La
strage di Gorla
fu dovuta a un bombardamento, e causo la morte di 184 bambini (i "Piccoli Martiri di Gorla"), alunni della
scuola elementare
di
Milano
"
Francesco Crispi
", a seguito di un
bombardamento
aereo
alleato
che colpi l'intero quartiere milanese di
Gorla
la mattina del 20 ottobre
1944
, durante la
seconda guerra mondiale
.
Il comando alleato aveva costituito la 15ª Air Force
USAAF
con lo scopo di colpire gli obiettivi sensibili in tutto il
Sud Europa
. Negli ultimi mesi del
1944
, si occupava principalmente di neutralizzare la residua resistenza delle
forze italo-tedesche
dislocate nel nord
Italia
. Verso la meta di ottobre, dietro segnalazione della
RAF
, era stato affidato alla "15ª " il compito di distruggere le strutture produttive meccanico-siderurgiche che ancora operavano nella periferia settentrionale milanese, territorio facente parte della
Repubblica Sociale Italiana
.
Nell'ambito di questa missione, il mattino del 20 ottobre 1944, dall'
aeroporto
di
Castelluccio dei Sauri
, vicino a
Foggia
,
decollarono
i 36
bombardieri
"
B-24
" del 451º Bomb Group, al comando del colonnello James B. Knapp (1915-1999), con il compito di distruggere gli stabilimenti della
Breda
di
Sesto San Giovanni
.
Fu una giornata particolarmente dura per la cittadinanza milanese, dato che erano contemporaneamente decollati anche i 38 "B-24" del 461º Bomb Group, verso gli stabilimenti
Isotta Fraschini
, e i 29 "B-24" del "484º", diretti sugli stabilimenti
Alfa Romeo
.
Mentre le missioni del "461º" e del "484º" ebbero pieno riscontro, centrando gli obiettivi assegnati e causando un limitato numero di vittime tra la popolazione civile, l'azione del "451º" fu caratterizzata da una serie di incidenti ed errori, risolvendosi in un fallimento dal punto di vista militare.
Alle ore 7:58 i bombardieri del 451° Bomb Group decollarono dalla pista dell'aeroporto di
Castelluccio dei Sauri
, nei pressi di
Foggia
. Il piano d'attacco prevedeva di raggiungere, con un largo aggiramento, il punto di riferimento iniziale, posto a circa 4
km
a ovest dal bersaglio, per effettuare una virata a sinistra di
22°
e trovarsi sopra gli stabilimenti della Breda. Per non essere facile bersaglio per la
contraerea
, l'attacco fu ripartito in due successive ondate.
L'azione della prima ondata non ebbe successo, a causa di un
cortocircuito
al comando di lancio del "B-24" capo formazione, che attivo improvvisamente e prematuramente la procedura di lancio, subito imitata dai rimanenti piloti della formazione seguente. Le bombe, fortunatamente, finirono in aperta
campagna
senza provocare vittime.
La seconda ondata, probabilmente per l'errata trascrizione o interpretazione delle coordinate in codice, una volta raggiunto il punto iniziale sopra Milano, viro per 22° a destra invece che a sinistra. Quando l'errore fu rilevato, era ormai troppo tardi per cambiare direzione e fu impossibile effettuare un secondo volo di allineamento. Il carico di bombe, ormai tutte innescate, impediva, per ragioni di sicurezza, l'atterraggio del bombardiere carico alla base; Knapp,
invece di liberarsi del carico sganciando le 342 bombe da 500
libbre
durante il viaggio di ritorno sulla campagna
cremonese
o nel
Mar Adriatico
[
senza fonte
]
, decise di disfarsene immediatamente, facendole cadere sul centro abitato sottostante.
Alle ore 11:29 gli abitati di
Gorla
e
Precotto
furono investiti da quasi 80 tonnellate di esplosivo.
La maggior parte delle bombe raggiunse il quartiere milanese di Gorla. I danni furono ingenti e numerose le vittime, quantunque buona parte della popolazione avesse raggiunto i
rifugi antiaerei
, avvertita dal primo allarme delle ore 11:14 e dal successivo delle 11:24. Uno degli ordigni, fatalmente, centro il vano scale della scuola elementare "Francesco Crispi", proprio mentre bambini e personale scolastico stavano scendendo per raggiungere il rifugio sotterraneo dell'edificio; morirono 184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice della scuola, 4 bidelli e un'
assistente sanitaria
[1]
[2]
[3]
[4]
.
Nella citta di Milano, in quel 20 ottobre, vi furono 614 vittime estratte dalle macerie, oltre ad alcune centinaia di feriti.
Il terreno dove sorgeva la scuola fu inizialmente predisposto dal Comune di Milano per essere venduto a chi vi avrebbe costruito un cinema; per le accalorate pressioni di un comitato di genitori pero, il sindaco
Antonio Greppi
decise di non venderlo lasciandolo a disposizione del suddetto comitato
[5]
[6]
.
Gli abitanti di Gorla con sacrifici, privazioni e lavori extra, e con l'aiuto delle
Acciaierie Falck
, che regalarono del
ferro
da vendere per ricavare soldi, e della
Rinascente
, la quale forni del
marmo di Candoglia
avanzato dalla sua ricostruzione (era andata distrutta da un bombardamento l'anno prima)
[7]
, riuscirono a far innalzare il monumento intitolato ai "Piccoli Martiri di Gorla", realizzato dallo scultore
Remo Brioschi
e inaugurato nel
1952
[3]
[5]
[8]
[9]
[10]
.
La piazza dove aveva sede la scuola, Piazza Redipuglia, gia centro del vecchio comune indipendente di Gorla
[11]
, muto nome nell'attuale Piazza dei Piccoli Martiri.
Nella
cripta
del monumento, nella seconda meta degli
anni cinquanta
[12]
, soprattutto dal
cimitero di Greco
[3]
[8]
, dove la stragrande maggioranza dei bambini era stata sepolta, furono trasferite, a gruppi, le ossa esumate delle piccole vittime, insieme a quelle dei loro insegnanti. Il monumento divenne un ossario.
Il piccolo corridoio centrale della cripta e dominato dall'iscrizione: "
E VI AVEVO DETTO DI AMARVI COME FRATELLI
"
[13]
.
La nuova scuola elementare riedificata a Gorla, nella non lontana Via Andrea Cesalpino, fu dedicata ai
Martiri di Gorla
[14]
.
Nell'albo n.8 della serie a fumetti
Caravan
, intitolato
Il gioco della guerra
ed edito nel gennaio
2010
, lo sceneggiatore di fumetti
Michele Medda
ha proposto una ricostruzione della vicenda
[15]
.
La collezione di risorse didattiche
Perche ci bombardano
(
Universita di Lincoln
- Lapsus) pubblicata nel
2020
contiene una sezione dedicata alla strage ed alla sua memoralizzazione
[16]
.
Nel 2019, ad una settimana esatta dalla commemorazione dei 75 anni della strage, la console americana a Milano,
Elizabeth Lee Martinez
, invio una lettera al
sindaco
di Milano
Giuseppe Sala
con le condoglianze alle famiglie delle vittime della strage di Gorla.
- ^
Anniversario. Milano, Gorla e la strage dei 184 innocenti
, 20 ottobre 2014.
URL consultato il 24 febbraio 2017
.
- ^
20 ottobre 1944: in memoria dei Martiri di Gorla
, in
Associazione Memento
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
a
b
c
Gorla Domani - I Piccoli Martiri
, su
www.gorladomani.it
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
MUSEO DELLA PACE
, su
www.associazioni.milano.it
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
a
b
LiveWeb.iT,
TeleFree.iT ≫ Webzine ≫ ≫ 20 ottobre 1944. Gorla e la strage dei 184 innocenti
, su
www.telefree.it
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
Milano 1944, la strage dei bambini - Bergamo Post
, in
Bergamo Post
, 20 ottobre 2014.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
Milano
, su
Pinterest
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
a
b
Gorla: “Io, americano, chiedo scusa ai Piccoli Martiri”/2 - giornaleditalia
, su
www.ilgiornaleditalia.org
.
URL consultato il 24 febbraio 2017
.
- ^
≪Ho visto arrivare gli aerei sganciare le bombe e cancellare la mia scuola≫
, in
Corriere della Sera
.
URL consultato il 24 febbraio 2017
.
- ^
20 ottobre 1944: la strage di Gorla - Centro Studi Giuseppe Federici
, su
www.centrostudifederici.org
.
URL consultato il 24 febbraio 2017
.
- ^
Gorla Domani - La PIccola Parigi - Liete mense e piacevoli sollazzi
, su
www.gorladomani.it
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
Le testimonianze
, su
piccolimartiri.it
.
URL consultato il 2 marzo 2017
(archiviato dall'
url originale
il 21 giugno 2016)
.
- ^
http://www.piccolimartiri.it/p08.htm
,
Scheda- La Cripta del Monumento ai Piccoli Martiri
.
- ^
I nostri plessi
, su
www.icspini.net
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
Gioco della guerra, Il - uBC Fumetti
, su
www.ubcfumetti.com
.
URL consultato il 2 marzo 2017
.
- ^
Perche ci bombardano
, su
https://ibccdigitalarchive.lincoln.ac.uk
.
URL consultato il 19 giugno 2020
.
- Achille Rastelli,
Bombe sulla citta
, Mursia, 2000,
ISBN 88-425-3220-7
- Paolo A. Paganini,
20 ottobre 1944 Una bomba sulla scuola di Gorla
, in Civilta della Scrittura, Fondazione Francesco e Zaira Giulietti, Firenze, 2006