La
striscia a fumetti
e una sequenza di alcune
vignette
affiancate, realizzate in
bianco e nero
oppure a colori, con il testo contenuto generalmente nei balloon o nuvolette, che costituiscono una singola scena o
battuta
e che possono essere parte di una storia piu lunga a
fumetti
formata da piu strisce.
[1]
[2]
[3]
[4]
Negli
Stati Uniti d'America
, durante il ventesimo secolo, giornalmente si e arrivati a pubblicare piu di 200 diverse serie a fumetti in forma di striscia o di tavola domenicale sui quotidiani, per un totale di oltre 7 milioni di episodi.
[5]
La terminologia
striscia a fumetti
deriva dal formato con cui i fumetti vennero realizzati per essere pubblicati sui
quotidiani
dove inizialmente venivano inseriti, come contorno alle notizie, sequenze di quattro o cinque
vignette
poste orizzontalmente, una a fianco dell'altra. I
fumetti
, nati alla fine del
XVIII secolo
come singola vignetta con del testo riportato nella stessa, dagli inizi del successivo incominciarono quindi a essere pubblicati sui quotidiani dal lunedi al sabato sotto forma di strisce orizzontali, mentre la domenica, in una sezione dedicata, vennero proposte sequenze piu lunghe grandi quanto una intera pagina del quotidiano, le
tavole domenicali
. Per quanto molte serie a fumetti abbiano una trama di ampio respiro, la striscia a fumetti e in genere leggibile anche singolarmente, essendo pensata anche per lettori occasionali.
[4]
Le prime strisce in bianco e nero pubblicate su un quotidiano risalgono al 1907, realizzate da
Bud Fisher
, autore della
serie a fumetti
Mutt and Jeff
, ma i
fumetti
esistevano gia da una decina di anni con le cosiddette
sunday pages
o pagine domenicali, vere e proprie
tavole
, quasi sempre a colori, contenute nei supplementi domenicali dei quotidiani, ben piu ampie e sviluppate delle strisce pubblicate nel corso della settimana e indirizzate inizialmente a un pubblico infantile, come ad esempio
Yellow Kid
di
Richard Felton Outcault
(1895),
The Katzenjammer Kids
di
Rudolph Dirks
(1897) - noti in Italia grazie al
Corriere dei Piccoli
col titolo di
Bibi e Bibo
- o
Little Nemo in Slumberland
(1905) di
Winsor McCay
[4]
. Successivamente il target non fu piu soltanto infantile: erano gli stessi adulti che compravano i quotidiani a seguire serie a fumetti di avventura come
Flash Gordon
(1934) di
Alex Raymond
o
Tarzan
, disegnato da
Hal Foster
negli
anni trenta
e da
Burne Hogarth
negli
anni quaranta
.
[4]
La
King Features Syndicate
, uno dei principali distributori di serie di fumetti a strisce sui quotidiani dell'epoca, propone ancora un secolo dopo, nel XXI secolo, le strisce quotidiane di numerosi personaggi come
Popeye
,
Phantom
,
Peanuts
e
Tarzan
.
[6]
In Italia la produzione di fumetti a strisce si ebbe dagli anni quaranta con serie come
il Piccolo sceriffo
[7]
[8]
o
Tex Willer
[9]
e molti altri pubblicati fino alla fine degli anni sessanta, non su quotidiani come in America, ma su albi a strisce dedicati di formato tale da avere in ogni pagina una sola striscia;
[10]
il formato venne poi abbandonato e sostituito da albi di varia grandezza come il tascabile, impiegato per i
fumetti neri
, o il
Bonelli
, nato dalla sovrapposizione di tre albi a strisce e impiegati per storie di lungo respiro nel quale la trama non e piu suddivisa in scene di poche vignette; successivamente il fumetto a strisce auto-conclusive - come quelle americane degli esordi - venne riproposto in Italia durante gli anni settanta con le fortunate serie di
Sturmtruppen
di
Bonvi
o di
Lupo Alberto
di
Silver
, pubblicati su quotidiani, riviste di fumetti o su albi dedicati.
[11]
[12]
[13]
Dagli inizi del XXI secolo, con lo sviluppo della rete internet, alcune serie hanno cominciato a venire pubblicate
online
.
[6]
Le strisce giornaliere sono i fumetti pubblicati sui giornali quotidiani giornalmente nel formato a strisce, cioe una sequenza di poche vignette a formare una gag auto-conclusiva o all'interno di una sequenza di piu strisce a formare una storia piu lunga e quindi collegata a quanto narrato nella striscia del giorno precedente. Le strisce giornaliere esordiscono sui quotidiani degli
Stati Uniti
gia nei primi anni del
novecento
distribuite alle varie testate dai Syndicate, sorta di agenzie di distribuzione. Nei supplementi domenicali degli stessi giornali compaiono le tavole domenicali a colori nelle quali possono continuare le trame narrate nelle strisce giornaliere precedenti o essere indipendenti. Alcune
serie a fumetti
vengono prodotte solo in forma di strisce o esclusivamente in tavole, mentre altri in entrambe le forme. I personaggi umoristici esauriscono le loro gag in una sola striscia, che viene detta autoconclusiva, quelli avventurosi invece proseguono le vicende da una striscia all'altra. Nel caso di personaggi avventurosi realizzati sia in strisce che in tavole, si possono avere due trame distinte oppure un'unica in continuazione fra strisce e tavole e in questo caso la tavola domenicale funge piu che altro da riassunto degli accadimenti della settimana precedente.
[1]
[4]
In Italia alcuni giornali pubblicano strisce umoristiche, ma troviamo pochi esempi di quotidiani con fumetti avventurosi. Costituiscono eccezioni i quotidiani
Il Giorno
e
Paese Sera
che negli
anni sessanta
presto molta attenzione ai fumetti, indicendo anche concorsi a premi a cui parteciparono giovani autori poi divenuti famosi.
[14]
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