Il
sughero
e un
tessuto vegetale
di rivestimento di origine secondaria, che riveste il
fusto
e le
radici
delle piante legnose nelle quali sostituisce l'
epidermide
, che viene lacerata dall'accrescimento secondario dell'organo. Particolarmente pregiato commercialmente e quello della
sughera
, femmina del sughero.
Il sughero viene prodotto dal
fellogeno
, un
meristema
pluristratificato, con
cellule
regolarmente e precisamente distribuite in file sovrapposte e privo di spazi intercellulari. La
parete
secondaria delle cellule e costituita da strati alternati di
suberina
e cere. A maturita le cellule del sughero muoiono, il
protoplasto
degenera e viene sostituito da aria (diventando cosi anche un buon
isolante termico
).
Le cellule del sughero possono apparire colorate (in giallo, bruno) a causa di
tannini
e/o
resine
presenti nel lume cellulare.
Il sughero con la sua struttura compatta e impermeabile rallenta gli scambi gassosi fra esterno e strati profondi del fusto: sono presenti delle strutture dette
lenticelle
il cui tessuto non e suberificato, che sono zone di passaggio dei gas.
L'estrazione avviene solo nel periodo che va dai primi di maggio a fine agosto, quando il sughero distacca piu facilmente senza causare danni alla pianta.
La prima decortica di una giovane quercia, la
demaschiatura
, si effettua quando la pianta ha circa 25-30 anni e una circonferenza non inferiore ai 60 cm, e se ne ottiene un sughero da macina detto
sugherone
o maschio. Le successive estrazioni avvengono a intervalli di almeno dieci anni, come previsto dalle normative, ma anche 12-13 se il sughero non ha raggiunto un calibro accettabile, e il prodotto ottenuto e detto sughero gentile e viene utilizzato, se di buona qualita, per la fabbricazione dei tappi.
Gli operai specializzati nella decortica sono gli
estrattori
o
scorzini
il cui attrezzo di lavoro e un'
accetta
affilatissima che usano per effettuare alcuni tagli: uno orizzontale attorno alla pianta, chiamato corona o collana, a un'altezza da terra di circa 2-3 volte la circonferenza della quercia, e altri due o tre (ma anche di piu se l'albero e particolarmente grosso) verticali detti righelli o aperture.
E questa la fase piu delicata del lavoro in quanto, pur dovendo imporre parecchia forza all'accetta per tagliare il sughero, bisogna al contempo evitare assolutamente di incidere il fellogeno sottostante, il cui danneggiamento porta alla rovina della pianta.
Uno scorzino di valore deve saper usare forza e sensibilita, e riconoscere bene le caratteristiche fisiche del sughero che deve estrarre per poter operare di conseguenza.
La fase successiva e quella del distaccamento del sughero: il manico dell'accetta, che ha l'estremita sagomata a cuneo, viene infilato tra il sughero e la pianta a partire dai righelli, e usandolo come leva si riesce ad ottenere le diverse porzioni di sughero, cosi come tracciate dall'accetta.
Queste porzioni vengono chiamate
plance
e altri operai sono incaricati di raccoglierle, quasi sempre a spalla perche raramente si riesce ad accedere con mezzi di trasporto all'interno delle sugherete, e ammucchiarle dove poi verranno caricate sui camion che le porteranno in sugherificio.
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Le principali aree di diffusione della quercia da sughero (tutte localizzate nel
mar Mediterraneo
occidentale) sono il
Portogallo
, la
Spagna
, la
Sardegna
, la
Sicilia
, la
Maremma grossetana
, la
Corsica
, il sud della
Francia
e il
Nordafrica
. Attualmente su circa 36 000 km² di sugherete nel Mediterraneo ne vengono economicamente sfruttate circa 20 000 km² e vi vengono estratte circa 300 000 tonnellate di sughero l'anno, di cui circa 15 000 in Italia (12 000 solo in Sardegna).
Le industrie per la lavorazione e la trasformazione del sughero sono invece localizzate in
Portogallo
(nelle regioni dell'
Alentejo
e dell'
Algarve
) e nel nord della
Sardegna
(distretto industriale di
Tempio Pausania
-
Calangianus
). Proprio
Calangianus
ha ricevuto il titolo di "Uno dei 100 comuni della piccola grande Italia",
https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/calangianus
per la produzione del sughero (Calangianus "Capitale del sughero"). La ricerca scientifica sulle sugherete e sulle applicazioni del sughero e fondamentalmente concentrata presso l'agenzia AGRIS Sardegna - Dipartimento della Ricerca per il sughero e la silvicoltura (ex
Stazione sperimentale del sughero
) di
Tempio Pausania
(certificata FSC). A Calangianus (via S. Francesco 3) vi e il "Museo del Sughero"; anche presso la "Civica Siloteca Centro Studi Molfettesi" di Molfetta (piazza municipio) e illustrata la filiera del sughero con materiale donato dalla Stazione sperimentale del sughero di Tempio Pausania.
Il sughero, per le ottime caratteristiche isolanti, viene utilizzato nella produzione dei
tappi
per vini di qualita, nell'edilizia (sia in forma naturale che come agglomerato) e nell'industria calzaturiera.
L'industria dei
tappi
in sughero per vini di pregio costituisce ancora oggi oltre il 70% del mercato mondiale del sughero, corrispondente a circa 15/20 miliardi di tappi l'anno, dei quali circa la meta in sughero pregiato monopezzo per vini di qualita e l'altra meta in agglomerati per vini di media qualita. La tendenza e comunque alla riduzione della produzione in favore dei tappi sintetici (materiali plastici) per la loro economicita. Al fine di promuovere l'immagine e la qualita del prodotto e sostenere il mercato del tappo in sughero di pregio e stata introdotta la Certificazione di Qualita FSC (
Forest Stewardship Council
) sulle sugherete.
Proprio per sostenere la produzione del tappo di sughero e per salvaguardare le sugherete italiane e mediterranee, importanti habitat ecologici per la biodiversita, sono nate in tutta
Europa
esperienze di raccolta e di riciclo dei tappi di sughero.
Il sughero viene utilizzato, per le sue proprieta di
materiale fonoassorbente
, anche in ambito di audio professionale.
Per le sue proprieta termiche e di combustione il sughero viene talvolta usato in ambito aerospaziale come
scudo termico
.
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