'inizio del 2004, un cartello a pagina 100 che invitava i telespettatori a consultare la
guida elettronica ai programmi
- l'EPG - e il sito internet), tre mesi prima della cessione delle reti a
Sky
.
Il 1º giugno 1991 le trasmissioni di
TELE+1
vengono criptate in
Irdeto
, e quindi rese visibili solo agli abbonati al servizio; la stessa sorte tocchera anche a
TELE+2
il 29 giugno 1992.
Nel giugno del 1993 TELE+ e la
Lega Calcio
stipulano un accordo per trasmettere
a pagamento
e in
diretta
un posticipo della
Serie A
, la domenica alle 20:30, e un anticipo della
Serie B
, il sabato alle 20:30.
[2]
Il 29 agosto 1993, in occasione della prima giornata del campionato di
Serie A 1993-1994
, alle 21 viene trasmessa, per la prima volta in
Italia
, una partita di calcio in diretta a pagamento. Nello stesso periodo, la direzione della redazione sportiva di
TELE+2
viene affidata ad
Aldo Biscardi
che porta sulla rete
Il processo di Biscardi
, prima trasmesso da
Rai 3
.
Nel 1995 un nuovo socio sudafricano di TELE+,
Johann Rupert
, gia proprietario di
pay TV
in
Europa
e in
Sudafrica
, cerca di rilanciare la piattaforma: vengono firmati nuovi accordi con le
major
hollywoodiane per arricchire il magazzino cinematografico, e nuove risorse economiche sono destinate alla copertura delle partite di calcio di
Serie A
e
Serie B
, con la finalita di rendere piu attraenti tali eventi. A partire dal 1º aprile 1995 anche parte della programmazione di
TELE+3
viene criptata e, in seguito a un accordo con
MTV Networks Europe
, a partire dal 21 giugno 1995, il terzo canale inizia a trasmettere non criptato, per 13 ore al giorno,
MTV Europe
. A causa di impedimenti legislativi, verso la fine del 1996 verranno poi criptate 6 delle 13 ore di programmazione dell'edizione europea di MTV.
Il 3 gennaio 1996 viene lanciata su
Hot Bird 1
DStv
, l'offerta via satellite di TELE+.
Tra il 30 e il 31 agosto 1997 i canali televisivi
TELE+1
e
TELE+2
vengono sostituiti da, rispettivamente,
TELE+ Bianco
e
TELE+ Nero
, mentre
TELE+3
viene sostituito da Vetrina D+ (destinato alla promozione del servizio satellitare, rinominato dapprima
Telepiu Satellite
e poi
D+
), le cui frequenze vennero pero cedute entro il 31 dicembre 1997
[3]
a
TMC
,
TMC 2
e
Rete A
. TELE+ Nero e TELE+ Bianco avevano una programmazione generalista, dove venivano trasmessi piu di 100 film al mese in anteprima assoluta,
serie televisive
, il calcio italiano con le migliori partite delle squadre TELE+ di
Serie A
(partite di
Juventus
,
Inter
,
Milan
,
Atalanta
,
Bari
,
Bologna
,
Brescia
,
Perugia
,
Reggina
,
Hellas Verona
e
Vicenza
),
Serie B
(partite di
Genoa
,
Torino
,
Cagliari
,
Chievo
,
Empoli
,
Ternana
,
Treviso
,
Salernitana
,
Cosenza
,
Pescara
,
Piacenza
,
Pistoiese
,
Ravenna
e
Monza
),
Serie C
(partite di
Catania
,
Livorno
e
Messina
) ― le restanti partite su
TELE+ Calcio
sul satellite ― e la
Supercoppa italiana
, il calcio europeo con la
UEFA Champions League
, la
Premier League
, la
Primera Division
, la
Bundesliga
e la
Division 1
, il football
NFL
, il basket
NBA
, la
Formula 1
, il
rally
, i
kart
e il
Ferrari Challenge
. Risulta subito chiara la politica della nuova gestione di
Vivendi
: puntare tutto sulla piattaforma satellitare
D+
sprecando meno risorse possibili per quella terrestre, in quanto la tecnologia digitale satellitare offriva capacita trasmissive superiori rispetto a quella analogica terrestre, anche considerando le poche frequenze libere e che la legislazione italiana concedeva soltanto a pochi canali la possibilita di trasmissione nazionale. Il 31 dicembre 1997 Vetrina D+ termina le trasmissioni terrestri per continuarle solo sul satellite. Nonostante la politica di Vivendi sia volta a promuovere maggiormente l'offerta satellitare, alla fine del decennio gli abbonati a TELE+ sono ancora la maggioranza, 1.100.000 contro i 400.000 di D+. Negli ultimi anni di vita della piattaforma, pero, si assiste ad un'inversione di tendenza: grazie anche allo stop alla produzione di abbonamenti analogici terrestri a favore di quelli digitali satellitari, nel 2003
Telepiu S.p.A.
contava un totale di 1.800.000 abbonati, di cui 1.620.000 (il 90%) in tecnologia digitale attraverso
TELE+ Digitale
, mentre i restanti 180.000 (il 10%) in tecnologia analogica attraverso
TELE+
.
[1]
Nell'ambito di sperimentazione della tecnologia
digitale terrestre
, limitatamente alle citta di
Palermo
,
Brescia
e
La Spezia
, TELE+ lancio il pacchetto
Premium Gold
, che comprendeva quattro delle cinque reti TELE+ (
TELE+ Bianco
,
TELE+ Nero
,
TELE+ Grigio
e TELE+ 16:9), il servizio
pay-per-view
Palco
ed i seguenti canali tematici:
Eurosport
,
RaiSat Ragazzi
,
Happy Channel
e
Planete
.
2002-2003: l'acquisizione da parte di News Corporation e la chiusura
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]
Nel 2002, dopo aver acquisito la maggioranza del
capitale azionario
di
Stream S.p.A.
,
News Corporation
compra
Telepiu S.p.A.
dalla francese
Vivendi
per un totale di 900 milioni di euro, dando il via alla fusione tra i due provider di
pay TV
italiani
.
[4]
Nel marzo del
2003
la
Commissione europea
autorizza la fusione tra
Telepiu S.p.A.
e
Stream S.p.A.
dalla quale sarebbe nata
Sky Italia S.r.l.
[5]
, le cui trasmissioni sarebbero ufficialmente iniziate il 31 luglio. Allo scadere della mezzanotte di tale data, infatti, la sorella
TELE+ Digitale
e confluita assieme al servizio satellitare di
Stream TV
nella nascente
Sky Italia
, lasciando a quest'ultima tutti i loro abbonati e molti dei servizi televisivi presenti sulle rispettive piattaforme, mentre i servizi
analogico terrestre
di TELE+ e
digitale via cavo
di
Stream TV
cessano di esistere.
Le frequenze terrestri di TELE+ vengono vendute a
Tarak Ben Ammar
ed
Eurosport
. Le frequenze in precedenza utilizzate da
TELE+ Nero
vengono riutilizzate da
Prima TV
per la creazione di un
multiplex
per la trasmissione del segnale
digitale terrestre
, mentre sulle frequenze in precedenza utilizzate da
TELE+ Bianco
nasce il nuovo canale
Sportitalia
.
Il contratto stipulato nel 1993 tra la
Lega Calcio
e Telepiu stabilisce che per tre stagioni, dal
campionato 1993-1994
al
campionato 1995-1996
, il canale
TELE+2
trasmetta una gara del
massimo campionato di calcio italiano
, generalmente il posticipo alle 20:30 della domenica, per ciascuna delle prime 28 giornate (negli ultimi sei turni non vi era tale posticipo per garantire la regolarita della fase finale del torneo). Le gare erano visibili tramite un decoder solo ai sottoscrittori dell'abbonamento, semestrale o annuale. Il contratto consentiva alla
pay TV
di scegliere, all'inizio della stagione, quale gara trasmettere in ciascuna delle prime 28 giornate, ma rispettando alcuni vincoli fra i quali un numero minimo di 2 e massimo di 5 passaggi televisivi per ognuna delle 18 squadre e l'impossibilita di trasmettere, nel girone di ritorno, le stesse gare del girone di andata (questo vincolo fu poi abolito da una successiva rinegoziazione e fu anche aumentato a 6 il numero massimo di passaggi televisivi per i grandi club). Tutte le altre gare del campionato potevano essere trasmesse, come nel passato, solo in casi eccezionali e solo
in chiaro
dalla
Rai
(recuperi infrasettimanali di partite precedentemente rinviate ed anticipi dettati da impegni delle squadre nelle competizioni internazionali, purche non coincidenti con le gare prescelte da TELE+ a inizio stagione, nonche gli spareggi di fine campionato).
1996-1999: il monopolio di TELE+ sul satellite
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Nel 1996
Telepiu S.p.A.
inaugura la sua piattaforma satellitare
DStv
(rinominata prima
Telepiu Satellite
, poi
D+
e infine
TELE+ Digitale
) e si accorda con la
Lega Calcio
per la copertura pressoche totale della
Serie A
. Per tre stagioni, dal
campionato 1996-1997
al
campionato 1998-1999
, la nuova piattaforma offriva quindi tutte le partite di Serie A, e non piu solo i posticipi. Era possibile abbonarsi all'intero campionato oppure alle partite di una singola squadra o anche, attraverso la
pay-per-view
Palco
, acquistare le singole partite. Solo gli spareggi di fine campionato, se giocati in gara unica in campo neutro, restavano fuori dall'offerta di TELE+. I diritti per la trasmissione in diretta di questi spareggi venivano venduti di volta in volta dalla Lega.
Dal 1999-2000 furono introdotti i diritti soggettivi: non era piu la
Lega Calcio
a trattare con le televisioni, bensi ciascuna societa di calcio, che poteva gestire in autonomia i diritti televisivi delle gare casalinghe. Il campionato di calcio diventava cosi teatro della concorrenza fra due piattaforme satellitari: a
TELE+ Digitale
si opponeva la nuova
Stream TV
del magnate australiano
Rupert Murdoch
. Per quattro stagioni, dal
campionato 1999-2000
al
campionato 2002-2003
, il torneo era infatti visibile in parte su TELE+ e in parte su Stream. Per seguire anche solo la propria squadra del cuore, il tifoso doveva abbonarsi ad entrambe le piattaforme, che oltretutto utilizzavano due decoder differenti (tranne negli ultimi anni di concorrenza, in cui furono costrette a mettere a disposizione degli abbonati il
decoder unico
, ricevitore satellitare compatibile con i sistemi di codifica di entrambe le TV). Nelle prime due stagioni TELE+ aveva un lieve vantaggio: 11 squadre ("capitanate" dalle tre grandi storiche
Juventus
,
Milan
ed
Inter
) contro le 7 di Stream (capeggiate dalle quattro rivali
Roma
,
Lazio
,
Fiorentina
e
Parma
che, insieme alle altre tre, formavano le cosiddette "sette sorelle" del campionato). Nel
campionato 2001-2002
il vantaggio si assottiglio: 10 squadre per TELE+ ed 8 per Stream. Nel campionato 2002-2003 si registro invece un pareggio, ovvero 9 squadre per ciascuna piattaforma. In quest'ultima stagione il sistema comincio ad entrare in crisi, con molte societa minori che tardarono a vendere i diritti all'una o all'altra emittente, dichiarandosi insoddisfatte delle offerte economiche, provocando addirittura lo slittamento dell'inizio dei campionati. Riguardo agli spareggi, essi erano ora compresi nei diritti televisivi dell'intero campionato (in relazione alle squadre interessate), in quanto ormai si giocavano sia nel girone di andata che in quello di ritorno.
Le trasmissioni analogiche di TELE+ erano codificate in
Irdeto
attraverso il sistema
CableCrypt
, che toglieva dal segnale video i sincronismi verticali e digitalizzava l'audio.
Tale codifica permetteva anche a chi non disponeva dell'apposito decoder di farsi comunque un'idea del programma televisivo in onda. Contrariamente infatti a quanto avviene per la televisione digitale, sia terrestre che via cavo che satellitare, in cui le immagini e il sonoro sono completamente assenti se non si e abbonati, con TELE+ il sonoro era assente mentre le immagini, seppur distorte nella geometria ed alterate nei colori (pseudo-negativo) in modo variabile nel tempo, rimanevano spesso intelligibili, tanto che con alcuni modelli di televisori dotati di sintonia fine vi era la possibilita, modificandola lentamente, di vedere l'immagine quasi in qualita standard, per quanto il sonoro continuasse a non essere presente.
Per acquistare il decoder e sottoscrivere l'abbonamento, l'utente poteva rivolgersi a uno dei 2.900 punti vendita specializzati e selezionati sul territorio nazionale. Inoltre, TELE+ attivo un servizio telefonico dedicato alla vendita diretta.
Le modalita di pagamento dell'abbonamento annuale erano molto semplici: la quota mensile per una rete era di 37.000 ? (30 € a partire dal 1º gennaio 2002), mentre per due reti era di 44.500 ? (37 € a partire dal 1º gennaio 2002), con pagamento in un'unica soluzione oppure al bimestre, attraverso il bollettino postale recapitato con la fattura o l'addebito sul conto corrente. Il costo del
decoder
, fornito di presa
SCART
, ammontava a 199.000 ? una tantum.
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