La
stazione di San Giovanni Bianco
sorgeva lungo la
ferrovia della Valle Brembana
, attiva fra il
1906
e il
1966
, a servizio dell'
omonimo comune
.
San Giovanni Bianco, viale della Stazione
La stazione fu aperta nell'ottobre
1906
quale capolinea del breve prolungamento da
San Pellegrino Terme
della linea attivata il precedente 1 luglio
[1]
.
Cosi come il servizio lungo la linea, le infrastrutture di stazione erano gestite dalla Societa Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana (FVB), cui il 15 ottobre
1903
era stato subconcesso l'esercizio da parte della deputazione provinciale
[2]
.
Nel
1926
l'impianto divenne passante in conseguenza dell'inaugurazione dell'ultima tratta della linea fino al capolinea definitivo di
Piazza Brembana
[1]
.
Dopo decenni di intenso utilizzo da parte dei viaggiatori e nonostante l'esistenza di una domanda di traffico merci, l'impianto fu chiuso nel
1966
insieme all'intera linea
[1]
. Il sedime della stazione venne in seguito riutilizzato quale segmento della
Ciclovia Valle Brembana
.
Il movimentato piazzale di stazione
Oltre al binario di raddoppio erano presenti altresi uno scalo merci, utilizzato per la spedizione dei blocchi di marmo cavanti a Orbrembo
[3]
e un raccordo con le cartiere Cima
[4]
.
Nella medesima localita era inoltre presente la centrale idroelettrica costruita dalla
Westinghouse
per l'alimentazione a corrente alternata monofase della ferrovia.
La stazione costituiva fermata per tutti i servizi viaggiatori a carattere locale svolti dalla FVB sulla propria linea sociale classificati Omnibus e Accelerati.
Negli
anni cinquanta
e fino al
1960
venne istituita una coppia di treni diretti estivi verso
Milano
effettuata con automotrici
FS
, che a Bergamo venivano scissi in due sezioni instradate rispettivamente da/per Clusone e Piazza Brembana
[5]
.
Il traffico merci era costituito da treni raccoglitori che sostavano nelle diverse localita della linea.
- ^
a
b
c
G. Leopardi, C. Ferruggia e L. Martinelli,
Le ferrovie delle valli bergamasche
, op. cit., p. 24.
- ^
C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli,
La ferrovia della valle Brembana
, op. cit., p. 6.
- ^
Testimonianza su
San Giovanni Bianco, foto antiche
Archiviato
il 10 agosto 2016 in
Internet Archive
.
. URL consultato nell'agosto 2016.
- ^
C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli,
La ferrovia della valle Brembana
, op. cit., p. 7.
- ^
M. Cacozza,
Le ferrovie delle valli bergamasche
, op. cit., p. 14.
- Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli,
La ferrovia della valle Brembana
, in
Mondo Ferroviario
, n. 64, ottobre 1991, pp. 6?13.
- Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli,
Le ferrovie delle valli bergamasche
, in
Tutto treno & storia
, n. 15, aprile 2006, pp. 22?33.
- Marco Cacozza,
Le ferrovie delle valli bergamasche
, in
Tutto treno & storia
, n. 31, aprile 2014, pp. 10?15.
- Felice Riceputi,
La ferrovia di Valle Brembana,
in "Il sogno brembano. Industrializzazione e progresso sociale nella Valle Brembana del primo Novecento", Centro Storico Culturale Valle Brembana, 2006, pp. 13?128.
- Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli,
Treni e tramvie della Bergamasca
, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.
ISBN non esistente