Gli insediamenti nell'area dove oggi sorge Isernia, risalgono all'
era paleolitica
[1]
, almeno 700.000 anni fa: il sito archeologico vicino alla citta chiamato
La Pineta
e infatti stato citato sulla rivista "
Science
" come uno dei piu antichi siti dove l'uomo ha usato il fuoco
[2]
. Del resto, la presenza di due corsi d'acqua rendeva il territorio particolarmente favorevole all'insediamento umano.
Le origini di Isernia sono antichissime e non si puo definire una data certa. Sicuramente molte notizie storiche provengono dalle guerre sannitiche ma, guardando la struttura della citta, si nota la presenza di
mura ciclopiche
che di solito venivano edificate dai
Pelasgi
popolo presente anche in
Campania
. Non e da escludere pero che queste mura ciclopiche furono edificate anche da popoli aborigeni
[3]
Bronzo Vulcano - biga
|
|
VOLCANOM testa di Vulcano con
pileo
; dietro
tenaglia
.
|
Giove che guida una biga; ; sopra
Vittoria
. In
esergo
[AISΕ]RΝΙΝΟ
|
Æ 21,5mm 5,96 g.
|
La citta fu, come altre citta dell'Italia centro meridionale, sotto il dominio Sannita fin dal
V secolo a.C.
Fu durante le
Guerre sannitiche
che si ebbero le prime notizie certe sulla citta (nell'anno
295 a.C.
, quando era gia caduta nelle mani dei Romani)
[4]
. La posizione della citta si dimostro subito molto strategica per l'espansione di Roma, costituendola porta d'accesso del Sannio. Dopo le prime vittorie, i romani posizionarono delle colonie in punti strategici ai confini con i territori sanniti; una di queste
colonie
fu insediata proprio nella citta nel
264 a.C.
, a cui venne cambiato il nome in
Vulcano Esernio
, cioe citta dedicata al dio
Vulcano
(come era d'uso ai Romani dedicare le citta a qualcuno degli Dei)
[5]
.
Isernia e nuovamente menzionata anche nel
209 a.C.
come una delle diciotto colonie che rimasero fedeli a Roma nel periodo piu difficile della
seconda guerra punica
[6]
.
Nel periodo dopo la deduzione a colonia, dal 263 a.C. al 240 a.C.
[7]
vennero coniate le prime monete dove era inciso l'allora nome della citta e cioe
AISERNINO
e
AISERNIN
e su cui si poteva vedere
Giove
che con una mano regge una biga e con l'altra un fulmine e dall'altro lato il dio Vulcano con la tenaglia alle spalle e l'epigrafe
VOLCANOM
[8]
. Altre monete erano quelle dedicate a
Minerva
, dove era presente un'aquila e ad
Apollo
con la raffigurazione di un toro androprosopo.
Durante la
guerra sociale
si dichiaro fedele a Roma ma fu occupata dopo un lungo assedio, a cui dovette rendersi per fame, dagli Italici nel
90 a.C.
, comandati dal generale
Vezio Scatone
. Questi, a seguito della insicurezza della citta di
Corfinio
dopo la resa dei
Marsi
, vi posero la loro capitale. Da allora la Lega Sociale cambio il nome e si chiamo
Lega Italica
;
per questo motivo, Isernia vanta il primato di essere stata la prima capitale d'Italia. Infatti, per la prima volta si usava il nome
Italia
per un'entita statale.
[
senza fonte
]
Dopo la caduta dei sanniti irpini, i romani si diressero verso Aesernia, in cui si rifugiava
Papio Mutilio
imperatore dei sanniti con tutto il suo esercito, che fu una delle ultime citta della lega italica a cadere dopo un assedio durato cinque mesi per mano di
Lucio Cornelio Silla
; a Roma festeggiarono la vittoria come la fine delle ostilita e la resa dei popoli italici
[9]
. Data l'importanza della citta nella guerra, Silla dopo la sconfitta dei Sanniti nell'
84 a.C.
la distrusse. Infatti la citta e descritta da
Strabone
come completamente deserta
[10]
. Alcuni autori ritengono che parte della
monetazione della guerra sociale
possa essere stata coniata nello stesso centro
[11]
.
Successivamente fu inviata una colonia nella citta da
Giulio Cesare
e di nuovo da
Augusto
, ma a quanto pare con scarso successo; nuove colonie furono inviate successivamente da
Nerone
. Anche se negli anni successivi non e stata mai elevata al rango di colonia, essa era
Municipio
ai tempi di
Traiano
e degli
imperatori adottivi
.
A questo periodo appartengono l'acquedotto della citta (ancora oggi esistente) e i resti di un antico ponte romano ancora visibili. Fu questo il periodo in cui ad Isernia venne costruito il
Capitolium
.
Isernia si trovava, nel
IV secolo
, su un'arteria di grande rilevanza, cioe quella che collegava
Aufidena
con
Aequum Tuticum
. Era riportata come
Serni Civitas
nell'
Itinerarium Antonini
, come
Esernie
nella
Tavola Peutingeriana
e nel
Cosmografia ravennate
e come
Isernia
da
Guido da Pisa
[12]
.
Dopo la
caduta dell'Impero Romano
, Isernia venne distrutta nel
456
dai
Vandali
capitanati da
Genserico
, successivamente ospito alla fine del settimo secolo uno dei capi dell'
orda bulgara
,
Alcek
. Fu invasa per ben tre volte dai
Saraceni
, negli anni
860
,
882
e
883
, e saccheggiata da
Marcovaldo di Annweiler
nel
1199
.
Nel corso del
VII secolo
i
Longobardi
posero la citta a capo di una contea e promossero un certo sviluppo
[13]
: favorirono la costruzione della chiesa di Santa Maria, con annesso il monastero delle Monache Benedettine, e diedero un nuovo assetto urbanistico alla citta. Inoltre nel
667
,
Alzecone duca dei Bulgari
, dopo essere entrato in Italia con tutto il suo esercito e aver chiesto a
Grimoaldo
ospitalita in cambio della sua fedelta, si vide assegnati i territori di Isernia e zone limitrofe dallo stesso re longobardo
[14]
.
Nel
tardo Medioevo
, ad Isernia fiori una vera e propria scuola giuridica di livello europeo, di cui il maggiore esponente fu
Andrea da Isernia
.
Successivamente, durante il dominio
normanno
, perse il suo stato di capoluogo di distretto e venne annessa alla
contea di Molise
, e venne saccheggiata molte altre volte; nel
XII secolo
, la decadenza della citta porto all'unificazione della
diocesi di Isernia
con quelle di Venafro e Bojano sotto un unico vescovo.
Nel
XIII secolo
la citta fu protagonista di una nuova rinascita urbanistica: dopo la distruzione nel
1223
per la riconquista della
Contea di Molise
,
Federico II
trasformo Isernia in una citta prospera e la rese una delle piu grandi ed importanti dell'intera contea.
Nel periodo
svevo
la citta fu terra regia e, in seguito, passo ai
d'Angio
, ai quali venne pignorata in forma cautelativa nel
1316
per la dote di
Caterina d'Asburgo
, in vista delle nozze con il Principe
Carlo
detto "l'Illustre",
duca di Calabria
. Alla morte di Caterina d'Asburgo, avvenuta nel
1323
, Isernia passo in
feudo
proprio a Carlo.
Dopo alterne vicende, che videro passare la citta da
Carlo di Durazzo
alla moglie Margherita a
Giacomo di Marzano
, venne dichiarata
citta regia
da
Alfonso I D'Aragona
nel corso del
Quattrocento
.
Nel
1521
fu liberata dalla schiavitu feudale da
Carlo V d'Asburgo
e divenne una citta nel
Regno di Napoli
. Sfortunatamente nel 1630, il
Duca di Alcala, vicere di Napoli
, decise di porre in vendita paesi e citta appartenenti al demanio e dipendenti direttamente dalla Corona. Al fine di prevenire tale jattura il notabilato cittadino, offri 6000 ducati ricavati dalla vendita dei tre feudi suburbani di Riporsi, Sasso e Roccavarallo. A Napoli tuttavia tale offerta degli ottimati rimase senza risposta; a cio si aggiunse il fallimento del Banco dei SS. Giacomo e Vittoria presso il quale era depositata la somma in questione. Nel 1638 Isernia con relativo feudo venne definitivamente posta in vendita.
Se la aggiudico Carlo Greco, duca di Montenero; il quale la rivendette per 28000 ducati a
Diego d'Avalos
, figlio secondogenito di
Innico III
e Isabella d'Avalos. La citta passo in seguito tra i possedimenti di
Cesare Michelangelo d'Avalos
, figlio di Diego, il quale la tenne (salvo una parentesi tra il 1699 e il 1710 durante il quale appartenne a
Fulvio di Costanzo
principe di Colle d'Anchise che assunse il titolo di duca di Isernia) sino alla propria morte. Il suo erede designato, il nipote Giovanni Battista, accetto l'eredita dello zio con beneficio d'inventario e non porto piu il titolo di principe di Isernia. Il 25 gennaio 1742 i cittadini di Isernia riscattarono la Citta per 43000 ducati, che andarono ai creditori del marchese. Il titolo di "Principe di Isernia" venne infine formalmente cancellato con Regio Assenso datato 6 aprile 1745.
[15]
Si chiudeva definitivamente la fase di baronaggio nella citta di Isernia, che da allora rimase una libera universita
[16]
.
≪Isernia, sede vescovile, capoluogo di distretto, con 8 mila abitanti, citta industriosa e commerciante, posta sopra una collina, e circondata da monti piu alti e da fiumi, con un vasto e fertile territorio.≫
Amante della liberta, sempre fedele alle istituzioni centrali, tanto da meritarsi l'appellativo di "Civitas Fidelissima", Isernia ha sempre lottato con tenacia contro i feudatari e gli stranieri. Nel
1780
, era la citta piu popolosa del
Contado di Molise
. Gli abitanti fecero resistenza contro i
francesi
nel
1799
, in occasione del tentativo di conquista del
Regno di Napoli
.
Isernia aveva manifestato gia nell'
Ottocento
l'aspirazione a diventare provincia. Nel 1810, infatti, venne avanzata una richiesta in tal senso al
re di Napoli
Gioacchino Murat
, ma l'azione non ebbe esito.
Oppose resistenza anche nel
1860
, in virtu della reazione
borbonica
contro i garibaldini. Il 30 settembre
1860
un gruppo di circa 700 persone, saputo dell'arrivo dell'
esercito garibaldino
nei pressi di
Venafro
, si riuni sul largo fiera gridando
Viva Francesco II, morte a Garibaldi
e costringendo l'esercito garibaldino (che si stava dirigendo verso Isernia) ad una regolare ritirata. Il 3 ottobre arrivarono a rinforzo della citta un centinaio di gendarmi mandati dai Borboni. Intanto nei paesi vicini ci furono movimenti insurrezionali che portarono alla creazione di un intero distretto che si ribellava all'arrivo dei garibaldini.
Una guardia Nazionale sabauda formata da volontari e comandata da
Nicola de Luca
parti da Campobasso e raggiunse Isernia il 4 ottobre, riuscendo ad entrare nella citta dopo uno scontro violento con i reazionari fuori le mura. Il giorno successivo un gruppo di soldati borbonici, insieme a dei contadini armati, raggiunse la zona nord della citta; il governatore, che era appena riuscito a conquistare Isernia, si vide costretto alla ritirata verso
Castel di Sangro
e permise ai nuovi reazionari di entrare di nuovo nella citta.
Intanto l'esercito sabaudo, aiutato dalla Prima Legione Sannita (una formazione di circa 450 volontari di tendenze cavouriane costituita da Nicola de Luca e comandata da
Francesco de Feo
che unitamente ai Cacciatori del Vesuvio partecipo attivamente alla lotta contro le sommosse fomentate dalla "reazione"), faceva irruzione dall'Italia settentrionale attraversando il confine in Abruzzo in direzione Capua. Le colonne principali, guidate dal generale
Enrico Cialdini
, furono attaccate dall'
esercito borbonico
sul
Macerone
, a nord della citta, il 20 ottobre. L'esito della battaglia fu schiacciante e i sabaudi riuscirono a disperdere l'esercito borbonico in poco meno di mezz'ora
[17]
.
Il 23 ottobre
1860
Isernia ospito per una notte
Vittorio Emanuele II
di Savoia in viaggio per recarsi a
Teano
ad incontrare
Giuseppe Garibaldi
. Il Sovrano prese alloggio nel
Palazzo Cimorelli
, sito nella via che poi prese il Suo nome, ospite di
Vincenzo Cimorelli
(*5.4.1796 †9.8.1889. Fu Sindaco di Isernia)
[18]
. L'indomani, alla partenza, donava all'ospite la sua tabacchiera d'oro in un cofanetto sul coperchio del quale erano incise le iniziali reali
[19]
. Nel salotto di casa Cimorelli il re ricevette una deputazione di personaggi napoletani coi quali si intrattenne famigliarmente
[20]
. La tabacchiera d'oro e ora in possesso degli Eredi di Venafro.
Nel giorno 10 settembre
1943
, durante la
Seconda guerra mondiale
, Isernia ha subito un pesantissimo bombardamento
[21]
[22]
. Gli americani lanciarono bombe da aerei
Boeing B-17 Flying Fortress
sulla citta affollata perche era giorno di mercato. L'operazione aveva lo scopo di ostacolare la ritirata delle truppe tedesche verso nord; di conseguenza, l'obiettivo primario delle bombe doveva essere la ferrovia che tuttora collega Isernia a Sulmona.
Il bombardamento, invece, non si limito a danneggiare la linea ferroviaria, ma rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provoco la morte di un numero altissimo di persone. Nei giorni successivi gli americani tornarono per ben dodici volte cercando di distruggere i ponti
Cardarelli
e
Santo Spirito
, fondamentali per la ritirata dei tedeschi, senza mai riuscire a colpire i propri obiettivi.
Questo evento, e il successivo valore della popolazione, hanno portato la citta ad essere tra le
citta decorate al valor civile
.
A Isernia era presente anche un
campo di internamento fascista
.
Appena dopo i disastri causati dalla guerra, prima con gruppi di volontari, quindi con organizzazione sempre maggiore grazie all'impegno dei nuovi amministratori, si cominciarono a gettare le premesse per la rinascita della citta. Fu messo in atto il Piano di ricostruzione
[23]
, che prevedeva il ripristino delle zone colpite con la creazione di piazze e nuovi palazzi. Inoltre, a Nord dell'antico centro abitato, si aprirono le tre grandi arterie (corso Risorgimento, via XXIV Maggio e via Giovanni XXIII) che, insieme al preesistente Corso Garibaldi, hanno rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo urbanistico dei decenni successivi. Il palazzo degli Uffici, l'Ospedale, la stazione ferroviaria con l'imponente viadotto di S. Spirito, il Municipio, i monumenti, le scuole, il Museo, la biblioteca civica furono riattivati in pochi anni, anche grazie all'intervento dello Stato.
Con la divisione dell'
Abruzzi e Molise
, e la nascita del
Molise
, c'era la necessita di istituire nella nuova regione una seconda Provincia, individuata in quella di Isernia. La quasi totalita dei comuni che compongono ora la provincia di Isernia si schierarono dalla parte della sua istituzione; quasi tutti perche comuni come
Venafro
,
Pozzilli
,
Sesto Campano
,
Filignano
,
Conca Casale
e altri ancora contrastarono la creazione della nuova provincia, insieme agli altri piu grandi centri molisani come
Agnone
,
Campobasso
,
Larino
e
Termoli
. Nel febbraio del
1957
, infatti, i commercianti di Campobasso distribuirono un manifesto con la scritta "una gran minaccia incombe sulla Citta di Campobasso, sul suo avvenire, sulle sue aspirazioni, sulle sue tradizioni" in quanto lo smembramento della provincia di Campobasso l'avrebbe retrocessa a uno degli ultimi posti nella classifica italiana.
Nonostante questa protesta, e dopo un lungo dibattito, la Camera dei deputati era sempre piu propensa alla creazione della nuova provincia molisana ad Isernia, e il voto definitivo ci sarebbe stato il 28 febbraio. A questa notizia, la sera dello stesso giorno, tutti i cittadini di Isernia scesero in piazza a festeggiare in una imponente manifestazione fino all'alba.
Nei giorni seguenti, mentre nella citta si continuava a festeggiare, il 23 febbraio a Venafro scoppio una rivolta popolare contro la decisione della Camera, che inneggiava al ritorno di Venafro nella provincia Casertana, a cui i venafrani si sentivano piu legati; volonta appoggiata anche dal consiglio comunale della citta.
Anche a
Termoli
le cose andavano allo stesso modo, la citta infatti si ribellava alla non volonta di istituire la provincia di Termoli-Larino e voleva passare alla
Provincia di Foggia
.
≪Campanilismi, stupidi e fuori posto, sobillati, a volte, da mai celate ambizioni elettoralistiche o da immaturita politica e civica≫
Nonostante contestazioni, festeggiamenti, rivolte, che disturbarono parecchio la proposta di creazione della nuova provincia, essa passo alla Camera e arrivo al
Senato
. Il 13 dicembre, pero, il Senato rinvio la decisione creando un malcontento generale nella citta: ci furono scioperi e i cittadini scesero in piazza per protestare.
Anche dopo queste contestazioni, l'anno seguente, a marzo il Senato rinvio di nuovo la decisione, facendola decadere e la protesta nella citta divenne ancora piu dura in cui ci furono cortei di operai e studenti, per poi sfociare in una serie di rivolte cittadine culminate con blocchi stradali e violenti scontri con le forze dell'ordine, a cui erano giunti dei rinforzi da
Roma
, con feriti ed arresti.
Il
1957
e
1958
furono gli anni ricordati a Isernia come 'della violenza sociale'.
Dall'istituzione della Provincia ai giorni nostri
[
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Durante la legislazione successiva, invece, il 16 febbraio del
1970
il
Parlamento
sanci l'istituzione della nuova provincia con la legge n. 20, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 41 del 16 dello stesso mese. La Provincia divento operativa il 3 marzo 1970
[24]
.
Il 21 maggio
2012
[25]
, con la vittoria delle elezioni da parte di
Ugo De Vivo
(centrosinistra) al ballottaggio contro la favorita
Rosa Iorio
, dopo che il risultato del primo turno eleggeva la maggioranza dei consiglieri di centrodestra, si e verificato il caso dell'
anatra zoppa
, durato poco poiche i consiglieri che sostenevano la sorella dell'ex governatore del Molise si sono dimessi in blocco, provocando il commissariamento del comune.
- ^
Sulle tracce dell'uomo di Isernia
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Il Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato da Filippo Cirelli
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- Gabriele Venditti,
Storia d'Isernia al cadere de' Borboni nel 1860
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Isernia: una citta ricca di storia
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- Mark Lemon,Henry Mayhew,Tom Taylor,Shirley Brooks,Sir Francis Cowley Burnand,Sir Owen Seaman,
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[
titolo dello scritto?
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- Sir Richard Colt Hoare,
A classical tour through Italy and Sicily
, 1819.
- Italo M. Iasiello,
Samnium: assetti e trasformazioni di una provincia tardoantica
, 2007.
- Domenico Romanelli,
Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2
, Napoli, 1818.